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Lezione 10 Teoremi energetici

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Academic year: 2022

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(1)

Lezioni del corso di

Elementi di Meccanica Strutturale

Università del Salento

Corso di Laurea in Ingegneria Industriale

prof. ing. Riccardo Nobile

1

Lezione 10 – Teoremi energetici

(2)

Il legame univoco esistente tra lo stato di sforzo e di deformazione che si realizza all’interno di un corpo in equilibrio sotto l’azione dei carichi può essere espresso anche attraverso delle grandezze energetiche.

Il lavoro compiuto dai carichi applicati ad una struttura determina la nascita di una energia potenziale elastica all’interno del materiale.

Il legame che si viene a stabilire tra le varie grandezze energetiche può essere sfruttato per risolvere, attraverso una formulazione energetica, il problema della ricerca delle condizioni di equilibrio e della determinazione dello stato tensionale e deformativo di un sistema

Energia di deformazione elastica Definizioni

2

R. Nobile Elementi di Meccanica Strutturale Teoremi energetici

Uni ver sità del Salento

(3)

Supponiamo di considerare un materiale elastico lineare. Sotto l’azione dei carichi applicati si determinerà all’interno del materiale uno stato di deformazione definito dal tensore E e il corrispondente stato di sforzo S.

Per ogni punto P del corpo, si può definire una funzione scalare, definita energia elastica specifica di deformazione φ(E):

Energia di deformazione elastica Definizioni

3

R. Nobile Elementi di Meccanica Strutturale Teoremi energetici

Uni ver sità del Salento

φ 𝐸 = 1

2𝑆 ∙ 𝐸 = 1

2 𝐶 𝐸 ∙ 𝐸 φ 𝐸 = 1

2 𝜎 𝑇 ∙ 𝜀 ∙= 1

2 𝜀 𝑇[𝐶] 𝜀

L’energia elastica specifica di deformazione φ(E) ha le dimensioni di un lavoro per unità di volume [J/m3]

(4)

In base alla definizione, è evidente che l’energia elastica specifica di deformazione φ(E) è nulla in corrispondenza di uno stato di deformazione nullo, ossia nella configurazione indeformata:

Energia di deformazione elastica Definizioni

4

R. Nobile Elementi di Meccanica Strutturale Teoremi energetici

Uni ver sità del Salento

φ 𝐸 = 12 𝜀 𝑇[𝐶] 𝜀

L’energia elastica di deformazione W del dominio si otterrà integrando φ(E) su tutto il dominio D

L’energia elastica di deformazione W ha le dimensioni di un lavoro [J]

𝜀 = 0 → 𝜑 𝐸 = 0

𝑊 = φ 𝐸 𝑑𝑉 = 1

𝐷 2

𝜀 𝑇[𝐶] 𝜀 𝑑𝑉

𝐷

(5)

Energia di deformazione elastica Teorema di Clapeyron

5

R. Nobile Elementi di Meccanica Strutturale Teoremi energetici

Uni ver sità del Salento

Sia assegnata una condizione di vincolo e di carico e la corrispondente soluzione del problema elastico:

𝑢 𝑥, 𝑦, 𝑧 = 𝑢 1, 𝑣 1, 𝑤1 ∀𝑃 𝑥, 𝑦, 𝑧 ∈ 𝑆𝑣 𝑆𝑛 = 𝑞1 𝑥, 𝑦, 𝑧 ∀𝑃 𝑥, 𝑦, 𝑧 ∈ 𝑆𝑙 𝑏 = 𝑏1

𝑢1 𝑥, 𝑦, 𝑧 𝐸1

𝑆1

L’energia elastica di deformazione immagazzinata nel corpo è pari alla metà del lavoro compiuto dalle forze esterne in corrispondenza del campo di spostamento che assicura l’equilibrio

𝑊 𝐸 = 1

2 𝑞1 𝑥, 𝑦, 𝑧 ∙ 𝑢1𝑑𝑆

𝑆𝑙

+ 𝑏1 ∙ 𝑢1𝑑𝑉

𝐷

(6)

