Opere Pie d’Onigo - Pederobba (Treviso)
Via Roma n° 77/a – 31040 PEDEROBBA – Tel. 0423/694711-2-9 – Fax 0423/694710 – Cod. Fisc. e Part. IVA 00545230260 e-mail: [email protected] cell. 320 6905152
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BILANCIO ECONOMICO ANNUALE DI PREVISIONE ANNO 2019 RELAZIONE DEL SEGRETARIO – DIRETTORE
PREMESSA
1) La relazione è redatta ai sensi della legge regionale 23 novembre 2012 n. 43, della DGR n.
780 del 21 maggio 2013 e del regolamento di contabilità dell’Ente approvato con la delibera del Consiglio di Amministrazione n. 147 del 30 dicembre 2013; la relazione tiene conto delle linee strategiche di sviluppo dell’I.P.A.B., definite dal Consiglio di Amministrazione riportate sotto.
Il bilancio economico annuale di previsione rispetta i principi generali di cui all’art. 1 della DGR 780/2013 ed è stato redatto in conformità all’allegato A2 della stessa DGR.
In particolare il bilancio economico annuale di previsione è redatto in base ai principi e criteri contabili di cui agli artt. 2423 e seguenti del Codice Civile, ai principi contabili nazionali formulati dall’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) e al principio contabile numero 1 per gli enti no profit, elaborato dall’Agenzia per il Terzo Settore, dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili e dall’Organismo Italiano di Contabilità e con l’accordo dell’organo di revisione, nei casi previsti dalle legge.
Il bilancio di previsione tiene conto delle modifiche introdotte al Codice Civile dal D.Lgs 139/2015, in applicazione della Direttiva UE n. 34/2013, in vigore dal 1 gennaio 2016.
Inoltre:
- la valutazione delle voci è stata fatta secondo prudenza e nella prospettiva di continuazione dell'attività;
- i proventi e gli oneri sono stati considerati secondo il principio della competenza economica.
La relazione ha la funzione di illustrare, analizzare ed integrare i dati contenuti nel bilancio economico annuale di previsione. Essa dà evidenza, altresì, dei principi e dei criteri seguiti nella redazione del bilancio e si prefigge di offrire le informazioni necessarie per fornire una rappresentazione veritiera del bilancio economico annuale di previsione dell’Ente.
Come previsto dal secondo comma dell’art. 8 del regolamento di contabilità delle Opere Pie d’Onigo, la relazione è accompagnata dal bilancio economico annuale di previsione di dettaglio, redatto in conformità all’allegato A5 della DGR n. 780/2013. Il bilancio di dettaglio A5 è posto a confronto con il bilancio assestato del 2018, approvato nella medesima seduta del Consiglio di Amministrazione.
Attività svolte
ATTIVITA’ CARATTERISTICA
2) L’I.P.A.B. opera, non esclusivamente, nel settore dell’assistenza socio – sanitaria alle Persone Anziane non autosufficienti e autosufficienti, alle Persone adulte con disabilità, alle Persone in stato di minima coscienza. Tutti i Servizi prevedono sia la forma residenziale che quella semiresidenziale (diurna).
I posti accreditati sono 164 nella ridotta / minima intensità, 24 nella maggiore intensità, 28 posti di Residenza Sanitaria Assistenziale per Persone con disabilità, 7 posti per Persone in stato di minima coscienza, 45 posti di Alloggi Autonomi per Persone autosufficienti, 15
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posti di Centro Diurno Anziani non autosufficienti e 5 posti di Diurno Anziani autosufficienti, 24 posti sono al Centro Diurno per Persone con disabilità acquisita.
3) L’Istituzione assicura sin dalla sua fondazione i Servizi all’Infanzia, strutturati in una Scuola dell’Infanzia in Covolo con 3 Sezioni e nella Scuola dell’Infanzia in Pederobba pure con 3 Sezioni in via Conti d’Onigo 12. Il Servizio di Nido è stato sospeso a partire dall’anno scolastico 2014 / 2015 a causa della carenza di iscrizioni e non ne è prevista la ripresa nel corso del 2019 dati l’insufficiente domanda.
E’ in funzione dall’anno scolastico 2017/2018 una Sezione Primavera, per Bambini al 2°
anno di età, con 10 posti, presso la Scuola dell’Infanzia di Covolo.
4) L’Istituzione gestisce il Centro di Cure Fisiche e Riabilitazione presso l’ex Ospedale di Pederobba, con i servizi di fisioterapia, logopedia, dietologia e psicologia; il Centro non è accreditato ma solo autorizzato;
5) L’Istituzione effettua la produzione di pasti per Esterni, verso le due Scuole Primarie del Comune di Pederobba, il Servizio Domiciliare del Comune di Pederobba, la Casa di Riposo di Vidor, il Centro Diurno della Cooperativa Vita e Lavoro in Pederobba;
6) L’Istituzione è Organismo di Formazione Superiore accreditato, gestendo i corsi per Operatore Socio Sanitario; la mancata attivazione di corsi da parte della Regione, ha portato all’inattività dell’Organismo di Formazione, dal 2012 al 2016; nel 2017 alle Opere Pie d’Onigo è stato assegnato uno dei quattro corsi per OSS destinati all’ex ULSS 8 di Asolo. Il corso è iniziato il 28 settembre 2017 e gli esami si terranno il 21 gennaio 2019; completano il percorso di studi 25 Allievi.
Il 26 novembre 2018 è iniziato il secondo corso con 30 Allievi, il 30% dei quali non italiani.
Si sono riscontrate rilevanti difficoltà, come accaduto per molti altri corsi, ad avere un numero sufficienti di Candidati per la selezione. Ventinove ammessi su trenta sono Donne:
già questo dato è esplicativo della situazioone. Gli uomini si prestano sempre meno a lavori di assistenza, i disoccupati sono in numero esiguo, le donne alla ricerca di un’occupazione calano, principalmente per ragioni demografiche.
Si sta realizzando un quadro nel quale la crisi demografica, procurerà negli anni a venire l’impossibilità di coprire buona parte dei posti di lavoro, richiesti dal progressivo incremento della sopravvivenza in condizioni di non autosufficienza.
ATTIVITA’ NON CARATTERISTICA
7) L’attività non caratteristica dell’I.P.A.B. consiste nella gestione del patrimonio disponibile la cui consistenza è riportata nel piano di valorizzazione allegato al bilancio.
CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
I criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio economico annuale di previsione e che qui di seguito vengono illustrati rispondono a quanto richiesto dal Codice Civile.
ATTIVITA’ CARATTERISTICA
A1) RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI RETTE
8) L’ammontare delle rette socio – sanitarie è stato determinato tenendo conto del valore delle rette determinato dal Consiglio di Amministrazione in data 11 dicembre 2018 per il 2019 –
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con la delibera n. 107 -tenuto conto della condizione di mercato determinata in base a quanto praticato dai Centri di Servizio nell’ULSS 8.
Le rette degli ospiti Anziani per il 2017 erano state aumentate di € 1,00/die rispetto al 2016 sia per i posti in convenzione che per i posti fuori convenzione, mentre le rette delle Persone con Disabilità non sono state variate rispetto al 2016. Per il 2018 si è disposto l’aumento delle rette Anziani muniti di impegnativa di residenzialità e delle rette del Centro Diurno Anziani, sia con impegnativa che senza, per 1 euro, delle rette degli Anziani privi di impegnativa di residenzialità per 2 euro, nessun aumento per le rette della Residenza Sanitaria Assistenziale per Persone con disabilità, salvo, per queste ultime, l’aumento delle 9 rette – su 28 - collocantesi sotto il livello della retta di ingresso di € 60,29.
Per il 2019 si è disposto l’arrotondamento delle rette ai decimali: le rette prevalenti per stanza a due posti letto, passano per gli Anziani da € 55,66 ad € 55,80 e per le Persone con disabilità da € 60,29 ad € 60,50. Le rette per i fuori convenzione passano da 70 a 71 euro. La manovra di aumento delle rette genera maggiori entrate per 18.895 euro.
Il bilancio per i servizi all’Infanzia sconta l’invarianza delle entrate, sia per rette che per contributi dello Stato e della Regione.
