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Corso Integrato Valutazione Funzionale e Riabilitazione Motoria

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Academic year: 2022

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(1)

COGNOME……….

Corso di studi Ingegneria Biomedica

NOME……….

A.A. …..

Corso Integrato Valutazione Funzionale e Riabilitazione Motoria

PRIMA prova in itinere relativa al modulo RIABILITAZIONE MOTORIA …..

Prof. Carlo Frigo

Domande a risposta multipla (è valida una sola risposta): 1.5 punti

1) La Riabilitazione Motoria interviene:

a) nella fase acuta della malattia

b) per curare i sintomi di un danno muscolare o neurologico

c) per recuperare le funzioni rimaste danneggiate al termine della fase acuta d) esclusivamente sulla muscolatura residua

2) Il meccanismo di inibizione reciproca tra muscoli antagonisti:

a) rende inefficace il comando volontario

b) permette di irrigidire l’articolazione evitando il cedimento sotto carico c) è responsabile del riflesso del ‘coltello a serramanico’

d) permette ad un muscolo di accorciarsi mentre l’antagonista si allunga

3) Nel processo di rigenerazione di fibre nervose danneggiate:

a) si ha maggior successo di reinnervazione se la lesione è vicina al soma

b) si ha maggior successo di reinnervazione se la lesione è vicina all’organo terminale c) la reinnervazione del muscolo può essere facilitata dalla stimolazione elettrica d) il tratto nervoso distale si ricongiunge a quello prossimale

4) Se il rapporto di innervazione risulta aumentato in seguito alla reinnervazione di un muscolo:

a) la forza prodotta è graduabile in modo più fine b) le unità motorie diventano più veloci

c) la forza prodotta è meno graduabile d) la resistenza all’affaticamento è maggiore

5) In seguito a immobilizzazione di un arto, i muscoli inattivi subiscono i seguenti adattamenti:

a) le fibre si convertono da veloci glicolitiche a lente ossidative

b) le fibre veloci glicolitiche diminuiscono di sezione trasversale, mentre le lente ossidative aumentano di sezione

c) le fibre veloci glicolitiche aumentano di numero

d) le fibre lente ossidative diminuiscono di sezione trasversale

6) Secondo il principio di reclutamento di Henneman:

a) per bassi livelli di forza si attivano le fibre ad elevata frequenza di attivazione

b) a livelli crescenti di forza si attivano progressivamente le fibre che generano twitch di forza di maggior durata

c) per forze elevate sono sempre attive le unità motorie lente ossidative

(2)

d) per forze elevate le uniche fibre attive sono le veloci glicolitiche

7) Il meccanismo di sommazione spaziale comporta:

a) un aumento dei picchi di forza

b) un aumento del reclutamento di unità motorie c) un aumento della frequenza di sparo

d) un aumento del rapporto di innervazione

8) L’onda H nel test del riflesso H:

a) aumenta sempre, in modo non lineare, con l’intensità di stimolazione b) si ripete uguale a se stessa anche a intervalli di tempo inferiori ai 100 ms

c) raggiunge una massima ampiezza per un certo valore di intensità di stimolazione e poi decresce

d) può superare l’ampiezza dell’onda M

9) I muscoli riprodotti in un modello muscoloscheletrico:

a) Hanno linee d’azione parallele agli assi articolari b) Sono suddivisi in parte contrattile e parte tendinea c) Entrano in contatto con superfici di avvolgimento osseo d) Non variano di lunghezza durante il movimento

10) Nella chirurgia ortopedica funzionale l’obbiettivo principale è:

a) sostituire le superfici articolari artrosiche con artroprotesi b) impiantare elettrodi di stimolazione elettrica

c) ricostruire i legamenti lesionati

d) recuperare il movimento mediante interventi su tessuti molli e ossa

11) Stimolando elettricamente un nervo periferico misto il potenziale d’azione:

a) si propaga ortodromicamente sulle fibre motorie e antidromicamente sulle fibre sensoriali b) si propaga ortodromicamente sia sulle fibre sensoriali sia sulle fibre motorie

c) si propaga antidromicamente sulle fibre motorie e ortodromicamente sulle fibre sensoriali d) si propaga sia ortodromicamente sia antidromicamente su entrambi i tipi di fibra

12) Il riflesso T-tendineo:

a) è influenzato dallo stato di attivazione delle fibre gamma

b) è determinato dal comportamento dell’organo tendineo del Golgi c) è rappresentativo del riflesso tonico da stiramento

d) permette di misurare la massima forza tendinea

13) La stimolazione elettrica funzionale:

a) si applica al muscolo denervato

b) si utilizza per ripristinare il controllo motorio volontario c) permette la contrazione funzionale di alcuni muscoli d) serve per favorire la reinnervazione del muscolo

14) Nella stimolazione elettrica funzionale è possibile:

a) ottenere una forza muscolare costante per tempi lunghi

b) attivare e modulare un riflesso da stiramento nei flessori plantari c) inibire la risposta cutaneo-muscolare

d) attivare un riflesso di retrazione con reclutamento fisiologico dei muscoli coinvolti

(3)

Domande a risposta multipla (possono essere valide più risposte!) due punti ciascuna:

1) Gli elettrodi epimisiali servono:

a) per registrare l’attività mioelettrica di muscoli profondi b) per stimolare elettricamente porzioni distinte di muscolo

c) per stimolare elettricamente il nervo sensoriale e ottenere il riflesso di retrazione d) per attivare muscoli a contenuto prevalente di fibre veloci

e) per attivare muscoli profondi

2) Nella lesione spinale completa:

a) non sono attivabili volontariamente i muscoli sopralesionali b) i riflessi spinali della zona sotto lesionale sono presenti

c) gli stimoli dolorifici alle estremità dell’arto inferiore vengono percepiti d) la spasticità è assente

e) la muscolatura sottolesionale diviene facilmente affaticabile

3) Per ottenere una forza costante e persistente con bassa intensità di stimolazione da un muscolo stimolato elettricamente:

a) occorre che il muscolo sia innervato b) occorre stimolare a bassa frequenza

c) occorre ridurre anche la durata dell’impulso d) occorre raggiungere la frequenza di fusione e) occorre stare al di sotto della reobase

Domande aperte (1.5 punti ciascuna):

1) Principali problemi nella stimolazione elettrica funzionale 2) Definizione e possibili cause della spasticità

Risposte corrette:

1. c 2. d 3. b 4. c 5. d 6. c 7. b 8. c 9. c 10. d 11. d 12. a 13. c 14. d

1mult. b, e

2mult. b, e

3mult. a, d

(4)

COGNOME……….

Corso di studi Ingegneria Biomedica

NOME……….

A.A. …..

Corso Integrato Valutazione Funzionale e Riabilitazione Motoria

PRIMA prova in itinere relativa al modulo RIABILITAZIONE MOTORIA …..

