• Non ci sono risultati.

Nigeria

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Nigeria"

Copied!
2
0
0

Testo completo

(1)

Di Napoli, Valagussa – Prospettive GEOGRAFICHE

NIGERIA

Superficie (in migliaia di km2) 924 Popolazione (in milioni di abitanti) 146

Densità (abitanti/km2) 158

Forma di governo Repubblica federale

Capitale Abuja

Lingua (ufficiale) Inglese

Religione musulmana e cristiana

Speranza di vita (maschi/femmine) 45/47

PIL/abitante (in $ USA) 1.451

La Nigeria è uno federazione di 36 Stati (oltre alla capitale Abuja) che si affacciano sul Golfo di Guinea. È tre volte più estesa dell’Italia e confina con il Benin, il Niger, il Ciad e il Camerun. Il territorio è formato da un altopiano che scende gradatamente verso sud, in direzione del mare. L’altitudine supera raramente i 1.000 m. Il fiume principale è il Niger (4.160 km) che si getta nel Golfo di Guinea con un ampio delta. La vegetazione del Paese è molto varia: si passa dalla foresta equatoriale lungo la costa, alla savana nell’entroterra, che nelle regioni più interne e aride viene sostituita dalla steppa. Questi paesaggi cambiano in relazione ai climi che diventano maggiormente aridi allontanandosi dall’Equatore.

La Nigeria è il più popoloso Paese africano, con un altissimo tasso di natalità (superiore al 40‰). I suoi 130 milioni di abitanti sono distribuiti in modo non omogeneo sul territorio e concentrati soprattutto nelle regioni meridionali. Esistono piccoli villaggi di contadini e allevatori, ma anche grandi città come Lagos, Ibadan, Karno e la capitale Abuja, che attirano una consistente migrazione dalle campagne. All’interno dei confini statali

convivono numerosi gruppi etnici. Le religioni prevalenti sono quella musulmana e cattolica e tra le due comunità sono frequenti gli scontri.

Oltre ai molteplici dialetti sudanesi, si parla l’inglese.

La Nigeria si è resa indipendente dal dominio coloniale britannico nel 1960. Ben presto la sua unità è stata messa a dura prova: tra il 1967 e il 1970 si è combattuta una cruenta guerra civile, scatenata dal tentativo di secessione della regione del Biafra abitata dall’etnia Ibo. Il conflitto è nato in seguito alla scoperta di giacimenti petroliferi in quella regione che hanno generato nelle popolazioni autoctone il desiderio di gestire le ricchezze del proprio territorio. La lotta armata ha causato 2 milioni di morti e ha ridotto gli Ibo in condizioni disastrose: ai sopravvissuti, infatti, sono a lungo mancati i viveri necessari e decenti condizioni igieniche e sanitarie. Per questo il Biafra è diventato (agli occhi dei Paesi più ricchi) sinonimo di estrema povertà e di mancanza di cibo.

I frequenti conflitti interni hanno mantenuto al governo i militari fino al 1999, quando si sono tenute le prime elezioni libere. Il potere è stato conquistato di volta in volta attraverso colpi di Stato violenti e sanguinosi.

Il Paese è povero e con un’economia arretrata. Quasi metà della sua superficie è utilizzata per l’agricoltura. Sui terreni più fertili le multinazionali hanno creato piantagioni monoproduttive molto redditizie, mentre alle popolazioni locali sono rimaste le terre peggiori che danno scarsi risultati e non garantiscono la sussistenza dei nigeriani che sono costretti a importare generi alimentari di prima necessità. Anche il consumo di carne è scarso, nonostante sia molto diffuso l’allevamento di caprini e ovini.

Le risorse minerarie sono cospicue. Importantissimo è il petrolio sul quale si basa oggi l’economia nigeriana e che costituisce il 90% delle esportazioni. Il suo sfruttamento ha incrementato la presenza sul territorio delle multinazionali straniere, con i cui capitali si alimenta la gravissima corruzione della classe politica, ma si dà anche lavoro alla popolazione. La Nigeria, infatti, è oggi diventata un Paese d’immigrazione dagli altri Stati africani.

Le poche industrie sono quasi tutte alimentari, tessili e per la produzione di legname da costruzione. Benché il settore terziario sia molto più sviluppato che nel resto dell’Africa centrale, anche in Nigeria l’insufficienza della rete stradale e ferroviaria costituisce un notevole limite allo sviluppo dell’economia.

Bibliografia

• Emiliani Marcella, Petrolio, forze armate e democrazia. Il caso Nigeria, Carocci, Roma, 2004

Filmografia

• Fuqua Antoine (regia di), L’ultima alba, USA, 2003

• Cicala Alberto, Nigeria cuore d’Africa, Italia, 2007

(2)

Di Napoli, Valagussa – Prospettive GEOGRAFICHE

Siti interessanti

• www.nigeria.it/

• news.kataweb.it/tag/nigeria

• it.wikipedia.org/wiki/Nigeria

Riferimenti

Documenti correlati

Questo studio si inserisce all’interno di un più ampio studio rotordinamco della macchina, nel quale, dopo aver modellato opportunamente anche il rotore del

Insegnam o alle nostre care figliuole a fare ogni cosa in compagnia della Madonna, a vivere ogni istante della loro vita alla luce della Sua m aterna

Andrea, Chi esa Ortodossa Romena, SAE, Commi ssi one Di ocesana per l ’Ecumeni smo e i l Di al ogo, Commi ssi one Evangel i ca per l ’Ecumeni smo, Chi esa Val dese,

Un altro colosso pronto a entrare nei consorzi è la Proteios, che a Macchiareddu vorrebbe produrre anticorpi per le malattie tumorali, oppure la Virostatics, specializzata

Il Registro è aggiornato con cadenza annuale ed è sviluppato in modo coerente e completo con i Registri di base (Asia e Asia Unità locali), con il Registro esteso delle

E’ Professore di Diritto delle Imprese Finanziarie e delle Holding presso l’Università UNICUSANO di Roma e docente per il master di Diritto Privato Europeo presso l’Università

L’assegnazione dei terreni presenti nella Banca della Terra è finalizzata ad incentivare lo sviluppo della filiera agricola abruzzese. I beni inseriti nella Banca della Terra

Keepass è un password manager valido cosi come Bitwarden.. Alcune funzionalità come quella di Auto-type sono da usare con cautela perché potrebbero essere non immuti