RIPASSO PER L’ESAME
Cos’è l’arte?
L’arte è tutto quello che l’uomo CREA, dalla realtà o dalla fantasia, per esprimersi e comunicare.
L’arte quindi è un LINGUAGGIO.
Siccome esistono tanti modi per esprimersi e comunicare, tanti modi per trasmettere messaggi ed emozioni, allora esistono tanti tipi di linguaggi. Come ad esempio:
1) il linguaggio verbale (uso della parola),
2) il linguaggio mimico (uso delle espressioni del viso)
3) il linguaggio gestuale e/o corporeo (uso dei gesti e/o del corpo)
4) il linguaggio uditivo e/o sonoro (uso del suono)
In questa disciplina, “Arte e immagine”, ci concentreremo su l’uso del LINGUAGGIO VISIVO (uso della vista/occhi)
Un’immagine NON PARLA, per comprenderla e analizzarla bisogna usare l’osservazione quindi si usa il linguaggio VISIVO!!! (non verbale)
Ma, non basta solo guardare e osservare. Bisogna anche PERCEPIRE!
Cosa significa “percepire”?
L’essere umano usa 5 SENSI per capire la realtà e il mondo intorno a lui.
I nostri sensi sono: la vista, l’udito, il tatto, l’olfatto e il gusto.
Il verbo “percepire” significa prendere coscienza della realtà esterna tramite i sensi.
E’ un modo per CAPIRE il mondo che ci circonda.
Tutto quello che noi percepiamo con i nostri OCCHI fa riferimento all’organo della VISTA.
Nell’educazione all’immagine e in questa disciplina (arte e immagine) percepire significa
Osservare con gli OCCHI e elaborare le informazioni ricevute con il CERVELLO (occhio + cervello) Per questo motivo si dice PERCEZIONE VISIVA (grazie alle vista)
Le informazioni che percepiamo attraverso i nostri sensi, genera in noi EMOZIONI!
E’ fondamentale (importantissimo) perché non si apprende senza provare emozioni!
Cos’è una forma d’arte?
L’arte è diviso in tanti SETTORI e/o DISCIPLINE come ad esempio:
La PITTURA La SCULTURA
La MUSICA La DANZA
L’ARCHITETTURA La POESIA
La MODA Il DESIGN
Il DISEGNO Il CINEMA
Ecc.
Questi settori/discipline si chiamano: FORME D’ARTE (È il settore, la disciplina nella quale si produce l’opera d’arte)
Chi è l’artista?
Fare ARTE è un mestiere.
Ogni forma d’arte ha al suo interno delle persone che pensano, lavorano, creano…
Queste persone sono chiamati: ARTISTI.
L’artista è la persona che crea qualcosa per ESPRIMERSI e COMMUNICARE. (Per dire qualcosa a qualcuno) L’artista vuole comunicare un messaggio, un’intenzione o semplicemente un emozione e lo fa dando FORMA a un idea iniziale.
Questo concetto si chiama PROGETTAZIONE (sono le varie fasi di lavoro che partono da l’idea fino all’oggetto finale)
Cos’è uno STEREOTIPO?
Quando disegni, vorresti che le tue figure fossero il più possibile vicino alla realtà.
Non sempre però è cosi, perché nei tuoi disegni persistono forme elementari e semplificate molto comuni e simili a quelle dei tuoi compagni.
Uno stereotipo è quindi un’immagine, sempre uguale, semplificate, sempre riprodotte in schemi grafici ricorrenti.
Non suscitano grandi sentimenti o emozioni perché sono sempre uguali, senza tanta personalità e spesso presentano queste tendenze dominanti:
Esempio:
I fiumi illustrati nel disegno scendono a precipizio, come nastri srotolati, verso la valle…
ma se osserviamo il letto di un fiume comme appare nella realtà (osserva la foto qui accanto) →
ci accorgiamo anzitutto del fatto che il nostro sguardo riesce ad abbracciarne solo un piccolo tratto e poi possiamo osservare che la scia dell’acqua si snoda allargandosi o
restringendosi, appare e scompare seguendo la conformazione del territorio circostante.
In conclusione, quando non si usa l’OSSERVAZIONE, si tende a produrre delle immagini chiamate: STEREOTIPO perché siamo naturalmente portati a disegnare una figura
non come la vediamo, ma come la pensiamo!!!
Del resto, la nostra mente funziona proprio cosi, perché semplifica e seleziona le immagini per ricordare, permettendo al cervello di ordinare e immaginare centinaia di
riferimenti visivi, che ci servono in tutte le nostre attività quotidiane.
Come superare lo stereotipo?
Per superare lo stereotipo bisogna usare l’OSSERVAZIONE!
Disegnare osservando invece di disegnare pensando con la mente!!!
