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Corso di dottorato in scienze giuridiche Curriculum diritto pubblico e dell’economia Dottoranda: Dott.ssa Francesca Andreoni Tutor: Prof.ssa Michela Passalacqua Matricola: 511997

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Corso di dottorato in scienze giuridiche

Curriculum diritto pubblico e dell’economia

Dottoranda: Dott.ssa Francesca Andreoni

Tutor: Prof.ssa Michela Passalacqua Matricola: 511997

Relazione annuale sulle attività di ricerca e di studio svolte nell’anno accademico 2013-2014

Durante il primo anno accademico di dottorato ho svolto una costante attività di studio e ricerca, seguendo il programma di incontri di studio organizzati dal curriculum di diritto pubblico e dell’economia ed analizzando personalmente tematiche afferenti al diritto dell’economia.

I numerosi seminari e convegni svolti hanno costituito l’occasione per approcciare nuove tematiche ed approfondire ulteriormente la conoscenza e lo studio di temi già oggetto di precedente indagine. Inoltre ho avuto modo di coltivare un metodo di ricerca più maturo e consapevole, frutto sia di un personale percorso di studio, sia del confronto con il tutor e con i colleghi, che ho avuto modo di applicare in tutte le attività di studio e ricerca di seguito analiticamente indicate.

Partecipazione a convegni e seminari

Durante l’anno accademico 2013-2014 ho avuto innanzitutto l’opportunità di partecipare ad una pluralità di seminari e convegni organizzati dalla Scuola di dottorato in scienze giuridiche dell’Università di Pisa, sia nell’ambito del programma di diritto pubblico e dell’economia, sia nell’ambito degli altri curricula della Scuola di dottorato. Al contempo ho avuto occasione di partecipare a convegni organizzati da altri atenei allo scopo di approfondire ulteriormente le tematiche oggetto di studio e di ricerca.

In particolare ho avuto modo di partecipare ai seguenti seminari e convegni:

 Convegno “La metafora delle fonti nel diritto privato europeo”, svoltosi a Pisa, nelle giornate del 17 e 18 ottobre 2013, ed organizzato dalla Scuola di dottorato in scienze giuridiche, programma diritto privato, in onore del Prof. Umberto Breccia;

 Convegno “Internet e la Costituzione”, organizzato dal Prof. P. Passaglia, dell’Università di Pisa e tenutosi a Pisa nelle giornate del 21 e 22 novembre;

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 Convegno di presentazione dei risultati della ricerca Prin 2008 “Finanziamento, competizione ed accountability nel governo dell’Università”, tenutosi a Roma il 6 dicembre, presso la sede della Corte dei Conti e promossa dalla Scuola di dottorato in scienze giuridiche, alla presenza di tutte le unità di ricerca coinvolte;

 Seminario “L’integrazione amministrativa europea attraverso la differenziazione. Metodi europei di coordinamento”, tenuto dal Prof. F. Giglioni dell’Università di Roma La Sapienza, a Pisa, nella giornata del 20 dicembre;

 Convegno “Disciplinare i servizi pubblici locali e tutelare i bisogni della collettività”, svoltosi a Pisa, in data 24 gennaio, ed organizzato dalla Prof.ssa M. Passalacqua con l’intervento del Prof. P. Rossi, dell’Università degli studi di Perugia, del Prof. S. Pozzoli, dell’Università di Napoli Partenope, del Dott. A. De Girolamo, presidente di Confservizi Cispel Toscana, e del Prof. G. Di Gaspare, dell’Università Luiss “Guido Carli” di Roma;

 Seminario “La determinazione del soggetto responsabile (tra neuroscienze e diritto)” organizzato dalla Scuola di dottorato in scienza giuridiche, curriculum in Teoria dei diritti fondamentali, e tenutosi a Pisa in data 13 marzo 2013;

 Convegno “L’integrazione culturale e sociale dei cittadini di Stati terzi: politiche regionali e locali nel quadro del patrimonio costituzionale europeo”, tenutosi a Livorno, presso il Polo Universitario Sistemi logistici dell’Università di Pisa, nella giornata del 21 marzo, ed organizzato dalla Scuola di dottorato con il patrocinio della Regione Toscana;

 Seminario “I controlli sui fondi comunitari. Cooperazione tra corte dei conti italiana e corte dei conti europea”, tenuto dalla Dott.ssa M. T. Polito, Consigliere della Corte dei Conti - Sezione di controllo Affari comunitari e internazionali – a Pisa, in data 11 aprile 2014;

 Seminario “Il diritto dell’economia e la crisi sistemica” tenuto dal Prof. E. Picozza dell’Università di Roma Tor Vergata, a Pisa, nella giornata 11 aprile 2014;

 Seminario “Trasparenza e diritto di accesso: evoluzione del sistema italiano nel contesto dei modelli offerti dalla riflessione comparatistica”, organizzato dal Prof. R. Tarchi e svoltosi a Pisa, il 6 giugno, con l’intervento del Prof. C. Colapietro dell’Università di Roma 3 ed del Prof. R. Dipace dell’Università del Molise;

 Seminario “La costituzione economica in tempi di crisi” introdotto e coordinato dal Prof. R. Tarchi e tenuto dal Prof. A. Pisaneschi, dell’Università di Siena, a Pisa, in data 30 giugno 2014;

 Seminario “Gli enti- locali dopo la riforma Delrio: verso una razionalizzazione del sistema?”, introdotto e coordinato dal prof. R. Tarchi e tenuto dal Prof. L. Vandelli dell’Università di Bologna, nella giornata del 30 giugno, a Pisa;

 Seminario “Il sistema politico istituzionale greco ai tempi della crisi” introdotto e coordinato dalla Dott.ssa E. Stradella e tenuto dalla Dott.ssa A. Marketou dell’European University Institut, a Pisa, il 1° luglio;

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 Convegno “Banche e attività bancaria nel TUB: qualche riflessione su un ventennio di regolamentazione, immaginando il “futuribile” organizzato dall’Università di Siena in onore del Prof. Franco Belli e tenutosi a Siena nelle giornate del 19 e 20 settembre 2014;

 Seminario “I diritti amministrativi nazionali alla prova del diritto dell’Unione Europea”, tenutosi a Pisa il giorno 26 settembre 2014 ed organizzato dal Prof. A. Fioritto, con l’intervento del Prof. Y. Gaudemet, dell’Università di Parigi Panthèon Assas ed il Prof. M. D’Alberti dell’Università di Roma La Sapienza;

 Seminario “Il cantiere delle riforme costituzionali” con interventi dei Prof.ri P. Nello, F. Lanchester, A. Zorzi Giustiniani, F. Rimoli, R. Tarchi, N. Lupo, S. Panizza, tenutosi a Pisa, il 27 settembre 2014. Studio e ricerca

Ciascuno dei convegni sopra menzionati è stato oggetto di un’attività pregressa di studio delle tematiche oggetto di analisi e discussione, funzionale a garantire una partecipazione consapevole ed attiva ai vari seminari. Alcuni incontri hanno, poi, fornito l’occasione per intraprendere una più completa attività di ricerca ed approfondimento delle tematiche affrontate.

La più importante occasione di studio, in relazione ai miei interessi di ricerca, è stata senz’altro fornita dal convegno dedicato alla disciplina dei servizi pubblici locali dal titolo “Disciplinare i servizi pubblici locali e tutelare i bisogni della collettività”. Tale incontro, grazie alla copiosa bibliografia fornita dalla Prof. M. Passalacqua, è stato preceduto da un’intensa attività di studio avente ad oggetto sia l’evoluzione nella disciplina generale dei servizi pubblici locali a seguito dei numerosi e spesso contraddittori interventi del legislatore, sia la disciplina di settore, con particolare riferimento al settore idroelettrico e dei trasporti. Inoltre, grazie alle letture consigliate, ho avuto modo di approfondire, le criticità nella determinazione delle tariffe dei servizi pubblici nonché le problematiche legate alle modalità di gestione dei servizi e agli svariati tentativi di apertura del settore dei servizi pubblici locali alle dinamiche concorrenziali.

