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OSSERVATORIO ECONOMICO DELLA PROVINCIA DI CROTONE. XX edizione 2016

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Academic year: 2022

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(1)

OSSERVATORIO ECONOMICO DELLA PROVINCIA DI CROTONE

XX edizione | 2016

Presidente Alfio Pugliese

Giunta

Luigi Albo, Domenico Ceraudo, Sabrina Gentile, Francesco Maria Lagani, Rosario Morabito, Mario Spanò

Consiglio

Luigi Albo, Luigi Anania, Alberto Gaetano Caputi, Domenico Ceraudo, Franco Fabiani, Luigi Falzetta, Sabrina Gentile, Francesco Grillo, Francesco Maria Lagani, Domenico Luchetta, Antonio Luzzaro, Pasquale Mazzà, Rosario Morabito, Emilia Noce, Antonio Paolino, Alfio Pugliese, Vincenzo Saggese, Pasquale Antonio Scerra, Raffaele Scicchitano, Ferdinando Scorza, Mario Spanò, Paola Squillace, Roberto Torchia

Direzione

Donatella Romeo

Coordinamento Sylvie Marie Orlando

Comitato di Redazione

Sylvie Marie Orlando, Rosaria Pia Vazzano

Questa Pubblicazione è stata realizzata dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Crotone. La Camera di Commercio non è responsabile dell’uso che potrebbe esserne fatto.

Copyright 2016: Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Crotone Riproduzione consentita solo citando la fonte

Pubblicazione fuori commercio disponibile sul sito www.kr.camcom.it

Giugno 2016

(2)
(3)

Indice

PRESENTAZIONE 5

STRUTTURA DEL RAPPORTO 6

UNO SGUARDO D’INSIEME 7

I FATTORI DI CONTESTO DELLO SVILUPPO

Popolazione 11

Lavoro 14

Ricchezza 19

Credito 30

I MOTORI DELLA CRESCITA

Imprenditorialità 34

Struttura produttiva 44

Agricoltura 46

Manifatturiero 49

Costruzioni 52

Commercio 55

Ricettività 58

Artigianato 61

Imprese “Rosa” 65

Imprenditori Stranieri 71

Imprenditorialità Giovanile 76

Commercio estero 81

Turismo 88

(4)
(5)

L’Osservatorio Economico Provinciale, giunto alla sua XVII^ edizione, persegue l’obiettivo di monitorare e analizzare il tessuto socio-economico della provincia di Crotone.

E’ la prima volta che ho l’onore e l’onere di presentare l’Osservatorio Economico Provinciale della Camere di commercio di Crotone, meglio noto come il POLOS.

La presentazione del POLOS, segue la giornata dell’economia nazionale che quest’anno si è svolta a Roma lo scorso 16 maggio, e rappresenta l’occasione per il sistema camerale di delineare i tratti della situazione economica, partendo dagli spaccati vissuti nei singoli territori.

L’Osservatorio Economico Provinciale, fotografa il sistema socio economico della Provincia.

Forniamo dati e misurazioni dei principali indicatori economici, per capire come il tessuto economico provinciale si sta muovendo e quali le risposte che gli attori istituzionali, la classe dirigente ed il mondo dell’imprenditoria e del sindacato tutto, deve articolare per rendere questa realtà viva e propositiva.

L’Ente Camerale, nonostante il periodo di incertezza per il futuro prossimo, legato alle ormai note vicende della riforma del sistema camerale, del taglio lineare del diritto annuale e dell’evolversi della questione relativa all’accorpamento, da sempre attenta ai bisogni delle aziende del territorio, risponde ampliando la rete dei servizi offerti al sistema delle imprese locali con l’offerta di nuovi servizi quali: la certificazione delle filiere, l’accompagnamento alle misure previste da Garanzia Giovani.

Siamo certi che per sostenere gli investimenti e la competitività del territorio occorre fornire risposte reali ai bisogni espressi, imparare a lavorare in rete e condividere piani di sviluppo che facciano leva sulle eccellenze espresse dal territorio.

Alfio Pugliese

Presidente

Presentazione

(6)

L’Osservatorio Economico Provinciale, giunto quest’anno alla sua XX^ edizione, fotografa il sistema socio economico della nostra provincia.

Il rapporto mira a fornire dati ed informazioni aggiornati e puntuali sul nostro tessuto produttivo, partendo dai principali indicatori socio economici, secondo un confronto temporale (serie storiche e tassi) e geografico (per area geografica).

L’osservatorio è diviso strutturalmente in due sezioni. La prima sezione chiamata “I fattori di contesto dello sviluppo”riassume i dati della popolazione provinciale confrontando gli indicatori in ambito regionale e nazionale (tassi di crescita, composizione ecc.). La sezione prosegue con i dati sul lavoro (tassi di occupazione, di disoccupazione e di attività ecc.), sulla ricchezza (dati sul valore aggiunto, consumi, ecc.) ed infine sul credito (impieghi e depositi, dotazione degli sportelli).

La seconda sezione chiamata “I motori della crescita” racchiude i dati riguardanti la struttura imprenditoriale del nostro paese e gli elementi determinanti la crescita dell’economia.

Nello specifico sono riportati i dati sulla demografia imprenditoriale, sulla struttura produttiva e quelli dei principali settori trainanti della nostra economia (agricoltura, manifatturiero, costruzioni, commercio, ricettività), seguono i dati sull’artigianato, sulle imprese straniere, sulla imprenditorialità femminile e su quella giovanile, riferita alle imprese create da giovani con meno 35 anni d’età.

A seguire, il commercio estero che prende in esame i dati sulla propensione all’internazionalizzazione della nostra economia: cosa importiamo ed esportiamo e verso quali Paesi del mondo.

La pubblicazione si chiude con la disamina dei dati sul turismo: vera nuova leva di sviluppo per il nostro territorio.