Energia di deformazione elastica Teorema di Clapeyron

6

R. Nobile Elementi di Meccanica Strutturale Teoremi energetici

Uni ver sità del Salento

Per spiegare come mai l’energia elastica di deformazione sia pari alla metà del lavoro compiuto dai carichi agenti in corrispondenza dello stato di spostamento ottenuto, si può considerare che il lavoro speso viene calcolato supponendo che i carichi siano costanti e pari al valore imposto durante il processo di deformazione del corpo, mentre nel calcolo dell’energia elastica si presuppone che i carichi varino proporzionalmente al procedere della deformazione.

𝑊 = 𝐹 𝑥 𝑑𝑥 = 𝑘𝑥𝑑𝑥

𝑢 0

= 1 2

𝑢 0

𝑘𝑢 2 = 1

2k𝑢 ∙ 𝑢 = 1

2𝐹 ∙ 𝑢

(7)

Energia di deformazione elastica Teorema di reciprocità di Betti

7

R. Nobile Elementi di Meccanica Strutturale Teoremi energetici

Uni ver sità del Salento

Siano assegnati due diverse condizioni di vincolo e di carico e le corrispondenti soluzioni:

1)

2)

𝑢 𝑥, 𝑦, 𝑧 = 𝑢 1, 𝑣 1, 𝑤1 ∀𝑃 𝑥, 𝑦, 𝑧 ∈ 𝑆𝑣1 𝑆𝑛 = 𝑞1 𝑥, 𝑦, 𝑧 ∀𝑃 𝑥, 𝑦, 𝑧 ∈ 𝑆𝑙1 𝑏 = 𝑏1

𝑢 𝑥, 𝑦, 𝑧 = 𝑢 2, 𝑣 2, 𝑤2 ∀𝑃 𝑥, 𝑦, 𝑧 ∈ 𝑆𝑣2 𝑆𝑛 = 𝑞2 𝑥, 𝑦, 𝑧 ∀𝑃 𝑥, 𝑦, 𝑧 ∈ 𝑆𝑙2 𝑏 = 𝑏2

𝑢1 𝑥, 𝑦, 𝑧 𝐸1

𝑆1

𝑢2 𝑥, 𝑦, 𝑧 𝐸2

𝑆2

(8)

Energia di deformazione elastica Teorema di reciprocità di Betti

8

R. Nobile Elementi di Meccanica Strutturale Il problema elastico

Uni ver sità del Salento

Il teorema di reciprocità di Betti afferma che il lavoro compiuto dai carichi agenti sullo stato 1 in corrispondenze del campo di spostamento dello stato 2 coincide con il lavoro compiuto dai carichi agenti sullo stato 2 in corrispondenza del campo di spostamento dello stato 1

𝐿12 = 𝑞1 𝑥, 𝑦, 𝑧 ∙𝑢2𝑑𝑆

𝑆𝑙

+ 𝑏1 ∙𝑢2𝑑𝑉

𝐷

𝐿21 = 𝑞2 𝑥, 𝑦, 𝑧 ∙ 𝑢1𝑑𝑆

𝑆𝑙

+ 𝑏2 ∙ 𝑢1𝑑𝑉

𝐷

𝐿12 = 𝐿21

(9)

Energia di deformazione elastica Teorema di reciprocità di Betti

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R. Nobile Elementi di Meccanica Strutturale Teoremi energetici

Uni ver sità del Salento

Il teorema di reciprocità

di Betti è una

conseguenza del fatto che, ai fini del calcolo del lavoro conseguente all’applicazione di due carichi, è irrilevante la sequenza di applicazione dei carichi.

