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Relazione sull attività scientifica del Centro per Ricerche di Filosofia Medievale. Anno accademico 2001/2002

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Relazione sull’attività scientifica

del Centro per Ricerche di Filosofia Medievale Anno accademico 2001/2002

Nell‟anno accademico 2001/2002, i membri del Centro per Ricerche di Filosofia Medievale “Carlo Giacon” hanno sviluppato personali linee di ricerca, che nel loro insieme sono rappresentative di molte aree di specializzazione in Filosofia Medievale. In accordo con le finalità e le metodologie indicate nello Statuto del Centro, tali ricerche hanno compreso diversi ambiti e settori disciplinari, e hanno incluso lo studio, l‟edizione e il commento di vari testi. In particolare, sono stati presi in esame:

a) la tradizione filosofica tardo-antica e patristica;

b) la „translatio studiorum‟ nel mondo arabo;

c) gli intrecci tra storia ecclesiastica e spiritualità medievale, la formazione delle istituzioni culturali e del discorso filosofico e teologico tra la fine del XII e l‟inizio del XIII secolo;

d) la formazione della mentalità scientifica nel XIII secolo attraverso i commenti alla Fisica di Aristotele. A questo tema il Centro Giacon ha dedicato il convegno internazionale La

―NUOVA FISICA‖ tra ‗200 e ‗300. Mutamenti concettuali nella scienza della natura:

logica, gnoseologia e ontologia, Padova, 7-8 giugno 2002;

e) due grandi personalità dell‟ambiente universitario e regolare della fine del XIII secolo come Enrico di Gand e Giovanni Duns Scoto;

f) gli esiti del pensiero scientifico medievale nella formalizzazione della treoria del motus nel XIV secolo;

g) la tradizione aristotelica tra Medioevo e Rinascimento.

L‟attività scientifica dei membri del centro si può suddividere in sette aree di ricerca.

1. Edizioni, traduzioni e studio di testi inediti

Nell‟ambito del progetto di ricerca, la Dott. D‟Ancona ha studiato i rapporti fra i commenti tardo-antichi al corpus aristotelico e le traduzioni arabe. I risultati di questa comparazione sono stati pubblicati nel volume Der Kommentar in Antike und Mittelalter. Beiträge zu seiner Erforschung (cfr. bibliografia), e possono essere così riassunti: nel mondo di lingua greca sono stati elaborati, in età imperiale, vari modelli di commento a testi filosofici autorevoli; fra questi, nella scuola peripatetica (Aspasio e soprattutto Alessandro di Afrodisia) è adottato il modello di commento per lemmi, mentre i commenti dei platonici sui dialoghi presentano una gamma più varia, che non include peraltro il commento per lemmi. Ciò è vero anche per i primi neoplatonici che hanno commentato Aristotele: Porfirio e Giamblico. A partire da Siriano, però, nella scuola di Atene si instaura l‟abitudine di commentare Platone seguendo il modello del commento per lemmi: Siriano stesso commentando la Metafisica, e Proclo commentando l‟Alcibiade I, il Timeo e il Parmenide, si comportano in questo modo. Ad Alessandria, nel V e VI secolo, i commenti neoplatonici ad Aristotele seguono lo stesso modello. La circolazione dei commenti tardo-antichi nel mondo di lingua araba, attraverso le traduzioni del IX e X secolo, ha perciò contribuito a rafforzare nei filosofi arabi la convinzione della sostanziale unità della tradizione esegetica greca. Da Alessandro di Afrodisia a Simplicio e Filopono, tutta la filosofia greca post-

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aristotelica appare unitaria, anche grazie alla forma letteraria del commento.

In quest‟ambito è in fase avanzata la traduzione e il commento dei seguenti testi:

a) Plotino, La discesa dell‘anima nei corpi – Enneadi IV 8[6];

b) Plotiniana Arabica, Pseudo-Teologia di Aristotele, capitoli 1 e 7: Detti del sapiente greco;

Il dott. G. Catapano ha intrapreso la traduzione e il commento de I Dialoghi filosofici di Agostino che verranno pubblicati nella collana I classici del pensiero, diretta da Giovanni Reale della Rizzoli.

Per il periodo medievale la Dott. Donati ha studiato e in parte edito numerosi commenti alla ai libri naturales:

a) commenti anonimi, rispettivamente al De anima, al De generatione et corruptione, a Meteore I, al De somno et vigilia e allo pseudo-aristotelico De plantis, contenuti nel ms. Cambridge, Peterhouse, 157, I, ff. 105ra-174vb.

Grazie ad uno studio analitico dei rimandi reciproci e a una dettagliata comparazione stilistica la Dott. Donati ha potuto accertare che i cinque commenti anonimi sono opera di Guglielmo di Clifford († 1306), commentatore inglese attivo verso il 1250-1260 e autore di un commento alla Fisica anch´esso conservato nel ms. Peterhouse 157 (ff. 43ra-104va). Mentre il commento alla Fisica di Clifford aveva già attirato l´attenzione degli studiosi, i cinque commenti anonimi erano stati finora quasi completamente ignorati dalla ricerca. Insieme con il commento alla Fisica, essi costituiscono un interessante documento della recezione dei libri naturales in Inghilterra verso la metà del XIII secolo. La descrizione di questi commenti, l´analisi dei rimandi reciproci, la comparazione stilistica, la lista dei titoli delle questioni e l´edizione di questioni scelte costituiscono l´oggetto dello studio: William of Clifford (1306) and some anonymous commentaries on Aristotle´s libri naturales of MS Cambridge, Peterhouse, 157 (De anima, De generatione et corruptione, Meteora I, De somno et vigilia, De plantis), in corso di preparazione.

Il dott. Roberto Plevano ha concentrato la sua attività di ricerca principalmente sul completamento dell‟edizione critica delle Quaestiones super II et III libros De anima Aristotelis di Giovanni Duns Scoto († 1309).

L‟edizione critica dell‟opera, da pubblicare congiuntamente dal Centro per Ricerche in Filosofia Medievale “G. Giacon” (Università di Padova) e dalla School of Philosophy della Catholic University of America (Washington, D.C.), costituisce il quinto e conclusivo volume della serie Beati Iohannis Duns Scoti Opera Philosophica. L‟edizione è in corso di realizzazione da un gruppo internazionale di studiosi (Prof. Timothy B. Noone e Prof.

Romuald Green, Catholic University of America, Washington D.C.; Dott. Roberto Plevano, Università di Padova; Prof. Kent Emery, University of Notre Dame, Indiana; Prof. Carlos Bazán, University of Ottawa, Canada; Dott. Andrew Traver, Southeastern Louisiana University), sotto la direzione del Prof. Timothy B. Noone e con sede di coordinamento presso la School of Philosophy, Catholic University of America, Washington D.C.

Nell‟ambito della pubblicazione della serie Beati Iohannis Duns Scoti Opera Philosophica, il dott. Roberto Plevano ha avviato un progetto di informatizzazione dei testi. Il risultato finale sarà diffuso su CD-ROM allegato al volume V della serie. Due dei cinque volumi sono già disponibili in forma elettronica con la capacità per l‟utente di compiere ricerche di

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singole voci.

Ha proseguito inoltre con l‟edizione del Quodlibet V di Enrico di Gand, nell‟ambito dell‟edizione critica dell‟Opera Omnia coordinata dal Centro De Wulf-Mansion dell‟Università Cattolica di Lovanio.

Il dott. Riccardo Quinto ha pubblicato una distinzione del libro III del commento alle Sentenze di Ugo di S. Cher.

Pubblicazioni

D'ANCONA C., Pseudo-Theology of Aristotle, Chapter I: Structure and Composition, «Oriens.

