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ANNO XIV - N. 3. TORINO, 15 Febbraio 1918.

RIUISTA

di INGEGNERIA SANITARIA

e di EDILIZIA MODERNA

È risu·vata la proprietà letteraria ed adistica degli articoli e dei disegm pubblicati uella RtVISTA DI INGEGNERIA SANITARIA E m EDILIZIA MoDERNA. - Gli originali, pubblicati o 11011 pubblicati, 11011 vwgouo Hslituiti agli Autori.

SOMMA RIO. - Memorie Originali: Baracchetta operatOria ddla Commissione per l'allestimentO delle Ambulanze chirurgiche d'armata. - Queat:oni Ter.nicc-Sanitarie del Gioi"no: L'asfalto ed il suo impiego nelle pavimeutazioni stradali (Cottlì-

MEMORIE 01\IGINALI

BARACCHETTA OPERATORIA

DELLA COM~11SS!Oi\E PER L'ALLESTIMENTO DELLE AMBULANZE CHlRL'RGlCHE D'ARMATA

La piccola baracca operato-ria ve n ne allestita dalla Commissione di Allestimento delle Ambu- lanze Chirurgiche d'Armata, per ordine del Mini-

@'J l

@}

l

tltttt{io11e). - Recensioni : I campi d'istruzione militare agli

Stati Uniti · Lapperwt: Praterie e pas:oli. La produzione dell'erba.

- Serbatoi sovrapposti in cemento armato della capacità di 400

merri cubi ciascuno. - 'Bot·ghi: L'illuminazione elettrica in Italia

sione predetta credette bene di eseguire parecchie importanti modificazioni, che rendessero la baracca più facilmente adattabile a tutte le diverse contin- genze ed esigenze della chirurgia di guerra in posti avanzati.

La baracchetta operatoria, nella sua integrità (fig. r e 2), è rappresentata da un vano lungo in. 7, )argo 111. {, diVISO 111 c<ut: ami:Jit::1lli deJ]a SteSSa 11!n- ghezza e dt larghezza m . .3,5o, di eu: l'uno, prov- ,-isto ùi alllpie finestre acl invetriata con tende esttr-

Fig. 1. - Baracchetta operatoria.

stero della Guerra, su proposta della Intendenza Generale, per essere assegnata ad una Ambulanza Chirurgica cl' Armata.

Il tipo eli questa Baracca venne scelto dalla Intendenza generale secondo un campione presen- tato dalla Ditta Sarzetto di Ylilano; ma la Commis-

ne, rappresenta la vera camera operatoria; l'altro rappresema l' a1nbiente d' acccitazione dei ferii i. l n questo ~P-condo ambiente si puù, mediante una ten-da nera, improvvisare, secondo il bisogno, una cella perfettamente buia, nella quale è installato un apparecchio racliologico eli potenza media (6-7 ì\I.

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I4 RIVISTA DI INGEGNERIA SANITARIA

"\.), da usarsi preyalentem·::nte per ricerche raclio- scopiche, ma che può tutta\·ia sen·ire anch per qualunqu•e indagine racliogratìca. Per la localizza- zione àei proiettili in profondità fu adottato l'appa-

recchio Ghilarducci.

La <:ella predPtta è displ sta in modo che du- rante il funzionamento dell'apparecchio radiolo- gico. non s1a 1mpedita menornamente l'accettazione dei feriti e l'accesso alla camera operatoria.

Il paYimento della baracchetta . è costituito da pannelli di ieg-no riwstiti da linoleum ; i quaii, nella

Fig. 3·

Baracchetta operatoria montata sepnrat:unente.

camera operatoria, sono a pendenza, con appositi chiusetti per lo scolo dei liquidi.

L'illuminazione è ottenuta ordinariamente me- diante l'elettricità (secondo un tipo d'impianto che elimina in modo assoluto il pericolo eli un incendio

per corti circuiti). L'acetiler>f: (nn apparecchio per ogni ambiente) fornisce una buona illuminazion di riserYa.