IMPEGNATIVE – QUOTE SANITARIE - REGIONALI
9) La stima delle entrate considera il calo delle impegnative Anziani, prodotto dall’aumento dei posti accreditati, da contrapporre al massimo di impegnative raggiunto il 23 giugno 2011 pari a 181. Nel 2017 le impegnative anziani di 1° livello, da € 49,00 cadauna, sono giunte il 13 dicembre ad essere 34 in meno di tale cifra. Questo fenomeno, del quale si dà spiegazione storica nei successivi paragrafi 2 e 3 di questa relazione, parametrato alla media di 30 quote nell’intero anno nel 2017, ha portato ad un minor ricavo di € 399.706,00, quale differenza con quanto conseguibile dalle Persone che entrano senza impegnativa.
Nel 2018 la media della perdita di impegnative è stata inferiore, pari a 26, con una perdita di entrate pari a 313.820 euro. Particolarmente significativo, come risulta dall’allegato n. 3, è il dato della partenza ad inizio anno con una media sfavorevole, inalterata rispetto alla fine del 2017, con un recupero nella seconda parte dell’anno.
Il fenomeno ha una diretta incidenza sul bilancio: i costi non cambiano in nulla, in quanto gli standard, anche quando superiori al minimo richiesto dalla Regione specie per gli Infermieri, rimangono immutati.
10) Si espongono i dati delle entrate previste ponendo a confronto la previsione 2019 con i dati di preconsuntivo 2018:
CONTO ECONOMICO 2018 assestato 2019 previsione
differenza 2018/19 A) VALORE DELLA PRODUZIONE 10.725.525,00 10.753.356,00 27.831,00
VALORE ATTIVITA
CARATTERISTICA 10.623.075,00 10.645.956,00 22.881,00
1)Ricavi delle prestazioni erogate 10.120.819,00 10.261.400,00 140.581,00 Ricavi delle prestazioni Casa di Riposo 9.513.619,00 9.670.500,00 156.881,00
Rette Ospiti Anziani 4.530.300,00 4.553.000,00 22.700,00
Rette Ospiti Disabili 612.000,00 610.000,00 -2.000,00
Rette Ospiti Centro Diurno Anziani 80.500,00 80.500,00 0,00
Rette Ospiti Centro Diurno Disabili 409.319,00 418.000,00 8.681,00
Rette Ospiti Stati Vegetativi 388.500,00 388.000,00 -500,00
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Lavaggio biancheria c/Ospiti 3.000,00 3.000,00 0,00
Quote regionali Anziani 2.785.000,00 2.905.000,00 120.000,00
Quote regionali Disabili 675.600,00 587.000,00 -88.600,00
Quote regionali Centro Diurno Anziani 22.000,00 22.000,00 0,00
Quote regionali SLA 104.000,00 104.000,00
Ricavi prest.Casa di Riposo non di comp. 7.400,00 0,00 -7.400,00 Ricavi prestaz. erogate Scuole Infanzia 224.200,00 223.000,00 -1.200,00
Rette Scuole Infanzia 198.000,00 194.000,00 -4.000,00
Rette Sezione Nido 0,00 0,00 0,00
Rette Centro Estivo 9.200,00 9.000,00 -200,00
Ricavi prest.Scuole infanzia non di comp. 0,00 0,00 0,00
Rette Sezione Primavera 17.000,00 20.000,00 3.000,00
Ricavi prestazioni diverse 383.000,00 367.900,00 -15.100,00
Pasti domicilio utenti Anziani 55.000,00 56.000,00 1.000,00
Servizio mensa 8.500,00 8.000,00 -500,00
Servizio prod.pasti esterni 122.000,00 124.000,00 2.000,00
Somministrazione pasti scuole 105.000,00 96.000,00 -9.000,00
Riabilitazione c/terzi 47.000,00 44.000,00 -3.000,00
Servizio dietologia c/terzi 10.000,00 10.000,00 0,00
Proventi attiv. formazione accreditata 0,00 0,00 0,00
Proventi attiv. formazione superiore 33.500,00 28.100,00 -5.400,00
Servizi ad altri Enti 2.000,00 1.800,00 -200,00
Ricavi prestazioni diverse non di comp. 0,00 0,00 0,00
2)Increm. immob.zioni lavori interni 0,00 0,00 0,00
Incrementi immob.zioni lavori interni 0,00 0,00 0,00
Costruzioni interne 0,00 0,00 0,00
Manutenz. riparaz. straord. in economia 0,00 0,00 0,00
3) Contributi in c/esercizio 144.500,00 136.500,00 -8.000,00 Contributi in c/esercizio 144.500,00 136.500,00 -8.000,00
Contributi c/esercizio da enti pubblici 0,00 0,00 0,00
Contributi c/esercizio da privati 14.000,00 6.500,00 -7.500,00 Contrib. statali-regionali area infanzia 96.500,00 130.000,00 33.500,00 Contributi in c/esercizio non di comp. 34.000,00 0,00 -34.000,00
Problematiche relative alle gestioni socio – sanitarie.
I)
La Residenza Sanitaria Assistenziale di 1° livello per Persone con disabilità Adulte 11) La R.S.A. è operativa dal marzo 1998 e collocata, dal mese di settembre 2009, al primopiano sud del Centro “Guglielmo e Teodolinda d’Onigo”, è passata a seguito della DGR n.
460/20.03.2012 da 26 a 28 posti accreditati.
La Residenza si connota nell’U.L.SS. n. 8, a differenza degli altri Centri di servizio residenziali per Persone con disabilità, per l’accoglienza di Persone bisognose di un alto livello di prestazioni di tipo sanitario.
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12) L’Azienda U.L.S.S. n. 8, con Delibera del Commissario n. 1224 del 04/11/2016, ha riconosciuto a 4 ospiti della R.S.A. un punteggio di gravità uguale o maggiore di 9 punti, come definito nel DDR n. 216 del 18/12/2014, e quindi, per questi, ha attivato i posti ad “alta intensità assistenziale” con assegnazione di quote di €. 95,00 al giorno.
Ha trovato così attuazione la Delibera di Giunta Regionale n. 244 del 3 marzo 2015
“Prestazioni residenziali extraospedaliere ad alta intensità assistenziale per persone con disabilità ai sensi della DGR 40/2013. Definizione delle tipologie di offerta ed approvazione dei requisiti e degli standard, degli indicatori di attività e di risultato, ad integrazione della DGR 84 del 16 gennaio 2007, ai sensi della LR 16 agosto 2002, n. 22”.
I 4 posti così riconosciuti sono stati sempre occupati nel 2018.
13) La rivalutazione delle schede SVaMDi portava nel mese di novembre 2017 al riconoscimento per 9 nuovi Ospiti del punteggio di maggiore gravità di 9 punti.
Punteggio questo che per effetto della citata Delibera di Giunta Regionale n. 244 del 3 marzo 2015 avrebbe determinato l’applicazione della quota sanitaria pari a 95 euro. L’effetto parametrato su base annua sarebbe stato pari a 110 mila euro di maggiori entrate, senza aumento dei costi, in quanto gli standard organizzativi, di personale, sono già assicurati dal Reparto.
La rivalutazione delle schede SVaMDi conclusa il 19 aprile 2018 dall’Azienda ULSS 2 Distretto di Asolo, ha invece solo confermato la presenza di 4 Persone con un punteggio di alta intensità assistenziale, evidenziando diversi altri Ospiti con un punteggio prossimo ai 9 punti. La vicenda ha evidenziato il limite intrinseco nel sistema, dato dall’essere il soggetto gravato del costo preposto alla regia della valutazione.
Permane irrisolta a tutt’oggi, la questione del riconoscimento dei costi indotti dai nuovi standard risalenti al 2007.
14) Il problema attiene al riconoscimento delle tariffe commisurate al servizio ed ai nuovi standard regionali, sul modello invece conseguito da tutte le altre Residenze Sanitarie Assistenziali per Persone Disabili, nella 8 ed in altre ULSS. Il lavoro di sensibilizzazione ripetuto in tutte le sedi, con carattere formale, ha sortito lo svolgimento il 28 gennaio 2011 di una specifica Conferenza dei Sindaci che ha portato all’impegno di erogare una quota di € 100.000,00.
