CAPITOLO 4
Interazione delle onde EM con la materia
CAPITOLO 4
Interazione delle onde EM con la materia
Testi di riferimento
Protezione dai campi elettromagnetici non ionizzanti (Capitoli 1,2)
D. Andreuccetti, M. Bini, A. Checcucci, A. Ignesti, L. Millanta, R. Olmi e N. Rubino Pubblicazione IFAC-CNR 2001 www.ifac.cnr.it/pcemni/libro1/
Si veda anche il sito dell’IFAC http://www.ifac.cnr.it/pcemni/rifer.htm
Le radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti. Elementi per la valutazione del rischio A. Russo, R. Delia, F. Campanelli, P. Guarino
Rivista “La Comunicazione” 2001 dell’ISICOM, pag. 123 http://www.isticom.it/documenti/rivista/2001_123.pdf Sito WEB del progetto MEM
http://www.progettomem.it/appr_interazione.php?id=0
Khz (Chilohertz) = 103 Hertz Mhz (Megahertz) = 106 Hertz
Interazioni onde EM con la materia Spettro delle onde EM
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Interazione onde EM con la materia Spettro delle onde EM
Radiazione non ionizzante Radiazione ionizzante 300 GHz
Interazione onde EM con la materia Spettro delle onde EM
Spettro delle onde EM non ionizzanti (in gergo tecnico CEM, Campi Elettro Magnetici)
Basse frequenze ELF da 0 Hz a 10 KHz (anche i campi statici)
Frequenze Intermedie Radio frequenze( RF) da da 10 KHz a 300 MHz Alte frequenze Microonde (MV) da 300 MHz a 300 GHz
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Interazione onde EM con la materia Basse frequenze
Basse frequenze
Campi “Estremely low frequenzy (ELF)” da 0 Hz a 10 KHz prodotti dalla generazione, distribuzione ed uso dell’elettricità alla frequenza di 50 Hz
Questi campi non interagiscono a livello locale, ma producono correnti elettriche nel corpo umano
Effetti di stimolazione dei tessuti muscolari e nervosi elettricamente eccitabili da parte delle correnti elettriche indotte
Effetti termici connessi al riscaldamento locale dei tessuti del corpo umano non sono rilevanti a queste frequenze.
Interazione onde EM con la materia Basse frequenze
J ! = (nq!v
d)
Vettore densità di corrente
Corrente attraverso l’unità di superficie perpendicolare alla direzione del moto delle cariche.
i = !
J ⋅d ! Σ
∫
ΣLegge di Ohm
J ! = σ
0E !
Interazione con i tessuti biologici- Campi elettrici
I campi elettrici esercitano delle forze sui portatori di carica libera (per esempio gli ioni contenuti nei tessuti biologici creando fenomeni di polarizzazione. Inoltre tutte le molecole con momento di dipolo vengono allineate. Se i campi elettrici oscillano, la variazione di polarizzazione crea delle correnti
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Interazione onde EM con la materia Basse frequenze frequenze
Il campo muove le cariche che, a causa degli urti, cedono energia al tessuto. Si può calcolare la potenza dissipata in un volume τ
P
τ = σ
0E
2= ρ J
2Effetto Joule
La conducibilità si misura in [Siemens/m] = [1/(Ohm m)]
A basse frequenze la conducibilità dei tessuti biologici è nel range 10-2-100 S/m. Essa è dovuta a movimento di cariche libere nel materiale.
P = σ
0E
2τ = ρ J
2τ
σ
0Interazione onde EM con la materia Basse frequenze
Inoltre i campi elettrici nei tessuti biologici sono significativamente ridotti rispetto a quelli esterni a causa della costante dielettrica dei tessuti
A basse frequenze il tessuto biologico esibisce valori di εr dell’ordine di 106 - 107. Questo vuol dire che un campo elettrico esterno che penetra il tessuto si riduce dello stesso fattore. Per esempio un campo esterno di un 10 kV/m all’interno del tessuto si abbatte fino a ≈ 10 mV/m
E
Dielettrico= E
Esternoε
r10
Interazione onde EM con la materia Basse frequenze
Interazione con i tessuti biologici- Campi magnetici
I campi magnetici esercitano delle forze sui portatori di carica libera tramite la forza di Lorentz. Campi magnetici variabili inducono inoltre campi elettrici tramite il del meccanismo della legge di Faraday-Lentz
F ! = q !v × ! B
Forza di Lorentz
Σ
⋅
− Φ =
−
=
⋅ ∫
∫
Σ!