Prof. Carlo Frigo

Domande a risposta multipla (è valida una sola risposta): 1.5 punti

1) La Riabilitazione Motoria interviene:

a) nella fase acuta della malattia

b) per curare i sintomi di un danno muscolare o neurologico

c) per recuperare le funzioni rimaste danneggiate al termine della fase acuta d) esclusivamente sulla muscolatura residua

2) Il meccanismo di inibizione reciproca tra muscoli antagonisti:

a) rende inefficace il comando volontario

b) permette di irrigidire l’articolazione evitando il cedimento sotto carico c) è responsabile del riflesso del ‘coltello a serramanico’

d) permette ad un muscolo di accorciarsi mentre l’antagonista si allunga

3) Nel processo di rigenerazione di fibre nervose danneggiate:

a) si ha maggior successo di reinnervazione se la lesione è vicina al soma

b) si ha maggior successo di reinnervazione se la lesione è vicina all’organo terminale c) la reinnervazione del muscolo può essere facilitata dalla stimolazione elettrica d) il tratto nervoso distale si ricongiunge a quello prossimale

4) Se il rapporto di innervazione risulta aumentato in seguito alla reinnervazione di un muscolo:

a) la forza prodotta è graduabile in modo più fine b) le unità motorie diventano più veloci

c) la forza prodotta è meno graduabile d) la resistenza all’affaticamento è maggiore

5) In seguito a immobilizzazione di un arto, i muscoli inattivi subiscono i seguenti adattamenti:

a) le fibre si convertono da veloci glicolitiche a lente ossidative

b) le fibre veloci glicolitiche diminuiscono di sezione trasversale, mentre le lente ossidative aumentano di sezione

c) le fibre veloci glicolitiche aumentano di numero

d) le fibre lente ossidative diminuiscono di sezione trasversale

6) Secondo il principio di reclutamento di Hanneman:

a) per bassi livelli di forza si attivano le fibre ad elevata frequenza di attivazione

b) a livelli crescenti di forza si attivano progressivamente le fibre che generano twitch di forza di maggior durata

c) per forze elevate sono sempre attive le unità motorie lente ossidative

(5)

d) per forze elevate le uniche fibre attive sono le veloci glicolitiche

7) Il meccanismo di sommazione spaziale comporta:

a) un aumento dei picchi di forza

b) un aumento del reclutamento di unità motorie c) un aumento della frequenza di sparo

d) un aumento del rapporto di innervazione

8) L’onda H nel test del riflesso H:

a) aumenta sempre, in modo non lineare, con l’intensità di stimolazione b) si ripete uguale a se stessa anche a intervalli di tempo inferiori ai 100 ms

c) raggiunge una massima ampiezza per un certo valore di intensità di stimolazione e poi decresce

d) può superare l’ampiezza dell’onda M

9) I muscoli riprodotti in un modello muscoloscheletrico:

a) Hanno linee d’azione parallele agli assi articolari b) Sono suddivisi in parte contrattile e parte tendinea c) Entrano in contatto con superfici di avvolgimento osseo d) Non variano di lunghezza durante il movimento

10) Nella chirurgia ortopedica funzionale l’obbiettivo principale è:

a) sostituire le superfici articolari artrosiche con artroprotesi b) impiantare elettrodi di stimolazione elettrica

c) ricostruire i legamenti lesionati

d) recuperare il movimento mediante interventi su tessuti molli e ossa

11) Stimolando elettricamente un nervo periferico misto il potenziale d’azione:

a) si propaga ortodromicamente sulle fibre motorie e antidromicamente sulle fibre sensoriali b) si propaga ortodromicamente sia sulle fibre sensoriali sia sulle fibre motorie

c) si propaga antidromicamente sulle fibre motorie e ortodromicamente sulle fibre sensoriali d) si propaga sia ortodromicamente sia antidromicamente su entrambi i tipi di fibra

12) Il riflesso T-tendineo:

a) è influenzato dallo stato di attivazione delle fibre gamma

b) è determinato dal comportamento dell’organo tendineo del Golgi c) è rappresentativo del riflesso tonico da stiramento

d) permette di misurare la massima forza tendinea

13) La stimolazione elettrica funzionale:

a) si applica al muscolo denervato

b) si utilizza per ripristinare il controllo motorio volontario c) permette la contrazione funzionale di alcuni muscoli d) serve per favorire la reinnervazione del muscolo

14) Nella stimolazione elettrica funzionale è possibile:

a) ottenere una forza muscolare costante per tempi lunghi

b) attivare e modulare un riflesso da stiramento nei flessori plantari c) inibire la risposta cutaneo-muscolare

d) attivare un riflesso di retrazione con reclutamento fisiologico dei muscoli coinvolti

(6)

Domande a risposta multipla (possono essere valide più risposte!) due punti ciascuna:

1) Gli elettrodi epimisiali servono:

a) per registrare l’attività mioelettrica di muscoli profondi b) per stimolare elettricamente porzioni distinte di muscolo

c) per stimolare elettricamente il nervo sensoriale e ottenere il riflesso di retrazione d) per attivare muscoli a contenuto prevalente di fibre veloci

e) per attivare muscoli profondi

2) Nella lesione spinale completa:

a) non sono attivabili volontariamente i muscoli sopralesionali b) i riflessi spinali della zona sotto lesionale sono presenti

c) gli stimoli dolorifici alle estremità dell’arto inferiore vengono percepiti d) la spasticità è assente

e) la muscolatura sottolesionale diviene facilmente affaticabile

3) Per ottenere una forza costante e persistente con bassa intensità di stimolazione da un muscolo stimolato elettricamente:

a) occorre che il muscolo sia innervato b) occorre stimolare a bassa frequenza

c) occorre ridurre anche la durata dell’impulso d) occorre raggiungere la frequenza di fusione e) occorre stare al di sotto della reobase

Domande aperte (1.5 punti ciascuna):

1) Principali problemi nella stimolazione elettrica funzionale 2) Definizione e possibili cause della spasticità

Risposte corrette:

1. c 2. d 3. b 4. c 5. d 6. c 7. b 8. c 9. c 10. d 11. d 12. a 13. c 14. d

1mult. b, e

2mult. b, e

3mult. a, d

(7)

COGNOME……….

Corso di studi Ingegneria Biomedica

NOME……….