Zeitschrift der internationalen Gesellschaft für Orientforschung», 36 (2001), p. 78-112.

D'ANCONA C., Commenting on Aristotle. From Late Antiquity to the Arab Aristotelianism, in Der Kommentar in Antike und Mittelalter. Beiträge zu seiner Erforschung hrsg. von W.

Geerlings u. Chr. Schulze, Brill, Boston-Leiden-Köln 2001, p. 200-251.

DONATI S., The Doctrine of dimensiones indeterminatae in the Commentary Tradition of the Physics in the XIIIth and in the Early XIVth Century, in The Dinamics of Aristotelian Natural Philosophy from Antiquity to the Seventeenth Century, ed. C. H. Leijnhorst - C. H.

Lüthy - J. M. M. H. Thijssen (Medieval and Early Modern Science 5), Brill, Leiden- Boston-Köln, 2002, pp. 188-223

DONATI S., La discussione sulla materia nella tradizione di commento della Fisica:

commentatori inglesi degli anni 1240-1270 ca., in: Il commento filosofico nell‘occidente latino (secc. XIII-XV), ed. G. Fioravanti, C. Leonardi, S. Perfetti (Societé Internationale pour l‟Étude de la Philosophie Médiévale -Rencontres de Philosophie Médiévale, 10), Brepols, Turnhout, 2002, pp. 185-232.

DONATI S., Ed., Medioevo XXVII (2002), numero monografico dedicato alla recezione medievalle dei libri naturales e della filosofia della natura di Aristotele.

PLEVANO R., “La tradizione filosofica nei codici della Biblioteca Antoniana.” Il Santo 42 (2002), 29-46.

PLEVANO R., “Henry of Ghent on the Distinction by Reason: the Case of the Divine Attributes”, negli atti del convegno “Between Aquinas and Scotus: Henry of Ghent‟s Contribution to the Transformation of Scholastic Thought”. The Wulf-Mansion Centre for Ancient and Medieval Philosophy, Katholieke Universiteit Leuven (Belgio). (in corso di pubblicazione).

R.QUINTO, Le Commentaire des Sentences d'Hugues de St.-Cher et la littérature théologique de son temps, in corso di stampa in Hugues de Saint-Cher, OP., bibliste et théologien, Actes du colloque international, Paris, 13-15 mars 2000, a c. G. Dahan, Ed. Brepols, Turnhout (con ed. di Hugonis de Sancto Caro Opus in Sententias Petri Lombardi, l. III, dist. XXXIV)

2. Le fonti latine, greche e arabe del pensiero medievale

La dott.ssa Cristina D‟Ancona ha messo in evidenza il ruolo decisivo svolto dai commenti tardo antichi, per lo più attraverso la mediazione araba, sulla tradizione medievale sia aristotelica che neo-platonica.

La dott.ssa Cecilia Martini ha svolto indagini

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L‟indagine della Dott. Donati ha si è concentrata sullo studio della nozione di materia nei suoi diversi aspetti e sulla nozione di causalità naturale nell´ambito della tradizione di commento dei libri naturales nel XIII e nei primi del XIV secolo. In particolare, l‟attenzione si è focalizzata su commenti inglesi alla Fisica e al De generatione et corruptione. I risultati di queste ricerche costuiscono l´oggetto di alcune conferenze tenute presso vari congressi internazionali (v. lista delle conferenze).

Il dott. G. Catapano si occupa della dottrina agostiniana delle virtù morali.

Pubblicazioni

D'ANCONA C., Proclus, Denys, le Liber de Causis et la science divine, in Le contemplateur et les idées. Modèles de la sciece divine du néoplatonisme au XVIIIe siècle, études réunies par O. Boulnois, J. Schmutz et J.-L. Solère, Vrin, Paris 2002, p. 19-44.

D'ANCONA C., "To bring back the Divine in us to the Divine in the All". VP 2, 26-27, in Metaphysik und Religion. Zur Signatur des spätantiken Denkens, Akten des Internationaler Kongreß vom 13.-17 März 2001 in Würzburg hrsg. von T. Kobusch u. M. Erler, Saur, München - Leipzig 2002, p. 517-565.

D'ANCONA C., Les Sentences de Porphyre entre les Ennéades de Plotin et les Eléments de Théologie de Proclus, in Porphyre. Sentences sur les intelligibles, texte grec, traduction française, introduction, notes et lexique, CNRS, UPR 76, Histoire des doctrines de l‘Antiquité tardive et du haut Moyen Age dirigée par M.-O. Goulet-Cazé (in collaborazione). (in corso di stampa)

D'ANCONA C., Le Liber de causis, in Dictionnaire des Philosophes Antiques publié sous la direction de R. Goulet, Supplément au vol. I (in collaborazione con R.C. Taylor). (in corso di stampa)

D'ANCONA C., Plotin. IV 3[49]. Le Chapitre 15, in Séminaire de Philosophie Antique, Plotin, édité par M. Dixsaut et D. O‟Brien, 2000. (in corso di stampa)

D'ANCONA C., The Timaeus model for Creation and Providence. An example of continuity and adaptation in early Arabic philosophical literature, Proceedings of the International Conference Plato‘s Timaeus as a Cultural Icon, Notre Dame (Indiana). (in corso di stampa) D'ANCONA C., Arabic Philosophy as a Guideline for the reception of Aristotle in the Middle Ages, in Die Anfänge der Aristoteles-Rezeption im lateinischen Mittelalter, Internationale Konferenz, Albertus-Magnus-Institut Bonn. (in corso di stampa)

D'ANCONA C., Greek into Arabic : Neoplatonism in Translation, in The Cambridge Companion to Arabic Philosophy ed. by P. Adamson and R.C. Taylor, Cambridge U.P. (in corso di stampa)

D'ANCONA C., cura del volume: D. Gutas, Pensiero greco, cultura araba, trad. it. di Cecilia Martini, a cura di CDA, Einaudi, Torino 2002.

D'ANCONA C., cura del volume: Aristotele e Alessandro di Afrodisia nella tradizione araba.

Atti del colloquio "La ricezione araba ed ebraica della filosofia e della scienza greche", Padova, 14-15 maggio 1999, a cura di C. D'Ancona e G. Serra, Il Poligrafo, Padova 2002.

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D'ANCONA C., Prefazione a: M. Zambon, Porphyre et le Moyen-Platonisme, Vrin, Paris 2002 (Histoire des Doctrines de l'Antiquité Classique, XXVII)

D'ANCONA C., recensione a R. Arnzen, Aristotle's De Anima. Eine verlorene spätantike Paraphrase in arabischer und persischer Überlieferung. Arabischer text nebst Kommentar, Quellengeschichtlichen Studien und Glossaren (Aristoteles Semitico-Latinus 9), «Oriens.

Zeitschrift der internationalen Gesellschaft für Orientforschung», 36 (2001), p. 340-352.

D'ANCONA C., recensione a H. Dörrie Y' - M. Baltes, Die philosophische Lehre des Platonismus. Platonische Physik (im antiken Verständnis) II. Bausteine 125 - 150: Text, Übersetzung, Kommentar (Der Platonismus in der Antike. Grundlagen - System -

Entwicklung, begründet von H. Dörrie Y', fortgeführt von M. Baltes, Band 5), Stuttgart - Bad Cannstatt, Frommann - Holzboog, 1998, «Mnemosyne», 55.2 (2002), p. 242-251.

D'ANCONA C., recensione a M. Baltes, Dianoemata Kleine Schriften zu Platon und zu Platonismus, hrsg. von A. Hüffmeier, M.-L. Lakmann und M. Vorwerk (Beiträge zur Altertumskunde, Band 123), Stuttgart - Leipzig, B.G. Teubner, 1999, «Mnemosyne», 55.2 (2002), p. 226-234

D'ANCONA C., recensione a P. Athanassiadi, Damascius. The Philosophical History. Text with translation and notes. Apameia, Athens, 1999, «Mnemosyne», 55.2 (2002), p. 251- 257.

