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TREVISO NEL NÒBILE TEATRO ONIGO. Givjuunt&ji, a &<dblb<d. t QLuìumho detfaimo j IN TREVISO I CAPULETI, E MONTECCHI OSSIA DA RAPPRESENTARSI

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(1)
(2)

;

(3)

I CAPULETI, E MONTECCHI

OSSIA

Givjuunt&ji, a &<dblb<d

DA RAPPRESENTARSI

NEL NÒBILE TEATRO ONIGO

IN TREVISO

t QLuìumho detfaimo j 854-.

TREVISO

dalla Tipografìa di Gìo. Pahello

(4)
(5)

INTERLOCUTORI

CAPELLIO,

principalefra i Caputeti, e padre di Sig.

Agostino Zucconi

Socio Onorariodi Torino.

GIULIETTA, amante

di Sig. Clotilde

Marchisio

ROMEO,

capodeiMontecchi

tSVg.

M

arietta

Riva

TEBALDO,

partigiano dei Capuleti, destinato sposo a Giulietta

Sig.

Paolo

Cittadini

LORENZO,

medico, e familiare di Cappellio Sig.

Luigi Tedeschi

Cori,

Comparse

di Capuleti, e Montecchi.

Soldati,Armigeri.

L'Azione

è in ferona.

L'

epoca

edel tredicesimosecolo.

Parole

delsig.Felice

Romani

Musica

del

Maestro

sig.

Vincenzo

Bellini.

(6)
(7)

* SCENA PRIMA

Galleria nel Palazzo di Capellio.

^ poco a poco

si

vanno radunando

i

partigiani di Capellio*

Coro

Par. L Aggiorna appena

...

ed

eccoci Surti anzi Falbaeuniti.

//.

Che

fia? Frequenti e celeri Giunsero anoigì' inviti.

Tutti

Già

cavalierie militi

Ingombran

la città.

/. Alta cagion sollecito Così Capellio rende.

//. Forse improvviso turbine Sul capo aiGuelfi or pende; Forsei

Montecchi

insorgono

A nuova

nimistà!

Tutti Peran gliaudaci,ah! perano

Quei

Ghibellin feroci!

Priache leportes'aprano All'orde loroatroci, Sui Caputeti indomiti

Verona

crollerà.

(8)

6

SCENA IL

Capellio, Tebaldo

>

Lorenzo

>

e

detti,

Teb. di Capelliogenerosi amici, ,

*

Congiunti,difensori, ègrave

ed

alta *

La

cagion che ne

aduna

oggi a consesso.

Prende

Ezzellino istesso. .

All' irenostre parte, e de

Montecchi

Sostenitor sisvela.

Oste

possente

-

Ad

assalirne invia...

Duce

ne viene

De

Ghibellini ilpiù abborritò,

$

reo; Il più fiero...

Coro

Chi

mai?

Teb.

Romeo.

Coro Romeo

!

Cap.

Si,quel

Romeo,

quelcrudo

Del mio

figlio uccisor

;egli, (fra voi Chi fia cheil creda?) eglidi pace ardisce Pattiofferir,eambasciator

mandarne

A

consigliarla anoi.

Coro

Pace! signor!

Cap.

Giammai.

LfOr.

Ne

udire il vuoi?

Utili forse,e onesti

Saranno

i patti.

A

cosilunghe gare Giova dar fine ornai;

Corsegonfiodi sangue

Adige

assai, Cap»

Fu

vendicato.Il

mio

soltanto è inulto;

Chi

lo versò respira. -

E mai

fortuna

Non

l'offersea miei sguardi... Ignotoa tutti,

Poiché fanciul partia, vagò

Romeo Di

terra interra, edin

Verona

istessa

Ardi

piùvoltepenetrare ignoto.

Téb* UiaYeuirlo iosaprij ne feci ilvotp.

(9)

È

serbata a questo acciaro

Del

tuosangue la vendetta;

L'ho

giurato per Giulietta;

Lo

saItalia, ilciello sa.

Tu

d'

un nodo

a

me

caro Soloaffrettaildolceistante.

Ed

ilvoto dell'amante

Il consorteadempirà.

Si,

mi

abbraccia.

A

te

d'Imene

Fia Vaitar sia d'oggi acceso.

Ciel! sind'oggi?

...

E donde

viene

Lo

»tùpor che t'ha

compreso

?

Ah

! signor, difebbreardente.. .

Mesta,afflitta,e

ognor

giacente Élla...ilsai... polria soltanto Irne aforza alsacroaitar.

Come

!

A

forza!

E

avrai tu il vanto

Di

por fine al suo penar.