Corso Integrato Valutazione Funzionale e Riabilitazione Motoria

ESEMPIO di SECONDA prova in itinere relativa al modulo RIABILITAZIONE MOTORIA

… giugno … Prof. Carlo Frigo

Domande a risposta multipla (una sola risposta giusta):

1) Per aumentare la stabilità in appoggio di una protesi per amputati transfemorali il centro di istantanea rotazione del ginocchio:

a) Deve risultare nel centro del meccanismo di flesso-estensione b) Deve risultare allineato con l’asse meccanico dell’arto

c) Deve essere il più possibile arretrato e in alto rispetto al ginocchio d) Deve essere il più possibile in basso e in avanti

2) Il grafico di stabilità delle protesi per amputati transfemorali serve:

a) per stimare l’impegno relativo di muscoli flessori ed estensori

b) per verificare che in fase d’appoggio la forza trasmessa dal terreno non superi valori di sicurezza

c) per prevedere il grado di flessione della protesi in fase di volo

d) per garantire che l’appoggio iniziale al terreno avvenga con il tallone

3) Il piede protesico deve:

a) Flettersi liberamente nella fase di volo e bloccarsi nella fase di accettazione del carico b) Produrre l’energia necessaria alla spinta di fine fase d’appoggio

c) Ammortizzare l’accettazione del carico e restituire energia nella fase di spinta d) Impedire la pronazione-supinazione

4) Con un piede protesico a recupero di energia durante il cammino:

a) La flessione plantare in fase di spinta raggiunge il valore fisiologico b) E’ possibile evitare la caduta della pianta del piede al contatto iniziale c) L’energia viene assorbita dal retro piede e prodotta dall’avampiede

d) L’energia viene assorbita e parzialmente restituita sia durante l’appoggio del retro piede sia durante l’appoggio dell’avampiede

5) In un amputato transtibiale con moncone particolarmente corto l’invasatura deve prevedere:

a) L’appoggio esclusivo sulla tuberosità tibiale (Patella Tendon Bearing) b) Un prevalente appoggio sul terminale del moncone

c) L’attacco ai condili femorali

d) Un corsetto femorale di contrasto all’estensione

6) Nell’amputato transtibiale la cuffia serve per:

a) Aumentare il grado di flessione del ginocchio b) Migliorare l’effetto pneumatico di sospensione

(8)

c) Migliorare il trasferimento di carico da moncone a invasatura d) Ridurre il carico sul tendine rotuleo

7) Il controllo mioelettrico nelle protesi d’arto superiore viene utilizzato per:

a) Produrre l’azionamento della mano b) Produrre un feed-back sensoriale c) Azionare gli attuatori del gomito d) Aumentare la forza di prensione

8) Generalmente una protesi di mano ad azionamento elettrico permette la prensione:

a) mediante le 5 dita

b) mediante 4 dita che si oppongono al pollice c) mediante presa a pinza tra indice e medio

d) mediante due dita che si oppongono al pollice

9) Il feedback nella protesi a energia corporea:

a) Viene prodotto da microattuatori vibrotattili

b) Viene prodotto mediante elettrodi inseriti nell’invasatura c) Dipende dalla forza sviluppata

d) E’ insito nel meccanismo di attuazione

10) Il contenimento ischiatico rispetto all’appoggio ischiatico ha il vantaggio di:

a) Permettere una maggiore flessione della coscia b) Sostenere un maggior momento adduttorio

c) Permettere una maggiore controllabilità della protesi d) Permettere una maggiore traslazione laterale del bacino

11) Una carrozzina per emiplegici:

a) Non può essere ad autopropulsione

b) Deve avere le ruote anteriori grandi e posteriori piccole

c) Deve avere il sedile spostato in avanti per poter avere il baricentro in posizione stabile d) Se non è elettrica deve prevedere un meccanismo a doppio anello di propulsione

12) Per quali soggetti non è possibile effettuare la guida di un veicolo stradale adattato:

a) Emiplegici b) Paraplegici c) Tetraplegici

d) Amputati bilaterali d’arto inferiore

13) In una ortesi AFO rigida per piede cadente:

a) La flessione dorsale è consentita b) L’attacco è a 4 punti

c) Viene impedita sia la flessione dorsale sia la flessione plantare d) Esiste una cerniera per la prono-supinazione

14) L’ortesi HKAFO reciprocante permette:

a) Di alternare la postura eretta su un piede o sull’altro b) Di camminare senza ausilii

c) Di alternare il movimento delle braccia

d) Di alternare il movimento degli arti inferiori

(9)

Domande a risposta multipla con più di una risposta giusta

15) L’invasatura ad appoggio ischiatico, rispetto a quella a contenimento ischiatico:

a) ha il vantaggio di permettere un più ampio movimento in estensione

b) ha lo svantaggio di produrre uno spostamento laterale dell’invasatura in fase di appoggio

c) garantisce il sostegno del carico con lo stesso grado di sicurezza d) permette un migliore controllo della protesi

16) Un ginocchio protesico deve prevedere, per realizzare la flessione in fase di swing:

a) un sistema di produzione di energia

b) un sistema di accumulo e restituzione di energia

c) un sistema di pendolazione libera durante la fase di swing d) un sistema di dissipazione di energia

e) un sistema di richiamo elastico

17) Una protesi esoscheletrica prevede:

a) una struttura rigida di sostegno

b) una invasatura con cuffia interna in silicone c) la forma di invasatura a ‘contenimento’ ischiatico d) un piede a recupero di energia

e) le articolazioni di ginocchio e caviglia integrate nella struttura

Domande aperte:

1) Descrivere schematicamente la distribuzione delle forze all’interfaccia moncone-invasatura nelle protesi per amputati transtibiali all’inizio e alla fine della fase d’appoggio (nel piano sagittale e nel piano frontale)

2) Vantaggi e svantaggi delle protesi d’arto superiore ad energia corporea rispetto ad altri tipi di protesi ad energia extracorporea

(10)

COGNOME……….

Corso di studi Ingegneria Biomedica

NOME……….

Corso Integrato Valutazione Funzionale e Riabilitazione Motoria

ESEMPIO di SECONDA prova in itinere relativa al modulo RIABILITAZIONE MOTORIA

… giugno … Prof. Carlo Frigo

Domande a risposta multipla (una sola risposta giusta):

1) Per aumentare la stabilità in appoggio di una protesi per amputati transfemorali il centro di istantanea rotazione del ginocchio:

a) Deve risultare nel centro del meccanismo di flesso-estensione b) Deve risultare allineato con l’asse meccanico dell’arto

c) Deve essere il più possibile arretrato e in alto rispetto al ginocchio d) Deve essere il più possibile in basso e in avanti

2) Il grafico di stabilità delle protesi per amputati transfemorali serve:

a) per stimare l’impegno relativo di muscoli flessori ed estensori

b) per verificare che in fase d’appoggio la forza trasmessa dal terreno non superi valori di sicurezza

c) per prevedere il grado di flessione della protesi in fase di volo

d) per garantire che l’appoggio iniziale al terreno avvenga con il tallone

3) Il piede protesico deve:

a) Flettersi liberamente nella fase di volo e bloccarsi nella fase di accettazione del carico b) Produrre l’energia necessaria alla spinta di fine fase d’appoggio

c) Ammortizzare l’accettazione del carico e restituire energia nella fase di spinta d) Impedire la pronazione-supinazione

4) Con un piede protesico a recupero di energia durante il cammino:

a) La flessione plantare raggiunge il valore fisiologico

b) E’ possibile evitare la caduta della pianta del piede al contatto iniziale c) L’energia viene assorbita dal retro piede e prodotta dall’avampiede

d) L’energia viene assorbita e parzialmente restituita sia durante l’appoggio del retro piede sia durante l’appoggio dell’avampiede