D'ANCONA C., recensione a B. Reis, Der Platoniker Albinos und sein sogenannter Prologos.

Überlieferungsgeschichte, kritische Edition und Übersetzung (Serta graeca. Beiträge zur Erforschung griechischer Texte, Band 7), Wiesbaden, Dr. Ludwig Reichert Verlag,

«Mnemosyne», 55.5 (2002), p. 613-626.

D'ANCONA C., recensione a M.R. Miles, Plotinus on Body and Beauty. Society, Philosophy and Religion in Third-century Rome, Oxford - Malden (Mass.), 1999, «Adamantius», 8 (2002), p. 334-335.

D'ANCONA C., recensione a T. Dorandi, Le stylet et la tablette. Dans le secret des auteurs antiques (L'Ane d'Or, 12), Les Belles Lettres, Paris 2000, «Elenchos. Rivista di studi sul pensiero antico», 23 (2002), p. 151-154.

MARTINI, C., La tradizione araba dei primi due libri della Metafisica di Aristotele: Alpha Elatton e Alpha Meizon, in Aristotele e Alessandro di Afrodisia nella tradizione araba. Atti del colloquio sulla recezione araba ed ebraica della scienza e della filosofia greche, Padova, 14-15 maggio 1999, a cura di C. D‟Ancona e G. Serra, Il Poligrafo, Padova 2002, pp. 75-112.

MARTINI, C., The Arabic version of the book Alpha Meizon of Aristotle‟s Metaphysics and the testimony of MS. Bibl. Apostolica Vaticana, Ott. Lat. 2048, in Le traducteurs au travail. Leurs manuscrits et leurs mèthodes, èditès par J. Hamesse, Brepols 2001, pp. 173- 206.

MARTINI, C., YaÌyæ ibn „Adî‟s Commentary on the Metaphysics (Book a): Method and style of composition, in Arabic Sciences and Philosophy: Methods, Problems, Example.

Proceedings of the Fifth General Meeting of the International Society for the History of Arabic and Islamic Science and Philosophy. Cartagine, 28th November-2th December 2000, in corso di stampa.

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MARTINI, C., wj1 ejrwvmenon: alcune interpretazioni arabe di Metaph. L 7, in Aristotele ed i suoi esegeti neoplatonici. Logica ed ontologia nelle interpretazioni greche e arabe. Atti del colloquio promosso dal CNR - Centro di Studio del Pensiero Antico e dalla European Science Foundation - Network Late Antiquity and Arabic Thought, Roma, 19-20 ottobre 2001, in corso di stampa.

MARTINI, C., traduzione di D. Gutas, Pensiero greco e cultura araba, trad. italiana di C.

Martini, a cura di C. D‟Ancona, Einaudi, Torino 2002.

CATAPANO G., Il concetto di filosofia nei primi scritti di Agostino. Analisi dei passi metafilosofici dal Contra Academicos al De vera religione, Institutum Patristicum Augustinianum, Roma 2001 («Studia Ephemeridis Augustinianum», 77), pp. 365.

CATAPANO G., La natura antignostica della filosofia secondo Plotino , in Fondazione Centro Studi filosofici di Gallarate, Ritorno della gnosi? , a cura di I. Tolomio, Gregoriana, Padova 2002, pp. 79-91.

CATAPANO G., RECENSIONI (per il Sito Web Italiano per la Filosofia):

P. PORRO (cur.), The Medieval Concept of Time. Studies on the Scholastic Debate and its Reception in Early Modern Philosophy , Brill, Leiden-Boston- Köln, 2001, in «SWIF», ottobre 2002 (Sito Web Italiano per la Filosofia, http://www.swif.uniba.it/lei/recensioni/crono/2002-10/porro.htm).

A. POPPI, Ricerche sulla teologia e la scienza nella Scuola padovana del Cinque e Seicento , Rubbettino, Soveria Mannelli (Catanzaro) 2001, in

«SWIF», aprile 2002 (Sito Web Italiano per la Filosofia,

http://www.swif.uniba.it/lei/recensioni/crono/2002-04/poppi.htm) e in

«Rivista di Filosofia neo-scolastica», XCIV (2002), pp. 573-575.

L. Alici, L'altro nell'io. In dialogo con Agostino, Roma, Città Nuova, 1999, in

«SWIF», ottobre 2001 1999

(http://lgxserver.uniba.it/lei/recensioni/crono/2001-10/alici.htm)

L. ALICI, R. PICCOLOMINI, A. PIERETTI (a cura di), Interiorità e persona.

Agostino nella filosofia del Novecento / 2 , Città Nuova, Roma 2001, in

«SWIF», novembre 2001 (Sito Web Italiano per la Filosofia,

http://www.swif.uniba.it/lei/recensioni/crono/2001-11/agostino.htm).

PLEVANO R., Interdisciplinary Biographical Dictionaries, Greenwood Press, Westport, CT - London 2002. Vol. 1: From Polis to Empire—The Ancient World, c. 800 B.C. – A.D. 500, ed. A. G. Traver. Voci: Andronico di Rodi, Aristotele, Platone, Plotino, Porfirio, Proclo.

Vol. 2: The Rise of the Medieval World, 500 – 1300, ed. J. K. Schulmann. Voci: Ruggero Bacone, Gerardo di Cremona, Enrico di Gand, Robert Kilwardby, Pietro di Giovanni Olivi, Riccardo di Mediavilla, Guglielmo di Auvergne.

3. Il pensiero scientifico medievale

L‟attività del Centro si è concentrata sugli sviluppi ed esiti del pensiero scientifico medievale, visto nella prospettiva della nascita di una moderna mentalità scientifica. A quest‟area si collega il convegno internazionale organizzato dal Centro a Padova La ―NUOVA FISICA‖ tra ‗200 e ‗300. Mutamenti concettuali nella scienza della natura: logica, gnoseologia e ontologia. Il dott. Plevano, come ricordato, sta curando l‟edizione critica delle questioni sul De anima di Giovanni Duns Scoto. La ricerca del dott. Zanin si è concentrata sulla struttura teorica dell‟azione naturale, così come essa è delineata nei commenti ai libri naturales di Aristotele dei maestri parigini della metà del XIV secolo, i quali sono considerati,

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dalla storiografia del pensiero medievale, come “allievi” del piccardo Giovanni Buridano. I maggiori risultati che ho conseguito nelle mie ricerche possono essere riassunti in due punti: 1) l‟azione naturale è sottoposta ad un‟indagine di tipo matematico che non concerne solamente l‟aspetto formale del cambiamento, ma incide direttamente sullo statuto ontologico degli enti mobili: la “dottrina dei modi rerum“, esposta da Nicola Oresme nel suo commento alla Fisica, deriva da un ampliamento dello spazio in cui l‟immaginazione matematica, per così dire, può essere impiegata per spiegare, e non solo per descrivere (secondo la celebre dicotomia di von Wright) il movimento; 2) la combinazione delle suggestioni tratte dallo studio dei trattati di Perspectiva e l‟innegabile diffusione del metodo delle calculationes perfezionato ad Oxford (la

“regola di Bradwardine” sul calcolo delle velocità nel moto è accolta da tutti i maestri parigini) contribuiscono a rinnovare l‟immagine della natura e del cambiamento naturale in generale, conferendo alla materia uno spessore tale da renderla in gran parte indipendente dalla forma e da consentire così di applicare la matematica allo studio dei fenomeni fisici allo scopo di conseguire risultati dotati di valore “scientifico”.

