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LA SUCCESSIONE DI LEONELLO D ESTE E ALTRI STUDI SUL QUATTROCENTO FERRARESE. Beatrice Saletti

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LEONELLO D’ESTE E ALTRI STUDI SUL QUATTROCENTO FERRARESE

Beatrice Saletti

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Webster srl, Padova, Italy

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ISBN: 978-88-6292-648-5 Prima edizione: agosto 2015 Il nostro indirizzo internet è:

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Tel.: +39 049 76651 Fax: +39 049 7665200

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Il presente volume è stato sottoposto a peer review

Composizione tipografi ca Minion (Robert Slimbach, 1990), interni Myriad (Robert Slimbach, Carol Twombly, 1992), titoli

Gotham (Tobias Frere-Jones, 2000), copertina

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Premessa . . . 5

Nota bibliografi ca . . . 7

Bibliografi a . . . 9

Sigle (biblioteche e archivi) . . . . 9

Fonti . . . . 9

Studi . . . 12

CAPITOLO 1 La morte di Leonello d’ Este e la datazione degli «Ex ludis rerum mathematicarum» albertiani . . . .27

1. La datazione tradizionale . . . 27

2. I testimoni . . . 29

3. L’ intitolazione dei «Ludi» nella tradizione manoscritta . . . 32

4. Una dedica ‘ sbagliata’ . . . 37

5. I resoconti dei cronisti . . . 40

6. Le testimonianze dei panegiristi . . . 47

CAPITOLO 2 Le vicende di un cadetto: Meliaduse d’ Este dalla fuga all’ integrazione . . . .53

1. «Poco curato dal genitore»? . . . 53

2. Nascita e formazione . . . 54

3. La fuga . . . 57

4. La carriera ecclesiastica . . . 60

5. Il viaggio in Terrasanta del 1440 . . . 66

6. Dal 1441 al 1451 . . . 70

7. La morte . . . 74

8. Gli eredi . . . 77

(5)

CAPITOLO 3

Altre schede sulla fuga di Meliaduse . . . .83

1. Premesse . . . 83

2. Le deliberazioni veneziane del luglio 1425. . . 85

3. Lettere da Milano e altre deliberazioni veneziane . . . 88

CAPITOLO 4 Per la vita religiosa di Ferrara nel Quattrocento. Appunti da cronache e diari . . . .95

1. Preliminari . . . 95

2. Le confraternite . . . 97

3. Gli Este: religione e politica . . . 99

4. I battesimi . . . 105

5. Le esequie . . . 107

CAPITOLO 5 Ferrara nelle cronache rinascimentali: spazi urbani e paradigmi del potere estense . .119 1. Preliminari . . . 119

2. La cronaca del Caleffi ni . . . 120

3. Gli spazi urbani: esecuzioni, entrate solenni, edifi ci del potere . . . 123

4. I nuovi palatii del 1469 . . . 127

CAPITOLO 6 «In gravisima vergogna delo offi tio et deli offi tialli de Vostra Signoria». Qualche osservazione sui rapporti tra i duchi e l’ amministrazione estense (a partire da Caleffi ni) . . . .133

1. Premesse . . . 133

2. Caleffi ni uffi ciale . . . 136

3. Il duca e i gabellieri . . . 139

4. Confl itti di competenze . . . 142

5. Malversazioni e prepotenze . . . 146

Indice dei nomi . . . .151

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Premessa

Nonostante i miei tentativi di non farmi risucchiare dalla storia locale (ammesso che la storia di un luogo simbolo del Rinascimento come Ferrara si possa dire locale), mi è capitato di studiare da angolazioni insolite la vita della corte estense e i suoi contorni. Acconsentendo all’ invito rivoltomi da autorevoli maestri di raccogliere i miei studi ferraresi, mi sono accorta che le mie linee di ricerca, invece di chiarirsi, si sono fatte via via più intricate o, come usa dire, trasversali. Tale paradosso può forse trovare spiegazione se si considera la serie dei diversi oggetti di indagine dal punto di vista delle fonti archivistiche. È vero che inseguendo Meliaduse si incontra il fratello Alberto d’ Este, altra fi gura dai tratti romanzeschi e ancora poco indagata; o la fi glia Polissena, fonte di pesante imbarazzo per il suo rifi uto di sposare in seconde nozze il candidato deciso dal duca, convolando invece con Scaramuzza Visconti; e anche don Domenico Messore, ecclesiastico che arrotonda dipingendo carte da gioco; e una serie di uccellatori, cerusici, strazaroli, cantori, uffi ciali camerali, notai… Ma è un fatto che, dallo studio della successione di Leonello d’ Este alle ricerche sulla vita del fratello maggiore Meliaduse (fatti salvi i dettagli sulla sua fuga), si tratta di percorsi ben documentati, riconducibili con relativa facilità all’ interno di una limitata quantità di fondi archivistici, gravitanti all’ interno dell’ amministrazione camerale ducale.