L'amo,

ah! l'amo, e

mi

è piùcara, Più delsol che

me

rischiara;

E

riposta,è viva in lei

Ogni

gioiadel

mio

cor.

Ma

seavesseil

mio

contento

A

costarle

un

sol lamento,

Ah!

piuttostoio sceglierei Mille giorni didolor.

Non

temer;tuoi

dubbi

acqueta;

La

vedrai serena e lieta,

Quando

te dalsuo

germano

Stringa al sen vendicator.

Nostroduce,

o

nostroscampo,

Snuda

ilferro,edesciin

campo Di

Giuliettasia la

mano Degno premio

altuovalor.

(Ah!

Giulietta! or fiasvelato Questo arcano sciagurato;

(10)

«s

Ali!

non

v'ha potere

umano Che

ti plachiil genitor.) Cap.

Vanne,

Lorenzo,e tucheilpuoi, disponi

Giulietta al rito- anzi che ilsol tramonti

Compiuto

il voglio.Ella

doman

piùlieta

Fia cherallegri le paternemura. <

Lor. {vuol parlare,Capelliolo

accomiata

tèneramente.

Cap.

Ubbidisci.

Teb.

Ah!

signor..,

Cap. Ti

rassicura.

Sensi da mieidiversi ,

Non può

nutrir Giulietta;e a lei fia caro.

Come

a noi tutti,ilprò guerrierche unisce - I suoi destinai miei.

Teb.

Di

tanto

bene

Mi

persuade

amor,

eil cor propenso

A

creder vero quel che più desia

Cap.

Ma

già ver noi s'avvia (suono di tromba.

II

nemico

orator-

Avvi

fra voi

Chi

de'Montecchi alleproposteinchini?

Tutti

Odio

eterno ai Montecchi,ai Ghibellini.

SGENA III.

Romeo, con seguito di Scudieri, e

detti.

Rom.

Lietodel dolce incarcoa cui

mi

elegge De'Ghibellini ilduce, io

mi

presento, Nobili Guelfi, avoi. Lieto del pari Possa udirmi ciascun,poiché verace Favellaioparlo d'amistade,e pace.

Teb.

Chi

fia chenei

Montecchi

Possa affidarsi

mai?

Cap.

Fu

mille volte

Pacefermata, e mille volte infranta.

Rom, S

tassiintua

man

chesanta

E

iuviolubile sia, Pari in Verona

(11)

9

Abbian

seggioiMontecchi, e siaGiulietta Sposaa

Romeo.

Cap. Sorgefra noieli sangue Fatai barriera, e

non

sarà

mai

tolta,..

Giammai,

lo giuro.

Coro E

ilgiuriamtutti.

Rom.

Ascolta.

Se Romeo

t'uccise

un

figlio

;

In battagliaa luidie

morte

j IncoJpar

ne

deila sorte}

Einepianse, epiangeancor.

Deh!

tiplaca, e

un

altrofiglio.

Troverainel

mio

signor.

Cap. Riedi al

campo,

e dìallostolto

Che

altro figlioio giàtrovai.

Rom. Come

! e qual?

Teb. Io.

Rom. Tu!

(

Che

ascolto?)

Odi

ancor ...

Cap. Dicestiassai.

Coro Qui

ciascuno ad unavoce

Guerra

avoi gridandova.

Guerra

amorte, guerraatroce!

Rom,

Ostinati! e tal sarà

La tremenda

ultricespada

A

brandir

Romeo

si appresta

;

Come

folgore funesta, Millemortiapporterà.

Ma

vi accusi alcielo irato

Tanto

sangue invan versato

j

Ma

su voi ricadailpianto,

Che

allapatria costerà.

Tutti Esci, audace;

un Dio

soltanto Giudicarfra noi saprà*

(

partonotutti.

(12)

IO

SCENA IV.

Gabinetto negli appartamenti

di

Giulietta,

Giulietta

sola.

Eccomi

inlieta vesta...

Eccomi^idofna

;... ,

Come

vittima all'ara-

Oh

!

almen

potessi

Qual

vittima caderdell'ara al péédc!

O

nuzialitede,

Abborritecosì, cosifatali, Siate,ah! siateper

me

faciferaK-

Ardo

...

una

vampa,

un

foco

v

Tutta mi

strugge.

C

siaffacciaalla finestra, e ritorna,

Un

refrigerio aiVenti Io chiedo invano-

Ove

se'tu,

Romeo

!

In qual terrat'aggiri?

Dove,

doveinviartii miei sospiri?

Oh!

quantevolte,oh! quante

Ti

chiedo al cielpiangendo!

Con

quale ardort'attendo,

E

inganno il

mio

desir!

Raggio del tuo sembiante

Parmi

il brillar del giorno

;

JJ aura chespiraintorno

Mi sembra un

tuo respir.