La cornice concettuale peripatetica rimane intatta e la fisica tardo-medievale deve essere considerata un sistema teorico “incommensurabile” rispetto alla scienza moderna, per dirla con Feyerabend, ma non può essere negato, sulla base dei risultati conseguiti nelle ricerche di quest‟ultimo anno, che la “matematizzazione” della natura cambia, nel corso del „300, non solo l‟immagine del cosmo ereditata da Aristotele, ma anche lo statuto ontologico degli enti in movimento.

Pubblicazioni

ZANIN F., «La rielaborazione del concetto di vis derelicta in Nicole Oresme», pubblicato in D.

PRIORI (a cura di), Atti del I Convegno Internazionale su Francesco d‘Appignano (Appignano del Tronto (AP), 26-27 maggio 2001), Appignano del Tronto (AP), Centro Studi “Francesco d‟Appignano” 2002, 117-159.

ZANIN F., «Possibilità e probabilità nella scientia naturalis secondo Buridano e Oresme», in corso di pubblicazione in Medioevo, 28 (2003), numero miscellaneo a cura di G. Catapano.

ZANIN F., «Il moto come complexe significabilis» in corso di pubblicazione negli atti del Convegno Internazionale “La nuova fisica tra ‗200 e ‗300”, organizzato il 7 e l‟8 giugno 2002 dal Centro Interdipartimentale di Studi per il pensiero medievale C. Giacon (Dipartimento di Filosofia, Università degli Studi di Padova).

ZANIN F., «Passio corruptiva/passio corruptiva», in corso di pubblicazione negli Atti del Convegno Internazionale ―Cum inter doctores disputantur‖, Parma (Dipartimento di Filosofia dell‘Università degli Studi) 16-18 maggio 2002, a cura di S. Caroti e J. Celeyrette.

4. Ruolo e spazio istituzionale della filosofia nelle università medievali: la tradizione aristotelica

Nel corso del 2002 le ricerche del Prof. Bianchi sulla tradizione aristotelica hanno seguito tre principali direttrici: 1) la storia „istituzionale‟ dell‟aristotelismo (introduzione nel

curriculum universitario, atteggiamento degli Ordini religiosi, proibizioni e condanne ecclesiastiche); 2) aristotelismo e „averroismo‟ nell‟etica e nell‟epistemologia di Boezio di Dacia; 3) continuità e discontinuità nella tradizione aristotelica fra tardo medioevo e

rinascimento. In quest‟ultimo ambito, il Prof. Bianchi ha in particolare rivisto e integrato di alcune appendici sei saggi già pubblicati in divese sedi, che saranno raccolti nel volume

―Interpretare Aristotele con Aristotele‖. Saggi sull‘aristotelismo del Rinascimento (in

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preparazione nella collana Subsidia Mediaevalia Patavina)

BIANCHI L., “„Interpréter Aristote par Aristote‟: parcours de l‟herméneutique philosophique à la Renaissance”, Methodos. Savoirs et Textes, 2, 2002, pp. 267-288 (traduzione francese di un articolo già pubblicato nel 1996 sulla Rivista di storia della filosofia).

BIANCHI L., “Ordini mendicanti e „controllo ideologico‟: il caso delle province domenicane”, in Studio e ‗studia‘: le scuole degli Ordini Mendicanti tra XIII e XIV secolo. Atti del XXIX Convegno internazionale della Società internazionale di studi francescani e del Centro interuniversitario di studi francescani, Centro italiano di studi sull‟alto medioevo, Spoleto 2002, pp. 303-338.

BIANCHI L., « Un Moyen Âge sans censure ? Réponse à Alain Boureau », Annales. Histoire, Sciences Sociales, 57, 2002, pp. 733-743.

BIANCHI L., “Felicità terrena e beatitudine ultraterrena: Boezio di Dacia e l‟articolo 157 censurato da Tempier”, in P.J.J.M. Bakker (a cura di), Chemins de la pensée médiévale.

Mélanges Zénon Kaluza, Brepols, Turnhout 2002, pp. 335-350.

BIANCHI L., Boezio di Dacia, Sull‘eternità del mondo. Traduzione, introduzione e note di Luca Bianchi, in corso di stampa presso Unicopli, Milano.

BIANCHI L., “Aristotle as a captive bride: notes on Gregory IX‟s attitude toward Aristotelianism”, in corso di stampa in The Beginnings of the Medieval Reception of Aristotle in the latin West, Albertus-Magnus Institut, Koln 2003.

BIANCHI L., Prophanae novitates et doctrinae peregrinae. La méfiance à l‟égard des innovations théoriques aux XIIIe et XIVe siècles, negli atti del convegno su Tradition, innovation, invention. Conscience et refus du progrès au moyen âge, tenutosi all‟Università di Friburgo (Svizzera) nel marzo 2001.

BIANCHI L., « Gli articoli censurati nel 1241/1244 e la loro influenza da Bonaventura a Gerson”, à paraitre dans les Actes du colloque Autour de Guillaume d‘Auvergne († 1249) (Genève 2001).

5. Medioevo e Rinascimento

Il Prof. L. Bianchi e il Prof. G. Piaia hanno approfondito la loro indagine sui rapporti tra Medioevo e Rinascimento.

Pubblicazioni

BIANCHI L., “Le scienze nel Quattrocento. La continuità della scienza scolastica, gli apporti della filologia, i nuovi ideali del sapere”, in C. Vasoli, P. Pissavino (a cura di), Le filosofie del Rinascimento, Bruno Mondadori, Milano 2002, pp. 93-112.

PIAIA G., Introduzione a Nicolò CUSANO, Idiota. La mente, trad. di G. Santinello, Pisa, Giardini, 2002, pp. 9-20.

PIAIA G., Tra il Fulgosio e il Valla. La critica del Cusano alla ―Donatio‖, in Nicolaus Cusanus zwischen Deutschland und Italien, hrsg. V. M. Thurner, Berlin, Akademie Verlag, 2002, pp. 115-128.

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PIAIA G., Gli aristotelici padovani al vaglio del ―Dictionnaire historique et critique”, in La presenza dell‘aristotelismo padovano nella filosofia della prima modernità, a cura di G.

Piaia, Roma-Padova, Antenore, 2002, pp. 419-443.

6. Le origini della storiografia filosofica sul medioevo

Pubblicazioni

PIAIA G., Pierre Bayle e il Medio Evo, “Veritas” (Porto Alegre-Brasile), 46 (2001), pp. 457- 466.

PIAIA G., La svolta francese nello studio della filosofia medievale, “Veritas”, 47 (2002), pp.

333-345.

7. Storia ecclesiastica e spiritualità medievale.

Origini e sviluppi in filosofia e teologia.

Durante l‟anno 2002 le ricerche del Dott. Quinto nell‟ambito del presente progetto si sono concentrate su tre principali filoni:

1) il rapporto tra quaestiones e commentari in ambito teologico: attraverso uno studio analitico di commentari editi ed inediti su di una stessa porzione del testo biblico (libro del Levitico, prologo e cap. XXV) si è potuta rintracciare una linea evolutiva nella metodologia esegetica che va dalla Glossa Ordinaria laonese, della prima metà del XII secolo, alla Postilla

domenicana composta nella prima metà del XIII secolo modo; è stato anche possibile individuare la forma embrionale della quaestio discussa durante la lectio ed inserita nel commentario e distinguerla dalle questioni discusse nelle disputationes e raccolte poi nelle summae quaestionum; con lo studio dei prologi si sono anche potuti individuare esempi precoci di utilizzo in teologia di uno schema di presentazione del testo commentato basato sulle quattro cause aristoteliche;

2) catalogazione di commentari inediti: si è portata a termine la catalogazione di tutto il fondo manoscritto della Biblioteca dei PP. Redentoristi di Venezia (70 codici, 60 dei quali

individuabili nell‟antico catalogo della biblioteca dei Domenicani dei SS. Giovanni e Paolo);

25 manoscritti rivestono interesse filosofico e tra questi si trovano 5 commentari aristotelici (compreso il commento di Bartolomeo da Varignana agli Economici pseudo-aristotelici, conservato in copia unica); vi sono inoltre alcuni commentari biblici e alle Sententiae di Pier Lombardo, oltre ad un numero elevato di testi logici;

3) concetto aristotelico di scienza ed epistemologia teologica: si è ricostruita l‟epistemologia teologica di Bartolomeo Mastri da Meldola il quale, in base ad una stretta fedeltà alla

definizione di scienza fornita dagli Anal. Post., cap. 2, nega, in polemica soprattutto con la scuola tomista, il carattere rigorosamente scientifico della teologia.