Per la produzione dell'energia elettrica sen·e un grupp{) elettrogeno (1 ro \ . 27 A.), appositamente

Fig. 2.

Baracchetta operatoria in montatura.

- --[®===

co"truito dalla Commisswne (motore Fiat a 2 ci- lindri, dinamo ::\Tarel1i), eli non molto peso, facil- m···me spo~l.abi;e ~u rotelle, capace di funzionare senza inroll\·ent nti per molte ore di seguito. Il grupp elettrogeno funziona di solito entro l'appo- :;ito carro di trasporto, che può es.ser situato sino a

m. 6o di distanza dalla baracchetta, tanta es endo la lunghezza del caYo eLettrico di congiunzi ne.

. ~'acqua di layaggio ,-iene fornita da due appo- Siti serbatoi in robusta lamiera, montati all'esterno della tenda. ad ottima chiusura, ognuno dei quali

E DI EDILIZIA MODERNA

In ciascuno dei due ambienti della ba- alimenta,

racchetta, un rubinetto, Situa(o sopra apposito la- ,-andino. L'acqua, in ognuno dei eletti srrbatoi, uò venire portata alla ebollizione mediante lam·

~a de

a petrolio, disposte in modo da funzionare all'aria aperta in qualunque stc.gH:.,ne.

Il riscaldamento delle baracchette è fornito da tre stufe a petrolio.

Le suppellettili, costruite dalla Commissione, sono semplici, scornpombili, bast•·,·ol; ai ,-arì usi.

La baracchetta operatoria venne dotata di ferri chirurgici a uffic~enza, di U!' autoclme tipo Cham· berland con relativi cestelli; di due ebollitrici, di due letti operatorì, di cui uno perfettissimo, ecc.

in posti ayanzari, ha anche studiato ed effettuato il modo eli potere, al bisogno, spezzape la barac- chetta in due ambienti.

ol materia].~ della baracchetta operatoria si pos- sono pertanto ottenere le seguenti combinazioni :

Si puo montare la baracchetta completa, come al modo precedentemente descritto (ììg. I

e 2).

Si p.·ssono montare i due ambienti che la compongono, separatamente tfìg. 3), ma Yicini (sino a ,-enti metri di distanza). in modo da adattare l'unità alle svariate irregolarità del terreno (disli- Yelli. insenature, spigoli di montagna, ecc.). In questo r:aso la illuminazione elettrica è fornita nei

Fig. ~· Salett~ operatori~.

Tutto LJUes o material~, .:::umpreso i'appare:.:rh1G ra- d.ologico, è contenuto in un solo caminn 1;ì B._;_..

La baracchetta operatoria, così costituita, rap- presenta già di per sè una vera ambulanzetla ido- nea ad ogni eserci::;io chintrgico di guerra, potendo

eYentualment~ essere provvista anche di tende

i. x 1 e 9 x I T, che si tolgono, in caso. di assoluta

necessità, dalla :\ mbulanza madre.

Per i rifornimenti la baracchetta operatoria potrà sempre essere collegata con l'Ambulanza madre, utilizzando i diversi mezzi di trasporto che questa ha a sua dispDsizione. Qualora poi si credesse utile annettere questa baracchetta operatoria, come pic- colo reparto chiTurgico, ad altra unità (per es. :

· e::;ione di sanita, Ospedaletto da cmnpo), allora, Per meglio provvedere ai rifornimenti e al traspo·rto di altri m.ateriali che event·ualmente accorressero, si Potrà aggiungere ad esse m~ cam.io11cino r 5 ter.

La Commissione, affinchè il materiale della ba- racchetta operatoria corrispondesse il meglio pos- sibile a tutte le nr,cessità della chirurgia di guerra

due ambienti sempre dallo stesso gruppo elettro- . gen.) sopracitato, essendo i medesimi collegati tra

di loro da un cavo lungo m. 20.