STRUTTURA DEL RAPPORTO

(7)

CROTONE

Variazione rispetto alla

rilevazione precedente

CALABRIA

Variazione rispetto alla

rilevazione precedente

ITALIA

Variazione rispetto alla

rilevazione precedente

Superficie (Km quadri) 1.717 15.080 301.338

Popolazione residente 174.328 +0,15% 1.976.631 -0,20% 60.795.612 +0.02%

n. abitanti per km quadro 101,5 131,1 201,7

Occupati totali in migliaia

Tasso occupazione (15 anni e più) 29,2 -5,8 30,3 -1,6 43,1 +0,70

Tasso di disoccupazione (15 anni e più)

31,5 +15,8 22,9 -2,1 11,9 -6,3

Valore aggiunto– milioni di euro 2.478,2 +0,5% 29.009,5 +0,7% 1.468.126,0 +1,3%

Valore aggiunto “economia mare” 116,9 1.123,9 42.589,3

Sedi di impresa 17.257 +1,5 182.081 +1,2 6.057.647 +0,3

Di cui artigiane 3.053 -3,5 33.823 -1,4 1.361.014 -1,6

Credito

Depositi (migliaia di euro) 1.480.614 +0,4% 24.531.865 -0,4% 1.342.887.824 +4,4

Depositi/abitante 8.493 -4,4% 12.411 -5,0% 22.088 +1,4%

Impieghi (migliaia di euro) 1.774.586 -2,3% 19.975.894 +1,1% 1.824.364.281 0,0%

Impieghi/abitante (migliaia di euro) 10.180 -3,8% 10.106 -4,4% 30.013 -2,9%

Commercio e rapporti con l’estero

Importazioni 45.544.596 -31,3 571.663.800 +3,8 368.715.332.261 +3,3

Esportazioni 29.018.542 +36,7 374.002.172 +15,1 413.881.348.775 +3,8

Incidenza % totale export su V.A. 1,2 +33,3% 1,3 +8,3% 28,2 +1,1%

Turismo

Arrivi anno 120.845 +2,1% 1.402.373 -7,1% 106.552.352 +2,7%

Presenze 984.652 -1,9% 7.762.931 -7,1% 377.770806 -0,8%

Spesa turisti stranieri – milioni di euro

9 0 182 +8,3% 35.765 +4,4%

SGUARDO D’INSIEME

(8)
(9)

I fattori di contesto dello sviluppo

(10)
(11)

11

POPOLAZIONE

Sono 174.328 i cittadini residenti nella provincia di Crotone alla data del 31 dicembre 2014, 260 unità in più rispetto alla precedente rilevazione. Il dato provinciale rappresenta appena l’8,8% della popolazione regionale pari a 1.976.631 abitanti.

Rispetto alla distinzione per genere, il territorio registra la presenza di individui di genere maschile e di genere femminile.

L’aumento della popolazione residente della provincia di Crotone è principalmente frutto del tasso di crescita totale (0,3%), sebbene in calo rispetto a quanto registrato nel 2013 (1,1%).

Positivo il saldo migratorio totale (1,2%) risultante dalla differenza tra il numero degli iscritti ed il numero dei cancellati dai registri anagrafici dei residenti, ma anche qui si registra un forte scostamento rispetto al 2013 (12,8%).

Popolazione residente in provincia di Crotone – Anni 2007-2014

Fonte:Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Crotone su dati ISTAT

Popolazione residente al 31 dicembre 2014

Maschi Femmine Totale

Crotone 86.122 88.206 174.328

Calabria 964.960 1.011.671 1.976.631

ITALIA 29.501.590 31.294.022 60.795.612

Fonte:Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Crotone su dati ISTAT 172.849

173.370

173.812 174.605

170.718

171.666

174.068

174.328

168.000 169.000 170.000 171.000 172.000 173.000 174.000 175.000

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

(12)

POPOLAZIONE

Alcuni indicatori demografici per classi d’età- Anno 2014

Fonte:Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Crotone su dati ISTAT

Bilancio demografico – Crescita Naturale – Anni 2008-2015

Crescita naturale (per mille abitanti)

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Crotone 2.7 2.3 2.7 0.9 0.8 1.1 0.3 --

CALABRIA -0.2 -0.4 -0.2 -0.7 -1.2 -1.1 -1.4 -2

ITALIA -0.1 -0.4 -0.4 -0.8 -1.3 -1.4 -1.6 -2.7

Fonte:Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Crotone su dati ISTAT

Bilancio demografico – Saldo Migratorio Totale – Anni 2008-2015

Saldo migratorio Totale (per mille abitanti) 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Crotone -1.6 -1.5 -0.1 -3 4.8 12.8 1.2 --

CALABRIA -1.5 -1.9 -1.6 -1.5 1.1 12.4 -0.6 -1.1

ITALIA 6.1 3.6 3.4 2.7 6.2 19.7 1.8 0.4

Fonte:Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Crotone su dati ISTAT

Bilancio demografico – Crescita Totale – Anni 2008-2015

Crescita Totale (per mille abitanti)

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Crotone 1.1 0.8 2.5 -2.1 5.5 13.9 1.5 --

CALABRIA -1.7 -2.3 -1.8 -2.3 -0.1 11.3 -2 -3.1

ITALIA 5.9 3.2 2.9 1.9 4.9 18.2 0.2 -2.3

Fonte:Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Crotone su dati ISTAT 0,0

10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0

Crotone Calabria Italia

15,5

13,8 13,8

66,1 66,0 64,5

18,5

20,2

21,7

0-14 15-64 65 e oltre

(13)

13

POPOLAZIONE

Alla fine del 2014, gli stranieri residenti nel nostro territorio sono in totale, 9.063, e rappresentano appena il 5,3% dell’intera popolazione residente in provincia di Crotone; di questi, 5.004 sono uomini e 4.059 donne.

La disamina dell’andamento della popolazione straniera residente nell’arco temporale 2005 - 2014 mostra una popolazione in continua crescita sino al 2010, con picchi di aumenti registrati nel 2008 (+35,9%), con un leggero calo nel 2011 (- 6,4%); ed una nuova ripresa nell’ultimo anno (+10,3%).

