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PROGETTO EDUCATIVO NIDO D INFANZIA IL BRUCO. a.e. 2021/2022

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Academic year: 2022

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Comune di Castelfranco di Sotto

PROGETTO EDUCATIVO

NIDO D’INFANZIA IL BRUCO a.e. 2021/2022

RESPONSABILI DEL PROGETTO: Serafino Carli, Chiara Bimbi

GRUPPO DI LAVORO: Sabina Chimenti, Alessandra Cresto, Simonetta Masetti, Marta Quagli, Cecilia Tesi, Chiara Bonamici, Valeria Moretti, Martina Nencini, Di Vito Rosa, Luciana Ferrara.

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Indice

I Parte – Assetto organizzativo

1. Calendario, orari e turni del personale 2. L’organizzazione degli spazi

II Parte – Elementi della progettazione 3. L’ambientamento

4. L’organizzazione della giornata educativa

5. Gli strumenti di osservazione e documentazione 6. L’organizzazione del tempo di lavoro non frontale

III Parte – Partecipazione delle famiglie 7. Attività rivolte ai genitori

IV Parte – Forme di integrazione nel sistema locale 8. Il coordinamento pedagogico

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_____________________________I Parte – Assetto organizzativo

1. Calendario, orari e turni del personale

Il servizio è aperto all’utenza dalle 7:30 alle ore 18:15 dalla prima settimana di settembre alla fine di luglio, dal lunedì al venerdì. L’apertura del servizio viene garantito dal personale educativo e ausiliario mediante orario organizzato in turni.

Il servizio ha una capienza massima potenziale di 48 bambini ed è suddiviso in tre sezioni.

Ogni sezione è composta da bambini di varie fasce di età, il cosiddetto “gruppo misto”. Il gruppo misto permette la costruzione di buone relazioni fra tutti i bambini, quelli più piccoli imitano i grandi, mentre quest’ultimi adottano atteggiamenti di cura nei confronti degli altri.

Ogni sezione di norma è composta da 16 bambini così suddivisi:

- Piccoli al di sotto dei 12 mesi n. 2 - Medi dai 12 ai 24 mesi n. 6 - Grandi oltre 24 mesi n. 8

Le tre sezioni hanno orari di chiusura diversi:

- La sezione Coccinelle è aperta fino alle ore 18:15 con un numero massimo di otto bambini dalle ore 16:00.

- La sezione Gufi è aperta fino alle ore 16:00.

- La sezione Pesci è aperta fino alle ore 13:30.

Le ammissioni avvengono nel mese di maggio per l’anno educativo successivo; un bando integrativo viene effettuato nei mesi di novembre/dicembre per ammissioni nei mesi di gennaio e febbraio.

Qualora il numero di domande di iscrizione superi il numero di posti disponibili, viene stilata una graduatoria di accesso in base ad una tabella di punteggio, che favorisce l’accesso di bambini:

- Portatori di handicap;

- Il cui nucleo familiare sia in condizioni di disagio sociale;

- Il cui nucleo familiare sia monoparentale;

- Nel cui nucleo familiare entrambi i genitori siano occupati.

È prevista inoltre la riserva di un posto per ogni sezione per casi segnalati dai servizi sociali, da inserire in qualsiasi momento dell’anno, indipendentemente dall’età. Di seguito si rimette l’organizzazione dell’orario prevista per il personale educativo ed ausiliario.

Ogni sezione ha la propria operatrice di riferimento che rimane fissa per due mesi.

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4 SEZIONE COCCINELLE SEZIONE GUFI SEZIONE PESCI

Tre educatrici Arca (Sabina, Cecilia e Valeria) che seguono la seguente turnazione:

Ed. A → 07:45 - 13:30 Ed. B → 09:00 - 16:00 Ed. C → 12:30 - 18:15

Due educatrici Arca (Alessandra e Chiara) che seguono la seguente turnazione:

Ed. A → 07:30 - 13:30 Ed. B → 09:00 - 16:00

Due educatrici Arca (Marta e Simonetta) che seguono la seguente turnazione:

Ed. A → 07:30 – 13:30 Ed. B → 07:45 – 13:30

Il mansionario delle ausiliarie, per rispondere alle esigenze dell’emergenza Covid, si arricchisce delle seguenti attività:

- sanificazioni della zona ingresso più volte al giorno dopo il passaggio dei genitori della sezione Coccinelle

- sanificazione quotidiana dello spazio adulti

- lavaggio di tutti i materiali a disposizione dei bambini nei diversi angoli di gioco settimanale - lavaggio copridivano e lenzuoli dei lettini due volte a settimana

2. L’organizzazione dell’ambiente

Il nido d’infanzia comunale “Il bruco” di Castelfranco di Sotto, aperto all’utenza nel 1980, è ubicato in Piazza Giusti nel capoluogo, gestito da dipendenti comunali. Nel 1999 è stata creata una nuova sezione denominata “Il cucciolo”, ubicata in Via Vittorio Emanuele nel capoluogo per soddisfare la crescente domanda rivolta al servizio, gestita da una cooperativa. Nell’anno 2010 l’Amministrazione Comunale ha deciso di riunire le sezioni sparse sul territorio nei locali di Piazza Giusti al fine di migliorare il servizio reso agli utenti. Ad oggi le sezioni sono tre.

L’emergenza Covid 19 che ci troviamo a vivere in questo anno educativo, ha determinato alcuni cambiamenti nell’utilizzo degli spazi interni ed esterni del nido.

Si è introdotta la definizione di sezione bolla, ovvero la necessità di considerare ogni gruppo sezione come indipendente l’uno dall’altro senza la possibilità di entrare in contatto tra loro.

Sono state così ripensate le entrate, una per ogni sezione. Ogni sezione ha una zona accoglienza con l'angolo degli attaccapanni e cambio scarpe in prossimità della propria entrata:

la sezione dei Gufi e quella dei Pesci accedono direttamente dal giardino, con l’angolo accoglienza direttamente nella stanza principale; la sezione delle coccinelle invece ha mantenuto l’entrata originale dal portone principale del nido, con la zona accoglienza nel corridoio.

Le tre sezioni rappresentano lo spazio di riferimento di un gruppo e sono caratterizzate dalla presenza di vari angoli di gioco, che garantiscono ad ogni fascia d’età stimoli appropriati (angolo del

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5 gioco simbolico, angolo con materiali strutturati come costruzioni, animali, automobili e l’angolo morbido), attigui ad ogni sezione troviamo la stanza del pranzo e del bagno, pensate per stimolare il raggiungimento dell’autonomia del bambino ed il riconoscimento di sé e degli altri.

Le stanze del sonno sono adiacenti alle sezioni, qui ogni bambino ha il suo lettino personalizzato dalla propria foto.

All’interno della struttura è presente un grande laboratorio usato in maniera alternata e calendarizzata dalle tre sezioni. Il laboratorio è uno spazio circoscritto per attività strutturate proposte dall’adulto ad un piccolo gruppo di bambini. Nel laboratorio del colore e della manipolazione i bambini trovano materiali consueti ed insoliti per dipingere, manipolare e travasare.

La zona in prossimità dell’ingresso principale del servizio quest’anno è stata suddivisa in due zone:

una zona che rimane di passaggio per la sezione delle coccinelle e una zona destinata all’isolamento dei casi sospetti Covid 19 in attesa di poter lasciare il servizio.

Ci sono poi le zone dedicate agli adulti:

- una zona ufficio con un tavolo rotondo per le riunioni di gruppo, un computer e un armadio che raccoglie la documentazione del servizio.

- lo spogliatoio, situato in un locale adiacente all’ufficio, dove sono presenti gli armadietti personali per tutto il personale educativo e ausiliario.

Anche l’ampio spazio verde che circonda l’edificio del nido, è stato a sua volta suddiviso con recinzioni e ombreggianti in modo che ogni gruppo possa usufruire del proprio giardino indipendente: tre aree adiacenti alle sezioni, ad uso esclusivo e una zona con il grande gazebo, che viene utilizzata da tutte e tre le sezioni in maniera calendarizzata.

Nelle tre zone verdi si trovano organizzato sia aree per il gioco libero che elementi per sollecitare il movimento: tunnel, pioli per i salti, trave, struttura per l’arrampicata.

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______________________II Parte – Elementi della progettazione

3. L’ambientamento

Per “ambientamento” si intende il periodo in cui il bambino passa dalla famiglia al nido. Durante questo passaggio i genitori e le educatrici devono lavorare insieme per permettere al bambino di inserirsi bene nel nuovo ambiente.