E’ stata svolta la Conferenza di Servizi il 10 settembre 2012, alla quale sono stati invitati tutti i Soggetti Istituzionali: Regione, sia Sanità che Sociale, Azienda ULSS 8, Conferenza dei Sindaci: è rimasta assente ingiustificata la sola Conferenza dei Sindaci.
Nel frattempo si è risolta la maggior parte delle posizioni riferite ai 7 Ospiti provenienti dalle altre ULSS, la 7 – venuti poi tutti meno, la 9 ex Treviso e la 2 ex Feltre.
15) In sede di approvazione del bilancio 2014 si è dato atto essere pendente avanti il TAR Veneto il ricorso R.G. 1499/2013 relativo al silenzio inadempimento della ULSS 8 sull’istanza di riconoscimento dei maggiori costi.
In questo bilancio di previsione, come del resto mai prima, nessuna posta sconta l’acquisizione delle maggiori entrate che scaturiranno quando dovrà sarà accolta l’istanza delle Opere Pie d’Onigo.
Si tratta della vicenda considerata nella stessa transazione approvata come da paragrafo 4 che segue, ma soltanto solo per il profilo di non impugnare la sentenza data dal TAR Veneto.
16) Il TAR ha definito il ricorso sul riconoscimento dei maggiori costi da standard organizzativi del 2007, relativi alla R.S.A. per Persone con disabilità (Ruolo Generale n. 1499/2013) con la sentenza n. 1391 depositata il 12 novembre 2014; la questione attiene alla asserita (dalle Opere Pie d’Onigo sin dal 29 giugno 2007) disomogeneità di trattamento fra questa R.S.A. e
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le altre due R.S.A. e le due Comunità Alloggio, che nell’U.L.SS. n. 8 godono del ristoro da questi standard, negato alle Opere Pie d’Onigo; l’accordo del 21/11/2014 sancisce l’impegno delle Opere Pie d’Onigo a non appellare la detta sentenza del TAR, ferme comunque tutte le sue statuizioni, in particolare quella sulla risposta ancora dovuta. La questione rimane quindi ancora aperta, avendo il TAR affermato il diritto delle Opere Pie d’Onigo ad una risposta, ad oggi non pervenuta; la sentenza nella penultima pagina dispone che:
“…. residuando invece un obbligo da parte della conferenza dei sindaci di pronunciarsi non già sulle originarie istanze, alle quali come detto fa riscontro la nota della ULSS numero 8 impugnata , quando sulla documentazione trasmessa in data 8 novembre 2012, ovvero su quella eventualmente ritenuta necessaria – e dunque da richiederne la produzione- per la valutazione sui maggiori oneri economici come da richiesta dalla conferenza dei sindaci della riunione del 22 ottobre 2012.”
Si è ripresa l’azione per avere una risposta con il cambio di Direzione Generale, a partire dall’8 febbraio 2016, tuttora senza esito.
17) In data 24 dicembre 2018 si è chiesto nuovamente un incontro al Direttore dell’Unità Operativa Complessa dei Servizi Sociali.
Il confronto con gli altri Centri di Servizio nel Distretto di Asolo e negli altri Distretti di questa e di altre ULSS.
18) Le sei tabelle allegate (allegato n. 2) dimostrano che la Residenza Sanitaria delle Opere Pie d’Onigo soffre di una minore remunerazione da parte dell’Azienda Sanitaria, a confronto con i Servizi Residenziali di questo e di altri Distretti anche di altre ULSS.
Voci
Opere Pie d’Onigo
R.S.A.
Persone Disabili di 1°
livello
retta totale RSA Persone Disabili di
1° livello San Vendemian o dell’IPAB
Cesana Malanotti – convenzione 2015-2019
delibera D.G.
18/2015
retta totale RSA Persone Disabili di 1°
livello a Camposampi
ero ULSS n.
15 Cooperativa
Nuova Vita
R.S.A.
Cusighe a Belluno – ULSS n. 1
Centro Atlantis di Castelfranco
Veneto gestito da Cooperativa
Sociale Incontro -
art. 14
delibera regionale di spostamento Ospiti Gris di
Mogliano V.
– nuova RSA da 20 posti
presso la IPAB Sartor
Casa di Riposo di Castelfranco
V. per Ospiti provenienti
dal Gris di Mogliano rette
complessive equiparate
€ 116,29 € 135,00 € 144,37 € 140,11 € 162,27 € 151,93 differenza fra
costo giornaliero di
un Utente Opere Pie e
dell’Utente
€ 18,71 € 28,08 € 23,82 € 45,98 € 35,64
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pag. 7 presso altri
Gestori
pari a minori entrate per le Opere Pie d’Onigo in un
anno per 26 Ospiti
€ 177.557,90 € 266.483,47 € 226.016,50 € 436.315,01 € 338.252,07
19) In particolare il confronto con la R.S.A. di San Vendemiano pone il problema al livello di difformità di trattamento, certo in sé; ma anche alla luce del fatto che con la delibera del Direttore Generale n. 840 del 24 maggio 2018 gli sia stata pure riconosciuta l’indicizzazione istat portando la retta da 135,00 euro a 136,65 euro con una maggior spesa di 17.820 euro.
L’ammontare di minore entrata con la R.S.A. di San Vendemiano è resa così:
CONFRONTO CON LA R.S.A. PAPA LUCIANI DI SAN VENDEMIANO - loro convenzione 2015/2019
retta Papa Luciani 136,65 €
retta Opere Pie d'Onigo
familiari 60,29 €
quota sanitaria 56,00 €
tariffa Opere Pie 116,29 € 116,29 €
differenza 20,36 €
per 26 posti in un anno 193.187,93 €
In via provvisoria, sempre revocabile, questo danno è limitato praticando a 3 Utenti di altro Distretto una maggiorazione sulla retta di 30 euro e con il riconoscimento di 4 posti di maggiore gravità, che totalizzano maggiori entrate, si ripete provvisorie e sempre rivedibili a differenza di San Vendemiano, per 86.100 euro. Attualmente il danno è quindi pari a 107.088 euro per anno, pari al 10% del bilancio.
20) In questo Distretto la differenza si pone oltre che con le due R.S.A. di Castelfranco Veneto, in particolare con quella afferente al Centro Atlantis alla luce della doppia frequenza, anche con le Comunità Alloggio presenti nel Distretto.
Per le due Comunità Alloggio si riconosce la stessa quota sanitaria che per la R.S.A. pur a fronte di standard di Personale sensibilmente inferiori. Il Comitato dei Sindaci del Distretto di Asolo ha approvato in data 19 marzo 2018 il bilancio economico parte sociale, destinando alla maggiorazione di denominata quota sociale di 21 euro, per i 40 posti complessivi delle due Comunità, la somma di € 298.840,00.
21) La discriminazione di trattamento per le Opere Pie d’Onigo pone un problema di legittimità dell’operato dell’Azienda, alla luce del fondamentale canone dell’imparzialità posto in capo ai pubblici uffici dall’art. 97, 1° comma, della Costituzione della Repubblica Italiana.
II)
La problematica del taglio di 86 impegnative voluto dalla Regione a carico dell’ULSS 8 nel 2007.22) La programmazione regionale (DGR 457/2007 e n. 4200/18.12.2007), ha ridotto in Veneto a
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partire dal 2008, solo per la ULSS 8, 86 impegnative. La riduzione si è fatta tangibile, in quanto non più compensata da Cittadini di altre ULSS, dalla seconda metà del 2010. Nel 2011 la copertura di questi posti è stata assicurata; ma è proseguita la costruzione di nuovi posti letto nelle ULSS vicine; si è giunti così al mancato reintegro di questi posti con Persone munite di impegnativa. Nel primo semestre del 2012, con una accentuazione nei primi quattro mesi dell’anno, sistematicamente sono rimasti non coperti posti, mediamente 4 posti per ritardi nelle assegnazioni legate alla mancanza di impegnative di residenzialità.
Il fenomeno si è accentuato nei primi mesi del 2013, con la perdita costante, a luglio 2013, rispetto al 31/12/2012, di dodici impegnative di residenzialità, corrispondenti a minori introiti da quote sanitarie pari ad € 211.000,00.
