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L'economista: gazzetta settimanale di scienza economica, finanza, commercio, banchi, ferrovie e degli interessi privati - A.43 (1916) n.2189, 16 aprile

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(1)

L'ECONOMISTA

GAZZETTA SETTIMANALE

SCIENZA ECONOMICA FINANZA, COMMERCIO, BANCHI, FERROVIE, INTERESSI PRIVATI

, _ . . .. , „ . » ) FIRENZE: 31 Via della Pergola „ n.o n

A n n o X L I I I - V o i . X L Y I I F i r e n z e - n o m i , 10 d p r i l y l s l O ( ROMA: 56 Via Gregoriana AlOu

Anche nell'anno 1916 1' Economista uscii à con otto pagine in più. Avevamo progettato, per rispon-dere specialmente alle richieste degli abbonati este-ri di portare a 12 l'aumento delle pagine, ma l'esse-re il Dil'esse-rettol'esse-re del periodico mobilitato non ha con-sentito per ora di affrontare un maggior lavoro, cui occorre accudire con speciale diligenza. Rimandia-mo perciò a guerra finita questo nuovo vantaggio che intendiamo offrire ai nostri lettori.

Il prezzo di abbonamento è di !.. « o annne anticipate, per l'Italia e Colonie. Per l'Estero (unione postale) !.. « 5 . Per gli altri paesi si aggiungono le spese postali. Un fasci-colo separato !.. i .

SOMMARIO:

PARTE ECONOMICA.

I problemi della Conferenza economica di Parigi.

Ripercussione della guerra sul commercio estero delle nazioni belligeranti.

Per l'italianità d'un Istituto scientifico — E. Z. Necessità di solidarietà economica tra Francia e Italia.

NOTE ECONOMICHE E FINANZIARIE.

I porti italiani nella economia nazionale — L'esercizio ferro-viario di Stato durante la guerra : Prodotti e spese - Risultati finanziari — Il bilancio dell'emigrazione — Banca d'Italia : Re-lazione del Direttore Generale alla Adunanza Generale Ordi-naria degli Azionisti tenuta in Roma il giorno 30 marzo 1916 sulle operazioni fatte dalla Banca nell'anno 1915.

EFFETTI ECONOMICI DELLA GUERRA.

II Congresso economico di Parigi ed il commercio degli Alleati — I prezzi dei generi di consumo popolare.

FINANZE DI STATO.

Il cambio e la circolazione — Le operazioni del « Clearing House » nel 1915 — La finanza Inglese e la guerra — Il quarto prestito di guerra germanico — Progetto di requisizione dell'oro in Russia — La questione dell'oro nella Scandinavia — Prestito austroungarico — La situazione finanziaria del Montenegro -Le imposte dirette in Francia

IL PENSIERO DEGLI ALTRI.

Un'osservazione ovvia, ma trascurata sulle nuove industrie, LUIGI LUZZATTI — La seconda guerra, CESARE SARONNO — La burocra-zia, UGO A N C O N A — L'esportazione e il Governo, ANGELO M A R I A N I . LEGISLAZIONE DI GUERRA.

Requisizione generale di prodotti metallurgici. NOTIZIE - COMUNICATI - INFORMAZIONI.

L'importanza dell'industria serica nella nostra economia na-zionale — I combustìbili fossili in Italia Produzione dei ce reali — Il commercio estero della Spagna nel 1915 — Il costo della guerra — Le importazioni in Svizzera nel 1915 — I rac-colti del lino e della canapa in Russia — Scambi commerciali in Inghilterra — 11 mercato del caffè in Santos nel primo semestre del 1915-1916 — La produzione viticola italiana.

Situazione degli Istituti di Credito mobiliare, Situazione degli Istituti di emissione italiani, Situazione degli Istituti Nazio-nali Estefi, Circolazione di Stato nel Regno Unito, Situazione del Tesoro italiano, Tasso dello sconto nfllciale, Debito Pubblico italiano, Riscossioni doganali, Riscossione dei tributi nell'eser-cizio 1914-15, Commercio coi principali Stati nel 1915, Espor-tazioni ed imporEspor-tazioni riunite, Importazione (per categorie e per mesi), Esportazione (per categorie e per mesi). Prodotti delle Ferrovie delio Stato, quotazioni di valori di Stato

italiani, Stanze di compensazione, Borsa di Parigi, Borsa di Londra, Tasso per i pagamenti dei dazi doganali, Prezzi dei-l'argento.

Cambi in Italia, Cambi all'Estero, Media ufficiale dei cambi agli effetti dell'art. 39 del Cod. conim., Corso medio dei cambi accertato in Roma, Rivista dei cambi di Londra, Rivista dei cambi di Parigi.

Indici economici italiani. Valori industriali. Credito dei principali Stati.

Numeri indici annuali di varie nazioni Pubblicazioni ricevuto.

I' manoscritti, le pubblicazioni per recensioni, le

comunicazioni di redazione devono esser dirette

all'avo. M. J. de Johannis,

56, Via Gregoriana,

Roma.

PARTE ECONOMICA

I problemi della Conferenza economica

d i P a r i g i

L'importanza di questo evento, di cui abbiamo

già fatto cenno fino dal mese scorso (1),

incomin-cia ad appassionare i cultori delle discipline

econo-miche e per quanto non appaiano ancora, nè può

essere diversamente, le possibili soluzioni che una

intesa economica dei popoli alleati potrà acottare,

pure si cominciano a delineare embrionalmente i

problemi principali.

II rinvio, sebbene breve della Conferenza e la

premessa di un convegno economico

interparla-mentare preparatorio della Conferenza stessa,

da-ranno pertanto m o d o di formulare le principali

que-stioni che dovranno essere discusse per ora. A d

o-gni modo, perchè due e ben distinti sono gli scopi

da raggiungere e cioè l'uno, più urgente, in

riguar-do ad un accorriguar-do per dare maggior forza al blocco

contro gli Imperi Centrali ed aggravare il loro

di-sagio economico, l'altro, più remoto,

sull'atteggia-mento che gli Stati alleati dovranno tenere dopo la

pace per combattere la concorrenza commerciale

ed industriale della Germania, e perchè

quest'ulti-m o obbiettivo interessa più direttaquest'ulti-mente ed

inti-mamente le nostre ricerche, vi sarà tempo per

di-scutere e addivenire a proposte concrete ed a

con-clusioni, il che ci proponiamo di fare, ci auguriamo,

anche co.l concorso dei tanti nostri illustri amici che

ci soccorrono cella loro specifica ed alta

compe-tenza.

Fra questi ve ne hanno ci quelli i quali fino da

ora muovono una giusta pregiudiziale. Essi così

ragionano : se voi Nazioni alleate, vi proponete una

lotta economica ad oltranza contro le Potenze

ne-miche, e ritenete di poter combattere una tale lotta

sulla base di strette vostre, perchè non cominciate

fino da ora a migliorare gli accordi commerciali fra

voi esistenti; a modificare ad esempio le

recipro-che tariffe ferroviarie recipro-che pur hanno tanta parte

nello elidere o nello aggravare le limitazioni

da-ziarie? E specificando, la domanda si formulava in

un problema iniziale di grande semplicità : perchè

voi Francia ecì Italia, non sciogliete le riserve

con-tenute nell'accordo commerciale del 1898 e non

co-minciate a concedere la tariffa convenzionale alle

reti italiane, in compenso di altrettanto per i tessuti

francesi?

Come il lettore vede siamo in piena discussione

dei problemi che la Conferenza dovrà affrontare,

i quali, se tutti si presentassero così semplici e

ma-teriati in sole voci di tariffa, potrebbero condurre

a proficue conclusioni, come del resto sono

sem-pre state le discussioni intorno ai trattati di

com-mercio, in breve momento e senza troppa difficoltà.

Ma la Conferenza di Parigi, ci sembra, non sia

chia-mata a discutere la rinnovazione o meno dei

trat-tati di commercio oggi esistenti fra l'Italia e la

Fran-(1) V. Economista, 12 marzo 1916, n. 2184: La Conferenza

(2)

362 L'ECONOMISTA 16 aprile 1916 - N. 2189

eia, o fra la Francia e l'Inghilterra: questo sarà

uno dei gruppi delle diverse questioni da trattare,

ma non certo il principale.

Infatti del gruppo degli alleati fanno parte

nazio-ni le quali hanno fin qui adottati due opposti criteri

di economia internazionale : gli uni, Italia, Francia,

Russia, hanno da tempo, ormai lunghissimo,

abbrac-ciato il principio del protezionismo agricolo ed

in-dustriale, l'altra, l'Inghilterra, è stata fin qui

cam-pione unico e fedele del liberismo Smithiano e

C o d b e n i a n o . . v

E nella contemporaneità di sistemi cosi

ciame-tralmente opposti si sono stabiliti rapporti

econo-mici e commerciali fra i paesi alleati, tali che grave

reciproco pregiudizio ne deriverebbe sia cai

pas-saggio del gruppo protezionista al liberismo, sia

da quello dell'Inghilterra al protezionismo, per

quanto quest'ultimo possa a nostro credere subire

tali attenuanti nei riguardi dei paesi alleati e cosi

specifica intensificazione nei riguardi degli Imperi

Centrali che si vogliono combattere, da consentire

pur sempre una possibilità di intesa.