Il convegno è poi risultato un’importante occasione di esame di ulteriori aspetti della tematica, fra cui, in particolare, l’aggregazione territoriale nella gestione dei servizi pubblici locali in funzione della creazione di economie di scala ed il fondamentale rapporto che intercorre fra gestione dei servizi ad opera delle società pubbliche e le esigenze di spending review e contenimento della spesa pubblica.

Successivamente, ho intrapreso un personale percorso di ricerca volto ad approfondire il tema della gestione associata dei servizi locali a rilevanza economica, che ha condotto alla redazione di un contributo dal titolo “Strumenti giuridici per una gestione associata dei servizi e problematiche antitrust”. In particolare, in detto contributo, ho avuto modo di svolgere un’attenta indagine sulle tematiche dell’aggregazione territoriale e dell’accorpamento della gestione dei servizi pubblici locali, evidenziando da un lato come l’individuazione dell’ambito ottimale di erogazione del servizio sia ormai disancorato dal concetto di cittadinanza amministrativa ed incentrato sulla figura di utente, dall’altro come il legislatore, a partire dalla normativa di settore fino a giungere al d.l. n. 1/2012 abbia in più occasione incentivato od imposto un accorpamento delle gestioni in funzione del raggiungimento requisiti dimensionali almeno coincidenti con quelli propri della provincia di riferimento. Ho inoltre ripercorso, dal d.l. n. 78/2010 sino alle

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recentissima relazione Cottarelli, gli interventi del legislatore finalizzati a promuovere l’accorpamento delle società pubbliche, allo scopo di realizzare economie di scala che consentano di realizzare una maggior efficienza della gestione dei servizi ed al contempo il contenimento della spesa pubblica in tale ambito. Mi sono dedicata, poi, al focus dell’attività di ricerca costituito dagli strumenti giuridici più idonei al fine di realizzare una gestione associata dei servizi a livello d’ambito ottimale. Dunque, dopo un’approfondita attività di studio circa gli strumenti a tal fine previste nel TUEL (convenzioni, unioni di comuni, consorzi e associazioni) ed il diffondersi nel panorama applicativo di società pubbliche pluripartecipate, mi sono concentrata sul ruolo che il gruppo pubblico potrebbe svolgere quale strumento di aggregazione cooperativa e di riorganizzazione della governance, nella misura in cui attraverso tale strumento ad un’impresa sotto il profilo economico vengono a corrispondere più imprese sotto il profilo giuridico, in modo da concedere alle singole unità operative del gruppo maggiore rapidità e relativa autonomia decisionale ed al contempo delimitare e separare il rischio di impresa, in ossequio alla volontà dei singoli enti di salvaguardare gli investimenti profusi nella gestione dei servizi.

I processi di aggregazione ed accorpamento delle gestioni in atto, hanno poi imposto di valutare l’impatto che le operazioni di concentrazione e di fusione, ad oggi incentivate dal legislatore, potranno avere in un prossimo futuro nel mercato dei servizi pubblici, con particolare riferimento all’applicazione della disciplina antitrust.

Nelle conclusioni ho, poi, cercato, di evidenziare, anche alla luce del recente disegno di legge delega in tema di riforma della pubblica amministrazione, la tensione che attualmente, anche nell’ambito dei servizi pubblici si realizza fra esigenze di valorizzazione industriale e spending review.

Ai fini della scrittura del suddetto contributo, ha costituito inoltre un importante e prezioso ausilio il seminario “Gli enti locali dopo la riforma Delrio: verso una razionalizzazione del sistema?”, che ha costituito un’importante occasione di confronto con il Prof. Vandelli circa il ruolo che le istituende città metropolitane - a cui viene attribuita, fra le varie funzioni la “strutturazione di sistemi coordinati di gestione dei servizi pubblici” nonché “l’organizzazione di servizi pubblici di interesse generale di ambito metropolitano” – potranno svolgere ai fini dell’incentivazione di una gestione unica dei servizi a livello d’ambito metropolitano.

La prima stesura del contributo è stata sottoposta ad un primo controllo da parte del tutor, al quale sono seguite correzioni ed integrazioni sulla specifica questione dei rapporti fra accorpamento delle gestione e diritto antitrust. La stesura definitiva dovrà essere completata perentoriamente entro il 30 novembre p.v. Occasione di studio e di riflessione è stato, altresì, il seminario tenuto dal prof. E. Picozza sul tema “Il diritto dell’economia e la crisi sistemica”. Prodromica rispetto a tale convegno è risultata la lettura di una serie di monografie consigliate fra cui “Diritto dell’economia” E. Picozza, “Finanza privata e finanza pubblica. I mutui subprime e la spending review” R. Perez (a cura di), “Economisti che sbagliano. Le radici culturali della crisi” di A. Roncaglia (2010) e “Animal Spirits: How Human Psychology Drives the Economy, and Why It Matter for Global Capitalism” di R. J. Shiller. Il seminario si è poi articolato in due parti fondamentali, l’una volta a delineare l’evoluzione del concetto di diritto dell’economia e di rischio

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(distinzione fra concetto di pericolo e di rischio, nonché fra rischio funzionale e rischio sistemico); l’altra a prospettare, in funzione della dettagliata analisi svolta, i possibili scenari futuri.

In occasione del seminario è stata poi affrontata la tematica dell’economia comportamentale e delle neuroscienze, da tempo oggetto di studi ad opera del Prof. E. Picozza, tema che, in un’ottica interdisciplinare avevo avuto già modo di approcciare in occasione del seminario “La determinazione del soggetto responsabile (tra neuroscienze e diritto)” organizzato dal curriculum in Teoria dei diritti fondamentali della Scuola di dottorato in scienze giuridiche.

Particolare oggetto di interesse è risultato anche il seminario dal tema “I controlli sui fondi comunitari. Cooperazione tra corte dei conti italiana e corte dei conti europea”, in particolare, sia nell’ambito del seminario, sia nell’ambito delle ricerche che ho svolto sul tema, è emersa la necessità di realizzare una vera e propria rivoluzione copernicana in grado di traslare il baricentro delle politiche di contrasto alle frodi sui fondi comunitari dal versante dei controlli e dei recuperi – spesso tardivi ed inefficaci – a quello della prevenzione.

Inoltre il seminario “I diritti amministrativi nazionali alla prova del diritto dell’Unione Europea”, ha fornito l’occasione per la lettura della monografia oggetto di presentazione dal titolo “Il mercato dei servizi in Europa. Tra misure pro-competitive e vincoli interni” il quale affronta la tematica della liberalizzazione dei servizi nel mercato dell’Unione Europea in un’ottica particolarmente ampia che spazia dai servizi pubblici ai servizi professionali, dal mercato dell’energia al servizio di distribuzione farmaceutica.

Infine, durante questo anno accademico, ho cercato di dare continuità al percorso di ricerca intrapreso con la tesi di laurea (“La spending review quale strumento per il contenimento della spesa pubblica”) svolgendo un’attività di costante aggiornamento sul tema della spending review, integratasi in un attento monitoraggio dei lavori svolti dalla commissione Cottarelli, soprattutto con rifermento al tema delle società pubbliche. Sul tema, non appena terminato definitivamente il contributo sui servizi pubblici locali, ho in previsione di scrivere un articolo, anche in funzione del conseguimento di titoli fruibili ai fini della nomina a cultore. Supporto alla didattica

Nel corso dell’anno accademico 2013-2014 ho peraltro avuto modo di affiancare alla costante attività di studio e di ricerca, un percorso continuativo di supporto alla didattica.

