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La grande rivoluzione culturale e la "guerra popolare" di Mao Zedong

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Academic year: 2021

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UNIVERSITÀ DI PISA

Dipartimento di Civiltà e Forme del sapere Corso di Laurea Magistrale in Storia e Civiltà

La grande rivoluzione culturale e la "guerra popolare"

di Mao Zedong

Relatore: Candidato: Prof. Luca Baldissara Chenyu Wang Anno Accademico: 2016/2017

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Riassunto analitico

1) La “rivoluzione culturale” era un movimento politico, è stato avviato da Mao Zedong, il leader supremo del partito comunista cinese. La “rivoluzione culturale” ha coinvolto tutti i cinesi e ha lasciato un impronta profonda nella storia della Cina;

2) Il motivo della “rivoluzione culturale” di Mao era quel di combattere i burocrati e i cosiddetti “capitalisti” e “revisionisti”, e di pulire l’ambiente politico. Attraverso questa “rivoluzione”, Mao Zedong voleva realizzare l’ideale del comunismo in Cina;

3) La “guerra popolare” era un’arma potente di Mao, con cui è riuscito ad eliminare i suoi nemici politici. Mao credeva alla forza dei contadini poveri e ha sviluppato il pensiero di massa. Secondo il suo pensiero, il partito comunista cinese ha riorganizzato le zone rurali per favorire a mobilitare tutti i contadini a partecipare al movimento politico e alla “guerra popolare”;

4) L’influenza della “rivoluzione culturale” esiste ancora in Cina di oggi. Ci sono ancora tanti sostenitori del pensiero di Mao Zedong. Il governo attuale non voleva criticare completamente la “rivoluzione culturale”, e insiste ancora l’idea della “guerra popolare”. La strada della democratizzazione della Cina è molto faticosa.

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Prefazione

La “rivoluzione culturale” è una storia misteriosa per i cinesi di oggi. Il governo ha proibito lo studio e la discussione della “rivoluzione culturale” in pubblico, i partecipanti hanno deciso di stare in silenzio e hanno scelto di dimenticare. Questo movimento che coinvolse tutti i cinesi quarant’anni fa ora invece sembra che non esista mai.

Sono sempre curioso della storia della “rivoluzione culturale”. Il mio nonno chi era uno storico, è stato classificato come un membro di destra, e ha subito molta difficoltà. Quindi spero di scoprire che è successo durante quel periodo, ma solo poche informazioni posso trovare a casa. Ora, finalmente riesco a trovare le fonti storiche e i documenti importanti, anche se non sono abbastanza, sono già molto soddisfatto.

Nella mia tesi, prima di tutto ho ordinato gli eventi storici importanti, e ho scritto una breve storia per capire meglio il processo della “rivoluzione culturale”. Poi ho analizzato lo scopo e il motivo di Mao dal punto di vista storico e politico, e ho analizzato anche la teoria del pensiero di Mao, per spiegare perché la “rivoluzione culturale” poteva procedere su scala nazionale. Alla fine, ho fatto una comparazione tra la Cina di oggi e quella della “rivoluzione”, spero che il governo possa imparare la lezione, e spero che ci siano sempre più persone possano conoscere bene la storia della “rivoluzione culturale”, per evitare la tragedia che accada di nuovo.

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Sommario

Riassunto analitico 2 Prefazione 3 Introduzione 5 Capitolo 1 : Una breve storia della “grande rivoluzione culturale” 7 1.1 Dallo scoppio al culmine 9 1.2 La continua confusione e la fine 18 Capitolo 2 : I motivi e lo scopo della “rivoluzione culturale” di Mao Zedong 27 2.1 I motivi storici e politici 29 2.2 Lo scopo dell’idealismo di Mao Zedong 37 Capitolo 3 : La “guerra popolare” e l’organizzazione locale 44 3.1 La fondazione dell’idea della “guerra popolare” di Mao Zedong 45 3.2 La “guerra popolare” e le zone rurali 50 3.3 La caratteristica del sistema politico nelle zone rurali 54 Capitolo 4 La riflessione della rivoluzione culturale 58 4.1 Alcune domande sulla rivoluzione culturale 60 4.2 La rivoluzione culturale e la Cina contemporanea 64 Conclusione 69 Bibliografia 70

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Introduzione

Il periodo della “rivoluzione culturale” è uno dei periodi più osculi della storia della Cina repubblica popolare. Dopo la fine della “rivoluzione culturale”, il partito comunista cinese l’ha definita come un “errore del grande dirigente che è stato utilizzato dai gruppi controrivoluzionari che ha danneggiato gravemente il partito, lo stato e i popoli”. Dopo tale definizione, il partito comunista ha terminato la discussione e lo studio della “rivoluzione culturale” in pubblico. Il motivo del divieto dello studio probabilmente è quel di mantenere la reputazione del partito. Il partito comunista sempre ha paura che qualcuno lo attacca attraverso la critica sulla “rivoluzione culturale” perché non ha riconosciuto completamente gli errori, invece ha dato la colpa ai cosiddetti “controrivoluzionari”.

Gli studi interni sono abbastanza rari, lo studio ufficiale non è mai pubblicato. Qualche articolo si può trovare nei quotidiani, o nelle biografie dei dirigenti, per esempio La biografia di Chen Yun. Le opere dell’estero più famose sono The cambridge history of China, vol

15 e Mao’s last revolution. Ci sono anche tanti studiosi cinesi

americani chi erano le vittime della “rivoluzione culturale” e i dissenzienti del partito comunista cinese, hanno pubblicato molte opere su questo argomento con una direzione specifica politica, per esempio Le vittime della rivoluzione culturale e Le memorie del

medico privato di Mao Zedong eccetera. Ora in Cina ci sono anche gli

studiosi cominciano a studiare e criticare la “rivoluzione culturale” dal punto di vista della politica e della giurisprudenza, pubblicano gli articoli e esprimono i loro giudizi nei programmi di intervista. Comunque, solo quando il governo cinese decida di affrontare e criticare la “rivoluzione culturale”, lo studio sarebbe ancora difficile. Nella mi tesi, ho ordinato e analizzato i documenti limitati. Perché la mancanza dei documenti utili e la capacità personale, non riesco a fare una tesi approfondita sulla “rivoluzione culturale”, quindi ho

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deciso di discutere i motivi e lo scopo di Mao Zedong. Per questo obiettivo, oltre i libri e i documenti degli altri studiosi, ho letto anche tante opere di Mao Zedong, per capire bene il suo pensiero. Spero che la Cina possa imparare questa lezione e la tragedia come “rivoluzione culturale” non accada più.

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Capitolo 1 :

Una breve storia della “grande rivoluzione culturale”

Il nome completo della rivoluzione culturale fu la grande rivoluzione culturale proletaria, fu una lotta di classe condotta dalle masse rivoluzionarie chi vennero avviati da Mao Zedong attraverso il Gruppo Centrale della Rivoluzione Culturale.

Durante la rivoluzione culturale, sotto l’influenza dell’idea di “ tutto per la lotta di classe”1, tutti i movimenti ebbero i loro scopi

politici. Per esempio la rivoluzione culturale, la “cultura” fu solo un pretesto, la chiave fu la parola “rivoluzione”. La traduzione di “rivoluzione” in cinese è “Ge Ming”, ci sono due parole “Ge” e “Ming”, “Ge” significa eliminare e cancellare, ma significa anche cambiare e rinnovare, “Ming” significa la vita o il destino. Quando si usano le due parole insieme, ha un significato più intenso. Nella definizione ufficiale, nel 900 in Cina, solo la Rivoluzione di Xinhai, la Grande Rivoluzione e la Nuova Rivoluzione Democratica, si poterono essere chiamati “Ge Ming”, e tutte queste rivoluzioni sono invariabilmente accompagnate dalle enormi guerre distruttive e le violente tensioni sociali, la parola “Ge Ming” ha una relazione diretta con la violenza. La parola più delicata di “Ge Ming” è “Gai Ge”, significa la riforma. Ma secondo molti comunisti di estrema sinistra, la riforma è un segno di debolezza, la rivoluzione è molto meglio della riforma, perché sebbene ci sono i enormi sacrifici, la rivoluzione ha la capacità di raggiungere lo scopo rapidamente. Mao scrisse: “Solo con la rivoluzione si può realizzare il socialismo più veloce, si può realizzare il progresso storico.”2 I comunisti nel periodo di Mao

elevarono la parola “rivoluzione” ad un’altezza estrema. Gli amici si 1 Mao Z. , “Tenere la lotta di classe come il compito centrale”, La bandiera rossa, n.10 (1967), p.34 2 Mao Z. , Opere selezionate di Mao Zedong, vol.1, Un rapporto delle indagini sul movimento contadino a Hunan, Beijing, People’s Publishing House, 1991, p.44

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chiamarono “i compagni rivoluzionari”, ognuno dové avere lo “spirito rivoluzionario”, invece chiamare un persona come un “controrivoluzionario” fu la critica più severa. In questo contesto, quando Mao propose formalmente il nuovo movimento con il nome di “La Grande Rivoluzione Culturale Proletaria”, ci furono solo poche genti crederono che fosse inadeguato. Finché ci siano i nemici di classe, allora la rivoluzione sarebbe necessaria. A Mao non dispiaceva eliminare i suoi nemici e gli ostacoli usando i mezzi violenti, sperava di raggiungere i suoi grandi obiettivi attraverso una tale rivoluzione.