I genitori che si affideranno ai consigli delle educatrici, seguendo i tempi e le modalità previsti, potranno realizzare al meglio l’ambientamento del loro bambino.

Un ambientamento fatto con cura crea un buon presupposto per far sì che tra il bambino e gli adulti che si occuperanno di lui si creino dei buoni rapporti.

Qualora l’emergenza COVID 19 finisse, nel mese di luglio i genitori dei bambini nuovi saranno chiamati ad un’assemblea, nel corso della quale potranno visitare l’ambiente e riceveranno una cartellina contenente materiale informativo del nido. In alternativa verrà comunque fatta una riunione tramite piattaforma online e sarà presentato un tour virtuale del servizio.

A settembre poi ci sarà un incontro con la coppia dei genitori per approfondire la conoscenza reciproca.

Per quello che riguarda il momento dell’ingresso del bambino al nido, è prevista la presenza di un adulto conosciuto, per almeno la prima settimana, poiché rappresenta un elemento familiare in un ambiente nuovo. I genitori seguiranno poi le indicazioni delle educatrici e saranno tenuti ad attenersi alle norme di contenimento del contagio della pandemia in corso. Dovranno quindi indossare mascherina idonea, indossare sovra scarpe ed igienizzarsi le mani prima dell’ingresso nella struttura.

I tempi di ambientamento variano da una a due settimane, questo vuol dire che i bambini nei primi giorni non rimarranno a pranzo al nido ed in seguito potranno rimanere a dormire, se i genitori ne hanno fatto richiesta, quando le educatrici lo riterranno opportuno.

Una buona organizzazione dei tempi e delle modalità di ambientamento, testimoniano un progetto educativo di qualità, che rispetta il bisogno dei bambini e delle loro famiglie.

4. L’organizzazione della giornata educativa

Il tempo come elemento che concede al bambino la possibilità di sperimentare, condividere, conoscere e conoscersi. Questo si traduce in scelte organizzative che:

- Riconoscano un tempo ed un valore ad ogni esperienza e comunichino che c’è un tempo dedicato alle diverse esperienze.

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7 - Rispettino i tempi dei bambini, sia nel gioco che nei momenti di cura, evitando che la fretta

entri in campo.

- Non riempiano il tempo dei bambini solo di proposte strutturate dall’adulto ma organizzino, invece, cornici che il bambino possa riempire con i propri contenuti.

Di seguito i vari momenti della giornata:

7:30 -9:30 Ingresso dei bambini. Lo spazio utilizzato è quello della sezione di appartenenza per ciascun bambino.

9:30-10:00 Piccola colazione con frutta e biscotti. Lo spazio utilizzato è la zona pranzo della sezione di appartenenza.

10:00-10:30 Momento del cambio e riposo per i più piccoli

10:30-11:30 Gioco libero nella sezione organizzata in angoli per tutti i bambini. Esperienze di piccolo gruppo organizzate con i bambini di età eterogenea nel laboratorio.

11:30-11:45 Preparazione per il pranzo (momento di cura in preparazione del pranzo) 11:45-12:30 Pranzo. Spazio utilizzato zona pranzo nella sezione di appartenenza.

12:30-13:00 Momento di cura post pranzo e gioco libero in sezione.

13:00-13:30 Prima uscita e preparazione al sonno per i bambini che prolungano l’orario al nido 15:00-15:30 Risveglio

15:30-15:50 Seconda uscita 16:30-17:00 Cambio e merenda

17:00-17:30 Gioco libero in sezione/giardino 17:30-18:15 Terza uscita

In, particolare, le esperienze rivolte ai bambini si differenziano in:

Il gioco libero Il gioco libero occupa una parte rilevante della giornata del bambino al nido e la quantità del tempo che gli si dedica varia in relazione all’età e all’organizzazione del servizio.

L’adulto organizza il contesto stimolante e adatto alle varie esigenze.

Nell’attività intrapresa il bambino impara ad esplorare ciò che lo circonda appagando il suo bisogno interiore di conoscenza.

