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LE ORIGINI DELLA MONETA

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Academic year: 2022

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LE ORIGINI DELLA MONETA

DAL BARATTO ALLA MONETA

MONETA MERCE

La moneta è il risultato di un lungo processo di ricerca che la società ha intrapreso per semplificare gli

scambi e contenerne i costi. Per secoli il commercio si è fondato sul baratto, cioè la cessione di una merce in cambio di un’alta. Il limite di questo sistema era strettamente legato alla difficoltà di incontrare qualcuno in possesso del bene desiderato, che

accettasse di cederlo in cambio del bene offerto. In più non tutte le merci potevano essere trasportate e conservate a lungo

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LE ORIGINI DELLA MONETA

MONETA METALLICA

Successivamente vengono adoperate come moneta altre merci dotate di un valore intrinseco spesso notevole, come i metalli preziosi, soprattutto l'oro e

l'argento.

Inizialmente, il metallo (oro o argento) usato come moneta si pesava ad ogni scambio. Per procurarsi un

bene era necessario consegnare al proprietario una certa quantità d’oro. Questo veniva pesato e

controllato.

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VANTAGGI DELLA MONETA METALLICA RISPETTO ALLA MONETA MERCE :

- omogeneità: un pezzo d'oro dovunque sia estratto è sempre uguale ad un altro pezzo d'oro dello stesso peso;

- divisibilità in senso economico: un lingotto d'oro può essere diviso in più parti e la somma dei valori delle parti equivale al valore del lingotto;

- trasportabilità: alto valore in poco volume;

- malleabilità: si può lavorare il metallo prezioso e lo si può unire in lega con altri metalli meno preziosi;

- riconoscibilità.

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MONETA CONIATA

Successivamente intervenne la coniazione a garantire il peso e il valore del metallo. Lo stato accentrò su di se il potere di coniare le monete fatte di metalli preziosi il cui valore era attestato dall’immagine del sovrano impressa su una delle due facce. Lo stato garantiva il valore della moneta, e cioè si impegnava a farla accettare in pagamento dai cittadini ed ad accettarla esso stesso, ad esempio in pagamento delle tasse. La coniazione, garantendo il peso e il valore della moneta, rende superflua la “pesatura”, e di conseguenza rende gli scambi commerciali più veloci e più sicuri.

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MONETA LEGALE

Il corso legale è il regime di circolazione monetaria in cui la moneta deve essere accettata per legge come mezzo

di pagamento. Lo Stato impone per legge a tutti gli operatori economici l’utilizzo di una moneta, costituita da

banconote (moneta cartacea), e da monete metalliche (dal valore “intrinseco” molto basso, cioè ottenute utilizzando materiali poco costosi). La moneta legale è obbligatoria per tutti e nessun operatore economico la

può rifiutare.

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Come si passa dalla moneta legale alla moneta cartacea?

La carta moneta nasce proprio per rispondere alle nuove esigenze di praticità ed economicità, dettate dallo sviluppo

commerciale, esigenze che non potevano essere pienamente soddisfatte dal solo utilizzo della moneta

metallica.

Risultava conveniente depositare i metalli preziosi presso orefici e mercanti, ricevendo in cambio dei certificati o note di deposito che garantivano la riconsegna del metallo; invece

di ritirare l’oro, risultava altresì conveniente utilizzare tali certificati per effettuare pagamenti.

In un primo periodo, ai certificati di deposito in circolazione corrispondeva una equivalente quantità depositata di oro o

argento.

Successivamente gli orefici e i mercanti, considerando la scarsa probabilità che tutti i depositanti richiedessero

contemporaneamente la conversione dei certificati, cominciarono a usare i metalli per effettuare prestiti, ricavandone un guadagno. In tal modo i certificati in circolazione non avevano più una copertura equivalente in

metalli preziosi, ma una copertura soltanto parziale

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La banca centrale: la garanzia del valore

 Al contrario della moneta in metallo prezioso, le

banconote erano e sono tutt’ora fatte di carta. Non contengono il valore, ma lo rappresentano.

Inizialmente le banconote erano emesse da una

pluralità di banche, ma siccome era difficile valutare l’affidabilità delle banconote emesse da istituti

differenti nacque la banca centrale dello stato, che aveva l’obbligo di convertire in metallo prezioso, su richiesta, le banconote.

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Moneta bancaria

Insieme alle banconote emesse dalla banca centrale e a quelle divisionali (monete di bronzo, nichel, acciaio) in ambito economico la teoria monetaria considera

moneta anche i depositi bancari, che danno la possibilità di usare come mezzi di pagamento gli assegni, i

bancomat, le carte di credito ed i bonifici. I vantaggi

della moneta bancaria sono notevoli, sia per la sicurezza, sia per la possibilità di effettuare pagamenti per somme ingenti senza trasferimento di banconote

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Di conseguenza gli orefici e i mercanti si trasformarono in banchieri e la loro attività fu il preludio della banca moderna. In ogni momento, comunque, i certificati e le banconote potevano essere convertiti in oro presso

la banca.

Tale sistema fu denominato più tardi “sistema gold standard”. Ancora in epoca anteriore alla prima

guerra mondiale, e finché fu in vigore il sistema monetario aureo (gold standard), in molti Paesi si poteva convertire la moneta a corso legale in oro

presentandola alla banca centrale (istituto di emissione).

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In epoche successive i vari stati hanno progressivamente abbandonato il sistema della convertibilità in oro delle

banconote. A questo punto il valore della moneta non era più determinato dal valore intrinseco del

materiale di cui è composta (o in cui può essere convertita), bensì veniva stabilito con decisione dell’autorità statale (si parla infatti di moneta legale).

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In particolare è passato alla storia il discorso alla nazione del 1971 con il quale il presidente degli Stati Uniti Richard Nixon ha annunciato la fine del sistema di convertibilità del dollaro americano in oro definito nel

1944 con gli accordi di Bretton Woods.

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DALLA LIRA ALL’EURO

 Fino al primo Gennaio 2002 la moneta utilizzata in Italia è stata la Lira. L’emissione di banconote e monete era affidata alla banca d’Italia, la banca centrale dello stato italiano, ed era disciplinata da leggi e norme dello stato. Il primo Gennaio 2002 l’Euro ha sostituito in dodici stati membri dell’Unione Europea le rispettive valute nazionali .

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I VANTAGGI DELL’EURO

 La moneta comune che abbiamo oggi può essere ritenuta il naturale compimento del mercato unico. I suoi vantaggi sono inequivocabili

Tassi d’interesse contenuti grazie ad un’elevata stabilità dei prezzi, obbiettivo

principale della BCE (Banca Centrale Europea). La

possibilità di effettuare pagamenti utilizzando la stessa moneta, nell’area

dell’euro, rende più agevole lo spostamento dei cittadini per turismo, studio e lavoro

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La trasparenza dei prezzi

avvantaggia i consumatori ed aiuta l’eurosistema a mantenere l’inflazione sotto controllo

L’introduzione dell’Euro ha consentito di realizzare notevoli risparmi,

eliminando i costi connessi alle operazioni in valuta. Le transazioni commerciali e la concorrenza non sono più ostacolate dai costi e dai rischi associati al

cambio di valuta.

La sostituzione della Lira con l’Euro, in sostanza, rappresenta una tappa importante nella storia Europea ed è la più vasta

conversione valutaria di tutti i tempi, perché ha coinvolto il settore bancario, le società di trasporto valore, gli esercizi commerciali al dettaglio, le imprese che producono e gestiscono e naturalmente tutti i cittadini

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