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Programmazione Sviluppo Urbano Sostenibile: Punti aperti dopo il primo confronto con i Comuni

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Academic year: 2022

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Programmazione 2021-2027 Sviluppo Urbano Sostenibile:

Punti aperti dopo il primo confronto con i Comuni

Milano, 11 marzo 2021

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La manifestazione di interesse ha lo scopo di selezionare i comuni, e le relative strategie di sviluppo, (a valere sui Programmi Operativi Regionali FESR ed FSE+, nel periodo di programmazione europea 2021-2027), concentrando risorse per affrontare il tema della disuguaglianza in ambiti urbani, sostenendo l’attuazione di specifiche strategie di sviluppo urbano sostenibile.

Le strategie, facendo leva sulla dimensione dell’abitare, della scuola e della qualità dei servizi sociosanitari, devono puntare ad aumentare l’inclusione sociale delle popolazioni più fragili (per età, genere e vulnerabilità materiale ed immateriale), riducendo le disuguaglianze materiali ed immateriali e ponendo al centro le comunità locali.

La perimetrazione dell’ambito:

È possibile perimetrare un quartiere/un ambito urbano analizzando la dimensione fisica (il quartiere intercluso tra infrastrutture, la perimetrazione storica, ecc.) e/o la dimensione economico sociale (un area omogenea per alti tassi di povertà, un alto tasso di cessazione delle attività economiche, ecc.). Il quartiere/ambito urbano è descritto nelle sue peculiarità ma è altresì descritto nel più generale contesto urbano;

È possibile individuare reti di sistemi urbani sia nella dimensione fisica (es. la rete dell’offerta socio assistenziale comunale, le scuole superiori con i più alti tassi di abbandono, ecc.) sia, contestualmente, nella dimensione socio economica (es. la filiera socioassistenziale, la filiera della formazione professionale, ecc.).

Obiettivi e strumenti

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L’analisi dell’ambito:

Occorre descrivere brevemente il contesto urbano di riferimento in cui ci si inserisce per poi approfondire il quartiere/ambito/la rete di sistemi urbani dove si agirà.

Non è importante un’analisi olistica ma la coerenza tra analisi effettuata e le proposte strategiche, attraverso l’uso di dati (es. tasso di povertà) e la loro interpretazione (es. aumento esponenziale della disoccupazione femminile a causa della pandemia, con neccessario bisogno di riequilibrare i carichi di cura familiare).

Ad esempio descrivo le peculiarità del contesto urbano per ciò che concerne la povertà e l’esclusione sociale e poi approfondisco queste dimensioni nel quartiere in cui intervengo o, nel caso di reti di sistemi urbani, descrivo meglio la rete di servizi che intendo potenziare (sia nelle dotazioni materiali che immateriali), descrivendo i fenomeni che impediscono che il trend muti (es. stigma sociale, presenza di criminalità, bassi valori immobiliari, ecc.).

NB: trattando i sistemi urbani occorre non frazionare e disperdere troppo la strategia in micro contesti e micro progettualità.

La manifestazione di interessi indica due o più ambiti urbani ma si richiama ad una ragionevole limitazione del loro numero.

Obiettivi e strumenti

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Strategia:

• La strategia è in primis una lettura integrata di fenomeni socio economici e territoriali per i quali si propongono soluzioni in grado di

«aggredirli» da più punti di vista». La strategia viene prima delle soluzioni e non può essere «alibi» per giustificare un elenco di progetti;

• La strategia non deve colpire tutti i temi allo stesso modo ma deve dimostrare di essere potenzialmente efficace laddove interviene;

• L’integrazione richiesta è in primis «di senso»: le soluzioni proposte ai problemi evidenziati devono essere in grado di rafforzarsi, il più possibile, in modo vicendevole. La compresenza, nello stesso ambito, non è integrazione di per sé se non in grado di creare un mutuo valore aggiunto (es. Non è integrazione ristrutturare la RSA e la biblioteca adiacente, è integrazione ristrutturare la RSA integrandola con la biblioteca attraverso una riprogettazione degli spazi aperti, resi comuni, favorendo la permeabilità tra le «popolazioni»);

• Non è un progetto urbanistico, ma un progetto urbano: deve porre al centro le persone che usano gli spazi e che svolgono attività sociali, educative, economiche. Il segno grafico sulla carta, se non concretamente legato alle popolazioni ed alle pratiche d’uso, rimane un segno grafico.