Nel gioco libero il bambino è l’artefice delle proprie azioni mentre l’adulto stimola la curiosità, rilancia il gioco, sana eventuali conflitti sempre attento ai bisogni del bambino. Pian piano che i bambini crescono l’intervento dell’adulto è sempre più limitato per favorire l’autonomia e l’autocontrollo.

Il gioco libero si svolge in diversi ambienti in cui il bambino a contatto con compagni e materiali da vita di volta in volta a trame e relazioni nuove.

Aspetto importante poi è il gioco solitario in cui il bambino dimostra interesse per un’attività nella quale è l’unico artefice.

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8 Durante il gioco libero si stabiliscono molteplici relazioni fra compagni e l’adulto ha la possibilità di conoscere il mondo interiore di ognuno. Nel gruppo eterogeneo per età i grandi sono interessati ai piccoli tanto da imitare l’educatore mentre li accudisce, i piccoli sono incuriositi dai grandi, li osservano nel loro interagire nell’ambiente ricercandone il contatto.

Durante il gioco il bambino acquisisce la maggior parte delle conoscenze e quindi gran parte del tempo che trascorre al nido è riservato a questa attività.

Fino al termine del primo anno di vita le relazioni sono di carattere imitativo mentre intorno ai due anni i bambini si scambiano il ruolo di modello e nel terzo anno si giunge al vero gioco sociale e di cooperazione.

Nel gioco sociale si ha sempre un comportamento attivo e i bambini si alternano i turni nell’assunzione di determinati ruoli. Il gioco libero è uno dei principali strumenti che permette all’educatore di conoscere il bambino nella sua totalità.

Momenti di cura ci riferiamo ad alcuni aspetti della vita del Nido come: l’entrata, l’uscita e a momenti di cura personale come l’igiene, l’alimentazione e il riposo.

Queste situazioni si ripetono quotidianamente con tempi e modalità regolari, legate al soddisfacimento dei diversi bisogni. La regolarità favorisce il suo orientamento rendendolo capace di prevedere ciò che sta per accadere.

Esperienze di piccolo gruppo

abbiamo un ambiente e dei materiali riuniti in un complesso abbastanza costante, la presenza dell’adulto con funzione stimolante o didattica cui può accompagnarsi, in misura variabile, una relazione fra bambini di vario tipo (imitativa, cooperativa, ecc.) uno scopo corrispondente in parte al tipo di proposta formulata dall’adulto, legato in modo più o meno esplicito, a degli obiettivi pedagogici.

Progetto didattico o di esperienza

Le attività di piccolo gruppo o progetti sono i contenuti della programmazione educativa ovvero le modalità che si pone l’adulto per sviluppare nel bambino certe competenze perseguendo determinati obiettivi.

L’attività di piccolo gruppo o gioco strutturato si svolge in un contesto ambientale più circoscritto (laboratorio o angolo strutturato) dove l’adulto propone un’esperienza che prevede l’utilizzo di materiali adatti a sviluppare determinate abilità.

In questo contesto l’adulto ha un ruolo più attivo.

L’educatore nel progettare un’attività deve tenere conto l’età, l’interesse, il livello di sviluppo del singolo bambino.

Il progetto deve avere flessibilità, deve infatti rispettare i bisogni e gli interessi del momento conciliandoli con le scelte educative.

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9 Nel gioco organizzato l’adulto ha un ruolo propositivo e richiama l’attenzione sull’esperienza.

Quando l’interesse raggiunge livelli elevati l’educatore fa in modo che il gruppo continui l’attività anche senza di lui favorendo lo sviluppo dell’autonomia.

L’attività di piccolo gruppo si può svolgere anche negli angoli strutturati della sezione, ad esempio nell’angolo della cucina, dove si può portare avanti l’attività di manipolazione. In questa attività il bambino entrando in contatto con la materia esercita la capacità di coordinazione dei movimenti (motricità fine e oculo-manuale). Si inizia sempre questa attività con materiali naturali: riso, pasta, farina gialla e bianca e l’impasto.

Il fatto di poter manipolare materiale vario per un bambino significa appagare le sue esigenze dal punto di vista cognitivo, affettivo ed espressivo, infatti questa attività viene proposta anche al bambino piccolo attraverso il “cestino dei tesori”, un cestino appunto dove si possono trovare oggetti di legno, stoffa, ferro, che stimolano la sua percezione tattile.