{siede afflittissima,

SCENA V.

Lorenzo, Giulietta, indi Romeo.

Lor. (Propizia è

V

ora.

A non

sperato

bene

Siprepari queir

alma

-)

Giulietta!

Giù,

Oh

!

mio Lorenzo

!

(sigetta nelle sue braccia.

(13)

II

Lor. sostenendola)

Or

via;ti calma..

Giù, Saròtranquilla inbreve,

Appien

tranquilla.

A

pocoapocoio

manco, Lentamente mi

struggo...

Ah

! se

un

istante Rivedessi

Romeo

...

Romeo

potria

La

fuggentearrestar

anima

mia.

Lor.

Fa

cor,Giuliétta ... egliè iu

Verona

...

Giù., W

Vfì Oh

! cielo!

Ne

a

me

lo guidi?

Lor. .All'improvvisa gioia Reggerai tu?

>

Giù. Pwi,che all'affannò.

Lor.

Or dunque

Ti

preparaa toderlo;io tei guidai I*ér quelsegreto,e a noisol notoingresso.

(

apre un

usciosegreto, eriesce

Romeo.

Rom. Mia

Giulietta!...

Giù. (correndo

a

lui)

Ah

! Romeo!...

Lor. Parla sommesso.

(

Lorenzo

parte.

SCENA VI.

Giulietta, e Romeo.

Giù. Io tirivedo,oh gioia!

Si, ti rivedo allìn.

Rom. O mia

Giulietta?

Qual

tiritrovoio

mai

?

Giù. Privadi speme,

Egra,languente,il vedi,

E

vicinaalla tomba.-

E

tu qual riedi ?

Rom.

Infelice del pari, e stancoalfine

Di

questavita travagliata,e oscura, INon consolata

mai

da

un

tuo sorriso

Vengo,

amorirdeciso,

O

a rapirtiper

sempre

a tuoi nemici

Meco

fuggir dei tu.

Giù* Fuggir! che dici?

(14)

12

Rom.

SI, fuggire; a noi

non

resta Altro

scampo

in

danno

estremo, Miglior patria

avrem

diquesta,

Ciel migliore

ovunque andremo;

D'

ogni ben, che

un

cordesia,

A

noi luogo

amor

terrà.

Giù.

Ah

!

Romeo

! Per

me

la terra

E

ristrettain queste porte5

Qui mi

annoda, qui

mi

ferra

>

Un

poterd'

amor

più.forte.

Solo,hai! solo all'

alma mia

Venirtecoilciel darà.

Rom. Che mai

sento?

E

qual

potere

E maggior

perte d'

amore

? Giù. Quello, ah! quellodel dovere,

Della legge, edell'onore.

...!ooraocfliv.h (\a\ r> vAvu^\v-v/v,.u'O

Rom. Ah

!crudele,d'onorragioni

Quando

a

me

tu sei rapita?

Questalegge che

mi

opponi,

E

smentita daltuo cuor.

Deh

! t'arrendi a preghi miei,

Se

ti cai della

mia

vita;

Se

fedele ancor

mi

sei,

Non

udir cheil nostro amor.

Giù.

Ah!

da

me

chepiùrichiedi, S'io

t'immolo

e core e vita:

Lascia almeno,

almen

concedi

Un

sol dritto al genitor.

Io

morrò

se

mio non

sei,

Se

ogni

speme

è a

me

rapita;

Ma

tupure alcun

mi

dei Sacrifiziodel tuo cuor.

(odesifestiva

musica da

lontano.

Rom% Odi

tu? L'aitar funesto

Già

s'infiora, già t'attende.

(15)

i5

Giù. Fuggi,ah! fuggi...

Rom. Teco

io resto.

Giù.

Guai

seilpadre tisorprende!

Rom.

Ei

mi

sveni, odi

mia mano Cada

spentoinnanzia te.

Giù.

Ah! Romeo!

(supplichevole

Rom.

' '

Mi

preghi invano.

Giù. .

*Ah!

pietà, di te... dime.

ZiOtf2. Vieni,ah! vieni, e in

me

riposaj Sei,ariniobene, sei

mia

sposa.

QueSto istanteche

perdiamo Più

pernoi

non

tornerà.

In tua

mano

èla

mia

sorte,

La mia

vita, la

mia

morte...

Ah! non m'ami come

io t'amo...

Ah

!

non

hai di

me

pietà.

Giù. Cedi,ah! cedi

un

sol

momento Al mio

duolo,al

mio

spavento.

Siam

perduti,estintisiamo,

Se

piùcieco

amor

ti fa.

Deh

! risparmiaaquesto core

Maggior

pena,orror maggiore...

