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SOLUZIONI dell’ESERCITAZIONE del 05/11/07

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Academic year: 2022

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(1)

SOLUZIONI dell’ESERCITAZIONE del 05/11/07

Soluzione dell’esercizio 1. Il sistema assegnato `e omogeneo, quindi compatibile per ogni valore di k. La matrice associata al sistema `e

A =

1 −k 0 k + 1

0 2 k + 1 −1

1 0 0 1

0 0 0 3

 .

Abbiamo

det A = 3

1 −k 0

0 2 k + 1

1 0 0

= −3k(k + 1).

Per k 6= −1, 0 il sistema ammette una sola soluzione, necessariamente quella banale.

Per k = −1 il sistema diviene





x1 +x2 = 0

2x2 −x4= 0

x1 +x4= 0

3x4= 0 .

Tale sistema `e equivalente al sistema

x1 = 0

x2 = 0

+x4= 0 .

Per k = −1 il sistema ammette ∞1 soluzioni, date da t(0, 0, 1, 0), t ∈ R.

Per k = 0 il sistema diviene





x1 +x4= 0

2x2 +x3 = 0

x1 +x4= 0

3x4= 0 .

Tale sistema `e equivalente al sistema

x1 = 0

2x2 +x3 = 0 +x4= 0

.

Per k = 0 il sistema ammette ∞1 soluzioni, date da h(0, 1, −2, 0), h ∈ R.

(2)

Soluzione dell’esercizio 2. U `e il sottospazio delle soluzioni del sistema omogeneo

 a +b −c −d = 0

Tale sistema ammette ∞3soluzioni, quindi dim(U ) = 3. Per determinare una base di U dobbiamo determinare tre autosoluzioni linearmente indipendenti del sistema, ad esempio

a = 1, b = 0, c = 0 ⇒ d = 1, a = 0, b = 1, c = 0 ⇒ d = 1, a = 0, b = 0, c = 1 ⇒ d = −1.

Una base per U `e BU =

 u1=

 1 0 0 1

 , u2=

 0 1 0 1

 , u3=

 0 0

1 −1



(e non BU = {u1= (1, 0, 0, 1), u2= (0, 1, 0, 1), u3= (0, 0, 1, −1)} !!!).

W `e il sottospazio delle soluzioni del sistema omogeneo

a = 0

b −c = 0

d = 0 La matrice associata al sistema `e

A =

1 0 0 0

0 1 −1 0

0 0 0 1

.

Il suo minore del terzo ordine

A123,124=

1 0 0 0 1 0 0 0 1

= 1 6= 0,

`

e non nullo, quindi rg(A) = 3 ed il sistema ammette ∞1 soluzioni, ovvero dim(W ) = 1. Una soluzione del sistema `e a = 0, b = 1, c = 1, d = 0, una possibile base per W `e

BW =

 w1=

 0 1 1 0



.

( e non BW = {w1= (0, 1, 1, 0)} !!! ).

Affinch`e risulti V = U ⊕ W , deve essere dim(V ) = dim(U ) + dim(W ) e U ∩ W = {0}. La prima condizione `e soddifatta. Per la seconda basta osservare che w1= u2+ u3, ovvero w1∈ U , cio`e U ∩ W 6= {0}. Quindi V non `e somma diretta di U e W .

(3)

Soluzione dell’esercizio 3. Il rango della matrice A `e chiaramente 1, quindi dim(Im f ) = rg(A) = 1. Una base per l’immagine `e BIm f = {(0, 1, 1)} . Per quanto riguarda la dimensione del nucleo sappiamo che dim(Ker f ) = dim(V ) − dim(Im f ) = dim(V ) − rg(A) = 3 − 1 = 2. Per determinare una base del nucleo consideriamo la relazione matriciale AX = O, ovvero

0 0 0 1 0 1 1 0 1

 x y z

=

 0 0 0

.

Ricaviamo il sistema lineare omogeneo

 x +z = 0

Si tratta di un sistema 1 equazione e 3 incongnite, che ammette ∞2soluzioni (come gi`a sapevamo!).

Due soluzioni liearmente indipendenti sono, ad esempio, (−1, 0, 1) = e1− e3 e (0, 1, 0) = e2 ( come potevamo dedurre immediatamente osservando bene la matrice A ). Una base per il nucleo

`

e allora BKer f = {(−1, 0, 1), (0, 1, 0)} . Le equazioni parametriche e cartesiane del nucleo sono rispettivamente

x = −h

y = k

z = h

, h, k ∈ R 

x +z = 0

Le equazioni parametriche e cartesiane dell’immagine sono rispettivamente

x = 0 y = t z = t

, t ∈ R

 x = 0

y −z = 0

La matrice del cambio di base dalla base canonica B alla base B0 `e la matrice

C =

2 1 1

−1 0 0 0 0 1

, det0, C = 1

I complementi algebrici della matrice sono

c011= 0, c012= 1, c013= 0, c021= −1, c022= 2, c023= 0, c031= 0, c032= −1, c033= 1.

La matrice inversa `e allora

C−1= C(a)=

0 −1 0

1 2 −1

0 0 1

. La matrice A0 si ottiene calcolando C−1AC, quinidi

A0 =

0 −1 0

1 2 −1

0 0 1

0 0 0 1 0 1 1 0 1

2 1 1

−1 0 0 0 0 1

=

(4)

=

0 −1 0

1 2 −1

0 0 1

0 0 0 2 1 2 2 1 2

=

−2 −1 2

2 1 2

2 1 2

. Per stabilire se f sia o meno diagonalizzabile consideriamo

A − λI =

−λ 0 0

1 −λ 1

1 0 1 − λ

.

Il polinomio caratteristico dell’endomorfismo f `e

det(A − λI) = λ2(1 − λ).

Gli autovalori di f sono gli zeri del polinomio, abbiamo quindi λ1 = λ2 = 0, λ3 = 1, cio`e ma(0) = 2, ma(1) = 1. Gli autovettori di autovalore 0 sono gli elementi dl nucleo, abbiamo visto che dim(Kerf ) = 2 = mg(0). Due autovettori linearmente indipendenti associati a tale autovalore sono u1= (−1, 0, 1) e e2= (0, 1, 0).

In corrsipondenza all’autovalore λ3= 1 otteniamo il sistema lineare omogeneo

−x = 0

x −y +z = 0

x = 0

,

equivalente al sistema

 x = 0

−y +z = 0

Il sistema ammette ∞1 soluzioni, ovvero mg(1) = 1 ( chiaramente! ). Un autovettore associato all’autovalore λ3 `e u3 = (0, 1, 1). Poich`e gli zeri λ del polinomio caratteristico di f sono tutti reali e ognuno di essi soddisfa ma(λ) = mg(λ), f `e un endomorfismo diagonalizzabile, una base di autovettori per f `e B00 = {u1, e2, u3} . La matrice A00 associata ad f rispetto a tale base `e ovviamente

A00=

0 0 0 0 0 0 0 0 1

.

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