5) In un amputato transtibiale con moncone particolarmente corto l’invasatura deve prevedere:

a) L’appoggio esclusivo sulla tuberosità tibiale (Patella Tendon Bearing) b) Un prevalente appoggio sul terminale del moncone

c) L’attacco ai condili femorali

d) Un corsetto femorale di contrasto all’estensione

6) Il controllo mioelettrico nelle protesi d’arto superiore viene utilizzato per:

a) Produrre l’azionamento della mano

(11)

b) Produrre un feed-back sensoriale c) Azionare gli attuatori del gomito d) Aumentare la forza di prensione

7) Generalmente una protesi di mano ad azionamento elettrico permette la prensione:

a) mediante le 5 dita

b) mediante 4 dita che si oppongono al pollice c) mediante presa a pinza tra indice e medio

d) mediante due dita che si oppongono al pollice

8) Il feedback nella protesi a energia corporea:

a) Viene prodotto da microattuatori vibrotattili

b) Viene prodotto mediante elettrodi inseriti nell’invasatura c) Dipende dalla forza sviluppata

d) E’ insito nel meccanismo di attuazione

9) Il contenimento ischiatico rispetto all’appoggio ischiatico ha il vantaggio di:

a) Permettere una maggiore flessione della coscia b) Sostenere un maggior momento adduttorio

c) Permettere una maggiore controllabilità della protesi d) Permettere una maggiore traslazione laterale del bacino

10) Una carrozzina per emiplegici:

a) Non può essere ad autopropulsione

b) Deve avere le ruote anteriori grandi e posteriori piccole

c) Deve avere il sedile spostato in avanti per poter avere il baricentro in posizione stabile d) Se non è elettrica deve prevedere un meccanismo a doppio anello di propulsione

11) Per quali soggetti non è possibile effettuare la guida di un veicolo stradale adattato:

a) Emiplegici b) Paraplegici c) Tetraplegici

d) Amputati bilaterali d’arto inferiore

12) Applicando un tutore lungo al ginocchio (KO), in presenza di un momento esterno flessorio:

a) Se l’appoggio centrale è sulla tibia si genera un carico sul legamento crociato anteriore b) Se l’appoggio centrale è sulla tibia si genera un carico sul legamento crociato posteriore c) Se l’appoggio centrale è sul femore si genera un carico molto maggiore sul legamento

crociato anteriore

d) Se l’appoggio centrale è sul femore si genera un carico molto maggiore sul legamento crociato posteriore

13) In una ortesi AFO rigida per piede cadente:

a) La flessione dorsale è consentita b) L’attacco è a 4 punti

c) Viene impedita sia la flessione dorsale sia la flessione plantare d) Esiste una cerniera per la prono-supinazione

14) L’ortesi HKAFO reciprocante permette:

a) Di alternare la postura eretta su un piede o sull’altro b) Di camminare senza ausilii

(12)

c) Di alternare il movimento delle braccia

d) Di alternare il movimento degli arti inferiori

Domande a risposta multipla con più di una risposta giusta

16) L’invasatura ad appoggio ischiatico, rispetto a quella a contenimento ischiatico:

a) ha il vantaggio di permettere un più ampio movimento in estensione

b) ha lo svantaggio di produrre uno spostamento laterale dell’invasatura in fase di appoggio

c) garantisce il sostegno del carico con lo stesso grado di sicurezza d) permette un migliore controllo della protesi

17) Un ginocchio protesico deve prevedere, per realizzare la flessione in fase di swing:

a) un sistema di produzione di energia

b) un sistema di accumulo e restituzione di energia

c) un sistema di pendolazione libera durante la fase di swing d) un sistema di dissipazione di energia

e) un sistema di richiamo elastico

18) Una protesi esoscheletrica prevede:

a) una struttura rigida di sostegno

b) una invasatura con cuffia interna in silicone c) la forma di invasatura a ‘contenimento’ ischiatico d) un piede a recupero di energia

e) le articolazioni di ginocchio e caviglia integrate nella struttura

Domande aperte:

1) Descrivere schematicamente la distribuzione delle forze all’interfaccia moncone-invasatura nelle protesi per amputati transtibiali all’inizio e alla fine della fase d’appoggio (nel piano sagittale e nel piano frontale)

2) Vantaggi e svantaggi delle protesi d’arto superiore ad energia corporea rispetto ad altri tipi di protesi ad energia extracorporea

(13)

COGNOME……….

Corso di studi Ingegneria Biomedica

NOME……….

A.A. 2008-2009

Corso Integrato Valutazione Funzionale e Riabilitazione Motoria

PRIMA prova in itinere relativa al modulo RIABILITAZIONE MOTORIA 7 Maggio 2009

Prof. Carlo Frigo

Domande a risposta multipla (è valida una sola risposta):

1) La Riabilitazione Motoria interviene:

a) nella fase acuta della malattia

b) per curare i sintomi di un danno muscolare o neurologico

c) per recuperare le funzioni rimaste danneggiate al termine della fase acuta d) esclusivamente sulla muscolatura residua

2) Durante la contrazione eccentrica di un muscolo scheletrico la forza prodotta:

a) è maggiore della forza isometrica b) è minore della forza isometrica

c) non può essere sviluppata perché il muscolo si allunga d) è diminuita a causa del riflesso da stiramento

3) Il meccanismo di inibizione reciproca tra muscoli antagonisti:

a) rende inefficace il comando volontario

b) permette di irrigidire l’articolazione evitando il cedimento sotto carico c) è responsabile del riflesso del ‘coltello a serramanico’

d) permette ad un muscolo di accorciarsi mentre l’antagonista si allunga 4) Nel processo di rigenerazione di fibre nervose danneggiate:

a) si ha maggior successo di reinnervazione se la lesione è vicina al soma

b) si ha maggior successo di reinnervazione se la lesione è vicina all’organo terminale c) la reinnervazione del muscolo può essere facilitata dalla stimolazione elettrica d) il tratto nervoso distale si ricongiunge a quello prossimale

5) Se il rapporto di innervazione risulta aumentato in seguito alla reinnervazione di un muscolo:

a) la forza prodotta è graduabile in modo più fine b) le unità motorie diventano più veloci

c) la forza prodotta è meno graduabile d) la resistenza all’affaticamento è maggiore

6) In seguito a immobilizzazione di un arto, i muscoli inattivi subiscono i seguenti adattamenti:

a) le fibre si convertono da veloci glicolitiche a lente ossidative

b) le fibre veloci glicolitiche diminuiscono di sezione trasversale, mentre le lente ossidative aumentano di sezione