! !
! B d
dt d dt
B s d
d
E
i( )
Legge di Faraday- Lentz
Interazione onde EM con la materia Basse frequenze
I campi elettrici indotti e le relative densità di corrente sono tanto più intensi quanto più ampia è la superficie concatenata. Quindi in un corpo umano immerso in un campo magnetico variabile le densità di corrente più elevate sono quelle superficiali.
B = B
0sen( ω t) = B
0sen(2 π ft)
Supponiamo
Si ottiene
E = −B
0π fr cos(2 π ft) E
0= B
0π fr
J = σ
0B
0π fr
D i p e n d e n z a d a l l a conducibilità del corpo e dalla frequenza del campo B
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Interazione onde EM con la materia Basse frequenze
Elettrodomestici
L’intensità̀ dei campi è molto variabile a seconda del tipo di elettrodomestico, della sua potenza, della condizione di funzionamento. Sono localizzati in vicinanza della sorgente e quindi interessano solitamente zone parziali del corpo
Il campo elettrico riveste una importanza secondaria perché è più facilmente schermabile con le strutture metalliche
Interazione onde EM con la materia Basse frequenze Linee elettriche
I l c a m p o m a g n e t i c o è direttamente proporzionale all’intensità di corrente che f l u i s c e n e l c o n d u t t o r i . Generalmente sono presenti fluttuazioni a causa del variare della corrente
Il campo elettrico dipende dal voltaggio sui conduttori e dalla g e o m e t r i a d e l t r a l i c c i o . Generalmente è costante, essendo il voltaggio della linea fissato
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Interazione onde EM con la materia Basse frequenze
Effetti biologici
Si tratta di effetti a soglia: perché si verifichi la stimolazione la densità di corrente elettrica deve essere maggiore di un determinato valore dipendente dalla frequenza.
I limiti di esposizione finalizzati alla totale prevenzione di questi effetti sono:
Fibrillazione ventricolare J > 1000 mA/m2 (a 50 Hz)
Stimolazione dei nervi periferici J > 100 mA/m2 (a 50 Hz)
Limiti di base raccomandati dall’ICNIRP
Lavoratori J < 10 mA/m2 Popolazione J < 2 mA/m2
Livelli di riferimento raccomandati dall’ICNIRP a 50 Hz
Lavoratori E 10 kV/m B 500 µT Popolazione E 5 kV/m B 100 µT
Interazione onde EM con la materia Alte frequenze
Radio frequenze e microonde
- Antenne Radio televisive con potenze ( kWatt)
- Stazioni per la telefonia cellulare fino a 2 GHz (100 Watt) - Sistemi WIFI fino a 5 GHz
- Ponti radar
Studiamo gli effetti in situazione di “campo lontano” Se d è la lunghezza dell’antenna e λ la lunghezza d’onda emessa, siamo interessati alla regione
r > d2 λ
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Interazione onde EM con la materia Alte frequenze
Si ricordi che, nota la potenza di emissione, possiamo calcolare il campo elettrico ad una certa distanza (antenna ideale ed isotropica) utilizzando
< P >= 1
2 ε
0cE
02(r) 4 π r
2La quantità di energia trasportata è data dalla media del vettore di Poynting
< S >= I= 1
2 ε
0cE
02= E
022Z
0In questa regione possiamo approssimare le onde EM con onde piane
Interazione onde EM con la materia Alte frequenze
Energia dell’onda d EM
< S >= I= E
022Z
0E
02 = valore efficace =E
eff< S >= E
eff2Z
0con Z
0= µ
0ε
0= 377 Ω
Q u e s t a e n e r g i a e n t r a i n g i o c o nell’interazione con il tessuto. Tuttavia una parte viene riflessa e sola la parte restante “entra” nel tessuto
T = 1− R = 1− ( εr 2 − εr1)2 ( εr 2 + εr1)2
εr1
εr 2
ε = 100 e ε = 1 T ≈ 30%
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Interazione onde EM con la materia Alte frequenze
Attivazione di stati di polarizzazione con il ritorno successivo allo stato fondamentale attraverso cessione di energia. I meccanismi di polarizzazione possibili sono i seguenti:
- polarizzazione atomica - polarizzazione molecolare
- polarizzazione per orientamento - polarizzazione di carica spaziale
Interazione con i tessuti biologici
Interazione onde EM con la materia Alte frequenze
Si crea quindi una densità di corrente di polarizzazione che, sempre per effetto Joule, dissipa energia nel volume τ del mezzo
P = σ
polE
2τ
J !
