• Non ci sono risultati.

Piano attuativo in materia di tempi di attesa 2013

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Piano attuativo in materia di tempi di attesa 2013"

Copied!
22
0
0

Testo completo

(1)

Piano attuativo in materia di tempi di attesa 2013

Documento di Programmazione e

Coordinamento dei Servizi Sanitari e Socio-Sanitari

Anno 2013

(2)

1

PIANO ATTUATIVO IN MATERIA DI TEMPI DI ATTESA DELLA ASL DELLA PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA – AGGIORNAMENTO ANNO 2013

Premessa

La Regione Lombardia con l’adozione della DGR n.IX/4334 del 26.10.12, ‘Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio Socio Sanitario Regionale per l’esercizio 2013’, ha confermato, per ciò che concerne l’attuazione di taluni adempimenti in materia di tempi di attesa, quanto già disposto con analogo provvedimento per il 2012. In particolare le ASL dovranno predisporre e formalizzare gli aggiornamenti dei piani attuativi in materia di tempi di attesa attualmente vigenti, aggiornandoli secondo nuove priorità e necessità. Tale adempimento è finalizzato a dare continuità ai Piani Aziendali ASL, già predisposti nel corso degli anni precedenti ed in particolare ad aggiornare il piano attualmente vigente (adottato con deliberazione ASLMB n. 27 del 26.01.12).

Il presente documento, quindi, apporta i dovuti aggiornamenti sulla base degli sviluppi che la tematica dei tempi di attesa ha subito nel territorio di competenza, anche a seguito delle evidenze emerse dalle azioni specifiche di monitoraggio e delle criticità che si sono evidenziate.

Tale documento, fa riferimento, inoltre, allo sviluppo di specifiche progettualità per l’affronto delle criticità dei tempi di attesa; queste saranno realizzabili, secondo procedure stabilite dai competenti uffici regionali ed a seguito di disponibilità e di attribuzione di risorse finanziarie regionali dedicate.

Anche per la predisposizione di tale documento, come per i precedenti, si sono avuti a riferimento alcuni principi generali (tutela del cittadino, equità di accesso alle prestazioni sanitarie, garanzia del principio di libera scelta del cittadino) e criteri (appropriatezza delle prestazioni, segmentazione della domanda secondo gradienti di gravità clinica del singolo caso, miglioramento dell’accessibilità ai servizi sanitari) già richiamati nei precedenti piani aziendali (a cui si rimanda).

Le liste di attesa rappresentano un fenomeno complesso e di non semplice approccio; gli interventi specifici di miglioramento, per avere una qualche efficacia devono contemplare diversi aspetti, in particolare: appropriatezza prescrittiva delle prestazioni, migliore organizzazione e gestione dell’offerta, adeguata informazione e comunicazione ai cittadini supportata anche ad una maggiore semplificazione dell’accessibilità ai servizi sanitari.

Quindi, si ritiene opportuno, in quest’aggiornamento, sottolineare alcuni interventi che hanno ancora necessità di essere governati, ed ulteriormente implementati, anche per il 2013, nella consapevolezza che il problema delle liste di attesa non possa essere affrontato senza uno sviluppo congiunto e sinergico di modalità adeguate e coerenti di governo clinico della domanda e dell’offerta.

……….

In relazione a quanto previsto dal Piano aziendale AslMB, predisposto nel gennaio 2012 (ed a cui si rimanda per le linee di pianificazione generale) ed attuativo del piano regionale di governo dei tempi di attesa 2010-2012 si sintetizzano, di seguito, le azioni di miglioramento, programmate sulla base delle criticità riscontrate, per i vari ambiti che attengono al governo dei tempi di attesa. Pertanto la stesura di tale aggiornamento, oltre che richiamare il contesto dei dati epidemiologici, si propone di focalizzare gli ulteriori ambiti di intervento ancora meritevoli di miglioramento.

La DGR VIII/2828 / 2006 (richiamata poi nei successivi atti regionali in materia di tempi di attesa) ha introdotto importanti elementi di novità, quali la valutazione complessiva delle

(3)

2 caratteristiche e delle esigenze del territorio, al di là della singola struttura erogatrice, e la definizione di tempistiche particolari per le aree di bisogno assistenziale cronico (oncologico e cardiovascolare) e le aree di bisogno assistenziale riguardanti specifici periodi di vita in cui si richiede una maggiore attenzione sanitaria (materno - infantile e geriatrico).

Si ritiene, pertanto, opportuno richiamare, di seguito, anche in questo piano, i sopracitati aspetti:

ANALISI DI CONTESTO DEMOGRAFICO ED AMBITI TERRITORIALI

L’articolazione organizzativa elementare di incontro domanda-offerta è riconosciuta, anche per le finalità di tale piano, nei Distretti Socio Sanitari di Base. L’ASL di Monza e Brianza comprende 55 Comuni e si estende su di un territorio di 405 Kmq. La popolazione residente al 01.01.2011 è costituita da 849.636 persone (416.212 maschi e 433.424 femmine) a confronto di 840.711 persone residenti al 01.01.2010 (fonte dati ISTAT).

L’attuale assetto distrettuale dell’ASL di Monza e Brianza conferma la presenza di cinque Distretti Socio-Sanitari di Base.

Di seguito si richiama la descrizione territoriale dei singoli distretti socio-sanitari di base e la relativa popolazione residente al 01.01.10:

Distretto di Carate Brianza - Pop.149344 ab.

Sede principale: Via Mascherpa, 14

Per i cittadini residenti nei Comuni di: Albiate, Besana Brianza, Biassono, Briosco, Carate Brianza, Lissone, Macherio, Renate, Sovico, Triuggio, Vedano al Lambro, Veduggio con Colzano, Verano Brianza

Distretto di Desio - Pop.195899 ab.

(4)

3 Sede principale : Via Foscolo, 26

Per i cittadini residenti nei Comuni di Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Desio, Muggiò, Nova Milanese, Varedo, Limbiate, Ceriano Laghetto.

Distretto di Monza - Pop.169786 ab Sede principale : Via Boito, 2

Per i cittadini residenti nei Comuni di Monza, Brugherio e di Villasanta Distretto di Seregno - Pop.157484 ab.

Sede principale : Via Stefano da Seregno, 102

Per i cittadini residenti nei Comuni di Barlassina, Giussano, Lentate sul Seveso, Meda, Seregno, Seveso, Cogliate, Mazzate, Misinto.

Distretto di Vimercate – Pop.177123 ab.

Sede principale : Piazza Marconi, 7/A

Per i cittadini residenti nei Comuni di Comuni di Agrate Brianza, Aicurzio, Arcore, Bellusco, Bernareggio, Burago Molgora, Busnago, Camparada, Caponago, Carnate, Cavenago Brianza, Concorezzo, Cornate d’Adda, Correzzana, Lesmo, Mezzago, Ornago, Roncello, Ronco Briantino, Sulbiate, Usmate Velate, Vimercate

Ai fini della predisposizione dell’aggiornamento del Piano Aziendale si conferma l’individuazione degli ambiti territoriali stabiliti dalla ASL di Monza e Brianza per l’anno 2012 e rappresentati da tre Distretti e da un’area sovradistrettuale (costituita da due Distretti).