1.1 Dallo scoppio al culmine

Nel 10 novembre 1965, sotto l’ordine di Mao e con il progetto di Jiang Qing, la moglie di Mao, Yao Wenyuan, un’intellettuale di estrema sinistra, pubblicò il suo famoso articolo Rassegna del nuovo

dramma storico <Hai Rui si è licenziato dall’ufficio> 3nel Quotidiano Wenhui a Shanghai. Hai Rui si è licenziato dall’ufficio è un dramma

storico di Wu Han, chi fu uno storico e il vice sindaco di Pechino. Nell’articolo, Yao criticò Wu che utilizzò le cose antiche per satirizzare il presente, con il motivo di invertire il verdetto sul maresciallo Peng Dehuai4, Yao credé che l’essenza del dramma fu un

riflesso della lotta di classe nel campo ideologico. L’attacco a Wu Han fu considerato come la preparazione della rivoluzione culturale, e l’intervento di Mao Zedong portò una forte connotazione politica su quest’avvenimento.

All’inizio di febbraio 1966, il sostenitore di Wu Han, sindaco di Pechino, Peng Zhen, fondò il “gruppo di cinque persone della rivoluzione culturale”, redasse il profilo della discussione accademica corrente 5(cioè il cosiddetto il profilo di febbraio), provò a limitare la 3 Yao W., “Rassegna del nuovo dramma storico <Hai Rui si è licenziato dall’ufficio>”, Quotidiano Wenhui, 10 novembre 1965, p.2 4 Gruppo, Biografia di Peng Dehuai, vol.4, Beijing, Encyclopeida of China Publishing House, 2009, p.52 5 Song Y., “Documenti eretici” della rivoluzione culturale, vol.2, New York, Mirror Media Group, 2015, p.9

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critica solo nel campo accademico. Ma mentre Peng Zhen stava per pubblicare il profilo di febbraio, Jiang Qing, con il sostengo del maresciallo Lin Biao, tenne una conferenza di lavoro letterario della forza militare a Shanghai, dichiarò che nel campo culturale esisteva “una linea nera che era anti partito, anti socialista e anti pensiero di Mao”, chiamò a “cominciare una rivoluzione socialista sul fronte culturale”6.

Nel 4 maggio, l’ufficio politico del comitato centrale tenne una riunione allargata. Nel 16 maggio, la riunione allargata adottò

L’avviso del Comitato Centrale del Partito comunista cinese (cioè il

cosiddetto l’avviso di 516), criticò aspramente il profilo di febbraio, sottolineò: “ I rappresentanti della borghesia sono già entrati nel partito, nel governo, nell’esercito e nei circoli culturali, sono i revisionisti e controrivoluzionari, quando i tempi saranno maturi, prenderanno il potere, sostituiranno la dittatura del proletariato con la dittatura della borghesia”, “ I personaggi come Krusciov sono intorno a noi, i comitati di partito a tutti livelli devono essere pienamente consapevole di questo”, “Dobbiamo tenere alta la bandiera della rivoluzione culturale proletaria, esporre completamente la posizione reazionaria borghese di quelle cosiddette ‘autorità accademiche’ che in realtà sono anti partito e anti socialista, criticare completamente l’ideologia reazionaria borghese nell’accademia, nell’istruzione, nella stampa, nel settore della cultura e nell’industria editoriale, dobbiamo riprendere il potere di direzione”7. La riunione criticò Peng Zhen e il suo gruppo

con l’accusa di anti partito, decise di dimetterli dalle loro posizioni, abolì Il profilo di febbraio. La pubblicazione dell’avviso di 516 e l’abolizione del profilo di febbraio sono considerate come il segno dell’inizio della grande rivoluzione culturale. Durante la riunione, nel 18 maggio, il direttore di Quotidiano del Popolo, Deng Tuo si suicidò, 6 Anonimi, “Analisi della storia del gruppo centrale della rivoluzione culturale”, Lo studio della storia del partito comunista cinese, n.1 (2007), p.12 7 Kang S, Chen B, “L’avviso del Comitato Centrale del Partito comunista cinese”, Quotidiano del Popolo, 17 maggio 1966, p.1

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Kang Sheng, il sostenitore di Jiang Qing, prese in consegna e ristrutturò questo portavoce del partito comunista.

Nel 25 maggio, con l’ispirazione di Kang Sheng, una segretaria del dipartimento di filosofia dell’Università di Pechino, Nie Yuanzi, pubblicò il primo poster di grande carattere(Dazibao) nella mensa dell’università, criticò il comitato del partito dell’Università di Pechino e il comitato municipale di Pechino. Mao Zedong, chi prese già un sedile posteriore e stava a Hangzhou, elogiò che “ è il primo Dazibao di marxismo-leninismo della Cina”8. Nel 1 giugno, Mao

commentò: “Il testo integrale di questo articolo può essere trasmesso alla Xinhua News Agency, può essere pubblicato in tutti i giornali del paese, è molto necessario. L’università di Pechino è una fortezza reazionaria, possiamo romperla da questo Dazibao.” 9 Con

l’approvazione di Mao Zedong, alle ore 20 dello stesso giorno, il Radio Nazionale della Cina cominciò a trasmettere questo Dazibao. Il

Quotidiano del popolo pubblicò un editoriale di prima pagina con il

nome Spazzare tutti i mostri di tutte le descrizioni, chiamava tutti i popoli a partecipare la grande rivoluzione culturale proletaria, a sconfiggere gli esperti, gli intellettuali e le autorità di borghesia.10

Nel 28 maggio, il gruppo centrale della rivoluzione culturale è stato stabilito, il direttore fu Chen Boda, il consulente fu Kang Sheng, i vice direttori furono Jiang Qing e Zhang Chunqiao, i membri importanti furono Wang Li, Qi Benyu e Yao Wenyuan. Questo gruppo sostituì progressivamente l’ufficio politico del comitato centrale, diventò la struttura effettiva di comando della rivoluzione culturale. In agosto, Jiang Qing diventò la direttrice.

Perché la chiamata del Quotidiano del popolo, gli studenti delle università e dei licei di tutta la Cina cominciarono a ribellarsi contro il revisionismo, fondarono le innumerevoli organizzazioni di “guardia rossa” in breve tempo, si opposero ai comitati di partito

8 MacFarquhar R, Schoenhals M, Mao’s last revolution, Massachusetts, The Belknap Press, 2006, p.56 9 MacFarquhar R, Schoenhals M, ibid, p.58

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della scuola e i capi, attaccarono i dirigenti scolastici e gli insegnanti con la violenza, attaccavano anche gli organi di partito e di governo, i disordini sociali cominciò a comparire.

In questa situazione, ai primi di giugno, il presidente Liu Shaoqi tenne una riunione centrale, decise di inviare i gruppi di lavoro a tutte le scuole per guidare la rivoluzione, cercando di rallentare gli emozioni rivoluzionarie della società di base11. Inviare il gruppo di

lavoro per prendere in consegna le istituzioni subordinati che hanno i problemi fu una soluzione tradizionale di partito comunista cinese, però causò l’insoddisfazione di Mao. Nella società di base, i gruppi di lavoro di Liu prendevano le parti dei comitati di partito e repressero i ribelli, quindi causò naturalmente l’insoddisfazione dei ribelli militanti e suscitò molte contraddizioni. Sulla questione di come trattare il movimento dei ribelli, la divergenza tra Liu e il gruppo centrale della rivoluzione culturale era sempre più acuta, il gruppo centrale della rivoluzione culturale criticò che “i gruppi di lavoro in realtà stano alla posizione della borghesia, sono anti la rivoluzione proletaria”12. Nel 24 luglio, Mao tornò a Pechino, tenne la riunione

del comitato centrale e criticò Liu. Nel 26, la riunione decise di richiamare i gruppi di lavoro. In questo momento, nessuno poteva riconosce che il vero bersaglio di Mao fu Liu Shaoqi.

