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FFIISSIICCAA A.A. 2016-2017 Ingegneria Gestionale 3° appello del 18 Settembre 2017

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Academic year: 2022

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Testo completo

(1)

1.Testo. Dal soffione di un box doccia posizionato ad una altezza H=2.00 m dal suolo cadono delle gocce d’acqua a intervalli regolari. Assumendo che tutte le gocce seguano lo stesso tragitto in verticale dal soffione al suolo, e sapendo che la quinta goccia si sta stacca dal soffione esattamente quando la prima goccia tocca il suolo, determinare a quell’istante (1) la quota rispetto al suolo della seconda goccia e (2) la distanza fra la terza e la quarta goccia.

1. Soluzione.

Il moto della prima goccia è descritto dall’equazione 1 2 2 1gt H y = − da cui il tempo di volo della goccia = =

g t 2H

* 0.64 s

L’intervallo con cui scendono le gocce è ∆ = = = g H t t

8 4

* 0.16 s

La seconda goccia parte ritardata di ∆t ed il suo moto è descritto da

( ) ( )

2

2 2

1g t t H

t

y = − −∆

al momento t* la sua altezza rispetto al suolo è

( ) ( )

= =



− 

=

=

= H

g g H

H t t g H t y

h 16

7 2

4 3 2

* 1 2

* 1

2 2

2

2 87.5 cm

La terza goccia parte ritardata di 2∆t ed il suo moto è descritto da 3

( ) (

2

)

2

2

1g t t

H t

y = − − ∆

al momento t* la sua altezza rispetto al suolo è

( ) ( )

= =



− 

=

=

= H

g g H

H t t g H t y

h 4

3 2

2 1 2 2 1

2 *

* 1

2 2

3

3 150 cm

La quarta goccia parte ritardata di 3∆t ed il suo moto è descritto da 4

( ) (

3

)

2

2

1g t t H

t

y = − − ∆

al momento t* la sua altezza rispetto al suolo è

( ) ( )

= =



− 

=

=

= H

g g H

H t t g H t y

h 16

15 2

4 1 2 3 1

2 *

* 1

2 2

4

4 187.5 cm

La distanza fra la quarta e la terza goccia è hh = H = 16

3

3

4 37.5 cm

FI F IS SI IC CA A

A.A. 2016-2017 Ingegneria Gestionale 3° appello del 18 Settembre 2017

Soluzioni Esame completo

(2)

2. Testo Una ruota, costituita da un cilindro pieno di raggio R di massa m=5kg viene posta in movimento su un piano inclinato di θ=15° scabro di coefficiente di attrito statico µs=0.3, µd=0.2, applicando sull’asse del cilindro una forza F diretta lungo il piano inclinato. Si calcoli i valori di forza minimo Fmin e massimo Fmax applicabile che garantisca un moto di puro rotolamento in salita.

2. Soluzione.

Rotolamento della ruota: il moto di rotolamento avviene in accordo alle due equazioni cardinali

1a Equazione cardinale



=

=

ma P

A F

P R t

n

s n

θ θ sin

cos

2a Equazione cardinale: calcolo dei momenti rispetto a C (l’unico momento non nullo è quello della forza di attrito)

dt I d R A M M

M M

MP + F+ Rn + As = As = s = C ω

da cui a

R I dt d R

AS = IC ω = C2

dove per il rotolamento vale la condizione R dt a = dω

Combinando le equazioni a P ma

R

FIC2sinθ = da cui sin 0

2 ≥ +

= −

R I m

P a F

C

θ .

da questa condizione si ottiene il valore minimo della forza FFmin =mgsinθ =12.7 N Il valore massimo della forza si ottiene dalla condizione sull’attrito statico che deve essere

(

sin θ

)

max µ µ cosθ

2

2 F mg A R mg

I mR a I

R

A I s n s

C C C

S  − ≤ = =



= +

= da cui









 + +

=

C

s I

mg mR F

F

2

max sinθ µ cosθ 1 =mg

[

sinθ +3µscosθ

]

=55.3 N essendo 2 2 1mR IC =

3. Testo. Un ponte di Wheatstone è da lungo tempo alimentato da una batteria f=15V collegata con le quattro resistenze del ponte R1=1kΩ, R2=2kΩ, R3=1kΩ, R4=6kΩ come descritto in figura. A causa dello sbilanciamento del ponte il condensatore di capacità C=5µF sul ramo AB ha accumulato una energia elettrostatica Eo. Supponendo di aprire l’interrutore T al tempo t=0, determinare l’energia residua dopo un tempo

∆t=2ms.