In particolare, ho avuto modo di partecipare alle commissioni d’esame della professoressa Michela Passalacqua, relative agli insegnamenti di Diritto pubblico dell’economia, di Analisi giuridica dell’economia e di Diritto finanziario. Tale attività, oltre a costituire l’inizio di un percorso volto a conoscere e far propri i parametri di valutazione adottati in commissione d’esame, ha costituito l’occasione per approfondire in chiave critica le svariate tematiche affrontate nei testi adottati in sede d’esame.

Inoltre, ho avuto l’opportunità di svolgere attività di assistenza alla didattica nell’ambito delle lezioni integrative alla didattica afferenti all’insegnamento di Diritto pubblico dell’economia, dal titolo “Le società a partecipazione pubblica negli orientamenti della Corte dei Conti”, tenute dalla Dott.ssa Rosaria Mondera Acheropita, Vice Procuratore Generale presso la sezione giurisdizionale della Corte dei conti per la Regione

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Toscana, e dal Dott. Angelo Canale, Procuratore Regionale presso la sezione Giurisdizionale della Corte dei conti per la Regione Toscana, svoltesi a Pisa nelle giornate del 15 aprile ed 8 maggio 2014.

Infine, ho partecipato in più occasioni nel corso di quest’anno accademico all’individuazione dei titoli e alla redazione dell’elenco degli acquisti librari per l’aggiornamento della biblioteca universitaria in riferimento alle materie di cui è titolare la Prof. Michela Passalacqua (attinenti al settore scientifico disciplinare IUS/05). Sostegno alle attività della Scuola di dottorato

Sempre nel corso dell’anno accademico 2013-2014 ho avuto l’occasione di partecipare attivamente al PRIN di ricerca sulle fonti del diritto, diretto e coordinato dal Prof. R. Tarchi, avente ad oggetto l’impatto che la crisi economica ha avuto e sta tuttora avendo sulle delle fonti del diritto pubblico, con particolare riguardo all’utilizzo dello strumento del decreto legge ed ai rapporti fra Governo e Parlamento.

Le riflessioni sul tema hanno condotto ad un progetto di schedatura dei decreti legge emanati nell’ambito della XV, XVI e XVII legislatura, volto ad individuare le tematiche affrontate, l’omogeneità del contenuto dei decreti, la natura delle previsioni ivi contenute, nonché l’iter di conversione delle stesse, dando conto di eventuali emendamenti, ordini del giorno, questioni di fiducia o condotte ostruzionistiche. I dati così raccolti saranno poi oggetto di un’elaborazione statistica all’esito della quale sarà possibile analizzare in chiave critica, sulla base di dati concreti, il ruolo del decreto legge in tempo di crisi.

Personalmente, ho avuto modo di partecipare a tale progetto redigendo le schede di analisi dei decreti legge n. 1/2012 – Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività -, n. 52/2012 – Disposizioni urgenti per la razionalizzazione della spesa pubblica – e n. 200/2008 – Misure urgenti in materia di semplificazione normativa-. Tale attività ha costituito non soltanto un’opportunità di approfondimento delle tematiche affrontate dai decreti oggetto di analisi, ma anche e soprattutto un’occasione per indagare nel processo di redazione, approvazione e conversione dei decreti legge, mediante una consultazione analitica dei lavori parlamentari che ha condotto ad una conoscenza approfondita dei siti istituzionali di Camera e Senato, utile ai fini di qualsivoglia attività di ricerca.

Inoltre ho avuto modo di partecipare ad incontri di carattere preliminare ed organizzativo inerenti il PRIN di ricerca diretto e coordinato dalla Prof. G. Colombini avente ad oggetto il tema dell’uguaglianza nei diritti fondamentali nella crisi dello Stato e delle finanze pubbliche, in funzione dell’elaborazione di una proposta per un nuovo modello di coesione sociale, con una particolare attenzione per la liberalizzazione e la regolazione dei trasporti. In particolare in tali incontri, dopo una breve illustrazione delle tematiche oggetto di studio ad opera delle varie unità di ricerca afferenti a svariati atenei, si è analizzata la tematica oggetto di ricerca ad opera dell’unità diretta dalla Prof. G. Colombini in materia di concorrenza, regolazione e coordinamento di porti ed interporti. A tale analisi è seguita, poi, l’individuazione di svariati ambiti di studi, comprendenti, a titolo esemplificativo, il ruolo delle Autorità portuali, i servizi tecnico-nautici, la pianificazione urbanistica, la tutela ambientale.

Tali incontri hanno fornito l’impulso ad intraprendere un’attività di studio circa le caratteristiche generali del sistema portuale italiano, nonché una ricerca bibliografica sul tema, con particolare attenzione ad alcune

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tematiche fra cui la regolazione dei servizi tecnico-nautici e la determinazione delle tariffe di tali servizi (con specifico riferimento al rapporto fra determinazione delle tariffe e diritto antitrust).

Relazione annuale sulle attività di ricerca e di studio svolte nell’anno accademico 2014-2015

Durante il secondo anno accademico di dottorato, pur non rinunciando ad approcciare nuove tematiche di studio, ho focalizzato la mia attività di ricerca sull’ulteriore approfondimento di questioni già oggetto di indagine nel corso del primo anno di dottorato, allo scopo di dare continuità all’attività di ricerca e di individuare la tematica oggetto di tesi all’esito del ciclo di studi del dottorato. Tale attività di ricerca si è utilmente concretizzata nella redazione di contributi in corso di pubblicazione o oggetto di seconda stesura dopo una prima valutazione ad opera del tutor.

A tale attività di studio individuale, si è affiancata la partecipazione ai seminari e convegni organizzati dal curriculum di diritto pubblico e dell’economia nonché ad ulteriori occasioni di incontro e di studio afferenti ai temi oggetto di personale approfondimento.

Ho, inoltre, avuto modo di aggiungere all’attività di studio e di ricerca un percorso continuativo di supporto alla didattica.

Attività di studio e ricerca

L’attività di studio, si è incentrata, da un lato, sulla prosecuzione dei percorsi di ricerca individuale avviati nel corso del primo anno di dottorato; dall’altro sull’approfondimento degli argomenti oggetto dei PRIN di ricerca coordinati dai docenti del dottorato.

Per quanto attiene al primo profilo, l’attività di ricerca si è rivolta verso due principali aree tematiche, aventi ad oggetto rispettivamente i servizi pubblici e le società pubbliche.