Ah!

se vivo èperchè iot'amo...

Ah!

l'amor con

me

morrà.

(vinto dallepreghiere di Giulietta,

Romeo

siparte

per

ruscio segreto.

Ella

siallontana tremante.

(16)
(17)

SCENA PRIMA

Atrio interno del Palazzodi Capellio.

Di

fronte scalinata -che mette a gallerie praticabili.

Grandi

veroni sulle gallerieche «gettono nellesaledel palazzo, illuminate per magnificafesta.

È

notte.

Entrano da varii

lati i

Cavalieri e

le

Dame

invitati

alla festa.

Coro

Lieta

nette,avventurosa

A

reigiorniancorsuccede.

Taccion

l'ire, e

Tarmi han

posa

Dove

accende

Imen

letede;

Dove un

riso

Amor

discioglie Ivi ègiubilo,e piacer.

Festeggiam con danzee canti Questo illustre,e fausto imene;

Il gioir dipochiistanti Sia

compenso

amolte pene;

Ne

ciseguain queste soglie

Alcun

torbido pensier.

Dove un

riso

Amor

discioglie Iviè giubilo e piacer.

(salgonolescalinate, esi

perdono

nelle gallerie*

(18)

i6

SCENA

II.

Romeo in abito Guelfo, e Lorenzo

Lor.

Deh!

perpietàt'arresta-

Non

t'inoltrar di più.

Ma!

tinasconde Questade'Guelfiassisa. s

Rom. Al mio

periglio

Pensarposs'io

quando un

rivai siaccinge

A

rapirsiil

mio

ben?...

Ma

ciò

non

fia,

Non

fia percerto,ilgiuro.

Lor.

Ahi

lasfo! è tolta

Forse ogni

speme

?

Rom. Una men

resta...Ascolta.

Segretamente,e in guelfe spoglieavvolti,

Col

favor della tregua, entro

Verona

Mille sistanno Ghibellini armati.

Lor.Cielo!

Rom. Non

aspettati

Piomberan

sui nemici,edinterrotte Fian lenozzecosi.

Lor. Funestanotte!

E me

disanguee strage

Complice

fai?

Me

traditordiquesta

Famiglia rendi?

Rom. Ebbene

svela, e salva Il

mio

rivai cosi.

(

odesi didentro

gran

tumulto; squillanletrombe,ec- cheggiano strida, e vedonsi dalle gallerìe tutti i comitatiin iscompiglio correrdi

qua

e di là.

Lor*

Qual

tumulto!

Rom. Oh

gioiaestrema!

Foci

di dentro. IMontecchi!

Rom. È

salva.

Coro

All'armi!

Lor. Fuggi... Ta„.

Rom. Tebaldo!

trema}

Io già corroa vendicarmi.

(19)

Quella

trómba

èsuonferale,

Suon

di

morte

al

mio

rivale.

D'Imeneo

le odiatetede lìsuosangueestinguerà.

Lor. Taci, taci

;d'ognilato

Gènte

accorre..

ognun

è armato...

Oh

! qual scenail corprevede

Di

furore,e crudeltà!

Coro Ah!

chi

d'armi

a noiprovvede!

Chi soccorso,o ciel,nadà!

(Romeo

si allontana velocemente»

Lorenzo

losegue*

SCENA III

//

luogo rimane sgombro

,

e a poco a poco

iltu-

multo

si

allontana* Giulietta

sola.

Giiu

Tace

ilfragor... silenzio

Regna

fraqueste porte...

Grazietirendo,osorte

y

Liberaio sonoancor.

Ma

de'congiuntiilsangue Per

me

versatoor viene...

Forsetrafitto,esangue, Giace l'amatobene...

Forse...

Oh!

qualgel! qual foco Scorrer

mi

sento incor!

Ahi

per

Romeo

v'invoco, Cielo, destino,amor.

SCENA IV.

Romeo, e Giulietta.

Rom.

Giulietta!

Gin. Ahimè!... chi

vedo?

-Rotti.

U

tuo

Romeo

3t'accheta.

Gì".

Ahi

lassa!...eardisci?...

(20)

>8

Rom.

Io riedo

A

fartisalva,e lieta.

Seguimi.

Giù.

Ahi

! dove?hai!

come

?

Te

perderesti eme.

Rom.

Iotelochiedoin

nome

Della giuratafe.

Coro.

Morte

ai Montecchi!

(di

dentro*

Giù.

Ah!

laspiami

Gente

ver noi s'avvia.

'

Rom*

lo t'apriròfraibarbari

\

Con

questoacciar la via.

(per

trascinarla seco.

SCENA V.

Tebaldo, e Capellio con armigeri da un lato?

dall'

altro Lorenzo.