3. Soluzione.

Fase di carica del condensatore:

Prima dell’apertura dell’interruttore per t<0 il circuito è in condizione stazionaria. Il condensatore è carico e si comporta come un circuito aperto.

La corrente I1 attraversa in serie R1, R3 + =

=

3 1

1 R R

I f 7.5 mA

t0

C R1

f + R2

R4

R3

T

A B

T

R2

R4

R1

f +

R3

A B

P

I2

I1

C F

As

Rn

P ω

n t R

θ

(3)

La corrente I2 attraversa in serie R2, R4 + =

=

4 2

2 R R

I f 1.875 mA

Tensione sul condensatore

( ) ( )

=

 

 −

=



− +

= +

=

=

=

∆ 2

1 4 1

3 1

1

4 2

2 1

1 2

2 f

R R

R R

R f R R I R I V V V V V V

VC A B P B P A - 3.75 V

Energia iniziale condensatore: = = ∆ = 2 2

2

2 V C

C

Eo qo c 35.16µJ

Fase di scarica del condensatore:

quando l’interruttore viene aperto e la batteria disinserita il condensatore si scarica attraverso le quattro resistenze come riportato in figura (b). La resistenza equivalente di scarica si ottiene effettuando

il parallelo

( ) ( )

=

+ + +

+

= +

4 3 2 1

4 3 2 1

R R R R

R R R

Req R 2.1 kΩ

da cui il tempo caratteristico di scarica τsc =ReqC = 10.5 ms

La carica sul condensatore è quindi q

( )

t =qoexp

[

t τsc

]

e l’ energia

( ) ( )

= =

[

sc

]

= o

[

sc

]

=

o t E t

C q C t t q

E exp 2 τ exp 2 τ

2 2

2 2

29 µJ

4. Una carica elettrica di segno alterno viene posizionata lungo una semicirconferenza di raggio R=20cm in modo che la carica positiva Q=10µC viene distribuita uniformemente nel quadrante AB e quella negativa –Q nel quadrante BC. Si calcoli il vettore campo elettrico e potenziale generato nel punto centrale dell’anello O.

4. Soluzione.

La distribuzione complessiva viene vista come la sovrapposizione di due distribuzioni di carica opposte disposte su archi ci circonferenza

Campo elettrico e potenziale generato

la carica di segno alterno è distribuito sui due archi di circonferenza con densità lineare uniforme

λ

=2Q

π

R.

La carica positiva disposta nel tratto di lunghezza ds=Rdθ, vale dq=λds =λRdθ

e genera nel punto O un contributo θ

πε λ

πε R Rd

dE dq

o

o 4

4 2

1 = =

Data la carica +dq esiste sempre una carica simmetrica –dq che genera un contributo dE2 di egual modulo e direzione come in figura. Per ragioni di simmetria la componente del campo dE1y lungo y viene annullata dal contributo della sorgente simmetrica mentre la componente dE1x viene raddoppiata per cui

+

- -

- - +

+ +

O R

A

B

+Q -Q

C - R1

A + B

C R4

R2

(b)

R3

Req

A + B

C (c)

+

+

- - +

+ +

O R

A B

dE1

dE1x

θ s +dq

y θ=0

θ= −π/2 θ= π/2

-

x -dq dE2

dE1y

θ

(4)

[ ]

2 2 2

0 2

0 1

,

1 cos 2

sin 2 sin 2

2

2 R

Q R

d R dE R

dE E

o o o

o x

tot πε π ε

θ λ πε

θ λ πε θ

θ = λ π = − π = =

=

=

∫ ∫

+

+ =2.87·106 V/m

Il potenziale elettrico nel punto O è invece nullo 0

4

4 = − =

=

=

dV

dqR Q QR

V

o o

tot πε πε

5. Testo. Un solenoide di lunghezza L, costituito da N spire, viene percorso da una corrente variabile nel tempo con legge esponenziale decrescente I1(t)=Ioexp[-t/τ]. Una spira metallica circolare di rame di raggio r=10cm di resistenza elettrica R=20Ω è interna e coassiale al solenoide. Trascurando i fenomeni di autoinduzione, raffrontare nel punto C i due vettori induzione magnetica prodotti rispettivamente dal solenoide e dalla spira circolare e calcolare per quale valore del tempo caratteristico τ i due vettori coincidono.