3" Si può, coll'uno o, coll'altro o con ambedue gli ambienti predetti, montati ognuno isolata- meme, provvedere nelio stesso tempo alla chirurgia ai guerra di uno o di due po~tl .tvanzati sul fronte. Fu proprio cc.n quest'ultimo intendimento che i due ambienti predetti ,-ennero costruiL e dotati, così da potere ognuno funzionare come una camera operatoria autonoma (acqua, luce ad ac tilene, ri- scaldamento, letto operatorio, ampie finestre a Ye- trate montabili anche nella seconda camera, ecc.).

La seconda camera operatoria può ,·enire traspor·

tata con uno dei tanti camions dell' J\mbulanza Chi- rurgica d'Armata e, qualora si carichi su questo camion anche l'altro gruppo elettrogeno piccolo, che è in dotazione all'Ambulanza stessa, si potrà ad un tempo, ottener.e l'illuminazione el ttrica della camera predetta e fare, al bisogno, funzionare dentro di essa l'apparecchio radiologico. Occor-

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r6 RIVISTA 1)1 INGEGNERIA SANITARIA

rendo si potrà, secondo i suggerimenti dati dalle circostanze stesse, immagmare qualche facilitazione di trasporto e di montaggio; per es. : il pavimento, rappresentante un peso non indifferente, può ve- nire, per l'una o per l'altra pane della barac- chetta, eliminato e lasciato presso l'Ambulanza, qualora si yeritichi il caso di poter eseguire il mon- taggio su di un secondo piano preesistente; la camera, che funge normalmente come teatro ope- ratorio nella baracchetta unitw, può, per una in- stallazione rapida, urgente, ,-enire montata proy- visoriamente coile sole pareti di legno, rimettendo ad altro tempo l'apposizione della tenda, ecc.

Finalmente l'apparecchio radiologico, data la sua efficienza, il suo arredamento completo., la sua leggereua e la sua rapidità di montaggio, può, in qualunque occasione, venire trasportato su di un camion col gruppo elettrogeno a compiere ser- vizi volanti sul fronte.

La Commissione, per im·ito della Intendenza Generale, eseguì ancora un esperimento di tra- sporto a braccia di uomini, su di un'erta strada d1 montagna, di una parte della baracchetta ope- ratoria. L'ambiente, scelto a tale scopo, fu quello

che ordinariamente funge, a baracchetta unita•, da camera operatoria e che, montata a sè, rappre- senta, come fu già detto, una vera e propria saletta chirurgica completa (fig. 4l. In questo esperimento non furono omesse per le suppellettili, le quali, ec- cezion fatta per il gruppo elettrogeno, troppo pe- sante, non possono offrire nessuna difficult~ di tra-

~porto. Se pe:rò si dovessero costruire altre nuO\·e baracchette operatorie, si potrebbe dotarle eli un gruppo elettrogeno molto più leggero, someggia- bile, tipo che non yennt~ scelto per la unità in di- scorso, perchè la Commissione si credette in dO\·ere Ji utilizzare dei motori e delle d1namo gia esistenti

nei suo1 magazz1n1.

La proYa di trasporto dell'ambiente predetto riuscì ottimamente e, per eseguirla, furono impie- gati ottanta uomini. Per l'altra parte della Barac- chetta Operatoria, che è più leggera, occorrerà na- turalmente un numero minore di uomini (la saletta operatoria, scelta per l'esperimento predetto, pesa quintali r 2,65; la camera di accettazione pesa quin- tali ro).

Con la scelta di questa Baracchett.a operatoria, col suo arredmnento, colle combinazioni descritte, la Commissione di Allestimento spera di essersi avvicinata alla soluzione del difficile problema, di potere fac.ilmente e rapldutnente creare, ogni qual- volta le condizioni di 'Ltn settore ~el nostro fronte lo permettano, dei posti avanzati di alta chirmgia di O"Uerra, tanto più che la Baracchetta operatoria, comun q ne essa funz·ioni, o alle dipendenze di 'una

Aml)1{lc~n:::a Cìururgica d'Armata, o appoggiata ad un'altra Unità. non ha bisogno che di un perso- nale molto ridotto.