La problematica si correla e si somma con quella dell’aumento dei posti accreditabili, in sé ed in quanto riservati solo agli altri Centri di Servizio dell’ULSS n. 8.
23) Il Piano di Zona 2011 – 2015 ha aumentato i posti accreditabili di ulteriori 250 unità, che passano così da 1.213 a 1.456.
Successivamente la Conferenza dei Sindaci con voto recepito dalla delibera del Direttore Generale dell’Azienda ULSS n. 8, del 23 ottobre 2014 n. 1314, ha portato i posti accreditati dell’Area Anziani a 1.493 (al netto dei 10 posti SAPA e 12 posti SV).
Il problema gestionale si diceva nella relazione morale per il consuntivo 2011 si sarebbe avvertito nel 2013. Così non è stato sino a settembre 2014, in quanto l’obiezione delle Opere Pie d’Onigo, formalizzata con nota dell’Avv. Maso del 4 settembre 2013, che non si potessero dare per convenzionati posti solo accreditati ex novo era andata a segno inducendo l’Azienda ULSS a ritornare sui suoi propositi, non dandosi luogo alla copertura di nessuno dei 250 posti neo accreditati.
Da agosto 2014, senza alcuna comunicazione né scritta né informale, l’Azienda ULSS n. 8, peraltro in concomitanza con la conclusione delle procedure di accreditamento di parte dei nuovi posti, ha mutato posizione: da allora in tutti i posti accreditati, anche se non convenzionati né oggetto di apposito accordo, sono ammesse Persone con impegnativa anziani.
La logica matematica, come previsto e dichiarato nelle relazioni ai bilanci sin dal 2008, porta all’aumento delle impegnative nei Centri di Servizio collocati nelle aree urbane maggiormente abitate e dotate di un numero di posti letto inferiore in proporzione al numero di abitanti.
L’andamento delle impegnative di residenzialità dal 2011 sino ad oggi è documentata nell’allegato: nell’ultima riga è riportato il minor ricavo, a costi invariati, dovuto alla perdita di impegnative anziani, dipesa dalle scelte programmatorie della Regione e dell’U.L.SS. di Asolo.
24) L’evoluzione dei ricoveri con impegnativa è poi dimostrata nell’altra tabella (allegato n. 4) che riporta i dati di tutti i servizi socio sanitari dal 2000 al 2017: dal 2010 al 2012 le giornate di degenza di 1° livello Anziani sono state nella media annuale di 56.500. Nel 2013 sono divenute 52.654 per divenire 53.798 nel 2014. Nel 2015 sono state 47.652 con la riduzione del 12%. Nel 2016 sono state 49.441. Nel 2017 46.702. Nel 2018 i dati sono in ripresa con 26 quote sanitarie in meno, con la perdita di 313.820 euro.
Situazione questa che si è determinata, solo per le logiche di programmazione delle risorse da parte della Regione, ispirate alla volontà di consentire l’arrivo di nuovi Soggetti nei Servizi residenziali anziani senza aumentare la propria spesa (ferma dal 2007 ad oggi quanto a Fondo Regionale non autosufficienza area anziani); con un criterio di riparto delle risorse non praticato in alcun altro campo del socio sanitario (non è stato fatto nulla di simile
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nell’area disabilità, notoriamente presidiata da una specifica imprenditorialità non profit, per esempio) e tanto meno in campo sanitario, ove la programmazione dei posti e le risorse vanno avanti in stretta correlazione.
L’applicazione meccanica a livello locale dei criteri di programmazione regionali, non necessitata come dimostra il fatto che non in tutte le Ulss si è fatto così – a cominciare dall’Ulss di Treviso n. 9 -, ha completato il quadro, portando al danno che sta subendo questo Ente.
III)
L’USO NON ESCLUSIVO DELLE RISORSE REGIONALI PER L’AREA ANZIANI (RESIDENZIALITA’ NON AUTOSUFFICIENTI) NEL DISTRETTO DI ASOLO.25) Il Consiglio Comunale di Pederobba nella seduta del 30 novembre 2018 ha approvato il seguente ordine del giorno con la delibera n. 47. L’incidenza economica del recupero delle risorse cui darebbe luogo la sua applicazione da parte dell’Azienda, tenuto conto della proporzione dei posti accreditati delle Opere Pie d’Onigo sul totale, è di 50.000 euro.
ORDINE DEL GIORNO PER IL CONSIGLIO COMUNALE DI PEDEROBBA NELLA SEDUTA DEL 30 NOVEMBRE 2018.
PER UN USO ESCLUSIVO DELLE RISORSE REGIONALI PER L’AREA ANZIANI (RESIDENZIALITA’ NON AUTOSUFFICIENTI) NEL DISTRETTO DI ASOLO
Premesso
1) La Regione trasferisce annualmente alle Aziende ULSS le risorse del Fondo non autosufficienza, suddivise per aree. L’area della residenzialità per non autosufficienti è destinata al finanziamento dei costi sanitari relativi ai Servizi per l’accoglienza residenziale nei Centri di Servizio per Anziani non autosufficienti, con incluse le Sezioni ad Alta Protezione Alzheimer (SAPA), le Sezioni per le Persone in stato di minima responsività (VSP) e i Centri Diurni Socio Sanitari per anziani.
2) A confronto con il Distretto similare di Pieve di Soligo è nettamente superiore in quello di Asolo la spesa per la residenzialità e la semiresidenzialità per Persone con disabilità: ma vi fa fronte già la Regione, trasferendo per tali aree la spesa occorrente, che supera quella del Distretto di Pieve di Soligo utilizzato come parametro, per 2 milioni di euro.
3) Il problema che si ha nel Distretto di Asolo, da 10 anni, afferisce all’area della residenzialità per non autosufficienti: vi è una differenza fra quanto trasferisce la Regione, pari ad euro 22.242.311,00 e quanto viene speso per gli scopi previsti per tale area, pari mediamente negli anni ad euro 21.735.000,00.
4) La minor somma spesa è pari a 507.311,00. Tale somma può essere spesa per ognuna delle voci previste per l’area della residenzialità per non autosufficienti, indipendentemente dal numero di impegnative anziani assegnate dalla Regione al Distretto ex ULSS di Asolo. Il numero delle impegnative serve alla Regione per il calcolo delle risorse da trasferire, ma non limita il numero delle quote sanitarie rilasciabili dall’AULSS. Avviene allora che vi sia una somma non utilizzata da diversi anni per gli Anziani non autosufficienti, pari ogni anno mediamente a 507.000,00 euro. Se tale somma fosse spesa, per le quote sanitarie da rilasciare alle Persone presenti nei Centri di Servizio, 30 Cittadini di questo Distretto ne godrebbero.
5) La prassi di non utilizzare tutte le risorse date dalla Regione per l’area della residenzialità per Persone non autosufficienti del Distretto non ha mai toccato il Distretto di Pieve di Soligo, come in Veneto non tocca la maggior parte delle ULSS.
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6) La residenzialità anziani nell’ULSS n. 8 soffre dal 2008 del taglio di 86 impegnative di residenzialità per effetto della delibera di Giunta Regionale n. 4200 del 18 dicembre 2007. Il trasferimento perso per anno da allora, è pari ad € 1.538.000,00. Per 86 Cittadini dell’ULSS n. 8 è venuta meno la possibilità di godere dell’impegnativa di residenzialità: da 1.213 alle attuali 1.127. Tale taglio di risorse ha interessato nel Veneto unicamente l’ULSS 8 di Asolo.
Si è rappresentato all’epoca che il maggior numero di posti convenzionati corrispondeva agli Ospedali chiusi e riconvertiti in Centri Anziani. Chiusure fatte negli anni ’80 e ’90 nell’ULSS di Asolo come in nessuna altra parte del Veneto. Si è rappresentato che la normativa vigente all’epoca prevedeva la conservazione dei posti. Tutte le altre ULSS Venete hanno conservato i posti che avevano, in primo luogo quelle del Vicentino, non la 8 di Asolo.
Ciò premesso
Il Consiglio Comunale chiede sia superata la prassi vigente oggi per il Distretto di Asolo e prima nella ULSS 8 di Asolo, di non utilizzare tutte le risorse trasferite dalla Regione per l’area della residenzialità per Persone non autosufficienti per le finalità assegnate a tale area, con eventuali compensazioni tra le voci della stessa area.