Vera o falsa che sia la massima «si muore soli», da soli non si vive, e tanto meno si viveva in epoca medievale, si fosse nobili o meno. Le nuove ricognizioni necessarie per includere nel quadro famigli, collaboratori, cortigiani richiedevano nuove strategie per l’ individuazione di fonti dove collaboratori, cortigiani, famigli fossero protagonisti o perlomeno comparse. Dal serbatoio dei Mandati in volume dell’ Archivio di Stato di Modena, una sorta di elefantiaco estratto conto, sia pure piuttosto dispersivo, delle spese di corte e dei membri della famiglia prima mar-

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chionale poi ducale, sono approdata a campionature più o meno ampie su svariati fondi: le Bollette dei salariati, i Carteggi dei principi regnanti con le più disparate categorie di uffi ciali, dai fattori generali ai referendari ai luogotenenti nei Distretti;

i Malefi cia; i registri di gabelle sugli immobili (una specie di tassa di registro ante litteram); le bollette di passo, i Memoriali, la Computisteria, i Cambiamenti rotali, i Catastri delle investiture, i Rettori dello stato…

L’ ampliamento della prospettiva ha comportato, fatalmente, l’ aumento della quantità di domande di ordine generale che mi sono posta, alle quali, devo confes- sare, solo in rari casi ho saputo dare risposta. L’ attività di trascrizione di cronache e la comparazione dei testi ha comportato, ad esempio, rifl essioni sulla modalità di reperimento di dati e informazioni da parte dei cronisti, nonché sulle loro compe- tenze professionali. Il lavoro intrapreso sulle cronache di Caleffi ni consente – data la fi gura del notaio, e le testimonianze che lo riguardano – di comprendere che almeno lui attingeva a piene mani ai registri camerali, alternando informazioni contabili a osservazioni meno ‘ fi scali’ (in senso traslato e non) delle quali fu diretto testimone.

Mi auguro che questo volumetto, che punta, complessivamente, più ad aprire che a chiudere linee di ricerca, possa stimolare una ripresa di interesse per le tante zone d’ ombra che ancora segnano, negativamente, la storia ferrarese del Quattrocento.

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Il capitolo 1 (La morte di Leonello d’ Este e la datazione degli «Ex Ludis Rerum Ma- thematicarum» albertiani) è uscito su «Filologia Italiana», 5, 2008, pp. 119-138 con il titolo Intorno a una dedica sbagliata. La morte di Leonello d’ Este e la datazione degli «Ex Ludis Rerum Mathematicarum» albertiani.

Il capitolo 2 (Le vicende di un cadetto: Meliaduse d’ Este dalla fuga all’ integra- zione) sviluppa un paragrafo (pp. XVII-XLIII) dell’ Introduzione a don Domenico Messore, Viagio del Santo Sepolcro facto per lo illustro misere Milliaduxe estense, edizione e commento a cura di B.S., Roma, Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, 2009.

Il capitolo 5 (Ferrara nelle cronache rinascimentali: qualche rifl essione su spazi urbani e paradigmi del potere estense) è stato presentato al VI Congresso dall’ Associazione Italiana di Storia Urbana (2013) e pubblicato nei relativi atti (VisibileInvisibile. Percepire la città tra descrizioni e omissioni, a cura di Salva- tore Adorno, Giovanni Cristina, Arianna Rotondo, Catania, Scrimm, 2014, pp.

911-920).

Una prima redazione del cap. 6 («In gravisima vergogna delo offi tio et deli offi - tialli de Vostra Signoria». Rapporti tra il duca e l’ amministrazione estense nel tardo Quattrocento (a partire da Caleffi ni) è apparsa, con il titolo «Mandalo incontinente a pigliare et fagli dare quattro tracti di corda». Rapporti tra il duca e l’ amministra- zione estense nel tardo Quattrocento, nella miscellanea MaTriX. Proposte per un approccio interdisciplinare allo studio delle istituzioni, Vol. II: Idee nuove e politiche innovative, a cura di Giuseppe Ambrosino e Loris de Nardi, Verona, QuiEdit, 2015, pp. 37-57.

Il capitolo 3 (Altre schede sulla fuga di Meliaduse) è inedito, come il capitolo 4, (Per la vita religiosa nella Ferrara del Quattrocento. Appunti da cronache e diari),

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che ho presentato nel settembre 2013 al XXVII Seminario della Fondazione Cen- tro Studi sulla Civiltà del Tardo Medioevo di San Miniato – dedicata a Spazi urbani e vita religiosa. Le Fonti.

Ringrazio i direttori di «Filologia italiana», il direttore dell’Istituto Storico Ita- liano per il Medio Evo, Massimo Miglio, e i curatori delle miscellanee appena men- zionate per avermi consentito di ristampare i capitoli 1, 2, 5 e 6. I capitoli 2, 5 e 6, peraltro, sono stati rivisti e ampliati in modo sostanziale.

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Sigle (biblioteche e archivi) ANA = Archivio Notarile Antico

ASCFe = Archivio Storico Comunale di Ferrara ASFe = Archivio di Stato di Ferrara

ASMi = Archivio di Stato di Milano ASMn = Archivio di Stato di Mantova ASMo =Archivio di Stato di Modena ASVe = Archivio di Stato di Venezia

BCAFe = Biblioteca Comunale Ariostea di Ferrara BEUMo = Biblioteca Estense Universitaria di Modena BNCFi = Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze

BSAFe = Biblioteca del Seminario Arcivescovile di Ferrara BMVe = Biblioteca Marciana di Venezia

BUBo = Biblioteca Universitaria di Bologna

Fonti

Alberti, Philodoxeos fabula = Leon Battista Alberti, Philodoxeos Fabula, in Cesarini Martinelli 1977, pp. 144-225.

Albertus a Sartheano, Epistolae = Albertus a Sartheano OFM, Epistolae, in Opera Omnia in ordinem redacta, ac argumentis, et adnotationibus illustrata a F.

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Francisco Haroldo Hiberno ejusdem ordinis, Roma, apud Joannem Baptistam Bussotum,1688.

Antigini, Annali di Ferrara (1384-1514) = Giuliano e Giacomo Antigini, Annali di Ferrara dal 1384 al 1514, BCAFe, ms. Classe I 757.

Aurispa, Carteggio = Carteggio di Giovanni Aurispa, in Sabbadini 1931.

Bracciolini, Lettere = Poggio Bracciolini, Lettere, a cura di Helene Harth, Firenze, Olschki, 1984, 3 voll.