QUESTIONI

TECNICO -Sf\NITf\RIE DEL GIORNO

L'ASFALTO ED IL SUO IMPIEGO .\'ELLE PAVL\lE.:\TAZIO~l STRAD \.LI.

(Cont!Duaziun~, v~d1 ~umero 2J.

Le più im,.portanti miniere italiane. - In Italia ,-i sono vaste ed importanti miniere eli asfalto, tra cui le miniere di Ragusa, che producono quanto tutte le altre italiane ed estere prese com- pLess;yamente.

11 Yasto deposito di asfalto situato a sud del Cvmune di Ragusa Superiore è costituito da una serie di strati di calcare tènero a grana fina, im- pregnati di bitume, il quale varia da strato a strato seguendo una l!egge quasi costante secondo la ver- ticale.

L'asfalto estratto da queste m1n1ere viene clas- 'ìificato nelle diverse qualità a seconda éiel tenore di bitume di cui esso è costituito; e così si ha la la qualità, che ne contiene da 15 al JO%; la 2a dal IO al 15

%

e la 3a dall'8 al 10%.

I giacimenti asfaltiferi di Ragusa, la cui sco- perta risale nel 1838, incominciarono a produrre nel r88o; questo asfalto è stato quasi totalmente spedito in Inghilterra, in Francia ed in Germania allo stato grezzo, dai porti d'imbarco di Siracusa e di Catania.

Altre importantissime miniere italiane di asfalto sono quelle situate iri Abruzzo nella provincia di Chieti e propriamente a sud-ovest dlella Maiella, verso la Valle del Pescara.

Le miniere di questo giacimento asfaltifero del- l' Abruzzo si trovano nei territori di Manoppello, Lettomanoppello, Abbateggio, Roccamorice.

Questi Comuni fanno c,apo alla stazione di S.

Valentino-Caramanico sulla linea Roma-Castella- mare Adriatico. Il porto di Ancona, che dista dalla detta stazione 178 km., assume grande importanza per l'esportazione dell'asfalto.

L'asfalto dlella Maiella era già conosciuto dagli antichi; difatti si trovarono in una località, oggi denominata Valle Romana, dei vasi di terra cotta con iscrizioni latine, i quali avevano senrito certa- mente all'estrazione del bitume liquido dell'asfalto.

L'asfalto di questa regione è costituito ordina- riamente di rocce calcaree del miocene medio ed inferiore e del sottostante eocene.

I giacimenti furono sfruttati dapprima a cielo scoperto, poscia con lavori sotterranei mediante gallerie e pozzi.

La ricchezza del bitume varia dal 5 al 30%; in media è dell'TI al T2

%.

Il trasporto del minerale dalle m1n1ere si no allo stabilimento presso la Stazione di S. Valentino, si effettua per mezzo della ferrovia di servizio a scar- tamente ridotto di m. o.{o, lunga km. 6,5.

E 01 EDILIZIA MODERNA

Lo stabilimento è situato nella Valle del Pescara :til'altezza di m. 95 sul liYelio del mare, presso la sr,azione ferroviaria di S. Valentino, con la quale {: raccordato da un binario col tronco che si inoltra

ancora per 260 m. nel cantiere.

Verso la metà della ferrovia di servJZJO, sulla ponda sinistra del Lavino, è impiantata un'offi- cina idroelettrica che utilizza con un salto di m. 8 l'acqua deriYata dalle sorgenti del torrente me- diante apposito canale lungo m. 300, la cui portata

raao·iun~Ye :::Ob c in alcune epoche due metri cubi.

Le miniere e lo stabilimento sono di proprietà della colossale Ditta Reh e C., la quale nel 1907, in seguito all'assunzione dell'appalto della pavi- mentazione con asfalto compresso, costruì a Milano uno stabilimento per la preparazione dell'asfalto con sistemi moderni per la sua applicazione sulle strade.