Sono stati confermati i criteri per l’individuazione dei quattro ambiti territoriali (conformazione territoriale, comunicazione geografica, distribuzione storica della domanda di prestazioni sanitarie, ecc) già concordati per il precedente Piano in sede di coordinamento tra l’ASL e le due Aziende Ospedaliere presenti nel territorio; naturalmente, tali criteri possono nel tempo essere rivisitati sulla base di nuove valutazioni.

La tabella seguente riporta la distribuzione della popolazione per gli ambiti territoriali definiti ed il numero di punti di erogazione di prestazioni sanitarie (limitatamente a quelle che la Regione considera di riferimento per le periodiche attività di monitoraggio):

Ambiti territoriali

ASL Monza e Brianza Popolazione n.strutture erogatrici di prestazioni ambulatoriali

n.strutture erogatrici di prestazioni

ricovero

n.strutture erogatrici di prestazioni

radioterapia

Monza 169786 13 4 2

Desio – Seregno 353.383 15 3 -

Carate Br. 149.344 8 1 -

Vimercate 177.123 6 1 -

TOTALE 849. 636 42 9 2

Si conferma, quindi, che il riferimento di interesse diventa il territorio e non la singola struttura di erogazione; ciò permette di definire in modo flessibile il riferimento al tempo massimo e di considerare nel modello organizzativo sia l’espressione della libertà di scelta dei cittadini sia la presenza di strutture ad elevata capacità di attrazione per taluni ambiti e caratterizzate da un bacino di utenza spesso anche sovraregionale.

In ogni caso l’impostazione, per ambiti territoriali,di questo Piano, non ha, ovviamente, lo scopo di introdurre vincoli rispetto all’incontro domanda/offerta, ma di consentire, di valutare,

(5)

4 se sussistono, o meno, importanti fenomeni di squilibrio tra domanda e offerta in determinate aree geografiche.

Tuttavia l’individuazione di specifici indicatori potrà consentire di misurare le dinamiche della domanda e dell’offerta, nelle aree territoriali di riferimento, in rapporto alla mobilità all’interno di esse ed in considerazione delle risorse sanitarie ivi presenti.

Successive e specifiche valutazioni dovranno considerare le caratteristiche della popolazione di riferimento ed individuare gli indicatori sanitari e socio demografici di maggior rilievo per analisi specifiche riguardanti i consumi di prestazioni relativamente alle patologie a maggior prevalenza e le strutture maggiormente interessate alla loro erogazione.

L’individuazione degli ambiti territoriali potrà essere successivamente verificata in considerazione di alcuni indicatori (di seguito descritti), la cui misura nel tempo sarà di riferimento per eventuali riassetti e in particolare:

- N. punti erogazione, per ASL e per ambito territoriale - N. strutture cup per ASL e per ambito territoriale

- Tasso di mobilità extra ASL, e tra aree territoriali, per prestazioni ambulatoriali

TEMPI MASSIMI DI ATTESA PER LE PRESTAZIONI SANITARIE

La DGR n. IX/1775 del 24.5.2011, stabilisce che le strutture erogatrici dovranno adoperarsi al fine di garantire il rispetto dei tempi massimi di attesa di riferimento per almeno il 95% dei casi di primo accesso.

Sulla base dei contenuti della DGR n. IX/1775 del 24.5.2011, si richiamano i tempi massimi di riferimento cui le strutture erogatrici (indicate in tab.1) del territorio dovranno attenersi; tali tempi vengono indicati nel dettaglio dalle quattro tabelle riportate nel Piano:

• tabella 2 - Prestazioni di specialistica ambulatoriale,

• tabella 3 - Prestazioni in Day Hospital/Day Surgery,

• tabella 4 - Prestazioni di ricovero programmato,

• tabella 5 - Prestazioni di radioterapia

Per le prestazioni ambulatoriali non indicate nella tab. 2, il tempo massimo di attesa in classe D è

pari a 30 giorni per le visite ed a 60 giorni per le prestazioni strumentali.

I tempi massimi di cui sopra, quindi, (riportati in tab.2,3,4,5) sono di riferimento per tutti gli erogatori; essi sono riferiti alle prestazioni ambulatoriali, di ricovero e di radioterapia nonchè alle classi di priorità di accesso ed alle aree di rischio clinico.

La segnalazione delle classi di priorità è alternativa all’indicazione dell’area di rischio (oncologica, cardiovascolare, geriatrica, materno-infantile).

Si ritiene opportuno richiamare di seguito criteri di riferimento relativi alle classi di priorità ed alle aree di rischio clinico, rappresentando, tali elementi, aspetti critici di applicazione per l’ambito ambulatoriale.

Classi di priorità:

I criteri clinici cui riferirsi per l’indicazione della classe di priorità dovranno considerare soprattutto la severità del quadro clinico del caso, la prognosi, la tendenza al peggioramento a breve, la presenza di dolore e/o deficit funzionale, e possono essere, per le prestazioni ambulatoriali, come di seguito descritte (non è indicata la classe ‘B’ in quanto, pur riportata nel ricettario SSN, in Regione Lombardia non deve essere indicata dai prescrittori):

(6)

5 - classe ‘U’: prestazioni da eseguirsi entro 72 ore (da prenotare entro 48 ore dalla

richiesta)

Per tutte le prestazioni in classe U deve essere apposto il “bollino verde”; identifica le situazioni in cui la tempestiva esecuzione della prestazione può condizionare la prognosi a breve del soggetto oppure influenzare marcatamente il dolore, la disfunzione o la disabilità;

- classe ‘D’: prestazioni da eseguirsi in generale entro 30gg per le visite ed entro 60gg per le prestazioni strumentali (per ecografie, tac, rmn:40gg; per rx convenz: 7gg – v.tabella 2) identifica le situazioni in cui emerge la necessità di prestazioni per una prima diagnosi o per un aggravamento di un quadro clinico già noto, e la cui tempestiva esecuzione non sembra condizionare in un arco di tempo molto breve la prognosi a breve del paziente;

- classe ‘P’: prestazioni programmate identifica le situazioni in cui le prestazioni sono programmabili in un maggior arco di tempo in quanto non sembrano influenzare la prognosi, il dolore, la disfunzione, la disabilità.

La normativa, oggi vigente, prevede che il prescrittore identifichi la priorità di accesso per tutte le prestazioni prescritte e per le quali sussista il rispetto dei tempi massimi di attesa.