Punti di attenzione

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Le soluzioni proposte

• Devono affrontare i temi e i problemi analizzati;

• Devono essere materiali (infrastrutture, valorizzazione di beni, ecc.) ed immateriali (partecipazione, proposte di istruzione e formazione, promozione di reti per l’economia di quartiere, ecc.);

• Devono essere in grado di mantenersi nel tempo e devono rappresentare investimenti sulle persone (formazione, conoscenza, ecc.) e sulle dotazioni (aumento, miglioramento e valorizzazione del patrimonio pubblico e privato). No a spese ordinarie incapaci di mantenere effetti una volta esaurite.

• Devono essere integrate il più possibile e aggredire i fenomeni descritti da diversi punti di vista (se affronto la povertà abitativa posso agire sull’edilizia sociale e sulla formazione ai disoccupati del quartiere);

Devono traguardare il 2029 dal punto di vista dei risultati/impatti ed il 2027 (giugno) dal punto di vista delle realizzazioni;

• Devono essere misurabili (cosa realizzo?, in che quantità?, qual è il miglioramento atteso?);

Valorizzando l’importanza di selezionare in questa fase poche e concrete azioni bandiera è importante provare a declinarle nelle loro componenti fondamentali, chiarendo i contenuti delle stesse.

Punti di attenzione

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È richiesto al Comune di elaborare un documento strategico coerente, dove le analisi dei problemi individuati (definita da dati e descrizione dei fenomeni affrontati) sia fortemente coerente con le soluzioni proposte.

L’analisi proposta (primo sub criterio) deve descrivere i fenomeni che la strategia affronta anche attraverso le soluzioni materiali ed immateriali prospettate (secondo sub criterio). Le soluzioni sono valutate per la loro congruità in termini di ipotesi di costo e finanziamento ed di fattibilità nei tempi della programmazione 2021 – 2027 (terzo sub criterio).

Primo sub criterio “Qualità dell’analisi proposta in termini di approfondimento dei temi affrontati”

– È importante descrivere fenomeni in atto con dati da fonte attendibile, il più possibile targettizzati sull’area, e dare una lettura dei trend o delle situazioni locali (aumento povertà, presenza di forme di esclusione sociale, degrado ambientale, ecc.) concreta e attuale. La coerenza con l’analisi regionale è sui trend in atto descritti e quelli presenti nella programmazione regionale.

– È richiesta un’analisi coerente non per forza omnicomprensiva (spazio alla qualità, non alla quantità);

I criteri di valutazione - 1

(7)

.

Secondo sub criterio “Capacità di proporre soluzioni strategiche ai problemi evidenziati in fase di analisi”

È indispensabile la coerenza con l’analisi proposta. Descrivere alcuni fenomeni e non trattarli successivamente è controproducente (anche in termini d’uso del numero di caratteri disponibili).

Si valuta positivamente la proposta di soluzioni durevoli, che siano stabili nel tempo (non coprire esigenze ordinarie, di breve periodo).

L’innovatività può essere data dall’attivazione di risorse locali (reti del volontariato, commercio locale, ecc.) prima mai valorizzate, dall’impiego di nuove tecnologie, ecc. e comunque da tutte quelle soluzioni che provano a scardinare meccanismi consolidati;

Importante l’integrazione delle proposte, intesa come il mutuo rafforzamento e la non frammentazione dei finanziamenti in micro progetti sconnessi (es. di filiere: SI rafforzamento dotazioni digitali e dei laboratori della scuola X, potenziamento della didattica in discipline STEM, accordo con imprese innovative per collaborazioni con la scuola, utilizzo dei laboratori per percorsi di formazione continua e permanente, con corsi sul e-commerce per i negozianti di quartiere con promozione anche digitale dell’economia di quartiere NO efficientamento energetico della palestra nel quartiere Y e del centro sociale nel quartiere Z Si collaborazione con ATS per sperimentazione in telemedicina di quartiere e la presa in carico multifunzionale dei pazienti fragili garantendogli il più possibile l’autosufficienza, coinvolgimento del volontariato locale per la prevenzione delle patologie croniche e per contrastare l’isolamento sociale, con attività realizzate anche lungo la rete degli spazi verdi urbani riqualificati – NO «riqualificazione della piazza» o costruzione nuove strutture senza un progetto gestionale e senza un reale impatto, nel tempo, sulla vita dei cittadini;

Si valutano positivamente le soluzioni innovative e capaci di essere replicabili in altri contesti, divenendo benchmark;

• Terzo sub criterio “Congruità della proposta”

È indispensabile che le soluzioni proposte siano realizzabili entro i tempi della programmazione europea 2021 – 2027 il che significa che, ragionevolmente, entro giugno 2027 tutte le operazioni saranno concluse. Le quantificazioni finanziarie non devono essere «fuori scala»

rispetto la descrizione delle azioni proposte;

Nota bene: non è detto che tutte le azioni debbano essere attuate dalla PA (es. coinvolgere i commercianti o le imprese locali), non è detto che tutte le soluzioni debbano avere un costo pubblico (es. attivando reti locali di volontariato).