Cap. Ferma.

Teb*

Che miro

? 11 perfido

Nemico

ambasciator!

Lor. (Cielo!...è perdutoil misero.)

Rom. (Oh!

rabbia!)

Giù* (

Oh

!

mio

tcrror!

) Cap.

Armato

! in questesoglie!

Teb*

Sotto mentitespoglie!

Quale novella insidia,

Empio

tentavi ordir? Soldati, olà...

Giu*(frapponendosi)

Fermate

j

Padre

...Signor... pietade***

Cap. Scostati...

Teb* E

qual pensiero

PrendicT

un menzognero?

Cap*

Giulietta?

Teb*

Non

rispondi?

a

2

Tu

tremi?...ti confondi?

Teb. Fellolil.ochi sei?

(a Romeo,

(21)

»9

fiorii.

Son

tale!...

Giù.

Ah!

no,

non

ti scoprir.

Rom.

Io sonoa te rivale.

Lor. (Incauto!)

Giù.

Oh

rio martiri

Tutti.

« ^ .

Teb.

€ap.

Rivale! che intendo?

Giù. Lorenzo, m'aita.

Lor.

Oh!

istante tremendo!

Rom. Ahimè

! V

ho

tradita.

Teb

K Cap.

Oh

nojte, raddensa

Le

tenebre in cielo

j

Ricopri d'unvelo Ilnostrorossor.

Lor.

Le

vene m'invade

.

Un

brivido,

un

gelo Sugli occhi

mi

cade

Un

velod'orror.

Gii*.

Rom.

Soccorso,sostegno Accorda

^

o cielo;

Me

sol^fasegno

Del

loro furor.

( odesivicino strepito éCarmi, e di grida.

Coro.

Accoriam

...

Romeo

!

Cap. Teb.

Quai

grida!

Rom.

Imiei fidi!

Giù.

Oh

! gioia!

Coro

inscena.

È

desso.

A

salvarti

un Dio

ciguida*

Vien,

Romeo,

tuoi fidi hai presso Cap.

Tu Romeo

!

ne

tisvenai ? Teb.

E mi

sfuggi?... e tu vivrai?

Rom.

Sangue,o barbari, bramate,

Ed

il sanguescorrerà.

(22)

20

Tebaldo,

Capellio,

Romeo,

eCoro.

Al

furor chesiridesta, Alla strage ches'appresta,

Come

scossa

da

tremuoto

Tutta

Italia tremerà.

Lorenzo

,e Giulietta.

"

Giusto cielotugliarresta

Da

battagliasi funesta; 4fr-'

Sveglia inessi

un

qualche

mota Di

rimorso

e

dipietà,

(Romeo-

vorrebbe accorrere

a

Giulietta

e

stringerla

fra

lesue braccia,

ma

è diviso

da

lei '

Romeo,

e Giulietta

Se

ogni

speme

è a noi rapita

Di mai

più vedersi in vita,

Questo

addio

non

fial'estremo, Ci

vedremo

-

almeno

in ciel.

Tebaldo,

Capellìo, e Coro.

Sulfurorchesi ridesta, Sulla stragechesiappresta

Anzi tempo,

o sol,risplendi,

E

diradaall'

ombre

ilvel.

Lorenzo,

e Giulietta.

Piomba,

onotte,e al cielcontendi

Lo

spettacolo crudele.

Cala

ilsipario*

(23)

immuto usaaiL

SCENA PRIMA

Gabinetto negli appartamenti di Giulietta.

La mugica esprime un lontano rumore, che

q,

poco a poco va cessando Giulietta

sola.

JNfè

alcunritorna !...

Oh

!cruda, Dolorosaincertezza *-Ilsuon dell'armi Sidileguò !...Soltratto tratto

un

fioco, Incerto

mormorio

lunge si desta,

Come

ventoalcessardellatempesta.

Chi

cadde,

oimè

! chi vinse?

Chi primo

iopiangerò?

-Ne

uscir poss'io!.-

E

ignara di

mia

sorte ioqui

m'

aggiro!

SCENA IL

Lorenzo, e detta.

Giù. Lorenzo! ebben?...

Lor. Salvo è

Romeo.

Giù. Respiro!

Lor. Nellavicinarocca

Da

suoi sorpresa,xla Ezzelin soccorso Sperareipuote...

ma

tu, lassa!... in breve

Di Tebaldo

al Castel tratta sarai,

Se

in

me non

fidi, se alperiglioestremo

Con

estrema fermezza or

non

provvedi.

(24)

22

Giù.

Che

far? Favella.

Lor.

Hai

tu coraggio?

Giù.

E

il chiedi?