DESTINATARI
Azienda ULSS n. 2 Marca trevigiana Direttore Generale Dott. Francesco Benazzi via S. Ambrogio di Fiera, n. 37 31100 Treviso PEC: [email protected]
Presidente del Comitato dei Sindaci del Distretto Comune di Crespano del Grappa
Sindaco Dott.ssa Annalisa Rampin
PEC: [email protected] Azienda ULSS n. 2 Marca trevigiana
Direttore dei Servizi Sociali Dott. Pietro Paolo Faronato via S. Ambrogio di Fiera, n. 37 31100 Treviso
PEC: [email protected] AULSS 2 Marca Trevigiana
Distretto di Asolo
Direttore Dott. Maurizio Sforzi PEC [email protected]
IV)
I posti di Struttura Intermedia e i Percorsi extraospedalieri.26) La storia.
La soluzione di riduzione del danno è stata l’attivazione sin dal febbraio 2012 del Nucleo Riabilitativo, in grado di catalizzare i ricoveri di Persone con impegnativa. Senonché il Servizio, ampiamente utilizzato, non è stato inserito nelle priorità della programmazione delle Strutture Intermedie dell’U.L.SS. n. 8.
Si è giunti a dover promuovere il ricorso al TAR contro la attribuzione dei posti di Struttura Intermedia fatta dal Direttore Generale con la delibera n. 274/06.03.2014; il ricorso si motivava in quanto l’unico Ente ad avere avviato un’attività di Nucleo Riabilitativo dal 18
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febbraio 2012 e che ne aveva chiesto per due volte l’inclusione nella programmazione dei posti, ne era stato escluso senza spiegazione alcuna; la soluzione si è trovata con la transazione approvata dal Consiglio di Amministrazione delle Opere Pie d’Onigo con la delibera n. 113/11.12.2014 ad oggetto “sostituzione della delibera n. 109/24.11.2014 sulla definizione delle questioni pendenti con l’Azienda UL.SS. n. 8 in merito: 1) all’accordo di programma del 10/12/2002, 2) al ricorso al TAR delle Opere Pie d’Onigo per l’assegnazione di posti di Struttura Intermedia, 3) alla rinuncia all’appello da parte delle Opere Pie d’Onigo sulla sentenza del TAR che ha definito il ricorso relativo alla componente di costo dovuta ai maggiori standard della R.S.A. per Persone con disabilità.”
27) I posti di Struttura Intermedia erano 20 nella versione concordemente fissata con la Direzione dell’Azienda ULSS a novembre, mentre a seguito dell’intervento dell’Esecutivo della Conferenza dei Sindaci si sono ridotti a 15 nella configurazione esclusiva di Ospedale di Comunità.
L’Intervento dell’Esecutivo dei Sindaci è riportato nella delibera del Direttore Generale n.
1611/18.12.2014 che ha approvato l’eguale testo della delibera delle Opere Pie d’Onigo n.
113 citata. Vi si riporta al riguardo: “Predetto accordo esecutivo è stato presentato all’esecutivo della Conferenza dei Sindaci nella seduta del 9 dicembre 2014, il quale, in particolar modo con riferimento all’integrazione al piano aziendale in attuazione della DGRV 19 novembre 2013, n. 2122, con la richiesta alla Regione del Veneto di inserimento di 20 posti letto di struttura intermedia a completamento della disponibilità di posti prevista nell’allegato E della medesima DGRV 2122/2013 a favore dell’IPAB “Opere Pie di Onigo”, da attivare entro il 2015, si è espresso raccomandando, nel prendere atto dell’accordo esecutivo volto alla completa esecuzione dell’Accordo di programma del 2002:“che l’eventuale attivazione della struttura intermedia, che si propone nella misura di quindici posti, concordata in sede di accordo, segua la cronologia delle tre attivazioni precedenti già illustrate in Conferenza di Sindaci ed approvate dalla Regione”.
28) Peraltro la programmazione regionale blocca l’apertura di nuovi Ospedali di Comunità, con la DGRV n. 1632 del 21 ottobre 2016. Situazione sbloccatasi, ma solo per l’Ospedale di Comunità di Crespano del Grappa e con i posti ridotti da 25 a 10, a seguito della DGRV n.
1714 del 24 ottobre 2017 “Piano di attivazione prioritaria delle strutture di ricovero intermedio per il biennio 2018-2019. Articolo 44 della l. r. 30 dicembre 2016, n. 30 di modifica del comma 5 dell'articolo 14 della l. r. 25 ottobre 2016, n. 19”.
La DGRV 1714 in, almeno apparente, contraddizione con la mission delle strutture intermedie sancita dal Piano Socio Sanitario Regionale, ha internalizzato negli Ospedali gli Ospedali di Comunità, nel nostro Distretto per Castelfranco Veneto e per un’inedita Montebelluna (mai prevista dalla programmazione locale fra le Strutture Intermedie). Nulla per i 15 posti previsti dall’accordo di programma del 2015 per le Opere Pie d’Onigo. E’ in corso la verifica, attesa per gennaio, con la Direzione Generale dell’Azienda ULSS.
29) L’Ente ha quindi proposto, il 22/11/2016, all’Azienda U.L.SS. l’attivazione dei Percorsi speciali per l’accoglienza residenziale extraospedaliera di Persone non autosufficienti ricoverate in Ospedale o seguite dall’U.O.C. Cure Primarie, nella sede ex ospedaliera di Pederobba. Un’attività con tali caratteristiche, per quanto svolta nell’ambito amministrativo della residenzialità Anziani, è in essere presso il 1° Piano Nord dell’ex Ospedale, dal febbraio 2012: erano al 10 novembre 2016 187, divenute al 6 dicembre 2017 in numero di 229, con 14 Pazienti seguiti.
La proposta è stata ripetuta alla nuova Dirigenza dei Servizi Sociali nel corso del 2017, al Direttore Dott. Pietro Paolo Faronato il 23 giugno 2017 e alla Dirigente Dott.ssa
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Marica Costa il 2 ottobre. Non se ne è avuto riscontro. Ancora il 24 dicembre è stato chiesto nuovamente chiesto l’avvio del confronto con la Direzione UOC Servizi Sociali dell’AULSS 2 Marca Trevigiana.
30) Ottenere un numero di posti di sollievo darebbe riconoscimento al servizio di ricoveri riabilitativi, prestato sin dal febbraio 2012, senza onere alcuno per l’Azienda ULSS; si compenserebbero altrettante impegnative di residenzialità per Anziani perse, perdita di cui si relaziona sopra nei paragrafi II e III.
Il riconoscimento sarebbe analogo a quello dei 67 posti di sollievo attivi dal 2007 e tuttora operanti, dell’ex ULSS 7 ora Distretto di Pieve di Soligo dell’AULSS 2 Marca Trevigiana.
L’evoluzione recente riassunta nel secondo ordine del giorno approvato dal Consiglio Comunale di Pederobba nella seduta del 30 novembre 2018 con la delibera n. 47.
31) La presenza di 10 posti riconosciuti di ricovero temporaneo porterebbe alla pari riduzione dei ricoveri fuori convenzione, generando maggiori entrate per 143.500 euro. Quanto avviene per i Centri di Servizio del Distretto di Pieve di Soligo e per le numerose AULSS che finanziano con risorse proprie i ricoveri temporanei nei Centri di Servizio.
ORDINE DEL GIORNO PER IL CONSIGLIO COMUNALE DI PEDEROBBA NELLA SEDUTA DEL 30 NOVEMBRE 2018.