In primo luogo mi sono dedicata, sotto la guida della prof.ssa Passalacqua, all’ulteriore approfondimento delle problematiche antitrust derivanti dall’accorpamento delle gestioni

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nell’ambito dei servizi pubblici locali a rilevanza economica, al fine di giungere ad una stesura contenutisticamente più completa del contributo dal titolo “Strumenti giuridici per una gestione

associata dei servizi e problematiche antitrust”, a cui ho ampiamente lavorato nel corso del primo anno

di dottorato. In particolare ho analizzato le varie interpretazioni succedutesi nel tempo con riferimento all’art. 8, comma 2 della legge antitrust che esclude l’applicazione delle disposizione della legge n. 287/1990 alle imprese che, per disposizione di legge, esercitano la gestione di servizi di interesse economico generale o operano in regime di monopolio sul mercato, evidenziando come, secondo l’interpretazione attualmente invalsa nelle pronunce dell’AGCM e nella giurisprudenza amministrativa – conformemente ai principi comunitari in materia – prevalga una visione restrittiva, che determina l’esonero delle suddette imprese dall’osservanza della normativa antitrust solo ed esclusivamente per quanto strettamente connesso all’adempimento della mission di interesse generale e limitatamente alle misura meno restrittive della concorrenza, in osservanza del principio di proporzionalità. Ho poi, evidenziato, come, da tale interpretazione, derivi per le imprese impegnate dell’erogazione dei servizi la necessità di osservare la normativa nazionale e comunitaria in materia di intese restrittive della concorrenza e di abuso di posizione dominante, nonché l’obbligo, qualora intendano procedere ad operazione di concentrazione, di provvedere – qualora ne ricorrano i requisiti dimensionali – alla preventiva comunicazione di tali operazioni nei confronti dell’AGCM. All’analisi della normativa ha poi fatto seguito un’indagine avente ad oggetto casi concreti in cui, nel nostro ordinamento e a livello comunitario, l’AGCM o la Commissione sono state chiamate a valutare la legittimità di intese fra imprese erogatrici di servizi o la configurabilità di un abuso di posizione dominante, nonché ad autorizzare operazioni di concentrazione. Infine, ho analizzato l’impatto che l’impulso legislativo al superamento dell’ambito municipale potrà determinare in relazione all’applicazione della disciplina nazionale e comunitaria in materia di aiuti di Stato, considerando i profili di incompatibilità fra l’estensione – spesso notevole - dell’ambito di erogazione dei servizi e la presunzione di conformità ai principi concorrenziali di cui godono i cosiddetti aiuti de minimis. Successivamente, ai fini della stesura definitiva del contributo, ho provveduto a rivedere ed aggiornare l’intero elaborato alla luce delle novità in materia di servizi pubblici ed accorpamento delle gestioni introdotte dalla legge Madia.

La seconda area tematica, a cui ho dedicato gran parte dei miei studi, attiene al ruolo e alla disciplina delle società pubbliche, con particolare riferimento alle società partecipate dagli enti locali e ai profili inerenti i processi di dismissione e valorizzazione posti in essere da tali società. Spunti importanti sul tema sono giunti dal seminario tenuto dal prof. Pericu nell’ambito dei seminari organizzati dalla scuola di dottorato, che ha costituito una preziosa occasione per analizzare alcuni dei piani di razionalizzazione delle società partecipate predisposti dagli enti locali 3

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in attuazione dell’ultima legge di stabilità, nonché un’interessante occasione di confronto circa l’efficacia della logica della premialità e responsabilizzazione degli enti rispetto al tradizionale metodo di cogenza e vincolatività degli obblighi di dismissione. Ulteriore stimolo alla ricerca è poi stato costituito da un seminario esterno tenuto presso l’Università di Pisa dal dott. Claudio Galtieri, che ha brillantemente analizzato le problematiche connesse alla gestione delle società per azioni pubbliche dovute all’oscillazione delle stesse fra diritto societario e diritto pubblico, con specifico riferimento sia alle aree di intervento nel quadro di razionalizzazione della spesa, sia ai profili di governance delle società e alle relative ricadute sulla gestione del servizio pubblico e sui contratti di servizio.

L’obiettivo che mi sono prefissata è proprio quello di fondere queste due tematiche di ricerca –servizi pubblici e società partecipate – a cui mi sono dedicata sin dall’inizio del mio percorso di dottorato, ai fini della tesi di dottorato, tenendo conto, in particolare, delle novità che si auspica verranno introdotte con il c.d. codice delle società partecipate, attuativo della delega contenuta nella legge Madia, nonché del ruolo, spesso trascurato nella dottrina ma dirompente nella prassi, delle società pubbliche quotate e dei profili di criticità inerenti i vuoti di disciplina in materia.

Per quanto concerne, invece, l’attività di studio inerente i PRIN di ricerca, nell’ambito del PRIN coordinato dalla prof.ssa Colombini, sotto la guida della prof.ssa Passalacqua, ho svolto un’approfondita ricerca sulle caratteristiche dei servizi tecnico nautici, in particolare valutando la qualificazione degli stessi quali servizi pubblici a rilevanza economica ed analizzando le ricadute di tale qualificazione sulla disciplina di tali servizi, applicando le conoscenze ormai consolidate nello studio della materia delle

public utilities ad un settore specifico e per molti aspetti peculiare quale quello dei servizi tecnico

nautici. Ho, poi focalizzato l’indagine sulla qualificazione tariffaria dei corrispettivi di tali servizi, analizzando le varie possibilità che si prospettano con riferimento alle metodologie di determinazione tariffarie (tariffe al costo marginale, tariffa al costo medio, tariffa al profitto desiderato e price cap) e ponendo in evidenza le motivazioni che inducono l’AGCM, nelle più recenti segnalazioni, ad auspicare un superamento del metodo del race of return in favore del metodo del price cap. La ricerca prosegue poi con l’analisi delle pronunce dell’autorità garante e della giurisprudenza che hanno affrontato le problematiche antitrust in materia tariffaria con riferimento ai servizi tecnico-nautici, con specifico riferimento alle ipotesi di discriminazione tariffaria e alla compatibilità delle compensazioni tariffarie con la disciplina in materia di aiuti di Stato. Infine, il contributo, si propone di descrivere il procedimento di determinazione ed approvazione delle tariffe ed i rapporti fra i soggetti pubblici coinvolti, tenendo conto in particolare dalle novità introdotte in tale ambito dalla recente istituzione dell’Autorità di regolazione dei trasporti. 4

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Per quanto attiene, invece, all’attività di ricerca connessa al PRIN inerente l’impatto della crisi sul sistema delle fonti, con particolare riferimento alle procedure di bilancio, ho focalizzato i miei studi sul ruolo della legge di stabilità, cominciando l’attività di analisi della tematica interrogandomi circa la centralità assunta dal concetto di stabilità finanziaria ed evidenziando come, la nozione di stabilità, nata in ambito matematico-fisico, sia poi stata trasposta in ambito economico e giuridico, sino ad assumere natura di vero e proprio interesse pubblico e valore di obiettivo politico prioritario. Ho, poi, analizzato gli strumenti predisposti dall’Unione Europea per assicurare il mantenimento della stabilità finanziaria sottolineando l’influenza di tali misure sui documenti di cui si compone il processo di bilancio e soprattutto sulla legge finanziaria. A tal fine ho posto in evidenza come a partire dal Patto di stabilità e crescita e alla conseguente riforma del 1999, sino alla riforma della contabilità pubblica realizzata dieci anni dopo con la legge n. 196/2009, sia andato sempre più accentuandosi il ruolo ricettizio della legge finanziaria rispetto alle decisioni assunte in ambito comunitario, al punto da determinare una progressiva erosione della sovranità dei Parlamenti nazionali in materia di bilancio, dovuta sia al graduale rafforzamento del ruolo dell’esecutivo sia al all’accelerazione dei processi di integrazione comunitaria. Il contributo che dà atto dei risultati della ricerca si propone, inoltre, di analizzare le differenze formali e sostanziali determinatesi nel passaggio dalla legge finanziaria alla legge di stabilità, nonché le ragioni che hanno indotto, da ultimo, il legislatore ad attribuire natura sostanziale alla legge di bilancio, determinando a partire dall’esercizio finanziario 2016 il venir meno dello strumento della legge di stabilità, ritenuto ormai non più necessario. A ciò si aggiunge la riflessione circa l’impatto della crisi sull’importanza e sui contenuti della legge di stabilità, da cui emergono due profili di particolare rilevanza: da un lato, la prassi - giustificata da ragioni di necessità ed urgenza dettate dalla crisi economica - di adottare decreti legge in corso d’anno contenenti disposizioni normative a carattere finanziario che determinano un sostanziale svuotamento di contenuto della legge finanziaria; dall’altro, il mutamento negli orientamenti di politica economica che hanno caratterizzato le leggi di stabilità adottate all’indomani della crisi economica.

