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Biblioteca digitale sella Società Ligure di Storia Patria

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A T T I D E L L A S O C I E T À L I G U R E D I S T O R I A P A T R I A

Vo l u m e LXXI

ATTI SOCIALI

V. V I T A L E - Ripresa

- Albo Sociale

MONOGRAFIE

A . R I G G I O - Genovesi e Tabarchini in Tunisia settecentesca R. DI TU C C I - Lineamenti Storici dell'industria serica genovese

D. CAM BIASO - Casacce e Confraternite medievali in Genova e Liguria P. R E V E L L I - Per la corologia storica della Liguria

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G E N O V A

N ELLA SEDE, DELLA SOCIETÀ L IG U R E DI ST O R IA PA T R IA

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Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012

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ATTI

DELLA

S O C IE T À L I G U R E D I S T O R I A P A T R I A

Vol. L X X I

I

G E N O V A

N E L L A S E D E D E L L A S O C I E T À L I G U R E D I S T O R I A P A T R I A

PALAZZO R O S S O

1 9 4 8

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PROPRIETÀ LETTERARIA RISERVATA

ISTITUTO GRAFICO BERTELLO — BORGO S. DALMAZZO (CUNEO)

Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012

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R I P R E S A

(RELAZIONE DEL PRESIDENTE P R O F . V. V IT A L E )

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Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012

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La Società Ligure di Storia Patria riprende con questo LXXI volum e degli Atti la propria attività scientifica. E’ vero che alla fine del 1 9 4 7 si è distribuito il volume LXX (La schiavitù in Liguria, di Luigi Tria) ma questo era stato preparato negli anni anteriori, durante l’amministrazione della “ Deputazione di Storia Patria per la Liguria „ e stam pato, tra molte vicissitudini tipografiche, nel periodo di transizione tra l’uno e l'altro ente, cosicché soltanto per quelle vicende di carattere tecnico il volum e è uscito quando la Società aveva ripreso il vecchio nome e l’antica funzione.

Nell’adunanza del 6 m arzo 1 9 4 8 il Consiglio Direttivo ha stabilito che, per il momento, data anche la necessità di ridurre le spese di stam pa, dovesse essere redatto soltanto un breve cenno riassuntivo delle vicende della Società (e della Deputazione che per alcuni anni l’ha sostituita) a datare dal 1 9 2 9 , a cui si arrestava l’ultima delle relazioni sull’attività so­

ciale dovuta al segretario del tem po, prof. Fran cesco Poggi.

Secondo la consuetudine, questo breve cenno avrebbe dovuto essere com pilato dal Segretario attualmente in carica ; ma poiché il ca so avev a voluto che l'attuale Presidente avesse assistito, con nomi e funzioni diverse, a tutte le vicende e i passaggi, venendo quasi a rappresentare la conti­

nuità della vita sociale, è parso che a lui spettasse rievocarn e le tappe.

E lo farà con la maggiore brevità possibile, non solo per evidenti ragioni pratiche, ma per la convinzione che gli Atti nostri, destinati specialmente alle memorie scientifiche e alle pubblicazioni docum entarie, non debbano essere ingombrati da troppo ampie e minute esposizioni, di valore storico molto limitato, sulla vita interna della Società ; e in questo apprezzam ento è stato conferm ato anche dalle vicende che hanno a cco m p a g n a to l’a n a ­ litica relazione sul periodo 1 9 1 7 - 2 9 e dalle recriminazioni, non sem pre ingiustificate, di enti e persone, che ne sono derivate.

Appunto in conseguenza di quelle lamentele, il Segretario prof. Poggi nella seduta del aprile 1 9 3 1 presentò al Consiglio direttivo le proprie dimissioni, che il Consiglio credette di dover accogliere, anche se con molto rincrescimento e riconfermando al Poggi la riconoscenza di tutta la Società per l’opera solerte, benemerita, disinteressata prestata per lunghi anni con profondo affetto e assoluta abnegazione.

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- Vi -

Nella seduta del 1 6 m aggio il nuovo Consiglio, eletto in quei giorni e del quale il prof. Vitale era entrato a far parte, lo pregò di assumere tem poraneam ente le funzioni di Segretario ; una tem poraneità che dura, in forme diverse, da diciassette anni.

Intanto la Società attraversava una crisi anche nella presidenza, per­

chè il prof- Enrico Bensa, che, nonostante la tard a età, aveva assunto con vivo fervore di propositi e di iniziative la direzione dei nostri lavori, co l­

pito da m alattia, non avev a potuto tradurre in atto i propositi stessi e aveva cessato di vivere alla fine di m aggio. L’illustre Presidente, che agli studi storico-giuridici aveva d ato tanti cospicui contributi, fu solennemente com m em orato nell’Assemblea del 1 6 gennaio 1 9 3 2 dal prof. Emilio Pan- diani con un eloquente discorso denso di dottrina e vibrante di affetto, inserito poi nel vol. LXI degli Atti.

Nella medesima seduta l’Assemblea elesse a nuovo Presidente il prof.

Mattia M oresco, Rettore dell’ Università, cultore di studi storico-giuridici, e per qualche tem po, in passato, Segretario della Società

1 primi tre anni della presidenza M oresco sono stati m olto attivi per quanto riguarda le pubblicazioni so ciali: oltre ai volumi L1X-LX11I degli Atti, accolti con largo favore dai Soci e dagli studiosi (1), è stato pub­

blicato, nella Serie del Risorgim ento, il secondo volume delle Lettere di Agostino e Giovanni R uftìni dall’esilio a cura di A . Codignola e, in edi­

zione a parte, Il Palazzo del Cornane di O . G rosso e G. Pessagno. Q uesta attività si è conchiusa col pod eroso volume LX1V degli Atti, che con te­

neva l’ albo sociale al 3 1 dicem bre 1 9 3 4 , una breve relazione del Segre­

tario sulla vita del sodalizio nel triennio, un suo succinto riassunto siste­

m atico dell’opera scientifica svolta dalla Società (Il contributo della Società L igu re alla cultura storica nazionale) e ben otto m onografie per diverso rispetto notevoli (2).

(1) Voi. LIX: V. V i t a l e , O nofrio Scassi e la v ita genovese d el suo tem p o (1 7 6 8-1836); voi LX: R. PlATTOLI, Lettere d i P iero B enintendi m ercan te d el 300 e G. P a p a i a n n i , L'A rch iv io d i M assa; voi. LXI, miscellaneo: E . PANDIANI, C om m em orazion e d i E nrico B en sa ; V. VITALE.

Un g iorn ale d ella R ep u bblica Ligure. € Il R ed attore Ita lia n o * e le sue v ic en d e; P. G. SALVI, Tre qu estion i d i storia fln alese; 0 . P a s t i n e , L’a rte d e l co ra llieri n ell'ordin am en to d elle co rp o r a z io n i g en o v esi; V. V i t a l e , In form azion i d i p o liz ia sull'am biente ligu re (1 8 1 4 -1 8 1 6 ); vol. LXII: P.

NuRRA, La co a liz io n e eu ro p ea con tro la R ep u bblica d i G enova, (1 7 9 1 -9 3 ); vol. LX1I1: V. Vi­

t a l e , D iplom atici e C onsoli d ella R ep u bblica d i G enova.

(2) C. B r u z z o , C ap itolato, con tratti e ord in am en to d ei la v o r i p er la costru zion e d elle m ura d i G en ova n el 1 6 3 0 -3 2 ; C. J o n a , G en ova e R odi a g li a lb o r i d el R inascim ento ; A. CANEPA, S opra un fram m en to d i una la p id e trov ato in S a n re m o ; R. L o p e z , L’attiv ità eco n o m ic a d i G en ova n el m a r z o 1253 secon d o g li a tti n o ta r ili d el te m p o ; R. Di Tucci, D ocum enti in ed iti su lla sp e­

d iz io n e e su lla m a fic n a d e i G en ovesi a C eu ta; E. P a n d i a n i , Il p rim o com an d o in m are d i An­

d r e a D oria, con uno studio sulle g a le e g en o v esi; V. V i t a l e , S tatu ti e ord in am en ti sul governo d el B an co d i San G iorg io a F a m a g o s ta ; R. ClASCA, R ela z io n i d ip lo m a tic h e fr a la R epu bblica L igure e la C isalpina n el 1797-1798.

Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012

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— VII —

Tanta attività, attestazione di rinnovato fervore di studi e di soddi­

sfacente situazione finanziaria, chiudeva un ciclo della vita sociale.

Mentre il volume LX1V era sotto stam pa, un provvedim ento g o v e r­

nativo di carattere generale (D ecreto 20 giugno 1935), riform ava tutto l’ordinamento degli istituti italiani di studi storici. Per quanto ci riguarda, la nostra Società e la Sezione Ligure della Deputazione di Storia Patria di Torino venivano fuse a costituire la Deputazione di Storia Patria per la Liguria, alla quale erano aggregate, com e Sezioni, le preesistenti S o ­ cietà di Savona e di Albenga-Ventimiglia. Avrebbe d ov u to costituirsi an ­ che una Sezione della Lunigiana, estesa sino a Massa e C a rra ra , con centro alla Spezia, assorbente le antiche Sezioni che facevan o c a p o alle Depu­

tazioni di Parm a e di Modena, ma in realtà questa Sezione, form ata soltanto sulla carta e variamente divisa e suddivisa per effetto delle tra ­ dizioni e delle rivalità locali, non ha funzionato mai.

Il Consiglio Direttivo della nuova Deputazione era costituito dal P re­

sidente di nomina ministeriale e dal Vicepresidente e da due Deputati designati dal Presidente e confermati dalla Giunta C entrale degli Studi Storici, oltre che dai Presidenti delle Sezioni. Praticam ente un tale C o n ­ siglio non è entrato mai in funzione e la Deputazione, sebbene il Consiglio non fosse più eletto dai Soci, ha continuato ad essere govern ata dagli uomini che erano stati alla testa della Società.

La fortuna ha voluto che al momento della trasform azione fosse a ca p o della Deputazione di Torino il nostro stesso Presidente e che, a v v e ­ nuta la separazione di quella in quattro Deputazioni regionali (Torino, Milano, G enova, Cagliari), egli stesso fosse conferm ato a presiedere la Deputazione Ligure. A sua volta, egli designò a far parte del Consiglio Direttivo il Vicepresidente della Società Ligure, m arch. P aolo A leram e Spinola e il Segretario, prof. Vitale, con l'aggiunta del prof. Emilio P an- diani, antico Socio e valoroso collaboratore degli Atti, cosicch é non si ebbero mutamenti nelle persone e quindi nell’indirizzo scientifico e am m i­

nistrativo dell’Ente.

Se a ciò si aggiunge che locale, suppellettile, biblioteca, fondi am m i­

nistrativi erano quelli stessi della Società, senza nessun ap p o rto da parte della Sezione della Deputazione torinese, si dovrebbe concludere che il cambiamento era soltanto nel nome, se non fosse necessario riconoscere che c ’erano alcune importanti innovazioni.

A parte il fatto che i Soci erano esclusi dall’ eleggersi il Consiglio Direttivo, la Società, divenuta statale, perdeva 1’ autonom ia scientifica e amministrativa. Essa doveva sottoporre alla Giunta Centrale il proprio piano di lavoro annuale e i bilanci, preventivamente approvati dall’ A s­

semblea, e anche la nomina dei revisori dei conti. Per quanto in verità non si siano avuti mai rilievi o opposizioni, si trattava di un’altra limita­

zione dei poteri sovrani dell’ Assemblea. Inconveniente assai più grave e

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- Vili -

male accetto era che gli appartenenti alla Deputazione si tro v av an o di­

visi in due categ o rie: i trenta Deputati, partecipi di diritto, di nomina ministeriale, su designazione del Presidente, e i Soci volontari e p agan ti;

distinzione che, male a cco lta dalla m aggioranza dei Soci, ha p ro v o ca to malumori e defezioni. A nche nel passato — e non può essere diversa- mente — la Società era stata costituita di elementi tecnici, gli studiosi per passione o per professione, e quindi collaboratori degli Atti, e gli am atori e dilettanti ; ma i primi, anche quando si chiam avano Belgrano, Desimoni, Vigna, Remondini, Staglieno, Pessagno, Issel, Imperiale, Poggi, non si sen­

tivano affatto in condizione giuridica superiore agli altri Soci, i quali, a lor volta, erano lieti e onorati di secondare col loro voto e col loro favore l’opera di quegli insigni studiosi.

Fu dovuto in gran parte al tatto e amabilità del Presidente M oresco, affezionatissimo alla vecchia istituzione, se non si sono avuti inconvenienti e la vita è continuata norm ale, quasi non si fosse cam biato che il nome.

L’Assemblea, per esem pio, ha sempre riunito Deputati e Soci, e nel co rso di parecchi anni si sono avute due soltanto di quelle riunioni separate dei Deputati che pure erano volute dal vigente regolam ento. Ma è inne­

gabile che alcuni Soci si sono disamorati e che è diminuito il numero delle nuove adesioni.

A nche l’attività scientifica è continuata immutata. Con molta o p p o r­

tunità, nei nuovi volumi degli Atti si è continuata la num erazione antica, in m odo che oggi non si ha alcuna interruzione nella serie che vanta novant’anni di esistenza e di lavoro.

11 primo volume pubblicato dalla Deputazione (LXV della ra cco lta degli Atti) com prende i Documenti sul Castello di Bonifacio nel secolo XIII, am pia collezione di atti notarili che illustra la vita civile ed e c o n o ­ m ica della più antica colonia genovese in C orsica, a breve distanza dalla sua fondazione. Questa serie integrata dai nuovi documenti sul castello di Bonifacio, pubblicati p o c o d o p o , com e i precedenti, dal prof. Vitale, ha richiam ato l’attenzione specialm ente degli studiosi della storia com m erciale e giuridica che vi hanno tro v ato form e nuove e affatto speciali di ra p ­ porti econom ici e giuridici, massime per quanto riguarda la guerra di corsa (l).

L ’am pia m onografia del P. Guglielmo Salvi intorno a un importante m om ento degli agitati rapporti tra G enova e il Finale (Galeotto del Car­

retto e la Repubblica di Genova) costituisce il volume LXVI. E ’ un im por­

tante contributo a quella storia della prima metà del 400 che nella recente storiografìa ligure ha assai scarso sviluppo. La seconda parte di questo

( l ) Cfr. A. La t t e s, Il diritto marittimo privato nelle carte liguri dei secoli XII e XIII, Tipo­

grafia poliglotta vaticana 1939 ; e specialmente A. SciALOlA, Contratti tipici del Castello di Boni­

facio nel volume Saggi di diritto marittimo, Società Editrice del Foro Italiano, Roma 1946.

Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012

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studio non è stata consegnata dall’autore, che, allontanatosi dalla Liguria, sembra aver abbandonato i nostri studi.