Comunque però la questione prima e che più

vrà interessare i primi passi della Conferenza

do-vrà essere senza dubbio alcuno, la posizione che

l'Inghilterra dovrà assumere nella lotta : si

presen-terà essa tenace nelle sue convinzioni liberiste, od

accederà alle correnti ormai notevoli sviluppatesi

nelle Isole Britanniche per l'avvento di un

prote-zionismo combattivo della espansione economica

germanica? Ci sembra evidente che dalla soluzione

di questo primo punto potranno dipendere tutte le

direttive della questioni successive che gli alleati si

proporranno.

E fra le successive vediamo allora delinearsi questo

secondo problema : la lotta economica che noi ci

proponiamo d'i combattere contro gli Imperi

Cen-trali potrà essere maggiormente efficace quanto più

saranno ridotte od eliminate le barriere doganali

esistenti fra di noi. oppure sarà egualmente efficace

indipendentemente da quelle? E' invero ardua una

risposta decisiva in una questione così nuova e di

tale mole, ma non ci sembra di errare nel ritenere

che come pei problemi militari la adozione del

cri-terio di un fronte unico possa avere giovato

anzi-ché nociuto alla causa comune, così quanto minore

sarà l'attrito di concorrenze e di rivalità

commer-ciali od industriali fra i popoli che si uniscono per

combattere contro una terza forza economica,

tan-to minore sarà il dispendio di energie e la somma

delle forze utili.

Nè d'altra parte potremmo ritenere oggi

facil-mente raggiungibile una assegnazione della

produ-zione quale la vagheggia il « Board of Tracie »

inglese, il quale di recente così formulava alcune

proposte :

Vi sono alcune industrie inglesi che potrebbero

essere grandemente sviluppate a danno di quelle

tedesche, come vi sono generi manufatturati

prove-nienti esclusivamente dalla Germania che

potrebbe-ro essere fabbricati con vantaggio dell'Italia o dalla

Francia, ove l'Inghilterra potrebbe acouistarli. Per

esempio, prima della guerra, si importavano dalla

Germania in Inghilterra generi di cancelleria per

un valore di circa 46 milioni di lire; vetrerie per 31

milioni, terraglie e porcellane per 18 milioni,

gio-cattoli, gioielli ed argenterie, oggetti di pelle, ecc.

Ora tutte queste merci potrebbero essere

agevol-mente sostituite con merci fabbricate in Italia od in

Francia. Così l'Inghilterra importava, prima della

guerra, per oltre 25 milioni di lire ci macchinario

elettrico ogni anno, per 12 milioni ci magneti per

automobili, ed una enorme quantità di altro

mac-chinario che può benissimo prodursi nel Regno

Unito.

Orbene, la attuazione di tali proposte come

po-trebbe effettuarsi senza la base di un rispondente

protezionismo o senza una adeguata garanzia che

le industrie francesi, ad esempio, non si mettano

a fare concorrenza nello stesso articolo a quelle

i-taliane, o quelle inglesi a quelle francesi?

Non si rechino a meraviglia i nostri lettori che da

queste colonne si possa invocare la forza della

ta-riffa doganale a tutela delle industrie : essi

com-prendono facilmente che è nella posizione relativa

e non già assoluta degli Stati che conviene di

ac-cedere ad un principio che nell'assolutismo teorico

riteniamo tuttora condannevole.

*

Nella brevità che ci è consentita abbiamo solo

voluto accennare ad alcuni problemi ed all'aspetto

col quale si affacciano alla discussione della

Confe-renza di Parigi. Ritorneremo sull'argomento non

appena si saranno meglio delineate le diverse

ten-denze.

Ripercussione della guerra sul commercio estero

delle nazioni belligeranti

Nella p r e g e v o l i s s i m a Relazione della Giunta Ge-nerale del Bilancio, redatta dàll'on. Alessio, sul di-s e g n o di legge, relativo allo di-stato di previdi-sione della spesa del Ministero del T e s o r o per l ' a n n o finanziario 1915-16, sono contenute le seguenti interessanti con-siderazioni sulle ripercussioni della g u e r r a europea sul c o m m e r c i o estero delle nazioni belligeranti.

La g u e r r a m o n d i a l e p r o v o c ò notevoli ripercussioni sulle c o n d i z i o n i delle n a z i o n i belligeranti, per q u a n -to c o n c e r n e i loro r a p p o r t i di c o m m e r c i o internazio-nale. F i n c h é si tratta di c o n s i d e r a r e le loro relazioni interne o di e c o n o m i a n a z i o n a l e si p u ò » fino ad un certo p u n t o » a c c e t t a r e l a c o n c l u s i o n e di C a r l o Gi-de (1),' che l a g u e r r a n o n a b b i a a v u t o e n o n abbia alcun -effetto sulle c o n d i z i o n i di questa, E ciò v u o i perchè i Governi -europei, tranne la Gran Bretagna, p r o v v i d e r o a i p a g a m e n t i emettendo semplici p r o m e s -se di credito, le quali n o n a v r a n n o u n a definitiva soluzione se n o n dopo la p a c e , v u o i p e r c h è la g u e r r a a g i s c e al pari di u n a industria di lusso che, a n c h e in p e r i o d i n o r m a l i sottrae e n o r m i masse ad u n a nor-male- e r a p i d a r i p r o d u z i o n e . D i c i a m o « sino ad un certo- p u n t o » p e r c h è n o n p o s s i a m o ammettere, c h e il ciclo della r i p r o d u z i o n e e c o n o m i c a , p e r q u a n t o tem-p o r a n e a m e n t e , a l m e n o in tem-parte, n o n alterato-. dalla g u e r r a — d a c c h é il reddito nazionale complessivo s u p p l i s c e al r i s a r c i m e n t o delle- materie p r i m e e sussidiarie, al l o g o r o dei capitali fìssi e al m a n t e n i m e n -to della p o p o l a z i o n e c o m b a t t e n t e — n o n abbia d o p o u n dato p e r i o d o u n a sosta. E ciò i n c o n s e g u e n z a del-l'assorbimento della q u a n t i t à di ricchezza materiale via via. distrutta, che n o n r i t o r n a al p r o c e s s o di ri-p r o d u z i o n e . M a nei r a ri-p ri-p o r t i internazionali la g u e r r a h a indiscutibili r i p e r c u s s i o n i e queste si m a n i f e s t a n o nei c a n g i a m e n t i , che a v v e n g o n o nel m o v i m e n t o c o m -m e r c i a l e ed h a n n o in riflesso a n c o r a p i ù sintetico e preciso nel c o r s o dei c a m b i . A l c u n e n a z i o n i belligeranti g u a d a g n a n o . Altre p e r d o n o in m i s u r a m a g g i o -r e o m i n o -r e . I n tutte si m u t a n o le p-revalenze pe-r l ' u n a o p e r l'altra i m p o r t a z i o n e od esportazione. Co-stante p o i e sensibilissimo- è d o v u n q u e l'indebitamen-t o d e l l ' E u r o p a v e r s o il N o r d - A m e r i c a . E l'indebitamen-tale indebi-t a m e n indebi-t o è indebi-tanindebi-to più g r a v e q u a n indebi-t o più diffìcili sono le c o n d i z i o n i e c o n o m i c h e delle nazioni belligeranti.

Difatti n o n è u n mistero p e r a l c u n o , c h e la Gran B r e t a g n a , la q u a l e p u r l a r g a m e n t e p r o v v e d e -alle spese di g u e r r a , n o n h a subito, nè subisce a l c u n de-trimento nella sua e c o n o m i a nazionale-. Essa n o n h a p e r d u t o la. sua clientela c o m m e r c i a l e , che- le d e r i v a p r i n c i p a l m e n t e dal traffico c o n le c o l o n i e ed h a a c -quistato g r a n p a r t e della clientela e u r o p e a perduta

(1) Sdentici 1° febbraio 1916. GIDE, La depensee de la

(3)

L6 aprile 1916 - N. 2189 L'ECONOMISTA 363

dalla Germania. Questa a l c o n t r a r i o si è trovata nel-la situazione opposta. I suoi r a p p o r t i c o n le colonie inglesi, f u r o n o spezzati o addirittura distrutti. Infi-ne l a s u a clientela c o m m e r c i a l e , in m a s s i m a parte e u r o p e a , si è rivolta o alla Gran B r e t a g n a o agli Stati Uniti d ' A m e r i c a o alle n a z i o n i neutrali. P e r q u a n t o poi c o n c e r n e i r a p p o r t i dell'economia e u r o p e a con gli Stati Uniti d'America,. l ' E u r o p a allo s c o p p i o della g u e r r a avrebbe d o v u t o p r o c u r a r s i denaro in contanti, realizzando in A m e r i c a v a l o r i a m e r i c a n i p e r circa 30 miliardi di titoli. Il che a v r e b b e creato u n a situazione m o n e t a r i a assai difficile per l'Unione, se questa n o n avesse potuto correre ai ripari d a n d o le- merci, di cui l ' E u r o p a aveva incessante e crescente bisogno. I ritiri di cereali, di Ali di ferro, di a u t o m o -bili, di scarpe, di c a n n o n i , di c a r n i in conserva, di cotone, di torni, di cavalli, di coperte, di m e d i c i n a l i ripristinarono l'equilibrio, m i g l i o r a n d o la situazione m o n e t a r i a n o r d - a m e r i c a n a . V e n n e r o così determina-te due correnti, di cui l ' u n a a n d ò p r e v a l e n d o s e m p r e più sulla seconda, e cioè u n a corrente di m e r c i e prodotti esportati d a l l ' A m e r i c a verso l ' E u r o p a , u n a corrente di valori e di capitali esportati d a l l ' E u r o p a verso l'America. Difatti l'inesorabile persistenza del-la g u e r r a p r o v o c ò il p r e d o m i n i o deldel-la p r i m a corrente, n o n essendo u n mistero per a l c u n o che il deficit m e n -sile dell'Europa verso > A m e r i c a oscillò ed oscilla dai 700 agli 800 m i l i o n i di lire.