Infine, durante il secondo anno accademico, ho avviato nuove ricerche su ulteriori aree tematiche, traendo preziosi spunti dai seminari organizzati dalla scuola di dottorato o da seminari esterni a cui ho avuto occasione di partecipare al fine di beneficiare di ulteriori occasioni di confronto con esperti delle materie oggetto di studio.

Partecipazione a convegni e seminari

Durante quest’anno accademico ho partecipato a tutti i seminari organizzati dalla scuola di dottorato, ottemperando dunque all’obbligo di partecipazione ad almeno il 70% dei seminari. Alcuni di questi seminari hanno, peraltro costituito, come già accennato

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occasione di approfondimento delle relative tematiche o di approdo a nuovi temi di studio.

In particolare il seminario tenuto dal prof. Pericu, in materia di dismissione e razionalizzazione delle società partecipate dagli enti locali, ha fornito l’opportunità per un breve intervento non programmato, occasione di confronto con il relatore circa le cause della sostanziale disapplicazione delle normativa stratificatasi nel corso degli anni in materia di dismissione delle società pubbliche, nonché circa la dubbia efficacia dello strumento dei Piani di razionalizzazione e della logica ad essi sottesa al fine del superamento dell’inerzia in materia degli enti locali.

Spunti importanti di riflessione sono, poi, provenuti dai seminari tenuti dal dott. Nereo Marcucci, che ha fornito un quadro generale sulla disciplina dei porti, focalizzandosi al contempo su questioni di carattere specifico e di particolare complessità tecnica, procurando importanti chiavi di lettura per la comprensione e l’analisi delle più importanti e attuali problematiche in ambito portuale, prezioso punto di partenza per lo studio individuale svolto nell’ambito del PRIN in materia di trasporti.

Infine, i seminari svolti con riferimento ai vincoli di bilancio - fra cui in particolare “I bilanci pubblici

tra patto di stabilità e controllo parlamentare” tenuto dalla prof.ssa Carola Pagliarin, “Il vincolo stupido. Europa e Italia nella crisi dell’euro” tenuto dal prof. Marcello Degni e “Diritti sociali e vincoli di bilancio nell’ordinamento europeo e nazionale” tenuto dal giudice della Corte costituzionale Aldo

Carosi – hanno costituito occasione per l’avvio di un nuovo percorso di ricerca avente ad oggetto i rapporti fra vincoli di bilancio e diritti sociali, con particolare riferimento all’impatto della crisi economica sull’effettiva sopravvivenza e futura configurabilità dello Stato sociale.

Ho, inoltre, partecipato come uditore ad alcuni eventi esterni fra cui: il seminario “Vigilanza bancaria e

politica monetaria dopo l’istituzione del Meccanismo di vigilanza unico” tenuto dal dott. Claudio

Patalano presso l’Università di Pisa, il seminario “La gestione delle società per azioni pubbliche tra

diritto societario e diritto pubblico” tenuto dal dott. Claudio Galtieri sempre presso l’Università di Pisa,

il convegno “Diritto ed economia del mercato” organizzato a Roma dall’Associazione Docenti di Diritto dell’Economia, e la tavola rotonda tenutasi presso il Nuovo opificio Vaccari in materia di economia sociale e solidale e inclusione territoriale, a cui hanno partecipato, fra gli altri, la prof.ssa Michela Passalacqua, il prof. Paolo Venturi ed il prof. Guido Borelli. In particolare quest’ultimo incontro ha costituito l’occasione per avviare una ricerca in un nuovo campo di studio quale economia sociale e riqualificazione territoriale, che offre molteplici spunti di interdisciplinarietà, fra scienze giuridiche, economiche e sociali, come emerso nell’ambito della suddetta tavola rotonda. 6

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Infine, sotto la guida del mio tutor, ho partecipato con un intervento programmato al convegno organizzato presso l’istituto vendite giudiziarie di Pisa, esponendo una relazione dal titolo “L’IVG tra

funzione pubblica e attività economica”, in cui ho analizzato le peculiarità dell’ibridismo degli istituti

vendite giudiziarie, in quanto soggetti privati che svolgono attività di interesse pubblico, illustrando le problematiche concrete o potenziali inerenti la compatibilità dell’attuale regime concessorio di tali istituti con la Direttiva Bolkestein (Dir. 2006/123/CE) e con la più recente Direttiva concessioni (Dir. 2014/23/UE) in attesa di recepimento nel nostro ordinamento.

Attività di supporto alla didattica

Anche nel corso di questo anno accademico ho avuto occasione di impegnarmi oltre che all’attività di studio e di ricerca, altresì attraverso il supporto alla didattica, dando continuità al percorso intrapreso durante il primo anno di dottorato.

In particolare, ho avuto modo di partecipare alle commissioni d’esame della prof.ssa M. Passalacqua, relative agli insegnamenti di Diritto pubblico dell’economia e di Analisi giuridica dell’economia. Inoltre, ho avuto l’opportunità di svolgere attività di assistenza alla didattica nel corso delle lezioni integrative afferenti all’insegnamento di Diritto pubblico dell’economia, dal titolo “Approfondimenti

operativi sull’organizzazione d’impresa erogatrice di servizi pubblici locali: i controlli per incrementare la qualità”, tenute dalla dott. Giorgio Zoppi, dottore commercialista e revisore contabile

specializzato in bilanci e fiscalità del settore pubblico, svoltesi a Pisa nelle giornate del 26 e 27 marzo 2015.

Sostegno alle attività del corso di dottorato

Nel corso del secondo anno accademico ho avuto, inoltre, l’occasione di incrementare e concretizzare la mia partecipazione sia al PRIN di ricerca diretto e coordinato dalla prof.ssa G. Colombini - avente ad oggetto il tema dell’uguaglianza nei diritti fondamentali nella crisi dello Stato e delle finanze pubbliche, con una particolare riferimento alla liberalizzazione e la regolazione dei trasporti, e più specificamente all’ambito portuale – sia al PRIN di ricerca sulle fonti del diritto, diretto e coordinato dal prof. R. Tarchi - avente ad oggetto l’impatto che la crisi economica ha avuto sulle delle fonti del diritto, con particolare riguardo all’utilizzo dello strumento del decreto legge, ai rapporti fra Governo e Parlamento e all’impatto sulle procedure di bilancio – provvedendo alla prima stesura di un mio personale contributo per una specifica tematica afferente a ciascuno dei progetti di ricerca.