pol= σ
polE !
Quando un dielettrico è eccitato con un campo variabile, la costante dielettrica è in generale esprimibile con un numero complesso
La parte reale rende conto della energia immagazzinata per polarizzabilità del mezzo
ε
r= ′ ε
r− i ′′ ε
rLa parte immaginaria rende conto p e r d i t e d i e n e rg i a p e r e ff e t t o dell’oscillazione dei dipoli
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Interazione onde EM con la materia Alte frequenze
Modelliamo il dielettrico come
Mentre a bassa frequenza il condensatore è praticamente un circuito aperto, ad alte frequenza si ha passaggio di corrente (meccanismo di Ampere-Laplace) e il materiale presente una conducibilità
ε
r= ′ ε
r− i ′′ ε
rσ
polSi definisce fattore di dissipazione dielettrica (o tangente di perdita dielettrica) la seguente grandezza
tan δ ( ω ) = ′′ ε
ε
r′
Interazione onde EM con la materia Alte frequenze Conducibilità e costante dielettrica nel dominio delle frequenze
Si definisce l’impedenza complessa del condensatore come
1 i ω C
0Se applichiamo ad un condensatore di capacità C0 una tensione alternata, osserviamo passaggio di corrente
La grandezza rappresenta la resistenza equivalente del circuito nei regimi alternati
1 ω C
0C0
1 iωC0
R
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Interazione onde EM con la materia Alte frequenze Conducibilità e costante dielettrica nel dominio delle frequenze
Si definisce l’impedenza del circuito del condensatore come
Z =
(R)( 1 i ω C
0) R + 1
i ω C
0= 1
i ω C
0+ 1 R
Nel caso di un circuito con una capacita ed una resistenza in parallelo
Vale la legge di Ohm sulle quantità complesse
Z = V
I
Interazione onde EM con la materia Alte frequenze
= 1
iωC0εr′
R
εr′ Supponiamo R = 1
ωC0εr′′
Z = 1
i ω C
0ε
r′ + ω C
0ε
r′′ =
1
i ω C
0( ε
r′ − i ′′ ε
r)
Z = 1 i ω C
0ε
rE’ come se fosse
ε = ( ′ ε − i ′′ ε )
Conducibilità e costante dielettrica nel dominio delle frequenze Per un materiale con costante dielettrica
= 1
ωC0εr′′
E quindi
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Interazione onde EM con la materia Alte frequenze
ε
r= ′ ε
r− i ′′ ε
rR = 1
ω C
0ε
r′′ σ
pol= 1 R
d Σ Σ
d
Ricordando che
C
0= ε
0Σ
d σ
pol= 1 R
ε
0C
0Si ottiene
σ
pol= ωε
0ε
r′′
tanδ = ′′εr εr′ =
σ pol ωε0εr′
Conducibilità e costante dielettrica nel dominio delle frequenze
Interazione onde EM con la materia Alte frequenze
Costante dielettrica e conducibilità per t e s s u t i a d a l t o contenuto di acqua
σ
polσ ε
r′
ε
r′
ε
r′ ε
r′ σ
polσ
Le due proprietà fondamentali dei materiali sono ed
Costante dielettrica e conducibilità per tessuti a basso contenuto di acqua
ε
r′ σ
pol26
Interazione onde EM con la materia Alte frequenze Assorbimento dei campi EM nei tessuti
I = I
0e
−(2z δ)
All’interno del tessuto l’intensità dell’onda decresce come
δ è la profondità di penetrazione
εr′ σpol
εr′
εr′ σpol
εr′
Interazione onde EM con la materia Alte frequenze Assorbimento dei campi EM nei tessuti
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Interazione onde EM con la materia Alte frequenze
Assorbimento dei campi EM nei tessuti Ovviamente è tutto molto più complicato
Effetti di riflessione ed interferenza da ostacoli
Effetti di risonanza all’interno del tessuto
εr1 εr 2 εr1
Interazione onde EM con la materia Alte frequenze