L a situazione c o m m e r c i a l e internazionale dell'Ita-lia subì e subisce notevole detrimento p e r effetto del-la guerra. Il che d i m o s t r a l'importanza n o n soltanto dello sforzo militare, m a dei sacrifici e c o n o m i c i da noi incontrati p e r il t r i o n f o delle idealità, c h e a b b i a -m o c o -m u n i coi nostri alleati. Ed invero le statisti-che c o m m e r c i a l i stanno a p r o v a r l o . Conviene, p e r la necessità di c o m p a r a z i o n e , limitare l'esame ai p r i m i dieci mesi così p e r l'anno 1915 c o m e p e r gli anni a n -teriori, c o n cui si effettua il c o n f r o n t o .

E' noto che dal 1908 al 1913 il nostro c o m m e r c i o di i m p o r t a z i o n e e di esportazione1 i n s i e m e riunito, n,on

c o m p r e s i i metalli preziosi, salì da 4.642.537.866 a 6.157.277.512. L ' e c c e d e n z a della i m p o r t a z i o n e sull'e-sportazione f u nel p e r i o d o 1908-12 di 1.216.969.9000, in g r a n p a r t e saldata, c o m ' è noto, dalle rimesse dei nostri emigranti e dalle spese dei forestieri.

Ora il c o m m e r c i o totale di i m p o r t a z i o n e e di espor-tazione nei dieci mesi degli ultimi tre anni subì le seguenti vicende:

I m p o r t a z i o n e ed esportazione riunite, dedotti i m e -talli preziosi dal 1° g e n n a i o al 31 ottobre degli a n n i :

Eccedenza delle importazioni sulle esportazioni 1913 . . . . L. 4.947.402.498 L. 923.686.566 1914 . . . . » 4,357.010.430 » 660.537.666 1915 . . . . » 4.469.063.654 » 729.859.986

Quindi nel totale dei dieci mesi f r a il 1913 e il 1915 vi fu u n a d i m i n u z i o n e di 478 m i l i o n i e a n d ò c o m p l e -tamente a debito dell'economia nazionale la diffe-renza fra le i m p o r t a z i o n i e le esportazioni, essendo cessate le spese dei forestieri e le rimesse degli emi-granti.

Per l'italianità d'un Istituto scientifico

E' difficile trovare chi sia stato a n c h e u n a sola volta a Napoli e n o n abbia visivoltato quella Svoltazione Z o o logica, c o m e ufficialmente si intitola, che i più c h i a -m a n o A c q u a r i o . II bell'edilìzio s o r g e tra il v e r d e del-l'amenissima Villa c o m u n a l e e quasi in riva al m a r e . A n c h e p e r i p r o f a n i s o n o oggetto d ' a m m i r a z i o n e « di svago istruttivo le n u m e r o s e vasche,

artistica-mente allestite, dove v i v o n o e si m u o v o n o nel p r o p r i o elemento, cioè nell'acqua m a r i n a , e su f o n d i sabbiosi o rocciosabbiosi e t r a alghe e m u s c h i , i p i ù svariati e c u -riosi .tipi di pesci, di crostacei, di m o l l u s c h i , q u a se-parati in specie e famiglie, c o m e le caste dell'India, là mescolati d e m o c r a t i c a m e n t e , c o m e i cittadini di 'in m o d e r n o Stato occidentale, m e n t r e il tutto insie-me offre, u n o spettacolo r a r o e caratteristico di stra-ne forme, in m o t o e di colori vivi e cangianti. Gli stu-diosi poi, a m m e s s i alla visita di tutto lo stabilimen-to, o al l a v o r o scientifico, t r o v a n o il l o r o p a s c o l o

in-tellettuale a n c h e nel reparto dell'Istituto fisiologico, nelle stanze destinate alla a n a t o m i a degli animali marini, alla c o n s e r v a z i o n e di a l c u n i loro esemplari nell'alcool, agli esami m i c r o s c o p i c i , e nelle sale quie-te e signorili della biblioquie-teca, che naturalmenquie-te è di indole affatto speciale e che è ricchissima.

P e r q u a n t o Istituti congeneri, n o n però moltissi-mi, esistano in. altre città di E u r o p a , quello di Na-poli tiene il primato, sia per la ricchezza della fauna m a r i n a che- c o n t r a d d i s t i n g u e il Mediterraneo, sia pei caratteri del suo impianto, c h e lo. r e n d o n o fre-quentato da scienziati e d a studenti d'ogni nazione. Esso1 poi fornisce altri a c q u a r i e musei zoologici a n

che lontani c o n gli esemplari animali trovati nel m a -re d a u n battello peshe-reccio di sua proprietà od of-fertigli dai pescatori napoletani; e in pari tempo dif-f o n d e p e r tutta l ' E u r o p a dotta le sue pregiate pub-blicazioni. E' d u n q u e un Istituto » sui generis », che o n o r a chi ebbe, il merito di dargli vita e sviluppo, e c o n f e r i s c e u n lustro alla città di Napoli.

E b b e fìfio a ieri, p u ò dirsi, un carattere interna-zionale, m.a prevalentemente tedesco. Non vi p u ò es-sere chi n e g h i o dubiti che è adesso venuto, il g i o r n o di fargliene .acquistare, p u r lasciandogli quello in-ternazionale, u n o prevalentemente italiano. Vi sodò però su questo p u n t o alcuni interessi forse in con-trasto. Vediamoli.

La Stazione. Z o o l o g i c a , nei p r i m i anni assai più piccola c h e adesso, v e n n e f o n d a t a nel 1872 dal v a -lente naturalista tedesco A n t o n i o Dohrn, che la di-resse. fino alla sua m o r t e avvenuta nel 1909. Egli vi aveva speso m o l t o d a n a r o del proprio. Il c o m u n e di Napoli gli aveva concesso gratuitamente il suolo, s t i p u l a n d o c o n lui u n a convenzione della durata di 30 a n n i , in c a p o ai quali il c o m u n e stesso, che già ne v e n i v a r i c o n o s c i u t o proprietario, avrebbe preso a n c h e l'effettivo possesso degli edifìzi e di tutto ciò che contenevano. Affluirono intanto i sussidi. Quello del G o v e r n o italiano, r i m a s t o sempre inalterato, è di a n n u e lire 5000, c h e servono p e r le pubblicazioni e per la biblioteca. Quello assai lauto del Governo g e r m a n i c o p e r a l c u n i anni di 30,000 m a r c h i , poi fu t r a s f o r m a t o in u n certo n u m e r o di « posti di studio ». I posti di studio., di lire 2500 l'uno, d à n n o diritto di frequentare la Stazione Z o o l o g i c a , a farvi esperi-menti, analisi, disserzioni, a valersi di tutta la sua suppellettile e della biblioteca, n o n c h é a v e d e r pub-blicati i p r o p r i lavori scientifici nei suoi accreditati periodici. N o n sempre sono istituiti dai Governi, per lo più invece da Associazioni scientifiche. Di giovani .di diversi paesi che n e f r u i s c o n o , v e n e suole essere, in tempi n o r m a l i , u n a c i n q u a n t i n a almeno. Il rela-tivo s u i n d i c a t o i m p o r t o costituisce per la Stazione una c o s p i c u a entrata. Un'altra, minore, v i e n e data dalla vendita di animali m a r i n i conservati nell'al-cool. E un'altra p u r e r a g g u a r d e v o l e viene ricavata dalla tassa d'ingresso a l l ' A c q u a r i o ; la quale, se per-fino i n questo m a g r o a n n o di g u e r r a frutta dalle 800 alle 1000 lire al mese, in tempi di pace, q u a n d o il pubblico internazionale a c c o r r e v a copioso, qualche volta superò le 80 mila lire annue. Tutti questi proventi v e n i v a n o amministrati dal prof. D o r h n , e g o -duti da lui i sopravanzi delle entrate sulle spese. Nulla di male, se tali erano i patti, p e r tutto il tren-t e n n i o di duratren-ta della c o n v e n z i o n e ; m a il c o m u n e , c o m e proprietario, avrebbe avuto interesse a n o n p r o l u n g a r e di u n solo g i o r n o cotesto p e r i o d o già n o n breve, e invece (sembra incredibile!) nel 1885 si in-dusse a p r o l u n g a r l o fino a 90 anni, c e d e n d o docil-mente alle istanze del Dorhn, il quale ottenne inoltre che alla sua m o r t e l'usufrutto della Stazione passas-se ai suoi figli, l o r o vita n a t u r a i durante. E' a n c h e strano che in tali n u o v i patti n o n si i m m i s c h i a s s e m i n t o il G o v e r n o italiano, c h e pure, c o m e si è visto, largisce un sussidio. E più strano di tutto è che in tanti a n n i n è G o v e r n o nè M u n i c i p i o a b b i a n o mai chiesto di vedere u n p o ' i conti dell'azienda. Il D o r h n presentava i b i l a n c i al G o v e r n o g e r m a n i c o e al Console tedesco di N a p o l i ! Si a g g i u n g a c h e le nostre A u -torità n o n p e n s a r o n o m a i a o r d i n a r e che della Sta-i zSta-inne Z o o l o g Sta-i c a fosse fatto u n Sta-inventarSta-io. E se a suo . tempo, cioè p r i m a dello s c a d e r e della convenzione,