In riferimento ai ricoveri programmati i tempi massimi sono quelli individuati dalle diverse classi di priorità attribuite dallo specialista prescrittore; e cioè:

Classe A: ricovero entro 30 gg, per i casi clinici che possono aggravarsi rapidamente al punto da diventare emergenti o da determinare grave pregiudizio alla prognosi

Classe B: ricovero entro 60 gg, per i casi clinici che presentano intenso dolore o gravi disfunzioni o gravi disabilità ma che non manifestano la tendenza ad aggravarsi rapidamente al punto di diventare emergenti né possono per l’attesa ricevere grave pregiudizio alla prognosi;

Classe C: ricovero entro 180 gg, per i casi clinici che presentano minimo dolore, disfunzione o disabilità ma che non manifestano la tendenza ad aggravarsi né possono, per l’attesa, ricevere grave pregiudizio alla prognosi;

Classe D: ricovero senza attesa massima definita per i casi clinici che non causano alcun dolore, disfunzione o disabilità.; devono comunque essere effettuati almeno entro 12 mesi Aree di rischio clinico

- Area oncologica: le prestazioni ambulatoriali rientranti in quest’area devono essere assicurate entro 16 giorni e i ricoveri entro 30 giorni (v. tabella 2);

- Area cardiovascolare: le prestazioni ambulatoriali rientranti in quest’area devono

essere assicurate entro 16 giorni per le visite ed entro 40 giorni per le prestazioni strumentali, i ricoveri entro 30 giorni (v.tabella 2);

- Area materno – infantile: i tempi d’attesa di quest’area sono in parte normati dal D.M. 10 settembre 1998. In ogni caso, se lo specialista indica la settimana di gravidanza entro cui effettuare

la prestazione, la stessa deve essere garantita in tale settimana; il tempo massimo

di attesa è di 16 giorni per le visite e di 40 giorni per le prestazioni strumentali, rientranti in quest’area, nel caso in cui nè il DM nè lo specialista prevedano tempistiche specifiche;

- Area geriatrica: si fa riferimento all’età di 75 anni compiuti. le prestazioni ambulatoriali rientranti

in quest’area, devono essere assicurate entro 16 giorni per le visite ed entro 40 giorni per le prestazioni strumentali, i ricoveri e gli interventi per cataratta entro 180 giorni (v.tabella 2);.

(7)

6 Si ribadisce, quindi, che i tempi massimi di attesa relativi alle categorie di pazienti ed alle prestazioni (ambulatoriali e di ricovero) previste dalla DGR n.IX/1775/11, sono di riferimento per tutti gli erogatori della ASL di Monza e Brianza e dovranno essere garantiti per il 95% dei primi accessi, a prescindere dall’individuazione delle priorità di accesso alle medesime.

I tempi massimi indicati nella tabella, qualora fossero inferiori alle tempistiche proprie della classe D (30 o 60 giorni rispettivamente per visite e prestazioni strumentali) sono da considerarsi prioritari rispetto alle stesse.

Per quanto riguarda i ricoveri per interventi / procedure chirurgici programmati, riferiti sia a Day surgery che ordinari, i tempi massimi, riportati nelle tabelle 3 e 4, sono quelli individuati dalle diverse classi di priorità ed aree di rischio clinico, attribuite al ricovero dal prescrittore.

Per le prestazioni afferenti alla radioterapia le due strutture, di riferimento per tutte le macro aree territoriali, sono ubicate nell’area di Monza. Per tali prestazioni i tempi massimi e le relative classi di priorità, sono quelli indicati in tab.5.

Per tali prestazioni si descrivono di seguito alcuni contenuti clinici riferiti alle diverse classi di priorità:

Classe 1: T. max: 15 gg

- trattamenti palliativi in presenza di sintomi significativi - Classe 2: T. max: 30 gg

- trattamenti palliativi che non rientrano nella classe precedente;

- trattamenti potenzialmente curativi in assenza di terapie mediche neoadiuvanti;

- trattamenti pre-operatori;

- casi selezionati di trattamenti post-operatori (in presenza di ritardi logistici) Classe 3: T. max: 90 gg

- trattamenti post-operatori, esclusi quelli di cui alle classi 2 e 4;

- casi selezionati di trattamenti curativi in tumori a lenta evoluzione

Classe 4: (inizio programmabile in relazione ad altri trattamenti): T. max: 180 gg

- trattamenti programmati nel contesto di percorsi terapeutici multidisciplinari, nei quali la

posticipazione della RT non influisca negativamente sulla sua efficacia terapeutica.

Gli erogatori pubblici e privati accreditati e a contratto, pertanto, presenti sul territorio della AslMB dovranno garantire il rispetto dei tempi massimi di attesa alle prestazioni ambulatoriali, di ricovero e di radioterapia, così come individuati dalla Regione Lombardia e riportati nelle tabelle successive.

Si ritiene opportuno, a tal proposito, sottolineare che alcune strutture erogatrici del nostro territorio sono di riferimento regionale per alcune prestazioni, e persiste, per esse, una elevata domanda di prestazioni, oramai consolidata e storicizzata, che non sempre consente di mantenere il rispetto dei tempi massimi di attesa stabiliti.

Tuttavia, stante la persistente criticità per talune prestazioni ambulatoriali e per alcune strutture erogatrici, si garantisce per ciascuna macro-area territoriale, che il maggior numero possibile di erogatori possa rispettare i tempi massimi previsti.

Peraltro, questa ASL ha concordato con gli erogatori che per le prestazioni previste in area oncologica, e prescritte con tale indicazione, il relativo tempo massimo di attesa sia rispettato in tutti i punti di erogazione di ciascuna area territoriale.

Per le aziende sanitarie, articolate in più punti di erogazione nello stesso ambito territoriale (come sopra definiti), lo standard del 95% è da rispettare nel maggior numero possibile dei propri punti di erogazione. A riguardo è anche da considerare che la organizzazione dei sistemi

(8)

7 di prenotazione in cup sovra zonali, e la necessaria flessibilità gestionale richiesta per poter garantire l’erogazione delle prestazioni in più punti possibili, non consente di identificarne preventivamente uno di essi.Si è evidenziato che, a fronte delle nuove modalità introdotte dal maggio 2011, è necessario che le

strutture erogatrici continuino a garantire uno sforzo migliorativo, affinché anche i tempi massimi di attesa di riferimento, previsti nelle diverse aree di rischio e classi di priorità dalla DGR IX/ 1775/11, siano rispettati.

Si ritiene necessario segnalare, anche in occasione della predisposizione di tale aggiornamento, la persistente criticità dei tempi di attesa per le prestazioni afferenti all’ambito della medicina fisica e riabilitativa, che si registra in più punti di erogazione e che riguarda sia la visita fisiatrica sia i trattamenti riabilitativi. In tale ambito questa ASL ha predisposto, in accordo con i principali erogatori di queste prestazioni ed i MMG, un protocollo di accesso alle visite specialistiche fisiatriche che fa riferimento a talune condizioni cliniche di priorità; tale documento, infatti, stabilisce, tra l’altro, per problemi clinici ritenuti prioritari, un tempo massimo di attesa di 10 giorni. In considerazione di ciò, era stato negoziato anche per il 2012, con le strutture erogatrici di tali prestazioni, un tempo massimo di 60gg per il 95% dei casi (a prescindere dai casi prioritari come sopra indicato).

Analisi tempi attesa

Allo scopo di fornire un quadro generale per ciò che concerne la valutazione dell’andamento dei tempi di attesa, si riportano, di seguito, per le prestazioni ambulatoriali e di ricovero, le misure di alcuni macro-indicatori (per l’intero ambito dell’ASL di Monza e Brianza e per i diversi ambiti territoriali), elaborate dal flusso del monitoraggio regionale RL_MTA. Tale analisi riporta anche al confronto con dati 2010/2011/2012.

Naturalmente sono state effettuate, per specifiche finalità, analisi periodiche più ampie e specifici approfondimenti, ricorrendo a flussi informativi più consistenti di rendicontazione delle prestazioni sanitarie erogate (flusso circ28san/96 e flusso schede di dimissione ospedaliere).