Pubblicazioni

R.QUINTO, La parabola del Levitico, in corso di stampa in La Bibbia nel XIII secolo: storia del testo/storia dell‘esegesi, atti dell‟incontro di studio, Firenze 1-2 giugno 2001, Edizioni SISMEL, Firenze (con edizione di Petrus Cantor, In Leviticum, Prologus et cap. XXV e di Stephanus Langton, In Leviticum, Prologus et cap. XXV)

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R.QUINTO, Lectio, disputatio, praedicatio: la triade dell‘esercizio scolastico secondo Tommaso d‘Aquino, in corso di stampa in <<Bollettino della Società Filosofica Italiana>>, annata 2002

R.QUINTO, recensione di Repertorium der lateinischen Sermones des Mittelalters für die Zeit von 1350-1500, Nach den Vorarbeiten von J. B. Schneyer herausgegeben von L. Hödl und W. Knoch, Ruhr-Universität Bochum, CD-ROM Edition, Aschendorff Verlag, Münster 2001. ISBN 3-402-03144-2, in corso di stampa in <<Studi Medievali>>, IIIa serie, 44 (2003)

R.QUINTO, recensione di Luisa Valente, «Phantasia contrarietatis» Contraddizioni scritturali, discorso teologico e arti del linguaggio nel De tropis loquendi di Pietro Cantore (+ 1197), Leo S. Olschki, Firenze 1997 (Corpus philosophorum medii aevi. Testi e studi, 13), in corso di stampa in <<Studi Medievali>>, IIIa serie, 44 (2003)

R.QUINTO, Venezia, Biblioteca dei PP. Redentoristi (S. Maria della Consolazione, detta "della Fava"), in corso di stampa in Catalogo dei manoscritti filosofici delle biblioteche italiane, vol. XI, SISMEL - Edizioni del Galluzzo, Firenze

R.QUINTO, Bartolomeo Mastri e la teologia, relazione da pubblicarsi negli atti del convegno

“Convegno di studi sul pensiero filosofico di Bartolomeo Mastri da Meldola (1602-1673), Meldola-Bertinoro (FC) 20-22 settembre 2002, a c. di M. Forlivesi

R. QUINTO, I manoscritti medievali della Biblioteca dei PP. Redentoristi di Venezia, Il Poligrafo, Padova (Subsidia Medievalia Patavina) (in corso di stampa)

G. CATAPANO, Moral Themes in Augustine‘s Sermones Dolbeau , in Preaching and Society in the Middle Ages: Ethics, Values and Social Behaviour, Proceedings of the XII Medieval Sermon Studies Symposium , ed. by L. Gaffuri – R. Quinto, Centro Studi Antoniani, Padova 2002, pp. 41-51.

PIAIA G., Un dibattito su Dante e il Giubileo agli albori del Novecento, in Il pensiero filosofico e teologico di Dante Alighieri, a cura di A. Ghisalberti, Milano, Vita e Pensiero, 2001, pp. 221-232.

Seminari organizzati dal Centro

Filosofia Medievale e Prospettive contemporanee.

Seminario coordinato dal Prof. Francesco Bottin.

Linguistica e semiotica. Dottrine medievali e prospettive contemporanee.

Romeo Galassi, Abelardo e la dottrina degli “status” (I), giovedì 13 Dicembre 2001, ore 15 Romeo Galassi, Abelardo e la dottrina degli “status” (II), giovedì 20 Dicembre 2001, ore 15

I testi filosofici medioevali e le loro edizioni. Seminario coordinato dal Dott. Roberto

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Plevano. Tecniche e problemi editoriali dei testi filosofici medievali. Nozioni introduttive ed esercitazioni. Seminario condotto settimanalmente ogni Mercoledì, Sala C. Giacon, Piazza Capitaniato, 3, Ore 10.30.

Convegni organizzati dal Centro

Giornate Medievali. Convegno coordinato da M. Carrara, G. De Anna, R. Quinto, 3 e 4 Dicembre 2001.

3 Dicembre

Presentazione del numero 26 (2001) del periodico del Centro “Medioevo”

Marc Jeofroy, Philosophie et Religion chez Averroès.

Giuseppe Serra, Gli studi di arabistica presso il centro studi di filosofia medievale ―C.

Giacon‖.

Semantica e metafisica medievali (relazioni)

Irène Rosier (Universitè de Paris VII Denis Diderot, École Pratique des Hautes Études): Les sacrements. La parole efficace.

Christopher Hughes (King‟s College, University of London): Tommaso d‘Aquino e i futuri contingenti.

Luca Parisoli (Université de Paris X Nanterre): La strategia scotista di revisione del realismo aristotelico: mosse generali e mosse particolari. La relazione come cosa.

4 Dicembre

Approcci contemporanei alla filosofia medievale (comunicazioni) Luca Parisoli (Paris): La giustizia nel medioevo.

Adelino Cattani (Padova): ―Vir bonus disputandi peritus‖.

Elisa Cuttini (Padova):―Mens‖ e morale in Bonaventura.

Francesco Paparella (Venezia): Analisi semiologica delle immagini matematiche in Proclo:

dal finito all'infinito.

Annarita Dal Bosco (Padova): La critica di Ockham alle ―species intellegibiles‖.

Roberto Plevano (Padova): Manoscritti, edizioni, e la formazione del medievista.

La “NUOVA FISICA” tra „200 e „300. Mutamenti concettuali nella scienza della natura:

logica, gnoseologia e ontologia

Convegno Internazionale, Padova, 7-8 giugno 2002.

Gli studi sul pensiero scientifico medievale dei secoli XIII e XIV sono stati orientati, fin dall‟inizio del „900, alla risoluzione del problema se la scienza fisica di quell'epoca contenesse già in nuce i germi della moderna “scienza del movimento”, oppure se rimanesse saldamente ancorata all‟impianto concettuale di Aristotele. Solo le indagini più recenti hanno messo in rilievo che la “scienza medievale” possiede una complessità che supera la semplice dicotomia tra “aristotelismo” e “antiaristotelismo”, senza escludere la possibilità che delle risposte fornite a singole domande possano essere interpretate come “anticipazioni” della meccanica galileiano-newtoniana. Ciò che occorre mettere in rilievo, insomma, è che la "fisica" tra '200 e '300 comprende, per dirla con Alistaire Crombie, differenti "stili di ricerca scientifica", ognuno dei quali può essere ricostruito in tutta la sua evoluzione storica e nella sua validità concettuale.

Le ricerche degli ultimi tempi fanno intravedere una " fisica" nella quale, accanto ad Aristotele, risulta decisivo da un lato il ruolo di “scienziati” più affini alla modernità, come Archimede ed Euclide, e dall'altro il problema dell‟acquisizione della conoscenza che, tramite gli studi di ottica, prende una connotazione marcatamente “scientifica” (nel senso di “matematizzata”) in pieno XIV secolo. I nuovi orizzonti dell'indagine suscitano l‟esigenza di procedere ad un

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riordino dei risultati ottenuti per fornire un quadro esauriente della “scienza nel Medioevo” così come si è venuta delineando nel frattempo.