tutto o quasi tutto fosse a n d a t o sottratto e disperso? Ma ora l a s c i a m o stare le molte imprevidenze, i molti i,torti di a z i o n e e di omissione, e v e d i a m o che cosa è

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364 L'ECONOMISTA 16 aprile 1916 - N. 2189

Morto nel 1909 il prof. A n t o n i o Dohrn, gli successe il figlio R i n a l d o . P r e s o o r m a i r a v v i a m e n t o , dal lato scientifico le c o s e c o n t i n u a r o n o a a n d a r bene. Vi sa-rebbe stato d a l a m e n t a r e il fatto che a d a g i o a d a g i o tutto il p e r s o n a l e e scientifico e a m m i n i s t r a t i v o e r a diventato tedesco, r e s t a n d o italiano il p e r s o n a l e su-balterno. M a a l l o r a n e s s u n o ci badava. Entrata poi l'Italia nella g u e r r a e u r o p e a , nel m a g g i o 1915 11 si-g n o r D o h r n e i suoi c o n n a z i o n a l i se ne a n d a r o n o , la-sciando la Stazione in u n o stato d ' a b b a n d o n o . Il Mu-nicipio finalmente si scosse e chiese p r o v v e d i m e n t i a l Governo, che n o m i n ò subito u n a C o m m i s s i o n e di inchiesta. Questa, che si c o m p o n e v a del prof. Monti-celli, titolare della cattedra di z o o l o g i a in N a p o l i , di u n altro p r o f e s s o r e d'Università e d ' u n Capo divi-sione del Ministero dell'Istruzione P u b b l i c a , c o m p i l ò senza, i n d u g i o u n p r i m o inventario (uno più m i n u t o e c o m p l e t o è adesso in c o r s o di c o m p i l a z i o n e ) e d o p o avere riferito sullo stato c o m p l e s s i v o delle cose, f u t r a s f o r m a t a 'in C o m m i s s i o n e .amministrativa, c o n poteri p i ù .ampli, c o n m a n d a t o più largo. Infatti attende alla gestione s t r a o r d i n a r i a della Stazione Z o o -l o g i c a co-l d o p p i o i n c a r i c o di a s s i c u r a r e -l'integrità del p a t r i m o n i o di essa .e di p r o v v e d e r e a che l a sua f u n z i o n e scientifica n o n resti interrotta.

Cotesta f u n z i o n e d u r a n t e la g u e r r a è inevitabil mente memo viva. F r a i contributi p e r posti di stu-dio m a n c a n o quelli degli I m p e r i centrali. Sempre per il fatto della g u e r r a m a n c a n o quasi tutti gli studiosi, e italiani e dei paesi alleati o neutri, che f r e q u e n -t a n o la S-tazione. A p a c e fa-t-ta, la vi-ta scien-tifica rip r e n d e r à m o v i m e n t o e v i g o r e . Ma la situazione g i u -ridico e c o n o m i c a quale v e r r à ad essere?

A l c u n i o p i n a n o che G o v e r n o e M u n i c i p i o devo-n o riscattare idevo-nteramedevo-nte, il devo-n o b i l e Istituto dal suo c o n c e s s i o n a r i o . Se il D o h r n vi si presta di b u o n g r a -do, nulla di m e g l i o ; altrimenti n o n s e m b r a c h e a suo r i g u a r d o si p o s s a p r o c e d e r e in modo- coercitivo, per-chè la c o n v e n z i o n e del 1885, i m p r o v v i d a fin c h e si vuole, è p u r s e m p r e in vigore. Egli a v e v a p u r n o m i -nato, p r i m a di partire, u n suo p r o c u r a t o r e . Se tor-nerà, è possibile, d i r e m o a n z i abbastanza sperabile, che si presti al riscatto, visto che senza d u b b i o tro-v e r à l'aria m o l t o m u t a t a , n o n più possibile u n a sua facile e incontestata dittatura, ben decise e g i à assuefatte le Autorità italiane ed esercitare o p e r o s a -m e n t e la p a r t e c h e l o r o spetta di vigilanza nella ge-stione.

L a q u a l e n o n si limiterà a v o l e r e la presentazione dei bilanci e le o p p o r t u n e g a r a n z i e p e r la b u o n a m a -n u t e -n z i o -n e degli edifizi e di tutto ciò c h e c o -n t e -n g o -n o ;

m a a n c h e a d avere u n a r a p p r e s e n t a n z a nella dire-zione, e a f a r sì che nel p e r s o n a l e a m m i n i s t r a t i v o e scientifico p r e d o m i n i , p u r senza esclusività, l'elemen-to italiano. Tutl'elemen-to quesl'elemen-to p o t r à e d o v r à a c c a d e r e in ogni caso, riscatto o no.

Frattanto, p e r c o n s e r v a r e alla Stazione Z o o l o g i c a di Napoli il suo carattere internazionale, m a intro-durvi, c o m e è desiderabile e giusto, una p r e v a l e n z a italiana, si è g i à iniziato u n altro m o v i m e n t o utile: ed è un.a specie di p r o p a g a n d a p e r sollecitare le nu-m e r o s e Università e A c c a d e nu-m i e e Società scientifiche dei R e g n o ad a c q u i s t a r e , col p a g a m e n t o del relativo prezzo, altrettanti posti di studicr Siffatta p r o p a g a n -da deve s e c o n d a r s i -da o g n u n o c h e n e abbia la possibilità e l'occasione. A n c h e questa è u n a f o r m a di p a -triottismo, e n o n delle m e n o degne.

E. Z.

t u r a c o m m e r c i a l e del 1888 la F r a n c i a teneva il pri-m o e s e c o n d o posto nei nostri s c a pri-m b i c o pri-m pri-m e r c i a l i coll'estero: nel 1886 a b b i a m o , col m e r c a t o francese, avuto:

Milioni "lo sul nostro di lire commercio totale

Importazione 310.8 21.3°/o

Esportazioni . . . 440.9 42.8"lo

D o p o il 1888 il c o m m e r c i o colla F r a n c i a viene oltre-passato da quello colla G e r m a n i a , coll'Inghilterra, cogli Stati Uniti. Il r a v v i c i n a m e n t o politico consoli-datosi col « m o d u s - v i v e n d i » c o m m e r c i a l e del 1898 h a bensì consentito al c o m m e r c i o italo-francese di gnare, nell'ultimo q u i n d i c e n n i o , l'incremento c h e se-g n a v a n o i -nostri s c a m b i c o m m e r c i a l i c o n tutti i g r a n d i mercati del m o n d o : m a n o n si è più r a g g i u n ta la situazione di u n t e m p o e le cifre r i m a n g o n o a n -c o r a inferiori a quelle del nostro -c o m m e r -c i o -c o n vari altri paesi.