5. Soluzione. Il vettore induzione magnetica in tutti i punti interni del solenoide vale

( )

µ I

[

t τ

]

L t N

Bo oo

 

=  exp

1

, (verso uscente)

Il flusso concatenato con la spira circolare vale

( )

µ πr I

[

t τ

]

L dS N

n B

t o o o

c  −

 

= 

=

Φ

∫∫

r ,1 ˆ 2 exp

Per Faraday-Neumann-Lenz la f.e.m. indotta nella spira è

[

τ

]

τ

µ πr I t

L N dt

fi d c oo

 

= 

− Φ

= exp

2

da cui si ricava l’intensità della corrente indotta nella spira µ π τ

[

t τ

]

LR NI r R

i = fi = o o exp−

2 2

che produce un campo magnetico indotto al centro della spira

[

τ

]

τ π µ

µ t

LR rNI r

Bo = oi = o o exp− 2

2

2 2 2

che ha stessa direzione e verso del campo inducente Bo1 Il rapporto fra i due vettori di induzione magnetica in C assume l’espressione

τ π µ

R r B

B o

o o 1 2

2 = ed i due vettori

si equivalgono quando si assuma = = R

o r 2

π

τ µ 4.9 ns

r

I1 R C

I1 i2 R C

n, Bo1, Bo2

(5)

2. Testo. Quattro condensatori identici di capacità C0=200 pF sono collegati in serie. La d.d.p. tra il primo e l’ultimo condensatore viene mantenuta costante a pari a ∆V =12V. Tra le armature di uno dei condensatori viene successivamente inserita una lastra di materiale dielettrico con costante dielettrica relativa εr. In quest’ultimo caso risulta che l’energia elettrostatica immagazzinata nel sistema è scesa al 80% di quella iniziale. Si calcoli la costante dielettrica relativa del dielettrico.

2. Soluzione. I quattro condensatori collegati in serie. Sono equivalenti ad un unico condensatore di capacità

1 4 Co

C =

che immagazzina l’energia 

 

∆ 

=

= 2 4

1 2

1 2

1 2 1

Co

V C

V E

Quando viene inserito il dielettrico la capacità nel terzo condensatore aumenta ma quella totale diminuisce





 +

= + +

+

=

r o

o o r o

o C C C C

C

C ε ε

3 1 1 1 1 1 1 1

2

da cui 



= +

r r

Co

C ε

ε 3

2 1

che immagazzina 



∆ +

=

=

r r

Co

V C

V

E ε

ε 3 1 2

1 2

1 2

2 2 2

Imponendo

5 4 3 1

4

1 2

1

2 =

= +

=

r r

C C E E

ε

ε da cui 2

=1

εr (il risultato non è fisicamente realistico!)

4. Testo Uno ione di carica +q e di massa m entra dalla fenditura A in una camera parallelepipeda con una velocità w inclinata di un angolo θ rispetto all’orizzontale. Nella camera è presente una induzione magnetica uniforme Bo

ortogonale alla velocità che causa una deflessione dello ione che fuoriesce dalla fenditura C praticata sulla parete orizzontale. Conoscendo le posizioni delle fenditure di ingresso ed uscita, il valore della velocità di lancio w, la massa m e la carica q dello ione, l’angolo θ, determinare l’intensità dell’induzione magnetica Bo che è necessario imporre per poter fare uscire lo ione dalla camera. (Si trascurino gli effetti gravitazionali)

F F IS I SI IC CA A

A.A. 2016-2017 Ingegneria Gestionale 3° appello del 18 Settembre 2017 Soluzione altri esercizi di Esonero

w

Bo

a

c

X A

C

θ

(6)

4. Soluzione. Calcolo del raggio della traiettoria circolare dello ione.

All’interno della camera, lo ione tende a percorrere una traiettoria circolare per effetto della forza di Lorentz (vengono qui trascurati gli effetti gravitazionali)

R mw qwBo

= 2 da cui

qR Bo = mw

Essendo in A la velocità di ingresso inclinata di q rispetto all’orizzontale, il centro di curvatura si trova nel punto O lungo la verticale alla distanza R dalla fenditura A. Le due fenditure A, C appartengono inoltre alla circonferenza di raggio R.

Applicando Pitagora generalizzato:

(

+

)

+

(

θ +γ

)

+

= 2 2 2 2 2 2 cos

2 R a c R a c

R ove

2

cos 2

c a

a

= +

γ ;

2

sin 2

c a

c

= + γ θ

θ γ

θ γ

θ 2 cos sin

1 sin sin cos cos 2

1 2 2 2 2

c a

c a c

R a

= +

= +

e combinando le equazioni

qR

Bo =mw=

( )

(

2 2

)

sin

cos 2

c a q

c a

mw

+

− θ

θ

w Bo

a c

X A

C O

R

γ R

θ θ

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