Gl'impianti di quest6 stabilimento consistono in un niulino per la polverizzazione dell'asfalto, in un forno per il riscaldamento dell'asfalto, in due cal- daie grandi per la cottura dell'asfalto fuso ed ·in una segheria per la formazione di blocchetti dei ta\·oloni del legno « Tallon n, proYeniente dall' Au- stralia e che servono per la pavimentazione della zona stradale lungo le rotaie tramviarie.

Oltre a questi due più importanti giacimenti, ve ne sono altri in Italia, nella provincia di Roma e precisamente nei territori eli S. Giovanni, Banr~"'

Castro dci \ olsci, Collepardo e Filettino nel cir- condario di Frosinone.

È bene intanto notare che i fattori costituenti la bontà del minerale di asfalto, la quale principal- mente dipende dalla natura del bitume d'impregna- mento, sono la purezza del carbonato di calce, la

percentuale di bitume e lo impregnamento uni- forme.

Onde, per giudicare dell'attitudine della roccia asfaltica nei lavori di asfalto compresso, il minerale i poh·e.rizza e si comprime prima a freddo, e poi a c-aldo, in un piccolo cilindro in ferro, variando per ogni saggio lo sforzo di compressione, dalla cui consistenza si ha un criterio della bontà della roccia per lo scopo richiestJo.

(Continna).

RECENSIONI

l campi d'Istruzione militare agli Stati Uniti.

Il Go,·erno Americano ha iniziato la costruzione di se- -dici campi per l'istruzione militare ripartiti variamente in

tutto il territorio ed adattati ognuno alle sp~iali esigenze del luogo in cui deve sorgere. Allo scopo appuntO di tenere conto delle necessità locali che potranno far variare le disposizioni di ciascuno dei sedici accampamenti, il Go- n·rno ha nominata una Commissione locale, costituita da un ufficiale e da alcuni ingegneri competenti specialmente nelle questioni sanitarie ed in tutte quelle che riguardano la costruzione di agglomeramenti. urbani, dal punto di vista

<ielle acque d 'alimentazione, delle fognature, dei servizi el et-

t1·ici, ecc. Per raggiungere poi una perfetta unidi ve·

dute in tl!tte le decisioni e disposizioni di ordine generale, il Governo ha fatto studiare tutti i sedici progetti a vVa- shington per cura di tecnici specialisti.

La preparazione del terreno destinato a ciascuno dei campi comporta anzitutt<J la costruzione delle arterie che debbono collegarlo .colle retj ferroviarie.

Si è poi data speciale cura allo studio delle prevenzioni degli incendi, distruggendo tutto ciò che in un certo raggio poteva costituire un pericolo di ;:>ropagazic·ne del fuoco e :reando dE>IIe co;npagnie di po:npieri rnunite di tutto il ma- teriale necessario a1b rapida ~stinzione di qualsi?~i incendio.

Fig. r. - Piano di nn campo di istruzione militare.

Ogni campo sarà costituito da un certo numero di ba- racche in legno, a due piani, e divise in due parti nel senso della tunghezza in modo che ad una delle estremità si trovi il dormitorio ed all'altra la cucina ed il refet- torio. I bagni, i lavatoi e le latrine sono collocati in co-

struzioni speciali. ,

Quando non sarà possibile, per la natura del terreno, fare diversamente, le baracche verranno disposte su una linea retta ed occuperanno allora una lunghezza comples- siva di 5 Km. Se invece le condizioni locali lo permette- ranno, si preftrirà la disposizione rappresentata nella fig. 1,

nella quale le baracche sono disposte su due linee ser- vite direttamente da una ferrovia; in tal m<Xio l'accampa- mento misurerà una lunghezza di circa 3 Km. rimanendo la lrn·ghezza inferiore al chilometro e mezzo.

Fig. 2. - Baraccamento in elevazione, alla estremità· occupata dalla cucina e refettorio.

