Fisica atomica
Nel 1905 Einstein sostiene che la luce viaggia in pacchetti di energia, chiamati fotoni
Ogni fotone ha energia proporzionale alla propria frequenza E = hν:
h = 6.626 · 10
−34J · s ` e chiamata costante di Planck
Le frequenze della luce emessa da una sorgente possono essere distinte mediante un prisma (o uno spettroscopio) e misurate con grande precisione
Dalla luce amessa da una sorgente possiamo avere preziose informazione sulla sua composizione chimica
Indipendentemente dalla distanza, Lo spettro di una sorgente rivela di
cosa ` e fatta
Modello atomico di Bohr
Un atomo ` e simile al sistema solare, con gli elettroni che orbitano attorno al nucleo, fatto di proptoni e neutroni
L’atomo ` e legato da forze elettrostatiche
Gli elettroni non possono girare su qualsiasi orbita, ma solo a distanze fissate che corrispondono ad energie di legame discrete
Passando da un’orbita all’altra, un elettrone emette o assorbe energia
sotto forma di un’unico fotone
Spettro continuo e spettro discreto
La luce che riceviamo da una sorgente pu` o contenere tutte le frequenze in un certo intervallo oppore un insieme discreto di frequenze (spettro continuo oppure discreto)
La luce ` e emessa da cariche in moto accelerato
Se la sorgente ` e fatta di cariche libere, queste possono emettere tutte le frequenze possibili (esempio: spettro di corpo nero)
Se la sorgente ` e fatta da atomi, questa emette luce di lunghezza d’onda e frequenza caratteristica (che serve anche a definire l’unit` a di lunghezza)
Lo spettro discreto pu` o essere di emissione o di assorbimento
Il sole ha una spettro di assorbimento sovrapposto ad uno spettro
continuo
Atomo di idrogeno
Si pu`ı calcolare lo spettro dell’idrogeno nel modello di Bohr ottenendo 1
λ = R
1 m
2− 1
n
2R ` e una costante che vale circa 1.097 · 10
7m
−1La radiazione dell’atomo di idrogeno non ` e tutta visibile: una parte ` e
anche nell’infrarosso e nell’ultravioletto
Il modello atomico di Bohr
L’atomo ` e fatto da un nucleo centrale positivo attorno a cui ruotano gli elettroni, su orbite circolari
Il moto ` e circolare uniforme
Sono consentite solo quelle orbite di raggio R per cui il momento della quantit` a di moto vale mvR = −n h/2π
Usando queste condizioni si trova che le energie delle orbite consentite sono date da
E
n= −E
0Z
2/n
2dove Z ` e il numero atomico ed E
0vale 13.6 eV
E chiaro allora, che per l’atomo di idrogeno, la differenza tra due ` livelli vale
∆E = −E
01 m
2− 1
n
2La frequenza della radiazione emessa ` e invece ∆E /h
Meccanica quantistica e modello di Bohr
Oggi il modello di Bohr ` e un po’ superato, ma resta valida la sua descrizione di emissione e assorbimento di quanti di energia come transizioni tra livelli
Alle particelle non viene pi` u associata una posizione, ma solo la probabilit` a di essere in un dato posto
Non ` e possibile misurare con precisione arbitraria la posizione di una particella: quanto maggiore ` e la precisione, tanto meno definita ` e la velocit` a (principio di indeterminazione)
Gli stati di un sistema non sono caratterizzati da un solo numero
intero n ma da diversi numeri quantici
Principio di esclusione di Pauli
Ci si pu` o chiedere perch´ e non si osservano solo le frequenze che corrispondono a passaggi di elettroni dallo stato fondamentale Sembra che anche i livelli di energia pi` u alti siano occupati, anche qundo l’atomo ` e nello stato pi` u basso
La spiegazione ` e nel principio che non esistono, in uno stesso atomo, due elettroni con gli stessi numeri quantici
I numeri quantici associati a un elettrone sono quattro: energia, momento angolare, terza componente di questo, e spin
Lo spin, in particolare, ha due soli stati possibili, su e gi` u
Numeri quantici
Nel modello di Bohr ho che valgono le seguenti restrizioni:
Numero quantico dell’energia n: assume qualunque valore positivo Numero quantico del momento angolare l : assume valori compresi tra 0 e n − 1
Numero quantico associato alla componenete z del momento angolare m: assume valori compresi tra −l e +l
Numero quantico di spin: assume sempre due valori per ogni terna dei numeri quantici precedenti
Per una terna n, l , m ci sono quindi sempre due stati Per una coppia n, l ci sono 2 · (2l + 1) stati
Per un valore di n ci sono P
n−1l =0
2 · (2l + 1) = 2n
2stati
Tavola periodica di Mendeleev
Posso costruire le propriet` a degli elementi partendo dall’idrogeno e aggiungendo una carica positiva e una negativa per volta
Gli stati con un valore di n completo sono particolarmente stabili Questi corrispondono e n = 2, 2 + 8 = 10 (shell chiusa)
Gli elementi corrispondenti sono He e Ne
Salendo nel valore di Z possono essere subshell chiuse per certi valori di l che rendono l’atomo stabile