Nel 1 agosto, l’undicesima congresso del ottavo comitato centrale del partito comunista cinese è stato tenuto. Mao appoggiò la guardi rossa e i ribelli, criticò di nuovo i gruppi di lavoro, disse: “ è la repressione, è il terrore, questo terrore è dal centro”, i gruppi di lavoro “ sono della borghesia, sono anti proletariato”, “i mostri sono già tra noi”13. Nello stesso giorno, Mao scrisse l’articolo Bombardare il quartiere generale: un mio Dazibao, sottolineò che nel centro c’era un “quartiere generale di borghesia”, la riunione stava per attaccare Liu Shaoqi e il suo sostenitore, Deng Xiaoping, specialmente la loro 11 Gruppo, Cronaca di Liu Shaoqi, vol.2, Beijing, Central Literature Publishing House, 1996, p.560 12 MacFarquhar R, Schoenhals M, Mao’s last revolution, Massachusetts, The Belknap Press, 2006, p.48 13 Anonimi, Liu Shaoqi, Deng Xiaoping e i gruppi del lavoro nei primi anni della rivoluzione culturale, http://cpc.people.com.cn, 2006-11-14 [ultima cons. 2017-05-24]

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“linea sbagliata della soppressione delle masse e del colpo agli attivisti rivoluzionari”14.

Nel 7 agosto, Mao pubblicò un articolo, scrisse: “ In più di cinquanta giorni, alcuni compagni dirigenti, stavano nella posizione reazionaria della borghesia, realizzano la dittatura della borghesia, reprimono la vigorosa rivoluzione culturale proletaria, confondono il giusto e sbaglio, il bianco e nero, sopprimono i rivoluzionari, reprimono le diverse opinioni, attuano il terrore bianco, aumentano il prestigio della borghesia, distruggono l’ambizione del proletariato, sono estremo viziosi.”15

Nel 8 agosto, la riunione passò La decisione del Comitato centrale

del Partito comunista cinese sulla Grande Rivoluzione Culturale Proletaria (cioè il cosiddetto sedici articoli). Secondo la decisione,

l’obiettivo di questo movimento fu “distruggere quelli in potere della linea borghese, criticare quelle ‘autorità’ accademiche reazionarie della borghesia, criticare le ideologie della borghesia e delle tutte le classi sfruttatrici, riformare l’istruzione e la cultura, riformare tutte le sovrastrutture che non adatte alla base economica socialista, per agevolare il consolidamento e lo sviluppo del sistema socialista”, il partito doveva “sollevare coraggiosamente le masse, fare le masse educare se stessi durante il movimento”16.

Nel 12 agosto, Mao Zedong, Lin Biao, Zhou Enlai, Tao Zhu, Chen Boda, Deng Xiaoping, Kang Sheng, Liu Shaoqi, Zhu De, Li Fuchun, Chen Yun, furono eletti come i undici membri permanenti del comitato centrale. Lin Biao fu diventato il numero due del partito e il successore di Mao Zedong.

Nello stesso tempo della regolazione del leadership del partito, le guardie rosse stavano crescendo rapidamente. Già nel 13 giugno, il comitato centrale e il consiglio di stato emisero un annuncio, decisero che la registrazione di nuovi studenti del 1966 è stato

14 Mao Z, “Bombardare il quartiere generale: un mio Dazibao”, Quotidiano del Popolo, 5 agosto 1966, p.1 15 MacFarquhar R, Schoenhals M, Mao’s last revolution, Massachusetts, The Belknap Press, 2006, p.92 16 Il comitato centrale del partito comunista cinese, “La decisione del Comitato centrale del Partito

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rimandato dopo sei mesi, nel 18 giugno, il Quotidiano del Popolo pubblicò un editoriale: Migliorare completamente la rivoluzione

culturale, riformare completamente il sistema dell’istruzione, e il

ministero della pubblica istruzione decise di abolire il sistema di esame di ammissione, da allora, in più di dieci anni le università della Cina non potevano ammettere nuovi studenti normalmente, quindi gli studenti dei licei e delle scuole medie persero la necessità di continuare la loro formazione.17 Un grande numero di giovani fuori

dalla scuola fornì le adeguate risorse umane per l’espansione delle guardie rosse.

Perché il sostegno del “ribellarsi è giustificato” di Mao, la soluzione per controllare la situazione dei comitati di partito e i governi a tutti i livelli, ora poteva essere considerata come la soppressione della rivoluzione, quindi abolirono completamente il controllo delle guardie rosse. Dall’agosto, un grande numero degli “studenti rivoluzionari” andavano alle grandi città come Pechino e Shanghai per la “rivoluzione”. Nel 12 agosto, il gruppo centrale della rivoluzione culturale sperava di convincere gli studenti a tornare al luogo di residenza, ma Mao non era d’accordo, invece decise di incentivare il movimento delle guardie rosse, e dispose l’incontrato personalmente con le guardie rosse che erano a Pechino18.

Nel 18 agosto, Mao e Lin Biao incontrarono le guardie rosse da tutto il paese nella piazza Tiananmen. Fino a novembre, Mao incontrò le guardie rosse ripetutamente, e ricevé un bracciale rosso dal rappresentante delle guardie rosse, questo comportamento di Mao diventò il simbolo potente del sostegno del movimento delle guardie rosse. Da allora, il movimento sviluppò rapidamente, la Cina entrò nel caos.

Le guardie rosse distribuivano i volantini, affiggevano il Dazibao , partecipavano i dibattiti, i radicali invece cominciavano a

17 Anonimi, “Migliorare completamente la rivoluzione culturale, riformare completamente il sistema

dell’istruzione”, Quotidiano del Popolo, 6 giugno 1966, p.2

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sequestrare i beni, battere le persone, distruggere gli oggetti. Attaccavano i templi, le chiese e i monasteri con il nome di “distruggere i quattro vecchi”19, fracassavano le reliquie storiche,

bruciavano i libri antichi. Le guardie rosse attaccavano anche gli studiosi e gli intellettuali famosi. Un grande numero degli studiosi e degli intellettuali fu stato picchiato, maltrattato e insultato, causando molti omicidi e suicidi. Nello stesso tempo, le guardie rosse cominciavano il “grande collegamento”, in realtà il grande collegamento fu una sfida al sistema di registrazione delle famiglie della Cina. Nel 5 settembre, il comitato centrale del partito emanò un annuncio che il governo centrale sovvenzionava le guardie rosse per venire a Pechino per la rivoluzione. Questo annuncio incoraggiò i più giovani a partecipare le guardie rosse.

Ai primi di ottobre, il comitato centrale decise di non guidare più il movimento. Con l’idea della “rivoluzione senza il comitato”, nei settori industriali e agricoli, si cominciavano a ribellarsi. Per superare gli ostacoli del movimento, il comitato centrale tenne una riunione con il tema della “critica della linea reazionaria della borghesia”. Durante la riunione, Liu Shaoqi e Deng Xiaoping sono stati caratterizzati come i rappresentati della “linea reazionaria della borghesia”, e fecero le autocritiche che sono state pubblicate a tutto il paese. Nella riunione, Lin Biao e Chen Boda fecero i discorsi, definirono le diverse opinioni come una lotta tra due linee. Dopo la riunione, il massiccio movimento della “critica sulla linea reazionaria della borghesia”20 fu cominciato. Il gruppo centrale della rivoluzione culturale guidò l’attacco verso gli organi del partito e del governo a tutti i livelli. Il Dazibao di “Abbattere Liu Shaoqi” e di attaccare Deng Xiaoping furono apparsi sulla strada, anche nel muro della residenza di Liu Shaoqi si vedeva un grande striscione “Abbattere Liu Shaoqi, il Krusciov della Cina!”21 Molti quadri dirigenti sono stati attaccati,

19 MacFarquhar R, Schoenhals M, Mao’s last revolution, Massachusetts, The Belknap Press, 2006, p.117 20 Anonimi, La caduta di Liu Shaoqi, http://history.people.com.cn, 2007-02-07 [ultima cons. 2017-05-24] 21 ibid

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tanti organi del governi smisero a lavorare, la Cina entrò in un caos senza precedenti.