Cittadini stranieri residenti per sesso, regioni e province e incidenza sul totale al 31 dicembre 2014

PROVINCE MASCHI

FEMMINE

TOTALE

% su pop.

residente

Crotone 5.004 4.059 9.063 5.3

Calabria 42.972 48.382 91.354 4.7

ITALIA 2.372.796 2.641.641 5.014.437 8.4

Fonte: ISTAT

Popolazione straniera residente in provincia di Crotone Anni 2005-2014 (dati al 31 dicembre

)

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Crotone su dati Istat 2.841

2.991

3.110

4.227

5.672

6.318

5.913

6.612

8.220 9.063

0 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000 7.000 8.000 9.000 10.000

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

(14)

LAVORO

Nel corso del 2015, nella provincia di Crotone, la forza lavoro presente, ossia la somma delle persone occupate e di quelle in cerca di occupazione, è pari a circa 62.100 individui (in aumento del 5,6% rispetto a quanto registrato nel 2014); di questi, circa 42.600 sono rappresentati da occupati e 19.500 da persone in cerca di occupazione (il 30% in più rispetto all’ultima rilevazione).

Rispetto agli occupati per settori di attività, i dati mostrano che nella nostra provincia ben il 48,3%

dei lavoratori è attivo nel settore Altre attività dei Servizi; il 22,8% nel Commercio, alberghi e

ristoranti; il 6,6% nell’Industria in senso stretto; il 16% nell’Agricoltura ed il rimanente 6,3% nelle Costruzioni.

Dalla disamina dei dati, secondo una prospettiva di confronto territoriale, emerge in particolare, una grande differenza sia nel comparto dell’Agricoltura che a livello nazionale racchiude solo il 3,7% del totale degli occupati, che nel comparto dell’Industria in senso stretto, la cui percentuale di occupati pari al 20,1% è più che tripla a quella provinciale.

FORZE LAVORO

Valori in migliaia - Dati 2015

Crotone CALABRIA ITALIA

Forze di lavoro 62,1 668,5 25.498,1

di cui occupati 42,6 515,2 22.464,8

di cui in cerca di occupazione 19,5 153,3 3.033,3

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Crotone su dati ISTAT

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Crotone su dati ISTAT 0,0

20,0 40,0 60,0 80,0

Crotone Calabria Italia

64,6 63,2 58,2

35,4 36,8 41,8

Composizione degli occupati per genere - Anno 2015

Maschi Femmine

(15)

15

LAVORO

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Crotone su dati ISTAT

Composizione degli occupati per settore

Valori in migliaia - Dati 2015

Crotone CALABRIA ITALIA

Agricoltura 6,8 56,2 842,8

Incidenza sul totale 16,0% 10,9% 3,7%

Industria in senso stretto 2,8 40,9 4.507,3

Incidenza sul totale 6,6% 7,9% 20,1%

Costruzioni 2,7 35,4 1.468,3

Incidenza sul totale 6,3% 6,9% 6,5%

Commercio, alberghi e ristoranti 9,7 119,3 4.528,2

Incidenza sul totale 22,8% 23,2% 20,2%

Altre attività dei servizi 20,6 263,4 11.118,2

Incidenza sul totale 48,3% 51,1% 49,5%

Occupati totali 42,6 515,2 22.464,8

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Crotone su dati ISTAT 0,0

20,0 40,0 60,0 80,0

Crotone Calabria Italia

68,2

61,6 55,0

31,8 38,4 45,0

Composizione delle persone in cerca di occupazione

per genere - Anno 2015

Maschi Femmine

(16)

LAVORO

Le dinamiche del mercato del lavoro della provincia di Crotone evidenziano un tasso di disoccupazione pari al 31,5,%, valore superiore sia al dato regionale (22,9%), che a quello nazionale (11,9%). Rispetto alla rilevazione precedente, il tasso nazionale diminuisce di 6,3 punti percentuali (era infatti pari a 12,7% nel 2014); quello regionale registra una diminuzione di 2,1 punti percentuali; mentre nella nostra provincia aumenta di 15,8 punti percentuali.

Il tasso di occupazione, ossia il rapporto tra gli occupati e la popolazione di 15 anni e più, si attesta al 29,2%, in diminuzione di 5,8 punti percentuali rispetto al 2014.

Il tasso di occupazione provinciale presenta uno scarto di 1,1 punti percentuali in meno, rispetto alla media regionale (30,3%), ma un netto divario in rapporto al dato medio nazionale (43,1%).

Il rapporto tra le forze lavoro e la popolazione, che caratterizza il tasso di attività, registra una percentuale pari al 42,6%, identica a quella registrata nella precedente rilevazione. In diminuzione invece, il dato regionale, che per il 2015 registra una variazione pari a -2 punti percentuali e si attesta al 39,4%.

In lieve diminuzione, anche il tasso di attività nazionale (-0,2 punti percentuali) che è pari al 49%.

TASSI CARATTERISTICI DEL MERCATO DEL LAVORO

Dati 2015

Crotone CALABRIA ITALIA

Tasso di disoccupazione

15 anni e più 31,5 22,9 11,9

Variazione in punti percentuali 2015/2014 +15,8 -2,1 -6,3

Tasso di occupazione

15 anni e più 29,2 30,3 43,1

Variazione in punti percentuali 2015/2014 -5,8 -1,6 +0,70

Tasso di attività

15 anni e più 42,6 39,4 49,0

Variazione in punti percentuali 2015/2014 0,0 -2,0 -0,2

Definizioni:

Tasso di occupazione: rapporto tra gli occupati e la popolazione di riferimento

Tasso di disoccupazione: rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le forze di lavoro

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA Crotone su dati INPS – Osservatorio Statistico sulle ore autorizzate di cassa

(17)

17

LAVORO

A partire dal 2011, si presenta la disamina dei dati in serie storica delle variazioni percentuali relative al numero complessivo di ore autorizzate di cassa integrazione guadagni, per il complesso dei settori di attività economica: ordinaria, straordinaria ed in deroga, secondo una prospettiva di comparazione territoriale a carattere provinciale, regionale e nazionale.