In particolare, nell’ambito del PRIN coordinato dalla prof.ssa G. Colombini, occupandosi la nostra unità di ricerca del settore portuale, ho avuto modo di approfondire lo studio dei servizi tecnico-nautici, analizzando specificamente le questioni inerenti le determinazioni tariffarie e le relative 7

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problematiche, cui ho fatto riferimento nella parte della relazione dedicata all’attività di studio e ricerca. Tale studio si è concretizzato nella redazione di un contributo dal titolo “Diritto antitrust e

determinazioni tariffarie in ambito portuale”, di cui ho sottoposto una prima parziale stesura alla

prof.ssa M. Passalacqua e alla prof.ssa E. Bani, responsabili della relativa area tematica del PRIN. Per quanto concerne, invece, il PRIN diretto dal prof. R. Tarchi, esso risulta suddiviso in due unità di ricerca, l’una inerente il ruolo del decreto legge in epoca di crisi, l’altra l’impatto della crisi sulle procedure di bilancio. Orbene con riferimento a quest’ultimo ambito ho analizzato specificamente il peculiare ruolo della legge di stabilità nel sistema delle fonti, alla luce dei processi di integrazione comunitaria e dell’impatto della crisi economica, trasponendo anche in questo caso le riflessioni emerse – cui ho in precedenza accennato – in un contributo dal titolo provvisorio “Stabilità finanziaria e

politica economica: la legge di stabilità all’indomani della crisi economica”, già sottoposto nella sua

prima stesura al prof. R. Tarchi responsabile del progetto, e dunque attualmente oggetto di una seconda stesura volta a valutare l’impatto dei cambiamenti individuati nella prassi e a raccordare le risultanze della mia ricerca personale con l’attività di ricerca svolta dagli altri docenti e dottorandi coinvolti nel PRIN. Con riferimento all’unità di ricerca inerente il ruolo del decreto legge, invece, ho proseguito l’attività di schedatura dei decreti legge, avviata nel corso del precedente anno accademico, funzionale alla raccolta di materiale utile ai fini della redazione dei contributi in materia, redigendo la scheda di analisi del d.l. n. 1/2015 - Disposizioni urgenti per l'esercizio di imprese di interesse strategico nazionale in crisi e per lo sviluppo della città e dell'area di Taranto -.

Infine, ho partecipato a svariate riunioni ed incontri attinenti sia al PRIN diretto dal Prof. R. Tarchi, sia al PRIN diretto dalla prof. G. Colombini, allo scopo di contribuire ad organizzare al meglio il lavoro della unità di ricerca, attraverso un costante confronto e coordinamento sia con i colleghi del dottorato sia con i tutor responsabili dei vari progetti.

Relazione annuale sulle attività di ricerca e di studio svolte nell’anno accademico 2015-2016

Durante il terzo anno accademico di dottorato ho focalizzato l’attività di studio e ricerca sulle tematiche oggetto della tesi di dottorato, al fine di reperire il materiale necessario alla stesura della bibliografia e di predisporre l’indice del lavoro necessario per avviare la stesura dell’elaborato. A tal fine ho preso parte non soltanto ai seminari organizzati dal nostro corso di dottorato ma altresì a convegni tenutisi su tematiche corrispondenti a tale ambito di ricerca in altri atenei italiani, che hanno costituito un’importante fonte di spunto e di dibattito per una trattazione più consapevole e complessa dei temi oggetto di studio. La partecipazione a tali convegni ha poi costituito occasione per affrontare specificamente, attraverso elaborati in corso di pubblicazione, profili che saranno oggetto di trattazione più ampia ed approfondita nella tesi oggetto dell’esame finale del corso di dottorato.

Attività di studio e ricerca

Come accennato brevemente nell’introduzione della relazione, durante questo anno di dottorato ho incentrato l’attività di studio e ricerca sulle tematiche oggetto della tesi di dottorato.

Dagli studi portati avanti durante i primi due anni di dottorato in materia di servizi pubblici e società a capitale pubblico, fra i notevoli punti di reciproca influenza delle relative discipline, è emerso in particolare come il legislatore abbia posto al centro delle riforme – che negli ultimi anni hanno più volte inciso tali ambiti – la nozione di efficienza. Da tale constatazione è emersa la necessità di approfondire il significato che la nozione di efficienza – nata nell’ambito economico – ha assunto nel mondo giuridico, di analizzare la rinnovata centralità dell’efficienza nell’ambito dell’amministrazione pubblica e di interrogarsi circa l’impatto di tale centralità sull’organizzazione e sull’attività del settore pubblico, nonché sui diritti e sugli interessi della collettività.

È così maturata la riflessione che mi ha indotto ad individuare quale argomento oggetto di tesi ai fini dell’esame finale di dottorato l’efficienza dell’amministrazione pubblica, ed a predisporre un elaborato sostanzialmente articolato in tre parti: la prima incentrata sulla nozione di efficienza generata dal mercato, la seconda dedicata all’efficienza nel settore pubblico, la terza volta a far emergere convergenze e divergenze fra efficienza dell’amministrazione pubblica ed efficienza generata dal mercato, le implicazioni di tale analisi

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con riferimento ai rapporti Stato-mercato, economia-diritto, e l’impatto di questa riflessione sui diritti fondamentali di cittadini ed utenti.

In particolare l’analisi prende le mosse dall’interrogativo circa il significato da attribuire al concetto di efficienza. L’elaborato si propone, a tal fine, di analizzare le nozioni di efficienza tecnica – oggetto di trasposizione dalle scienze aziendalistiche – e di efficienza generata dal mercato.

Con riferimento a tale ultimo aspetto diviene evidentemente basilare interrogarsi circa gli scopi perseguiti attraverso il ricorso al mercato e dunque circa gli obiettivi della concorrenza.

Dal momento che né le norme nazionali né le disposizioni del Trattati europei definiscono il concetto di concorrenza, al fine di rispondere a tale quesito diviene allora fondamentale ripercorrere le origini della disciplina antitrust, analizzando analogie e differenze fra le finalità perseguite dalla normativa statunitense originariamente contenuta nello Sherman Act e gli obiettivi della politica comunitaria in materia di concorrenza, confrontandosi al contempo con le riflessioni della dottrina economica più recente, che discute circa l’opportunità di configurare la concorrenza quale condizione in grado di assicurare l’efficienza allocativa, e dunque il benessere della collettività, ovvero l’efficienza dinamica, fondata sull’innovazione. Una volta ricostruita la nozione di efficienza del mercato occorre valutare le modalità di trasposizione di tale concetto nel settore pubblico e se, ed in che termini, tale trasposizione sia risultata idonea ad impattare sull’amministrazione pubblica.

A tal fine l’analisi non può che partire dai principi costituzionali in materia di amministrazione pubblica, con precipuo riferimento al principio costituzionale di buon andamento, evidenziando come tale principio, originariamente interpretato dalla dottrina e dalla giurisprudenza quale valore metagiuridico, avente natura meramente programmatica, sia stato progressivamente riconosciuto quale valore giuridico dal contenuto precettivo indiscutibile, indirizzato al contempo al legislatore e ai pubblici poteri. Esso viene gradualmente ricondotto ad un principio tecnico di efficienza, un’evoluzione che consente di avviare una riflessione circa il ruolo giocato dell’efficienza nello Stato liberale e nello Stato sociale, ed in particolare circa la rilevanza dell’efficienza ai fini dello sviluppo e soprattutto del mantenimento dello Stato sociale.

Lo studio del tema dell’efficienza, non può poi non prendere in considerazione la centralità che tale criterio ha assunto nel dato legislativo con riferimento all’organizzazione e all’agere amministrativo, a partire dalla risalente normativa inerente il pubblico impiego ed il riordino degli enti pubblici, sino ai più recenti interventi del legislatore in materia di spending review, servizi pubblici e società a capitale pubblico. Una centralità che impone di interrogarsi circa le cause di tale evoluzione ed al contempo circa l’impatto della stessa, sia sul fronte delle attività, funzioni e prestazioni pubbliche, sia sul piano dell’organizzazione dei pubblici poteri.

Per quanto attiene al primo profilo, in particolare, vi è il rischio concreto che il criterio dell’efficienza in cui si sostanzia il principio del buon andamento possa essere paradossalmente utilizzato non per implementare la sfera delle aspettative dei cittadini, ma contro di esse, in vista della loro riconduzione ad un catalogo chiuso, anziché aperto e tendenzialmente illimitato, di aspettative tutelate; con riferimento al secondo aspetto, invece, non si può fare a meno di rilevare come la prospettiva funzionalista giochi ormai un ruolo di primo piano non soltanto in sede di riorganizzazione della pubblica amministrazione ma anche nei progetti di riforma costituzionale, andando ad impattare sull’assetto complessivo del sistema istituzionale ed imponendo alla dottrina di interrogarsi circa il rapporto che intercorre fra efficienza, democraticità e legittimazione delle istituzioni pubbliche.