Nel novembre, a Shanghai, un operaio di solo trent’anni, Wang Hongwen, fondò il “Comando generale ribelle degli operai rivoluzionari di Shanghai” che sostituì subito tutte altre organizzazioni delle guardie rosse. Nel 3 gennaio 1967, Zhang Chunqiao e Yao Wenyuan andarono a Shanghai da Pechino, con il loro sostegno, Wang Hongwen prese il potere del partito e del governo di Shanghai, gli ex dirigenti di Shanghai invece furono stati denunciati. Questo avvenimento si chiamava “la tempesta di gennaio”, causando il movimento di “prendere il potere” del tutto paese. Mao elogiò questo movimento, il Quotidiano del popolo pubblicò il Messaggio di congratulazioni 22del comitato centrale di

Shanghai.

Nel 11 gennaio, con il nome del comitato centrale, del consiglio di stato e della commissione militare centrale, il gruppo centrale della rivoluzione culturale pubblicò un messaggio di congratulazioni a tutti gli organi ribelli di Shanghai. Nei seguiti giorni, il Quotidiano del

popolo pubblicò una serie degli editoriali, per il sostegno di

“prendere il potere” a Shanghai. Nel 13 gennaio, il comitato centrale e il consiglio di stato pubblicò La decisione per rafforzare il lavoro di

sicurezza pubblica durante la grande rivoluzione culturale proletaria,

scrisse: “Chiunque che attacca il grande leader presidente Mao e il suo stretto alleato Lin Biao, è il controrivoluzionario, dovrebbe essere portato alla giustizia”23. Nel 23 gennaio, secondo la proposta

di Mao, il comitato centrale, il consiglio di stato e la commissione militare centrale pubblicò La decisione di sostenere decisivamente le

masse rivoluzionarie di sinistra del PLA, chiese ogni sede della

commissione militare centrale, tutti i rami militari locali, devono mandare da un terzo a due terzi delle persone rispetto al caso, per il

22 Anonimi, “Messaggio di congratulazioni”, Quotidiano del Popolo, 9 gennaio 1966, p.1

23 Gruppo, “La decisione per rafforzare il lavoro di sicurezza pubblica durante la grande rivoluzione

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lavoro di sostenere le masse di sinistra, i contadini e gli operai, il lavoro del controllo militare e il lavoro di addestramento militare.24

Questa decisione fu il simbolo che il PLA partecipò ufficialmente alla rivoluzione culturale.

In molte regione e le città, le masse rivoluzionarie presero il potere e fondarono i comitati della rivoluzione. Ma questi comitati della rivoluzione non ebbero la capacità di adempiere alle funzioni degli organi governativi originali, quindi causò l’anarchia della maggiore parte della Cina. Perché non ci furono i principi e le regole chiare, ci sono state molte situazioni assurde. Per esempio, nello stesso giorno, ci furono tre diversi gruppi delle masse rivoluzionarie presero il potere di Pechino uno dopo l’altro; nella regione di Heilongjiang, il direttore del comitato della rivoluzione dopo il preso di potere, fu la stessa persona chi era il ex primo segretario del comitato reginale del partito; un ministero centrale fece anche un’applicazione per essere preso il potere. Dopo circa venti mesi dei sconvolgimenti sociali e delle lotte intricate per il potere, in tutte le regioni, le città, sono stati fondati i comitati della rivoluzione. Il comitato della rivoluzione ebbe il potere sia del partito sia del governo, realizzare un sistema alto concentrato di unità del partito e governo.

Però in locale, il movimento di “prendere il potere” rese i gravi scontri tra le diverse fazioni. Le fazioni ribelli lottavano per il potere, causando numerose dispute e conflitti, alla fine facevano ricorso alla violenza, si chiama “Wudou”(la lotta militare). Nel 22 luglio 1967, Jiang Qing propose l’idea di “Offensiva con la penna e difensiva con la spada”25, incoraggiò le guardie rosse a prendere il potere di PLA. Da

allora, gli eventi di attaccare l’esercito, di saccheggiare le armi, continuavano a verificarsi, la lotta militare diventò sempre più sanguinosa.

24 Gruppo, “La decisione di sostenere decisivamente le masse rivoluzionarie di sinistra del PLA”, People’s

Liberation army daily, 23 gennaio 1966, p.3

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Nella lotta del potere centrale, Jiang Qing e Chen Boda scelsero Tao Zhu, chi fu il numero quarto del centro e stava aiutando Zhou Enlai per mantenere l’ordine sociale e l’ordine di produzione, come il bersaglio da attaccare. Mao acconsentì l’attacco a Tao Zhu, però criticò lo stesso Jiang Qing e Chen Boda, chiese loro a fare l’autocritica. La critica da Mao fu la prima battuta d’arresto importante dei membri del gruppo centrale della rivoluzione culturale, alcuni anziani insoddisfatti del partito decisero a combattere. Nel 11 e 16 febbraio 1967, Zhou Enlai tenne due riunioni centrali senza Mao, nelle riunioni, Chen Yi, Ye Jianying, Tan Zhenlin e altri sette anziani più importanti fecero i discorsi molto duri contro il movimento ribelle, e aprirono l’acceso dibattito con Zhang Chunqiao. Dopo le riunione, Zhang Chunqiao, insieme Yao Wenyuan e Wang Li, incontrarono Jiang Qing chi era assenza per la malattia, e poi fecero il rapporto su questi discorsi a Mao. Mao credeva che il comportamento degli anziani era fondamentalmente contrario alla rivoluzione culturale, decise di sospenderli dal loro incarico. Questo avvenimento fu stato chiamato da Zhang Chunqiao come il “controcorrente di febbraio”. Senza questi anziani del partito, il consiglio di stato e il comitato centrale del partito non poteva funzionare normalmente più, il gruppo centrale della rivoluzione culturale in realtà sostituì il posto del comitato centrale del partito. Dopo Tao Zhu, Jiang Qing e Lin Biao iniziarono l’attacco totale a Liu Shaoqi. Il Quotidiano del popolo pubblicò una serie degli articoli, chiamava Liu come il “Krusciov della Cina”26. Per esempio, in un

articolo con il nome di La dittatura del proletariato e il traditore

Krusciov della Cina del 27 agosto, scrisse: “Si tratta di una lotta di

classe per la vita e la morte. Questa è una lotta tra il proletariato e il piccolo gruppo della linea del capitalismo nel partito, è una lotta tra il quartier generale del proletariato e della borghesia. Il capo della borghesia è il Krusciov della Cina, pone la teoria controrivoluzionaria,

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organizza i movimenti controrivoluzionari, è il capo di tutte le forze reazionarie.”27 In un altro articolo con il nome di La natura della linea reazionaria di borghesia è che prende la via del capitalismo del

30 agosto, scrisse: “ Il Krusciov della Cina reprime il movimento del popolo, restaura il capitalismo… mira alla quartiere generale del proletariato… si oppone freneticamente al nostro grande leader presidente Mao… prova a combattere con il proletariato con i suoi serventi. Questa è la lotta tra la linea del socialismo e la linea del capitalismo!”28

Dal 13 al 31 ottobre 1968, nella dodicesima sessione plenaria del ottavo comitato centrale, Jiang Qing, Kang Sheng proposero la recessione del avvenimento di Liu Shaoqi, la sessione condannò Liu come il “traditore”29, espulse Liu dal partito, e abolì tutte sue cariche sia del partito sia del governo. Liu morì un anno dopo. Nel dicembre, considerando il difficile controllo dei giovani, Mao emise un’istruzione: “i giovani devono andare alle zone rurali, per la rieducazione dai contadini poveri”30, così espulse i giovani dalla città,

per eliminare i rischi della sicurezza. Il movimento di “giù alla campagna” iniziò, e il movimento delle guardie rosse si fermò.