La commistione tra "fisica" e "matematica" conduce l'indagine sul motus su strade diverse rispetto al passato, che nel Convegno "La 'nuova fisica' tra '20 e '300", organizzato a Padova dal Centro “C. Giacon”, saranno esplorate dagli studiosi che vi interverranno. Il mutamento del rapporto tra "logica modale" e studio della "natura" e la lunga discussione sul ruolo delle species (sensibiles e intelligibiles) nel processo di acquisizione della conoscenza sono due temi al centro del dibattito medievale sulle possibilità conoscitive legate rispettivamente alla percezione sensibile e ai criteri di verità formale. Questo dibattito contribuirà a chiarire il modo in cui, tra XIII e XIV secolo, è concepito l'accesso della conoscenza ai "fenomeni fisici" e, a livello ontologico, lo "statuto" degli enti dotati di movimento.

Programma Venerdì 7 giugno

h. 9,30-13 (presiede Francesco Bottin) Relazioni

Prof. Henri Hugonnard-Roche (Ecole des Hautes Etudes, Paris), Logica modale e fisica medievale

Prof. Stefano Caroti (Univ. di Parma), La dottrina dei modi rerum nella discussione sulla natura del movimento

Comunicazioni

Dr. Fabio Zanin (Univ. di Padova), Motus come complexe significabilis h. 15,00-18,30 (presiede Giovanni Boniolo)

Relazioni

Prof. Pierre Souffrin (CNRS, Nice), Il problema del calcolo della velocità nella fisica medievale

Prof. Dino Buzzetti (Univ. di Bologna), Intensio e remissio formarum nei testi di filosofia naturale

Comunicazioni

D.ssa Silvia Donati (Thomas Institut, Köln), Il dibattito sulle dimensiones interminatae tra XIII e XIV secolo

Sabato 8 giugno

h. 9,00-13 (presiede Gianfranco Fioravanti)

Prof. Luca Bianchi (Univ. di Vercelli), Le trasformazioni della fisica medievale in epoca umanistica

Comunicazioni

Dr. Giorgio Pini (Univ. di Pisa), Le species intelligibiles nel commento al De Anima di Duns Scoto

Dr. Roberto Plevano (Univ. di Padova), Senso e intelletto nel commento al De anima di Duns Scoto

Partecipazione di membri del Centro a congressi, convegni, seminari, e iniziative scientifiche.

BIANCHI L., Convegno Internazionale Studio e ‗studia‘: le scuole degli Ordini mendicanti, Società Internazionale di Studi Francescani, Assisi, ottobre 2001. Relazione: Ordini mendicanti e ‗controllo ideologico‘: il caso delle Province domenicane.

BIANCHI L., Colloquio internazionale Philosophie et théologie à Paris (1400-1530), CNRS di Parigi (Francia), novembre 2001. Intervento: Pierre Garsías, adversaire de Jean Pic de la

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Mirandole, entre nominalisme et via communis.

Nel corso del 2002 Il Prof. Bianchi ha inoltre tenuto un corso su “L‟aristotélisme et ses crises (XIIIe-XIV siècles) presso l‟Université de Lausanne ; una lezione su “L‟ingresso di Aristotele in Occidente” presso l‟Università di Pavia; una lezione su “Destin de la physique médiévale et des calculationes à la Renaissance », presso il Centre d‟études sur la Renaissance, Université de Tours.

QUINTO R., Partecipazione al XIII Medieval Sermon Studies Symposium “Preaching and Community”, Vadstena (Svezia), 12-16 luglio 2002.

QUINTO R., Partecipazione al “Convegno di studi sul pensiero filosofico di Bartolomeo Mastri da Meldola (1602-1673)”, Meldola-Bertinoro (FC) 20-22 settembre 2002 e presentazione della relazione “Bartolomeo Mastri e la teologia”.

QUINTO R., Partecipazione all‟incontro di studio “L‟origine dell‟Ordine dei Predicatori e l‟Università di Bologna”, Bologna 8-10 novembre 2002 e presentazione della relazione

“Teologia secolare e inizi della scuola domenicana: Guglielmo di Auxerre, Goffredo di Poitiers e Ugo di St.-Cher”.

QUINTO R., 3 dicembre 2002, École Pratique des Hautes Études, Section de Sciences Religieuses, Parigi, Francia: Guida di un seminario su “Étienne Langton: Commentaires bibliques et oeuvres pastorales”.

CATAPANO G., conferenza: Trasformazioni della metafilosofia in epoca tardo-antica, Padova, Dipartimento di Filosofia, 13 marzo 2002.

CATAPANO G., conferenza: La philosophia e i philosophi nelle Confessioni, Roma, Institutum Patristicum Augustinianum, 3 maggio 2002.

CATAPANO G., conferenza: Percezione del dolore e incorporeità dell'anima secondo Agostino , Padova, Dipartimento di Filosofia, 20 novembre 2002.

CATAPANO G., partecipazione a convegno: Seminario di Studio su "La filosofia come dialogo. A confronto con Agostino", Cascia, 3-5 ottobre 2002.

CATAPANO G., partecipazione a convegno: XXXI Incontro di studiosi dell¹antichità cristiana su "Le Confessioni di Agostino", Roma, Institutum Patristicum Augustinianum, 2-4 maggio 2002.

D'ANCONA C., Academia Platonica Septima Monasteriensis. Tagung Der Platonismus in der Philosophie des Marsilio Ficino, Firenze, 29 settembre -3 ottobre 2001. Traduzione e commento del commento di Ficino su Enn. I 6.

D'ANCONA C., Convegno internazionale del CNR - Centro di Studio del Pensiero Antico / European Science Foundation Network “Late Antiquity and Arabic Thought” su Aristotele e i suoi esegeti neoplatonici. Logica e ontologia nelle interpretazioni greche e arabe, Roma, 19-20 ottobre 2001: chiusura dei lavori.

D'ANCONA C., Le "Sentenze" di Menandro: l'ambiente culturale della versione araba,

incontro di studio "Aspetti e forme di tradizione letteraria sentenziosa nel mondo antico", Scuola Normale Superiore, Pisa, -11 maggio 2002.

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D'ANCONA C., IV Plotinus Colloquium, Paris 14-15 juin 2002: Traité 7 (Enn. V 4), traduction et commentaire de 1.1-21.

D'ANCONA C., Academia Platonica Septima Monasteriensis. Der anonyme Kommentar zu Platons Parmenides, Tagung in Prag vom 26.09. - 30.09.2002.

DONATI S., Colloquio internazionale Between Aquinas and Scotus: Henry of Ghent‘s

Contribution to the Transformation of Scholastic Thought, Katholieke Universiteit Leuven (Belgio), 12-16 settembre 2001.

DONATI S., “Die Diskussion über die Materie der Himmelskörper im 13. Jahrhundert”, Thomas-Institut, 24. 4. 2002.

DONATI S., “Il dibattito sulle dimensiones indeterminatae tra XIII e XIV secolo”, conferenza tenuta al colloquio internazionale: “„La nuova fisica‟ tra ‟200 e ‟300. Mutamenti concettuali nella scienza della natura: logica, gnoseologia e ontologia” (Padova, 7-8 giugno 2002).

DONATI S., “Matter and Being in the 13th Century Commentary Tradition of the Physics:

English Commentaries of 1250-1300”, conferenza tenuta al congresso: “Philosophy, Science and Exegesis in the Greek, Arabic and Latin Commentary Tradition. An

International Conference on the Commentary from the Derveni Papyrus to Averroes and beyond” (London, Institute of Classical Studies, 27-29 giugno 2002).