Ha tenuto dietro a questo volume una miscellanea contenente quattro studi: di C. Bruzzo, Note sulla gu erra del 1 6 2 5 ; di S. R ebaudi, Le statue dinanzi la facciata del palazzo ducale in Genova ; di A. Riggio, Tabarca e gli schiavi in Tunisia (1563-1702); e più esteso ed im portante di tutti, di O. Pastine, La politica di Genova nella lotta ven eto -tu rca dalla gu erra di Candia alla pace di Passarowitz, acuta e diligente indagine che reca nuova luce non solo sui discussi atteggiamenti della Repubblica, ma su tutta la politica italiana della seconda metà del XVII secolo e al principio del XVIII, ed è importante perchè ne risulta, senza preconcetti o tesi pre­

stabilite, che l’azione del governo genovese non era ispirata soltanto, com e è uso dire, al proprio interesse grettamente inteso, m a a larga visuale della situazione generale italiana- E' insomma uno studio di am pio respiro che rientra nella migliore tradizione dei nostri Atti. Il vol. LXVIII è stato pubblicato in tre distinti fascicoli ; il primo com prende I Sinod i genovesi antichi di Mons. D. Cam biaso; il secondo l’accennata aggiunta ai d o cu ­ menti di Bonifacio ; il terzo, Liguria Antica di E. C u rotto, che riprende una materia da lungo tempo trascurata negli Atti, è una riassuntiva espo­

sizione sistematica della preistoria e della storia ligure fino alla cad u ta deH’Impero Romano.

Finalmente nel 1942 fu pubblicato il volom e LXIX : L e pietre sepol­

crali di Arab Giamì (antica Cfiiesa di S. Paolo a Gala ta) pubblicate e illustrate da E. Dalleggio D’Alessio. Interessante per la riproduzione delle lapidi, il volume reca notevole contributo di nomi e notizie su molti ge­

novesi deceduti a Pera tra il XIII e il XV secolo e si aggiunge alle nume­

rose pubblicazioni sociali relative a quella importantissima colonia. Un altro manoscritto era pronto e già passato in tipografìa, quello di Luigi Tria sulla schiavitù in Liguria, quando, per l’ intensificarsi delle azioni belliche sulla fine del 1942 e nei due anni successivi, ogni attività rimase sospesa.

Naturalmente, con gli Atti rimase interrotta l’altra collezione alla quale negli ultimi anni si erano rivolte cure particolari.

G enova possiede — ed è generalmente meno noto di quanto sarebbe necessario e doveroso — la più antica e quindi la più im portante serie continua di atti notarili che si conosca, in quanto risale al secolo XII.

Data l’estensione dei commerci e l’intensità della vita econom ica genovese medievale, questa raccolta fornisce un materiale di prim’ordine per la storia del com m ercio e del diritto in tutto il M editerraneo, oltre a per­

mettere a G e n o v a '— unica tra le città italiane — di ricostruire la propria vita civile ed econom ica sin dal tempo del Barbarossa e di Enrico VI.

Di questi preziosi documenti molte parziali e sporadiche pubblicazioni erano state fatte, massime nei nostri Atti, a cura di valenti studiosi, sopra

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tutti benemerito l’infaticabile A rturo Ferretto. I numerosi studi di italiani e. più, di stranieri sui documenti pubblicati, ma soprattutto nell’inesauribile miniera di registri originali hanno acuito il desiderio di una loro siste­

m atica pubblicazione integrale, tanto più che uno studioso am ericano, il prof. Eugenio H. Bvrne dell’Università di Madison, circa trent’anni or sono ha fotografato i più antichi cartolari notarili, portandosi in A m erica oltre diecimila fotografie, comprendenti non meno di cinquantamila docum enti, che costituiscono il materiale di studio di una v e ra scuola di storia e c o n o ­ mica genovese fiorente presso quella Università.

Valendosi della collaborazione degli studiosi am ericani e unitasi — per dividere l'onere finanziario della pubblicazione — con la “ Collezione di Documenti e Studi per la Storia del Com m ercio e del Diritto co m ­ m erciale italiano ", la Storia Patria si è proposta di com inciare la pubblicazione integrale dei più antichi registri notarili. L’op era si è iniziata con un volume introduttivo — relatore il prof- Gian Piero Bognetti — sull’attuale com posizione dei registri stessi, risultanti dal disordinato a c c o ­ stam ento di frammenti di notai e di tempi diversi, sulla loro sistematica ricom posizione, con un piano organ ico limitato, per il m om ento, ai c a r ­ tolari del secolo XII, com e quelli che hanno per la loro antichità m aggior valore e sono più esposti all’azione distruggitrice del tem po.

D opo il volume introduttivo (P er l ’edizione dei notai liguri nel secolo XII, 195S) sono stati editi tra il 195S e il 1940 sette volumi, contenenti atti tra­

scritti da collaboratori nostri e am ericani. La pubblicazione, che ha avuto larga e c o in Italia e fuori, specialm ente da parte dei cultori di storia e con om ica e giuridica, è stata possibile sia perchè l’onere della spesa fu diviso co n la "C o lle z io n e " predetta, sia perchè il fattivo interessamento del Presidente M oresco av e v a p ro cu rato il necessario finanziamento.

Purtroppo, lo scoppio della guerra, anche a causa degl’interrotti ra p ­ porti coi collaboratori am ericani, ha tro n cato questa attività, com e poi le vicende ulteriori ogni manifestazione della vita sociale.

E ’ stata tuttavia una grande fortuna tra tante rovine che, sebbene il P alazzo R osso abbia subito nei piani superiori gravissimi danni, la nostra sede non abbia avuto a deplorare che i vetri rotti e due soffitti p erico­

lanti nelle stanze della biblioteca 'oggi riattati a cura del Municipio) e che nessun danno abbia subito la suppellettile libraria rimasta in sede. La parte più preziosa p erò — è noto che la Storia Patria possiede, in m ateria storica, una collezione di riviste e pubblicazioni di Società e A ccad em ie italiane e straniere che non trova riscontro nelle altre biblioteche cittadine — era stata tem pestivam ente p o rtata in salvo col generoso intervento dell’Ufficio municipale di A rte e Storia, al quale va tutta la nostra riconoscenza, tanto più ch e lo stesso Ufficio ha poi cu ra to il ritorno in sede del m ateriale.

A vvenuta la liberazione, il Ministero della Pubblica Istruzione ha n o­

m inato un Com m issario per la Giunta Centrale degli Studi Storici, il quale

Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012

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a sua volta ha designato un commissario per ciascuna delle Deputazioni, con l’incarico di ricuperare le suppellettili, riattare 1a sede e rimetterla in funzione riattivandone la vita amministrativa e scientifica, ma con l’espli­

cita disposizione che prima di procedere a qualunque riform a organ ica nel nome e negli ordinamenti occorresse attendere un provvedim ento le­

gislativo già in preparazione.

Con lettera 2 9 novembre 1 9 4 5 il prof. G aetano De Sanctis, Commis­

sario presso la Giunta Centrale, affidava, con le norm e su indicate, la tem poranea reggenza della Deputazione al prof. Vitale che ha a cce tta to perchè così non si interrompeva la continuità della vita sociale, e in una breve relazione, esposte le condizioni dell’Ente, non ha m an cato di far presente quello che sapeva voto generale, il desiderio cio è che potesse ricostituirsi l’antica e gloriosa Società Ligure di Storia P atria, senza di­

stinzione di diritti tra i suoi componenti.

Il voto fu confermato — e subito trasmesso al Ministero — dall’A s- semblea dei Soci tenuta il 6 aprile 1 9 4 6 , con la quale si riprendeva la vita sociale. Quest’Assemblea, dop o una breve relazione del Com m issario, che si augurava si potesse procedere al più presto all’elezione del Presi­

dente e del Consiglio Direttivo, deliberato l’adeguam ento della quoia so­

ciale a 200 lire e l’invito ai Soci vitalizi ad integrare an ch ’essi, nella misura che ritenessero più opportuna, la somma a suo tempo versata, stabilì di sospendere temporaneamente l’accettazione di nuovi Soci vitalizi, e diede mandato al Commissario di riallacciare i rapporti con i Soci che le d o ­ lorose vicende degli ultimi anni avevan o allontanato o disperso.