Caleffi ni, Croniche (1471-1494) = Ugo Caleffi ni, Croniche (1471-1494), coordinamento di Cazzola Franco, introduzione di Teresa Bacchi, trascrizione e note di Teresa Bacchi e Maria Giovanna Galli, revisione dei testi e indici di Angela Ghinato, Ferrara, Deputazione Provinciale Ferrarese di Storia Patria, 2006.

Caleffi ni, Storia della città (38-1471) = Ugo Caleffi ni, Storia della città di Ferrara dal suo principio sino all’ anno 1471, BNCFi, ms. Magliabechiano Classe XXV 539.

Cattani, Croniche (423-1458) = Lorenzo Cattani, Croniche della città di Bologna dall’ anno 423 al 1458, BUBo, ms. 429.

Chronicon estense (328-1477) = Chronicon estense cum additamentis usque ad a.MCCCCLXXVIII, a cura di Giulio Bertoni e Emilio Paolo Vicini, in RIS2, XV/3, Città di Castello, Lapi; Bologna, Zanichelli, 1908-1937, pp. 1-192. Per il periodo successivo al 1354 si cita da: RIS1, XV, Mediolani, ex typographia Societatis Palatinae, 1729, coll. 249-548, che prosegue fi no al 1477.

Cronaca Bellina = Cronaca Bellina, BCAFe, ms. Antonelli 256.

Cronaca Minerbi (1412-1607) = Giornale della casa d’ Este dal 1412 al 1607, BCAFe, ms. Classe I 759.

Cronaca Varignana = Cronaca Varignana, in Corpus chronicorum Bononiensium, a cura di Albano Sorbelli, in RIS2, XVIII/1, Bologna, Zanichelli, 1924-1940, 4 voll.

Cronache Malatestiane = Cronache malatestiane dei secoli 14 e 15, a cura di Aldo Francesco Massera, in RIS2, XV/2, Bologna, Zanichelli, 1922-1924.

Cronica di Ferrara = Cronica di Ferrara fi no al 1471, BEUMo, ms. It. 731 (= α G.8.29).

Cronichetta Mosti (1406-1476) = Cronaca di Ferrara dal 1406 al 1476, BCAFe, ms.

Antonelli 255.

De la Perriere, Les Annalles de Foix = Guillaume De la Perriere, Les Annalles de Foix, ioinctz a ycelles les cas & faictz dignes de perpetuelle recordation, Th olose, chez Nicolas Vieillard, 1539.

(12)

Delayto, Chronaca (1393-1409) = Jacobus de Delayto, Chronaca nova, in RIS1, XVIII, 1731, coll. 905-1092.

Diario ferrarese (1409-1502) = Diario ferrarese dal 1409 sino al 1502 di autori incerti, a cura di Giuseppe Pardi, in RIS2, XXIV/7, Bologna, Zanichelli, 1933, pp. 1-289.

don Messore, Viagio (1440) = don Domenico Messore, Viagio del Santo Sepolcro facto per lo illustro misere Milliaduxe estense, in Saletti 2009, pp. 3-177.

Ferrarini, Memoriale (1476-1489) = Girolamo Ferrarini, Memoriale estense (1476- 1489), a cura di Primo Griguolo, Rovigo, Minelliana, 2006.

Gatari, Diario (1433-1436) = Andrea Gatari, Diario del Concilio di Basilea di Andrea Gatari 1433-1436, a cura di Giulio Coggiola, in Concilium Basiliense Studien und Quellen zur Geschichte des Concils von Basel, Basel 1896-1936 (ris.

anast. Nendeln 1976), pp. 375-442.

Giovanni, Cronaca di Bologna (1443-1452) = Giovanni, Cronaca di Bologna (1443- 1452), a cura di Armando Antonelli e Riccardo Pedrini, Bologna, Costa, 2000.

Guarini, Compendio = Marc’ Antonio Guarini, Compendio historico dell’ origine, accrescimento, e prerogative delle chiese, e luoghi pii della città, e diocesi di Ferrara, e delle memorie di que’ personaggi di pregio che in esse son sepelliti, Ferrara, Presso gli eredi di Vittorio Baldini, 1621.

Guarino Veronese, Epistolario = Epistolario di Guarino Veronese, in Sabbadini 1915-1919.

Johannis Ferrariensis, Excerpta = Johannis Ferrariensis, Ex annalium libris marchionum Estensium excerpta, a cura di Luigi Simeoni, in RIS2, XX/2, Bologna, Zanichelli, 1936, pp. 1-47.

Maff ei, Memorie = Giuseppe Maria Maff ei, Memorie istoriche della città di Ferrara dal 322 al 1635, BCAFe, ms. Antonelli 483.

Marano, Cronica = Giacomo da Marano, Cronica di Ferrara con aggiunte fi no al 1512, BEUMo, ms. It. 731 (= α F.5.13).

Memorie diverse (1270-1471) = Memorie diverse della città di Ferrara occorse dal 1270 alla morte del duca Borso, BCAFe, ms. Antonelli 49.

Merenda, Istorie = Girolamo Merenda, Istorie di Ferrara, BEUMo, ms. It. 132 (=  G.6.28).

Merenda, Memorie = Girolamo Merenda, Memorie della città di Ferrara, BCAFe, ms. Classe I 472.

(13)

Pasi, Cronica (1428-1512) = Tommaso Pasi, Cronica di Bologna comincia l’ anno 1428 sino all’ anno 1512, BUBo, ms. 3841.

Riccobaldo, Chronica Parva = Riccobaldo da Ferrara, Chronica parva ferrariensis, introduzione, edizione e note di Gabriele Zanella, Ferrara, Deputazione provinciale ferrarese di storia patria, 1983.

Sanudo, Le vite dei dogi (1423-1474) = Marin Sanudo il Giovane, Le vite dei dogi (1423-1474), introduzione, edizione e note a cura di Angela Caracciolo Aricò, Venezia, La Malcontenta, 1999-2000, 2 voll.