DONATI S., “Between Natural Philosophy and Psychology: The Notion of „species immissa‟

in the 13th Century Discussion on Natural Causality (English Commentaries on the Physics and De generatione et corruptione ca. 1240-1270)", conferenza tenuta all´XI congresso della S.I.E.P.M. (Société Internationale pour l‟Étude de la Philosophie Médiévale):

“Intellect and Imagination in Medieval Philosophy” (Porto, 26-31 agosto 2002).

DONATI S., "Matter and Intelligibility in the 13th Century Commentary Tradition of the Physics", conferenza tenuta al colloquio internazionale: "Around the Aristoteles Latinus.

Recent Studies on the Reception of the Physical Works in the Middle Ages" (Leuven, Hoger Instituut voor Wijsbegeerte, 18-19 ottobre 2002).

PLEVANO R., Colloquio internazionale Between Aquinas and Scotus: Henry of Ghent‘s Contribution to the Transformation of Scholastic Thought, Katholieke Universiteit Leuven (Belgio), 12-16 settembre 2001. Comunicazione: Henry of Ghent on the Distinction by Reason: the Case of the Divine Attributes.

PLEVANO R., Seminario Giornate Medievali: Approcci contemporanei alla filosofia medievale, Università di Padova, 3-4 dicembre 2001. Intervento: Manoscritti, edizioni, e la formazione del medievista.

PLEVANO R., “Senso e intelletto nel commento al De anima di Duns Scoto‖: conferenza tenuta al colloquio internazionale: “„La nuova fisica‟ tra ‟200 e ‟300. Mutamenti concettuali nella scienza della natura: logica, gnoseologia e ontologia” (Padova, 7-8 giugno 2002).

PLEVANO R., “Duns Scotus on sense and intellect: the critic of Henry of Ghent‟s position”:

XIº Congresso Internazionale di Filosofia Medievale, Porto (Portogallo), S.I.E.P.M.

(Société Internationale pour l‟Étude de la Philosophie Médiévale): “Intellect and Imagination in Medieval Philosophy” (Porto, 26-31 agosto 2002).

PLEVANO R., Partecipazione al convegno internazionale “La filosofia in volgare”, Lecce -

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organizzato dalla Società Italiana per lo Studio del Pensiero Medievale (SISPM) e dall‟Università di Lecce, 26-29 settembre 2002.

MARTINI, C., European Science Foundation. Network Late Antiquity and Arabic Thought;

C.N.R. Centro di Studio del Pensiero Antico: Aristotele e i suoi esegeti neoplatonici.

Logica e ontologia nelle interpretazioni greche e arabe. Roma, 19-20 Ottobre 2001, CNR:

P.le Moro 7-Aula Marconi. Relazione presentata: La tradizione araba della dottrina del movimento del cielo di Metaph. L 1072 a30-b4. Temistio arabo, Avicenna, Averroé, „Abd al Latîf al-Baƒdædî.

MARTINI, C., Ruhr-Universität Bochum, Graduiertenkolleg GRK237. Der Kommentar in Antike und Mittelalter. 8-10 Novembre 2001, Bochum, Malakowturm Markstrasse 258.

Tavola rotonda.

MARTINI, C., Istituto Banfi, XII Convegno nazionale dei dottorati di ricerca in filosofia, Reggio Emilia, 10-13 Dicembre 2001, Via Nobili 2-Hotel Astoria. Relazione presentata: Il compendio della Metafisica di „Abd al Latîf al-Baƒdædî.

MARTINI, C., IPRASE Trentino, Corso n. 24 La filosofia arabo-musulmana: fonti greche e sviluppi autonomi. Trento, 12 Marzo 2002, Via Gilli 3-Sala A. Relazione presentata:

L‟aristotelismo arabo dalle sue origini al tredicesimo secolo.

ZANIN F., Progetto Tommaso, giornate di studi sul pensiero politico di Tommaso d'Aquino, Chieri (TO), 10-12 settembre 2001. Partecipazione a dibattiti e discussioni su alcuni passi delle opere dell'Aquinate.

ZANIN F., Convegno Internazionale “Cum inter doctores disputantur”, Parma (Dipartimento di Filosofia dell‟Università degli Studi) 16-18 maggio 2002.

ZANIN F., Convegno Internazionale “La nuova fisica tra ‗200 e ‗300”, Padova, Centro Interdipartimentale di Studi per il pensiero medievale “C. Giacon” (Dipartimento di Filosofia), 7-8 giugno 2002.

PIAIA G., Convegno italo-tedesco su “Nicolò Cusano fra Germania e Italia” (Centro italo- tedesco di Villa Vigoni, 28.III – 1.IV 2001).

PIAIA G., Seminario di studi tomistici, Ist. di Filosofia s. Tommaso d‟Aquino, Chieri, 14-15 settembre 2001. Relazione: L'aristotelismo radicale di Marsilio da Padova.

PIAIA G., Congresso internazionale VIII Congresso internacional de filosofia medieval, Recife (Brasile), 23-26 ottobre 2001. Relazione: ‗Initium omnis peccati superbia‘. Variazioni umanistico-medievali su un tema morale.

Pubblicazione del Centro

“Medioevo” XXVI (2001)

LEO CARRUTHERS, Ending the Millennium: Escathology and Ortodoxy in the Late Anglo-Saxon Church, pp. 1- 23

RICCARDO QUINTO, Giubileo e attesa escatologica negli autori monastici e nei maestri della Sacra pagina, pp.

25-109

GRAZIELLA FEDERICI VESCOVINI, Escatologia e previsione astrologica. Abramo Savosarda, pp. 111-135

(16)

DAVID FLOOD, Peter of John Olivi and the End of History, pp. 137-159-

LUDWIG HOEDL, Die Glosse des Kardinals Johannes Monachus zur Ablass-Epistel Antiquorum, pp. 161-202 STEFANO SIMONETTA, Sulle tracce dell‟Anticristo. L‟escatologia in Giovanni Wyclif, pp. 203-237

MARCO GRUSOVIN, Razionalità e storia nell‟Examen religionis di Elia del Medigo, pp. 239-261 NOTE E DOCUMENTI

ROBERT ANDREWS, Question Commentaries on the Categories in the Thirteenth Century, pp. 265-326 MARC GEOFFROY, Ibn Rushd et la théologie almohadiste. Une version inconnue du Kitab al-Kasf an manahig

al-adilla dans deux manuscrits d'Instanbul, pp.327-350 In memoria di Mario Grignaschi, p. 351

Ricordo di Antonio Tognolo, p. 352

“Medioevo” XXVII (2002)

La tradizione dei libri naturales. A cura di Silvia Donati

Jozef Brams, Between Translation and InterpretationThe Concept of Contingency in the Aristotelian Tradition, pp. 1-23

Paul Lettinck, Aristotle‘s «Physical Works» in the Arab World, pp. 25-51

Charles Burnett, Physics before the Physics: Early Translations from Arabic of Texts

concerning Nature in MSS British Library, Additional 22719 and Cotton Galba E IV, pp.

53-109

Oliver Gutman, James of Venice‘ Prolegomenon to Aristotle‘s Physics: De intelligentia, pp.

111-140

Henri Hugonnard-Roche, Logique et physique: la théorie aristotelicienne de la science interprétée par Averroès, pp. 141-164

Elizabeth Karger, Richard Rufus‘s Account of Substantial Transmutation, pp. 165 189 Griet Galle, The authorship of One of the Sets of Question on De Caelo attributed to Peter of

Auvergne (MSS Cremona, Bibl. Governativa, 80 [7.5.15], fols. 98ra-136ra, Erlangen, Universitätsbibl., 213 fols. 1ra-28rb, and Kassel, Stadt- und Landesbibl., Phys. 2o 11, fols.