Prestazioni ambulatoriali

a) Distribuzione percentuale di prestazioni ambulatoriali prenotate entro specifiche classi di attesa 30,31-60, >60:

Anno % <=30 gg % 31 – 60 gg >60 gg

2010 94,3 3,8 1,9

2011 89,7 6,9 3,4

2012 82,4 10,8 6,8

N.

prenot.

N.

prenot.

N.

prenot. %<=30gg % 31-60gg % >60gg Area

territoriale 2010 2011 2012 2010 2011 2012 2010 2011 2012 2010 2011 2012

Carate 5.843 9.580 14.007 93 90,1 85,8 4,3 5,2 7,4 2,7 4,7 6,8 Desio

Seregno 10.244 17.259 23.583 97 92,7 90,7 2,3 5,3 6,3 0,7 2 3 Monza 9.681 16.638 25.560 92 85,3 70,7 5,4 9,9 17,8 2,6 4,8 11,5

(9)

8 Vimercate 3.128 5.384 6.812 95 93,2 90,5 3 5,7 7,9 2 1,1 1,6 ASL MB 28.896 48.861 69.963 94,3 89,7 82,4 3,8 6,9 10,8 1,9 3,4 6,8 b) Percentuale di prestazioni prenotate entro i corrispondenti tempi massimi:

Anno N.tot. prenotazioni

% prenotazioni

<=Tmax

2010 28896 95,8

2011 48861 99,3

2012 69963 99,1

c) Percentuale di prestazioni, per tipologia, prenotate entro i corrispondenti tempi massimi:

Tipologia Prestazione

2009 2010 2011 2012 %<=40gg

TAC 97,2 99,8 99,8 99

RMN 99,7 99,9 99,5 99

ECOGRAFIE 92,8 96,9 96,0 89

%<=30gg VISITE

SPECIALISTICHE 86,0 91,3 80,6 74

Tali valutazioni evidenziano che la percentuale di prestazioni prenotate entro i 30gg risulta, per il 2012 e a livello di ASL, di circa 83% ed il loro andamento è stato migliorativo nel corso degli anni precedenti sino al 2010. Anche la misura della percentuale di prestazioni prenotate entro il corrispondente tempo massimo (che rappresenta un più specifico macro-indicatore) risulta essere soddisfacente, 99,1%, benché misurato sulle sole prestazioni oggetto di monitoraggio in numero maggiore rispetto ai precedente anni.

Tuttavia, per un’adeguata interpretazione di tali dati, è opportuno far presente che nel corso del 2011 e 2012 il numero e la tipologia di prestazioni oggetto di monitoraggio si è ampliata; ciò sia per il maggior numero di giorni indice (dovuto alle rilevazioni nazionali) sia per l’estensione delle prestazioni oggetto di monitoraggio. Ciò ha generato un incremento complessivo di prenotazioni rilevate 2012 vs 2011 di circa il 70%. In relazione a tali ulteriori aspetti, analisi specifiche effettuate su dati di monitoraggio e di altri flussi informativi hanno evidenziato uno scarso ricorso alla indicazione delle classi di priorità di accesso e delle aree di rischio clinico.

Ciò rappresenta una evidente criticità che incide nel non ‘segmentare’ appropriatamente la domanda di prestazioni ambulatoriali in rapporto alla gravità della condizione clinica del paziente per il quale viene richiesta.Infatti circa il 90% delle prestazioni prenotate aveva indicazione di classe P; il 7,6% in classe D, l’1,8% classe U; del tutto trascurabili l’indicazione di altre priorità di accesso.

Classe di priorità %

P 96,2

D 0,8

U 2,1

MI 0,8

(10)

9

ON 0

GE 0,1

CV 0

Le principali tipologie di prestazioni riscontrate, dalla su riportata analisi, complessivamente critiche, risultano essere, alcune visite specialistiche (oculistica, cardiologica, ortopedica, endocrinologica, neurologica), talune ecografie vascolari.

L’analisi, che di seguito si riporta, è stata effettuata su dati della circ.28san/96, per il periodo gennaio/ottobre 2012, ed è riferita alle sole prestazioni di tipologia ‘ordinaria’ a prescindere dalle classi di priorità (in quanto tale indicazione è riportata in misura assolutamente non significativa)

In tale analisi è stata riportata la distribuzione in classi di attesa delle prestazioni oggetto di monitoraggio RL_MTA nonché la misura della percentuale oltre soglia del tempo standard.

COD_PREST DESCPREST N.prest. %<=7 % 8-16 % 17-30 %31-40 %41-60 %>60

Vs. spec.

%>

30gg

9502 prima vs oculistica 27678 11% 7% 21% 7% 16% 38% 61%

897B2 prima vs. di medicina fisica e riabilitazione 22953 29% 17% 16% 8% 13% 17% 38%

897B7 prima vs ortopedica 22378 29% 18% 26% 8% 13% 6% 27%

897A7 prima vs. dermatologica 22045 18% 15% 18% 12% 22% 15% 50%

897B8 prima vs. orl 15745 27% 20% 26% 9% 13% 5% 27%

89261 prima vs ginecologica 13893 34% 16% 18% 8% 13% 12% 32%

897A3 prima vs.cardiologica 11789 36% 17% 18% 8% 10% 11% 29%

8913 prima vs neurologica (neurochirurgica) 7210 28% 19% 17% 8% 16% 13% 37%

897A8 prima vs. endocrinologia/diabetologica 4894 26% 15% 13% 6% 16% 24% 46%

897C2 prima vs. urologica/andrologica 3963 23% 14% 13% 7% 12% 31% 50%

897A9 prima vs. gastroenterologia 2938 35% 19% 18% 7% 5% 16% 28%

897B6 prima vs. oncologica 1695 43% 29% 20% 3% 2% 3% 8%

897B9 prima vs. pneumologia 1655 23% 19% 16% 4% 20% 18% 42%

897A6 prima vs. chirurgica vascolare 1333 46% 25% 16% 4% 5% 4% 13%

Diag.str. %>st*

88955 rmn addome inf e scavo pelvico, senza e con mdc 597 25% 32% 25% 6% 5% 8% 13%

88954 rmn addome inf. e scavo pelvico, senza mdc 257 35% 42% 11% 4% 3% 5% 8%

88912 rmn cervello, senza e con mdc 3620 33% 33% 17% 7% 6% 5% 11%

88911 rmn cervello, senza mdc 4152 48% 30% 10% 5% 4% 2% 7%

88942 rmn muscoloscheletrica, senza e con mdc 291 38% 29% 22% 4% 4% 2% 7%

88941 rmn muscoloscheletrica, senza mdc 17090 63% 28% 7% 1% 1% 1% 1%

88931 rmn rachide, senza e con mdc 1385 28% 32% 21% 6% 6% 6% 13%

8893 rmn rachide, senza mdc 17381 60% 28% 7% 2% 1% 1% 2%

8827 rx femore, ginocchio e gamba 12008 69% 20% 8% 1% 1% 1% 31%

8826 rx pelvi e anca 12349 69% 19% 8% 2% 1% 1% 31%

8724 rx rachide ls 11359 72% 19% 7% 1% 1% 0% 28%

87441 rx torace 13411 90% 5% 2% 1% 1% 1% 10%

(11)