1.2 La continua confusione e la fine

Nel 1 aprile 1969, il nono congresso nazionale del partito comunista cinese fu stato tenuto. Il vice presidente del comitato centrale Lin Biao fece il rapporto politico. Il nucleo del rapporto fu che “continuare la rivoluzione culturale sotto la dittatura del proletariato”. Il rapporto riconobbe “la grande rivoluzione culturale”, dichiarò “è una vera rivoluzione proletaria, è uno nuovo contributo 27 Anonimi, “La dittatura del proletariato e il traditore Krusciov della Cina”, Quotidiano del popolo, 27 agosto 1967, p.2 28 Anonimi, “La natura della linea reazionaria di borghesia è che prende la via del capitalismo”, Quotidiano del popolo, 30 agosto 1967, p.1 29 Anonimi, “Lacchè dell’imperialismo, del revisionismo, del controrivoluzionario”, Quotidiano del popolo, 27 novembre 1968 30 Mao Z, la prefazione di La onda del socialismo nelle zone rurali cinesi, Beijing, People’s Publishing House, 1956, p.2

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alla teoria di marxismo-leninismo”, disse “la rivoluzione ha distrutto il quartiere generale del traditore Liu Shaoqi, ha distrutto il loro complotto per restaurare il capitalismo”31. Nel congresso, furono

stati eletti i nuovi membri del comitato centrale. Lin Biao, Jiang Qing e i membri importanti del gruppo centrale della rivoluzione culturale entrarono quasi tutti nel comitato centrale. Il congresso passò anche un nuovo articolo della “costituzione del partito” che “il vice presidente del comitato centrale Lin Biao, è il successore del partito”32. Il presidente Liu Shaoqi già fu stato battuto, il posto del

presidente era vuoto, Zhou Enlai continuò a mantenere il suo terzo posto del partito e a servire come il primo ministro.

Dopo il nono congresso, il potere e lo stato di Lin Biao raggiunsero il suo picco. Tuttavia, il nemico comune Liu Shaoqi già fu stato rovesciato, il conflitto tra Lin Biao e Jiang Qing sviluppava rapidamente. E sulla questione di mantenere o cancellare il posto di presidente, ci fu un serio disaccordo tra Lin e Mao, Mao non confidava Lin più come prima. In una riunione, fu successo un grave conflitto tra il gruppo di Lin e Zhang Chunqiao, ma Mao decise di proteggere Zhang, invece criticò Chen Boda, il membro più importante del gruppo di Lin, questo fu il simbolo che il rapporto tra Mao e Lin stava per deteriorarsi, Mao cominciò a indebolire il potere di Lin. Sui fattori personali, anche se Lin fu molto più giovane di Mao, ma perché la ferità dalla guerra, lo stato di saluti di Lin era molto male. Lin Biao, con la sconfitta, si accorse già che il suo posto del partito stava per cadere. Per una serie delle considerazioni, Lin Biao e il suo figlio Lin Liguo, insieme ai loro aiutanti di fiducia, fondarono una segreta organizzazione con il nome di “la flotta combinata”. Elaborarono il famoso progetto 571(perché la pronuncia di 571 in cinese è simile alla ‘rivolta militare’). Nel progetto scrisse: “una nuova lotta per il potere è inevitabile, dobbiamo prendere noi il

31 Lin B, Il rapporto nel nono congresso nazionale del partito comunista cinese, http://cpc.poeple.com.cn 32 Il comitato centrale, La costituzione del partito comunista cinese del 1969, http://cpc.poeple.com.cn

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leadership della rivoluzione”33. Il piano di Lin fu quello di utilizzare

la forza militare di Air Force per prendere il potere, in caso del successo, allora potesse prendere il potere del tutto il paese, in caso del fallimento, potesse controllare una parte della Cina. Tuttavia, il piano di Lin Biao non diventò la realtà, il suo colpo fu stato fallito. Nel 13 settembre 1971, Lin fuggì in aereo, morì nello schianto in Ondorhaan, Mongolia. L’evento di 913 dichiarò il fallimento della teoria e della pratica della rivoluzione culturale.

La morte di Lin Biao fu un grande colpo a Mao, la sua condizione fisica si deteriorò fortemente. Nel settembre 1972, Mao trasferì Wang Hongwen da Shanghai a Pechino, e sembra ebbe l’intenzione di sceglierlo come il suo nuovo successore. Nella decima sessione plenaria del partito comunista cinese del 1973, Wang diventò il numero due del partito e il vice presidente del comitato centrale. In questa sessione, Mao Zedong, Wang Hongwen, Ye Jianying, Zhu De, Li Desheng, Zhang Chunqiao, Zhou Enlai, Kang Sheng, Dong Biwu furono stati eletti i membri permanenti del comitato centrale. Da allora, la famosa “banda dei quattro” (Jiang Qing, Zhang Chunqiao, Wang Hongwen e Yao Wenyuan) fu stata formata. La sessione cancellò l’articolo di “Lin come il successore”34 dalla costituzione del

partito, ma continuò ad affermare la “Rivoluzione culturale” e sottolineò che “una tale rivoluzione sarà effettuata di nuovo in futuro.”35 Il comitato centrale del partito decise di revocare la

Commissione militare che fu sotto controllo di Lin Biao, invece fondò la Riunione ufficiale della commissione militare centrale con Ye Jianying come il presidente. Il comitato centrale decise anche di effettuare il movimento di “rettifica e di criticare Lin” in tutto il paese per esporre e criticare i atti criminali del gruppo di Lin Biao e riabilitare il “Controcorrente di febbraio”. A marzo, Deng Xiaoping riprese la sua posizione del vice presidente del Consiglio di stato.

33 Ding K, “Evento del 913”, Lo studio e la discussione, Henan university press, n.2 (2007), p.16 34 Il comitato centrale, La costituzione del partito comunista cinese del 1973, http://cpc.poeple.com.cn 35 ibid

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A qual tempo, L’Unione Sovietica pubblicò una serie di lavori e documenti specializzati a propagandare il confucianesimo e anti-legalismo, dissero che la dottrina di Confucio conteneva “il pensiero democratico” e criticarono il legalismo come il “anti-umanismo”36. Nel luglio 1973, Mao Zedong disse in una

conversazione che sia Lin Biao che il Kuomintang furono tutti Adorare Confucio. Nel 24 gennaio 1974, il Quotidiano del popolo pubblicò l’articolo con il titolo di Il fantasma di Confucio e il sogno di

nuovo zar: commento sullo spettacolo spregevole del rispetto di Confucio e anti-legalismo del revisionismo sovietico, sottolineò che

l’essenza del rispetto di Confucio e anti-legalismo del revisionismo sovietico fu contro la Cina, e Lin Biao, la “super spia” dell’Unione Sovietica, mentre lusingava il Confucio, tramando una congiura controrivoluzionaria del colpo di Stato sotto l’aiuto del revisionismo sovietico37. Il “Quotidiano del popolo” pubblicò anche un editoriale

con il titolo di Continuare la lotta di criticare Lin e Confucio, scrisse che Lin voleva attaccare la filosofia marxista della lotta con il confucianesimo, voleva attaccare la lotta contro il revisionismo, voleva arrendersi al revisionismo sovietico, voleva la Cina diventare una colonia dell’impero socialista del revisionismo sovietico38.

Nel gennaio 1974, con l’approvazione di Mao Zedong, il comitato centrale inoltrò Lin Biao e il confucianesimo che a cura di Jiang Qing a tutti i membri del comitato. Mao diede la sua istruzione: “questo documento, è molto utile per continuare a criticare l’essenza dell’estrema destra di Lin Biao, per continuare la critica sul pensiero del rispetto di Confucio e anti-legalismo, per continuare a rafforzare le istruzioni ideologiche e politiche.”39 Quindi secondo le istruzioni

di Mao, Jiang Qing effettuò il movimento di “criticare Lin e Confucio”. All’inizio Jiang Qing denominò il movimento “criticare Lin, Confuzio e 36 Gruppo, Le collezioni degli articoli anticinese del revisionismo sovietico, Beijing, Joint Publishing, 1973, p.84 37 Anonimi, “Il fantasma di Confucio e il sogno di nuovo zar”, Quotidiano del popolo, 24 gennaio 1974, p.4 38 Anonimi, “Continuare la lotta di criticare Lin e Confucio”, Quotidiano del popolo, 2 febbraio 1974, p.2 39 Mao Z, “Lin Biao e il suo confucianesimo”, La bandiera rossa, n.1 (1974), p.6

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Zhou Gong”40, Zhou Gong è un personaggio storico chi abbia lo stesso

cognome con Zhou Enlai. Dopo la morte di Lin, Zhou divendò l’ostacolo più importante della banda dei quattro per ottenere il potere supremo, lui fu il vero bersaglio di Jiang Qing. Ma questa volta, Mao non era d’accordo con Jiang, perché il suo motivo fu quel di mantenere la razionalità della rivoluzione culturale con la propaganda dello spirito rivoluzionario del legalismo e con la critica del conservatorismo del confucianesimo, non voleva criticare Zhou che potesse condurre ad ulteriori confusioni, quindi fece una disposizione restrittiva sul movimento di “criticare Lin e Confucio”, disse che: “è meglio con la stabilità e unità”, “ora dobbiamo impegnarsi a sviluppare l’economia nazionale.”41