Fu anche espresso il desiderio che per facilitare questi contatti fosse quanto più possibile affrettata la pubblicazione del volume La schiavitù in Liguria, per il quale, dato il contributo dell’autore e uno straordinario sussidio ministeriale, la spesa non superava le possibilità finanziarie. Q uanto all’opera Le A rene Candide di Luigi Bernabò Brea, egualmente com inciata a stampare, poiché per lo sbalzo dei prezzi della c a rta e della m ano d ’opera, la spesa era troppo superiore ai mezzi disponibili, ogni decisione veniva rimandata. L’autore, cui premeva la sollecita pubblicazione, chiese allora di essere sciolto da ogni impegno verso la Storia Patria, rim bor­

sandola anche delle spese sostenute, e di provvedere per con to proprio all' edizione. Sebbene con molto rincrescimento, perchè si trattava di lavoro di notevole importanza e di argom ento che si riconnetteva alla Liguria Preistorica dell’Issel già pubblicata negli Atti, la proposta dovette essere accolta. Appena compiuta la stam pa, l’autore, affezionato S ocio, fece om aggio della sua pubblicazione alla nostra biblioteca.

Frattanto, con Decreto Legislativo 2 4 gennaio 1 9 4 7 n. 2 4 5 , pubblicato nella gazzetta ufficiale del 2 8 aprile, veniva restituita l’autonomia^alle De­

putazioni e Sdcietà storiche istituite e riconosciute dallo Stato anteriorm ente al 2 8 ottobre 1 9 2 2 . La Società Ligure, sorta nel 1 8 5 8 ed eretta in Ente

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— XII —

M orale sin dal 1898, en trav a naturalm ente in questa ca te g o ria ; p erciò l’assem blea, c o n v o c a ta il 31 m aggio, d ich iarav a ricostituita la S o cie tà Ligure di Storia Patria e ritorn ato in v ig o re, in quan to applicabile, l’ultimo sta ­ tuto, del 1927, da aggiornarsi a tem p o op p o rtu n o , e fissava al 21 giugno successivo la nuova co n v o ca z io n e per p ro ce d e re alla nom ina del Presi­

dente e del Consiglio Direttivo. Nello stesso tem p o delib erava di co n se r­

v a re ai Deputati per tutto il 1947 ogni diritto co m e S oci effettivi, salv o a pregarli di co m u n icare nel 1948 se volessero ulteriorm ente far p arte della S ocietà.

L’Assem blea del 21 giugno elesse a Presidente il Sen. F e d e rico R icci, a V ice presidente il m arch . G ian C a rlo D oria e il prof. V ito V itale, a Consiglieri : dott. C o rr a d o A stengo, prof. C a rlo B o rn ate, prof. Teofilo O ssian De Negri, prof. Bruno Minoletti, a v v . G iuseppe M orgavi, dott.

Pietro Muttini, prof. Emilio P and iani, prof. O n o ra to Pastine, dott. Felice Perroni, prof. G iuseppe Piersantelli, gen. A bele P iva, a v v . A gostin o Virgilio.

11 Consiglio, c o n v o c a to la prim a volta il 19 luglio 1947, p ro ce d e tte all’assegnaEione delle ca rich e n om inando S eg retario il prof. De Negri e co n ferm an d o tesoriere il dott. A stengo ch e d a lungo tem p o rico p riv a questa c a ric a con a p p assio n ato interesse e im pareggiabile perizia ; m a si tro v ò di fronte alla g ra v e crisi della presidenza p erch è il Sen. R icci, alle­

g an d o le m olteplici o ccu p a z io n i e la m an ca n z a di specifica co m p e te n z a , non a v e v a a c c e tta to la nom ina, resistendo an ch e alle più insistenti p res­

sioni. Il Consiglio deliberò tuttavia di rin n ovare le insistenze, sa lv o a p ren ­ dere, se del c a s o , una decisione alla ripresa autunnale dei lavori. Infatti nella seduta del 10 dicem b re, persistendo il Sen. R icci nella sua decisione, deliberò di c o n v o c a r e l’assem blea il 2 0 dello stesso mese per p ro c e d e re all’elezione del n u o vo Presidente. E l’A ssem blea p o rtò i suoi voti sul prof.

V itale, forse in ricon oscim en to della diuturna o p e ra d a ta alla S toria P atria ; e p oich é rim aneva s c o p e rto uno dei posti di V icepresidente, vi ch ia m ò l’a v v . Virgilio.

NeH’assum ere la c a r ic a il neo Presidente si disse g ra to ai c o n s o c i della p ro v a di fiducia, m a d e p lo rò l’a b b a n d o n o della trad izion e ch e v o lev a alla testa della S o cie tà uomini au torevoli e di prim o pian o nella vita cittadin a.

Si d ich ia rò tuttavia lieto di co m in cia re la nuova funzione p resen tan d o il volum e finalmente co m p iu to su L a Schiavitù in L igu ria , assai ben riuscito d o p o tante fortu nose v icen d e, a n ch e nella veste tip o g rafica, del quale riassunse il con ten u to in d ican d on e l’im p ortan za per la storia giuridica e del costu m e.

R iacq u istata l'au to n o m ia am m inistrativa e scientifica e ricostituita negli o rgan i direttivi, la S o cie tà si p ro p o n e di riprendere co n rin n ovato v ig o re, p er q u an to la difficoltà dei tempi p erm etta, la sua o p e ra di studio e di divulgazione della storia gen ovese. Ma qualunque attività essa debb a svol­

g ere o c c o r r e prim a di tutto ch e gli am ato ri e i cultori di questa storia —

Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012

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- XIII -

e sono molti a G enova e nella Liguria — le si stringano a tto rn o co n fo r­

tandola con la loro adesione e sovvenendola con l’aiuto finanziario, indi­

spensabile mentre le spese amministrative e di stam pa so n o ta n to elevate.

Basta pensare che se il costo di ogni co p ia del volum e L X X , per 1 c o n ­ tributi dell’autore e del Ministero della P. I. non ha raggiunto le d u ecen to lire della quota sociale, altrettanto non può dirsi del volu m e attu ale che non ha avuto alcun sussidio straordinario. L’annua sovven zion e ministeriale pel 1948 di circa 70 mila lire rappresenta un aiuto m olto m o d esto , o n d e , se non si vuol in taccare l’esiguo capitale della S ocietà, si p rosp etta l’eventualità di dover sospendere o diradare le pubblicazioni, che so n o la nostra stessa ragion d ’essere. E anche un eventuale aum ento della q u o ta so cia le ch e l’Assemblea voglia decidere potrà attenuare, non elim inare le difficoltà tra le quali ci dibattiamo-

Due elementi costituiscono però una speranza e una prom essa : l’af­

fluire di nuovi Soci negli ultimi mesi, cosicch é d o p o gli sbandam enti e le perdite degli anni dolorosi, il numero dei soci è oggi press’ a p o c o quello del 1 9 3 9 ; l’accoglim ento da parte di Soci annuali e vitalizi dell’invito a rendere possibile la nostra vita con volontari contributi o co n ad eg u am en to di quote. Primo ne aveva dato di propria iniziativa l’esem pio — e fu l’ultima prova di affetto all'am ata S ocietà — il co m p ian to prof. M oresco, versando già nel 1945 tremila lire in ad egu am en to della sua q u o ta v ita­

lizia. Successivam ente hanno versato allo stesso sco p o diverse som m e il m arch. A m brogio Sauli, il m arch. Gian C arlo D oria e il m arch . M arcello G ropallo. I Soci on. Camillo C orsanego, prof. M anfredo Giuliani, Emilio Vaggi e Giovanni V ernazza hanno a n ch ’essi anticipato contributi cospicui in attesa di trasform are in vitalizia la loro iscrizione, m entre numerosi altri (dott. L. Balestrieri, ing. F. Berini, prof. L. B ern ab ò B rea, Mons. D.