Nella provincia di Crotone, il 2015 ha registrato una variazione complessiva al ribasso, rispetto all’anno precedente del 33,5%. Minori ribassi si registrano invece sia livello regionale (in calo del 43,4%), che nazionale che rileva una diminuzione del 35,6%.

Particolare risulta la situazione del numero di ore di

cassa integrazione in deroga che diminuisce di ben il 46,4%, a fronte di un altrettanto e più consistente aumento del dato regionale (-84,8%) e di un aumento del dato nazionale (-58,9%).

In flessione anche la cassa integrazione ordinaria, in calo del 9,9% per la nostra provincia; mentre la media regionale diminuisce del 28,2% e quella nazionale del -28,1%.

Riduzioni anche per la cassa integrazione straordinaria; a risentirne maggiormente è il dato regionale (+38%); a seguire quello provinciale (+36,3) e nazionale che attesta un ricorso alla cassa integrazione straordinaria, in calo del 29,2%

rispetto al dato rilevato lo scorso anno.

VARIAZIONI % PER NUMERO DI ORE AUTORIZZATE DI CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI PER IL COMPLESSO DEI SETTORI DI ATTIVITÀ ECONOMICA E GESTIONE – ANNO 2015

2012/2011 2013/2012 2014/2013 2015/2014

ORDINARIA

Crotone -45,0 -15,7 -22,0 -9,9

Calabria -7,0 -15,2 -16,7 -28,2

Italia 48,0 4,9 -29,7 -28,1

STRAORDINARIA

Crotone 21,4 -38,6 1,1 -36,3

Calabria 20,8 -8,4 26,6 -38,0

Italia -4,4 18,6 18,8 -29,2

DEROGA

Crotone -47,5 -67,4 -34,4 -46,4

Calabria -30,4 -31,3 -56,4 -84,8

Italia 14,3 -24,2 -16,3 -58,9

TOTALE

Crotone -25,4 -46,3 -11,2 -33,5

Calabria -9,3 -18,2 -7,7 -43,4

Italia 14,2 0,1 -5,6 -35,6

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA Crotone su dati INPS – Osservatorio Statistico sulle ore autorizzate di cassa Definizioni:

Cassa integrazione ordinaria:

riguarda i lavoratori dell’industria (esclusi i dirigenti) e può essere disposta nel caso di contrazione o sospensione dell’attività produttiva derivante o da eventi aziendali transitori, non imputabili al datore di lavoro né ai lavoratori, o da situazioni temporanee di mercato

Cassa integrazione straordinaria:

riguarda i casi di ristrutturazione, riorganizzazione o riconversione aziendale, di crisi aziendale di grande rilevanza sociale, di fallimento o altre procedure concorsuali, purché non continui l’attività.

Cassa integrazione in deroga:

riguarda imprese o lavoratori non destinatari della normativa sulla cassa integrazione guadagni, per questo detta in deroga. Spetta in particolare a tutti i lavoratori subordinati, compresi apprendisti, lavoratori con contratto di somministrazione e lavoranti a domicilio, dipendenti di aziende che operino in determinati settori produttivi o specifiche aree regionali, individuate in specifici accordi governativi che vivono in un momento di difficoltà economica.

(18)

LAVORO

Variazione per numero di ore autorizzate di cassa integrazione guadagni ordinaria per il complesso dei settori di attività economica

Anni 2011-2015

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA Crotone su dati INPS – Osservatorio Statistico sulle ore autorizzate di cassa

Variazione per numero di ore autorizzate di cassa integrazione guadagni straordinaria per il complesso dei settori di attività economica

Anni 2011-2015

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA Crotone su dati INPS – Osservatorio Statistico sulle ore autorizzate di cassa

2012/2011 2013/2012 2014/2013 2015/2014

Crotone -45,0 -15,7 -22,0 -9,9

Calabria -7,0 -15,2 -16,7 -28,2

Italia 48,0 4,9 -29,7 -28,1

-60,0 -40,0 -20,0 0,0 20,0 40,0 60,0

2012/2011 2013/2012 2014/2013 2015/2014

Crotone 21,4 -38,6 1,1 -36,3

Calabria 20,8 -8,4 26,6 -38,0

Italia -4,4 18,6 18,8 -29,2

-50,0 -40,0 -30,0 -20,0 -10,0 0,0 10,0 20,0 30,0

Titolo del grafico

(19)

RICCHEZZA

È pari a 2.478,2 milioni di euro l’ammontare del valore aggiunto a prezzi base e correnti della provincia di Crotone per l’anno 2015.

Il dato registra un incremento rispetto all’anno precedente (2.466milioni di euro) dello 0,5%.

I dati relativi alla rilevazione anno 2014, mostrano un ruolo preponderante dei servizi rispetto agli altri settori (53,6%); a seguire il comparto di commercio, trasporto, alloggio e ristorazione e servizi di informazione e comunicazione (19,8%); il comparto Industria in senso stretto (15,6%); costruzioni (5,8%) e agricoltura (5,2%).

La serie storica delle posizioni di graduatoria del valore aggiunto a prezzi correnti procapite (riferimento 2005-2015) evidenzia una collocazione della provincia crotonese, sempre in fondo alla graduatoria delle province italiane. A peggiorare il dato, il passaggio dalla 91esima posizione del 2005 alla 99esima del 2015.

Note negative si registrano anche i posizionamenti delle restanti province calabresi, nessuna delle quali riesce a collocarsi prima della 84esima posizione.