10

4524 sigmoidoscopia con endoscopio flessibile 185 45% 10% 32% 3% 5% 3% 3%

89372 spirometria globale 462 56% 15% 10% 2% 7% 11% 18%

89371 spirometria semplice 669 33% 21% 21% 5% 8% 12% 20%

88015 tac addome completo 603 56% 22% 9% 3% 4% 5% 10%

88016 tac addome completo con mdc 4185 31% 32% 21% 5% 5% 6% 11%

88013 tac addome inf 27 67% 19% 15% 0%

88014 tac addome inf mdc 62 27% 29% 29% 2% 8% 5% 13%

88011 tac addome sup 45 67% 18% 13% 2% 2%

88012 tac addome sup con mdc 392 27% 38% 18% 5% 6% 7% 13%

88385 tac bacino 166 66% 19% 10% 2% 1% 2% 3%

8703 tac capo 2109 65% 21% 8% 2% 2% 1% 3%

87031 tac capo con mdc 850 34% 31% 19% 6% 5% 5% 10%

88382 tac rachide, senza e con mdc con mdc 47 49% 34% 15% 2% 2%

88381 tac rachide,senza mdc 1732 76% 16% 5% 1% 1% 0% 1%

87411 tac torace, senza e con mdc 3637 29% 28% 19% 6% 9% 8% 17%

8741 tac torace, senza mdc 1287 48% 24% 17% 3% 3% 5% 8%

4525 biopsia (endoscopica) dell'intestino crasso 1365 31% 10% 28% 10% 9% 12% 12%

4523 colonscopia con endoscopio flessibile 3508 32% 11% 26% 8% 10% 14% 14%

88992 densitometria ossea con tecn ass rx, lom,fem,ultrd 11969 58% 25% 9% 2% 2% 4% 4%

8952 Ecg 17485 65% 10% 10% 4% 5% 5% 10%

8943 ecg da sforzo con cicloergometro 4002 32% 14% 21% 14% 11% 7% 18%

8941 ecg da sforzo con pedana mobile 28 21% 7% 29% 32% 7% 4% 11%

88761 eco addome completo 25034 50% 22% 13% 5% 6% 4% 10%

88751 eco addome inf 914 52% 20% 14% 5% 6% 3% 9%

88741 eco addome sup 5734 49% 21% 14% 5% 6% 4% 11%

8878 eco ostetrica 9485 38% 5% 11% 8% 9% 29% 38%

88735 eco(color)doppler tronchi sovra aortici 11281 27% 17% 18% 10% 15% 12% 27%

88772 eco(color)dopplergrafia artisp o in o dist,a o 10578 34% 16% 16% 8% 14% 12% 26%

88723 eco(color)dopplergrafia cardiaca 544 32% 13% 15% 7% 12% 20% 33%

88722 eco(color)dopplergrafia cardiaca a riposo 15564 40% 17% 18% 5% 10% 10% 20%

88714 ecografia capo e collo 9960 47% 18% 15% 5% 8% 7% 15%

88721 ecografia cardiaca 1213 42% 18% 22% 3% 8% 7% 15%

88782 ecografia ginecologica 211 25% 18% 24% 9% 11% 14% 25%

88731 ecografia mammella bil 15415 35% 20% 14% 6% 10% 15% 25%

88732 ecografia mammella mon 382 46% 20% 14% 3% 5% 11% 16%

8950 elettrocardiogramma dinamico 6592 30% 14% 24% 12% 8% 11% 19%

93081 elettromiografia semplice 16255 44% 13% 27% 7% 6% 3% 3%

95411 esame audiometrico tonale 2210 21% 15% 20% 16% 18% 10% 28%

95091 esame del fundus oculi 1129 24% 10% 11% 7% 12% 35% 48%

4513 Esofagogastroduodenoscopia 2286 34% 17% 28% 8% 6% 7% 7%

4516 esofagogastroduodenoscopia con biopsia 3299 30% 19% 27% 9% 7% 8% 8%

(12)

11

87371 mammografia bil 12667 40% 26% 15% 5% 6% 8% 14%

87372 mammografia mon 486 34% 24% 17% 5% 7% 14% 20%

4542 polipectomia endoscopica dell'intestino crasso 609 58% 8% 13% 6% 7% 8% 15%

per tali prestazioni il tempo massimo è di 7gg per gli esami radiologici convenzionale, di 40gg per le ecografie, tac e rmn e di 60gg per tutte le altre.

Naturalmente tale analisi evidenzia in misura maggiore alcune criticità; ciò per varie motivazioni, alcune delle quali si richiamano di seguito:

- la più ampia base dati in termini di prestazioni rendicontate (si tratta, quindi, di valutazioni dei tempi di attesa ex post);

- presenza di taluni bias: ad es.

a) assenza di indicazione della ‘data prospettata’ al paziente da quella scelta (tale criticità

non dovrebbe più sussistere dal 2013 quando le strutture dovranno, per alcune prestazioni, indicare, nel flusso di rendicontazione, anche la data prospettata);

b) persistenza per alcune prestazioni di una non adeguata distinzione, in fase di rendicontazione, tra prestazioni di primo accesso e quelle di controllo).

In ogni caso si confermano valori soglia molto critici soprattutto per la maggior parte delle visite specialistiche e per alcune ecografie.

Ricoveri programmati

Nel corso del 2012 (come già avviato nel corso del 2011) è stata incrementata la tipologia di ricoveri per interventi chirurgici programmati / procedure sottoposti a monitoraggio regionale dei tempi di attesa.

Pertanto sono stati monitorati interventi per artroprotesi d’anca, emorroidectomia, ernie inguinali, tonsillectomia, taluni interventi cardiovascolari, diverse tipologie di interventi per neoplasie ed inclusa la procedura di chemioterapia.

In tale ambito i valori standard di riferimento sono rispettati per la quasi totalità dei ricoveri.

La tabella seguente rappresenta un confronto 2009/2012 delle percentuali di interventi effettuati entro i relativi standard (che rappresenta un indicatore di monitoraggio):

Int. Chirurgico Programmato

2009 2010 2011 2012

%<=30gg

Neoplasie 99,7 99,0 99,5 99,1

Int.cardiovasc. 99,6 98,8

%<=180gg

Artroprotesi anca 100 97,5 100 100 Emorroidectomia non mon. non mon. 100 100 Tonsillectomia non mon. non mon. 100 100 Ernia inguinale non mon. non mon. 100 100

AZIONI PER IL GOVERNO DEI TEMPI DEI ATTESA PER IL 2013

Di seguito si schematizzano le principali azioni che l’Asl assolve in materia di tempi di attesa:

Coordinamento

(13)

12 Le azioni di coordinamento dell’Asl si espletano a diversi livelli:

- con strutture erogatrici attraverso la consulta degli erogatori, o in specifici tavoli tecnici, e in sede di predisposizione, da parte delle AA.OO. dei Piani aziendali semestrali di Governo dei Tempi di Attesa

- con i soggetti prescrittori (mmg/pdf/specialisti) al fine di garantire appropriati interventi sulla domanda di prestazioni.

Valutazione

Valutazioni circa l’applicazione del Piano attuativo AslMB e di eventuali difformità, attraverso:

- elaborazione ed analisi dei relativi dati con individuazione delle criticità e confronto con i soggetti erogatori coinvolti.