Come misura preventiva contro gli incendi, si è deciso di la~;ciare, ogni 6oo metri, uno spazio di mo metri per- fPttamente vuoto.

Fig. 3· - Sczioue di un baraccamento attraverso ai dormitOri.

Le altre due figure mostrano la disposizione di un ba- raccamento in elevazione ed in sezione. Le coperture sa- ranno in metallo e saranno solamente ammesse le pitture ignifughe; le costruzioni adibite a magazzini saranno ri-

,·esti~e di metnllo.

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r8

RIVISTA Dl INGEGNERIA SANiTARIA E DI EDILIZIA MODERNA

Ai materiali infiammabili verranno destinati degli edi- lìcJ seJ->arati, a distanza di almeno cinquanta metri dalle altre costruzioni; per la benzina, poi, in quantità superiore ai 6o litri, si stabiliranno dei serbatoi sotterranei.

l posti di scccorso per inc.endio saranno almeno .f per ogni campo, di cui uno in vicinanza immediata d eli 'ospe- dale; ad ogni modo nessuna ba1·acca potl"à distare più di r6oo metri dal più lontano posto di soccorso.

La distribu.zione d eli 'acqua deve essere capace di fornire almeno 220 lit,·i al giorno per persona, le condutture saranno in legno, a daghe fatte e riunite a macchina coi giunti con- solidati da briglie di ferro.

Per le acque piovane vi sa,·anno canalizzazioni a cielo s·~o­

pen,>, completamente separate dalle fognature, le guaii rac.

coglieranno solo l~ acque luride, trasportandole sotterranea- mente e scaricandole senz'alt1·o nel piLJ vicino corso di acqua. Soltanto per casi speciali si rico1-re ali 'uso di fosse settiche e di letti filtranti, oppLl1"e al trattamento col cloro; le condutture di fogna saranno fatte in grès vitri- cato.

P<.r c,·itare ;1 pericolo d'inquiuamentc dell'acqua potabile. i condotti di quest'ultima e quelli per le acque luride sa- ranno posati in trincee separate.

Tutte queste disposizioni sono state suggerite dai pi"O- geuisti di \\"ashington, i quali hanno lasciato alle Com- missioni locali la cura di studiare i servizi elettrici ed i se1·vizi di lavanderia. Al l"iscalda.mento si provvederà me- diante stufe impiantate al piano terreno di ogni ba1·acca, facendo :lttravusare dai tubi il piano superiore.

S.

LAI'PEI<EXT: PrafPrie e paswli. La p-roduzione dell'erba - (Librairie agricole de la Maison rustique, un volume in.8" di 172 pag., Paris 1917).

L 'e1·ba, che è un 'associazione complessa di piante diverse, ha una grande importanza n eli 'economia agricola, sia che venga raccolta solto forma di fieno, sia che il bestiame la consumi ancor verde. A differenza delle altre produzioni del suolo, le piar.le che costituiscono l'erba si sviluppano na- turalmente in certi terreni, perch?- i loro semi vi sono dis- seminati dal \·ento, calle acque e dagli uccelli.

L".-\., nel suo utile ed interessante libro, studia le piante che entrano nella composizione delle erbe, le condizioni delle produzioni erbose, il modo di creare e di coltivare i prati ed i pascoli. Tali spiegazioni teoriche sono accompa- gnate da molti esempi pratici, nonchè dall'indicazion dei prezzi di costo; questi ultimi però vanno presi con una

~·erta cautela, perch/> calcolati prima della guerra.

Serba.toi sovrap.posti in cemento armato della capacità di 40a metri cubi riascu•w. - (Engineering Record, marzo I9I7)-

Pe fornire l 'acqua sotto pressione a diversi stabilimenti industriali. l 'u Atlante \i\iarehousf' Company » ha eretlo à•1e serbatoi in cemento armato, i quali, insieme alla torre a quattro piani che li sorregge, f01·mano una costruzione ci- lindrica di circa ;;o metri di altezza. 11 peso dei serbatoi e dell'acqua in essi contenuta è sopportato dal n1uro cilin-

lhco dPlla to!·;·e, il cui spessore varia da 61 a 30,.5 centi- metri. Siccome poi nelle pa1·eti della torre sono praticate porte e finestre, il muro è 1·idotto ad 8 colonne.