Lor. Prendital filtroèquesto,

E

si possente,che sembiantea

morte Sonno

produce.

A

te creduta estinta

Tomba

fia data ne'paterniavelli...

Giù.

Oh!

chedi tu?fra quelli

Giaceilfratello

da Romeo

trafitto.,.

Essodel

mio

delitto Sorgerla punìtor...

Lor. A\ tuo svegliarti

Sarem

presentiil tuo diletto,edio...

Non

paventar.-"JVemi?t'arretri?

(Mu.

Oh

!

Dio

!

Morte

io

non

temo, ilsai.. .

Sempre

io la chiesi a te...

Pur non

provato

mai Sprge un

terror in me,

Che mi

sgomenta.

Lor, Fida,

deh

fida in

mej

Sarai contenta.

Giù.

£e

dellicorpossente

Fallissela virtù

Se

in quelforrorgiacente

Non mi

destassipiù...

Dubbio

crudele!

laQr.

Pi me

diffidi tu?

Del

tuofedele ?

v

( sisentevicino calpestio*

Prendi...gl'istanti

volano-

Ilpadre tuo siavanza...

Giù.(spaventata) Ilpadre ! ah! porgi, salvami.

( Lorenzo

le

consegna

ilsonnifero. Essai lobeve rapidamente.

Lor. Salva già sei\ costanza.

Giù.

Guidami

altrove.

(25)

23

SCENA IH.

Capellio, con seguito e

detti.

Cap.

Arresta.

Lor. (

piano a

Giù. ) ( Calmati. )

Cap. Aueor

sdì desta?

Concedo

altuo riposo Brevi

momenti

ancor.

. - Esci, ea seguirlo sposo

Ti

apprestaal

nuovo

albor.

(Giulietta è nelle bracciadiLorenzo,

muta, ed

immobile.

Coro

(

a

Cap.) Lassa! d'affanno èpiena...

Geme...siregge appena.

Più mitea lei favella

;

L'uccideil tuo rigor.

( Capellio rinova

a

Giulietta il

cenno di

uscire.

Lorenzo

latragge seco.

Ella

sivolge, e

con

somma

passione si

appressa

alpadre.

Giù.

Ah

!

non

poss' iopartire

Prima

deltuo perdono...

Pressoalla

tomba

io sono...

Dammi un

amplesso almen.

Pace

una

voltaall'ire, Pace ad

un

corchemore...

Dorma

ognituo furore

Del mio

sepolcro insen.

Cap. Lasciami...

Lor. (

piano

a Giù.J

(Ah

! vieni, e simula.) Cap. Alle tue stanzeriedi.

Coro

(

a

Cap. ) Ella e morente,il vedi.

Ponial tuosdegno

un

fren.

(Giuliettaparte sostenuta

da

Lorenzo,

(26)

34

SCENA iy.

Capellio, e seguito.

Cap

»

Qual turbamento

io provo!

»Quale scolpigliin cor. -

Taci,

o pietade;

j)Viltàparesti.

Di Tebaldo

in traccia

)> Corra qualcuno,e di

Lorenzo

ipassi

» Spiatevoi;sospetto ornai

mi

è desso,

;>

Ne

uscir,#èaltrui parlargli sia concesso.

|.V

( partono.

SCENA V.

Atrio nel palazzo di Capellio.

Romeo

solo.

Pesertoè illoco. -

Di Lorenzo

in traccia Irneposs'io. - CrudeJ Lorenzo! anch' esso M'obbtianellasyentura, e congiurato

Col mio

destin tiranno,

Mi abbandona

a

me

solo in tanto affanno.

"Vadasi -alcun siappressa...

Crudele incia

mpo

!

SCENA VL

Tebaldo, e Romeo.

Teb. Olà

! c}ii sei,cfce ardisci

Aggirarjti furtivo inqueste

mura

') -

Non

odi tu?

Rom. Non

t'appressar. Funesto

Il conoscermi fora.

Teb. Ioticonosco

All'audaceparlar, all'ira estrema

(Cfeein

me

tu(Jestt..

(27)

35

Rom. Ebben mi

guarda,e trema.

Teb. Stolto! ad

un

sol

mio

grido

IVlille a punirti avrei5

Ma

vittima tu sei Serbata aquestoacciar.

Rom.

Vieni,iotisprezzo,esfido

*

Teco

iseguàci tuoi;

Tu

bramerai franoi L'alpi frapposte, eil

man

. *

%

v

è

*•

Un Nume

avverso,

un

fato

Che

la ragiontitoglie,

T'ha

spinto in questesoglie

La

morte ad incontrar.

Teb.

Air

armi.

Rom,

All'armi. (peruscire, odesi

musica

lugubreec. Si

fermano ambidue

sorpresi*

Teb. Arresta.