I criteri di valutazione - 2

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Perimetrazione: quartiere caratterizzato da un alto tasso di povertà, abbandono scolastico e stigma sociale, forte presenza di spazi pubblici degradati;

Strategia: mutare la percezione del quartiere realizzando strutture e servizi di eccellenza aumentando le opportunità per la popolazione locale e per la formazione dei giovani;

Azione bandiera:Valorizzazione del locale plesso scolastico come leva per il cambiamento sociale attraverso:

Un esempio

(banale, ma per capirci)

Titolo Tipologia Breve descrizione Soggetto

responsabile

Target/

destinatari

Altri soggetti Budget Tempi di realizzazione

OSS Target(*) Valorizzazione

del plesso scolastico Y

Azione materiale – opere pubbliche

Si provvede all’efficientamento energetico della scuola superiore Y e alla sua messa in sicurezza sismica

Comune Comunità

scolastica

1.000.000 18 mesi 11.7

Valorizzazione spazi urbani

Azione materiale

Si prevede la riqualificazione della piazza antistante la scuola, pedonalizzandola e prevedendo connettività wi-fi anche per smartworking fino a 30 persone con postazioni lavoro all’aperto

Comune Cittadini,

comunità scolastica,

smartworkers 300.000 15 mesi 11.7

11.1

Laboratorio per discipline STEM

Azione materiale

Acquisto di attrezzature per laboratorio informatica e robotica altamente avanzato

Istituto scolastico Y

Comunità scolastica

Disoccupati per corsi di formazione continua

300.000 12 mesi 4.1

8.6

Nuovo LivingLab e

Azione materiale e

Realizzazione, nel sedime scolastico, di un coworking, con la possibilità di utilizzare il laboratorio per

Comune, in collaborazione

Maker e imprenditori

400.000 18 mesi 4.4

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La selezione determina l’individuazione dei comuni che saranno beneficiari/attuatori dei fondi, la prima declinazione dei temi e delle azioni che i programmi operativi dovranno sostenere finanziariamente.

La selezione, in questa prima fase, ammette a finanziamento le strategie e porta i Comuni ad una fase di approfondimento e negoziazione delle Strategie stesse con Regione Lombardia (anche allo scopo di garantire che le operazioni che saranno selezionate in futuro saranno compatibili con i regolamenti UE).

La selezione apre pertanto ad una seconda fase di collaborazione tra i Comuni selezionati e Regione per la scrittura dei Programmi Operativi Regionali. Ciò permette di arrivare ad una programmazione regionale dei fondi UE 2021 – 2027 scritta con i comuni e quindi aderente alle loro necessità, in particolare per la parte di sviluppo urbano sostenibile.

La selezione non porta al finanziamento automatico delle azioni proposte nella strategia.

L’ammissibilità a finanziamento delle singole operazioni dipenderà in primis dai regolamenti europei che sono in fase di scrittura e per i quali, presumibilmente, avremo un testo definitivo a maggio 2021.

Questa fase di selezione è dunque utile a individuare le prime strategie, da affinare, e garantire che i POR siano in grado di sostenerle, con l’ottica dei fondi di investimento europei.

Cosa succede dopo la valutazione

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1. La costruzione della strategia di sviluppo urbano deve partire dalla individuazione di luoghi problematici, questioni critiche e fragilità socio-economiche presenti sul territorio, attorno alle quali sviluppare proposte dal chiaro valore sociale, in termini di rafforzamento dell’inclusione e riduzione delle disuguaglianze, e in relazione alle tre dimensioni tematiche prioritarie abitare, scuola e servizi socio- sanitari e socio-assistenziali).

2. La strategia di sviluppo urbano preliminare non è una strategia settoriale, ma un quadro di riferimento dei problemi e delle opportunità di sviluppo urbano sostenibile, connesso anche alla delicata fase attuale della vita dei comuni lombardi. Questo quadro di riferimento deve essere anche utilizzato per argomentare la selezione dell’ambito territoriale di concentrazione degli interventi e della spesa.

3. La perimetrazione dell’ambito di intervento è l’esito di una riflessione strategica e può fare perno su un ambito residenziale (quartiere, settore urbano) fragile, ma anche su un sistema di plessi scolastici o su una rete di servizi socio-sanitari e socio-assistenziali, collocati in aree della città che presentano particolari criticità, tanto in periferia che in aree del centro.