Nel recente q u i n q u e n n i o 1908-12 la F r a n c i a ha te-nuto il quarto posto nei nostri s c a m b i c o m m e r c i a l i : la sua posizione p u ò desumersi dalle seguenti m e d i e a n n u e del q u i n q u e n n i o : Importazioni Esportazioni (Milioni di Lire) Germania . . . 612.7 (16.7 % ) 295.0 (14.4 "lo) Inghilterra . . 591.7 (15.6 » ) 199.4 ( 9.7 » ) Stati Uniti. . . 522.7 ( 1 2 . 8 » ) 249.8 (12 2 » ) Francia . . . . 283.3 ( 9.5 » ) 209.9 (10 2 » ) Austria Ungheria 264.4 ( 9.1 » ) 173.7 ( 8.5 » 1

P u r t r o p p o le tendenze protezioniste prevalse nel-l'uno e nell'altro paese h a n n o avuto u n a influenza che a n c o r a d u r a sui r e c i p r o c i regimi d o g a n a l i e c o n -tribuisce a spiegare la m i n o r ripresa delle nostre relazioni c o m m e r c i a l i colla F r a n c i a . Nel 1913 lei n o -stre i m p o r t a z i o n i in F r a n c i a t o c c a n o i 283.3 milioni; le nostre esportazioni i 231.4 milioni. Da quali più importanti e caratteristici g r u p p i di m e r c i siano co-stituite queste c o s p i c u e c o r r e n t i c o m m e r c i a l i , lo sì p u ò d e s u m e r e da queste c i f r e s o m m a r i e . T r a le im-portazioni dalla F r a n c i a i m a g g i o r i v a l o r i (nel 1913) s o n o rappresentati da:

Necessità di solidarietà economica

tra Francia e Italia

In questa o r a t r a g i c a delia storia e u r o p e a , tra F r a n c i a e Italia oltre la solidarietà politica è ne-cessaria, indispensabile la loro solidarietà a n c h e nel c a m p o e c o n o m i c o . A ciò t e n d o n o gli sforzi degli uo-m i n i p i ù euo-minenti dei due paesi ed è da a u g u r a r s i c h e questi sforzi c o n d u c a n o al più presto a d u n p r a -tico risultato.

Le condizioni economiche. — S e m p r e i r a p p o r t i e c o n o m i c i f r a Italia e F r a n c i a h a n n o seguito da vi-c i n o le l o r o v i vi-c e n d e pólitivi-che. E s a m i n a n d o la storia di questi ultimi tempi e c o m p u l s a n d o le statistiche c o m m e r c i a l i si ha che p r i m a della m a l a u g u r a t a

rot-Lane e suoi manufatti Profumerie, prod. chimioi Sete e manufatti

Pietre preziose lavorate . Pelli crude e conciate

Milioni 45.8 20.9 26.9 18.5 22.3 Altri g r u p p i c o s p i c u i di i m p o r t a z i o n i dalla F r a n -cia sono: i lavori di g o m m a e g u t t a p e r c a (7.315.500 lire); rottami e lavori di ghisa, ferro, a c c i a i o , ecc. (17.924.800); olii fissi (6.086.600); argento g r e g g i o e lavorato (7.699.300); pesci e crostacei (6.022.100); m e r c e -ria (6.574.400), ecc. T r a le n o s t r e e s p o r t a z i o n i in F r a n c i a p r e v a l g o n o : Milioni Sete e manufatti T . . ! , 66.6 Pelli crude 17.2 Marmo, alabastro 3. Zolfo 7.4 Canapa e stoppa 11.3 Vini Pollame e uova Burro e formaggio .

Agrumi, frutta, altri prod. veget. Minerali metaìliei . Olio d'oliva 8 . 6 7.8 : 7. 13 4 6.3 4.05

Altri g r u p p i c o s p i c u i s o n o costituiti dalie esporta-zioni di essenze e d ' a g r u m i (3.384.600 lire); prodotti c h i m i c i , resine, ecc. (4.670.700); mobili di legno (4 mi-lioni 228.100); riso (2.282.300); capelli (.832.300); pelli-c o l e d a pelli-c i n e m a t o g r a f i (2.266.500); oggetti d'arte e pelli- col-lezioni (3.514.200), ecc.

Il regime degli scambi. — E' sulla b a s e degli s c a m -bi attuali che si d o v r à a d a t t a r e un r e g i m e d o g a n a l e più liberale i n a m b e d u e i paesi, n o n Creazione estem-p o r a n e a e c a d u c a di quest'ora, m a c o n d i z i o n e estem- per-m a n e n t e di più intensi e liberi s c a per-m b i di per-merci.

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L6 aprile 1916 - N. 2189 L'ECONOMISTA 365

Liguria, L o m b a r d i a , Veneto, Emilia), c o n superfi-cie di 104.161 kmq., è servita dalla costa l i g u r e e da quella veneta-emiliana; circa 13 milioni di tonnellate, press'a p o c o quanto- tutta l'Italia peninsulare; (circa m a a n c h e di quelli e c o n o m i c i tra le due nazioni

sorelle, studiando di f a v o r i r e in m o d o s e m p r e m a g g i o -re e miglio-re i l o r o rapporti e c o n o m i c i . Essa a v e v a all'uopo, tra l'altro, nel settembre 1915, aperta u n a inchiesta tra i ceti c o m m e r c i a l i ed industriali sulla possibilità di u n m o v i m e n t o che tendesse a f a r c o n c o r r e n z a e sostituire rapporti c o m m e r c i a l i colla F r a n -cia alle i m p o r t a z i o n i e r a p p o r t i c o m m e r c i a l i c o g l i Imperi tedeschi; chiedendo oltre le notizie sui p r o -dotti da essi importati ed esportati, le condizioni di vendita, le c o n d i z i o n i doganali che più, secondo essi, p e g g i o r a v a n o i rapporti c o m m e r c i a l i colla F r a n c i a

doli °ed *esp or r e fi £ S S ^ t t E menU del P i e m o n t e V della L o m b a r d i a , con u n a in-le n u m e r o s e risposte si sono avute interessanti rela- ~ ^ ™

press a r— ^ „ - , „ ,,

kmq. 132.600 di superficie). Efficienza della costa li-gure: più di 10 milioni di tonnellate annue.

In Inghilterra e in G e r m a n i a vi è B a r r y Doks a c c a n t o a Cardiff € B r a m e n a v e n accanto a B r e m a . In Italia n o n a b b i a m o porti secondari, dipendenza e c o n o m i c a di p r i n c i p a l i : tutti d e v o n o essere lo sbocco naturale e n o n fittizi o dei p r o p r i « hinterlands ».

L'autore d i m o s t r a c o n cifre c o m e Savona e Spezia c o n c o r r a n o i n eipua e p r o p o r z i o n a l e misura ai rifornizioni delle quali si è rilevato le dipendenze del n o

-stro c o n s u m o dall'esportazione tedesca, m e n t r e in parte potrebbero essere sostituite da i m p o r t a z i o n i della F r a n c i a . U n ' o s s e r v a z i o n e g e n e r a l e però è fatta dai c o m m e r c i a n t i ed industriali nostri: la più a c c u -rata confezione del prodotto francese, m a il m i n o r prezzo di quelli tedeschi; m i n o r i prezzi e più c o m o

-de condizioni di vendita (maggiore- larghezza, dilazio-ni nei p a g a m e n t i , a b b o n d a n t i rappresentanti, ecc.), mentre l'esportatore f r a n c e s e d i m o s t r a spesso a p a tia e diffidenza, esigendo m a g a r i il p a g a m e n t o a n -ticipato. Molti produttori italiani si l a m e n t a n o di p a r e c c h i dazi f r a n c e s i ; c o m e di quello di L. 3 sulle sete lavorate; quello sui filati di l a n a ; sul riso-; sui tes-suti di cotone c a n d i d o ; sul v e r m o u t h ; su v a r i l e g u m i secchi 6cc.

O r a ' l a L e g a sta iniziando un'altra inchiesta p e r accertare quale m i g l i o r e r e g i m e d o g a n a l e p u ò stabi-lirsi c o n r e c i p r o c o v a n t a g g i o delle « m a g g i o r a n z e » e c o n o m i c h e dei d u e paesi e in m o d o da dare u n a p i ù vasta spinta a g l i s c a m b i c o m m e r c i a l i da u n a parte- e l'altra.

Gli scambi durante la guerra. — D u r a n t e la g u e r -ra, secondo le ultime statistiche francesi, i n o s t r i s c a m b i colla F r a n c i a s o n o diventati: Differenza sul 1915 1914 (Milioni fr.) I m p o r t a z i o n i . . . . 265,2 + 49.8 Esportazioni . . . . 335 + 161.4

Le esportazioni in F r a n c i a sarebbero salite note-volmente al d i s o p r a delle i m p o r t a z i o n i . M a s i a m o in p e r i o d o -eccezionale, che dà a n d a m e n t i in parte artificiosi alle correnti c o m m e r c i a l i . L a m a g g i o r so-lidarietà e c o n o m i c a deve essere u n a p e r m a n e n t e , p i ù libera c o m u n i c a z i o n e r e c i p r o c a , delle m e r c i c o m e de-gli spiriti, ottenuta v i n c e n d o le resistenze che, i n Italia c o m e in F r a n c i a , gruppetti particolaristi o p p o n -g o n o a d u n a r i f o r m a d o -g a n a l e , o o n d i z i o n e essenziale per u n a m a g g i o r solidarietà sia e c o n o m i c a che poli-tica.

1 tensità che, specie nell'ultimo decennio, si è

accre-sciuta p e r le m a g g i o r i richieste derivanti dal

pro-NOTE ECONOMICHE E FINANZIARIE

I porti italiani nella economia nazionale

L a « R i f o r m a m a r i t t i m a » p u b b l i c a i n t o r n o al m o -vimento c o m m e r c i a l e nei porti italiani, u n o studio interessante, u n a sintesi dell'articolo c o r r e d a t o d a n u m e r o s i dati n u m e r i c i .