𝑊23 = 1

2𝐹2𝑢2 + 1

2𝐹3𝑢3 + 𝐹2𝑢3 𝑊32 = 1

2𝐹3𝑢3 + 1

2𝐹2𝑢2 + 𝐹3𝑢2 𝑊23 = 𝑊32 𝐹2𝑢3 = 𝐹3𝑢2

(10)

Principio dei lavori virtuali Enunciato generale

10

R. Nobile Elementi di Meccanica Strutturale Teoremi energetici

Uni ver sità del Salento

Sia assegnato un corpo in materiale lineare elastico in equilibrio sotto l’azione dei carichi e dei vincoli:

𝑑𝑖𝑣𝑆 + 𝑏 = 0

𝑆𝑛 = 𝑞 ∀𝑃 𝑥, 𝑦, 𝑧 ∈ 𝑆

Sia definito un qualsiasi campo di spostamento congruente uv e il corrispondente stato di deformazione rappresentato dal tensore Ev:

𝑢𝑣 𝑥, 𝑦, 𝑧 ∀𝑃 𝑥, 𝑦, 𝑧 ∈ 𝐷

𝐸𝑣 = 𝐸 = 1

2 𝐷𝑢𝑣 + 𝐷𝑢𝑣𝑇

Il campo di spostamento uv è detto virtuale in quanto non coincide con il campo di spostamento soluzione del problema elastico ma è un qualsiasi campo di spostamento congruente

(11)

Principio dei lavori virtuali Enunciato generale

11

R. Nobile Elementi di Meccanica Strutturale Teoremi energetici

Uni ver sità del Salento

Si definisce il lavoro virtuale interno Lvint il lavoro che lo stato tensionale S presente nel corpo compirebbe in relazione allo stato di deformazione Ev corrispondente allo spostamento virtuale uv:

𝐿𝑣𝑖𝑛𝑡 = 𝑆 ∙ 𝐸𝑣𝑑𝑉

𝐷

Il principio dei lavori virtuali afferma che il lavoro virtuale interno Lvint è uguale al lavoro virtuale esterno Lvest:

Si definisce il lavoro virtuale esterno Lvest il lavoro che il sistema di carichi applicati al corpo compirebbe in relazione al campo di spostamento virtuale uv:

𝐿𝑣𝑒𝑠𝑡 = 𝑞 ∙ 𝑢𝑣𝑑𝑆

𝑆

+ 𝑏 ∙ 𝑢𝑣

𝐷

𝑑𝑉

𝐿𝑣𝑖𝑛𝑡 = 𝐿𝑣𝑒𝑠𝑡

(12)

x y

z

c Ci q

Pi

Principio dei lavori virtuali

Enunciato per una trave rettilinea

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Uni ver sità del Salento

Consideriamo una trave rettilinea nello spazio in equilibrio in relazione ad un sistema di carichi qualsiasi. In generale i carichi presenti potranno essere i seguenti:

- carichi distribuiti - coppie distribuite

- carichi concentrati (sia attivi che reattivi) - coppie concentrate (sia attive che reattive)

𝑞 = (𝑞𝑥, 𝑞𝑦, 𝑞𝑧) 𝑐 = (𝑐𝑥, 𝑐𝑦, 𝑐𝑧)

𝑃𝑖 = (𝑃𝑥𝑖, 𝑃𝑦𝑖, 𝑃𝑧𝑖) 𝐶 𝑖 = (𝐶𝑥𝑖, 𝐶𝑦𝑖, 𝐶𝑧𝑖)

(13)

Principio dei lavori virtuali

Enunciato per una trave rettilinea

13

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Uni ver sità del Salento

In corrispondenza del sistema di carichi assegnato, si determinerà uno stato di sollecitazione interno definito dagli spostamenti e dalle caratteristiche di sollecitazione:

- sforzo normale - taglio

- momento torcente - momento flettente - spostamenti

- rotazioni

𝑁

𝑇 = (𝑇𝑦, 𝑇𝑧) 𝑀𝑡

𝑀𝑓 = (𝑀𝑓𝑦, 𝑀𝑓𝑧)

x y

z

c Ci q

Pi

𝑢 = (𝑢, 𝑣𝑀 + 𝑣𝑇, 𝑤𝑀 + 𝑤𝑇) 𝛽 = (𝜃, 𝜑𝑦, 𝜑𝑧)