In ottobre, il comitato centrale pubblicò l’avviso del Quarto Congresso Nazionale del Popolo. Siccome Zhou Enlai fu malato gravemente e si ricoverò in ospedale, “la banda dei quattro” pensò che ci fosse la possibilità di cogliere più potere e di stabilire il proprio “gabinetto”. Ma Mao Zedong propose Deng Xiaoping come il primo vice ministro del Consiglio di Stato, quindi “la banda dei quattro” fu estremamente insoddisfatti e lanciò un attacco a sorpresa a Deng Xiaoping alla riunione dell’ufficio politico centrale, fece un rapporto che accusava Zhou e Deng a Mao con il nome di Wang Hongwen. Però Mao criticò subito Wang Hongwen, riaffermò che “il primo ministro è sempre il primo ministro” 42 e propose

ulteriormente Deng Xiaoping come il vicepresidente della Commissione Militare Centrale e il capo dello stato maggiore di PLA, ciò rese un colpo forte a Jiang Qing. Anche se Mao Zedong sostenne Deng Xiaoping sui lavori quotidiani del partito e dello stato, credé ancora che la “rivoluzione culturale” fosse corretta, per chiarire la necessità di continuare la “rivoluzione culturale”, nel febbraio 1975, Mao pubblicò l’articolo Lottare per il consolidamento della dittatura 40 Anonimi, “Il confucianesimo a Mosca”, La bandiera rossa, n.1 (1974), p.19 41 Pang X (a cura di), La biografia di Mao Zedong, vol.2, Beijing, Central Literature Publishing house, 2003, p.1550 42 Pang X, ibid, p.1567

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del proletariato nel Quotidiano del Popolo.

Il 1976 fu l’anno chiave della “rivoluzione culturale”. Zhou Enlai morì il 8 gennaio, ma le attività di lutto furono soppresse. “La banda dei quattro” credé che non ci furono più gli ostacoli, iniziò a attaccare Deng Xiaoping, effettuò il movimento di “criticare Deng, contrattaccare la tendenza di deviazione-verdetti del destra-deviazione” con l’approvazione di Mao Zedong. Ma Mao non nominò nessuno dei quattro il primo ministro, scelse invece Hua Guofeng per essere il primo ministro ad interim.

Alla fine di marzo, a Nanchino scoppiò un movimento di commemorare Zhou Enlai, sostenere Deng Xiaoping e opporsi alla “banda dei quattro”, e si diffuse rapidamente a tutto il paese. Il 4 aprile 1976, il festival di Ching Ming, i popoli di Pechino si riunirono nella piazza Tiananmen spontaneamente per commemorare la morte di Zhou Enlai e protestarono contro “la banda dei quattro”. Le genti incollarono gli elogi funebri nel monumento e deposero le corone funebri spontaneamente, e alcuni incollarono anche gli articoli che criticavano direttamente “la banda dei quattro”. Fino al 5 aprile, ci furono più di 2 milioni persone che vennero alla piazza. A causa della paura che qualcuno desse fuoco alle corone che intorno al monumento, la polizia le prese di notte, ma ispirò l’antagonismo e le genti cominciarono a bruciare gli automobili e i palazzi. “La banda dei quattro” proibì alle genti di andare alla piazza, ordinò la folla sulla piazza di andare via e comandò la milizia di arrestare le genti chi non volevano lasciare la piazza. Questo evento fu poi chiamato “l’avvenimento di Tiananmen di 5 aprile” e fu definito da Mao come un’attività controrivoluzionaria43. Mao accusò Deng Xiaoping di

comandare dietro il sipario, destituì la carica di Deng Xiaoping e nominò Hua Guofeng il primo ministro del Consiglio di Stato e il primo vice presidente del Comitato centrale del partito.

Mao morì nel 9 settembre 1976, e non scelse il suo erede. A quel

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momento, i comitati permanenti dell’ufficio politico centrale furono rimasti solo Hua Guofeng, Wang Hongwen, Ye Jianying e Zhang Chunqiao, quindi “la banda dei quattro” cominciò a eseguire la propaganda dell’opinione pubblica, speravano di ottenere il potere supremo.

Nel 16 settembre, “la banda dei quattro” pubblicò l’editoriale con il titolo di Il presidente Mao vivrà sempre nei nostri cuori su

Quotidiano del popolo, su Giornale dell’esercito della liberazione e su La bandiera rossa, nell’articolo falsificò una cosiddetta ultima parola

di Mao di “seguire sempre la politica stabilita”. Scrisse: “Il presidente Mao è andato via da noi, ma il suo pensiero illuminerà per sempre e la sua linea rivoluzionaria si è radicata profondamente nei nostri cuori, ci sono i successori della sua causa rivoluzionaria”, “Il presidente Mao ci ha chiesto di ‘seguire sempre la politica stabilita ’, ora dobbiamo continuare la lotta di ‘criticare Deng, contrattaccare la tendenza di deviazione-verdetti del destra-deviazione’, dobbiamo consolidare e sviluppare i risultati della vittoria della grande rivoluzione culturale proletaria.”44 Dopo la pubblicazione di questo

editoriale, Jiang Qing disse: “Il centro del lavoro di propaganda è quel di propagandare ripetutamente ‘seguire sempre la politica stabilita ’ del presidente Mao.”45 Con le istruzioni di Yao Wenyuan, dal 17

settembre al 30 settembre, il Quotidiano del popolo, il Quotidiano

dell’illuminismo, La bandiera rossa, il Giornale della liberazione, il Giornale Wenhui e il Apprendimento e critica pubblicarono 236

articoli e notizie per propagandare il “seguire sempre la politica stabilita”. Il titolo della prima pagina del Giornale Wenhui del 21 settembre fu “La classe operaia di Shanghai sostiene fortemente il ‘seguire sempre la politica stabilita ’ del presidente Mao”, il titolo principale del Quotidiano della liberazione del 24 settembre fu “Le forze militari e la milizia a Shanghai seguirono sempre la politica

44 Anonimi, “Il presidente Mao vivrà sempre nei nostri cuori”, La bandiera rossa, 16 settembre 1976, p.1 45 Anonimi, Il “seguire sempre la politica stabilita” della “banda dei quattro”,

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stabilita del presidente Mao”. Nel 4 ottobre, il Quotidiano

dell’illuminismo pubblicò un articolo con il titolo di “Seguiamo

sempre la politica stabilita del presidente Mao”, scrisse: “Il ‘seguire sempre la politica stabilita ’ è la sintesi e il riassunto profondo del presidente Mao sul nostro partito per il movimento comunista”, “deformare la politica stabilita del presidente Mao, è il tradimento del marxismo, del socialismo, della grande dottrina della dittatura del proletariato”, “Qualsiasi capo del revisionismo, chi abbia il coraggio di deformare la politica stabilita del presidente Mao, non avrebbe assolutamente una buona fine.”46

Ma nel 6 ottobre, il primo ministro Hua Guofeng, con il supporto di Ye Jianying e Wang Dongxing chi fu il capo della guardia di Mao, ordinò le guardie di Mao di arrestare tutti i membri della “banda dei quattro”, e mandò i gruppi di lavoro alle stampe per prendere la propaganda. Il giorno dopo, il comitato centrale del partito nominò Hua Guofeng il presidente. Questo avvenimento fu chiamato il “distruggere la banda dei quattro” e la grande rivoluzione culturale finì finalmente.

Nel luglio 1977, la terza sessione plenaria del decimo comitato centrale del partito comunista cinese passò la “Decisione sul gruppo anti-partito di Wang Hongwen, Zhang Chunqiao, Jiangqing e Yao Wenyuan”47, espulse i quattro dal partito per sempre e destituì tutte

le loro cariche. La sessione passò anche “La decisione di ripristinare la posizione di Deng Xiaoping”, nominò Deng il vice presidente del comitato centrale, il primo vice ministro del consiglio di stato, il vice presidente della commissione militare centrale e il capo dello stato maggiore di PLA.