35va-55rb), pp. 191-260

Richard Cross, AbsoluteTime: Peter John Olivi and the Bonaventurian Tradition, pp. 261-300 Edith Dudley Sylla, Walter Burley‘s Practice as Commentator on Aristotle‘s Physics, pp. 301-

372

Stefano Caroti, Generatio/generare: Ontological Problems in John Buridan‘s Natural Philosophy, pp. 373-413

Joël Biard, L‘être et la mesure dans l‘intension et la remission des formes (Jean Buridan, Blaise de Parme), pp. 415-448

Jürgens Sarnowsky, Ein Albert von Sachsen zugeschriebener Physikkommentar aus der Mitte des 14. Jahrhunderts, pp. 449-474

“Medioevo” XXVIII (2003)

GOULVEN MADEC, Philosophia: secundum Ambrosium - secundum Augustinum MARCO ZAMBON, „Aristotelis Platonisque sententias in unam revocare concordiam”. Il progetto filosofico boeziano e le sue fonti

STEVEN HARVEY, Did Alfarabi Read Plato‟s Laws?

CECILIA MARTINI, Un commento ad Alpha Elatton “sicut litterae sonant” nella Bagdad del X secolo

CARLO GABBANI,Le proprietà trascendentali dell‟essere nel Super Sententiarum di Alberto Magno

GABRIELE DE ANNA, Aquinas on the Priority of Substances

ANTONIO DONATO,Il ruolo dell‟analogia di attribuzione e di proporzionalità nella dottrina dell‟essere di Tommaso

FABIO ZANIN, Possibilità e probabilità nella scientia naturalis secondo Buridano e Oresme

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ANGELA GUIDI,Platonismo e neoplatonismo nei Dialoghi d‟amore di Leone Ebreo:

Maimonide, Ficino e la definizione della materia NOTE E DOCUMENTI

LOUIS-JACQUES BATAILLON,Il commento di Stefano Langton al libro di Giona

MASSIMILIANO CARRARA –VITTORIO MORATO,Di cosa parlano i filosofi analitici quando parlano di haecceitas?

Riccardo Quinto, Scholastica. Storia di un concetto. “Subsidia Mediaevalia Patavina” II, Il Poligrafo, pp. 480, Padova 2001. ISBN 88-7115-218-2

Una tradizione consolidata, che va dall‟Umanesimo all‟Illuminismo ed è diffusa anche al di là degli ambienti specialistici, tende a designare come “scolastica” l‟intera filosofia medievale e attribuisce a questa stagione culturale i caratteri di un pensiero categorico e dogmatico, definitivamente superato dall‟avvento della modernità e dello spirito critico. D‟altro canto, la riscoperta del pensiero medievale, promossa soprattutto in ambito cattolico tra la fine dell‟Ottocento e i primi decenni del Novecento, è sembrata sostenere il “ritorno alla scolastica” come adesione ad una filosofia unitaria, riflesso di un‟epoca segnata da un totale consenso sociale, religioso e culturale, quasi un antidoto a tutti i “mali” del mondo moderno. Attraverso un‟ampia ricostruzione storiografica fondata sull‟analisi degli usi del termine “scholastica” nel linguaggio dotto del medioevo e dell‟età moderna, le indagini confluite in questo volume intendono sfuggire alla rigida alternativa tra esaltazione nostalgica e sprezzante rifiuto, mirando piuttosto ad approfondire le potenzialità e i limiti di un atteggiamento intellettuale cui la cultura occidentale deve non pochi dei suoi traguardi.

Aristotele e i suoi commentatori nel mondo arabo. Topici, De caelo, De generatione et corruptione, Metafisica. Atti del convegno Internazionale, Padova, 14-15 Maggio 1999, a cura di Cristina D‟Ancona e Giuseppe Serra, Il Poligrafo, Padova (In corso di Stampa), pp. 477

La trasmissione greco-araba delle opere di Aristotele e dei suoi commentatori non ces- sa di porre problemi e di riservare scoperte agli studiosi. Commenti perduti in greco e ritrovati in arabo - come quello di Alessandro di Afrodisia sul De generatione et corruptione, al quale sono dedicati numerosi contributi in questo volume - parafrasi come quelle di Temistio, ma anche trattati autonomi di Alessandro si rivelano determinanti nella formazione della filosofia araba e, di riflesso, nel pensiero del XIII secolo latino. Il volume, che raccoglie gli atti di un colloquio sulla trasmissione greco-araba di opere filosofiche tenuto a Padova nel maggio 1999, contiene anche l'edizione di un trattato attribuito ad Alessandro di Afrodisia Sulla causa prima, sull'effetto e sul suo movimento

Plotino, La discesa dell'anima nei corpi. (Enn. IV 8 [6]). Plotiniana Arabica (pseudo-Teologia di Aristotele, cap. 1 e 7; ―Detti del sapiente Greco‖), a cura di Cristina D‘Ancona. “Subsidia Mediaevalia Patavina” IV, Il Poligrafo, pp.

400, Padova 2003. ISBN 88-7115-275-1

Plotino, nel terzo secolo della nostra era, elaborò una nuova versione del platonismo, ripensandone alla luce delle critiche di Aristotele e del contesto filosofico e religioso della sua epoca i principali temi metafisici e psicologici. Il problema del rapporto anima-corpo, centrale in molti suoi trattati, raccolti da Porfirio nella quarta Enneade. Verso la metà del nono secolo, a Bagdad, le Enneadi IV-VI furono tra- dotte in arabo e da questa traduzione nacque la pseudo-Teologia di Aristotele uno dei più importan- ti testimoni del neoplatonismo arabo, un'opera che ebbe grande influenza sul pensiero di al-Farabi e di Avicenna. Questo volume contiene la traduzione commentata del trattato di Plotino Sulla

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discesa dell'animanei corpi, (IV 8[6]), e della sua parafrasi araba.

Luca Bianchi, “Interpretare Aristotele con Aristotele”. Saggi sull‟aristotelismo del Rinascimento. “Subsidia Mediaevalia Patavina” V, Il Poligrafo, pp. 200, Padova 2003. ISBN 88-7115-274-3

Il volume raccoglie sei saggi sulla tradizione aristotelica nel Rinascimento pubblicati fra il 1990 e il 1998, rivisti, aggiornati nella bibliografia e talvolta integrati con appendici inedite.

Soffermandosi tanto sui grandi aristotelici italiani (Leonardo Bruni, Donato Acciaiuoli, Ermolao Barbaro, Marcantonio Zimara Pietro Pomponazzi, Ludovico Boccadiferro ecc.) quanto su alcuni dei più originali esponenti dell‟aristotelismo europeo del XV e XVI secolo (Denis Lambin, Joachim Périon, Pedro Nuñez, Bartolomeo Pasqual, Michael Piccart, Andreas Schott ecc.), questi saggi riservano particolare attenzione al progressivo differenziarsi delle edizioni, delle traduzioni e dei commenti ad Aristotele; alla creazione di strumenti atti a facilitare lo studio del pensiero dello Stagirita (apparati „critici‟, lessici, tavole, bibliografie ecc.); all‟emergere di nuovi principi e metodi ermeneutici; alla lunga durata e alla sorprendente ubiquità di certe idee. In tal modo si mette in luce la vitalità, il dinamismo, l‟adattabilità e lo spirito critico di questo movimento filosofico; il confronto e la feconda interazione che in esso si realizzò fra la tradizione scolastica e quella umanistica;

le cause interne, e non solo esterne, della sua crisi.

Riferimenti

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