Per grandi valori di Z non si pu` o pi` u trascurare l’interazione tra
elettroni
Dualismo onda-corpuscolo
Il fotone ` e radiazione e.m, ma si comporta come una particella
Posso chiedermi se sia l’unica particella a comportarsi in questo modo La meccanica quantistica ci dice che tutte le particelle hanno una
”doppia natura”: a seconda delle circostanze si comportano come onde o come particelle, ma non sono n´ e l’una cosa n´ e l’altra Oggi si usa la diffrazione dei neutroni per studiare le propriet` a della materia
Ad ogni particella che possiede una quantit` a di moto p, posso
associare una lunghezza d’onda λ = h/p
Interazione tra radiazione e materia
Se un fotone urta un elettrone legato possono succedere due cose
1
l’elettrone, se il fotone ha l’energia giusta, passa in un livello superiore (eccitazione)
2
l’elettrone viene estratto dall’atomo, che diventa uno ione (ionizzazione)
Nel primo caso l’elettrone, dopo un certo tempo, torner` a nello stato fondamentale emettendo un fotone
Nel secondo caso posso avere effetto fotoelettrico
La collisione con particelle diverse dal fotone pu` o provocare gli stessi
due fenomeni
Molecole
Le molecole sono in grado di vibrare e ruotare
Come i livelli energetici dell’atomo, anche quelli delle molecole sono quantizzati
Rotazioni e vibrazioni possono avvenire solo con energie discrete Le energie in gioco sono molto diverse (0.02 eV per le rotazioni, 0.2 eV per le vibrazioni)
I livelli energetici delle rotazioni hanno la forma E
n= E
rotn (n + 1)
I livelli energetici delle vibrazioni (e dell’oscillatore armonico
quantistico) hanno la forma E
n= E
vibr(n +
12)
Sezione d’urto
Se mandiamo un proiettile contro un bersaglio , qual ` e la probabilit` a di colpirlo?
La deviazione che il nostro proiettile subisce dipende dalla distanza a cui passa dal bersaglio, dal tipo di interazione tra i due, dalla velocit` a relativa
Nella meccanica quantistica inoltre, proiettile e bersaglio hanno una certa probabilit` a di trovarsi nello stesso punto, ma la loro posizione non ` e mai nota con assoluta precisione
Se una particella passa attraverso uno strato di materia di spessore dx , ha una probabilit` a di urtare gli atomi del materiale che sar` a proporzionale a
1
il numero di bersagli per unit` a di volume n
2
lo spessore attraversato dx
dp = σ n dx
σ si chiama sezione d’urto ed ` e una superficie
Lunghezza di attenuazione
Se dei fotoni entrano in una regione vengono assorbiti dagli urti con gli atomi, il loro numero decresce tanto pi` u quanto maggiore ` e lo spessore attraversato
dI (x ) = −I (x ) n σ dx Integrando questa equazione trovo
I (x ) = I
0e
−nσx= e
−µx= e
−x/λµ ` e il coefficiente di assorbimento e λ ` e il libero cammino medio
Se l’intensit` a si dimezza in un certo spessore, si ridurr` a ad un quarto
in uno spessore doppio
Particelle cariche
Gli elettroni e le altre particelle cariche hanno un comportamento molto diverso dai fotoni
La loro perdita di energia deriva da continui urti con gli atomi e i loro elettroni
La perdita di energia ` e circa costante, finch´ e l’energia non diventa molto piccola
A questo punto quasi tutta l’energia viene persa in un piccolo spessore
Le particelle cariche di una data energia hanno quindi una profondit` a
caratteristica di penetrazione, nota cone range
Fisica nucleare
Il nucleo dell’atomo ` e fatto da particelle cariche positivamente (protoni) e particelle prive di carica (neutroni)
L’interazione che tiene unite queste particelle si chiama interazione forte ed ` e pi` u forte della repulsione tra protoni, ma decresce rapidamente con la distanza
Alcuni nuclei sono stabili, altri no
I nuclei instabili possono decadere in tre modi
1
con l’emissione di elettroni negativi o positivi (positroni) (raggi β)
2
con l’emissione di nuclei di He (particelle α)
3
con l’emissione di fotoni (raggi γ)
Questi decadimenti possono comportare anche l’emissione di neutrini
Prendendo un nucleo stabile e bombardandolo con protoni o neutroni
si pu` o creare artificialmente un nucleo radioattivo
Danni biologici da radiazione
Particelle energetiche, ionizzando la materia, possono distruggere i legami chimici e le molecole dei tessuti biologici
Il danno ` e maggiore dove le energie in gioco sono minori Il danno ` e cospicuo sul materiale che serve alla trasmissione dei caratteri genetici
Il danno ` e maggiore sulle cellule in rapido accrescimento
il danno pu` o essere cambiato in un vantaggio se si riesce a indirizzare le radiazioni contro le cellule tumorali (radioterapia). Queste cure devono colpire i tessuti malati pi` u di quelli sani usando tre principi
1
Usare particelle che depositino quasi tutta la loro energia in una regione circoscritta
2
Usare sorgenti rotanti, in modo che le cellule sane colpite non siano sempre le stesse
3