PENSO AD UN FIORE E LO DISEGNO: OSSERVO UN FIORE VERO E DISEGNO QUELLO CHE VEDO:
STEREOTIPO OSSERVAZIONE
Come potenziare l’osservazione?
Disegnare un’immagine CAPOVOLTA, permette di superare il disegno stereotipo e
potenziare l’osservazione!
Questo metodo di lavoro e di osservazione permette di capire meglio quello che si
osserva: linee, punti, forme, colori, luce/ombre, texture ecc.
Ci permette quindi di riconoscere gli ELEMENTI DEL LINGUAGGIO
VISIVO!!!!
Cosa sono e quali sono gli elementi del linguaggio visivo?
Ogni forma di linguaggio ha delle regole e dei codici specifici. Un’IMMAGINE appartiene al linguaggio visivo.
Tutte le immagini hanno in comune degli elementi che la costituiscano e questi elementi fanno parte del linguaggio visivo. Gli elementi sono come l’ “alfabeto” di quella forma di linguaggio.
Gli elementi del linguaggio visivo sono:
le linee, i punti, le forme, i colori, la luce e le ombre, la textura (superficie), il volume, ecc.
Per creare un’immagine qualsiasi (figurativa o astratta) bisogna usare questi elementi!
La COMPOSIZIONE di un’immagine è la disposizione specifica degli elementi all’interno dello spazio del supporto.
Quale è la differenza fra un’immagine ASTRATTA e FIGURATIVA?
Un IMMAGINE (figurativa o astratta) è fatta con gli elementi del linguaggio visivo.
L’immagine FIGURATIVA è un’immagine nella quale si vedono figure riconoscibili e alle quale si può
nominare (dare un nome)
L’immagine ASTRATTA non è figurativa, non rappresenta qualcosa di riconoscibile ma quello che vediamo sono gli elementi del linguaggio visivo: LINEE,
FORME, COLORI ecc….
In questo esempio, vediamo: 2 immagini diverse (una figurativa e una astratta) Quindi, abbiamo anche 2 composizioni diverse ma che sono state fatte con lo stesso numero e la stessa tipologia di elementi del linguaggio visivo.
Possiamo quindi dire che: se si cambia la disposizione degli elementi del linguaggio visivo, si ottengono composizioni e immagini diverse che possono essere sia figurative che astratte!
Tutte le immagini (figurative oastratte) possono esprimere e comunicare qualcosa: emozioni, messaggi, idee, pensieri, sentimenti ecc…. perché l’immagine è un LINGUAGGIO!!!!
Cosa sapere sul COLORE?
Il COLORE è uno degli elementi del linguaggio visivo.
Bisogna conoscere le regole di base del colore e i contrasti che lo regolano:
I COLORI PRIMARI sono: GIALLO, ROSSO e BLU e non si possono ottenere de nessun’altra mescolanza.
I COLORI SECONDARI sono: ARANCIO, VERDE e VIOLA e derivano dalla mescolanza di due primari.
L’accostamento dei primari ai secondari determina particolari CONTRASTI di colore;
per esempio, le coppie dei colori COMPLEMENTARI formano forti contrasti e forte luminosità.
Nell’immagine (il cerchio di Itten) si puòvedere che le coppie di colori complementari sono disposti uno di fronte all’altro: giallo-viola, rosso-verde, blu-arancio
Cos’è un MUSEO?
Un MUSEO è un edificio, un’architettura ma anche un sito all’aperto…
Dentro il MUSEO sono conservati, studiati, tutelati ed esposte le opere d’arte e gli oggetti prodotti dalle varie culture nella Storia.
Nei musei possiamo vedere tante cose come ad esempio: quadri, sculture, vasi, strumenti scientifici, oggetti d’uso quotidiano, scheletri, animali, fotografie, vestiti, armi, mezzi di trasporto ecc.
Questi oggetti sono tutelati/protetti perché hanno un valore e un interesse artistico e/o storico e culturale.
Sono conservati per trasmetter, attraverso loro, delle informazioni e la nostra Storia del Mondo anche e soprattutto alle nuove e future generazioni!
I musei sono un luogo di Memoria del nostro passato e non dimenticate che NOI OGGI, siamo la Storia di Domani.
Perché è importante visitareun MUSEO?
Perché i musei sono un luogo di Memoria che ci ricorda il nostro presente e il nostro passato.
Perché si possono ricevere tante informazioni sulle opere d’arte: Chi l’ha fatta?
Quando? Perché? Dove? Come?
Perché si può scoprire l’evoluzione e i cambiamenti che sono stati fatti nel tempo, migliorando le tecniche nei vari settori.
Perché si possono vedere le opere dal vivo; si può avere un contatto diretto e percepire realmente come sono fatte (capire le dimensioni reali, la tecnica usata, i colori reali ecc.)