Rom. Qual

mesto suono eccheggia?

V

orilontane

Ahi

sventurata!

Rom. E

questa

Voce

di duol.

Teb. Si yeggia.

SCENA VII.

Comparisce a poco a poco un corteggio fune"

bre, che lento lento

difila

lungo

il

palazzo.

Rom.

Ciel! difunebri tede

Pompa

feral succede...

a

2. Presentimentoorribile!

Ho

nelle vene

un

gel.

Coro Come

a cader fu rapido Ilfiorde*tuoi verd'anni!

Come

sute sollecito

*

Nembo piombp

crudel!

(28)

26

Pacealla tua beli'

anima Dopo

cotantiaffanni!

"Vivi, se

non

fra gliuomini, Vivi,oGiulietta in ciel.

Rotti. Giulietta!

Teb.

Spenta!...

Ronu Oh

barbari!

a

2

Mi

scende agli occhi

un

vel.

{Rimangono

immobili, e

muti

ulcuni

momenti; Ro- meo

pel

primo

siscuote e gittandò'la spada, si precipita disperato innanzi

a

Tebaldo*

a

2.

Rom.

Ella

è

morta,

o

sciagurato,

Per

te,

morta

didolore.

Paga

alfineè del tuo cuore L'ostinata crudeltà.

Svena,ah! svena

un

disperato...

A

tuoicolpiil sen presento...

Sommo

benein tal

momento

Il morir per

me

sarà.

Teb.

Ah!

ditepiùdisperato, Piùdi tesoniotrafitto,..

L'

amor mio come un

delitto Rinfacciandoil cor

mi

va.

Vivi,ah vivi,o sventurato,

Tu

che

almen non

hai rimorsoj

Se

a mieidì

non

tronchi ilcorso, Ildolor

mi

ucciderà.

(Sidividono, epartono

entrambi

nella

massima

desolazione.

SCENA Vili.

Gabinetto negli appartamenti

di

Giulietta.

Capellio solo.

Estinta

mia

Giulietta!

Eccomi

privo d'ogni

mio

bene,

(29)

Misero! solo desertosullaterra,

Ah!

sciagurato padre, a che piùesisti?

Oh!

quanto mai

tremenda

èla vita!

Dopo

lacolpad*amistàtradita.

Morte

ah!vieniad involarmi

D^h!

t'arrendia prieghimiei Colla figlia cheperdei

Fa

cheunirmi iopossaalmen.

.

A^i

folle!e

un

talfurore Ardisciornai sperar

**'T'inganni, neldolore

Ti

deviconsumar.

Mei

disserotant'anni Trascorsi

ormai

finora Gliacerbi crudi affanni

Che

avrò

compagni

ognor.

Ovunque

m'aggiro Scolpito rimiro L'anticodelitto

Ne

ilpossofuggir.

Risorgocolgiorno Rinascecoli'

ombra Mi

segue

m'ingombra, M'invade

il respir.

Cala

il Sipario*

(30)

SCENA PRIMA

Recinto ove sorgono le

tombe

dei Capuleti. Vicino agli spettatori avvi quella di Giulietta^.

// luogo

è

chiuso)

a

replicati colpi si

spalanca una

porta,

e nesce Romeo con

seguitodi

MontecchL

Coro Siam

giunti.Il cielconsenta

Che non

tisiafunesto L'esserdisceso inquesto

Albergodi squallor. (scendono lentamente.

Rom.

(scorgendolasepoltura diGiulietta.)

Ecco

la

tomba

...

Ancor

di fiorisparsa...

Molle

di pianto ancor.Il

mio

ricevi Più dolorosoe

amaro;

altro frapoco,

Maggior

del pianto,altroolocausto avrai.

(prostrandosi sul sasso»

Coro

Signor,ritrattij ornai Eccedeiltuo dolor.

Rom. O

del sepolcro

Profonda oscurità,cedi

un

istante,

Cedi

al

nume

delgiorno, e

mi

rivela

Per poco

latua preda-

L'urna mi

aprite voi.,. Ch'iola riveda.

(I

Montecchi

silenziosisforzanoilcoperchio dell

urna

ye losollevano; vedesiGiulietta distesa nel sepolcro vestila di bianco,

Ro-

jneo

prorompe

in

un

grido, e corre

a

lei.

Rom.

Giulietta!

Oh mia

Giulietta!

Seitu... ti veggio...ti ritrovoancora -

(31)

*9

Morta non

sei...

dormi

soltanto,e aspetti

Che

ti desti

Romeo

-Sorgi,

mio bene, Al

suon de'miei sospiri;

Ti

chiamailtuo

Romeo»

Coro

Lasso! deliri.

