LA RIFLETTENTE SUPERFICIE DELLE COSE
SEZIONE 1:50
DETTAGLIO A 1:20
SPACCATO ASSONOMETRICO 1:50
GU
G
U
DI
DI
-
-
U U
U U
SS
SS
F
F
DETTAGLIO DELLA PARETE 1:10Bullone saldato e dado
Pannello in legno lamellare di rinforzo incollato e inchiodato
Incastro per differenza di spessore Pannello in legno lamellare
Rivestimento interno in pellicola PVC rossa
Rivestimento esterno in lamina di alluminio specchiata
Superficie esterna a specchio
Nel muro ci sono 8 portali, sopra ciascuno è riportato uno degli 8 nomi di Gurdulù Pavimento sospeso
Pannello in legno lamellare 7cm
A
Pavimento sospeso h: 35 cm
Lastra di rinforzo in legno lamellare 7cm
Pavimento sospeso h: 15 cm Piastra in acciaio
Cordolo di fondazione in cls armato
Lastra in acciaio di fondazione
Superficie interna rossa a trama
345 c
m
700 c
m
Cav. p. 42-43
I cucinieri lorensi, finito di distribuire il rancio della truppa, avevano abbandonato la marmitta a Gurdulù. - Tieni, questa è tutta zuppa
per te!
- Tutta zuppa! - esclamò Gurdulù, si chinò dentro la marmitta come sporgendosi da un davanzale, e col cucchiaio menava colpi di striscio per staccare il contenuto più prezioso d’ogni marmitta, cioè la crosta
che rimane appiccicata alle pareti.
- Tutta zuppa! - rimbombava la sua voce dentro il recipiente, che nel suo avventato divincolarsi gli si rovesciò addosso.
Ora Gurdulù era prigioniero della marmitta capovolta. Lo si udì battere il cucchiaio come in una sorda campana e la sua voce muggire: - Tutta zuppa! - Poi la marmitta si mosse come una testuggine,
ridiede di volta e riapparve Gurdulù.
Era sbrodolato di zuppa di cavoli dalla testa ai piedi, chiazzato, unto, e per di più imbrattato di nerofumo. Con la broda che gli colava sugli occhi, pareva cieco, e avanzava gridando: -Tutto è zuppa!- a braccia avanti come se nuotasse, e non vedeva altro che la zuppa che gli ricopriva gli occhi e il viso, - Tutto è zuppa! - e in una mano brandiva il cucchiaio come volesse tirare a sè cucchiaiate di tutto quel
che c’era in torno: Tutto è zuppa!
-A Rambaldo quella vista dette un turbamento da fargli girare il capo: ma non era tanto ribrezzo quanto un dubbio: che quell’uomo che girava lì davanti accecato avesse ragione e il mondo non fosse altro che un’immensa minestra senza forma in cui tutto si sfaceva e tingeva
di sè ogni altra cosa.
Cav. p. 1
Sotto le rosse mura di Parigi era schierato l’esercito di Francia.
Cav. p. 20
- A seconda dei paesi che attraversa, - disse il saggio ortolano, - e degli eserciti cristiani o infedeli cui s’accoda, lo chiamano Gurdulù o Gudi-Ussuf o Pestanzùl, o Martinbon, o Omobò, oppure anche il
Brutto del Vallone o Gian Paciasso o Pier Paciugo.
PROSPETTO INTERNO 1:50 PROSPETTO ESTERNO 1:50