La suddetta analisi risulta funzionale, come anticipato in precedenza, ad evidenziare profili di convergenza ed elementi di differenziazione fra efficienza dell’amministrazione pubblica ed efficienza generata dal mercato, sia con riferimento al rapporto fra costi e risultati sia sul fronte, non trascurabile, dell’efficacia nel perseguimento delle finalità prefissate, al fine di verificare se realmente l’efficienza del settore pubblico possa essere perseguita rimettendo l’amministrazione alle dinamiche assicurate dal mercato e se effettivamente la nozione di efficienza, di origine economico-aziendale, possa essere trasposta acriticamente nel mondo giuridico. In altre parole, occorre chiedersi se sia o meno necessario attribuire un rinnovato contenuto a tale principio, che ne determini la capacità di adattamento alla realtà amministrativa e agli interessi pubblici che la stessa è chiamata a soddisfare, e se debba ritenersi o meno intrinseco al principio di buon andamento – di cui l’efficienza costituisce espressione – non solo un profilo valutativo di tipo funzionale, ma anche di stampo finalistico, che renda obbligate considerazioni di tipo assiologico e che consenta di tener conto della dimensione sociale dell’interesse pubblico.

Nello sviluppo di tale progetto di ricerca, un importante contributo è giunto dalla partecipazione all’incontro di studio organizzato dall’associazione San Martino, presso il Politecnico di Milano, sul tema “Efficienza e legittimazione delle Istituzioni pubbliche”, occasione di confronto dei relatori sul significato di efficienza,

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sui fini che la stessa deve perseguire, sui rapporti fra efficienza ed imparzialità e sulle relazioni fra efficienza e democrazia.

Importanti occasioni di studio sono, poi, derivate dalla partecipazione al convegno internazionale italo-iberoamericano di diritto costituzionale “Costituzione economica e democrazia pluralista” presso l’Università di Pescara ed al convegno avente ad oggetto il contenuto e la disciplina del testo unico in materia di società partecipate, dal titolo “Il riordino delle società partecipate nella riforma Madia: profili giuridici ed economici” presso l’Università del Salento.

In particolare il primo Convegno, ha costituito occasione per un intervento programmato nell’ambito dell’atelier dedicata al tema dei rapporti fra costituzione economica e diritti fondamentali, in cui ho esposto una breve relazione sul tema dell’efficienza dell’amministrazione pubblica, con particolare riferimento al rapporto fra contenimento dei costi e tutela dei diritti. Il suddetto intervento è stato occasione di approfondimento e di confronto su temi che assumono una rilevanza centrale ai fini del progetto di ricerca oggetto dell’esame finale del corso di dottorato. In particolare ho avuto modo di avviare una riflessione personale sul significato da attribuire in ambito giuridico sulla nozione di efficienza, concentrandomi poi sulla nozione di efficienza generata dal mercato e sui profili di compatibilità e antinomia fra efficienza allocativa ed efficienza dinamica, per poi analizzare l’impatto di tale riflessione sulle modalità di gestione dei servizi pubblici. In particolare l’interrogativo a cui il richiamato contributo cerca di dare risposta è se la ricerca dell’efficienza generata dal mercato possa costituire una strada percorribile non solo per l’erogazione dei servizi ritenuti pacificamente a rilevanza economica, ma anche per servizi tradizionalmente qualificati come sociali, quali sanità ed istruzione, che hanno un impatto diretto sul livello di attuazione sostanziale dei diritti sociali dei cittadini. Partendo dalla consapevolezza che la tutela effettiva dei diritti connessi alla prestazione di servizi risulta in definitiva inevitabilmente rimessa alla capacità dello Stato di sostenere i costi di tali diritti, l’elaborato cerca di enucleare i potenziali vantaggi e le ipotetiche criticità insite nel perseguimento dell’efficienza generata dal mercato, interrogandosi circa la possibilità di rinvenire strumenti adeguati a garantire la capacità di soddisfare i bisogni di cittadini ed utenti sostenendo i relativi costi nel settore pubblico, colmando il trade off fra equità ed efficienza inevitabilmente generato dal mercato.

Il secondo evento sopra menzionato, al quale invece ho partecipato come uditore, è stato occasione di importanti spunti di riflessione sull’utilizzo di strumenti privatistici nel settore pubblico, nonché sulle opportunità e criticità derivanti dall’attuale assetto del sistema delle partecipazioni pubbliche in società di capitali. Il rapporto instaurato con i relatori nel corso del convegno ha poi costituito l’opportunità per realizzare un personale contributo scritto, in cui ho avuto occasione di sviluppare una più matura riflessione sul tema dell’efficienza, traendo giovamento dagli studi già intrapresi ai fini del precedente intervento e dall’attività di ricerca finalizzata alla stesura della tesi. In particolare nell’elaborato – attualmente in corso di pubblicazione – ho avuto modo di incentrare l’analisi sulla doverosa ricerca di una nozione giuridica di efficienza che vada oltre la nozione elaborata nelle scienze economico aziendali e che risulti rivolta non soltanto al rapporto fra costi e risultati ma altresì alla funzionalizzazione dell’amministrazione al perseguimento dell’interesse pubblico. Coerentemente con il tema oggetto del convegno il contributo analizza, poi, i profili di efficienza tecnica e di efficienza economica emergenti nella disciplina del testo unico in materia di società partecipate, evidenziando in chiave critica la mancata inclusione di una dimensione sociale dell’efficienza. Una lacuna che connota anche il disegno di decreto in materia di servizi pubblici locali a rilevanza economica – strettamente connesso in chiave funzionale al testo unico in materia di società partecipate – e che determina il progressivo allontanamento delle funzioni svolte dagli enti locali tramite lo strumento societario, dalle comunità di riferimento.

A completamento dell’attività di studio e ricerca svolta durante questo anno accademico ho, infine, frequentato il Corso di inglese accademico per dottorandi, livello C1, – di complessive 30 ore accademiche – organizzato dal CLI e finanziato dal Corso di dottorato in scienze giuridiche. In particolare il corso è stato occasione di approfondimento e maturazione delle conoscenze linguistiche e delle tecniche di redazione in lingua inglese di articoli, progetti di ricerca e tesi di dottorato. Esso risultava inoltre finalizzato ad illustrare le migliori tecniche di presentazione di una relazione orale a livello accademico, tenendo conto delle differenze linguistiche e culturali fra la comunità scientifica italiana e quella internazionale. Il corso si è concluso con un esame finale, composto da una prova scritta, comprensiva di domande aperte ed esercizi sintattici e grammaticali, e da una prova orale consistente nell’esposizione di un proprio progetto di ricerca, al fine di applicare al meglio gli “Academic presentation skills” acquisiti durante il corso.

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Anche durante questo anno accademico ho partecipato ai seminari organizzati dalla scuola di dottorato, ottemperando all’obbligo di partecipazione ad almeno il 70% dei seminari.

In particolare, nell’ambito dei suddetti seminari, importanti spunti di riflessione ai fini dell’attività personale di ricerca sono pervenuti dal seminario tenuto dal prof. Giuseppe di Gaspare, sul tema “La costituzione economica nella decostruzione dello Stato democratico di diritto”, che ha costituito occasione di approfondita lettura del manuale del professor Di Gaspare, oggetto di presentazione, dal titolo “Diritto dell’economia e dinamiche istituzionali”. In particolare la lettura di tale testo è risultata fonte di importanti riflessioni sull’evoluzione del rapporto fra diritti economici e diritti sociali con riferimento alle mutazioni che hanno connotato i vari modelli di costituzione economica.