(14)

Principio dei lavori virtuali

Enunciato per una trave rettilinea

14

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Uni ver sità del Salento

Si può ora definire uno stato di spostamento qualsiasi per il sistema purché congruente. Tale stato di spostamento, le corrispondenti deformazioni e il sistema di carichi che le determina, saranno detti virtuali proprio perché non sono legati alla condizione di equilibrio del sistema. Per distinguerle dalle grandezze reali saranno indicate con un (*):

- spostamenti - rotazioni

𝑢 = (𝑢, 𝑣𝑀 + 𝑣𝑇, 𝑤𝑀 + 𝑤𝑇) 𝛽 = (𝜃, 𝜑𝑦, 𝜑𝑧)

x y

z

c Ci q

Pi

(15)

x y

z

c Ci q

Pi

Principio dei lavori virtuali

Enunciato per una trave rettilinea

15

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Uni ver sità del Salento

Lo stato di spostamento virtuale sarà ovviamente il risultato di un sistema di carichi anch’esso virtuale e quindi identificato con (*):

- carichi distribuiti - coppie distribuite

- carichi concentrati (sia attivi che reattivi) - coppie concentrate (sia attive che reattive)

𝑞 = (𝑞𝑥, 𝑞𝑦, 𝑞𝑧) 𝑐 = (𝑐𝑥, 𝑐𝑦, 𝑐𝑧)

𝑃𝑖 = (𝑃𝑥𝑖 , 𝑃𝑦𝑖 , 𝑃𝑧𝑖 ) 𝐶 𝑖 = (𝐶𝑥𝑖 , 𝐶𝑦𝑖 , 𝐶𝑧𝑖 )

(16)

- torsione

- flessione piano xy

- flessione piano xz

Principio dei lavori virtuali

Enunciato per una trave rettilinea

16

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Uni ver sità del Salento

In corrispondenza del sistema di spostamenti virtuale scelto, si determinerà uno stato di deformazione individuato dalle caratteristiche di deformazione:

- sforzo normale

- taglio piano xy

- taglio piano xz

𝜀 = 𝑁 𝐸𝐴 𝛿𝑦 = 𝑇𝑦

𝐺𝐴/𝜒

𝛾 = 𝑀𝑡 𝐺𝐽0/𝑞 1

𝜌𝑦 = 𝑀𝑓𝑧 𝐸𝐽𝑧 1

𝜌𝑧 = 𝑀𝑓𝑦 𝐸𝐽𝑦 𝛿𝑧 = 𝑇𝑧

𝐺𝐴/𝜒

(17)

Principio dei lavori virtuali

Enunciato per una trave rettilinea

17

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Uni ver sità del Salento

Il lavoro virtuale esterno sarà dato dalla seguente espressione:

𝐿𝑣𝑒𝑠𝑡 = 𝑞𝑥𝑢 + 𝑞𝑦𝑣 + 𝑞𝑧𝑤 + 𝑐𝑥𝜃 + 𝑐𝑦𝜑𝑧 + 𝑐𝑧𝜑𝑦 𝑑𝑥

Γ

+ + 𝑃𝑥𝑖 𝑢𝑖 + 𝑃𝑦𝑖 𝑣𝑖 + 𝑃𝑧𝑖 𝑤𝑖

𝑖

+ 𝐶𝑥𝑖 𝜃𝑖 + 𝐶𝑦𝑖 𝜑𝑧𝑖 + 𝐶𝑧𝑖 𝜑𝑦𝑖

𝑖

𝐿𝑣𝑖𝑛𝑡 = 𝑁𝜀 + 𝑀𝑓𝑦 ∙ 1

𝜌𝑧 + 𝑀𝑓𝑧 ∙ 1

𝜌𝑦 + 𝑇𝑦𝛿𝑦 + 𝑇𝑧𝛿𝑧 + 𝑀𝑡𝛾 𝑑𝑥

Γ

(18)