C am biaso, avv. A. Cappellini, av v . L. C arran za, “A . C o m p a g n a ” , C o n ­ sorzio A utonom o del Porto, A. Dellepiane, prof. T. O . De Negri, G . Di Negro, A. Faini, A vv. G. G iam paoli, m arch. G- B G ritta, prof. O . G rosso, prof. N. Lamboglia, P. G. Lantrua, Municipio della Spezia, a v v . L. Peirano, prof. G. Penaglia, prof. B. Penco, prof. P. Revelli, E. V alle, prof. V . Vi­

tale, dott- L. Zonza) hanno risposto all’appello p ortan d o a tre a qu attro a cinquecento e anche a mille lire la propria quota ; ric o rd o speciale m e­

ritano il signor O razio Brignola che ha versato 5000 lire e l’a v v . G iuseppe e il dott. G erolam o Morgavi che, in più della quota annu a, hanno d a to 2500 lire ciascuno.

Se, c o m ’è augurabile, questi esempi saranno seguiti (p u rtrop p o in questo genere di attività e di studi non si può fare assegnam ento su altri aiuti e la Società deve contare soltanto sui propri Soci e sulla lo ro volon terosa p ropaganda) si potrà svolgere il program m a che il C onsiglio D irettivo si è tra ccia to e nel quale rientra anche il d ov ero so rico rd o dei S oci sco m ­ parsi durante gli ultimi anni. Si tratta di un lungo elenco di insigni studiosi

(16)

— XIV —

e di benemeriti per il co stan te e d e v o to interessam ento alla vita so ciale, dai due ex Presidenti m arch . C esare Im periale di S a n t’A n g elo e Prof.

Mattia M oresco e dal Segretario prof. F ra n c e s c o P oggi a G iuseppe Pes- sagn o, E n rico Guglielmino e G iovanni M onleone, a P a o lo A leram e Spinola e O nofrio Sauli, e tanti altri. L ’elenco è p u rtro p p o m olto lungo (l) e non sarà ag ev o le ra cco g lie re gli elementi an ch e per succinte biografie : sa rà

m olto grad ita la collab o razio n e dei S oci, alm en o nel fornire dati e notizie.

V orrem m o non interrom pere la trad izione di un volum e an n u ale di Atti, an ch e se di prop orzion i ridotte ; per il volum e L X X II, d a pubblicarsi nel 1949, il m ateriale in p arte è p ro n to in p arte p rean n u n ciato .

Un’iniziativa che ci sta m olto a cu o re è quella dei N otai. E ’ un im­

pegno d ’o n o re al quale la S o cietà non può m a n ca re ; m a d u p lice è la

( l ) In attesa di poter raccogliere in un prossimo volume i cenni biografici, ci limitiamo a dare qui in nota un puro elenco, purtroppo già lungo, e forse, non pertanto, incom pleto, dei soci defunti dopo il 31 dicem bre 1934 :

1 9 3 5 : Canepa prof. Antonio, Capurro sac. Giuseppe, Fabbricotti C arlo Andrea, Manfroni prof. Camillo, Marsano mons. A lfredo, Poggi prof. Agostino.

1 9 3 6 : Campora prof. Giovanni, Costa Fran cesco Dom enico, Levati P. Luigi Maria, Porrini prof, avv Raineri, Saivago Raggi march. Paris

1 9 3 7 : Berio avv. Fausto, Centurione Scotto m arch, ing. Carlo, C opello avv. G iovanni Mario, De Amicis mons. G iacom o Maria, Defornari m arch. Luigi, Fasce R od olfo, Figoli De G en ey s conte Eugenio, Lercari Gian Luigi, Pareto Spinola m arch, ing. Damaso, Serpi nob. don G iovanni, V alle prof. Leopoldo.

1 9 3 S : Bassi prof. Adolfo, Bonguadagno dott. G erolam o, Casaretto Emma ved. D rovanti, C at­

taneo Adorno march. Luigi, Galdini avv. Vittorio, Lanza di Scalea principe Pietro. Mangini sac.

prof. Emilio, Oliva Cesare, Pes di Yillam arina e d’Azeglio march. Salvatore, Serra m arch. C aterina.

1 9 3 9 : Berlingieri prof. avv. Fran cesco, C roce Beppe, Lattes prof. A lessandro, Sauli Scassi march, dott. O nofrio, Spinola march. Paolo Alerame.

1 9 4 0 : Ascari dott. Celso Mario, Bignone prof. Santo Filippo. Garibaldi E nrico Luigi, G a- votti march. Lodovico, Imperiale di Sant’Angelo march. Cesare, Monaci sac. dott. Silvio. Preve Cesare, Rubatto Carlo, Sanguineti mons. dott David.

1 9 4 1 : Brunetti avv. Carlo Mario, Bruzzone rag. Michele, Cipollina avv. M arcello, C ostanzo Alberto, Noberasco prof. Filippo, Pallavicino m arch. Alessandro, Passalacqua M arco, Pisano G ia ­ com o, Rolandi Ricci n. h. dott. G erolam o, Spinola di Lerma march. Luigi.

1 9 4 2 : Dall O rso Mario, De Ferrari avv. Francesco, De Ferrari principe dott. G erolam o, Bruzzo gen. Carlo, Gavotti m arch. L odovico, Gentile m arch. Gian Carlo, Pavesi dott. Cam illo, Rinaldi prof. Evelina, Rollino mons. Francesco,

1 9 4 3 : Balduino conte dott. Giuseppe, Boccalandro avv. Francesco, Bruzzo gen. Carlo, C am ­ panella ing. Tito, Cassanello dott. Paolo, Chiossone avv. David, Dufour ing. Gustavo, Guglielm ino prof. Enrico, Massuccone avv. Francesco Giovanni, Panigada prof. Costantino, Pessagno m arch, dott. Giuseppe, Poggi prof. Francesco.

1 9 4 4 : Canevello prof. Edoardo, Doria Lamba march. Francesco, Maglione march, avv. G iu ­ seppe, Sciolla avv. O done.

1945 : Borlasca dott. Ugo, Cuneo dott. Nicolò, Giusti prof. Antonio, P esce Maineri avv. Am­

brogio, Ridella prof Franco, Serra cap. Italo.

1 9 4 6 : Bellotti prof. Silvio, Borzino Emilio, Donetti avv. Vincenzo, Maineri nob. R iccard o M oresco prof Mattia. Saivago Raggi march, dott. Giuseppe, Scem i Paolo.

1947: Bozzano ing. C ristoforo, C arrara dott. V enceslao, Massardo ing. Angelo, M onleone dott. Giovanni, Muttini prof. Pietro, Puri rag. Alessandro.

1 9 4 8 : Andriani prof. Giuseppe, Bagnasco mons. G io Batta, Carrega march. Antonio, De Mar­

tini ing. Augusto, Noziglia dott. Augusto, Sauli Scassi march. Catinha n. Eattorno, Tobino dott.

Alfredo.

Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012

(17)

- XV -

difficoltà. A parte la consueta e assillante questione finanziaria, non è a g e ­ vole tro v a re i collaboratori per un la v o ro di lettura e di trascrizion e che non si presenta nè facile nè dilettevole. Un volum e è p erò in la v o ro da parte dell’A rchivio di Stato, a un altro attende il prof. G iuseppe O reste, ed altro m ateriale giacente presso la S ocietà ha bisogno soltan to d ’essere collazion ato sugli originali. A nche il prof. Krueger dell’U niversità di Cin­

cinnati sta com piendo la trascrizione di un notaio sulle fotografie già ri­

co rd a te ; è nostro voto e proposito che quell’Università, oltre la co lla b o ­ razione tecn ica, si assuma almeno la parte m aggiore dell’on ere della stam pa, tanto più che le nostre difficoltà sono a ccre sciu te dalla ce ssa ­ zione della " Collezione di Documenti e Studi ” che divideva co n noi le spese, onde tutto il peso grava sulle nostre gracili forze.