(14)

c) le fibre veloci glicolitiche aumentano di numero

d) le fibre lente ossidative diminuiscono di sezione trasversale 7) Il twitch di forza delle fibre SO:

a) si può ripetere indifferenziato per tempi molto lunghi b) si riduce rapidamente di ampiezza

c) è di durata minore di quello delle fibre FOG

d) raggiunge di fusione per valori molto elevati di frequenza di stimolazione 8) Secondo il principio di reclutamento di Hanneman:

a) per bassi livelli di forza si attivano le fibre ad elevata frequenza di attivazione

b) a livelli crescenti di forza si attivano progressivamente le fibre che generano twitch di forza di maggior durata

c) per forze elevate sono sempre attive le unità motorie lente ossidative d) per forze elevate le uniche fibre attive sono le veloci glicolitiche 9) L’onda H nel test del riflesso H:

a) aumenta sempre, in modo non lineare, con l’intensità di stimolazione b) si ripete uguale a se stessa anche a intervalli di tempo inferiori ai 100 ms

c) raggiunge una massima ampiezza per un certo valore di intensità di stimolazione e poi decresce

d) può superare l’ampiezza dell’onda M

10) In condizioni di spasticità, l’onda M nel test del riflesso H:

a) è molto aumentata rispetto al normale b) è molto diminuita rispetto al normale c) è della stessa ampiezza del normale

d) è più del doppio dell’ampiezza dell’onda H 11) Se esiste una retrazione del retto femorale:

a) l’anca è sempre più estesa del normale b) il ginocchio non si estende completamente

c) la flessione del ginocchio richiede una flessione dell’anca d) l’estensione dell’anca produce una flessione del ginocchio 12) A differenza del muscolo flessore retratto il muscolo flessore spastico:

a) permette un’estensione lenta b) permette un’estensione veloce

c) mostra un’attività mioelettrica costante e di bassa entità d) non mostra alcuna attività mioelettrica

13) Stimolando elettricamente un nervo periferico misto il potenziale d’azione:

a) si propaga ortodromicamente sulle fibre motorie e antidromicamente sulle fibre sensoriali b) si propaga ortodromicamente sia sulle fibre sensoriali sia sulle fibre motorie

c) si propaga antidromicamente sulle fibre sensoriali e ortodromicamente sulle fibre motorie d) si propaga sia ortodromicamente sia antidromicamente su entrambi i tipi di fibra

14) Il riflesso T-tendineo:

a) è influenzato dallo stato di attivazione delle fibre gamma

b) è determinato dal comportamento dell’organo tendineo del Golgi c) è rappresentativo del riflesso tonico da stiramento

(15)

d) permette di misurare la massima forza tendinea

Domande a risposta multipla (possono essere valide più risposte!):

1) Nel test del pendolo si valuta:

a) la forza massima volontaria degli estensori di ginocchio b) il tempo di reazione allo stimolo di percussione del tendine c) la spasticità dei flessori e degli estensori di ginocchio d) l’ampiezza della risposta mioelettrica

e) la capacità di rilasciamento 2) Nella lesione spinale completa:

a) non sono attivabili volontariamente i muscoli sopralesionali b) i riflessi spinali della zona sotto lesionale sono presenti

c) gli stimoli dolorifici alle estremità dell’arto inferiore vengono percepiti d) la spasticità è assente

e) la muscolatura sottolesionale diviene facilmente affaticabile

3) Per ottenere una forza costante e persistente con bassa intensità di stimolazione da un muscolo stimolato elettricamente:

a) occorre che il muscolo sia innervato b) occorre stimolare a bassa frequenza

c) occorre ridurre anche la durata dell’impulso d) occorre raggiungere la frequenza di fusione e) occorre stare al di sotto della reobase

Domande aperte:

1) Principali problemi nella stimolazione elettrica funzionale 2) Definizione e possibili cause della spasticità

(16)

COGNOME……….

Corso di studi Ingegneria Biomedica

NOME……….

Corso Integrato Valutazione Funzionale e Riabilitazione Motoria

ESEMPIO di SECONDA prova in itinere relativa al modulo RIABILITAZIONE MOTORIA … giugno 2009 Prof. Carlo Frigo

Domande a risposta multipla (una sola risposta giusta):

1) Le ortesi AFO (Ankle Foot Orthosis):

a) Servono a sostenere momenti articolari b) Servono a sostenere forze tangenziali

c) Servono a riallineare i segmenti anatomici riducendo i momenti delle forze di reazione del terreno

d) Servono a sostenere carichi assiali

2) Lo ‘swivel walker’:

a) permette di spostarsi in piano flettendo le ginocchia

b) fornisce un sostegno per la postura eretta ma non permette lo spostamento autonomo c) permette una forma di locomozione oscillante grazie al movimento di braccia e tronco d) serve per rafforzare i muscoli estensori delle ginocchia

3) L’ortesi reciprocante:

a) trasmette un movimento all’anca controlaterale di segno opposto a quello dell’anca ipsilaterale

b) inverte il movimento di flesso/estensione del ginocchio nel paraplegico

c) permette la flessione di ginocchio associata alla flessione plantare in fase di spinta d) produce lo stesso movimento, in fase, delle due anche

4) Nel caso di una lesione al legamento collaterale laterale del ginocchio serve un’ortesi:

a) In grado di sostenere un momento esterno adduttorio

b) Dotata di un cuscinetto d’appoggio sul lato mediale del ginocchio c) A quattro punti d’appoggio

d) Con rialzo plantare sul lato mediale

5) I corsetti per scoliosi:

a) Producono una trazione sul rachide

b) Applicano forze laterali e momenti derotatori c) Applicano forze anteroposteriori

d) Applicano una compressione a livello toracico

6) Per aumentare la stabilità in appoggio di una protesi per amputati transfemorali il centro di istantanea rotazione del ginocchio:

a) Deve risultare nel centro del meccanismo di flesso-estensione

(17)

b) Deve risultare allineato con l’asse meccanico dell’arto

c) Deve essere il più possibile arretrato e in alto rispetto al ginocchio d) Deve essere il più possibile in basso e in avanti

7) Il grafico di stabilità delle protesi per amputati transfemorali serve per stimare:

a) per stimare l’impegno relativo di muscoli flessori ed estensori

b) per verificare che in fase d’appoggio la forza trasmessa dal terreno non superi valori di sicurezza

c) per prevedere il rado di flessione della protesi in fase di volo

d) per garantire che l’appoggio iniziale al terreno avvenga con il tallone

8) Il piede protesico deve:

a) Flettersi liberamente nella fase di volo e bloccarsi nella fase di accettazione del carico b) Produrre l’energia necessaria alla spinta di fine fase d’appoggio

c) Ammortizzare l’accettazione del carico e restituire energia nella fase di spinta d) Impedire la pronazione-supinazione

9) In un amputato transtibiale con moncone particolarmente corto l’invasatura deve prevedere:

a) L’appoggio esclusivo sulla tuberosità tibiale (Patella Tendon Bearing) b) Un prevalente appoggio sul terminale del moncone

c) L’attacco ai condili femorali

d) Un corsetto femorale di contrasto all’estensione

10) Il controllo mioelettrico nelle protesi d’arto superiore viene utilizzato per:

a) Produrre l’azionamento della mano b) Produrre un feed-back sensoriale c) Azionare gli attuatori del gomito d) Aumentare la forza di prensione

11) Generalmente una protesi di mano ad azionamento elettrico permette la prensione:

a) mediante le 5 dita

b) mediante 4 dita che si oppongono al pollice c) mediante presa a pinza tra indice e medio d) mediante due dita che si oppongono al pollice