Savonarola, Del felice progresso = Michele Savonarola, Del felice progresso di Borso d’ Este, a cura di Maria Aurelia Mastronardi, Bari, Palomar, 1997, pp. 61-252.

Scalabrini, Fragmenti = Fragmenti di cronache ferraresi raccolti da Giuseppe Antenore Scalabrini, BCAFe, ms. Classe I 428.

Simonetta, Rerum gestarum = Johannis Simonetae, Rerum gestarum Francisci Sfortiae Mediolanensium ducis commentarii, a cura di Giovanni Soranzo, RIS2, XXI/II, Bologna, Zanichelli, 1932-1958.

Tuate, Historia di Bologna = Historia di Bologna composta da Fileno delle Tuate, cittadino bolognese, principiando dalla sua origine fi no all’ anno 1511, BUBo, ms. 1439.

Visitationes Dal Legname (1447-1450) = Visitationes Civitatis et diocesis Ferrariae tempore R.mi D. Francisci de Padua Episcopi Ferrarie, in Peverada 1982b, pp.

169-354.

Visitationes Tavelli (1432-1446) = Visitationes in Ecclesiis civitatis et diocesis Ferrariae, in Ferraresi 1969, III, pp. 135-654.

Zambotti, Diario (1476-1504) = Bernardino Zambotti, Diario ferrarese dall’ anno 1476 sino al 1504, a cura di Giuseppe Pardi, in RIS2, XXIV/7, Bologna, Zanichelli, 1937, pp. 1-359.

Studi

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Angelucci 1865 (1869) = Angelo Angelucci, Documenti inediti per la storia delle armi da fuoco italiane, Torino, Cassone, 1869, I vol.

Anselmi 2013 = Gian Mario Anselmi, Narrare storia e storie: narrare il mondo, Milano, Angeli, 2013.

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Barbero 2002 = Alessandro Barbero, Il Ducato di Savoia: amministrazione e corte di uno stato franco-italiano, 1416-1536, Roma-Bari, Laterza, 2002.

Barbero-Castelnuovo 1992 = Alessandro Barbero, Guido Castelnuovo, Governare un Ducato: l’ amministrazione sabauda nel tardo Medioevo, «Società e storia», 57, 1992, pp. 465-511.

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Bertolini 2004b = Leon Battista Alberti. Censimento dei manoscritti. 1. Firenze, a cura di Lucia Bertolini, Firenze, Edizioni Polistampa, 2 voll.

Bertolini 2005 = Lucia Bertolini, Primo (e provvisorio) elenco di copisti e possessori di codici contenenti opere albertiane, in Cardini e a. 2005, pp. 57-82.

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Bocchi 1987-1989 = Storia illustrata di Ferrara, a cura di Francesca Bocchi, San Marino-Milano, AIEP, 1987-1989, 4 voll.

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Bulgarelli e a. 2006 = Leon Battista Alberti e l’ architettura, a cura di Massimo Bulgarelli, Arturo Calzona, Matteo Ceriana, Francesco Paolo Fiore, catalogo della mostra (Mantova, Casa del Mantegna, 16 settembre 2006-14 gennaio 2007), Milano, Silvana Editoriale, 2006.

Cappelli 1864 = Antonio Cappelli, Notizie di Ugo Caleffi ni notaro ferrarese del secolo XV con la sua cronaca in rima di casa d’ Este, «Atti e memorie della Regia

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Clerici Bagozzi 1993 = Storia di Comacchio nell’ età moderna, con i contributi di Nora Clerici Bagozzi e a., Casalecchio di Reno, Grafi s, 1993, vol. I.

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Corrao 1989 = Pietro Corrao, Tal e tan notable e tan savi Consell: personale politico e lotte di potere nel Regno di Sicilia: corte, consiglio, uffi ci (1392-1419), in Aspetti e momenti di storia della Sicilia (secc. 9.-19.): studi in memoria di Alberto Boscolo, Palermo, Accademia nazionale di scienze lettere e arti, Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti, 1989, pp. 137-178.

Corrao 1991 = Pietro Corrao, Governare un regno: potere, società e istituzioni in Sicilia fra Trecento e Quattrocento, Napoli, Liguori, 1991.

Corrao 1997 = Pietro Corrao, Gli uffi ciali nel regno di Sicilia del Quattrocento,

«Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa», s. IV, Quaderni, 1, 1997 (Gli offi ciali negli Stati italiani del Quattrocento), pp. 313-334.

Covini 1987 = Nadia Covini, I castellani ducali all’ epoca di Galeazzo Maria Sforza:

offi ci, carriere, stato sociale, «Nuova Rivista Storica», 71, 1987, pp. 532-586.

Covini 1993 = Nadia Covini, Per la storia delle milizie viscontee: i famigliari armigeri di Filippo Maria Visconti, in L’ età dei Visconti. Il dominio di Milano fra XIII e XV secolo, a cura di Luisa Chiappa Mauri, Laura De Angelis e Patrizia Mainoni, Milano, La Storia, 1993, pp. 35-63.

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(26)

Ferrara, Facoltà di Lettere e Filosofi a, Corso di Laurea in Materie Letterarie, relatore: prof. P. Trovato, a.a. 2009-2010.

Vittani 1920-1929 = Gli atti cancellereschi viscontei, a cura di Giovanni Vittani, Milano, Palazzo del Senato, 1920-1929, 2 voll.

Zanella 1991 = Gabriele Zanella, Ferrara, in Vasina e a. 1991, pp. 159-205.

Zanella 1999 = Gabriele Zanella, Il monastero tra Papato, Impero, Estensi (secc. IX, XV), in Pomposa storia arte architettura, a cura di Antonio Samaritani e Carla di Francesco, Ferrara, Corbo, 1999, pp. 25-32.