PER LA DIFFUSIONE DEL MODELLO DELLA RESIDENZIALITA’
TEMPORANEA DIFFUSA
1) Dalla fine degli anni ’90 si sono sviluppate in Veneto diverse esperienze per dare risposte assistenziali rapide a quanti, anziani o non anziani, in seguito ad un evento acuto, non si vogliono più far restare nei Reparti Ospedalieri ma non sono in condizione di tornare subito a casa propria. Le tipologie di Ricovero Temporaneo sono:
- per un bisogno prevalente di interventi di riabilitazione estensiva post ricovero a fronte di un’accertata carenza di risposte da parte della famiglia e/o dei servizi territoriali (ricoveri temporanei riabilitativi);
- per bisogno di interventi riattivativi, utili alla definizione della progettualità assistenziale più opportuna per il contesto sociosanitario del paziente, sia essa il rientro a domicilio con idonea assistenza o la permanenza in struttura protetta a lungo termine previa chiamata da graduatoria unica (ricoveri temporanei riattivativi);
- per un bisogno di “sollievo” per le famiglie che sostengono, con un progetto di medio-lungo termine di assistenza domiciliare impegnativa, il proprio familiare con un’assistenza domiciliare impegnativa (ricoveri temporanei di sollievo).
2) Il percorso dei Pazienti che usufruiscono dei ricoveri temporanei si indirizza verso il domicilio circa nella metà dei casi, mentre per il 30% dei Pazienti è necessario l’inserimento a lungo termine in struttura. Il 20% torna in Ospedale ovvero decede.
La convenzione con le strutture residenziali prevede che la tariffa giornaliera dei ricoveri temporanei sia coperta in quota parte da un contributo sanitario (l’AULSS provvede con risorse provenienti dal fondo sanitario indistinto).
Il contributo sanitario corrisposto dall’ULSS alla struttura residenziale è equiparato al valore dell’impegnativa di residenzialità di secondo livello a cui si sommano, in analogia a quanto previsto dalla convenzione tra Azienda ULSS e Centri di Servizio, il rimborso della riabilitazione, il costo farmaci, di protesi, ausili, ortesi dell’elenco 1 del nomenclatore e il
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pag. 13 costo del medico.
La rimanente quota parte, c.d. alberghiera, è posta a carico dell’ospite e/o del comune di residenza.
In tal modo si realizza una compartecipazione della spesa a carico dell’ospite pari al 48%
della tariffa complessiva, nella misura media di 56 euro.
3) La compartecipazione alla spesa è superiore a quella delle strutture intermedie, ma consente, liberando in pari misura le risorse provenienti dal fondo sanitario, di dare risposta al doppio degli utenti che se le stesse risorse fossero canalizzate verso le Strutture Intermedie degli Ospedali di Comunità. La temporaneità dei ricoveri in questione rende, del resto, sopportabile la compartecipazione, se solo la si confronta con l’onere sostenuto per la retta alberghiera nei ricoveri definitivi che durano anni e non solo due mesi.
4) Gli Ospedali di Comunità sono stati concentrati per l’AULSS 2 Marca Trevigiana, tranne che per una situazione, nei Presidi Ospedalieri, per opera della Delibera di Giunta Regionale n. 1714 del 24 ottobre 2017, divenendo così altra cosa rispetto alla Residenzialità Temporanea Diffusa sul Territorio.
5) Le esperienze di Residenzialità Temporanea extraospedaliera rilevate, senza poterne dare un elenco esaustivo sono:
I) ex ULSS n. 7 Distretto di Pieve di Soligo, con 67 posti di residenzialità temporanea extraospedaliera dal 1998 e tutt’ora operanti come tali, anche dopo l’inclusione nell’AULSS 2 Marca Trevigiana;
II) R.S.A. Riabilitativa NAISS dei Colli ex ULSS n. 16 di Padova con 60 posti;
III) R.S.A. Riabilitativa NAISS OIC ex ULSS n. 16 di Padova con 20 posti dal 2009;
IV) Residenza Sanitaria Distrettuale presso il Centro Stella Maris di Venezia Lido del San Camillo con 15 posti, dal 2003, ex ULSS n. 12 Veneziana;
V) Residenza Sanitaria Distrettuale presso il Centro Nazareth ex ULSS n. 12 Veneziana, con 34 posti;
VI) Nucleo ad Alta Intensità Socio Sanitaria (NAISS) presso l’ex Ospedale di Sandrigo ex ULSS n. 6 di Vicenza con 30 posti, dal 2003;
VII) Nucleo ad Alta Intensità Socio Sanitaria (NAISS) presso l’I.P.A.B. di Vicenza ex ULSS n. 6 di Vicenza con 32 posti, dal 2007;
VIII) R.S.A. di riabilitazione presso l’I.P.A.B. Muzan di Malo ex ULSS n. 4 Alto Vicentino per 50 posti letto, dei quali 24 a valenza riabilitativa e 26 a valenza riattivativa.
6) Si crede vada data priorità a tale tipologia di ricoveri:
a) perché i reparti ospedalieri vanno messi nella condizione di far fronte agli interventi sulla acuzie, senza venire gravati delle fasi successive per ricoveri altrove realizzabili a costi grandemente inferiori;
b) per la limitata consistenza delle risorse del fondo sanitario necessarie, al cospetto di quante ne consumino gli Ospedali di Comunità;
c) perché la gran parte dei Centri di Servizio ha le capacità strutturali ed organizzative per realizzare questa tipologia di ricoveri, anche in relazione alla diffusa eccedenza dei posti accreditati rispetto al numero delle impegnative anziani.
Ciò premesso Il Consiglio Comunale chiede:
I) sia confermata in sede di approvazione la previsione del disegno di legge n. 357 PSSR 2019 – 2023, relativa ai Ricoveri Temporanei Extraospedalieri nella rinnovata accezione da esso fatta propria, nelle pagine 108 e 109;
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pag. 14
II) la possibilità di attivazione dei posti sia riconosciuta in ogni Distretto dell’AULSS 2 Marca Trevigiana, considerata la uniformità del bisogno a livello regionale per i ricoveri temporanei di tipo riattivativo/riabilitativo/sollievo;
III) le risorse per la Residenzialità Temporanea Extraospedaliera siano tratte dal Fondo Sanitario Indistinto e non dal Fondo Non Autosufficienza, in quanto i risparmi della spesa si realizzano nella spesa sanitaria posto che i posti temporanei consentono dimissioni precoci; diversamente si graverebbe, impropriamente, sulle impegnative di residenzialità anziani, a detrimento dei bisogni di assistenza definitiva;
IV) i nuovi posti Ricoveri Temporanei Extraospedalieri siano diffusi in tutti i Centri di Servizio del Territorio, dando luogo ad una Residenzialità Temporanea Diffusa.
DESTINATARI
Presidente della 5^ Commissione del Consiglio Regionale Politiche Socio Sanitarie
Fabrizio Boron
Membri della 5^ Commissione del Consiglio Regionale Politiche Socio Sanitarie
PEC [email protected] Assessore Regionale ai Servizi Sociali
Manuela Lanzarin
PEC [email protected] Azienda ULSS n. 2 Marca trevigiana
Direttore Generale Dott. Francesco Benazzi via S. Ambrogio di Fiera, n. 37 31100 Treviso PEC: [email protected]
Presidente del Comitato dei Sindaci del Distretto Comune di Crespano del Grappa
Sindaco Dott.ssa Annalisa Rampin
PEC: [email protected] Azienda ULSS n. 2 Marca trevigiana
Direttore dei Servizi Sociali Dott. Pietro Paolo Faronato via S. Ambrogio di Fiera, n. 37 31100 Treviso
PEC: [email protected] AULSS 2 Marca Trevigiana
Distretto di Asolo
Direttore Dott. Maurizio Sforzi PEC [email protected]
V)
La gestione del servizio della Sezione per Persone in stato minimamente responsivoOpere Pie d’Onigo - Pederobba (Treviso)
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32) La gestione sconta dal 1 gennaio 2013 la decurtazione (per effetto della DGR 2621/18.12.2012 all. D) del 15,3% della tariffa, pari al minor rimborso di € 10.000,00 per anno per posto.
Azione invero straordinaria mai posa in essere verso alcun soggetto convenzionato della Sanità e unico caso nel Socio-Sanitario.
Nel corso della prima metà del 2013 si sono intraprese con altri Centri azioni di reclamo, senza esito e cessate per desistenza. Rimane l’unicum, imposto solo ai Centri Socio Sanitari, di vedersi decurtare una tariffa mai aggiornata dal 2001 nella rilevantissima percentuale indicata del 15,3%. Situazione unica, questa, tanto nell’ambito socio sanitario che in quello sanitario. Il taglio del finanziamento regionale deciso dalla Sanità Regionale dal 2013, per sette posti, è pari a 68.900,00 euro per anno.