- valutazione circa eventuali squilibri domanda/offerta nelle aree territoriali individuate

Monitoraggio

Si espleta attraverso:

- la gestione delle rilevazioni periodiche programmate in specifici giorni indice dalla Regione/o dal Ministero per le prestazioni di specialistica ambulatoriale e di ricovero (monitoraggio ex ante) con conseguente analisi dei dati inviati dagli erogatori;

- l’analisi, ex-post, dei dati trasmessi dal flusso circolare 28/san;

- l’analisi dei dati desunti dalle schede di dimissione ospedaliere;

- la valutazione dei Piani semestrali per il Governo dei Tempi di Attesa redatti dalle Aziende ospedaliere e trasmessi alla Regione ed alla ASL;

- la valutazione del mantenimento della suddivisione delle agende di prenotazione in primi accessi e controlli;

- monitoraggio del rispetto da parte degli erogatori delle disposizioni regionali in materia di sospensione dell’erogazione delle prestazioni sanitarie, da effettuare attraverso il corretto utilizzo delle specifiche pagine web del portale regionale;

- la gestione delle agende di prenotazione dei ricoveri ospedalieri programmabili in applicazione al Progetto Ministeriale del ‘Mattone’ tempi di attesa.

- verifica della presenza di sistemi di monitoraggio dei tempi di attesa e controllo interno alle strutture erogatrici.

Governo della domanda

La domanda di prestazioni ambulatoriali è dipendente da diversi fattori che sono da ricondurre alla distribuzione epidemiologica delle patologie, all’organizzazione dell’offerta di prestazioni, alle scelte dei medici, alle preferenze dei pazienti, alla pressione dei mezzi di comunicazione, all’atteggiamento difensivo dei professionisti. Peraltro in questi ultimi anni l’attività ambulatoriale si è ulteriormente implementata anche in considerazione della progressiva deospedalizzazione verso regimi assistenziali più appropriati e meno costosi, qualificando l’attività ambulatoriale mediante l’istituzione della macroattività ambulatoriale ad alta complessità (MAC) e mediante il potenziamento della chirurgia ambulatoriale.

Il governo della domanda si espleta attraverso le seguenti azioni (tutte, peraltro, già avviate nel corso degli anni precedenti):

(14)

13 1. Ulteriore verifica ed eventuale implementazione della informazione, ai soggetti prescrittori, al corretto ricorso di indicazioni prescrittive riguardanti la tipologia di prestazione e l’eventuale classe di priorità. Tali indicazioni attengono la‘segmentazione’ della domanda, secondo tipologie di prestazioni e priorità cliniche. Un tale approccio ha lo scopo di sviluppare nel tempo una sensibilizzazione dei principali ‘agenti della domanda’ stessa; in particolare, i medici di medicina generale, i pediatri di famiglia, gli specialisti, a prescrivere prestazioni sanitarie fornendo indicazione circa la gravità clinica del singolo caso, contribuendo, anche, al superamento di alcuni determinanti ‘impropri’ della domanda. Quindi tale azione sarà orientata a perseguire una maggiore qualità del sistema prescrizione/prenotazione basandolo sulle priorità cliniche di accesso, allo scopo di rispondere, in modo tempestivo ed efficace, almeno ai bisogni assistenziali più rilevanti.

2. Proseguimento di interventi finalizzati al miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva; tali azioni sono da perseguire al fine di collocare nei Livelli Essenziali di Assistenza prestazioni ambulatoriali erogabili entro tempi appropriati alle necessità cliniche del singolo caso; questi potranno essere sostenuti dalle seguenti azioni:

- promozione di interventi di appropriatezza prescrittiva delle prestazioni ambulatoriali (in primo luogo per quelle più critiche per la tempistica di attesa), stimolando, attraverso specifiche azioni, e con l’utilizzo di adeguati strumenti, opportuni interventi verso i soggetti prescrittori;

- avvio di interventi di verifica, per selezionate prestazioni ambulatoriali, dei criteri di appropriatezza prescrittiva anche per ciò che concerne l’adeguata indicazione del quesito diagnostico / motivazione clinica a supporto della richiesta della prestazione;

- interventi finalizzati alla verifica di prescrizione con evidenza di inappropriatezza, (non indicazione del quesito diagnostico oppure non coerenza di questo rispetto alla prescrizione richiesta; prescrizioni con richiesta di urgenza differibile non giustificate o di classi di priorità non appropriate in coerenza con la normativa vigente);

- rispetto delle regole prescrittive anche alla luce di quanto previsto dal protocollo al corretto uso del ricettario predisposto da questa Asl.

3. Pieno sviluppo applicativo di Percorsi Diagnostico Terapeutici (PDT). I percorsi diagnostico terapeutici vigenti in AslMB restano, in ogni caso, lo strumento che meglio garantisce l’appropriatezza delle prestazioni erogate, anche sotto l’aspetto della globalità e continuità di assistenza. Pertanto la loro applicazione, almeno, per le patologie croniche più comuni (diabete mellito, scompenso cardiaco, ipertensione arteriosa) le cui prestazioni possono rientrare nelle aree cliniche sopra individuate, rappresenta un’ulteriore fase di sviluppo da perseguire, per garantire l’appropriatezza delle prestazioni richieste, un’adeguata tempistica di erogazione ed una più appropriata gestione dei controlli dei pazienti portatori di tali patologie. Per alcuni PDT vengono elaborati report sulla base di indicatori predefiniti atti a valutare i principali processi e indicatori di outcome e di esito e consentire un opportuno confronto in specifici momenti strutturati di audit clinico.

Razionalizzazione e ottimizzazione dell’offerta

Gli interventi in tale ambito si possono, schematicamente, ricondurre ai seguenti:

1. impegno, in fase di negoziazione integrativa con gli erogatori, ad incrementare alcuni settori di offerta di prestazioni ambulatoriali (le più critiche per i tempi di attesa) verso un maggior soddisfacimento della domanda anche secondo le modalità stabilite dalle cd

“regole di sistema 2013”e da successive indicazioni regionali;

2. predisposizione e realizzazione, con le AA.OO, di specifici progetti finalizzati all’allocazione di risorse finanziarie regionali dedicate all’affronto di criticità per i tempi

(15)

14 di attesa per talune prestazioni di specialistica ambulatoriale, individuate dalla Asl in collaborazione con le AA.OO, tra quelle critiche o potenzialmente tali;

3. mantenimento dell’accesso diretto senza prenotazione per alcune prestazioni ambulatoriali; ciò riguarda la prima visita relativa alle specialità di ostetricia, odontoiatria, pediatria (limitatamente a coloro che non hanno ancora scelto il pediatra di base, oculistica (solo per esami optometrici), psichiatria e neuropsichiatria infantile. Inoltre l’accesso senza prenotazione a talune indagini ambulatoriali di diagnostica strumentale rappresenta una modalità semplificata di fruizione di prestazioni di comune richiesta. Tale modalità, gradualmente implementata nel tempo, riguarda in particolare prestazioni di rx torace ed ecg;

4. perseguire il miglioramento della fase di messa a disposizione dei referti anche attraverso le modalità SISS;

5. valutazione del rispetto di quanto previsto dalle indicazioni regionali per ciò che concerne l’erogazione delle prestazioni in attività libero professionale intramuraria, intramuraria allargata ed in regime di solvenza.