La torre è alta circa 22 metri e nei suoi quattro piani (i primi tre dell'altezza utile di J metri e l'ultimo di circa 7) si trovano gli uffici e gli archivi della Compagnia; a metà altezza si inizia una scala estema a chiocciola di .fS centimetri di larghezza in cemento am1ato, la quale con- duce fino alla piattaforma superiore che ricopre il serbatoio più alto e adito ad altre due piattaforme di sbalzo, sit·uate l 'una al livello più b~sso del serbatoio superiore e l'altro in corrispondenza del fondo più basso del serbatoio inferiore.

l due serbatoi sono cilindrici ed hanno il fondo costituit<>

da una calotta sferica di m. 6,8_:; di diametro, tagìi::na da una sfera di m. S,.:;o di di'1metro. L 'armarura è formata da aste di acciaio di 12 centimetri circa, disposte alcune in spirale P le altre radiaim('nte, in rapporto al centro tlella calotta ec! in modo che alla pe1·iferia di quest'ultima i tro ano 'lila distanza !"una dall'altra di circa r.:; centimetri. l giunti si succedono a distanza di ci1·ca .f metri; essi sono resi stagni meclian te l 'applicazione di lastre i n acciaio di 6 millimetri di spessore e di 46 centimetri di altezza, di cui metà inglol:;ati nello st1·ato superiore di cemento è metà in quello inferiore; la presenza di fori praticati sui bordi delle lastre assicura la buona presa.

J. 'ermeticità dei serbatoi è poi assicll!"ata in modo per- fetLo da un rivestimento costituito da un doppio ~trato di cat1·ame.

I3onGIIl: L'illuminazione elettrica Ù! Itaiia. - (L'Elettmtec- nica., gennaio 1917).

L·_\. pubblica uno studio molto documentato su li 'orga- nizzazione delle distribuzioni d 'energia elettrica in I tali a.

Egli ripete anzitutto le critiche già rivolte, in occa ione della XX• Riunione Annuale dell'Associazione Elettrotecnica Italiana nel 1916 a Firenze, agli Cftici Amministrativi ed agli Organi ufficiali e Legislativi Italiani, i quali contri- buiscono a ritardare il necessario lavoro di unificazione.

Per risolvere praticamente il problema, è anzitutto ne- cess:ou·io studiare j mezzi di utilizzare razionalmente i car- boni, le ligniti, la torba c di trarre il maggior vantaggio possibile da tutta l'energia idraulica disponibile.

Bisognerebbe prevedere almeno 2oo.ooo caY:tlli per la tra- zione, .fOO.ooo per l 'agricoltura, 350.000 per la metallurgia, c 300.ooo per !'illuminazione.

Lo sviluppo industriale del Paese non potrà effettuarsi se non per mezzo di alcune disposizioni legislati\·e ed am- 'ministrative e le Amministrazioni non sono in grado di

concreta1·e queste misure se non colla collaborazione dei tecnici competenti.

Per dimostrare i 'assoluto bi~ogno di modilìcazioni, l'.\. riporta i risultati di numerose inchieste da lui fatte, spe- cialmente in riguard0 del! 'illuminazione pubblica, che ,·aria moltissimo da regione a regione.

E infatti, in alcune città tar.to le officine gcneratJ·ici quanto gli impianti di distribuzione sono di proprietà mu- nicipale; in altn: invece le officine sono di propriepri- vata, mentre la dist!·ibuzione appartiene alla municipalità. C n a terzc. categoria comprende quelle citin cui ];_, cen- trale elettrica è un impianto privato cd assume l"appalio della lttce; finalmente pe.r le città del! 'ultima categoria, le Compagnie forniscono l'illuminazione pubblica a forfait per mezzo di impianti privati.