Nell’angolo della lettura i bambini hanno l’opportunità di rapportarsi quotidianamente con il libro. Esso, infatti, non serve solo per la lettura di immagini o come supporto al racconto di storie ma anche come strumento capace di coinvolgere il bambino, stimolando in lui sensazioni fisiche ed emotive nuove. Per questo i libri devono essere collocati in modo tale da essere raggiungibili e per i più piccoli devono essere di stoffa, cartonati, da essere ben maneggiati. In questa attività l’adulto deve sempre trasmettere l’amore e la curiosità.

Altro progetto portato avanti all’interno del nido è quello che riguarda il movimento. Esso fin dai primi mesi di vita rappresenta un’importante chiave di conoscenza di sé, della realtà e degli altri. L’adulto, quindi, insieme all’ambiente deve invitare all’esplorazione ed alla conquista dello spazio interno a favore della motricità.

Altro progetto d’esperienza è quello che riguarda le attività grafico- pittoriche svolte all’interno del laboratorio della pittura e della manipolazione. L’adulto coinvolge il bambino in un canale comunicativo che grazie all’uso di materiali e strumenti gli permette di conoscere e divertirsi dando libero sfogo alla creatività.

Tutte queste attività fanno si che si instaurino delle relazioni tra bambini, adulti ed ambiente in un intreccio che caratterizza la storia del nido. In ogni proposta l’attenzione è rivolta a favorire il benessere del bambino tenendo conto del contesto socio-fisico in cui è inserito.

Tutti gli anni le educatrici scelgono un tema su cui basare il progetto didattico, la quale poi viene adottata anche come progetto unitario per la continuità educativa con la Scuola dell’Infanzia. Per questo motivo viene

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10 affrontata dai bambini più grandi, mentre per i più piccoli viene preparato un progetto sul percorso tattile e manipolativo.

5. Impiego degli strumenti di osservazione e documentazione

La documentazione del progetto educativo permette di “monitorare” costantemente l’adeguatezza delle ipotesi e delle situazioni proposte, sia che si tratti di gioco libero, esperienze di piccolo gruppo o momenti di cura.

La documentazione quotidiana delle esperienze avviene attraverso l’osservazione e la conseguente traduzione scritta di passaggi evolutivi ed esperienze significative che vengono attentamente descritti come processi che hanno un tempo, uno spazio, una dimensione sociale definita. Inoltre si cerca di cogliere e valorizzare gli stili e le strategie messe in atto dai bambini nel corso delle diverse esperienze.

Durante il corso dell’anno le educatrici, tramite l’osservazione diretta dei comportamenti del singolo bambino, stilano almeno due profili, uno iniziale legato alla fase di ambientamento del bambino al nido, e uno finale, nel quale sono descritte le esperienze maturate dal bambino.

Particolare rilevanza è data dal diario personale del bambino che viene rilasciato alle famiglie alla fine di ogni anno educativo. Nel diario, composto da documentazione scritta e materiale fotografico, vengono riproposti momenti di vita quotidiana vissuti dal bambino durante la permanenza al nido d’infanzia. Tale documentazione è non solo una attività di raccolta, catalogazione e diffusione di informazioni, ma si attesta il percorso di lavoro intrapreso dal bambino con gli educatori.

6. L’organizzazione del tempo di lavoro non frontale

Per il personale educativo si prevede un monte ore non frontale per la programmazione e l'organizzazione del lavoro, la strutturazione e cura degli ambienti, la progettazione, la documentazione, la valutazione e verifica dell'efficacia delle proposte educative, il rapporto con le famiglie e la gestione sociale, la formazione/aggiornamento professionale. Gli educatori realizzano 150 ore annuali, mentre il personale ausiliario 65 ore annuali.

L’ipotesi di ripartizione dell’orario non frontale annuale per educatore è rivolta alle seguenti attività.

La ripartizione del monte orario dedicato a ciascuna dimensione viene concordata e convalidata con il Coordinatore pedagogico Comunale e rivista periodicamente sulla base delle esigenze del servizio.

