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5. Stabilità delle rampe in massi. 4. Analisi dimensionale. 3. Caratterizzazione dei materiali 2. Apparato sperimentale e descrizione delle prove. 1. Introduzione. Indice.

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Indice.

Indice.

1. Introduzione.

1.1 Opere di sistemazione dei corsi d’acqua. pg.1

1.2 Rampe in pietrame. pg.3

1.2.1 Precedenti studi sulla stabilità di rampe in massi e sull’incipiente moto di particelle solide.

pg.7

2. Apparato sperimentale e descrizione delle prove.

2.1 Apparato sperimentale. pg.10

2.1.1 Canale 1D. pg.10

2.1.2 Canale 1C. pg.12

2.2 Realizzazione dei modelli sperimentali. pg.14

2.3 Caratteristiche e tipologie di rampe indagate. pg.17

2.3.1 Rampe a piede fisso. pg.18

2.3.2 Rampe a piede allungato. pg.19

2.3.3 Rampe a piede libero. pg.20

2.4 Modalità ed esecuzione delle prove. pg.22

3. Caratterizzazione dei materiali

.

3.1 Grandezze caratteristiche e simbologia adottata. pg.26

3.2 Materiali utilizzati per la rampa. pg.30

3.3 Materiali utilizzati per realizzare il fondo del canale. pg.37

4. Analisi dimensionale.

4.1 Analisi dimensionale per la stabilità delle rampe in massi. pg.37

5. Stabilità delle rampe in massi.

5.1 Meccanismi di rottura di una rampa in pietrame. pg.46

5.2 Modalità di svolgimento delle prove e descrizione del fenomeno di crisi.

(2)

Indice.

5.3 Inizio movimento per rampa a piede fisso. pg.57

5.3.1 Definizioni di incipiente moto in letteratura. pg.57 5.3.2 Analisi dell’incipiente moto con approccio deterministico. pg.59 5.3.3 Definizioni di inizio movimento nel presente studio. pg.67 5.3.4 Analisi dei dati sperimentali nel presente studio per tipologia di

rampa a piede fisso.

pg.69 5.3.5 Calcolo iterativo della portata di inizio movimento per una

rampa a a piede fisso.

pg.90 5.3.6 Esempio numerico di calcolo iterativo della portata di inizio

movimento per una rampa a piede fisso.

pg.92 5.3.7 Valutazione del limite di validità delle relazioni trovate. pg.94 5.3.8 Relazione tra le portate specifiche misurate qi e il D50 per

rampa a piede fisso.

pg.98 5.3.9 Relazione tra le portate specifiche misurate qi e il D50* per

rampa a piede fisso.

pg.101 5.4 Rottura locale, globale e ultima per rampa a piede fisso. pg.105 5.4.1 Definizioni e analisi dei dati sperimentali. pg.105 5.4.2 Esempio numerico di calcolo delle portate di rottura per rampa

a piede fisso.

pg.113 5.5 Confronto delle portate misurate nel presente studio per rampa a

piede fisso con le relazioni trovate in letteratura.

pg.114

5.6 Rottura di una rampa a piede allungato. pg.117

5.6.1 Esempio numerico di calcolo delle portate di rottura per rampa a piede fisso.

pg.123

5.7 Rottura di una rampa a piede libero. pg.124

5.7.1 Classificazione dei meccanismi di rottura di rampe a piede libero.

pg.124 5.7.2 Rottura per erosione diretta di una rampa a piede libero. pg.131 5.8 Analisi dell’evoluzione del profilo altimetrico in corrispondenza dei

vari livelli di crisi.

pg.136

5.8.1 Evoluzione morfologica delle rampe. pg.136

5.8.2 Analisi dei profili altimetrici in corrispondenza della rottura ultima per rampe a piede fisso.

pg.139 5.8.3 Analisi dei profili altimetrici in corrispondenza della rottura

ultima per rampe a piede allungato.

pg.152 5.8.4 Analisi dei profili altimetrici in corrispondenza della rottura

ultima per rampe a piede libero.

pg.164 5.8.5 Confronto degli andamenti calcolati del fondo per le tipologie

di rampe indagate e in corrispondenza della rottura ultima.

(3)

Indice.

6.Conclusioni.

pg.181

Legenda.

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