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Provincia di Cagliari – Pag.42 06 marzo 2007

PULA.SARDEGNA RICERCHE

Pronto un progetto per estrarre oro dai vecchi computer

Le miniere d'oro del futuro saranno i vecchi computer pronti a finire in discarica, riciclare i rifiuti elettrici ed elettronici diventerà un vero e proprio business. Grazie a un progetto realizzato da Sardegna ricerche e dai dipartimenti di Chimica inorganica e analitica, e di Ingegneria elettrica ed elettronica, con la collaborazione della società Promea, sarà possibile estrarre metalli nobili come l'oro e il rame da vecchi computer, cartucce per stampanti esauste, o simcard non più utilizzabili. Gli studi durati ben sette anni, hanno dato dei risultati sorprendenti, e il procedimento di separazione dei metalli riutilizzabili dai materiali inutili, è stato appena brevettato. La palla ora passerà ai mercati, dove oro e rame vengono utilizzati: saranno proprio loro la cartina di tornasole del progetto presentato ieri pomeriggio al Parco scientifico di Piscina Manna. «Per recuperare i metalli utili dai computer è necessario prima sottoporlo a un procedimento meccanico, che consiste nella macinatura di tutte le sue componenti», spiega Paola Deplano dell'Università di Cagliari, responsabile del progetto. «La polvere ottenuta viene investita da correnti d'aria e acqua , dopodiché l'azione di reagenti non tossici fa sciogliere i metalli non nobili, separandoli dall'oro e dal rame». Più semplice è il recupero dei metalli preziosi dalle cartucce delle stampanti o dalle simcard dei cellulari: in questo caso basta esclusivamente un procedimento chimico. «La purezza dell'oro recuperato dai rifiuti elettrici ed elettronici si aggira attorno al novanta per cento», prosegue Deplano:

«Da un computer che pesa ventisette chilogrammi è possibile recuperarne ben quattrocento milligrammi». Il procedimento è stato riprodotto esclusivamente in scala di laboratorio, quindi è difficile per ora quantificare i costi di estrazione dei metalli nobili, ma il progetto è destinato a trovare spazio anche in altri settori oltre quello dell'elettronica come ad esempio l'odontoiatria. Secondo Franco Meloni, presidente della Promea, società che fa da tramite tra la ricerca accademica e il mondo imprenditoriale, «vedere i rifiuti da un punto di vista scientifico porterà notevoli vantaggi: recuperare i materiali significa allungare il ciclo produttivo delle materie prime». I risultati del progetto realizzato dall'Università, Sardegna Ricerche, e Promea, sono a disposizione delle imprese sarde che hanno intenzione di applicarla industrialmente.

(i. m.)

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