Nell’undicesimo congresso del partito comunista cinese del agosto 1977, Hua Guofeng annunciò che la “ ‘prima’ rivoluzione culturale” finì con la vittoria, trattò la rivoluzione culturale con un

46 Anonimi, “Seguiamo sempre la politica stabilita del presidente Mao”, Quotidiano dell’illuminismo,

4 ottobre 1976, p.2

47 Il comitato centrale, La decisione sul gruppo anti-partito di Wang Hongwen, Zhang Chunqiao, Jiangqing e

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atteggiamento positivo, continuò a sottolineare la “lotta di classe come il legame chiave”, disse: “la vittoriosa fine della prima rivoluzione culturale non è mai la fine della lotta di classe, non è mai la fine della rivoluzione sotto la dittatura proletaria”. Hua Guofeng propose l’idea di “two whatevers”, cioè “risolveremo fermamente tutte le decisioni politiche che il presidente Mao ha fatto e seguiamo senza riserve tutte le istruzioni che il presidente Mao ha dato”48. Nel maggio 1978, Deng Xiaoping pubblicò il famoso articolo che scritto da Hu Fuming chi fu un professore di filosofia dell’università di Nanchino, con il titolo di La pratica è l’unico criterio per verificare la verità nel Quotidiano dell’illuminismo,49 a criticare e negare l’idea di “two whatevers” di Hua Guofeng.

La terza sessione plenaria dell’undicesimo congresso del comitato centrale del 18 dicembre 1978 fu un importante punto di svolta nella storia cinese dopo Mao. Deng Xiaoping propose l’idea di “emancipare le mente, cercare la verità dai fatti”50. Durante la sessione, Hua

Guofeng fece l’autocritica e ammise i propri errori di “two whatevers”. La sessione in realtà stabilì la leadership di Deng Xiaoping. Nel settembre 1980, Hua Guofeng si dimise la sua carica del primo ministro del consiglio di stato, Deng Xiaoping diventò il reale leader della Cina e il suo periodo cominciò.

Nel novembre 1980, il comitato centrale istituì un tribunale speciale, iniziò a processare “i gruppi controrivoluzionari” di Lin Biao e Jiang Qing. Nel gennaio 1981, il tribunale condannò Jiang Qing e Zhang Chunqiao a morte, sospesi per due anni, condannò gli altri a prigionia di vita o a reclusione. Jiang Qing si suicidò nel suo appartamento durante il trattamento medico il 1991. Nel 27 giugno 1981, la sesta sessione dell’undicesimo congresso del comitato centrale passò “la decisione sui problemi storici del partito sin dalla fondazione della repubblica” e negò ufficialmente la grande

48 Hua G, “Studiare I documenti e tenere la chiave”, Quotidiano del popolo, 7 febbraio 1977, p.3

49 Hu F, “La pratica è l’unico criterio per verificare la verità nel Quotidiano dell’illuminismo”, Quotidiano

dell’illuminismo, 11 maggio 1978, p.1

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rivoluzione culturale. Capitolo 2 : I motivi e lo scopo della “rivoluzione culturale” di Mao Zedong

Secondo il punto di vista ufficiale cinese, lo scopo della “rivoluzione” di Mao è sublime ma idealizzato, il suo motivo è quello di evitare il ripristino del capitalismo, di mantenere la purezza del partito e di cercare la propria maniera di costruire il socialismo cinese. Ma la sua valutazione della situazione politica del partito e dello stato era completamente sbagliata. Mao credeva che nel comitato centrale del partito esistesse il revisionismo, il partito e lo stato si trovassero di fronte al reale pericolo del restauro del capitalismo, lui doveva prendere una misura decisiva a mobilitare completamente le masse e lanciare la “guerra popolare” per esporre il lato oscuro del partito e dello stato, per riprendere il potere dal così detto “roaders capitalisti”. Invece secondo gli avversari di Mao, l’essenza della grande rivoluzione culturale è una lotta politica, un contrattacco di Mao per riprendere la sua autorità personale perché la sua avarizia del potere. Per esempio, Chiang Kai-shek, il nemico eterno di Mao, ha scritto: “ Solo la lotta del potere è vera, i resti sono falsi,” “nella Cina continentale, dopo il fallimento della cosiddetta la linea generale della rivoluzione proletaria, del grande balzo in avanti, del comune del popolo, delle tre bandiere rosse, oggi, il cosiddetto

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‘marxismo-leninismo’ è diventato ‘Mao Zedongismo’; la cosiddetta ‘lotta di classe’ è diventata la lotta per eliminare il dissenso di Mao Zedong nel partito; la cosiddetta ‘rivoluzione sociale’ è diventata ‘la rivoluzione culturale’ del pensiero di Mao Zedong Che danneggia il popolo, distrugge la nazione, avvelena la società”, “in realtà, (Mao) vuole distruggere la cultura cinese, eliminare gli intellettuali e distruggere la civiltà moderna, vuole dominare l’Asia e il mondo con la sua arma magica di ‘guerra popolare’, come Hitler di venti anni fa.”51 I commenti di “Storia cinese di Cambridge” sono relativamente

equi e romantici: “ Mao’s restless quest for revolutionary purity in a postrevolutionary age provided the motivation for the Cultural Revolution, his unique charismatic standing in the Chinese Communist movement gave him the resources to get it under way, and his populist faith in the value of mass mobilization lent the movement its form. Mao’s breadth of vision and his ability to shape the destiny of 800 milion Chinese are the elements of myth, producing a man who appears larger than life. But, as in classical tragedy, these seemingly heroic elements were, in the end, fatally flawed. Mao’s quest for revolutionary purity led him ti exaggerate and misappraise the political and social problems confronting China in the mid-1960s. His personal authority gave him enough power to unleash potent social forces, but not enough power to control them. And his confidence that the masses, once mobilized, would be the salvation of the country proved woefully misplaced as the mass movement degenerated into violence, factionalism, and chaos. The Cultural Revolution, which Mao hoped would be his most significant and most enduring contribution to China and ti Marxism-Leninism, instead became the monumental error of his latter years.”52

51 Chiang k, “Una lettera per i comunisti cinesi”, Huanghuagang, n.10 (1966), p.4

52 MacFarquhar R, Fairbank J, The Cambridge history of China, vol.15, Cambridge, Cambridge University

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2.1 I motivi storici e politici

La cosa più sconvolgente della Rivoluzione culturale, forse sia quella che Mao Zedong, il leader supremo, mobilitò le masse dei classi inferiori a ribellarsi, avviò un’enorme “rivoluzione” a distruggere le organizzazioni del partito e dello stato che sono state costruite con grande difficoltà. Come un l’idealista della fede comunista, Mao ebbe una grande divergenza con Liu Shaoqi e molti veterani del partito. Mao ritenne che sia necessario a continuare la rivoluzione, a distruggere la classe e la proprietà privata, fino la morta dello stato e la realizzazione del comunismo53. Ma Liu Shaoqi e

molti funzionari crederono che la rivoluzione ebbe già successo, nel caso della Cina a quel momento, la cosa più importante fu che a stabilizzare l’ordine e a sviluppare l’economia, quindi la democrazia e l’economia di mercato capitalista furono le scelte migliori54. Mao fu

assolutamente impossibile d’accordo su questa visione, chiamò Liu e questi funzionari come “i democratici del partito”, “i roaders capitalisti”. Però Liu ebbe una posizione molto alta nel partito e nello stato, ottenne il sostegno dei funzionari governativi a quasi tutti i livelli, diventò naturalmente l’ostacolo più grande agli sforzi di Mao per l’attuazione del socialismo. Per rimuovere questo ostacolo, Mao ebbe bisogno dell’aiuto delle forze di terze parti, scelse “le masse rivoluzionarie” (Jiang Qing e i gruppi radicali) e l’esercito (Lin Biao) come la sua alleanza, e con i loro sostegni, Mao avviò la grande rivoluzione culturale a distruggere Liu e i suoi burocrati di “roaders capitalisti”.

La divergenza politica che condusse allo scoppio della rivoluzione culturale, fu emersa già dieci anni fa, nell’ottavo congresso del partito comunista cinese. Nell’ottavo congresso del 1956, il comitato centrale credé che la lotta di classe già finì fondamentalmente, il

53 Mao Z, Il discorso nella terza sessione plenaria dell’ottavo comitato centrale del PCC,

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compito principale fu quello di impegnarsi nella costruzione economica e di sviluppare la produttività, il compito politico fu quello di stabilire il sistema democratico popolare, però Mao, il leader supremo del partito, in realtà non fu d’accordo. Il comitato centrale cancellò anche il ex-principio politico del “pensiero di Mao Zedong come l’ideologia guida del partito” dalla costituzione del partito e accettò le idee di contro “la superstizione alla persona” e contro “il culto personale” del ventesimo congresso del partito comunista sovietico55. Tutto questo fu contrario alla posizione del

leader supremo di Mao Zedong e fu una riposta positiva alla critica della linea di Stalin del Kruscev del ventesimo congresso del partito comunista sovietico. Quindi Mao credé che esisté il pensiero del revisionismo dentro il partito comunista cinese, però questo pensiero ricevé una vasta risonanza dalla società e dal partito.