12) Il feedback nella protesi a energia corporea:

a) Viene prodotto da microattuatori vibrotattili

b) Viene prodotto mediante elettrodi inseriti nell’invasatura c) Dipende dalla forza sviluppata

d) E’ insito nel meccanismo di attuazione

13) Il contenimento ischiatico rispetto all’appoggio ischiatico ha il vantaggio di:

a) Permettere una maggiore flessione della coscia b) Sostenere un maggior momento adduttorio

c) Permettere una maggiore controllabilità della protesi d) Permettere una maggiore traslazione laterale del bacino

14) Una carrozzina per emiplegici:

a) Non può essere ad autopropulsione

b) Deve avere le ruote anteriori grandi e posteriori piccole

c) Deve avere il sedile spostato in avanti per poter avere il baricentro in posizione stabile

(18)

d) Se non è elettrica deve prevedere un meccanismo a doppio anello di propulsione

Domande a risposta multipla con più di una risposta giusta

15) L’invasatura ad appoggio ischiatico, rispetto a quella a contenimento ischiatico:

a) ha il vantaggio di permettere un più ampio movimento in estensione

b) ha lo svantaggio di produrre uno spostamento laterale dell’invasatura in fase di appoggio c) garantisce il sostegno del carico con lo stesso grado di sicurezza

d) permette un migliore controllo della protesi

e) induce facilmente irritazioni e lesioni locali cutanee

16) Un ginocchio protesico deve prevedere, per realizzare la flessione in fase di swing:

a) un sistema di produzione di energia

b) un sistema di accumulo e restituzione di energia

c) un sistema di pendolazione libera durante la fase di swing d) un sistema di dissipazione di energia

e) un sistema di richiamo elastico

17) Una protesi esoscheletrica prevede:

a) una struttura rigida di sostegno

b) una invasatura con cuffia interna in silicone c) la forma di invasatura a ‘contenimento’ ischiatico d) un piede a recupero di energia

e) le articolazioni di ginocchio e caviglia integrate nella struttura

Domande aperte:

1) Descrivere schematicamente la distribuzione delle forze all’interfaccia moncone-invasatura nelle protesi per amputati transtibiali all’inizio e alla fine della fase d’appoggio (nel piano sagittale e nel piano frontale)

2) Vantaggi e svantaggi delle protesi d’arto superiore ad energia corporea rispetto ad altri tipi di protesi ad energia extracorporea

(19)

COGNOME……….

Corso di studi Ingegneria Biomedica

NOME……….

A.A. 2018-19

Corso Integrato Valutazione Funzionale e Riabilitazione Motoria

PRIMA prova in itinere relativa al modulo RIABILITAZIONE MOTORIA 17 Aprile 2019 Prof. Carlo Frigo

V1

Domande a risposta multipla (è valida una sola risposta): 1.5 punti

1) Cosa si intende per disabilità:

a) L’impossibilità di partecipare ad attività lavorative o ricreative b) La paralisi muscolare derivante da una patologia neuromuscolare

c) L’incapacità di svolgere una funzione, conseguente a un danno fisico o psichico d) La perdita di un arto, conseguenza di un evento traumatico

2) Il riflesso da stiramento:

a) Rafforza l’attività muscolare durante l’allungamento del muscolo b) Riduce l’azione dei muscoli sinergici

c) Produce un cedimento brusco della contrazione quando la forza supera una certa soglia d) Si manifesta con una contrazione sinergica dei muscoli flessori (triplice flessione)

3) In seguito alla lesione di un nervo in vicinanza dell’organo terminale:

a) Le fibre del moncone prossimale si ricongiungono con quelle del moncone distale b) Il moncone prossimale si ritrae e scompare

c) Il moncone distale si mantiene attivo in attesa della reinnervazione

d) Il moncone prossimale prolifera e invade i canali delle cellule di Schwann del moncone distale

4) In seguito alla reinnervazione di un muscolo:

a) Il rapporto di innervazione risulta diminuito b) La forza risulta graduabile in modo più fine

c) Si osserva la presenza di potenziali d’azione gigante

d) I potenziali d’azione di unità motoria sono tutti d’ampiezza minore del normale

5) L’allenamento di resistenza comporta:

a) Un aumento del diametro delle fibre muscolari b) Un aumento della capillarizzazione delle fibre

c) Un aumento del metabolismo glicolitico delle fibre veloci

d) Una conversione delle fibre lente ossidative in fibre veloci glicolitiche

6) Nel meccanismo di reclutamento fisiologico delle unità motorie di un muscolo:

a) Le unità motorie reclutate per prime vengono dereclutate per prime b) Le unità motorie più grosse vengono reclutate per prime

c) Le unità motorie lente ossidative si contraggono per tempi lunghi d) Le unità motorie lente ossidative vengono reclutate per ultime

7) Un muscolo che si contrae mentre viene allungato:

(20)

a) Produce una forza costante a parità di attivazione

b) Si affatica maggiormente rispetto alla condizione isometrica

c) Produce, a parità di lunghezza e di eccitazione, una forza decrescente con la velocità di allungamento

d) Produce, a parità di lunghezza e di eccitazione, una forza maggiore della forza isometrica

8) Nel test del riflesso H, il parametro Hmax/Mmax:

a) Può variare per effetto dell’aumento dell’Mmax b) Diminuisce in presenza di spasticità

c) Aumenta in presenza di spasticità perché Mmax diminuisce d) Aumenta in presenza di spasticità perché Hmax aumenta

9) Nel test del pendolo:

a) Il soggetto sta in piedi e oscilla in senso anteroposteriore

b) Si valuta l’ampiezza delle oscillazioni dell’angolo del ginocchio c) Si intende quantificare la spasticità dei muscoli flessori plantari d) Si impone uno stimolo vibratorio al Tendine d’Achille

10) In un modello muscoloscheletrico gli elementi che rappresentano i muscoli:

a) Subiscono variazioni di lunghezza dipendenti dalla cinematica articolare b) Sono fissati rigidamente agli assi di rotazione

c) Hanno linee d’azione sempre dirette come la congiungente i punti di origine e di inserzione d) Tengono conto della separazione tra componente tendinea e componente contrattile

11) Per valutare l’eventuale retrazione (accorciamento) del muscolo Retto Femorale (flessore di anca, estensore di ginocchio), il test prevede:

a) Di forzare la flessione di ginocchio ad anca flessa b) Forzare la flessione del ginocchio ad anca estesa c) Forzare l’estensione dell’anca a ginocchio esteso d) Forzare la flessione dell’anca a ginocchio esteso

12) L’allungamento chirurgico del Tendine d’Achille permette:

a) Di ottenere una maggiore flessione plantare

b) Di ottenere una maggiore forza di contrazione in fase di spinta c) Di correggere la supinazione del piede in fase di inizio appoggio d) Di ottenere una maggiore flessione dorsale