Le nostre coste occupano- 7000 km., il nostro confine terrestre- 3000 k m . L a potenzialità di questo n o n supera, p e r le n a t u r a l i difficoltà orografiche, certi l i -miti che d i c i a m o r a g g i u n t i d o p o gli ultimi tralori e ì valichi delle linee ferroviarie. Ma l'efficienza dei porti e delle n a v i p u ò sempre crescere. E noi sopratutto i m p o r t i a m o d a l m a r e materie p r i m e necessarie al-l'industria.

Il litorale della Sicilia e della S a r d e g n a assorbe in totale c i r c a 5 milioni di tonnellate- del traffico. Il litorale della p e n i s o l a l u n g o il T i r r e n o assorbe tonnellate 20.500.000, il litorale f r a l'Jonio t o n n e l late 500.000 c i r c a ; e la costa adriatica c i r c a sei m i lioni di tonnellate. Evidente risulta l'efficienza m a g -giore della costa tirrena, coi porti dell'» hinterland » più profondo-, essendo i monti, m e n o a l l a riviera ligure, lontani dalle coste. L'Adriatico- invece, ri-stretto e c h i u s o , è stato s e m p r e contrastato dalla presenza dell'Austria-Ungheria.

L'Italia continentale o settentrionale (Piemonte,

gresso deH'« hinterland » cui o g g i d ì n o n potrebbe esser sufficiente, un solo porto, sia p u r e ingrandito. P e r c h è in sostanza S a v o n a e Spezia s o n o a n c h e vie più brevi ed e c o n o m i c h e p e r determinate parti del-l'alta Italia: e- sarebbe c o n t r a r i o a d o g n i p r i n c i p i o e c o n o m i c o che il traffico si accentrasse tutto ,a Ge-nova, q u a n d o vi sono altri punti della costa utiliz-zabili allo svolgimento dei traffici. E sulla riviera di ponente- p e r gli stabilimenti industriali pontili di carico, a n c h e su spiaggie aperte, evitano i t u r n i dei g r a n d i porti e i ritardi ferroviari.

Il p o r t o di L i v o r n o è, nel più largo senso della p a r o l a , il c u o r e dell'Italia centrale; e, dopo Venezia, l'unico che- abbia la possibilità di giovarsi della na-vigazione interna, la q u a l e costituisce- il v a n t a g g i o incontrastato dei g r a n d i porti del Nord E u r o p a . P e n s a n d o p o i c h e c o n queste vie navigabili L i v o r n o può s p i n g e r e U suo traffico fino a Firenze, risulta evidente l a f u n z i o n e -eccezionale c h e il p o r t o di Li-v o r n o è destinato a compiere n e l l ' e c o n o m i a nazionale.

D'altra parte si noti che L i v o r n o e Civitavecchia, A n c o n a -e R a v e n n a , i n t e g r a n o / p e r così dire, i loro <( hinterlands ». A q u a l u n q u e di questi le m e r c i siano dirette, p u ò essere indifferente lo sbarco in u n porto del T i r r e n o o dell'Adriatico, se- alla rinfusa o a c a r i c o c o m p l e t o ; n o n così p e r p i c c o l e partite, a c a u s a della perdita di tempo.

A c c a n t o a questi empori, Civitavecchia, A n c o n a , R a v e n n a , p r o s p e r a n o sul T i r r e n o le m a c i n e di Massa e di C a r r a r a , il p o r t o di V i a r e g g i o , il porto vecchio di P i o m b i n o , F i u m i c i n o e il p o r t o fluviale di R o m a , sull'Adriatico, i porti canali delle M a r c h e da Cese-natico a Senigalia.

Molto efficiente la costa m e r i d i o n a l e italiana, ba-g n a t a da tre mari. Il traffico del p o r t o di N a p o l i si è r a d d o p p i a t o i n u n d e c e n n i o (1904: tonn. 1.152.484; 1913, tonn. 2.419.210). Di scarsa penetrazione, è però g r a n d e e m p o r i o c o m m e r c i a l e ; p e r l'esportazione il secondo d o p o Genova, s u p e r a n d o di molto Venezia.

Brindisi dimostra notevole potenzialità, specie nei r i g u a r d i dell'entro-terra.

B a r i è la N a p o l i dell'Adriatico p e r ciò che r i g u a r d a il commercio- marittimo, il quale in u n decennio è più c h e r a d d o p p i a t o . Inesatto è c h i a m a r e secondari i porti' adriatici, p a r t i c o l a r m e n t e Venezia, che c o n i lavori di n a v i g a z i o n e i n t e r n a v e d r à p r o l u n g a t o il suo p o r t o fin-o a Milano ed alle città numerose- della valle del P o ; così c o m e i porti del N o r d h a n n o po-tuto f a r sentire la loro influenza fino alle r e g i o n i n o r d della Svizzera.

Sicilia e S a r d e g n a c o n c o r r o n o all'incremento dell'economia nazionale; e al sostenimento della p r o -pria vita p r o v v e d o n o col traffico diretto c o n l'estero. Le cifre del c o m m e r c i o d i m o s t r a n o il g r a n v a l o r e del m a r e p e r la Sicilia, p u r essendo i n a d e g u a t o l o sviluppo f e r r o v i a r i o interno.

Il c o m m e r c i o m a r i t t i m o sardo, m e n o florido e in m a g g i o r parte accentrato a Cagliari, m o s t r a incre-m e n t o nell'ultiincre-mo d e c e n n i o ; incre-m a è lo stato- i n t e r n o di tutto il paese che b i s o g n a m i g l i o r a r e , e o c c o r r o n o mezzi.

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366 L'ECONOMISTA 16 aprile 1916 - N. 2189

1 Vserciyin ferroviario di Stato durante la g u e r r a servizi diversi, c o n m i n o r i disponibilità p e r i

tra-L esercizio ierroviariu U1 ^ l a i u u u i n n i c i a s u t i i d ^ a r i d,i n a r i. n ( d i m i n ui t o m o v i m e n t o dei

fope-Prodotti e spese - Risultati finanziari j sttei'ì; le m a g g i o r i prestazioni del personale dei ser-vizi, s i a dell'esercizio sia degli uffici; queste sono s o m m a r i a m e n t e le cause dei m a g g i o r i a g g r a v i e del m i n o r i introiti derivati dalla guerra.

Come si rileva d a l l a diligente relazione del diret-, tore generale delle F e r r o v i e di Stato sull'ultimo e-sercizio, il c o n s u n t i v o delle entrate e delle spese del-l'azienda delle f e r r o v i e dello Stato, (parte o r d i n a r i a del bilancio) p e r l ' a n n o finanziario 191415, c o m p r e n -dente l'esercizio d e l l a rete p r o p r i a m e n t e detta, il servizio c o n f e r r y b o a t s attraverso lo stretto di Mes-sina, l'esercizio delle ferrovie c o m p l e m e n t a r i sicule e l'esercizio n a v i g a z i o n e , si riassume nelle seguenti cifre : Entrate . Spesè . . Versamento al te-soro Sovvenzione del tesoro. . . . 1914-15 1913-14 Differenza Lire Lire Lire 620.038.632,24 614.648.254,20 + 5.450.378,04 641.003.829,82 586.580.191,95 + 54.423.637,86

28.068.062,25

20.905.197,57 48.973.259,82

sicché il tesoro, invece d i ricevere un v e r s a m e n t o , dovette dare, e in lire 20.905.197,57, u n a s o v v e n z i o n e p e r il p a r e g g i o del b i l a n c i o f e r r o v i a r i o 1914-915 il quale presenta u n p e g g i o r a m e n t o di lire 48.973.259,82 rispetto al b i l a n c i o del 1913-14.

T a l e differenza sarebbe stata a n c o r più elevata se il disavanzo n o n si f o s s e c o p e r t o in parte m e d i a n t e p r o v v e d i m e n t i transitori e c i o è :

minori stanziamenti per le spese

complemen-tari. . L. 7.335.620,16 maggiori prelevamenti dal fondo di riserva . » 7.087.809,68 minore importo di residui » 348.463,86

L . 14.771.893,70 senza i quali la detta differenza passiva di . » 48.973.259,82 sarebbe aumentata a . > . L. 63.745.153,52

Mia nel 1914-15 il servizio si svolse in c o n d i z i o n i più che mai difficili p e r i gravi avvenimenti e le straordinarie necessità che t u r b a r o n o il n o r m a l e a n d a m e n t o dell'esercizio e l ' e c o n o m i a g e n e r a l e del-l'azienda.

L a n u o v a situazione c r e a t a dallo s c o p p i o della c o n f l a g r a z i o n e e u r o p e a , e poi dalla entrata in g u e r -r a dell'Italia, -richiese p-rovvidenze di G o v e -r n o e prestazioni dell'Amministrazione, c h e n o n p o t e v a n o n o n avere u n a forte ripercussione anche sul b i l a n c i o ferroviario.