6. promozione, laddove possibile, di sistemi di prenotazione più vicini al cittadino, estendendo gli stessi e garantendo procedure semplificate di prenotazione;

7. promozione presso le strutture erogatrici di interventi che garantiscano la gestione delle prestazioni di ‘controllo’ e cioè, della continuità dei percorsi di controllo e follow up presso la stessa struttura erogatrice, con prescrizione e prenotazione da parte dello specialista degli accessi successivi; dovrà essere cura della struttura garantire l’accesso nei tempi indicati dal medico specialista per il relativo percorso; pertanto sarà garantita, non solo la prescrizione dell’accertamento da parte dello specialista, ma anche la prenotazione della prestazione da questi prescritta, da parte della struttura, fin dal momento in cui ne viene generata la necessità, con conseguente facilitazione dell’accesso per il cittadino e reale presa in carico del bisogno assistenziale;

8. effettuazione periodica, da parte delle strutture erogatrici, di revisione delle liste di attesa al fine di verificare l’over booking e consentire una sistematica revisione delle stesse;

9. acquisto prestazioni in ‘area a pagamento’: nel caso si manifesti un esaurimento delle capacità produttive della struttura erogatrice coinvolta, può essere previsto lo svolgimento delle prestazioni nell’ambito della cosidetta ‘area a pagamento’. Si intende con ciò un sistema gestito direttamente dalla struttura accreditata, la quale contratta con gli operatori coinvolti per lo svolgimento della prestazione, i volumi, i tempi, le modalità di esecuzione, ed il relativo compenso; tale sistema è finalizzato a garantire al cittadino, con il solo pagamento del ticket, se dovuto, l’erogazione della prestazione entro i tempi massimi stabiliti nell’ambito del SSN;

10. gestione liste di attesa prestazioni ambulatoriali e di ricovero secondo le procedure che ciascuna struttura erogatrice ha esplicitato nella descrizione delle azioni legate all’accessibilità ed alla prenotazione delle prestazioni sanitarie. Tali procedure dovranno fare riferimento anche a quanto previsto dalla legge 724 / 94 che prevede che i presidi ospedalieri debbano tenere sotto la propria responsabilità i registri delle prestazioni specialistiche ambulatoriali e di diagnostica strumentale. Le liste di prenotazione devono rimanere aperte in modo da garantire la ‘trasparenza’ delle stesse e fornire sempre una risposta ai bisogni espressi dai pazienti. Per ciò che concerne la tenuta e la gestione delle liste di attesa dei ricoveri per interventi chirurgici di elezione le strutture sanitarie interessate dovranno gradualmente riferirsi alle indicazioni stabilite nell’apposito documento elaborato dall’Agenzia dei Servizi Sanitari Regionali ‘linee guida per le agende di prenotazione dei ricoveri ospedalieri programmabili’ – all’interno del progetto

‘Mattoni’. In tale documento sono contenute, tra l’altro, le proposte metodologiche per la rilevazione sistematica dei tempi di attesa e per la gestione dell’accesso alle prestazioni ospedaliere in regime di ricovero programmato.

(16)

15 Negoziazione

Gli obiettivi da negoziare entro aprile 2013, nell’ambito delle risorse del 2% del budget contrattato, con le strutture pubbliche e private, in ambito tempi di attesa, hanno tra l’altro, la finalità di orientare alcuni settori di offerta di prestazioni sanitarie verso un maggior soddisfacimento della domanda sanitaria, garantendo corretti interventi su possibili squilibri domanda / offerta.

Gli obiettivi saranno sviluppati su aree prestazionali specifiche e individuate come critiche o potenzialmente tali. Ogni obiettivo prevede azioni il cui grado di raggiungimento sarà misurabile sulla base di indicatori.

Progettualità specifiche in collaborazione con le AA.OO

La disponibilità di risorse finanziarie aggiuntive, previste dalla Regione Lombardia, con DGR IX/4334 / 2012 e dalla relativa circolare esplicativa (prot.H1.2012.0036178 del 17.12.12) consentirà di negoziare, e coordinare l’attuazione di specifici progetti finalizzati a perseguire il mantenimento / miglioramento dei tempi di attesa e ad affrontare eventuali squilibri domanda / offerta. Sono in corso valutazioni, in accordo con le AA.OO ed in coerenza con i propri Piani semestrali di Governo dei tempi di attesa, finalizzate ad individuare in modo dettagliato le prestazioni di specialistica ambulatoriale, che risultano critiche per la tempistica di attesa nell’ambito della AslMB. Entro il 31.01.13 questa ASLMB dovrà predisporre ed inoltrare alla DG Sanità, una relazione valutativa da cui si evidenzino volumi e valori economici delle prestazioni per l’affronto di tali criticità. Come previsti entro il 30.03.13 la DG Sanità indicherà le modalità attuativa per la realizzazione delle progettualità di cui sopra.

Indicazione di misure previste in caso di superamento tempi massimi stabiliti

Si è previsto, così come anche indicato nella DGR VIII/2828, ed al punto 13 della dgr IX/1775/11, che la struttura erogatrice si impegni, su richiesta del paziente, qualora non sia rispettato il tempo di attesa stabilito come obiettivo relativo alla prestazione, ad erogare la stessa in regime libero professionale, facendosi carico dell’intera tariffa, detratto l’eventuale ticket che risulta a carico del paziente.

Secondo tali disposizioni, qualora la struttura prescelta non sia in grado di garantire le prestazioni entro il tempo massimo, rivolgendosi all’Ufficio Relazioni con il Pubblico dell’Asl i cittadini sono indirizzati verso altre strutture del territorio in grado di rispettarlo.Quindi se la struttura prescelta non garantisce le prestazioni entro il tempo massimo, rivolgendosi all’Ufficio Relazioni con il Pubblico dell’Asl, si possono conoscere altre strutture sul territorio in grado di rispettarlo. Se nessuna di queste è in grado di rispettare tale tempo massimo, cosi come previsto dall’art.8 della DGR VI/ 47675/99, la struttura erogatrice inizialmente scelta si deve impegnare, su richiesta del paziente, ad erogare la prestazioni in regime libero professionale, facendosi carico dell’intera tariffa, detratto l’eventuale ticket che risulta a carico del paziente.

Miglioramento accessibilità

Si richiamano di seguito le principali azioni da mantenere e monitorare in tale ambito:

(17)

16 1. semplificazione del percorso prescrizione/prenotazione/erogazione di prestazioni sanitarie anche attraverso un pieno e corretto utilizzo del ricettario SSN da parte dei soggetti prescrittori;

2. garantire una gestione delle liste di attesa per prestazioni ambulatoriali e di ricovero programmato, secondo le indicazioni nazionali e regionali specifiche;

3. semplificazione all’accesso delle prestazioni in ambito Pediatrico;

4. riorganizzazione sistema CUP: lo sviluppo dei sistemi di prenotazione per livelli territoriali gradualmente più estesi dovranno essere in grado di interfacciare in modo ottimale il complesso dell’offerta con quello della domanda di prestazioni. In tale direzione le due aziende ospedaliere che insistono sul territorio della AslMB hanno 5. realizzato, ciascuna per i propri presidi, centri unificati di prenotazione di livello

sovrazonale, consentendo di prenotare prestazioni ambulatoriali presso propri presidi.