Perché si può conoscere meglio un territorio, una città, un paese e confrontarlo con la propria cultura di origine e le proprie abitudini e costumi
Perché è un luogo pieno di Bellezza e curiosità. Questo aspetto può emozionarci positivamente e arricchire la nostra mente e inostri interessi.
Perché sono un luogo d’incontro per le comunità.
Ecc.
Cos’è un bene culturale?
Un “bene culturale” è un opera d’arte ma alcuni oggetti dentro i musei non sono stati creati da un artista e non sono stati creati per diventare delle opere d’arte! (es: una mummia, uno scheletro, una chiesa ecc…) quindi si dice
che sono BENI CULTURALI perché non hanno un VALORE strettamente artistico ma piuttosto STORICO e CULTURALE!
In funzione alla tipologia del bene culturale, gli oggetti sono conservati nei luoghi più opportuni come ad esempio:
un museo o una biblioteca o un archivi o in altri luoghi che, anche se non sono musei in senso proprio, hanno caratteristiche analoghe come i parchi archeologici, le riserve naturalistiche, i palazzi storici ecc.
I beni culturali MOBILI sono beni culturali che possono essere spostati e conservati nei musei (es: un vaso, un quadro, un gioiello, una scultura ecc.)
I beni culturali IMMOBILI sono beni culturali che devono essere conservati nel sito in cui sono stati creati e non possono essere spostati (es: i beni architettonici, archeologici e naturalistici.)
Quale è la differenza fra un MUSEO e una MOSTRA d’ARTE?
Un museo espone i suoi oggetti in modo permanente:
sono conservati in via continuativa in un luogo stabile, sempre accessibile al pubblico.
La mostra d’arte è un luogo che mostra delle opere d’arte al pubblico ma espone gli oggetti per un periodo
temporaneo e il luogo dove vengono esposte le opere d’arte può cambiare.
Quali TIPOLOGIE di MUSEI esistono?
Esistono tante tipologie di musei nel mondo. I musei possono essere edifici di grandi o piccole dimensioni e il NOME del museo cambia in funzione ai beni artistici, storici e culturali che espongono.
Il museo all’aperto:
le opere d’arte sono esposte in ambienti all’aperto
Il museo virtuale:
è un “museo on line” usato su strumenti portatili o su web che permette di scoprire le opere d’arte e il museo in modo personalizzato e
interattivo.
Il museo specialistico: è un museo dedicato ad un settore molto specifico. Spesso sono musei aziendali (museo della Coca Cola o
della Fiat, e così via) o legati a collezioni fuori dall’ordinario (giocattoli, santini, orologi, ecc).
Possono anche essere dedicati ad un solo artista, o a una sola corrente
artistica, o a un preciso periodo storico o a un solo territorio.
Una galleria:
un museo d’arte che espone vari oggetti come quadri, sculture ecc.
Una pinacoteca:
un museo d’arte che espone e è specializzato solo in quadri.
Una gipsoteca:
un museo d’arte che espone e è specializzato solo in scultura.
Il museo archeologico:
è un museo che raccoglie tutti gli oggetti degli scavi archeologici, anche quando questi non hanno
alcun valore artistico ma solo storico.
Il museo storico:
è un museo in cui vengono conservati reperti e cimeli aventi
solo un valore storico.
Un campo di concentramento è considerato un sito storico. È una forma di museo. Viene conservata la
memoria di un dramma storico
Il museo militare o di guerra: è un museo storico nel quale, in generale,
sono conservati armi, altre attrezzature militari, uniformi, manifesti di propaganda bellica o mostre sulla vita dei civili in tempo di
guerra.
Il museo antropologico (come il museo della civiltà contadina): è un
museo specializzato nella conservazione delle testimonianze
umane, in particolare di civiltà primitive o di culture di particolare
diversità etnica, quali aborigeni, popolazioni amazzoniche, ecc.
Una case museo: è un'abitazione trasformata in museo, dove gli arredi e gli oggetti di uso quotidiano fanno parte del percorso espositivo,
oltre ad eventuali opere di altro genere (quadri, sculture e
collezioni).
Il museo scientifico o tecnico: è un museo specializzato nella conservazione di tutte quelle cose
legate alla scienza e alla tecnica, come gli strumenti scientifici, i
computer, gli osservatori astronomici (i planetari), i mezzi di
locomozione, l’archeologia industriale, la fisica ecc.
Il museo di storia naturale o scienze naturali: è un museo scientifico che
mostra nello specifico il mondo naturale. All'interno possiamo trovare ossa o scheletri di animali
estinti, come i dinosauri, animali impagliati e possiamo educarci su
questioni ambientali, come i mutamenti climatici, la biodiversità e
l'evoluzione dell'uomo.