4. La strategia di sviluppo urbano dovrebbe essere l’esito di uno sforzo di integrazione di temi e competenze e la fase attuativa dovrebbe essere gestita da strutture di implementazione intersettoriali. Per questa ragione è importante che, fin dalla fase preliminare, nei Comuni vengano messi al lavoro gruppi intersettoriali.

5. La presenza di una ‘cabina di regia’ tecnico-politica è fondamentale in un’ottica di integrazione trans-settoriale e multi-scalare, come anche in una prospettiva di medio-lungo termine rispetto alla emersione e gestione di altre progettualità e occasioni di cofinanziamento.

6. I progetti dovranno costruire partenariati efficaci, e orientati a dare concretezze e fattibilità alle proposte presentate. In questa fase preliminare sarà sufficiente evidenziare quale sarà il percorso di coinvolgimento degli attori più rilevanti per dare corpo alla strategia e per garantirne l’efficacia.

7. Scuole e servizi socio-sanitari e socio-assistenziali vanno intesi come tasselli essenziali per la definizione di strategie di inclusione sociale a livello comunitario e di riqualificazione materiale di aree che presentano situazioni di difficoltà sociale e degrado materiale.

8. Il progetto di riqualificazione edilizia ed energetica degli ambiti selezionati (come nel caso degli edifici scolastici) dovrebbe essere

Sottolineature

(dalla presentazione DAStU del 17 febbraio 2021)

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Nell’ambito della strategia preliminare di sviluppo urbano sostenibile è possibile prevedere un’azione su un immobile che al momento della presentazione della strategia non è di proprietà pubblica? È necessario che l’immobile su cui si interviene debba essere di proprietà pubblica?

Sì, è possibile purché vi sia una ragionevole certezza della futura disponibilità/proprietà in tempo utile per l’attuazione.

È pertanto necessario che all’attuazione il bene sia nella disponibilità del Comune anche se non necessariamente come proprietà (uso in forza di altri contratti, di affitto, comodato, etc.).

È necessario che il Comune acquisisca la disponibilità del bene in tempi utili per l’attuazione della strategia stessa.

In assenza dei nuovi regolamenti europei sulla programmazione 2021 – 2027, sulla base dei regolamenti 2014 – 2020 e sulle bozze dei regolamenti 2021 – 2027 si chiede di tenere in considerazione che:

• Il Comune/beneficiario deve garantire che per 5 anni dall’erogazione del contributo non ci sia:

cambio di proprietà in modo da non determinare un vantaggio indebito a un'impresa o a un organismo di diritto pubblico;

una modifica sostanziale che alteri la natura, gli obiettivi o le condizioni di attuazione dell'operazione, con il risultato di comprometterne gli obiettivi originari.

• Non è ammissibile un valore di acquisizione di beni immobili superiore al 10% del costo dell’operazione, tale limite è innalzabile solo in caso di riqualificazione per bonifiche;

È ammessa la manutenzione ordinaria?

La manutenzione ordinaria non è mai ammessa.

Ultime faq disponibili sul sito

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La documentazione deve essere allegata con firma digitale?

L’invio della documentazione avviene tramite piattaforma Bandi On Line (BOL). La piattaforma genera un modulo di domanda di adesione che deve essere firmato dal legale rappresentante (o delegato) e allegato. Gli altri allegati (la strategia) possono non essere firmati digitalmente poiché sono inseriti nella piattaforma BOL ed inviati contestualmente alla domanda di adesione.

La proposta di progetto deve avere un avvio e conclusione in un arco di tempo libero del settennato (2021-2027), oppure esso è vincolato a tempistiche specifiche? In tal caso, in quanti mesi/anni deve esaurirsi il progetto? ?

la durata della proposta è legata ai tempi della programmazione UE 2021 – 2027. Questo significa che ad oggi l’unico vincolo temporale presente è che tutte le operazioni siano concluse entro giugno 2027.

Per conclusione delle operazioni si intende l’esecuzione di tutte le opere/attività, il pagamento di tutte le somme dovute, nonché la rendicontazione completa delle stesse a Regione Lombarda.

Non c’è un tempo minimo o massimo per l’avvio delle operazioni che possono essere modulate nel tempo attraverso criteri di consequenzialità logica, importanza per la strategia, ecc.

Si chiede che venga meglio descritto l’eventuale cofinanziamento locale richiesto. E’ possibile considerare quale cofinanziamento locale ad esempio, il costo del personale dedicato al progetto, l’eventuale accesso ai contributi reperibili dal conto termico (per efficientamento

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