Bisogna sperare che la fortuna aiuti i nostri propositi e la nostra buona volontà. Certo è che la Società Ligure non p u ò venir m eno al dovere di continuare le due serie che le danno nom e non o scu ro tra le istituzioni italiane di studi storici. Le sue edizioni, costituenti il “ C o r p u s ” della storiografìa ligure, com e presentazione di fonti d o cu m en tarie e co m e opere di vasta e solida ricostruzione che non potrebbero essere com piute o alm eno pubblicate da singoli studiosi, d evon o co n se rv a rle il trad izio­

nale prestigio scientifico.

Ma la Società sa di avere anche scopi divulgativi. F o rse non senza ragione è stata talvolta accu sata di essere tro p p o chiusa in se stessa e quindi p o co conosciuta. Perciò il nuovo Consiglio ha ritenuto op p o rtu n o riprendere, rinnovandolo nelle forme, un esperimento già fatto nel passato.

In anni orm ai lontani (cfr. Atti, XLVI, fase. I pag. XLI segg.) si son o te­

nute nella sede sociale conferenze e conversazioni scientifiche, d o p o qual­

che tem po interrotte forse per l’ambiente tro p p o chiuso o per il c a r a t­

tere trop p o accad em ico . Nostro proposito è stato invece diffondere la c o ­ noscenza della storia nostra, intesa nel più largo significato e nei più diversi aspetti, divulgando presso un largo pubblico i risultati degli studi a carattere scientifico.

In unione con la Sezione genovese dell’ "Istituto di Studi L igu ri” si è organizzata una serie di conversazioni intitolate appunto “Storia N ostra”

e tenute nel salone della C am era di C om m ercio signorilmente m esso a nostra disposizione. Hanno successivamente parlato :

dott. Nino Lamboglia su Am purias, la P om pei Catalana, e T a rcheologia ibero - ligure ;

prof. V. Vitale . . : Vita e com m ercio nei notai gen o v esi d e l D uecento ; prof. C arlo Bornate . : La caduta di Costantinopoli e la perdita delle

colonie genovesi del Levante ; prof. T. O . De Negri : Topografia di Genova antica ;

prof. O . Pastine . . : Genova e l’im pero Ottomano nei secoli X V I I e X V III;

(18)

- XVI -

prof. T. O . De Negri a rch . C . C eschi . prof. G . Piersantelli prof. P . Berri . . prof. V. V itale dott. C. A sten go .

Segni di Roma nei Monti L iguri;

Architettura religiosa genovese dopo il m ille;

L’arte negli atlanti genovesi del Medioevo ;

Una triade di medici genovesi del primo Ottocento;

Guelfi e Ghibellini a Genova nel Duecento ; Genova nella numismatica.

Le solite ragioni eco n o m ich e hanno im pedito di inserire in questo volum e alm eno un breve riassunto delle m aterie trattate. S p eriam o di p o terlo fare in a v v e n ire : è infatti intendimento del C onsiglio, c o n fo rta to dalla b u on a affluenza del pubblico, di continuare la serie delle con versazion i, a lla rg a n d o la cerch ia degli argom enti e invitando a p arlare a n ch e chi, fuori del ristretto am bito degli specialisti, possa intrattenere su m ateria interessante, sotto qualunque asp etto, la vita genovese e ligure del p a ssa to . Q uesti i nostri propositi ; ai Soci sorreggerli co l fattivo con sen so e co n l’ efficace contributo.

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- XVII -

A L B O S O C I A L E

CO N SIG LIO DIRETTIVO

Vi t a l e prof. Vito

Do r i a m arch, dott. Gian C arlo

Vi r g i l i o avv. Agostino

De Ne g r i prof. Teofìlo Ossian

As t e n g o dott. C orrad o

Bo r n a t e prof. Carlo .

Mi n o l e t t i prof. Bruno

Mo r g a v i avv. Giuseppe .

Pa n d ia n i prof. Emilio

Pa s t i n e prof. O n orato

Pe r r o n i dott. Felice .

Pi e r s a n t e l l i prof. Giuseppe Piva gen. Abele

- Presidente - Vicepresidente - Vicepresidente - Segretario - Tesoriere - Consigliere

»

»

»

»

»

SO CI O N O R A R I

Byrne prof. Eugène H. - Columbia University D oehaert prof. Renée - Université - Bruxelles

^ O f i I r n - i r

Krueger prof. Hilmar C. - U niversity'Cincinnati - ,O h i o New Y o rk C i n c . i n n a . t i , Lopez prof. R oberto S. - Y ale University - New H ^ferTConnécticut Reynolds prof. Robert L. - U niversity'M adison'W Tsconsìn— 1 a a VvV

A SO CI VITALIZI o

S c o n s / \

Anfossi dott. Antonio (1927) Balduino Dott. Domenico (1924) Belimbau dott. Eugenio (1924) Bensa Felice (1929)

Bibolini ing. G. B. Lerici (1929) Bognetti prof. dott. Gian Piero -

Milano (1929)

Bruzzo nob- dott. Alfonso (1934) Bruzzo conte C arlo (1931)

Calpestri A. Italo - California (1896) Cam biaso m arch. Pier Giuseppe ( l929) Candioti A lberto M. - Buenos-Ayres

(1924)

Carpanini Pellegrino - Lerici (1924) C attan eo di Beiforte m arch , ing. A n­

gelo - Novi Ligure (1930)

C attaneo A d orn o n. Luserna di R o rà m arch. G iuseppina (1930)

Cerutti dott. F ra n c o (1942) Codevilla Mario (1928)

C oop erativa G aribaldi (S o c .d iN a v ig .) Doria m arch, dott. G ian C a rlo (1926) Drovanti Anna (1928)

Drovanti Maria (1928)

D urazzo m arch, dott. G iuseppe M aria (1930)

Fon tanab ona Ettore (1896)

( l ) In parentesi la data di associazione.

(20)

- Xvuì -

G allian A m alia V a H openainer (1926) G allo m arch . Matilde n. Serra (1927) G aribaldi nob. a v v . G . N icolò (1930) G io rd a n o prof. a v v . L u d o v ico (1924) G ro p allo m arch . M arcello (1920) G u ag n o ing. E n rico - Torino (1927) G u ala A m ed eo (1928)

L av o ra tti rag . A rtu ro (1941)

N egrotto C am b iaso n. Giustiniani m arch . Matilde (1952)

Pallavicino G ro p a llo m arch . M aria (1925)

P allav icin o m arch , dott. Stefano Lu­

d o v ic o (1929)

P erag allo m ag g .re A lb erto (1928) P eragallo C ornelio - R o m a (1926) P ic ca rd o dott. A n d rea Luigi (1928) Podestà C ataldi N. D. baron essa Giu­

seppina (1937)

P u ccio Prefum o co n te d o tt. F ra n c e ­ s c o (1924)

P u ccio Prefum o Jon (1924) R aggi m arch . Antonio (1927)

Sauli Scassi m arch , dott. a rch . A m ­ brogio (1929)

S co rz a M. G . A n gelo (1924) Serra m arch . O rs o (1927)

S O C I ANNUALI

A cca d e m ia Ligustica di Belle Arti (1873)

A m ico R inaldo (1948) A nfosso ing. D ario (1948) A n sald o R o c c o (1948)

A n to n u cci a v v . G iovanni (1942) A sten go dott. C o rra d o (1925) Balestreri d ott. Leonida (1934)

Barni prof. Gianluigi - Milano (1940) Bensa ing. P ao lo (1930)

Berini ing. F e d e rico - La Spezia (1928) Berlingieri dott. A d rasto (1948) B ern ab ò B rea prof. Luigi - Siracusa

(1942)

Berri dott. Pietro - R ap allo (1943) B ev ilacq u a A gostino - (1948) B ia n co P o m p e o (1938)

B iblioteca C ivica Berio (1858)

B iblioteca C iv ica “ Gian Luigi Ler- c a r i ” (1928)

Biblioteca C om unale di Sam pierda- rena (1930)

B iblioteca C om un. di Sanrem o (1923) B iblioteca C om unale di Imperia (1932) B iblioteca della F a c o ltà di Ingegne­

ria - G e n o v a (1898)

B iblioteca N azionale S. M arco - V e­

nezia (1929)

Biblioteca U niversitaria di Torino Bocksruth P. Michele O . S. B. - Liegi

(1936)

B o d o a n o av v . A ngelo (1946)

B oggiano P ico prof. sen. A ntonio (1890)

Bonzi p. Umile d a G e n o v a O M. C.