Il museo marittimo o oceanografico:
è un museo scientifico ma
Il museo marittimo è specializzato in oggetti relativi a navi e viaggi e può includere una nave storica (o una replica), diventando così una nave- museo.
Mentre, il museo oceanografico, oltre ai reperti di interesse marittimo, può contenere anche acquari.
I parchi zoologici e giardini botanici:
sono tipi di musei scientifici particolari. Il giardino zoologico o parco zoologico (zoo), è
un luogo dove vengono esposti al pubblico animali (locali o esotici) e
servono per l'educazione naturalistica ed ambientale, nella
ricerca scientifica e nella conservazione della biodiversità.
L'Orto botanico, o giardino botanico, è un ambiente naturale ricreato artificialmente che raccoglie una grande varietà
di piante categorizzate per scopi scientifici e per l'educazione dei visitatori.
La biblioteca (pubblica o privata): è un luogo per la conservazione dei
libri e di altri documenti cartacei (manoscritti, stampe, manifesti, e
altro). A differenza dei musei, le biblioteche non “espongono” ma
“conservano”.
L’archivio: è un luogo dove vengono conservati soprattutto documenti cartacei, burocratici, notarili prodotti
da uffici dello stato).
Come si “legge” e analizza un’immagine e/o un’opera d’arte?
1) La prima cosa da fare è leggerei DATI PRELIMINARI.
I DATI PRELIMINARI sono LE INFORMAZIONI DELL’OPERA D’ARTE.
E’ come una «CARTA DI IDENTITA’» dell’opera d’arte nella quale si trova:
• NOME DELL’ARTISTA (Chi ha realizzato l’opera)
• TITOLO (il nome dell’opera)
• DATA (Quando è stata fatta l’opera)
• TECNICA (Come è stata realizzata l’opera)
• DIMENSIONI (Quanto grande è l’opera)
• COLLOCAZIONE (Dove si trova oggi l’opera, in quale paese, città e museo)
↓
Es: Théodore Géricault, La zattera della Medusa, 1818. Olio su tela, 491 x 716 cm. Francia, Parigi, Museo del Louvre.
2) La seconda cosa da fare è DESCRIVERE IL SOGGETTO.
(Cosa vedi nell’immagine? Descrivi l’immagine in modo semplice e diretto.) Es: Vedo una zattera in mezzo al mare con tante persone sopra.
3) La terza cosa da fare è parlare degli ELEMENTI DEL LINGUAGGIO VISIVO.
(Qui bisogna parlare degli elementi del linguaggio visivo: punto/linea/forme/colore/luce ecc.
Quali elementi ha usato principalmente l’artista in questo quadro?)
Es: L’artista ha usato colori scuri e terrosi (marroni ma anche rosso in alcuni punti) e un forte contrasto fra luce e ombre (CHIAROSCURO) per rendere l’immagine forte e drammatica. L’artista ha usato anche colori chiari come il bianco per sottolineare i corpi morti.
4) La quarta cosa da fare è scrivere la propria PERCEZIONE dell’opera.
(Qui bisogna scrivere se l’opera vi piace o meno. Quali emozioni o sensazioni vi comunica l’opera? E’ una risposta personale e breve)
Es: Quest’operami piace molto ma mi esprime ansia e paura perché riesco ad immedesimarmi nel soggetto.
5) La quarta cosa da fare è parlare dello SCHEMA COMPOSITIVO.
(Lo schema compositivo è un disegno molto semplice in cui si inseriscono delle LINEE DI FORZA per mostrare la posizione dei personaggi, la linea d’orizzonte dello sfondo, i colori usati dall’artista ecc.)
Es: La composizione è basata su un duplice schema a forma di piramide: a sinistra c’è il gruppo dei naufraghi mentre a destra c’è la vela della zattera che soffia in direzione opposta (il pericolo). I personaggi sono disposti come fossero un’onda umana che sale verso il cielo, verso l’uomo che chiede aiuto perché ha visto una nave in lontananza (la speranza)
6) L’ultima cosa da fare è scrivere una CONCLUSIONE.
(Qui bisogna scrivere un breve paragrafo nel quale si fa emergere il movimento e il periodo di riferimento; le caratteristiche che si sono osservate nell’opera e l’intento dell’artista (cosa cerca di esprimere l’artista?)
Es: Theodore Géricault è un pittore del Romanticismo (movimento) che ha voluto raccontare un fatto di cronaca realmente accaduto nell’Ottocento. Ha creato questo grande dipinto per parlare della crisi politica e civile in Francia in quegli anni ma anche per parlare del rapporto contrastante fra l’Uomo e la Natura. L’artista mostra il paesaggio nei suoi aspetti più intensi e drammatici amplificando il senso di mistero e di grandiosità e questo è una caratteristica tipica del Romanticismo.