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La morte di Leonello d’ Este e la datazione degli «Ex ludis rerum mathematicarum» albertiani

1. La datazione tradizionale

Con l’ eccezione della prima biografi a albertiana del Mancini, la datazione degli Ex ludis rerum mathematicarum di Leon Battista Alberti è sempre stata compresa, dal 1911 ai più recenti studiosi, entro una forbice aperta tra il 1450, cioè l’ anno di morte del marchese di Ferrara Leonello d’ Este, e il 1452, cioè la morte di Meliadu- se, fratello di Leonello e dedicatario dell’ operetta.1 Qualche esempio:

Di questa [sc. del De re aedifi catoria] discorrerò fra poco, per adesso basta accennare come l’ aveva terminata innanzi al 1450, quando dedicò i Ludi matematici a Meliaduso d’ Este tuttavia abate di Pomposa. Il principe non aveva ancora ottenuta da Niccolò V la grazia di deporre gli abiti monacali, indossati per ubbidire alla tirannica volontà del padre, e sebbene sia incerto il giorno nel quale poté spogliarli, provò questa soddisfazione fra il 1º ottobre 1450, giorno della morte del marchese Lionello, ed il 25 gennaio 1452 ultimo della vita sua.2

Il De re aedifi catoria risulta composto nel 1452 (per testimonianza di F.

Biondo e M. Palmieri e per l’ accenno dell’ A. stesso nei suoi Ludi Matematici dedicati a Meliaduso d’ Este tra il ‘ 50 e il ‘ 52).3

1 «Certamente [Alberti] compose il libretto [i Ludi] innanzi al 1450, quando Meliaduso era tuttavia abate di Pomposa [recte: di San Bartolo] e non aveva ancora ottenuto da Niccolò V la facoltà di spogliare gli abiti clericali» (Mancini 1882, p. 317).

2 Mancini 1911, p. 281.

3 Grayson 1960, p. 706b.

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La data della composizione dei Ludi sarebbe certamente anteriore al gennaio del 1452, quando morì Meliaduso d’ Este, e forse anteriore all’ otttobre del 1450, quando morì il fratello Leonello d’ Este, a cui l’ Alberti sembra alludere nel testo […] come ancora vivo.4

Oltre a una serie di opere letterarie e a sfondo morale […], Alberti compone un gruppo di opere di carattere tecnico quali la Descriptio Urbis Romae […], il De statua e i Ludi rerum mathematicarum. Composti tra il 1450 e il 1452, questi tre scritti derivano molto probabilmente dalla grande massa di materiali elaborata dall’ Alberti in vista della composizione del suo scritto fondamentale De re aedifi catoria.5

Questo primo trattato di architettura dell’ era moderna [sc. il De re aedifi catoria] si fonda sì su Vitruvio, ma non meno sulle esperienze pratiche e sulle tecniche acquisite dall’ A. ([…] lo studio degli edifi ci romani, la misurazione delle terre – come nella Descriptio urbis Romae [1443-1449?]

e [ne]i Ludi mathematici [1450-1452] – per cui l’ A. merita un posto importante nella storia della matematica applicata, dell’ agrimensura e della preparazione di carte geografi che).6

Nello stesso torno di tempo [del De re aedifi catoria, concluso entro il 1452]

compose e dedicò a Meliaduso d’ Este un opuscolo intitolato Ludi rerum mathematicarum (prima del 1452), che dà regole per misurare la superfi cie dei terreni, le altezze di torri, la profondità di pozzi, la distanza tra città, ecc.; materie affi ni, cioè, a certi aspetti del trattato d’ architettura e anche ai metodi trigonometrici della Descriptio urbis Romae.7

La più rivelatrice fra tutte le opere prodotte da Alberti per i suoi mecenati ferraresi fu quella intitolata Ludi rerum mathematicarum, dedicata a Meliaduse prima della sua morte, avvenuta nel gennaio 1452, e probabilmente ultimata anche prima della morte di Leonello (ottobre 1450).8

Ora, la citazione di Leonello all’ interno dei Ludi è ambigua: probabile, ma non certa, la sua esistenza in vita (saremmo dunque ante ottobre 1450); indubitabil-

4 Grayson 1960-1973, III, p. 358.

5 Rinaldi 1980, p. 26.

6 Grayson 1986, I, p. 12a.

7 Grayson 1994 (1998), pp. 428-429.

8 Graft on 2000 (2003), p. 292.

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mente sicura solo l’ esistenza in vita di Meliaduse (ante gennaio 1452). Anche la cronologia relativa, in relazione cioè alla citazione nei Ludi del De architectura (forse una prima redazione del De re aedifi catoria) e della Descriptio urbis Rome, non è argomento utilizzabile perché le opere in discussione sono di datazione non precisabile ad annum (l’ esistenza di una prima versione magari non defi nitiva del De re aedifi catoria ante 1452 è diffi cilmente contestabile). Tuttavia, come vedremo, la tradizione manoscritta e a stampa nella sua interezza off re un elemento di gran- de peso per riconsiderare il problema e avanzare una più circoscritta proposta di datazione.

2. I testimoni

A tutt’ oggi il testo di riferimento per i Ludi è ancora quello off erto da Grayson nella sua edizione complessiva delle Opere volgari sulla base di 11 testimoni. I mss.

noti dei Ludi sono però 13 (erano sfuggiti a Grayson i mss. siglati H

* e Ga), cui va aggiunta la princeps veneziana, Franceschi, del 1568 (Piacevolezze matematiche, in Opuscoli morali di Leon Batista Alberti gentil’ huomo fi rentino: ne’ quali si contengo- no molti ammaestramenti, necessarij al viuer de l’ huomo, così posto in dignità, come priuato. Tradotti, & parte corretti da m. Cosimo Bartoli, pp. 225-255; in seguito:

VE568). Ne off ro un elenco ordinato topografi camente (tra parentesi la sigla con cui i mss. sono indicati nella più recente letteratura albertiana), corredato da essenziali indicazioni bibliografi che:

1. Cambridge (ma), Harvard University, Houghton Library, Typ. 316, membr., secolo XV (= H

*).