13) Le forme d’onda migliori per applicare la stimolazione elettrica funzionale:

a) Prevedono un flusso netto di carica nullo b) Sono rettangolari catodiche

c) Sono ad esponenziale crescente d) Hanno un lento fronte di salita

14) Per ottenere una forza costante mediante stimolazione elettrica occorre:

a) Stimolare con singoli impulsi distanziati

b) Applicare una frequenza di stimolo pari alla frequenza di fusione c) Applicare una forma d’onda a scalino di ampiezza costante

d) Alternare impulsi positivi e impulsi negativi

(21)

Domande a risposta multipla (possono essere valide più risposte!) due punti ciascuna:

1) Per ridurre l’affaticamento muscolare durante la stimolazione elettrica:

a) Si devono far lavorare le fibre tutte insieme b) Si applicano frequenze elevate di stimolazione c) Si applicano stimoli a bassa frequenza

d) Si cerca di stimolare alternativamente porzioni diverse di muscolo e) Si stimolano le fibre nervose anzicchè le fibre muscolari

2) Per produrre la funzione della prensione della mano:

a) Si cerca di ottenere simultaneamente la flessione del polso b) La stimolazione viene impartita ai muscoli dell’avambraccio c) Gli elettrodi di stimolazione sono posti nel palmo della mano d) La stimolazione è attivata da sensori posti sui polpastrelli delle dita e) Si sfrutta l’effetto ‘tenodesi’(associato all’estensione del polso)

3) La triplice flessione dell’arto inferiore nel paraplegico si può ottenere:

a) Stimolando simultaneamente flessori di anca, ginocchio, caviglia b) Stimolando solo i flessori di ginocchio in fase di sollevamento del piede c) Applicando uno stimolo dolorifico al dorso del piede

d) Applicando uno stimolo elettrico al nervo peroneale e) Stimolando elettricamente il muscolo Tibiale Anteriore

Domande aperte (1.5 punti ciascuna):

1) Descrivere brevemente come si definisce e come si quantifica l’affaticamento muscolare 2) Citare schematicamente le alterazioni dei circuiti neurali che possono portare alla spasticità

(22)

V1 COGNOME……….

Corso di studi Ingegneria Biomedica

NOME……….

Corso Integrato Valutazione Funzionale e Riabilitazione Motoria

SECONDA prova in itinere relativa al modulo RIABILITAZIONE MOTORIA

21 giugno 2017 Prof. Carlo Frigo

(valore delle risposte: domande a risposta unica 1.5 punti; domande con possibilità di più risposte esatte: 2 punti; domande a risposta aperta 1.5 punti ciascuna)

Domande a risposta multipla (una sola risposta giusta):

1) La posizione dell’asse di istantanea rotazione in una protesi per amputati transfemorali a ginocchio policentrico:

a) A ginocchio esteso si trova in basso, vicino alla componente tibiale b) A ginocchio esteso si trova fisso più in alto del ginocchio

c) Durante la fase di carico si sposta in avanti

d) Durante la fase di volo si innalza per permettere un miglior pendolamento

2) Un sistema di dissipazione di energia al ginocchio protesico è necessario per:

a) Mantenere il ginocchio esteso in fase di appoggio

b) Ridurre l’ampiezza della flessione e frenare l’estensione in swing c) Smorzare le oscillazioni nel piano trasversale

d) Aumentare il tempo di oscillazione

3) Un piede ad accumulo e restituzione di energia:

a) Possiede generalmente una caviglia pluriassiale

b) E’ attaccato al pilone tibiale mediante piattaforma torsionale c) Presenta una caviglia rigida e un tallone cedevole

d) È una struttura con caratteristiche elastiche distribuite

4) Nella fase di unloading (scaricamento) del cammino un piede a recupero di energia:

a) Produce energia ritornando alla condizione indeformata b) Assorbe energia per effetto della spinta sul terreno

c) Si flette plantarmente superando l’angolo di riposo d) Si flette dorsalmente

5) L’invasatura a contenimento ischiatico:

a) È meno avvolgente sul lato laterale della invasatura ad appoggio ischiatico b) Ha sezione trasversale di tipo quadrilatero

c) Limita l’estensione dell’anca

d) Riduce la tendenza allo spostamento laterale dell’invasatura

6) Nell’amputato transtibiale la cuffia serve per:

a) Aumentare il grado di flessione del ginocchio b) Migliorare l’effetto pneumatico di sospensione

c) Migliorare il trasferimento di carico da moncone a invasatura

(23)

d) Ridurre il carico sul tendine rotuleo

7) Nel controllo mioelettrico delle protesi d’arto superiore:

a) Il segnale prelevato da un muscolo viene raddrizzato e integrato b) Il segnale mioelettrico viene usato per l’azionamento della spalla c) Il segnale mioelettrico viene usato come feedback sensoriale d) Gli attuatori della protesi vengono azionati mediante interruttori

8) Generalmente una protesi di mano ad energia corporea:

a) Permette il controllo delle 5 dita

b) Richiede l’azione della mano controlaterale c) Fornisce un feedback sensoriale intrinseco d) Utilizza sensori di forza per controllare la prensione

9) In una protesi funzionale per amputato transomerale:

a) Si cerca di riprodurre i gradi di libertà della spalla b) Si impedisce al soggetto di estendere il gomito

c) Si permette l’apertura/chiusura della mano e la flessione/estensione del gomito d) Si evita sempre la pronazione supinazione

10) Una carrozzina per amputati d’arto inferiore:

a) Richiede la spinta da parte di un assistente

b) Deve avere il sedile spostato in avanti rispetto all’asse delle ruote posteriori c) Deve avere le ruote piccole sia anteriori sia posteriori

d) Deve prevedere un meccanismo a doppio anello di propulsione da un lato

11) Un sollevatore per pazienti serve:

a) Per il trasferimento dal letto alla carrozzina e viceversa b) Per permettere al paziente di svolgere un’attività fisica c) Per mantenere il paziente stabile in postura eretta d) Per ridurre il carico sugli arti inferiori

12) Per applicare un’azione abduttoria ad un ginocchio flesso mediante un’ortesi KO, l’azione trasmessa dall’ortesi alla coscia sarà:

a) Adduttoria b) Flessoria c) Torsionale

d) Di compressione assiale

13) In una ortesi AFO elastica per piede cadente, l’angolo iniziale (di riposo):

a) Sarà in dorsiflessione pari all’angolo finale che si vuole ottenere b) Sarà in plantaflessione per un angolo pari all’angolo della caviglia c) Sarà di 90° rispetto all’asse della gamba

d) Sarà in dorsiflessione per un valore superiore a quello finale desiderato

14) Il Parawalker ( o Hip Guidance Orthosis –HGO) permette:

a) Di avvicinare un piede all’altro durante l’appoggio monopodalico

b) Di effettuare una spinta mediante la flessione plantare del piede in appoggio c) Di flettere il ginocchio durante la fase di swing

d) Di flettere indipendentemente le due anche

(24)

Domande a risposta multipla con più di una risposta giusta

1) Una protesi per disarticolato di anca:

a) viene agganciata con sistema pneumatico b) viene agganciata con cinghie

c) richiede un ginocchio rigido

d) richiede un piede a recupero di energia

e) prevede un sistema di richiamo elastico per l’estensione dell’anca

2) Un piede artificiale a recupero di energia:

a) contiene accumulatori elettrici

b) agisce mediante l’uso di sensori di pressione c) subisce deformazioni elastiche

d) ha un ciclo d’isteresi molto ampio e) ha un ciclo di isteresi molto stretto

3) Un ginocchio policentrico serve per:

a) migliorare la controllabilità della protesi b) migliorare il trasferimento di forze al moncone

c) permettere la rotazione interna della gamba (per l’accavallamento) d) ridurre le forze muscolari degli estensori in fase d’appoggio e) ridurre le forze muscolari degli estensori in fase di volo

Domande aperte:

1) Descrivere brevemente le principali funzioni che può assumere l’ortesi AFO (con schemi delle forze applicate)

2) Descrivere schematicamente la fase di unloading (scaricamento) nel cammino dell’amputato trans femorale

(25)

COGNOME……….