Inoltre tali aziende hanno ampliato ed esteso i sistemi di prenotazione inserendo nella propria rete di collegamento anche le farmacie;

6. le strutture erogatrici hanno messo in atto procedure che semplificano l’effettuazione delle disdette delle prenotazioni di esami specialistici ambulatoriali

Informazione e comunicazione

L’implementazione dell’aspetto informativo verso tutti gli attori del sistema coinvolti nella problematica dei tempi di attesa (in particolare mmg / pdf, strutture erogatrici di prestazioni sanitarie ambulatoriali, associazioni di tutela dei cittadini) resta uno degli aspetti più importanti nel governo dei tempi di attesa e rappresenta una importante risorsa per la gestione di tale fenomeno.

Le azioni da attuare si possono ricondurre sostanzialmente alle seguenti:

1. Promozione di piani di comunicazione territoriali (diffusione delle informazioni ai cittadini riguardanti i tempi di attesa e le strutture erogatrici presenti sul territorio dell’ASL e, quindi, in ciascun ambito territoriale);

1. Diffusione delle stesse informazioni ai distretti socio sanitari, ai soggetti prescrittori e ad organismi di rappresentanza dei cittadini;

2. Piena attivazione delle specifiche pagine web del sito AslMB per ciò che concerne l’informazione generale in merito ai tempi di attesa, le strutture erogatrici di specifiche prestazioni e, nello specifico, per la relativa ricerca.

Possono rientrare in tale ambito, sia pure considerati interventi indiretti sulla domanda, anche gli interventi di educazione sanitaria e di supporto, orientamento e selezione della domanda Le informazioni e la comunicazione sulle liste di attesa rappresentano un diritto fondamentale del cittadino, e una risorsa per l’ASL, al fine di garantire un miglioramento della qualità del servizio. Per tale motivo la comunicazione deve tendere a rendere consapevole il cittadino circa la criticità del problema e gli sforzi in atto per affrontarlo e, pertanto, valorizzare la partecipazione degli utenti e delle associazioni di tutela e di volontariato rispetto al problema dei tempi di attesa.

Infine è necessario tener conto che gli interventi sul fronte dell’informazione e comunicazione debbano anche considerare l’area della percezione soggettiva del fenomeno che implicano la

(18)

17 relazione tra cittadino e operatori sanitari, la capacità di procedere nei percorsi di assistenza/

erogazione dei servizi, ecc.

TABELLE:

Tab. n. 1 – Erogatori per ambiti territoriali

Distretto / area Comune Tipo Struttura Indirizzo

Monza Monza Pubblica H. S. Gerardo (nuovo) - AO.S.Gerardo Via Pergolesi n.106 Monza Pubblica H. S. Gerardo (vecchio) - AO.S.Gerardo Via Solferino,16

Monza Privata

Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e

la sua Mamma Via Pergolesi n.106

Monza Privata Policlinico di Monza Via Amati n. 111

Monza Privata Istituti Clinici Zucchi Monza Via Zucchi n.24

Monza Privata Poliamb. Policlinico di Monza Via Modigliani n. 10

Monza Privata Sinthesis Via Sirtori n. 9

Monza Privata Politerapico Via Generale Osio n. 2

Monza Privata Politerapico Via Borgazzi n. 87/b

Monza Privata CDM Via

Missori n.9 (in corso di trasferimento in v.Martiri delle Foibe,1)

Brugherio Pubblica Poliamb.Brugherio - AO. Desio e Vimercate Via Lombardia n. 277

Brugherio Privata Fisiocenter Via Fermi 6

Brugherio Privata Istituti Clinici Zucchi Poliamb Via Tre re n. 37

Distretto / area Comune Tipo Struttura Indirizzo

Vimercate Vimercate Pubblica H. Vimercate - AO.Desio e Vimercate Via Cesare Battisti n.23 Arcore Pubblica Poliamb di Arcore-AO.Desio e Vimercate Via Umberto n. 17 Lesmo Privata Diagnosi X Centro Polidiagnostico Via G. Carducci n. 8

Usmate Privata Fisiocenter Via Roma n. 3

Vimercate Privata Ambulatorio Ortopedico Fisioterapico Via Ortigara,1

Agrate Br. Privata CDM Agrate Via Lecco,11

Distretto / area Comune Tipo Struttura Indirizzo

Carate Carate Pubblica H Carate - AO.Desio e Vimercate Via G. Leopardi Lissone Pubblica Poliamb.- AO S.Gerardo Via Bernasconi Besana B Pubblica Poliamb AO Desio e Vimercate Via Viarana n. 38 Carate Privata Istituti Clinici Zucchi Pzza Madonnina

Lissone Privata Alliance Medical Via Mameli,42/A

Veduggio Privata Studio di Fisiochinesiterapia F.T.C. di Crotti Via Magenta n.37 Verano Privata Istituto Clinico Universitario Policlinico Via Petrarca,51 Macherio Pubblica Poliamb AO S.Gerardo Via Italia,13

Distretto / area Comune Tipo Struttura Indirizzo

Desio - Seregno Desio Pubblica H Desio-AO.Desio e Vimercate Pzza Benefattori Cesano M Pubblica Poliamb AO. Desio e Vimercate Via S.Carlo

Muggiò Pubblica Poliamb AO. Desio e Vimercate Via De Gasperi n. 14 Nova Mil Pubblica Poliamb AO. Desio e Vimercate Via Giussani n. 9 Cesano M Privata Alliance Medical Diagnostica Via Locatelli n. 17

Cesano M Privata Mediplus Via Montecenisio n. 27

Bovisio M Privata Fisiomed 2000 Via Carducci n. 7

Muggiò Privata Risana Diagnostica Via 1° Maggio n. 12

Nova M. Privata Nova Medical Via Roma, 21

Riferimenti

Documenti correlati

nazionale o regionale valore obiettivo aziendale Tempi medi del secondo semestre 2013 1.

giorni dalla data di protocollo di ricezione della pratica alla data di risposta.. Mediazione trasformativa giorni dalla data di ricevimento della richiesta

Giorni fra data protocollo ASL della richiesta e data di convocazione a visita, salvo tempi di sospensione per acquisizione dati richiesti alla ditta o eventuali visite

Tempi medi del primo semestre 2014 1. giorni dalla data di protocollo di ricezione della pratica alla data di risposta. Mediazione trasformativa giorni dalla data di ricevimento

Queste pagine illustrano gli standard di qualità che la ASL di Monza e Brianza si impegna a rispettare nei confronti della utenza e dei fornitori.. È descritta l’attività e il

Giorni fra data protocollo ASL della richiesta e data di convocazione a visita, salvo tempi di sospensione per acquisizione dati richiesti alla ditta o eventuali visite

Flavio Boraso, Direttore Generale dell’ASL TO3, “Grazie alle risorse messe a disposizione dall’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte riusciremo a

Per quanto riguarda le prestazioni oggetto di monitoraggio a livello regionale, confrontando l’attesa media registrata nel 2018 rispetto al 2017 (dati da gennaio