*Il valore aggiunto costituisce la differenza tra il valore della produzione ed i costi sostenuti per l’acquisizione dei materiali e dei servizi, dall’esterno. Non entrano nel calcolo i fattori produttivi interni e cioè: il capitale umano (lavoro: costo del lavoro) e il capitale fisico (impianti ed attrezzature: ammortamenti e accantonamenti)

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Crotone su dati Istituto Guglielmo Tagliacarne

Valore aggiunto* ai prezzi base e correnti per provincia e branca di attività economica.

Anni 2014 – 2015. Valori in milioni di euro

Province e regioni

2014 2015

Agricoltura, silvicoltura e

pesca

Industria in senso stretto

Costruzioni

Commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di

autoveicoli e motocicli, trasporti e magazzinaggio,

servizi di alloggio e di ristorazione, servizi di

informazione e comunicazione

Altri servizi

Totale 2014

Totale 2015

Crotone 128 384 144 487,2 1.322,8 2.466 2.478,2

CALABRIA 1.384 2.114 1.421 7.645,0 16.256,2 28.820 29.009,5

ITALIA 31.551 268.900 71.376 345.251,3 732.157,5 1.449.236 1.468.126,0

(20)

RICCHEZZA

Serie storica 2002-2013 delle posizioni di graduatoria del valore aggiunto a prezzi correnti procapite

Province e regione 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Cosenza 105 104 104 102 103 107 102 105 105 106 105

Catanzaro 100 98 101 94 91 89 82 83 83 84 84

Reggio di Calabria 86 88 89 87 85 85 88 89 93 91 92

Crotone 91 97 94 91 93 91 94 97 99 98 99

Vibo Valentia 108 107 110 108 109 106 105 106 107 104 104

CALABRIA 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Crotone su dati Istituto Guglielmo Tagliacarne

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Crotone su dati Istat e Istituto Guglielmo Tagliacarne 0

20 40 60 80 100 120

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Cosenza Catanzaro Reggio di Calabria Crotone

Vibo Valentia

(21)

RICCHEZZA

Il contributo dell’industria culturale alla produzione del valore aggiunto provinciale è assai contenuto nel corso del 2014, ultimo dato disponibile. Con un valore pari a circa 75milioni e 400mila euro, incide solo per il 3,1% al valore aggiunto provinciale. Che il sistema produttivo cultura incida poco nel creare ricchezza, è un aspetto che interessa non solo la provincia di Crotone, ma anche il panorama regionale, dove rappresenta appena il 3,5% sul totale economia.

La cultura influisce assai poco anche a livello nazionale: nel 2014 gli oltre 78milioni e quasi

570mila euro, hanno prodotto “solo” il 5,4% della ricchezza nazionale del Paese.

Più significativo è invece l’apporto che l’economia del mare riesce a dare alla ricchezza prodotta nella nostra provincia. I dati sono più recenti, ed afferiscono al 2015, dove si registra un’incidenza del 4,7% grazie ai circa 116milioni e 900mila euro registrati nel corso dell’anno.

Un dato superiore sia la dato regionale (3,9%) che nazionale (2,9%).

Valore aggiunto ai prezzi di base e correnti del sistema produttivo culturale Anno 2014

Dati in milioni di euro Industrie

creative

Industrie culturali

Patrimonio storico –

artistico

Performing arts e

intrattenimento

Totale* cultura Incidenza % su totale economia

Crotone 42,1 28,1 3,0 2,3 75,4 3,1

CALABRIA 495,6 461,3 46,5 16,7 1.020,0 3,5

ITALIA 36.509,1 36.744,1 4.148,6 1.167,9 78.569,7 5,4

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Crotone su dati Unioncamere – Si.Camera – Fondazione Symbola

Valore aggiunto ai prezzi di base correnti per le filiere delle attività economiche del mare.

Anno 2015 Dati in milioni di euro

Filiera ittica

Industria estrazioni marine

Cantieristica

Movimentazione merci e passeggeri

via mare

Servizi di alloggio e ristorazione

Attività di ricerca, tutela

ambientale

Attività sportive e ricreative

Totale economia

del mare

% su totale

Crotone 23,0 5,9 10,6 7,9 46,5 17,1 5,8 116,9 4,7

CALABRIA 101,6 17,5 82,0 178,5 443,5 223,4 77,5 1.123,9 3,9

ITALIA 3.151,9 2.362,2 6.596,2 7.699,0 12.849,2 7.456,1 2.474,8 42.589,3 2,9

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Crotone su dati Unioncamere

(22)

RICCHEZZA

Il dato relativo al reddito imponibile procapite registrato nella città di Crotone, nel corso del 2014 è pari a poco più di 14.466 mila di euro con una flessione rispetto all’anno 2013 pari a -0,2%.

A livello regionale invece, i 15.462,77 euro registrati per i Comuni capoluogo nel corso del 2014, mostrano una variazione positiva di +0,8%, rispetto alla stessa rilevazione 2013. Positiva anche la variazione nazionale (+0,6%) che il reddito procapite di poco più di 20.640 euro del 2014, fa registrare rispetto al 2013.

Altra differenza da rilevare, è quella tra il reddito imponibile procapite registrato nei Comuni

capoluogo dei sistemi locali del lavoro e la restante parte degli altri comuni. Per quanto attiene alla situazione del Crotonese, si registra una differenza di oltre 3mila euro a favore del reddito imponibile procapite della città capoluogo, rispetto agli altri Comuni.

Anche a livello regionale e nazionale, i Comuni capoluogo presentano valori di reddito imponibile procapite, maggiori rispetto a quanto rilevato negli altri Comuni di pertinenza (rispettivamente +2.867,32 euro è il dato regionale, e +2.796,76 euro il dato nazionale).