(1942)

B org ogn o dott. G . B. (1932) B orn ate prof. C a rlo (1914) B ozzo Giuseppe (1948)

Bozzola doti- Ferd in an d o (1948) Brignola O ra z io (1934)

Brunetti dott. Bruna (1948) Bruschettini prof. G io rg io (1948) Bruschettini dott. M ario (1934) Burlando dott. F e d e rico (1 9 4 7 ) Calvini prof. Nilo - B ussana (1939) C am biaso mons. d ott. D om enico (l 899) C am era di C o m m ercio e Industria »

G enova (1921)

C am era di C o m m ercio e Industria - La Spezia (1921)

C anepa ing. Stefano - San R em o (1947) Cappellini av v . A n ton io (1932) Caprile Enrico (1923)

C arp an eto P. C assiano O .M .C . (1937) C arp an eto sac. prof. G iuseppe (1937)

Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012

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- XIX -

Cari-ansa avv. Livio - Pisa (1924) C asanova prof. Fausto (1938)

Cassa di Risparmio di Genova (1923) Castello prof. Margherita (1934) Caum ont Caimi conte Lodovico (1920)

Centro di Studi Francescani per la Liguria (1939)

Chelini Antonio (1946)

Chiavola prof. Giorgio (1939) Chiesa avv. Aldo (1930) Chiossone Ernesto (1948)

Ciasca sen. prof. Raffaele-Rom a (1932) Circolo Artistico Tunnel (1882) Club Alpino Italiano, Sezione di Ge­

nova (1948)

Codignola prof. Arturo (1923)

«C om p agn a, A » (1923)

Consorzio Autonomo del Porto di Genova (1922)

Corsanego avv- Camillo - Roma (1923) Curotto prof. Ernesto (1940)

D’Amico Francesco (1948)

De Bernardi sac. Domenico - Argen­

tina (1947)

De C aro rag. Raffaello (1948) De Cavi march. Giannetto (1947) De Fornari Paolo Luca - Serravalle

Scrivia (1932)

Del Brenna rag. Giuseppe (1948) Del Carretto di Balestrino march- avv.

Domenico - Albenga (1923) Dellepiane Arturo (1939)

Dellepiane avv. Giuseppe - Fegino (1930)

De Magistris Leandro (1948) De Micheli nob. Silvio (1948)

De Negri prof. Teofilo Ossian (1932) Desimoni mons. Lazzaro (1923) Di Negro dott. Giulio - Marola (1942) Di Tucci prof. Raffaele-Cagliari (1920) Doria m arch. G. B. (1947)

Doria Bombrini march. Rosetta (1925) Doria avv. Gustavo (1925)

Doria Lamba dei March. Vittorio (1920)

F a c c o sac. Ilario (1 9 3 0 ) Faini Amelia (1948)

Fassio Pio G iuseppe (1 9 0 9 ) F erran d o Luigi (1925) Gerì rag. Claudio (1 9 4 8 ) G iacch erò dott. G iulio (1 9 4 5 )

G iam paoli avv. G io rg io - C a r r a r a (1932)

Gibelli ing. G uido (1 9 4 8 )

Giuliani Manfredo - Pon trem oli (1 9 1 6 ) Giusta P. D om enico O . F . M. (1 9 4 7 ) Giustiniani m arch. E n ric o - R o m a

(1920)

Giustiniani m arch R a im o n d o - R o m a (1920)

G n ecco Emilio (1947) Gotelli dott. Mario (1 9 4 8 )

G ram atica di Bellagio co n te M imo - Pietra Ligure (1 9 4 6 )

Gritta m arch. G. B. (1 9 3 8 )

Guiglia avv. G ia c o m o - R o m a (1928) Gustinelli dott. C a rlo (1 9 4 7 )

Istituto S. Maria Im m a co la ta - R o m a (1911)

Labb ing. arch . M ario (1 9 1 9 ) Lagostena prof. A n g elo ( l 9 2 l ) Lam boglia dott. Nino (1 9 3 1 ) Landi dott. Floro (1 9 4 8 )

Lantrua P. G iovanni O . F . M. (1 9 4 2 ) L avagna colonnello F r a n c e s c o (1 9 2 1 ) Lertora prof. Elsa (1 9 3 4 )

Lopez de G onzalo A n to n io (1 9 4 8 ) Lopez de G onzalo M ario (1 9 4 8 ) M acciò dott. M ario (1 9 4 0 )

M agnasco F o rtu n ato (1 9 4 7 )

Mannucci prof. F ra n c e s c o Luigi (1 9 4 7 ) Manzitti dott. F ra n c e s c o (1 9 4 7 )

Marchini dott. Luigi (1 929) Mariani prof. G iuseppe (1 9 3 8 ) Merlini rag. R u ggero (1 942) Minoletti dott. Bruno (1936) Monchiero rag. G e ro la m o (1 939)

(22)

- XX -

M ordiglia av v . A ld o (1948) M orgavi dott. G e ro la m o (1935) M orgavi a v v . G iuseppe (1919)

M orozzo della R o c c a dott. R aim on d o - Venezia (1957)

M unicipio della Spezia (1917) Municipio di S a v o n a (1915) Musotti Clais - R iv aro lo (1947) O neto dott. G iuseppe (1948) O reste prof. G iuseppe (1956) O rigoni dott. Luigi (1948) O rsolin o Ezio (1948)

O rv ie to C e sare - Preglia di D o m o ­ dossola (1946)

Pandiani prof. Em ilio (1904) P a ro d i A lberto (1948)

P aro d i a v v . R inaldo (1929) P aro d i S a n d ro (1948)

P a ssalacq u a dott. U go (1947) Pastine prof. O n o ra to (1925) P astorin o prof. T om m aso (1954) P eirano a v v . Luigi - V igolzone ( l 919) Pena glia prof. G iuseppe - Preglia di

D om od ossola (1956) P en co prof. B ianca (1940) Perosio a v v . Giulio (1948) Perroni dott- Felice (1948)

Persi prof. Guglielm o P ao lo - L e c c o (1924)

P esce dott. G iovanni (1956) Piersantelli prof. G iuseppe (1925)

Piva generale A bele (1957) Predazzi a v v . Cam illo (1947) Puri ing. A m b ro gio (1948) Puri dott. A ugusto (1948)

Q u arello dott. Maria Giulia (1948) R a g g io rag . C am illo (1948)

R a g g io rag . C esare (1948) R a g g io ra g . Pietro (1954)

R eg g io m arch , ing. G ia c o m o (1906) Revelli Beaum ont prof. P a o lo (1928) R icci sen- dott. F e d e rico (1910)

R iccioni rag . Leo (1947)

R iggio prof. Achille - R eggio C alabria (1958)

R im assa M ario (1947) Rossi dott- F e d e rico (1946)

Rossi F ra n c e s c o - C airo M ontenotte (1946)

R o v e re to prof. G ae ta n o - Chiavar*

(1907)