All’inizio del 1957, Mao effettuò il movimento di “centinaia fiori” e il movimento della lotta contro destra. Con il movimento di “centinaia fiori”, Mao sperò che le voci non ufficiali con la tendenza anti-sistema attaccasse e sfidasse il sistema burocratico del partito e i gruppi di “interessi acquisiti” con un forma di “democrazia”, così potrebbe costringere i burocrati del partito a contrattaccare56.

Attraverso questa strategia, Mao fece il comitato centrale ad ammettere che la “lotta di classe” non era finita, le contraddizioni di classe furono ancora le principali contraddizioni del paese, e dunque doveva modificare effettivamente le stime politiche sulla situazione del paese. La lotta contro destra strangolò completamente il liberalismo politico degli intellettuali e dei democratici, e fornì una base politica e ideologica per la formazione di un sistema politico ed economico altamente centralizzato. Molti intellettuali di destra pensarono che i bersagli del movimento di “centinaia fiori” e della lotta contro destra fossero loro, ma in realtà, i veri bersagli di Mao

55 Gruppo, Compilazione delle costituzioni del PCC, Beijing, Central Party School Press, 2006, p.34

56 Pang X (a cura di), La biografia di Mao Zedong, vol.2, Beijing, Central Literature Publishing house, 2003,

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furono i burocrati dentro partito.57

Alla fine del 1957, Mao lanciò la lotta contro “contro avanzamento improvviso”, criticò Zhou Enlai e Chen Yun, e attaccò indirettamente il vice presidente Liu Shaoqi. L’essenza della lotta contro avanzamento improvviso fu quel della velocità dello sviluppo dell’economia. Perché dopo la riunione a Mosca del ottobre, Mao sentì una grande pressione politica internazionale dalla situazione generale, pensò che ci fosse la necessità urgente di accelerare il processo dell’industrializzazione e della modernizzazione della Cina. A quel momento, la Cina era molto sottosviluppata e la sua base industriale era estremamente debole, Mao invece sperò che la Cina potesse non solo completare l’industrializzazione, e superare anche gli Stati Uniti e il Regno Unito entro 15 anni, e diventare una delle potenze industriali più sviluppate del mondo58.

All’inizio del 1958, la Cina finì già la riorganizzazione dell’agricoltura e della proprietà economia che ebbe scatenato i dibattiti accaniti dentro partito. In questa situazione, Mao recuperò il potere decisionale dello sviluppo economico del paese, propose la cosiddetta linea di “più grande, più veloce, più buono e più economico”59, prese in mano della produzione di acciaio e della

costruzione del comune del popolo in persona e lanciò il movimento del “grande balzo in avanti”.

Ma il “grande balzo in avanti” subì un grave fallimento, danneggiò gravemente l’economia nazionale, portò il grande disastro ai popoli cinesi, causò direttamente la grande carestia di tre anni e causò la morte di almeno 30 milioni di persone. In qualche regione che effettuò fanaticamente la politica di Mao, la mortalità era altissima. Per esempio, a Henan 7,8 milioni di persone sono morte, a Anhui 8 milioni di persone sono morte e il numero di Sichuan era 9 milioni. 57 Xu B, “La memeria del anti-destra di 50 anni fa”, Modern China Studies, n.3 (2007), p.23 58 Mao Z, “Il discorso nel incotro dei rappresentanti del partito comunista e dei lavoratori a Mosca”, Le opere di Mao Zedong, vol.6, Beijing, People’s Publishing House, 1993, p.278 59 Luo p, “La proposta della linea del ‘grande balzo in avanti’”, Notizie della sera di Hefei, 7 giugno 2009, p.14

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Secondo un rapporto del dipartimento dell’agricoltura degli Stati uniti, durante il movimento di “grande balzo in avanti”, la produzione alimentare della Cina è scesa del 25%, la produzione del cotone è scesa del 41%, il numero dei suini vivi è sceso da 146 milioni del 1957 a 75 milioni del 1961, il numero dei bestiami anche è diminuito notevolmente.60 Di fronte alla grave situazione, il

comitato centrale convocò una riunione nella montagna Lu per discutere gli errori del “grande balzo in avanti”. Durante la riunione, Peng Dehuai e Zhang Wentian criticarono “le tre bandiere” cioè “la linea generale della costruzione socialista, il grande balzo in avanti e il comune del popolo”, e chiesero di espandere la democrazia all’interno del partito e di riflettere fondamentale sula linea politica del partito. 61 Siccome “le tre bandiere” furono la politica

fondamentale per realizzare il socialismo di Mao, Mao credé che Peng e Zhang vollero disputarsi “la bandiera” (la linea politica) e il potere della decisione finale, quindi decise di contrattaccare. Con la influenza di Mao, il comitato centrale destituì Peng e Zhang dalle cariche e li condannò come il gruppo di anti-partito.

Dopo la riunione di montagna Lu, gli errori politici del “grande balzo in avanti” non furono stati corretti, e la situazione dell’economia nazionale andò sempre più peggio. Mao decise di licenziarsi dal lavoro economico e passò il potere della decisione dell’economia a Liu Shaoqi, Zhou Enlai, Deng Xiaoping e Chen Yun. Nel 1961, Liu e Chen aggiustarono la politica del “grande balzo in avanti”, e proposero l’idea di “aggiustare, consolidare, arricchire e migliorare”, effettuarono la politica di “mercato libero”, “permesso della terra riservata dei contadini” e “sistema di responsabilità delle famiglie”62. Sperarono di attenuare le contraddizioni all’interno del

partito e della società, sperarono anche di ripristinare l’ordine e di mobilitare l’entusiasmo della produzione. La politica di Liu ebbe

60 Becker J, Hungry ghosts: Mao’s secret famine, New York, Mirror Publishing Group, 2005, p.348 61 Li R, Riunione di Lushan, Zhengzhou, Henan People’s Publishing House, 1999, p.213

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subito un effetto positivo. Nella regione di Anhui, dopo l’attuazione del “sistema di responsabilità delle famiglie”, la produzione alimentare è salita da 6 milioni di tonnellate del 1960 al 10 milioni di tonnellate del 1961.63 Perché la grave situazione economica

nazionale, Mao accettò l’idea di Lui e Chen, però con grande riserva, rifiutò ancora di credere la realtà della carestia e i fatti della morte di decine di milioni di persone.64

Nel congresso di settemila del gennaio 1962, Liu presentò una mozione di riflettere sulle lezioni del “grande balzo in avanti”. Mao fece un’autocritica al congresso e ammise i propri errori del soggettivismo e del divorzio dalle masse. Liu Shaoqi e Deng Xiaoping crederono che per evitare gli errori simili in futuro, la riflessione sulla fonte del errore del “grande balzo in avanti” fu molto necessario. Però Lin Biao e Chen Boda decisero di sostenere Mao e proposero di mantenere “la bandiera” di Mao per sempre.

Con il supporto di Lin Biao, Mao fece un rapporto, disse che la contraddizione sociale attuale fu ancora la lotta di classe, “esistono gli agenti della borghesia dentro partito”. 65 Mao diresse la

divergenza dell’economia verso la politica con successo, e in realtà modificò completamente la linea politica dell’ottavo congresso. Nella diplomazia, Mao lanciò la lotta contro il partito comunista sovietico. Anche se il comitato centrale passò queste politiche di Mao che avrebbero causato inevitabilmente le tensioni interni internazionali, la maggioranza parte dei alti dirigenti non fu mai d’accordo. Quindi Mao fu arrabbiato, pensò che un gran numero dei quadri non fosse affidabile più, credé che “nelle zone rurali, nelle fabbriche, nelle scuole, nei negozi e nelle istituzioni, circa un terzo del potere non è nelle nostre mani”, “tanti quadri del partito e del governo sono già diventati i burocratici con il cognome di ‘capitalismo’”66. Dunque,

63 Becker J, ibid, p.342 64 Becker J, ibid, p.347 65 Lin Y, Note della storia cinese, Shanghai, Oriental Press, 2008, p.282 66 Mao Z, Discorso nella riunione del segretario del partito delle regioni e comunali, https://www.marxists.org/chinese/maozedong/marxist.org-chinese-mao-195701.htm

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