Reddito imponibile procapite nei comuni capoluogo di sistema locale del lavoro e negli altri comuni per provincia – Anni 2012-2014

Valori in euro Province e

regioni

2012 2013 2014

Comuni capoluogo dei sistemi locali del

lavoro

Altri comuni Comuni capoluogo dei sistemi locali del

lavoro

Altri comuni Comuni capoluogo dei sistemi locali del

lavoro

Altri comuni

CROTONE 14.376,68 11.228,58 14.489,69 11.423,45 14.466,23 11.399,92

CALABRIA 15.184,91 12.304,02 15.338,21 12.526,33 15.462,77 12.595,45

ITALIA 20.271,72 17.390,87 20.520,47 17.696,81 20.640,85 17.844,09

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Crotone su dati Unioncamere Istituto Guglielmo Tagliacarne – Ministero delle Finanze

(23)

RICCHEZZA

Reddito imponibile procapite nei comuni capoluogo di sistema locale del lavoro Confronto territoriale – Anni 2012-2014

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Crotone su dati Unioncamere Istituto Guglielmo Tagliacarne – Ministero delle Finanze

Reddito imponibile procapite negli altri comuni Confronto territoriale – Anni 2012-2014

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Crotone su dati Unioncamere Istituto Guglielmo Tagliacarne – Ministero delle Finanze

0,00 10.000,00 20.000,00 30.000,00 40.000,00 50.000,00 60.000,00 70.000,00 80.000,00 90.000,00

2012 2013 2014

Vibo Valentia Crotone

Reggio di Calabria Catanzaro Cosenza

0,00 10.000,00 20.000,00 30.000,00 40.000,00 50.000,00 60.000,00 70.000,00

2012 2013 2014

Vibo Valentia Crotone

Reggio di Calabria Catanzaro Cosenza

(24)

RICCHEZZA

Il mercato immobiliare crotonese segue la tendenza generale del mercato regionale, riportando una flessione nel numero di transazioni registrate, passate delle 827 del 2014 alle 785,7 del 2015.

Tali transazioni hanno riguardato in maniera prevalente abitazioni classificate come monolocali, piccole e medio - piccole (59% del totale), per il 30,6% si è trattato invece di transazioni relative ad abitazioni medio - grandi e per il restante 10,4% le transazioni hanno riguardato immobili con tipologia non classificata.

A livello regionale, invece, tali transazioni hanno riguardato abitazioni classificate come monolocali, piccole e medio - piccole (54,2% del totale), per il 35,3% si è trattato invece di transazioni relative ad abitazioni medio - grandi e per il restante 10,5% le transazioni hanno riguardato immobili con tipologia non classificata.

A livello nazionale, si registra una percentuale di transazioni per abitazioni classificate come monolocali, piccole e medio - piccole (51,9% del totale), per il 42,7% si è trattato invece di transazioni relative ad abitazioni medio - grandi e per il restante 5,4% le transazioni hanno riguardato immobili con tipologia non classificata.

Nel 2015, l’indice di intensità del mercato immobiliare (IMI) della provincia crotonese, è stato pari, a 0,70 in diminuzione rispetto al dato

registrato nel 2014 (0,73), confermando il trend decrescente in atto già da diversi anni, come mostrato nel grafico relativo alla all’andamento dell’IMI dal 2007 al 2015.

L’IMI relativo alla provincia di Crotone si conferma ancora una volta inferiore sia a quello regionale (0,75), seppur di poco, che nazionale (1,32).

Per il 2015, non si registra una generalizzata tendenza alla diminuzione di tale indice; che risulta stabile a livello regionale, mentre è in aumento a livello nazionale.

Per quanto attiene al mercato degli immobili destinati alle diverse attività commerciali, relativamente al 2015, emerge, che per la provincia di Crotone, il dato rimane sempre sotto il valore unitario, segno di una mercato piuttosto statico.

Da rilevare il dato relativo agli alberghi, che registra un IMI pari a zero, in calo al già modesto valore del 2014 (0,67).

Nullo anche l’Indice degli Istituti di credito, che invece confermano il dato del 2014.

In calo gli indici dei restanti immobili destinati ad attività commerciali, differenziati per destinazione d’uso.

Numero di transazioni normalizzate del mercato immobiliare residenziale per provincia e tipologia di immobile - Anno 2014

Monolocali Piccola Medio-Piccola Media Grande Nc Totale

NTN NTN NTN NTN NTN NTN NTN

Crotone 100,4 177,5 179,7 211,2 68,1 90,1 827,0

CALABRIA 1.265,2 2.392,9 1.886,2 2.688,7 847,3 1.057,1 10.137,2

ITALIA 36.509,7 102.773,4 83.178,2 129.079,3 45.871,1 20.112,3 417.524,0

Fonte: Ministero Economia e Finanze – Agenzia delle Entrate

(25)

RICCHEZZA

Numero di transazioni normalizzate del mercato immobiliare residenziale per provincia e tipologia di immobile - Anno 2015

Monolocali Piccola Medio-Piccola Media Grande Nc Totale

NTN NTN NTN NTN NTN NTN NTN

Crotone 112,2 194,0 157,3 186,6 54,2 81,4 785,7

CALABRIA 1.343,3 2.319,8 1.837,2 2.705,4 863,6 1.063,7 10.133,0

ITALIA 36.864,1 106.162,0 87.676,5 139.714,4 50.323,8 23.895,1 444.635,9

Fonte: Ministero Economia e Finanze – Agenzia delle Entrate

Indice di intensità del mercato immobiliare Confronto territoriale – serie storica 2007 -2015

Fonte: Ministero Economia e Finanze – Agenzia delle Entrate

Intensità del mercato immobiliare degli immobili destinati ad attività commerciale per destinazione di uso

Anno 2015

Uffici Istituti di credito

Negozi e Centri Commerciali

Alberghi Capannoni e industrie

Magazzini Box, Stalle e Posti Auto

Crotone 0,66 0,00 0,53 0,00 0,60 0,57 0,78

CALABRIA 0,97 0,03 0,55 2,92 0,49 0,64 0,96

ITALIA 1,34 0,89 0,93 0,78 1,24 1,12 1,63

Fonte: Ministero Economia e Finanze – Agenzia delle Entrate

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

CROTONE 1,86 1,56 1,47 1,32 1,03 0,91 0,15 0,73 0,70

CALABRIA 1,68 1,54 1,37 1,26 1,18 0,95 0,81 0,75 0,75

ITALIA 2,59 2,15 1,89 1,87 1,80 1,34 1,20 1,24 1,32

0,00 1,00 2,00 3,00 4,00 5,00 6,00 7,00

(26)

RICCHEZZA

Il dato relativo ai consumi finali interni è quello disponibile al 2012, già riportato nella precedente edizione.