V) Il Centro Diurno per GCLA “Liberi di Essere”: problematiche nell’applicazione della DGRV 740/2015
33) 1) La domanda di riconoscimento del costo del trasporto del Centro Diurno Liberi di Essere con applicazione del metodo della gestione contrattuale del budget, in quanto il costo è maggiore di quello considerato dalla retta media ai sensi della DGRV 740/2015 allegato D, par. 4.1.
1.1. La delibera della Giunta Regionale n. 740 del 14 maggio 2015 prevede la riformulazione completa della struttura tariffaria dei Centri Diurni per Persone con disabilità, come il
“Liberi di Essere” gestito dall’I.P.A.B. Opere Pie d’Onigo.
Il Centro è il solo del Territorio dell’ex ULSS 8 di Asolo che lavori a beneficio delle Persone con cerebrolesione acquisita. Questa specificità comporta particolari condizioni per il trasporto, che sono:
a) una percorrenza elevata dei mezzi in quanto diretti in tutto il territorio dell’ex ULSS, a differenza della quasi totalità degli altri Centri, i cui Utenti abitano vicino alla sede;
b) la presenza di molti Utenti che necessitano della carrozzina;
c) l’uso conseguente di molti mezzi a confronto del numero di Utenti rispetto agli altri Centri Diurni: per 21 Utenti si richiedono tre pulmini attrezzati da 9 posti e un Doblò, che percorrono complessivamente 111.000 chilometri all’anno.
1.2. Il costo annuale ad oggi è di 127.100 euro, pur disponendo delle condizioni favorevoli dovute alla guida di tre dei quattro mezzi da parte dei Volontari dell’Associazione Amici di Ottorino di Cornuda che assicura anche l’accompagnatore per uno dei pulmini.
1.3. Ne deriva il costo giornaliero per ciascuno dei 21 Utenti trasportati è pari ad € 26,66.
Importo superiore al costo medio del trasporto considerato dalla DGRV n. 740 del 2015 che il paragrafo 4.1 dell’allegato D accerta in € 11,55. La differenza è quindi:
Costo effettivo del Centro Diurno Liberi di Essere di € 26,66 Costo medio del trasporto considerato dalla tariffa regionale di € 7,80 +1/3
pari a €
-11,56 Differenza che costituisce il maggior costo del servizio per Liberi di Essere € 15,10 Differenza che moltiplicata per i 227 giorni di apertura e per i 21 Utenti dà il
maggior costo di euro
71.982,00 La somma di € 71.982,00 non dovrebbe gravare sul Gestore che non ne ha i mezzi, pena il fallimento economico della gestione.
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1.4. Il problema trova soluzione applicando il secondo metodo di remunerazione del costo del trasporto, previsto dal paragrafo 4.1 dell’allegato D della DGRV 740/2015, ove si prevede:
“4.1 Costo medio del trasporto e modalità di remunerazione.
Nel paragrafo 1 si è definito che il costo dei trasporti incide per il 13,41% sulla retta e sulla quota di rilevo sanitaria. Quest’ultima, pertanto, è comprensiva di un valore medio riferito al costo del trasporto, pari a € 7,80 pro capite pro die, calcolato sul valore medio delle rette, come definito nel successivo Paragrafo 6. Si ritiene opportuno definire un costo del trasporto sul valore medio e non percentualmente per singolo livello di retta.
La remunerazione del costo del trasporto ai Centri di servizio può essere effettuata, a scelta delle Aziende ULSS, sentita la Conferenza dei sindaci e le rappresentanze degli enti gestori, con le seguenti modalità:
· riparto all’interno della retta media, ad esempio qualora si consideri che l’impatto dei trasporti sia uniforme;
· scorporo del costo medio del trasporto (€ 7,80 pro capite pro die) dalle quote di rilievo sanitarie (e della corrispondente quota dalle quote sociali) e gestione contrattuale del budget con gli enti gestori, ad esempio qualora si ritenga che il costo dei trasporti possa sensibilmente variare a seconda della collocazione dell’Unità di offerta.”
1.5. Si è quindi chiesto con istanza del 5 febbraio 2018 protocollo n. 421 che la remunerazione del costo del trasporto del Centro Diurno “Liberi di Essere” di Pederobba, gestito dall’I.P.A.B. Opere Pie d’Onigo, sia fatta dall’Azienda ULSS sentita la Conferenza dei Sindaci, con lo scorporo del costo medio del trasporto (€ 7,80 pro capite pro die) dalle quote di rilievo sanitarie (e della corrispondente quota dalle quote sociali), attuando la gestione contrattuale del budget.
In tal modo si giungerebbe al riconoscimento del maggior costo annuo per il trasporto pari ad € 71.982,00 sopra documentato; si è chiesto inoltre che il costo effettivo divenga oggetto di rendicontazione, potendo variare in aumento o in diminuzione in ragione della disponibilità dei Volontari, citata al punto 2 della premessa.
1.6. Si registra l’indisponibilità dell’ULSS sul punto, essendo peraltro ancora mancata la risposta all’istanza formale rivolta.
34) 2) La lettura penalizzante dei livelli di gravità a seguito dell’applicazione delle SVaMDi 2.1. Il Centro Diurno Liberi di Essere è il solo Centro a rimanere fermo con le risorse a seguito dell’applicazione della DGR 740: si conseguono 8.900 euro rispetto il precedente livello tariffario ED è negativo il saldo dello standard OSS, per mezza unità di Operatore.
Tutti gli altri Centri conseguono significativi vantaggi economici, nel range da 31.000 a 107.000 euro; ciò senza obblighi di aumento del personale.
Quanto conseguono gli altri CEOD è pienamente in linea con gli obiettivi dichiarati della 740, ripetuti anche stamane, ovvero riconoscere i costi ai CEOD compresi nei Distretti rimasti penalizzati in precedenza rispetto ai costi di gestione.
Liberi di Leggere è stato messo in controtendenza dall’applicazione dei criteri di gravità operata dal Distretto con le SvaMDi, perdendo mezza unità di Personale – che peraltro è impossibile togliere – e non ottenendo un riconoscimento economico paragonabile. Questo risultato costituisce a tutti gli effetti una “perdita”, rispetto agli obiettivi della DGR 740/2015, primo dei quali la parità di trattamento regionale.
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Sembra dipeso dalla lettura dei profili di gravità degli Ospiti tramite le SvaMDi: Liberi di Leggere, come riporta il foglio di calcolo, consegue il 41% nel livello più basso, il 3°. I 10 CEOD totalizzano 42 Utenti al 3° livello; Liberi di Essere da solo ne ha 9.
La perdita economica è pari a 56.182 euro.
35) 3) La perdita economica complessiva per il Centro Diurno Liberi di Essere
Sommando la cifra di 56.182 euro frutto dell’applicazione dei criteri di gravità SvaMDi con quella del mancato riconoscimento del costo effettivo (a budget) del trasporto pari ad 71.982 euro.
Se ne ricava che l’applicazione della nuova tariffazione regionale, cancella risorse per il nostro Centro Diurno nell’ammontare complessivo di 128.164 euro.
Somma questa che la contabilità analitica restituisce come perdita del Centro Diurno per Persone con disabilità acquisita.
