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Lavorare come legale d’azienda

Autore: Maura Corrado | 22/01/2017

Uno degli sbocchi lavorativi per i laureati in giurisprudenza è la carriera come legale d’azienda. Come si diventa giurista d’impresa e di cosa ci si occupa?

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Legale d’azienda: chi è?

Il legale d’azienda, conosciuto anche come giurista d’impresa, nel nostro Paese ha il compito principale di tutelare gli interessi di natura giuridica dell’impresa in cui opera. Si tratta di un professionista, che lavora alle dipendenze dell’azienda di appartenenza, che unisce specifiche competenze legali a un ruolo manageriale, contribuendo con le altre funzioni aziendali alla creazione dei processi decisionali e gestionali dell’impresa. Nel dettaglio, egli:

è responsabile della identificazione, valutazione e gestione dei rischi di 1.

natura legale a cui l’azienda può andare incontro applicando o violando norme giuridiche;

identifica e sfrutta situazioni giuridiche da cui l’azienda possa trarre 2.

beneficio.

Legale d’azienda: di cosa si occupa?

In generale, il giurista d’impresa:

– svolge funzioni manageriali, quali la gestione del budget: in sostanza, coordina i progetti in cui l’azienda per cui lavora viene coinvolta, facendo in modo che essa possa ottenere risultati economico-finanziari soddisfacenti. Ciò implica anche la conoscenza del bilancio d’esercizio consolidato di gruppo;

– non è solo un avvocato: possiede una solida preparazione giuridica (conseguita tramite la laurea in giurisprudenza) e, in base alla tipologia dell’azienda dove lavora, ha competenze specifiche di diritto, utilizzate per segnalare all’impresa le opportunità, i rischi e le ricadute aziendali connesse a nuove disposizioni e discipline normative. È necessaria, quindi, una specializzazione in diritto amministrativo, comunitario, internazionale, tributario, societario, bancario, del mercato mobiliare e dei gruppi di imprese (la disciplina della corporate governance) e, soprattutto del codice di diritto commerciale (contrattualistica, operazioni straordinarie, ecc…). A tal proposito, le specifiche competenze giuridiche possono essere determinate anche dal settore

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merceologico dell’impresa: energia, farmaceutico, grande distribuzione, ecc… Ecco perché, un volta conseguita la laurea, nella stragrande maggioranza dei casi, chi intende intraprendere una carriera di questo genere prosegue gli studi conseguendo un master sulla materia in cui intende specializzarsi, come uno tra quelli organizzati dall’Aigi, Associazione Italiana Giuristi d’Impresa (Milano), dalla Luiss Business School (Roma), dalla Scuola di Specializzazione in Studi sull’Amministrazione Pubblica dell’Università degli Studi di Bologna, dall’Università Bocconi (Milano), dalla Scuola di Amministrazione Aziendale (Torino) e dall’Università degli Studi di Genova;

– fornisce, tra l’altro, assistenza e consulenza legale alle unità organizzative dell’impresa, occupandosi delle controversie legali e dei contenziosi in atto e redigendo la contrattualistica nazionale ed internazionale. Si comprende che una fluente conoscenza dell’inglese è fondamentale;

– si occupa della gestione del rapporto con gli avvocati esterni;

– imposta e negozia accordi relativi a operazioni straordinarie anche con il ruolo di project manager, occupandosi del loro avvio, della pianificazione, dello svolgimento, del controllo e della chiusura dei progetti che gli sono affidati.

Proprio per tutto quanto finora detto, il legale d’azienda deve:

essere disponibile a viaggiare frequentemente per lavoro,

avere maturato una importante capacità di analisi, di sintesi e negoziazione,

essere in grado di mantenere relazioni interpersonali con interlocutori italiani e stranieri,

lavorare in un ambiente dinamico e complesso.

Legale d’azienda: cosa ha studiato?

Come anticipato, il giurista di impresa, nell’ambito di un rapporto di lavoro

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subordinato, possiede una laurea in giurisprudenza e, preferibilmente, ha conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione forense: è, quindi, un avvocato. Sono, però, richieste anche competenze di natura economico- finanziaria, in materia di business, microeconomia, contabilità e gestione aziendale.

Legale d’azienda: è lavoratore dipendente?

Il legale d’azienda lavora alle dirette dipendenze dei vertici aziendali;

prende parte alle trattative negoziali dell’azienda ed è in grado di proporre alternative sul modello o sul contenuto degli accordi per proteggere gli interessi dell’impresa.

Il giurista d’impresa, pur se in possesso di tutti i requisiti necessari per iscriversi all’Ordine degli Avvocati (come abbiamo detto consegue l’abilitazione forense), non può essere ammesso a questo albo, perché viene inquadrato come lavoratore subordinato e non come libero professionista. Nonostante, quindi, condivida con qualunque avvocato il medesimo corso di studi, la medesima preparazione e spesso i titoli abilitanti, per legge non può patrocinare in giudizio (non può, cioè, fare una causa e difendere qualcuno in un processo) perché vi è incompatibilità. Potrebbe apparire una contraddizione dato che si tratta di una figura che, in sostanza, viene parificata a un avvocato interno che fa parte del management aziendale.

Legale d’azienda: carriera

Le progressioni di carriera di questa figura sono legate alla capacità di leadership; ciò significa che ci sono possibili passaggi di livello effettivo:

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legal specialist: possiede una laurea in giurisprudenza e ha maturato un’esperienza di 1-3 anni nella posizione;

legal counsel: ha maggiore esperienza nel ruolo e ha acquisito maggiori capacità tecniche all’interno dell’azienda;

senior legal counsel: la figura ricopre una posizione di tipo tecnico con competenze specifiche e con competenze gestionali;

legal manager: è una figura che ha maturato 7-8 anni di esperienza nelle varie aree di specializzazione presenti in azienda.

Un cammino sicuramente lungo ma che può portare chi lo intraprende, nelle aziende di medie e grandi dimensioni, a ricoprire il ruolo di quadro o dirigente, acquisendo una importante autonomia decisionale. Facciamo qualche esempio:

nella sua carriera il giurista d’impresa può ricoprire, in base alla tipologia di azienda, il ruolo di:

direttore di funzione: il legale è a capo dell’ufficio legale dell’azienda dopo un’esperienza nel ruolo di almeno 15 anni;

direttore per settore merceologico: gestisce un team di risorse dedicato ad un determinato settore dell’azienda.

Si arriva così al ruolo di vertice all’interno delle aziende di grandi dimensioni, il general counsel, che affianca direttamente l’amministratore delegato e il consiglio di amministrazione nella gestione di tematiche complesse.

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