Per l’anno 2012 si registra una riduzione dei consumi finali interni delle famiglie crotonesi, passati dai circa 2 miliardi e 225 milioni di euro del 2011 ai circa 2 miliardi e 169 milioni di euro

del 2012, con una contrazione del 3%. Il dato evidenzia un calo a livello provinciale più marcato rispetto a quello registrato per la regione e per l’intero paese (in entrambi i casi -1%).

Per quel che attiene alla composizione percentuale per tipologia di consumi, si registra, per la provincia di Crotone, il 78,9% di consumi non alimentari ed il 21,1 di consumi alimentari.

Consumi finali interni per tipologia e composizione percentuale Anno 2012 (dati in milioni di euro)

2012 indice di composizione

Alimentari Non

Alimentari Totale Var %

2012/2011 Alimentari Non

Alimentari Totale

Crotone 457,0 1.712,2 2.169,2 -3% 21,1 78,9 100,0

CALABRIA 5.299,2 19.499,8 24.799,0 -1% 21,4 78,6 100,0

ITALIA 163.026,9 799.694,1 962.721,0 -1% 16,9 83,1 100,0

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Crotone su dati Istituto Guglielmo Tagliacarne

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Crotone su dati Istituto Guglielmo Tagliacarne

2008 2009 2010 2011 2012

ITALIA 15.721,73 15.338,57 15.674,99 16.087,53 16.169,39 CALABRIA 12.181,06 11.757,18 12.088,12 12.479,33 12.663,35 CROTONE 12.467,83 12.062,50 12.436,63 12.758,36 12.671,38

- 2.000,00 4.000,00 6.000,00 8.000,00 10.000,00 12.000,00 14.000,00 16.000,00 18.000,00

Consumi finali interni pro-capite Spesa procapite in euro 2012

ITALIA CALABRIA CROTONE

(27)

RICCHEZZA

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Crotone su dati Istituto Guglielmo Tagliacarne 0%

20%

40%

60%

80%

100%

Crotone CALABRIA ITALIA

21% 21% 17%

6% 7% 7%

29% 28%

24%

8% 10% 15%

35% 34% 37%

Composizione consumi finali interni anno 2012

Altri servizi

Affitti reali e figurativi delle abitazioni

Mobili, elettrodomestici, mezzi di trasporto e beni vari

Vestiario, abbigliamento, calzature e pelletteria Non Alimentari

(28)

RICCHEZZA

Per il 2014 nella provincia di Crotone, si registrano consumi di energia elettrica pari a 402 milioni di Kwh, valore leggermente inferiore a quello registrato nell’anno precedente (408,1 milioni di Kwh).

La grande parte dei consumi di energia elettrica in provincia di Crotone è destinata ad uso domestico (43,4% di consumi totali); a seguire, nel settore terziario (che assorbe il 41,6% dei consumi totali).

Sono invece piuttosto contenuti i consumi nel settore industriale (53,7 milioni di Kwh pari al 13,4% dei consumi totali), in calo rispetto all’anno precedente (54,9 milioni di Kwh), ad ulteriore conferma del sempre minore dinamismo di questo settore nell’ambito dell’economia provinciale.

Il dato regionale, in materia di consumi di energia elettrica per settore di attività economica, mostra invece che i maggiori consumi di energia sono destinati al comparto terziario (42,8%); a seguire l’uso domestico (39,8%). L’industria consuma solo il 14,9% dell’energia elettrica prodotta; ed il restante 2,5% è destinato invece alle attività agricole.

Assai diversa si presenta invece, la composizione dei consumi di energia elettrica a livello nazionale.

Infatti, i dati mostrano che è la produzione industriale ad assorbire maggiormente i consumi (ben il 42,8%); a seguire, i consumi del comparto terziario (32,9%); di tipo domestico (22,4% dei consumi totali nazionali); mentre solo l’1,9% dei consumi nazionali, sono destinati ad attività legate all’agricoltura. Per quanto riguarda la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è interessante evidenziare come quasi il 35% (34,8%) dell’energia proveniente da fonti rinnovabili sul territorio regionale, venga prodotta in provincia di Crotone.

In particolare per quel che attiene alla produzione di bioenergia (energia da biomasse), il ruolo della provincia crotonese in ambito regionale è preponderante: il solo territorio crotonese produce da solo più dei ¾ (76,4% ) del totale regionale.

Il dato relativo alle autovetture circolanti per numero di residenti è sostanzialmente in linea con il dato regionale e nazionale (0,55 per Crotone e 0,61 a livello regionale e nazionale) e pressoché stabile rispetto all’anno precedente.

Consumi di energia elettrica per settore di attività economica (milioni di Kwh) – Anno 2014

Agricoltura % su totale

Industria % su totale

Terziario* % su totale

Domestico % su totale

Totale

CROTONE 6,6 1,6 53,7 13,4 167,4 41,6 174,4 43,4 402,0

CALABRIA 125,6 2,5 743,9 14,9 2.141,9 42,8 1.998,1 39,8 5.009,4

ITALIA 5.372,2 1,9 122.501,1 42,8 94.202,1 32,9 64.255,2 22,4 286.333,5

*I totali regionali possono non coincidere con la somma dei dati provinciali a causa dei consumi FS per trazione non ripartibili per provincia Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Crotone su dati TERNA

(29)

RICCHEZZA

Produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili per tipologia di fonte (valori in Gwh) - Anno 2014