Dosimetria
L’onda EM dissipa la sua energia nel tessuto per effetto Joule
In un volumetto τi con densità di massa ρi in cui possiamo considerare il campo e la densità uniformi, si definisce
Specific Absorption Rate (Rateo di Assorbimento Specifico)
SAR
i= P ρ
iτ
i=
σ E
2ρ
i[Watt/kg]
< SAR >= ∑ SAR
1= Potenza totale assorbita Massa totale
P = σ E
2τ
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Interazione onde EM con la materia Alte frequenze Dosimetria
< SAR >= ∑ SAR
1= Potenza totale assorbita Massa totale
Il SAR dipende dalla f r e q u e n z a d e l l a radiazione. Curva per il corpo umano.
SARi = P
ρ
iτ
i =σ
E2ρ
i [Watt/kg]Interazione onde EM con la materia Alte frequenze
Il SAR dipenda dall'intensità di campo elettrico all'interno della struttura biologica. La determinazione della distribuzione del campo a rigore dovrebbe essere svolta risolvendo le equazioni di Maxwell con le opportune condizioni al contorno. La non semplice caratterizzazione dielettrica dei tessuti biologici, la non omogeneità degli stessi e le complesse funzioni metaboliche e di scambio tipiche degli esseri viventi rendono la modellizzazione e l'analisi alquanto complesse.
Dosimetria numerica
Si può utilizzare un modello semplificato che suppone il corpo omogeneo, o in un modello più complesso che mostra il corpo umano diviso in tanti blocchi. Sulla base delle proprietà dielettriche di ciascun blocco, della frequenza e di altri fattori, tramite metodi numerici, si calcola SAR corrispondente ad una determinata potenza e direzione del campo incidente.
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Interazione onde EM con la materia Alte frequenze
La tecnica del fantoccio consente di misurare sperimentalmente l'aumento di temperatura negli esseri umani e animali e di simulare la distribuzione, la profondità e la quantità di energia assorbita dal corpo vivente. Dopo aver costruito la sagoma di un corpo, con due metà di un blocco di schiuma sintetica (styrofoam) opportunamente scavate, questa viene riempita con un gel, le cui proprietà dielettriche sono analoghe a quelle del tessuto vivente
Dosimetria sperimentale
Il fantoccio viene irradiato per breve tempo alla frequenza corrispondente all'assorbimento massimo, e quindi aperto;
l'interno viene fotografato con una pellicola a raggi infrarossi che registra la mappa di riscaldamento del corpo
.
Interazione onde EM con la materia Basse frequenze
SARmedio
Lavoratori < 0.4 W/kg Popolazione < 0.08 W/kg
Limiti di base raccomandati dall’ICNIRP
SARlocale testa e tronco Lavoratori < 10 W/kg Popolazione < 2 W/kg SARlocale arti
Lavoratori < 20 W/kg Popolazione < 4 W/kg
Corrisponde all’innalzamento della temperatura corporea di un grado
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Interazione onde EM con la materia Basse frequenze
Lavoratori SAR
medio< 0.4 W/kg Popolazione SAR
medio< 0.08 W/kg
Limiti di base raccomandati dall’ICNIRP
Interazione onde EM con la materia Polarizzazione delle onde EM Altissima frequenza (> 10 GHz)
Ad altissima frequenza è significativa la densità di p o t e n z a t r a s p o r t a t a dall’onda per unità di s u p e r f i c i e , p e r c h é l’assorbimento di energia è essenzialmente superficiale
Lavoratori < 50 W/m2 Popolazione < 10 Watt/m2