Altra importante occasione di confronto e di studio è derivata dalla partecipazione, con interventi programmati, ai convegni organizzati nell’ambito dei PRIN curati dal corso di dottorato.

In particolare ho avuto occasione di partecipare al convegno conclusivo del PRIN “Istituzioni democratiche e amministrazioni d’Europa: coesione e innovazione al tempo della crisi economica”, con una relazione dal titolo “Stabilità economico-finanziaria e strumenti giuridici di governo. Dalla legge finanziaria alla legge di stabilità”, dando conto dei risultati dell’attività di ricerca svolta sul tema nel corso del primo e secondo anno di dottorato. La partecipazione al convegno ha costituito un’importante occasione di confronto sia con gli altri relatori sia con il discussant della sessione, presieduta dal dott. Aldo Carosi.

L’elaborato predisposto ai fini di tale intervento è stato poi oggetto, nel corso di questo anno accademico, di una stesura definitiva, attualmente in corso di pubblicazione su Federalismi.it

Ho avuto, inoltre, l’opportunità di presenziare, con un intervento programmato, ad un seminario tenuto nell’ambito del PRIN “Uguaglianza dei diritti fondamentali nella crisi dello Stato e delle finanza pubbliche con particolare riferimento alla liberalizzazione e regolazione dei trasporti”, in cui ho esposto le risultanze della mia ricerca sul tema dei servizi tecnico-nautici, traendo poi importanti spunti e benefici dai rilievi mossi dal discussant e relatore prof. Marco Calabrò. In seguito, ho partecipato, come uditore al convegno conclusivo del PRIN, tenutosi presso l’Università di Pisa, ed al quale hanno partecipato tutte le unità di ricerca del progetto. Ne è seguita un’attività di studio finalizzata alla stesura definitiva del contributo PRIN ai fini della pubblicazione nel volume in cui sarà dato atto delle risultanze complessive della ricerca, in fase di completamento in attesa delle risultante della riforma del sistema portuale e del referendum costituzionale, destinati inevitabilmente ad impattare sui temi oggetto di studio.

Oltre a partecipare, quale uditore od interventore, ai seminari interni ho avuto occasione di prender parte – come accennato nella prima parte della relazione – a convegni e seminari esterni, tenutisi presso altri atenei. In particolare ho partecipato come uditore al convegno sul tema “Il disordine dei servizi pubblici locali – Dalla promozione del mercato ai vincoli di finanza pubblica” tenutosi a Roma, in data 18 marzo, finalizzato alla presentazione dell’omonimo volume, in cui ho avuto l’opportunità di pubblicare un personale contributo dal titolo “Strumenti giuridici per una gestione associata dei servizi e problematiche antitrust”, su tematiche oggetto di studio e di approfondimento individuale sin dal primo anno di dottorato.

Successivamente, ho avuto modo di partecipare come uditore al convegno sul tema “Efficienza e legittimazione delle istituzioni pubbliche”, tenutosi presso il Politecnico di Milano, in data 29 aprile, ed al convegno “Il riordino delle società partecipate nella riforma Madia: profili giuridici ed economici”, tenutosi a Lecce il 6 giugno; ho, inoltre preso parte, con un intervento programmato al Convegno internazionale italo-iberoamericano di diritto costituzionale “Costituzione economica e democrazia pluralista” tenutosi a Pescara, in data 6 aprile.

Tali convegni, come esposto in precedenza, hanno costituito importanti occasioni di indagine e di approfondimento ai fini dell’attività di ricerca finalizzata alla redazione della tesi di dottorato. Inoltre, dall’attività di studio che ha preceduto e seguito la partecipazione al convegno sul tema delle società partecipate è derivata la scrittura di un elaborato dal titolo “Il “mito” dell’efficienza nel TU in materia di società partecipate”, attualmente in corso di pubblicazione nel volume “Il riordino delle società partecipate nella riforma Madia: profili giuridici ed economici” a cura delle prof.sse Marialuisa Zuppetta e Serenella Luchena, organizzatrici del convegno.

Attività di supporto alla didattica

Anche durante l’ultimo anno di dottorato ho affiancato all’attività di ricerca e di studio individuale ed alla partecipazione a seminari e convegni, interni ed esterni, una costante attività di supporto alla didattica, mediante la partecipazione alle commissioni d’esame della prof.ssa Michela Passalacqua nelle materie Diritto pubblico dell’economia e Analisi giuridica dell’economia.

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Inoltre, ho partecipato all’individuazione dei titoli e alla predisposizione dell’elenco degli acquisti librari per l’aggiornamento della biblioteca universitaria in riferimento alle materie di cui è titolare la prof.ssa Michela Passalacqua (attinenti al settore scientifico disciplinare IUS/05).

Sostegno alle attività del corso di dottorato

Durante questo terzo anno di dottorato ho avuto modo di consolidare la mia partecipazione ai PRIN di ricerca diretti e coordinati dal prof. Tarchi e dalla prof.ssa Colombini.

In particolare, come anticipato in precedenza nel corso della relazione, ho partecipato con un intervento programmato al convegno conclusivo del PRIN “Istituzioni democratiche e amministrazioni d’Europa: coesione e innovazione al tempo della crisi economica”, ho preso parte con un intervento programmato al seminario dell’unita pisana di ricerca del PRIN “Uguaglianza dei diritti fondamentali nella crisi dello Stato e delle finanza pubbliche con particolare riferimento alla liberalizzazione e regolazione dei trasporti” ed ho assistito come uditore al convegno conclusivo dello stesso.

Ho inoltre provveduto alla stesura definitiva del mio contributo individuale al PRIN coordinato dal prof. Tarchi, in corso di pubblicazione su Federalismi.it, e sto tuttora lavorando alla stesura definitiva dell’elaborato contenente le risultanze della ricerca svolta nell’ambito del PRIN diretto dalla prof.ssa Colombini.

Elenco delle pubblicazioni:

“Strumenti giuridici per una gestione associata dei servizi e problematiche antitrust”, in “Il «disordine» dei servizi pubblici locali”, M. Passalacqua (a cura di), Giappichelli, Torino, 2015;

“Stabilità economico-finanziaria e strumenti giuridici di governo. Dalla legge finanziaria alla legge di stabilità”, contributo nel PRIN 2010-2011 “Istituzioni democratiche e amministrazioni d’Europa: coesione e innovazione al tempo della crisi economica”, in Federalismi.it, numero speciale 26/2016, del 30/12/2016;

“Il “mito” dell’efficienza nel TU in materia di società partecipate”, in “Il riordino delle società partecipate nella riforma Madia: profili giuridici ed economici”, M. Zuppetta–S. Luchena (a cura di), Aracne editrice, Roma, 2016;

“Efficienza dell’amministrazione pubblica. Contenimento della spesa e tutela dei diritti”, relazione presentata all’atelier “Costituzione economica e diritti fondamentali”, nell’ambito del Convegno internazionale italo-iberoamericano di diritto costituzionale “Costituzione economica e democrazia pluralista” → in corso di pubblicazione online negli atti del convegno;

Diritto antitrust e determinazioni tariffarie in ambito portuale

”,

contributo nel PRIN “Uguaglianza dei diritti fondamentali nella crisi dello Stato e delle finanza pubbliche con particolare riferimento alla liberalizzazione e regolazione dei trasporti”, in corso di pubblicazione.

Dal termine del terzo anno accademico sino alla data fissata dal Collegio docenti per la discussione della tesi di dottorato, ho focalizzato la mia attività di studio e ricerca alla stesura e al perfezionamento della tesi, al fine di attribuire maggior originalità al lavoro e corredare lo stesso di un adeguato apparato bibliografico.

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