Cc. 1v-38r: Ex ludis rerum mathematicarum, con la lettera di dedica dell’ Alberti a Meliaduse d’ Este, ma l’ intestazione è stata resa illeggibile.

Kristeller 1963-1997, V, p. 236b; Furlan 2006, p. 71, nota 2.

2. Cambridge (ma), Harvard University, Houghton Library, Typ. 422, 2, cart., secolo XV (= H).

Cc. 1-29: Ex ludis rerum mathematicarum, con la dedica a Meliaduse.

Kristeller 1963-1997, V, p. 237a; Grayson 1960-1973, III, p. 355.

3. Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Ashburnham 356, cart., comp.; l’ unità che qui importa, in cancelleresca, è databile secoli XV ex.XVI in. Possessori: il nobile veronese Paolino Gianfi lippi, Guglielmo Libri (= FL).

Cc. 26r-31v: Ex ludis rerum mathematicarum, con la dedica a Meliaduse (mancano quasi due terzi dell’ opera da 147.21 Grayson alla fi ne).

Grayson 1960-1973, III, p. 352; Bertolini 2004b, I, pp. 164-178, nº 22.

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4. Firenze, Biblioteca Moreniana, Moreni 3, cart., secolo XVI m. (= FR3).

Cc. 54r-73r: Ex ludis rerum mathematicarum, con la dedica a Meliaduse.

Grayson 1960-1973, III, p. 353; Bertolini 2004b, I, pp. 246-250, nº 32.

5. Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Galil. 10, cart., secolo XVI t.q. (ma ante 1565). Possessore: Ostilio Ricci (= Ga).

Cc. 1r-16r: Ex ludis rerum mathematicarum, adespoto, anepigrafo e privo della dedica a Meliaduse (ma «manca probabilmente una carta, solidale alla c. 23, anteriore all’ attuale c. 1»: Bertolini).

Kristeller 1963-1997, V, p. 585b; Bertolini 2004b, I, pp. 92-125, nº 77.

6. Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Magliabechiano VI 243 (già Med. Pal.

413), cart., comp.; l’ unità che qui interessa è databile secolo XVI m. Copista, in parte, e possessore Giovanni Berti (= F).

Cc. 64r-74r: Ex ludis rerum mathematicarum, con la dedica solita, ma qui a Borso duca di Ferrara; cc. 74r-79r: pseudo-Alberti, De lunularum quadratura.

Grayson 1960-1973, III, p. 352; Bertolini 2004b, I, pp. 493-502, nº 51.

7. Firenze, Biblioteca Riccardiana, 2110, cart., secolo XVI s.t.q. (ma ante 1565).

Copista già identifi cato con Cosimo Bartoli dal Mancini (ma un confronto con gli autografi del Bartoli consente di scartare la proposta) e da identifi care invece, secondo Alessandro Parronchi, con un amanuense di Cosimo I che scrive le cc.

30-31 di Firenze, Archivio di Stato, Mediceo del Principato, fi lza 221. Possessori:

Benedetto Varchi, don Giovanni Medici (= FR1).

Cc. 25r-45r: Ex ludis rerum mathematicarum, adespoto e anepigrafo.

Grayson 1960-1973, III, p. 353; Bertolini 2004b, II, pp. 1075-1079, nº 91.

8. Firenze, Biblioteca Riccardiana, 2942, 1 (già 2942, 4), cart., secolo XVI (= FR2).

Cc. 46r-67r dell’ antica numerazione: Ex ludis rerum mathematicarum, con la dedica a Meliaduse.

Kristeller 1963-1997, I, p. 223; Grayson 1960-1973, III, p. 353; Bertolini 2004b, II, pp. 1130-1134, nº 98.

9. Genova, Biblioteca Universitaria, G IV 29 (già Rosselli Del Turco, 212), cart., comp., secoli XV-XVII.

Il codice è stato assemblato dall’ erudito fi orentino Stefano Rosselli (1598-1664), copista dell’ indice di c. 1r, della Cena e dei Ludi. I fascicoli contenenti il De commodis contengono postille di mano del medico e bibliofi lo Pierleone Leoni da Spoleto (m. 1492), simili a quelle che fi gurano in un altro codice albertiano, ora a Oxford, Bodleian Library, Canon. Misc. 172,

cc. 221-237 (= G).

C. 1r: tavola del ms; c. 1r: frammento di intercenale; cc. 4v-27v: De commodis atque incommodis litterarum; cc. 33r-55r: Ex ludis rerum mathematicarum,

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con la dedica a Meliaduse (ma l’ originaria consistenza del testo è modifi cata dal copista, che prima fa una selezione e poi integra le precedenti omissioni; la presenza di doppie lezioni suggerisce il ricorso alla contaminazione); cc. 58r-61v:

De porcaria coniuratione; cc. 62r-67v: Vita; cc. 68r-77v: Cena familiaris.

Kristeller 1963-1997, I, p. 246a; Grayson 1960-1973, III, pp. 353-354; un’ accurata descrizione in Cardini e a. 2005, nº 16 (scheda di Elisabetta Arfanotti).

10. Ravenna, Biblioteca Classense, 208, cart., secolo XVI (= R).

Cc. 1-28: Ex ludis rerum mathematicarum, con la dedica a Meliaduse. Da segnalare con Furlan, tra le cc. 23 e 24, la perdita di un bifolio corrispondente alle pp. 166.28-168.33 dell’ ed. Grayson.