Principio dei lavori virtuali

Enunciato per una trave rettilinea

18

R. Nobile Elementi di Meccanica Strutturale Teoremi energetici

Uni ver sità del Salento

Il lavoro virtuale interno sarà dato dalla seguente espressione:

𝐿𝑣𝑖𝑛𝑡 = 𝑁𝜀 + 𝑀𝑓𝑦 ∙ 1

𝜌𝑧 + 𝑀𝑓𝑧 ∙ 1

𝜌𝑦 + 𝑇𝑦𝛿𝑦 + 𝑇𝑧𝛿𝑧 + 𝑀𝑡𝛾 𝑑𝑥

Γ

Tenendo conto delle relazioni costitutive per le travi, è possibile esprimere le caratteristiche di deformazione virtuale in funzione di caratteristiche di sollecitazioni virtuali:

𝜀 = 𝑁 𝐸𝐴 𝛾 = 𝑀𝑡

𝐺𝐽0/𝑞

𝛿𝑦 = 𝑇𝑦 𝐺𝐴/𝜒 𝛿𝑧 = 𝑇𝑧

𝐺𝐴/𝜒

1

𝜌𝑦 = 𝑀𝑓𝑧 𝐸𝐽𝑧 1

𝜌𝑧 = 𝑀𝑓𝑦 𝐸𝐽𝑦

(19)

Principio dei lavori virtuali

Enunciato per una trave rettilinea

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R. Nobile Elementi di Meccanica Strutturale Teoremi energetici

Uni ver sità del Salento

Il lavoro virtuale interno sarà quindi dato dalla seguente espressione:

𝐿𝑣𝑖𝑛𝑡 = 𝑁 𝑁

𝐸𝐴 + 𝑀𝑓𝑦 ∙ 𝑀𝑓𝑦

𝐸𝐽𝑦 + 𝑀𝑓𝑧 ∙ 𝑀𝑓𝑧

𝐸𝐽𝑧 + 𝑇𝑦 𝑇𝑦

𝐺𝐴/𝜒 + 𝑇𝑧 𝑇𝑧

𝐺𝐴/𝜒 + 𝑀𝑡 𝑀𝑡

𝐺𝐽0/𝑞 𝑑𝑥

Γ

Anche nel caso di una trave, il principio dei lavori virtuali afferma che il lavoro virtuale interno Lvint è uguale al lavoro virtuale esterno Lvest:

𝐿𝑣𝑖𝑛𝑡 = 𝐿𝑣𝑒𝑠𝑡

(20)

Teoremi energetici Teorema di Castigliano

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R. Nobile Elementi di Meccanica Strutturale Teoremi energetici

Uni ver sità del Salento

Considerando l’uguaglianza dei lavori interni ed esterni si ha:

La derivata rispetto alla forza Pi del lavoro prodotto da tale forza coincide proprio con la freccia vi che tale forza determina sulla struttura:

𝑣𝑖 = 𝑑𝐿𝑒

𝑑𝑃𝑖 = 𝑑𝐿𝑖 𝑑𝑃𝑖 𝐿𝑒 = 𝑃𝑖𝑣𝑖 → 𝑑𝐿𝑒

𝑑𝑃𝑖 = 𝑣𝑖 𝐿𝑖 = 𝑁 𝑁

𝐸𝐴 + 𝑀𝑓𝑦 ∙ 𝑀𝑓𝑦

𝐸𝐽𝑦 + 𝑀𝑓𝑧 ∙ 𝑀𝑓𝑧

𝐸𝐽𝑧 + 𝑇𝑦 𝑇𝑦

𝐺𝐴/𝜒 + 𝑇𝑧 𝑇𝑧

𝐺𝐴/𝜒 + 𝑀𝑡 𝑀𝑡

𝐺𝐽0/𝑞 𝑑𝑥

Γ

𝐿𝑒 = 𝐿𝑖 → 𝑣𝑖 = 𝑑𝐿𝑖 𝑑𝑃𝑖

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