L a c h i u s u r a e lo spostamento dei mercati, il rin-c a r o dei rin-c a r b o n i e dei metalli e d il rin-conseguente au-m e n t o nel c o s t o dei prodotti nazionali ed esteri e quindi le m a g g i o r i spese per gli a p p r o v v i g i o n a -menti ed i r i t a r d i nelle c o n s e g n e ( m a g g i o r i spese che g r a v e r a n n o a n c o r più sul b i l a n c i o d e l 1915-16, p e r c h è nel 1914-15, si p o t e r o n o c o n s u m a r e e contabi-lizzare le scorte di m a t e r i a l i precedentemente ap-p r o v v i g i o n a t i in c o n d i z i o n i m i g l i o r i ) ; l'aumento de-gli a p p r o d i di m e r c i ai porti del T i r r e n o e specialm e n t e a G e n o v a , le deviazioni di traffico ed i c o n -seguenti p r o v v e d i m e n t i sia -di m o v i m e n t o , sia di tariffa p e r il c a r i c o e p e r i, trasporti; la sospensione della n a v i g a z i o n e nell'Adriatico e le a g e v o l a z i o n i occorse p e r le regioni servite dai porti di quel lito-rale; le m o d i f i c a z i o n i alle condizioni n o r m a l i dei trasporti dei v i a g g i a t o r i e delle merci p e r effetto della g u e r r a ; le d i m i n u z i o n i ed i ripristini di treni v i a g g i a t o r i e le frequenti variazioni d e g l i o r a r i ; i trasporti militari per invio, spostamento, c o n c e n t r a -m e n t o di truppe, la c o n t i n u a f o r -m a z i o n e d i tradotte per i rifornimenti, l'attrezzamento e la f o r m a z i o n e di treni ospedale e di s o c c o r s o , ed i conseguenti aumenti e dislocaaumenti dei mezzi di trazione e del m a -teriale; i trasporti dei p r o f u g h i e rimpatrianti e delle loro masserizie, c o n le relative riduzioni di ta-riffa; le agevolazioni nelle tasse e c o n d i z i o n i d i tra-s p o r t o dei g r a n i , delle farine, dei mietitori, degli a g r u m i , le a g e v o l a z i o n i a favore degli agricoltori del Mezzogiorno, ecc.; le difficoltà inerenti al Ser-vizio di d o g a n a p e r i divieti di esportazione éd i c o n s e g u e n t i i n g o m b r i nelle stazioni; l ' a u m e n t o nelle riparazioni dei rotabili, l'impiego del materiale in

A ciò si a g g i u n g a n o le conseguenze del terremoto 13 g e n n a i o 1915: guasti alle linee, ai fabbricati, al materiale; spese per lavori d i s g o m b r o e di ripri-stino; servizi s t r a o r d i n a r i e trasporti eccezionali, gratuiti e a prezzo ridotto; i m m o b i l i z z a z i o n e di m a -teriale rotabile e c o p e r t o n i p e r ricovero; perdita

di personale; m a g g i o r i prestazioni dei f u n z i o n a r i e agenti; p r o v v e d i m e n t i p e r d a r e ricoveri, vettovaglie e sussidi a personale e rispettive famiglie; indenni-tà speciali agli agenti residenti nelle localiindenni-tà col-pite, ecc.

*

C a d o n o sul 1914-15 i s o p r a s s o l d i al personale sta-biliti dalla legge 23 luglio 1914, n. 742, e l'applica-zione della legge stessa e del R. decreto 20 a g o s t o 1914, n. 993, p e r l a riduzione degli orari e il miglio-r a m e n t o dei tumiglio-rni di semiglio-rvizio del pemiglio-rsonale addétto all'esercizio.

Nel c o n f r o n t o col 1913-14 b i s o g n a d u n q u e tenere conto, di queste ed- altre circostanze e dei vari oneri venuti all'azienda p e r cause indipendenti dall'opera diretta dell"Amministrazione.

Le p r i n c i p a l i differenze costituenti il p e g g i o r a -m e n t o d e l 1914-15 si p o s s o n o in cifre tonde c a l c o l a r e c o m e a p p r e s s o :

Sopraprezzo del carbone

Soprassoldi al personale e migliora-mento nei turni

Compensi al personale per presta-zioni eccezionali dipendenti dalla mobilitazione dell'esercito. . . . Differenze di cambio

Riduzioni di tariffe per motivi di interesse generale

Trasporti gratuiti ed altre spese dipendenti dal t e r r e m o t o . . . . Quote arretrate a Società

Conces-sionarie

Quote arretrate per noleggio di carri

Interessi e ammortamento di ca-pitali . . Riduzioni di penalità . . . 1914-15 1913-14 Differ. milioni di lire 44.100 12.700 + 31.400 39.525 26.550 + 13,976 3.000 1.875 0.168 + 3.000 + 1.707 4.570 + 4.570 2.027 1.160 + 0.867 1.568 + 1.568 0.508 0.352 + 0.156 88.313 79.001 1.583 + 9.312 — 1.583 + 64.973 3.583 + 68.506 Minori prodotti del traffico 1914-15.

Aggravi indipendenti dall'Ammini-strazione .

L a s o m m a di questi a g g r a v i principali, che s o r -p a s s a g i à di m i l i o n i 4,761 l a s o v r a i n d i c a t a differen-z a p a s s i v a (milioni 63.745) avutasi nel 1914-15, di-m o s t r a c o di-m e il p e g g i o r a di-m e n t o nelle risultanze finali del b i l a n c i o sia dovuto a m a g g i o r i spese ed a m i -nori entrate derivanti da cause n o n d o m i n a b i l i dal-l'Amministrazione.

E qui v a r i c o r d a t o c h e rispetto al 190-11, il prezzo m e d i o fu di lire 30,40 p e r tonn. ( r a g g u a g l i a t a ) m e n -tre nel 1913-14 f u d i lire 36.46 e nel 1914-15 di lire 51,50. (Le s o m m e indicate r i g u a r d a n o i soli c o m b u -stibili c o n s u m a t i p e r le l o c o m o t i v e sulla rete a scar-t a m e n scar-t o n o r m a l e ) .

I p r o d o t t i del traffico ebbero un regresso nel 1914-15 p e r effetto dei p e r t u r b a m e n t i d e l l ' e c o n o m i a ge-nerale e quindi d e l l ' a n d a m e n t o dei trasporti verifi-cati n e l l ' a n n o stesso. L i m i t a n d o il c o n f r o n t o ai due a n n i finanziari i prodotti del traffico d e l l a rete fer-r o v i a fer-r i a , c o m p fer-r e s e le fefer-rfer-rovie c o m p l e m e n t a fer-r i e il servizio attraverso lo stretto d i Messina e d escluse le linee d i n a v i g a z i o n e c o n le isole, h a n n o d a t o le seguenti differenze : 1914-15 1913-14 Differ. milioni di lire V i a g g i a t o r i 197557 e cani

Merci a grande velocità . . . Merci a piccola velocità

accele-rata

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L6 aprile 1916 - N. 2189 L'ECONOMISTA 367

Complessivamente, un m i n o r prodotto di milioni 3-246, che sale a 3.533 se -si a g g i u n g a il , m i n o r in-troito di lire 278.060 sulle linee di n a v i g a z i o n e c o n le isole.

Nel 1914-15 influirono p e r ò notevolmente sull'an-damento dei trasporti o r d i n a r i e sui prodotti i

tra-sporti militari ì quali, oltre allo speciale servizio

richiesto, data l a loro intensità e le m i n o r i tariffe c o n c u i s o n o tassati ebbero ripercussione sulle ri-sultanze finali del bilancio.

Il p r o d o t t o di tali trasporti, che nel 1913-14 era stato di milioni 5.122, nel 1914-15, in q u a n t o conta-bilizzati a tutto g i u g n o 1915, salì a m i l i o n i 47.586.

De d u c e n d o dalle singole gestioni d e l d u e a n n i 1914-15 e 1913-14 i rispettivi importi dei trasporti militari si ottiene con sufficiente a p p r o s s i m a z i o n e un indice della depressione dei traffici ordinari del 1914-15 e dei c o r r i s p o n d e n t i prodotti :

1914-15 1913-14 Differ, milioni di lire

Viaggiatori 187.267 227.982 — 40.715 Bagagli e cani . 7.055 10.507 — 3.452 Merci a grande velocità . . . . 28.688 29.157 — 0.469 Meroi a piccola velocità

accele-rata 29.046 30.074 — 1.028 Merci a piccola velocità . . . 272.107 272.154 — 0.047

Si ha cioè, u n a d i m i n u z i o n e d i m i l i o n i 45.711 nei prodotti dei trasparii ordinari, che sale a 57.278 se si tien conto degli aumenti di tariffa stabiliti c o n l a legge 23 luglio 1914, n. 742, i quali pel 1914-15 diedero un m a g g i o r prodòtto di c i r c a m i l i o n i 11.567.

E m e r g e dal c o n f r o n t o c o m e l a -diminuzione abbia gravato sulle gestioni v i a g g i a t o r i e b a g a g l i , il c h e è dovuto alla q u a s i c o m p l e t a cessazione del m o v i -mento dei forestieri in c o n s e g u e n z a della guerra. Le condizioni a n o r m a l i del 1914-15, b e n c h é in g r a d o minore, ebbero p u r influenza sui prodotti delle m e r -ci, q u a n t u n q u e i p r o d o t t i relativi ai trasporti m e r c i si s i a n o c o n t a b i l m e n t e integrati di m i l i o n i 4,570, i m p o r t o -dei ribassi t e m p o r a n e i di tariffa -concessi d a l Governo per r a g i o n i d i interesse -generale, e quantunque nei prodotti -stessi a b b i a n o l a r g a parte quelli -dei trasporti per le industrie e il c o m m e r c i o derivati dallo stato di g u e r r a .