Grayson 1960-1973, III, p. 354; Furlan 2006, p. 71 e nota 5.

11. Roma, Biblioteca Nazionale Centrale, V. E. 574 (già Boncompagni), cart., secolo XVI. Apografo di un manoscritto copiato da Antonio Betto nel 1463 (=

RN).9

Cc. 1r-22v: Ex ludis rerum mathematicarum, con la dedica a Meliaduse.

Narducci 18922, pp. 118-119; Grayson 1960-1973, III, p. 354.

12. Rouen, Bibliothèque Municipale, Leber 1158 (3056), cart., secolo XV. Copista Alessandro da Verrazzano (= Ro).

Cc. 1r-36r: Ex ludis rerum mathematicarum, con la dedica a Meliaduse.

Omont 1888, p. 79; Grayson 1960-1973, III, p. 354; Bulgarelli e a. 2006, nº 22, pp.

257-259 (scheda di Nicoletta Marcelli).

13. Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana, ital. XI 67 (= 7351), cart., secoli XVXVII. Il ms. era stato ritenuto almeno in parte di Bernardo Bembo, ma si veda lo studio di Giannetto cit. sotto. Il ductus e il ricorso discontinuo ad apostrofi e accenti grafi ci della mano principale potrebbero ricordare semmai autografi primocinquecenteschi di Pietro Bembo (= V).

Cc. 122r-127r: Descriptio urbis Rome; cc. 130r-141r: Ex ludis rerum mathematicarum, adespoto e anepigrafo, ma «incompleto verosimilmente per la perdita di una carta all’ inizio e di parecchie in fi ne» (Grayson).

Kristeller 1963-1997, II, p. 278b; Grayson 1960-1973, III, p. 355; Giannetto 1985, pp. 243-247; Rykwert- Engel 1994, nº 21, pp. 430-431 (scheda di Lucia Bertolini).

9 Il quale Betto risulta possessore anche di un De re aedifi catoria e un De pictura menzionati dal ferrarese Pellegrino Prisciani: Bertolini 2005, p. 58.

(33)

3. L’ intitolazione dei «Ludi» nella tradizione manoscritta

L’ intitolazione dell’ opera conosce, nei mss. che la contengono, poche variazioni.

Tre mss. sono adespoti e anepigrafi : FR1 Ga e V (a c. 130r, di mano tarda, forse del secolo XIX: «L.B. Alberti Ludi matematici»). Sia il quattrocentesco Ro sia il grosso dei codici a cavallo dei due secoli e quelli cinquecenteschi leggono invece, con trascurabili varianti formali: «leonis baptistae alberti (de albertis FL) ad illustrissimum principem d. meliadusium marchionem estensem. ex ludis rerum mathema- ticarum». Stando all’ Iter italicum, lo stesso titolo si ritrova con alleggerimenti quasi certamente imputabili al benemerito Kristeller nel pure quattrocentesco H («Leonis Baptiste Alberti ad…Meliadusium Marchionem Estensem ex ludis rerum mathema- ticarum»). Conteneva la dedica «allo illustrissimo P. Melladusio Marchese di Este»

anche il ms. utilizzato tra il 1567 e il 1568 in servizio della princeps.

Fanno variamente eccezione solo F (secolo XVI), e un ms. in apparenza piutto- sto antico, cioè H

* (secolo XV). F legge a c. 64r: «Opera de misure diuerse compo- sta da Leone Bap(tis)ta Alberti fi orentino ad Insta(n)tia dello Illu(strissi)mo Duca Borso Duca de ferrara.|[poi, aggiunto di mano moderna] Ludi matematici». In H (secolo XV), c. 1r, l’ intestazione iniziale che precede i Ludi è assolutamente illeggi-* bile in microfi lm, si direbbe in conseguenza di una violenta abrasione. Nell’ impos- sibilità di esaminare direttamente il ms., si può solo notare che l’ estensione della supposta rasura (4 righi) è compatibile con la formula attestata nella maggior parte dei testimoni.

A diff erenza che per altre opere albertiane Grayson non dà uno stemma né una classifi cazione sommaria della tradizione dei Ludi, e il suo apparato, molto selettivo, non off re elementi suffi cienti per mettere in relazione tra loro tutti i mss., caratterizzati in prevalenza da errori poco signifi cativi, tra cui un gran numero di lacune du même au même.

Vari dati utili per un primo orientamento entro la tradizione dell’ operetta sono stati off erti nel 2001 da Francesco Furlan e Pierre Souff rin e riesposti più diff usamente nel 2006 dallo stesso Furlan.10 La collazione a campione allora intra- presa (limitata al problema XVII, cioè alla porzione di testo compresa tra la p. 167, r. 21 e la p. 169, r. 15 dell’ ed. Grayson, e che non riguarda quindi i mutili FL e V, nonché F e, in parte, R) suggerisce l’ esistenza di un archetipo e, pur senza esaurire i problemi legati alla classifi cazione, dimostra che esistono legami di affi nità tra FR2 e FR3 (sottofamiglia α) e tra Ro FR1 G e Ga (sottofamiglia β). Lo stemma fornito da Furlan, necessariamente provvisorio e incompleto, è il seguente:

10 Furlan-Souff rin 2001; Furlan 2006.

(34)
(35)

A

Adamo, 97

Adelardi, Guglielmo, vedi Marcheselli (Adelardi), Guglielmo

Adorno, Salvatore, 7 Albaresani, famiglia, 59n Albaresani, Caterina, 54, 59 Albaresani, Isotta, 59 Albaresani, Taddeo, 54, 59 Alberti, Carlo, 33, 51