Fotovoltaica Eolica Idraulica Bioenergia Geotermica Totale

COSENZA 614,4 76,3 699,3 167,9 0,0 1.557,8

CATANZARO 351,1 1.128,5 291,4 18,7 0,0 1.789,6

REGGIO CALABRIA 131,6 45,8 58,3 37,3 0,0 273,0

CROTONE 87,8 655,8 466,2 783,6 0,0 1.993,4

VIBO VALENTIA 87,8 0,0 5,8 16,8 0,0 110,4

CALABRIA 1.272,6 1.906,3 1.521,0 1.024,3 0,0 5.724,2

ITALIA 44.194,8 15.178,4 58.545,3 18.732,3 5.917,0 142.567,8

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Crotone su dati GSE

Produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili – anno 2014

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Crotone su dati GSE

Autovetture circolanti distinte per tipologia di omologazione Anno 2014

Euro 0 Euro 1 Euro 2 Euro 3 Euro 4 Euro 5 Euro 6

Non contemplato

o identificato

Totale

Autovetture Circolanti

Per abitante

Crotone 18.938 5.979 17.678 18.148 25.870 9.590 243 131 96.577 0,55

Calabria 216.912 76.106 220.616 230.721 336.126 129.914 3.406 1.371 1.215.172 0,61

Italia 4.019.420 1.413.719 5.489.036 6.852.532 12.289.379 6.693.593 300.759 22.315 37.080.753 0,61 Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Crotone su dati ACI

Cosenza; 27,2

Catanzaro; 31,3

Reggio di Calabria; 4,8 Crotone; 34,8

Vibo Valentia; 1,9

(30)

CREDITO

Alla data del 31 dicembre 2015, il totale dei depositi presenti nella provincia di Crotone, ammontano ad 1 miliardo 480 milioni e 614mila euro, in aumento dello 0,4% rispetto alla stessa rilevazione dello scorso anno. In aumento anche la rilevazione nazionale (+4,4%) rispetto al dato del 2014.

In calo invece, il totale dei depositi regionali alla data del 31 dicembre del 2015 (-0,4%).

I depositi medi procapite della nostra provincia ammontano a 8.493 euro, contro i 12.411 euro dei calabresi ed i 22.088 euro degli italiani.

Relativamente alla composizione percentuale dei depositi, risalta il dato relativo a Famiglie consumatrici ed istituzioni sociali private che nella provincia di Crotone incidono per l’82,8%.

Incidenza che aumenta maggiormente a livello regionale (88,4%), mentre risulta più attenuata a livello nazionale (68,85). Il tutto a scapito delle incidenze di Società non finanziarie che a livello nazionale influiscono in maniera più rilevante (17,1%), rispetto a quanto accade nel nostro territorio (9,5%).

Scarse le incidenze dei depositi negli altri comparti individuati.

DEPOSITI

bancari e del risparmio postale

dati al 31/12/2015 (in migliaia di euro)

CROTONE CALABRIA ITALIA

Totale depositi* 1.480.614 24.531.865 1.342.887.824

Variazione totale depositi 31/12/2015 su

31/12/2014 0,4% -0,4% 4,4%

Depositi/abitanti** (in euro) 8.493 12.411 22.088

Numero di sportelli bancari totali al

31/12/2015 36 458 30.091

Numero di sportelli ogni 100.000 abitanti 20,61 23,24 49,59

Composizione % dei depositi

Amministrazioni Pubbliche 0,7 0,8 1,9

Famiglie consumatrici, istituzioni sociali

private, dati non classificabili 82,8 88,4 68,8

Famiglie produttrici 6,8 4,1 3,6

Società finanziarie diverse da istituzioni

finanziarie monetarie 0,2 0,6 8,6

Società non finanziarie 9,5 6,1 17,1

* arrontodamenti

**dati al 31/12/2014

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Crotone su dati Banca d’Italia

(31)

31

CREDITO

Per quanto attiene agli impieghi, nella nostra provincia, alla data del 31/12/2015 ammontano a circa 1 miliardo, 774milioni e 586mila euro, in flessione del 2,3% rispetto alla rilevazione dell’anno precedente.

In aumento invece, l’ammontare del valore degli impieghi che si registra a livello regionale (+1,1%); mentre a livello nazionale non si riscontra alcuna variazione.

Il rapporto provinciale procapite degli impieghi per il 2015, è pari a circa 10.179 euro. Di poco superiore al dato regionale (10.106 euro), mentre si conferma il netto divario rispetto alla media nazionale (30.008 euro).

La disamina della composizione percentuale degli impieghi, rivela, così come registrato per i depositi, la predominanza di Famiglie consumatrici, istituzioni sociali private, che assorbono il 41,6% degli impieghi provinciali; il 42,6% del totale regionale, ed un più modesto 28,9% di impieghi nazionali.

A seguire, le Società finanziarie diverse da istituzioni finanziarie monetarie, che nella nostra provincia assorbono il 38% del totale degli impieghi al 31 dicembre 2015; dato superiore alla media regionale (31,5%), ma al di sotto di quella nazionale (43,2%).

IMPIEGHI presso banche e casse depositi e prestiti

dati al 31/12/2015 (in migliaia di euro)

CROTONE CALABRIA ITALIA

Totale impieghi* 1.774.586 19.975.894 1.824.364.281

Variazione totale impieghi 31/12/2015 su

31/12/2014 -2,3 1,1 0,0

Impieghi/abitanti** (in euro) 10.179 10.106 30.008

Numero di sportelli bancari totali al

31/12/2015 36 458 30.091

Numero di sportelli ogni 100.000 abitanti 20,61 23,24 49,59

Composizione % degli impieghi

Amministrazioni Pubbliche 9,9 16,4 14,9

Famiglie consumatrici, istituzioni sociali

private, dati non classificabili 41,6 42,6 28,9

Famiglie produttrici 10,4 9,4 5,1

Società finanziarie diverse da istituzioni

finanziarie monetarie 38,0 31,5 43,2

Società non finanziarie 0,1 0,1 7,9

* arrontodamenti **dati al 31/12/2014

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Crotone su dati Banca d’Italia

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