Corso di studi Ingegneria Biomedica

NOME……….

Corso Integrato Valutazione Funzionale e Riabilitazione Motoria

SECONDA prova in itinere relativa al modulo RIABILITAZIONE MOTORIA

18 giugno 2019 Prof. Carlo Frigo

V1

Domande a risposta multipla (una sola risposta giusta):

1) Il meccanismo a quadrilatero articolato è usato nelle protesi per amputati allo scopo di:

a) Prevenire il cedimento della caviglia in dorsiflessione b) Impedire l’eccessiva flessione del ginocchio in fase di volo

c) Posizionare il centro di istantanea rotazione in posizione fisiologica

d) Permettere la stabilità in appoggio anche a soggetti con ridotta forza degli estensori d’anca

2) Un ginocchio protesico funzionale, durante la fase di volo deve:

a) Produrre energia meccanica per la flessione iniziale

b) Assorbire energia elastica all’inizio e restituirla al termine della swing phase c) Dissipare energia sia all’inizio sia alla fine della fase di volo

d) Bloccare il ginocchio alla massima flessione

3) Durante la fase di unloading (scaricamento) il ginocchio si flette sotto carico. In assenza di resistenze interne la linea d’azione della forza di reazione del terreno:

a) Passa dietro al centro di istantanea rotazione del ginocchio b) Passa davanti al centro di istantanea rotazione del ginocchio c) Passa attraverso il centro di istantanea rotazione del ginocchio d) Passa per il centro di rotazione dell’anca

4) L’invasatura ad appoggio ischiatico:

a) Richiede ai muscoli abduttori una forza maggiore del normale b) Riduce il braccio di leva del peso corporeo rispetto al fulcro c) Non pone limitazioni all’estensione dell’anca

d) Non richiede forze normali alla superficie del moncone 5) La presenza di una cuffia (liner) tra moncone e invasatura:

a) Migliora la distribuzione delle pressioni sul moncone b) Migliora la traspirazione

c) Rende necessaria la sospensione pneumatica d) Riduce il momento muscolare dei flessori d’anca

6) Nella fase di accettazione del carico nel cammino con piede SACH:

a) La caviglia si flette plantarmente e poi si estende b) Il tallone assorbe energia e poi la restituisce c) Il tallone dissipa energia

d) L’avampiede fornisce energia per la spinta necessaria

7) Un piede a restituzione di energia durante la fase d’appoggio del cammino:

a) Si deforma in modo plastico all’accettazione del carico b) Produce una flessione plantare attiva nella fase di spinta c) Impedisce la dorsiflessione

d) In fase di spinta non supera il suo angolo di riposo di plantarflessione

(26)

8) Una protesi per amputato transtibiale richiede:

a) Un ginocchio policentrico

b) Un centro di istantanea rotazione particolarmente elevato

c) Un’invasatura ad appoggio sotto-rotuleo (Patellar Tendon Bearing) d) Un piede multiassiale

9) Il ‘corsetto femorale’ serve per:

a) Ridurre le forze mediali e laterali trasmesse all’arto residuo b) Eliminare le forze trasmesse al femore

c) Migliorare l’effetto del quadrilatero articolato d) Aumentare la forza del flessori plantari

10) La sospensione pneumatica della protesi transtibiale:

a) È sufficiente nei monconi corti b) È sufficiente nei monconi lunghi

c) È impedita dalla presenza delle alette di presa condilare d) È migliorata dalla presenza della calzatura

11) Generalmente una protesi a controllo mioelettrico:

a) È di tipo endoscheletrico

b) Permette un controllo volontario della forza di prensione

c) Controlla l’azionamento di motori elettrici mediante l’energia corporea d) Non permette l’azionamento controllato delle cinque dita

12) Il feedback sensoriale nell’amputato d’arto superiore:

a) È intrinseco nelle protesi ad energia corporea

b) È affidato a motori elettrici nelle protesi ad energia extracorporea c) Non è necessario se l’amputazione è a livello transomerale d) Non è necessario se l’amputazione è bilaterale

13) L’elaborazione del segnale EMG per il controllo della protesi ha lo scopo di:

a) Estrarre le componenti in alta frequenza del segnale b) Ricostruire la forma dei potenziali d’azione

c) Produrre un inviluppo del segnale d) Ottenere l’andamento del valor medio

14) Un’ortesi per sopperire alla debolezza dei muscoli flessori del gomito:

a) Si riconduce al principio dei quatto punti d’applicazione di forze b) Agisce con l’applicazione di un momento articolare

c) Fornisce una retta d’azione del carico spostata posteriormente d) Riduce la sollecitazione dei legamenti interni

Domande a risposta multipla con più di una risposta giusta

15) L’ortesi detta ‘Parawalker’:

a) Permette il cammino autonomo senza ausilii esterni

b) Evita il contatto reciproco degli arti durante la fase di volo (swing phase)

c) Permette la flessione del ginocchio durante il cammino associata alla flessione dell’anca d) Blocca la caviglia ad un angolo neutro

e) Favorisce la flessione plantare in fase di spinta

16) L’angolo di equilibrio di un piede cadente che indossa un’ortesi AFO dinamica:

a) E’ determinato dalla forza resistente dei flessori dorsali b) Dipende dall’angolo di riposo e dalla rigidezza dell’ortesi

c) Aumenta in flessione dorsale quando il carico d’appoggio è sull’avampiede

(27)

d) si mantiene in flessione plantare se la molla dell’ortesi è eccessivamente rigida e) non varia durante il cammino

17) Una carrozzina ad autopropulsione manuale può essere utilizzata autonomamente da:

a) Paraplegici b) Tetraplegici c) Emiplegici

d) Amputati d’arto inferiore

e) Amputati bilaterali d’arto superiore

Domande aperte:

1) Descrivere schematicamente il diagramma di controllabilità di una protesi per amputato transfemorale, sia per la fase di pieno appoggio, sia per la fase di unloading, prendendo come esempio un ginocchio policentrico a controllo volontario.

2) Descrivere brevemente le funzioni della mano protesica che si possono realizzare con il controllo mioelettrico utilizzando due muscoli e due soglie di attivazione.

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