- Organizzazione, progettazione, valutazione e verifica del lavoro svolto: per questo tipo di attività si prevedono le riunioni di programmazione del gruppo nido, come strumento indispensabile per la condivisione del progetto e la sua costante verifica, nonché momento basilare per lo scambio reciproco delle informazioni e delle ipotesi di lavoro. Alcune riunioni di collettivo verranno dedicate alla verifica degli spazi, la loro organizzazione e utilizzo da parte dei bambini. Le riunioni si svolgono con cadenza prevalentemente bisettimanale, a

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11 seconda dei diversi periodi dell’anno e delle necessità contingenti. Alle riunioni partecipa il Coordinatore Pedagogico del Comune e il coordinatore della cooperativa.

- Osservazione, documentazione e valutazione dell’attività educativa. La documentazione viene effettuata individualmente o collegialmente. In questo ambito, si fa riferimento alle osservazioni sui bambini e alla compilazione dei diari personali, alle verifiche periodiche, alla documentazione fotografica.

- Attività con le famiglie: Colloqui con i genitori, incontri di sezione con i genitori, laboratori, incontri a tema, comitato di gestione.

- Aggiornamento e formazione - Continuità con la Scuola dell’Infanzia - Pulizie straordinarie (per gli ausiliari).

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______________________III Parte – Partecipazione delle famiglie

8. Attività rivolte ai genitori

La partecipazione delle famiglie alla vita del Nido d’infanzia è fondamentale; le due realtà infatti, benché diverse, hanno lo stesso obiettivo: il benessere e la crescita emotiva, cognitiva e sociale del bambino.

Purtroppo, a causa della pandemia in corso, quest’anno non è possibile prevedere con certezza lo svolgimento di attività in presenza con i genitori ma sarà cura del personale educativo trovare nuovi modi di comunicare con le famiglie, tramite videoconferenze con il supporto di documentazione digitale condivisa regolarmente.

Incontro di presentazione del servizio alle nuove famiglie iscritte

Le iscrizioni per l’anno educativo 2021/2022 saranno acquisite durante il mese di Maggio.

Sulla base della situazione sarà possibile prevedere giornate di apertura del servizio, visite e consegna di materiale informativo.

Sarà comunque svolta – in presenza o online – la riunione con le famiglie nuove iscritte a Luglio o Settembre 2022

Colloqui individuali per gli ambientamenti Settembre 2021 e Gennaio 2022 Riunione con i gruppi di genitori che

condividono il periodo di ambientamento e ri- ambientamento

Novembre 2021

Assemblee di sezione Novembre 2021, Febbraio-Marzo 2022 e

Maggio-Giugno 2022

Disponibilità per colloqui individuali Settembre 2021, Gennaio 2022, Giugno 2022 e su appuntamento

Attività laboratoriali Le attività previste per la primavera dell’anno educativo 2021/2022 saranno valutate nella loro modalità di realizzazione all’interno della cornice normativa futura. Potranno essere considerati piccolissimi gruppi in presenza, così come l’impiego di piattaforme online.

Incontri a tema Feste

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____________IV Parte – Forme di integrazione nel sistema locale

9. Il coordinamento pedagogico

Come prescritto dall’art.7 del Regolamento 41/R 2013 il nido d’infanzia “il bruco” si avvale della collaborazione di un coordinatore pedagogico che realizza le seguenti attività in collaborazione con l’ufficio scuola e i vari coordinatori dei soggetti gestori privati:

- Definizione di indirizzi e criteri di sviluppo e di qualificazione del sistema dei servizi educativi presenti sul territorio.

- Supporto nell’elaborazione di atti regolamentari del comune.

- Elaborazione di materiale informativo sui servizi del territorio.

- Promozione della verifica e dell’innovazione delle strategie educative, nonché di quelle relative alla partecipazione delle famiglie e ai percorsi di educazione familiare.

- Sviluppo e coordinamento dell’utilizzo, da parte dei servizi del territorio, degli strumenti per l’osservazione, la documentazione e la valutazione delle esperienze educative, nonché dell’impiego di strumenti di valutazione della qualità e monitoraggio dei relativi risultati.

- Promozione, in accordo con i coordinatori pedagogici dei servizi, del piano della formazione degli operatori e monitoraggio dell’attuazione dello stesso.

- Promozione di scambi e confronti fra i servizi presenti nel sistema locale.

- Promozione della continuità educativa da zero a sei anni anche attraverso il coinvolgimento dei referenti della scuola dell’infanzia.

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