Vieni;partiam;periglio

È

l'indugiar di più.

Rom.

'

Per

pochi istanti

Me

qui lasciate...Arcani hailduolche

debbe

Soloalla

tomba

confidar...

Coro

Lasciarti?...

1

-Solo?e in tal cordoglio?

Ah

!tuci spezzi ilcor...

Rom.

Partite;ilvoglio.

(il

Coro

parte*

SCENA II

Romeo

solo.

Tu

sola,o

mia

Giulietta,

M'

oditu sola -

Ahi

vana

speme

!...è sorda

La

fredda salmadi

mia

voceal suono...

Desertointerra,

abbandonato

iosono.

Deh

! tu,bell

r

anima,

Che

alcielo ascendi,

A me

rivolgiti, .

Con

te

mi

prendi; Cosi scordarmi, Cosìlasciarmi,

Non

puoi,beli*anima,

Nel mio

dolor.

O

tu

mia

solaspeme,

Tosco

fatai,

non

mai da

me

diviso, Vieni al

mio

labbro...Raccogliete voi L'ultimo

mio

respiro,

Tombe

de'miei nemici.

(siavvelena,e getta

a

terral'ampollaec*

(32)

3o

SCENA III.

Giulietta, che

si

risveglia, e Romeo*

Giù. (dalla tomba.)

Ah

!

Rom. Qual

sospiro!

Giù.

Romeo

!...

Romeo

!...

Rom. La

voce sua!...

mi

chiama!..*

Già

m'invitaal suo sen (*)

Gel!

cheveggio?...

Giù.

Romeo

! (*) (Giulietta sorge dalla tomba*

Rom.

Giulietta!

oh Dio

Giù. Seitu?

Rom. Tu

vivi?

Giù.

Ah!

per

non

più lasciarti,

Io

mi

desto,

mio

ben... la

morte mia Fu

simulata...

Rom. Oh!

chedi'tu?

Giù. L* ignori ?

Non

vedesti

Lorenzo?

Rom.

Altroio

non

vidi...

Altroio

non

seppi...ahimè!., ch'eri quimorta,

E

qui venni...

Ah

! infelice!

Giù.

Ebben,

che

importa?

Son

tecoalfinjognidolor cancella

Un

nostroamplesso...

Andiam —

Rom.

Restarmiio deggia

Eternamente

qui...

Giù.

Che

dici

mai?

Parla... parla... (*)

Ah! Romeo!

(*) siaccorge dell'ampolla*

(

Romeo

si

asconde

il

capo

frale

mani*

Rom. Tutto

giisai?

Giù.

Ah!

crudeli che maifacesti?

Rom. Morte

io volliate vicino.

Giù.

Deh!

che

scampo

alcun t'appresti!...

Rom. Ferma,

è vano...

Giù.

Oh!

riodestino!

liom.

Cruda morte

io chiudoin seno..»

(33)

3i

Giù. Ch*iocon te l'incontri almeno...

Dammi un

ferro...

Rotti.

Ah!

no... giammai...

Giù.

Un

veleno...

Rotti. Il consumai.

Vivi...vivi... e vientalora Sul

mio

sasso a lagrimar.

Giù. - Ciel crudele!ah! Pria oh'ei

mora

Imieidì tu dei troncar.

Rotti, . Giulietta!... al seno stringimi

j

Io ti discernoappena.

Giù.

Ed

ioritorno a vivere

Quando

tu deimorir.

Rotti. Cessa...il vedertiin

pena

Accresceil

mio

martir.

Più

non

ti veggo...ah! parlami

Un

solo accento ancor...

Rammenta

ilnostro

amor

Io

manco

addio...

Giù.

Oh

sfortunato! attendimi...

Non mi

lasciareancor..

Posati sul

mio

cor...

Ei muore... Oh!...Dio!

(Romeo muore;

Giulietta

cade

sovresso.

SGENA ULTIMA

Rientrano precipitosamenteiseguaci di

Romeo,

inseguiti

da

Capellio9 e

da

suoi armigeri, che

compariscono da

varieparti. Tutto illuogo è rischiarato

da facL Lorenzo

accorre sbigottito,e fretoloso.

Coro Romeo! Romeo!

Cap. S'inseguano.

Coro

Cielo!

(spaventati allo spettacolo*

(34)

33

Lor. Estinti anibidue! . . .

Coro

Barbarofato!

Lor. Mira.

(a

Capellio.

Cap.

Uccisi! ...da cai?...

Tutti

Da

te,spietato!

(Capellio sigetta sulcorpodi Giulietta,

Lorenzo

su quello di

Romeo.

Fine della Tragedia.

(35)
(36)

Riferimenti

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