RIASSUNTO
CENTRO DIURNO LIBERI DI ESSERE
1) La perdita economica nella gestione del Centro a seguito dei punti attribuiti al di sotto della soglia di 2,5 su una scala di 9,6
differenza fra retta di 3° e 2°
livello
giorni annuali di apertura del Centro
Diurno
Utenti con meno di 2,5 punti su 9,6
minori importi per rette Centro Diurno
22,50 € 227 11 56.182,50 €
2) TRASPORTI, perdita se non si riconosce il costo
effettivo come previsto dalla DGR 740/2015 71.982,00 €
TOTALE PERDITE DEL CENTRO DIURNO LIBERI DI ESSERE RISPETTO ALLE DUE TEMATICHE SULLA
APPLICAZIONE DELLA DGR 740/2015
128.164,50 €
VII)
Servizi all’Infanzia.36) La problematicità della gestione economica è dato comune a tutti i Servizi all’Infanzia gestiti da soggetti che non siano lo Stato (Parrocchie, Fondazioni private, Associazioni, I.P.A.B.); si accentua nel caso delle Opere Pie d’Onigo per i seguenti fattori:
1 - il venir meno dal 2015 del contributo comunale, pari nel 2014 ad 80.000,00 euro;
questo dato è in controtendenza con quanto fatto dalla generalità delle Amministrazioni Comunali, che assicurano alle Scuole dell’Infanzia Paritarie, mediamente, il contributo riconosciuto sino al 2014 alle Opere Pie d’Onigo – che è stato di € 80.000,00; rileva quanto a pag. 11 e nella discussione della delibera del Consiglio Comunale n. 35 del 1 agosto 2016 ad oggetto “ACQUISIZIONE DELL'EX ASILO "C. JAQUILLARD" DELL'ENTE OPERE PIE PER SISTEMAZIONE DELLE AREE ESTERNE AL PLESSO SCOLASTICO AD
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2 – permane invece il contributo da parte delle Opere Pie d’Onigo alle spese del trasporto gestito dal Comune nell’ammontare annuo di € 20.000,00;
3 - l’esistenza da settembre 2016 di 3 sezioni a Covolo con soli 78 Alunni; a Pederobba le sezioni sono 3 da settembre 2016 con soli 63 Alunni. Ogni Sezione determina un costo medio, al netto dei contributi che sono attivati e delle minori rette, di € 20.000,00
- l’impossibilità di applicare il CCNL FISM come i soggetti privati, in quanto l’Ente fa parte del Comparto Regioni Autonomie Locali.
La contabilità analitica restituisce una perdita di gestione per i Servizi all’Infanzia pari a 250.000 euro.
La realizzazione delle linee strategiche di sviluppo dell’IPAB per i Servizi socio sanitari.
37)
VIII)
Già nella relazione al consuntivo 2009 si è segnalato che lo sviluppo dei Servizi in ambito socio – sanitario richiede necessariamente l’edificazione di nuove Strutture, posto che, come sopra evidenziato, tutti i posti, che potevano essere accreditati per ricevere Persone munite di impegnativa di residenzialità, lo sono stati. Non vi sono, in altri termini, posti da riconvertire rispetto alla destinazione in atto verso le Persone Anziane e le Persone Disabili.Il Consiglio di Amministrazione con la delibera n. 54 del 16 giugno 2011 ha approvato all’uopo il progetto dei lavori di riqualificazione del Centro “Cav. Giuseppe Sabbione”, che prevede l’aumento dei posti da 87 a 113. La delibera n. 55 del 29 maggio 2013 ha approvato il progetto definitivo dei lavori di riqualificazione del Centro “Cav. Giuseppe Sabbione” di Pederobba con quadro di spesa do € 7.630.000,00. La delibera n. 56 del 29 maggio 2013 ha autorizzato la progettazione al livello esecutivo dei lavori di riqualificazione del Centro
“Cav. Giuseppe Sabbione”, con l’inserimento dell’impianto fotovoltaico, che comporta la spesa aggiuntiva di € 400.000,00 al netto delle somme a disposizione. La spesa totale del 1°
lotto dei lavori diviene così pari ad € 8,2 milioni.
Con il primo lotto dei lavori si avrà il raddoppio delle superfici coperte e i posti passeranno da 87 a 120 con l’aumento di 33.
Il riassetto e sviluppo dei Servizi in relazione ai “lavori di riqualificazione del Centro Cav. Giuseppe Sabbione”, con ricavo di 33 nuovi posti, del Centro “Cav. Giuseppe Sabbione” e relative economie conseguibili nei costi del Personale sono così previste.
La situazione.
Il Centro Servizi “Cav. Giuseppe Sabbione” si articola attualmente nei seguenti servizi socio-sanitari:
tipologia di servizio Posti letto
Piano Terra Nucleo Est Anziani 30
Piano Terra Nucleo Airone per Persone con Alzheimer 17 Primo Piano Corpo Centrale posti per Anziani 22
Primo Piano Parte Sud posti per Anziani 11
Primo Piano Parte Sud Sezione per Persone in stato vegetativo 7
Somma 87
In edificio distinto, ma collocato nello stesso ambito, sono attivi 12 Alloggi Autonomi per 29 Persone autosufficienti che, durante il giorno, utilizzano i servizi e gli spazi del Corpo centrale. Dal 1 settembre 2014 si disporrà di un ulteriore appartamento di mq. 98 (l’ultimo che sarà lasciato da una Famiglia) giungendo così a 33 posti complessivi disponibili.
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Al Piano Terra del Corpo centrale trova collocazione il Centro Diurno per Persone Anziane dotato di 15 posti per Persone non autosufficienti e 5 per Autosufficienti.
La nuova fisionomia dei Reparti.
La realizzazione fisica di questi nuovi 26 posti avverrà portando la capacità ricettiva del Centro “Cav. Giuseppe Sabbione” da 87 a 120 posti, con la ricollocazione dei Servizi nel modo seguente.
Nel Centro Cav. Giuseppe Sabbione il corpo a sud verrà parzialmente demolito e ricostruito in ampliamento.
I posti residenziali dedicati a Persone Anziane saranno quindi:
Nucleo piano terra est 30
Nucleo piano terra ovest 30
Nucleo 1° Piano est 30
Nucleo 1° piano ovest 30
Somma posti residenziali per Anziani presso Centro “Sabbione” 120
Di questi ad oggi 80 sono accreditati per Persone non autosufficienti (56 di 1° livello e 24° di 2° livello) e 7 della Sezione per Persone in stato vegetativo e minimamente responsivo.
Nel corpo centrale attuale del Centro “Sabbione” rimarrà attivo il Centro Diurno per Persone Anziane con 15 posti da non autosufficiente e 5 da autosufficiente, e lo stesso permarrà come riferimento e centro erogatore dei servizi per i 13 Alloggi Autonomi, che, a loro volta, permarranno nell’attuale sede del condominio di via Roma. Allo scopo sarà utilizzato anche il 1° Piano del corpo centrale, i cui 29 posti residenziali saranno dismessi con la costruzione dei quattro nuovi nuclei.
Le economie gestionali.
a) Economie dalla nuova conformazione in nuclei da 30 posti del Centro “Cav.
Giuseppe Sabbione”;
b) economia dal collegamento fisso con gli Alloggi Autonomi.
Le economie in parola attengono al superamento dell’attuale compartimentazione in Nuclei di dimensione inferiore a quella invece ottimale per l’impiego economico delle Risorse Umane, intendendosi in particolare come tali quelle del profilo di Operatore Socio Sanitario, mentre per gli altri profili professionali non risulta di ostacolo la conformazione dei Reparti.
Attualmente il Centro Sabbione presenta un solo Nucleo da 30 posti, due da 17 posti (al piano terra e al 1° piano) ed uno da 21 posti. La differenza di costo per il solo profilo di Operatore di un posto letto nell’ambito di un Nucleo da 17 posti letto, al confronto di quello di un Nucleo da 30 posti letto, è pari ad € 4.458,00/anno, pari ad una incidenza sulla retta di
€ 10,00 ed € 7,00/die per la gestione complessiva di 33 posti letto in due Nuclei da 21 e da 17 posti letto.
Inoltre verrà meno l’esigenza di una specifica sorveglianza notturna per gli Alloggi Autonomi per la quale, una volta realizzato il collegamento coperto, provvederà il Personale in servizio nel Nucleo attiguo, con un risparmio di € 70.000,00/anno.
Complessivamente quindi le economie ritraibili dalla nuova ripartizione funzionale consentirà di per sé sola (assumendo prudenzialmente l’equivalenza fra le nuove entrate e i nuovi costi variabili) il risparmio di € 75.000,00 per il nucleo ora da 17 posti al piano terra, di € 90.000,00 per i posti al 1° Piano ed di € 70.000,00 per gli Alloggi Autonomi, per un totale di € 235.000,00.
La gara indetta con il bando protocollo n. 730 pubblicato nel supplemento alla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (GU/S) S/70 del 9 aprile 2016, ad oggetto “Appalto dei lavori di riqualificazione del Centro Cav. Giuseppe Sabbione, con trasferimento, a titolo di parziale