S a c c o m a n n o U go Sebastiano (1946) S c ia cc a lu g a sac. Stefano (1948) Schiaffìni prof. A lfredo - R om a (1928) S cotti sa c. Pietro (1948)

Sem inario A rcivescovile di G en ova (1898)

Serra m arch . G iovanni (1931) Serra a v v . Luigi Serafino (1902) Servi ra g . Stefano (1948)

S ocietà del C asino (1897)

S o cie tà E co n o m ica di Chiavari (1916) Sopranis m arch , dott. G i u s e p p e (1920) Spinola m arch . F ra n co - P agan a (1925) Spinola m arch . M arco - Tassarolo

(1925)

T o rto ra c a p . Virginio (1948) Tria a v v . Luigi - R om a (1959) Triulzi a v v . G uido (1928)

Ufficio Belle Arti e Storia del C o m u n e di G en ova (1952)

V a cca ri F ed erico (1948) V aggi Emilio (1948) Valle Emilio (1958)

V a ra ld o dott. Alessandro (1916)

Varni prof. D avide (1948) V enzano rag. A driano (1941) V ernazza Giovanni (1954) Virgilio avv. Agostino (1906) Virgilio Ia co p o (1948)

Vitale prof. Vito (1914)

Vivaldi Pasqua m arch. U m b e r t o(194 Z onza Luigi (1929)

Z u ccarin o mons- Pietro (1940)

R om a

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A CH ILLE R IG G IO

GENOVESI E T A B A R C H I N I

IN TUNI S I A S E T T E C E N T E S C A

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G E N O V E S I E T A B A R C H I N I I N T U N I S I A S E T T E C E N T E S C A

Se il registro dei morti e dei matrimoni delPA rchivio dei C ap­

puccini italiani di Santa Croce in Tunisi mette in suggestiva evidenza la parabola demografica degli ultim i tabarchini caduti in schiavitù nel 1741 (1), quello dei battesimi rivela la singolare vitalità di Tabarca genovese (2).

L isola dei Lomellini, oltre alla sua importanza econom ica e militare, ha avuto una sua specifica funzione nello sviluppo delle colonie cristiane della Reggenza. I suoi robusti pionieri, di transito o fissati sul suolo, fornirono alle comunità cosmopolite della terra­

ferma i risultati generosi delle loro più disparate attività so cia li:

industria, commercio, diplomazia, fede missionaria, m edicina, ecc.

Ma, principalmente, Tabarca dava le sue floride donne agli europei della Tunisia (3), quando in tutta la vasta estensione del te r­

ritorio barbaresco la presenza del sesso femminile cristiano era vietato, e tollerato in casi eccezionali (4). A tal proposito, si può pensare che l’impresa di Younès-Bey sia stata proprio una lontana necessità sim ile

(1) Cfr. ACHILLE RIGGIO, Cronaca tabacchina dal 1756 al primordi dell'ottocento, ecc., in « Revue Tunisienne » N. 31-32, 3° e 4° trimestre, 1937, passim.

(2) Per notizie su questo registro, si veda A. RlQQlO, Comunità calabresi nell'Archivio dei Cappuccini italiani in Tunisia (1777-1807), in . Archivio Storico per la Calabria e la Lucania », 1939, fascicolo III-IV, pp. 363 e segg.

(3) Non erano rare neppure le genovesi che andavano spose a stranieri. Il primo Atto di matrimonio è del primo luglio del 1781, in cui si legge che Franceseo Ant’ Ubber, svizzero, si unisce a Nicoletta Testi, da Genova.

(4) Tipico il divieto fatto ai francesi di condurre, o far venire donne, in Barberia. Sulla fine del secolo XVIII, la loro assenza portava « dans tous les esprits la tristesse & l’ennui». Non solo, ma dalla « monotonie accablante » derivavano « les vices les plus abominables, une entière corruption de moeurs, l’abandon aux plus honteux d ésordres». Cfr. Voyage en Barberie, ou Lettres écrites de l'ancienne Numidie pendant les années 1785 & 1786, ecc., par M. L’ Abbé PoiR E T Paris, M.DCC.LXXXIX, vol. I, pp. 7 e segg.

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ai classici ratti d ell’epoca eroica (5). In trig h i e dissidi per il possesso d ell’ isola celavano, forse, il vero incentivo d ell’ avventura, sorretta segretam ente dalle varie collettività locali d’Europa (6). Insiem e alla cupidigia del b o ttin o , erano le giovani prolifiche donne di Tabarca che stim olavano m usulm ani e cristiani contro i solidi tabarchini (7).

I quali, però, anche da captivi, vollero — in maggioranza — mantenere in tatte le loro origini etnografiche, creando una superba casta, confusa, sì, nella policrom a popolazione tu n isin a, ma non inserita in volgari rinnegam enti. C erto, influiva sui loro anim i quella indipendenza, quasi sovrana, goduta n e ll’isola ospitale, dov’essi avevano costruite le loro case, “ ornées de beaux ja r d in s ” , (8) e non meno li aveva so­

stenuti il soccorso religioso degli in stan cab ili Cappuccini.

Le esigenze m aterialistiche del vivere quotidiano dovevano, per­

tan to, im porre l ’in ev itab ile, e num erose furono le tabarchine che sposarono stran ieri, particolarm ente francesi. N ell’ elemento islamico

— che ebbe anche la sua parte cospicua — con le donne entrarono pure i rin n eg ati di sesso m aschile, e traccia d ell’ onomastica isolana si rin ­ viene in docum enti del tem po. Un M ustafà Leone, ad esempio, figura fra quei notabili che ospitarono, nel settem bre del 1 7 9 8 , alcuni a i tan ti di C arloforte, portati in schiavitù a T u n isi (9). Il dramma ta ar chino — di cui la tram a è stata tessuta un po’ dappertutto (10) a za’

contornato di rem ota poesia, dai registri di Santa Croce, che rappre

(5 ) «Il prit (Y ounès) vingt jeunes filles pour son sérail et quelques garçons pour les s/i j 330), poi

C fr. Correspondance des Beys de Tunis et des Consuls de France avec la cour (, E . P l a n t e t , Paris, 1 3 9 4, vol. 11, pp 3 2 7.

(6) Un naturalista francese ammetteva senz'altro che l’occupazione di Tabarca del 1 stata provocata da banali questioni donnesche, C fr. Fragments d ’un voyage dans les f

Tunis et d'Alger, fait de 1783 a 1786 par LOUICHE RENÉ DESFONTAINES, publiés par Mr.

De La Ma l l e, Paris, 183S, vol. II, passim.

(7 ) Bella razza, in v ero ! Lo storico sardo Giuseppe Manno ce li descrive com e ^ di fiorita gioventù o di robusta salute; corporatura di faticanti; bell'aria di volto, e

u p\ 1738 si erano graziate nelle fem m ine; palesi i segni di lieta feco n d ità». E per quelli che ne f abarca trasferiti dall’isola africana a quella di S. Pietro in Sardegna, informa che «al giungere in^ jnser0 del conchiuso acco rd o (fra il Tagliafico ed il Marchese della Guardia) trenta matrimoni si ^ allo stesso tempo-, le giovani spose trovavansi tutte incinte nell’approdare in Caglia MARCELLO V i n e l l i , Un episodio della colonizzazione in Sardegna. Studio storico con inediti, Cagliari, 1896, pp. 38.

(8 ) Cfr. POIRET, op, cit., pp. 177.

' del

(9) Cfr. P i e r r e GRANDCHAMP, Les Tabarqulns de Tunis, in «La Tunisie F r a n ç a i s e » 15 e 22 novem bre 1941.

( 1 0 ) A parte le pretese, più o meno legittime, di Venezia, di Torino, della T o s c a n a , era presa di mira dalla Francia, dall’Inghilterra, d alf Austria, e, financo, dalla D a n im a rc a .

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