Alberti, Leon Battista, 27-29, 32, 33n, 35n, 36, 37, 51, 53, 65, 74, 131

Alberto I Pio di Savoia, signore di Carpi (1450-1465), 40, 105

Alberto III, vedi Alberto V

Alberto V, marchese d’Este, signore di Ferrara (1361-1393), 54n, 75, 76n Alberto da Sarteano ofm, 69, 70 Albrecht, Reinhard Jonathan, 149n Aldobrandino II, marchese d’Este, signore

di Ferrara (1308-1308), 76n

Aldobrandino III, marchese d’Este, signore di Ferrara (1352-1361), 76n

Aldovrandino IV, vedi Aldobrandino III Alessandro III (Rolando Bandinelli), papa

(1159-1181), 121

Alessandro da Verrazzano, 31 Alfani, Pietro, 148

Alfonso I d’ Aragona, re di Napoli (1442- 1458), detto il Magnanimo, 39, 50, 74, 79n Alfonso I d’Este, duca di Ferrara (1505-

1534), 105-106

Alfonso II d’Este, duca di Ferrara (1559- 1597), 41, 71n

Ambrosino, Giuseppe, 7

Amedea Paleologa, regina di Cipro (1440- 1440), 66-68

Angelini, Werther, 97 Angelucci, Angelo, 71n Anichino, sarto, 56n Anselmi, Gian Mario, 96-97

Antigini, Giacomo, 41, 96-97, 106n, 114- 115, 119, 130-131

Antigini, Giuliano, 41, 96-99, 102-103, 106n, 114-116, 118-120, 130-131 Antonelli, Armando, 46n

Antonello da Urbino, spenditore, 77 Antonio I, conte di Correggio (1452-1474),

100

Antoniomaria, uffi ciale, 140n

Aragona, Eleonora d’, duchessa di Ferrara, 78n, 80n, 104-106, 120n, 126

Aragona, Maria d’ , 70 Arduini, Niccolò degli, 74 Arfanotti, Elisabetta, 31 Arienti, Francesco, 143-144 Ariosto, famiglia, 59n

(36)

Ariosto, Francesco, 104, 117 Arrivabene, Antonio, 147, 149 Astorgio Manfredi, signore di Faenza

(1448-1468), 100

Attanasio d’ Alemagna, cappellano, 62 Aurispa, Giovanni, 53, 59, 60, 63-66, 74 Azzo VII, marchese d’Este, signore di Fer-

rara (1215-1222, 1240-1266), 126 Azzo VIII, marchese d’Este, signore di

Ferrara (1293-1308), 123n Azzo IX d’Este, vedi Este, Azzo d’

B

Bagarotto, Antonio, 149n Barbero, Alessandro, 133n Barbieri, Andrea, 65n Bardella, Marco, 140 Bartoli, Cosimo, 30 Bartolino da Novara, 75

Bartolomeo da Rovigo, cappellano, 61n Basilio, Polo, 140n

Beccadelli, Antonio, detto Panormita, 59, 74 Brocadelli, Lucia, beata, 104, 118

Bellini, Vincenzo, 43n Belloni, Annalisa, 55n-56n Bembo, Bernardo, 31, 37n Bembo, Pietro, 31

Bendedei, Niccolò, 106-107n Bernardino da Siena, santo, 97-98 Berti, Giovanni, 30

Bertolini, Lucia, 29-31, 33n, 35n, 37 Bertoni, Giulio, 87n

Bestor, Jane Fair, 37, 58-59, 80n Betto, Antonio, 31

Bevilacqua, Cristino Francesco, 44 Biasio, apparecchiatore, 78 Bigi, Emilio, 65n

Biondo, Flavio, 27 Biraghi, Lampugnino, 71n Bloch, Marc, 107

Boiardo, Feltrino, 66 Boiardo, Gherardo, 55-56 Boiardo, Pietro, 98

Bonfranceschi, Ugolino, 60, 129 Borgia, Giovanni, cardinale, 81

Borgia, Lucrezia, duchessa di Ferrara, 71n Borso d’ Este, duca di Ferrara (1471-1471),

32, 37-51, 55- 57, 63n, 70-79, 99-103, 109-115, 117-118, 120, 123-131, 133, 136, 140-141, 145-148n

Bottrigari, Lando, 46n Boureau, Alain, 107

Bracciolini, Poggio, 60n, 65-66n, 74 Brecht, Bertolt, 149

Bricha, famiglio, 78 Bruza, Nicolò, 147, 149 Bulgarelli, Massimo, 31 Byron, George Gordon, 57

C

Calcagnini, Teofi lo, 127-128, 130 Caleffi ni, Ugo, 6, 54n, 75n, 77n-80n, 95,

101, 103n, 108-109n, 111-112, 119-123, 125-131, 134, 136-138, 146-149

Caleffi ni, Giacomo, 136, 140n, 147-148 Caleffi ni, Giovanni, 129

Caleffi ni, Ricevuto, 136

Callisto III (Alfonso de Borgia), papa (1455-1458), 63n

Campofregoso, Leonarda di Giovanni, vedi Fregoso (Campofregoso), Leonarda di Giovanni

Cappelli, Antonio, 134n

Colonna, Prospero, cardinale, 101 Cardini, Roberto, 31, 65n

Carlo VII, re di Francia (1422-1461), 58, 90, 91, 112, 116, 120

Carlo di Valois, duca di Guienna (1469- 1472), 112

Carrara, Jacopo da, 122 Casari, Niccolò, 38

Casella, Ludovico, 71n, 110, 112, 129, 141 Castelli, Girolamo, 101, 120n

Castelnuovo, Guido, 133n Catinelli, Tommaso, 80n Cattani, Lorenzo, 43n

Cecco IV Ordelaffi , signore di Forlì (1448- 1466), 99

Cellini, Benvenuto, 49n Ceresatto, Alessandro, 58n

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