Per tutte queste diverse categorie, ·le spese di illumina- zione per ogni abitante variano fra limiti molto lontani;

per la prima infatti variano da L. 0,43 (per 66.ooo abitanti) a L. 3,15 (43.ooo abit.); per la seconda categoria da L. 2 (16o.ooo abitanti) a L. 2,70 (173.ooo); per la terza da L. O,.f3 (6J.ooo abitanti) a L. 2,60 (27_:;.ooo); e finalmente per la qua1·ta da L. o,6o (75.000 abitanti) a L. 1 ,so (.f3-000).

Secondo 1'.'\., le differenze sarebbero molto meno sen- sibili se vi fosse maggior unifo1·.mità fra i tipi d'impianto ed i sistemi di distribuzione in uso.

Col maggior sviluppo che 3i spera si possa dare alle deri- vazioni di acqua p<'r forza motrice nel nostro paese, è certo che si ··aggiungerà, con diminuzione di co,to, anche m<:g- gior uniformità di prezzi .

STABILIMENTO TIPOGRAFICO G. TESTA - BIELLA

FASANO DOMENICO, Gerente.

ANt O XIV - N. 4. TORINO, 28 Febbraio 1918.

RI\JISTA

d i I NGEGNERIA SANITARIA

/

e di EDILIZIA MODERNA

l . artistica de

0uli adicoli e dei dise0um pubblicati llella RtVISTA DI INGEGNERIA SANITARIA È riserutzta la proprietà ettemna

E DI EDILIZIA MoDEilNA. - Gli origilzali, pubblicati o 11011 pubblicati, 11011 vwgo11o restituiti agli Autori.

SOMMARIO. - Memorie (;rigiuali: li nuovo Padiglione della Maternità, Bref:;trofio e Scuola Ostetrica Ji Arezzo - L. Pa- ulia.zi. _ ~ueat~oni Tecnicc-Sanitarie del Giorno: L'asfalto

;d il suo impiego nelle pavimentazioni stradali (Coutimta{ione):

Recensioni : Aus!Jer, Metodi pratici di disinfezione adottati

M EM O RIE ORIGINALI

IL :\UOVO PADIGLIONE

DELLA :\IATERNlT.\ BREFOTROFIO E SCUOLA OSTETHICA

DI AR ELlO (r)

La città di Arezzo si trova nelle condizioni, in cui sono molte città d'Italia, di possedere benefiche istituzioni ospedaliere, ma tali da non essere punto rispondenti, nei riguardi igienici e del loro buon funzionamento, a quanto il progredire delle cogni- zioni biologiche e slllitarie ha dimostrato essere

dopo la mobilitazione. - Diè11erl, Che cosa è il fango attivato.

Pawloski A., Annuario del carbone bianco francese. - NotiZie:

I laghi d'asfalto di Bermudez o:: della Trinità. - La resistenza alla marcia delle automobili sui vari tipi di strade.

~--- anche· un m~mmo dell'indispensabile. Essa ba per- ciò det rminato ài costrurre ex no·vo un Ospeçlale, comprendente pure la :\Iaternità, destinata questa a servire come Clinica ostetrica per le allieye Jeya-

trlCI a norn:a delle TaYole di fondazione della Scuola Ostetrica di Arezzo, che rimonta al 17 8. E poichè lo stato edilizio della :\laternità tultora fun- zionante è peggiore di quPllo, pure poco buono, ciel rimanente Ospedale di S . .\Jaria Sopra e Pomi, se ne iniziò per prima la costruzione.

Il progetto della ora compiuréi. nuoYa :\Iatemità fu con saggio consiglio atlìdmo ad un egregio ar-

Fig. T. - Fronte sud-est del padiglione.

· f E ·1· S r· ·· tt e ·lell'lstituto Ostetrico e Bre'"iro:ìu di (1) Estratto c!a una pubb!iccziune deil'E"greglO pro . !111 10 an 1, a1re or ,

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