L'influenza delle interro-tte relazioni internazio-nali c o m i n c i ò a farsi sentire sui prodotti del traffico nella s e c o n d a m e t à d i l u g l i o e si accentuò poi fino a d e t e r m i n a r e u n a depressione m a s s i m a nel -settem-bre i n r a g i o n e d i c i r c a il 25 per cento. I p r o d o t t i ordinari, clhe successivamente a v e v a n o ripreso un a n d a m e n t o p i ù favorevole, t o r n a r o n o a d i m i n u i r e nei primi mesi del 1915 con l ' a g g r a v a r s i della situa-zione e -per l'intervento dell'Italia nel conflitto, do-vendosi c o n s i d e r a r e che gli aumenti di m a g g i o e g i u g n o , risultanti d a l prospetto, d i p e n d o n o dai p r o -venti dei trasporti militari occorsi p e r la mobilita-zione e r a d u n a t a dell'esercito.

Senza i m i g l i o r a m e n t i concessi al p e r s o n a l e c o n le leggi sovracitate, senza le -riduzioni di tariffa dipendenti d a m o t i v i di interesse -generale e -senza le s o m m e p a g a t e per c o n t o del tesoro alle Società concessionarie di ferrovie per liquidazioni arretra-te, l a eccedenza delle spese o r d i n a r i e sulle entrate fu di lire 6.679.356,50.

Nel c o n f r o n t o c o n gli anni precedenti, in cui si ebbe costantemente u n a eccedenza delle entrate sul-le spese, o c c o r r e tener presente c h e nelsul-le spese ordi-narie del 1914-15 s-ono c o m p r e s i gli oneri eccezionali dovuti al sovrapprezzo d e l c a r b o n e , i m i g l i o r a m e n t i concessi al p e r s o n a l e nel 1912 all'infuori dei s o p r a s -soldi di c u i alle leggi d e l 1911 e del 1914, le grati-ficazioni al personale dipendenti -dagli articoli 3 e 4 della legge del 1911, ed i c o m p e n s i corrisposti per i servizi eccezionali resi p e r la mobilitazione e r a -dunata dell'esercito.

A g g i u n g a s i l a passività d-elle linee a s c a r t a m e n t o ridotto della Sicilia p e r lire 1.091.290,41.

E' però d a c o n s i d e r a r e c h e f u r o n o alleggerite le spese c o m p l e m e n t a r i , essendosi per l'art.' 2 del d e -creto L u o g o t e n e n z i a l e 17 g i u g n o 1915, eliminato l o stanziamento di milioni 8.08 pel r i n n o v a m e n t o e ri-facimento in a c c i a i o della parte m e t a l l i c a -dell'ar-mamento.

Il coefficiente di esercizio relativo alle -spese ordi-narie, alle spese cioè dipendenti dall'azione diretta dell'Amministrazione, è salito nel 1914-15 a 81.26 p e r cento, m e n t r e negli anni precedenti, d a u n mass-i-m o di 78.41, e r a venuto -decrescendo fino a un mass-i- mi-n i m o di 73.70 p e r cemi-nto mi-nel 1913-14. L ' a u m e mi-n t o di 7.56 è d a attribuirsi alle diffìcili condizioni in cui si svolse l'esercizio a c a u s a della guerra.

Il bilancio dell'emigrazione. — E' stata presentata la relazione dell'on. F-alletti sul bilancio dell'emi-g r a z i o n e e della spesa del F o n d o p e r l'emidell'emi-grazione per l'esercizio- finanziario 1915-16. E c c o n e i dati

prin-cipali: ENTRATA: Entrata effettiva. Movimenti di capitali . Partite di giro SPESA : Spese effettive Partite di giro Fondi di riserva L. 2.589.700 » 1.634 162 » 6.000 L. 3.953.862 » 6.100 » 270.000

L'entrata e l a spesa si p a r e g g i a n o , quindi, in lire 4.229.862; m a se c o n s i d e r i a m o 1-e sole entrate e spese effettive coi f o n d i di riserva, risulta u n disavanzo effettivo di lire 1634.162, da. c o l m a r s i c o n alienazione

di capitali p e r e g u a l s o m m a .

C o n f r o n t a t a c o n quella dell'esercizio 1914-15 in cui le entrate -e spese effettive- coi f o n d i riserva q u a s i si p a r e g g i a v a n o , 1-a detta previsione rappresenta un sensibile peggioramento- e, precisamente, di lire 1 milione 628.000.

Se- n o n che, o c c o r r e considerare che, i n dipendenza della conflagrazione- internazionale scoppiata nel luglio 1914, che- fortemente si ripercosse sul n o s t r o m o v i m e n t o e m i g r a t o r i o e, pertanto, sui proventi della tassa d ' i m b a r c o , o c c a s i o n a n d o altresì conside-revoli spese di r i m p a t r i o e di assistenza di emigranti, sino dal p r i n c i p i o dell'esercizio 1914-15, le previsioni del relativo bilancio subirono r a g g u a r d e v o l i modifi-cazioni, p e r q u a n t o debbasi tener conto che, c o m e spiegheremo più innanzi, p e r le m a g g i o r i spese oc-casionate -ai servizi di e m i g r a z i o n e per effetto della c o n f l a g r a z i o n e internazionale, in m i s u r a r a g g u a r d e -vole i n t e r v e n n e il contributo dello Stato.

E, p o i c h é , p e r d u r a v a n o le stesse cause che- fecero variare- le previsioni p e r l'esercizio 1914-15, facilmente si c o m p r e n d e c o m e dovesse tenerne conto l ' A m m i n i -strazione nel c o m p i l a r e il b i l a n c i o dell'esercizio 1915-1916, le- cui risultanze-, piuttosto c h e c o n le- p r i m e previsioni dell'esercizio precedente g i o v a m e g l i o con-frontare c o n quelle che e m e r g o n o dalla recente rela-zione della G i u n t a ' a l disegno di legge n. 483, per la conversione in legge del R. decreto 29 a p r i l e 1915, n. 669, c h e autorizza il C o m m i s s a r i a t o d e l l ' E m i g r a -zione a p r o c u r a r s i i f o n d i necessari p e r p r o v v e d e r e ai b i s o g n i di cassa relativi all'esercizio 191415, m e -diante anticipazioni presso gli istituti di e m i s s i o n e su titoli di Stato o garantiti dallo Stato di sua p r o -prietà.

Dalla q u a l e relazione si rileva c o m e il disavanzo di detto -esercizio ascenda a L. 1.604.667,84.

D o p o lo scoppio- della n o s t r a g u e r r a i noli p e r il trasporto degli emigranti s o n o rimasti stazionarli, quali, cioè, erano stati stabiliti nell'aprile 1915 p e r il quadrimestre m a g g i o - a g o s t o . E nella stessa m i s u r a f u r o n o fissati per il 3. quadrimestre 1915 e p e r il 1. q u a d r i m e s t r e 1916, q u a n t u n q u e i vettori facessero proposte m o l t o superiori alle precedenti, che giusti-ficarono con- l'elevatissimo costo del combustibile, della m a n o d'opera e dei gene-ri di c o n s u m o , coll'alto tasso delle a s s i c u r a z i o n i contro i rischi di g u e r r a e colla m a n c a n z a q u a s i assoluta di traffico nei v i a g g i di andata.

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368 L'ECONOMISTA 16 aprile 1916 - N. 2189

BANCA D'ITALIA

Relazione del Direttore Generale alla Adunanza Ge-nerale Ordinaria degli Azionisti tenuta in Roma il giorno 80 marzo 1916 sulle operazioni latte dalla Banca nell'anno 1Q15 (*).

Provvedimenti governativi riguardanti la circola-zione. — D o p o q u a n t o era stato disposto, n e l l ' a n n o 1914 i n a r g o m e n t o d i emissione e d i circolazione di biglietti, n o n f u r o n o , nel 1915, e m a n a t i n u o v j p r o v -vedimenti d i speciale importanza. F u r o n o soltanto ampliate le v a r i e emissioni straordinarie di pubblico interesse g i à autorizzate l'anno p r i m a , c o m e f u r o -no estese le anticipazioni o b b l i g a t o n e degli Istituti di emissione a l R. Tesoro, e f u a l l a r g a t o il limite di emissione dei biglietti d i Stato.

I _ Con decreto luogotenenziale d e l 17 g i u g n o deli'anno d e c o r s o , n . 961, f u r o n o autorizzati gli Isti-tuti di emissione a r i s c o n t a r e il p o r t a f o g l i o , a n c h e a sei mesi, degli Istituti d i credito a g r a r i o creati c o n leggi speciali, degli enti considerati nel R . decreto 10 ottobre 1914, n, 1089, e delle u n i o n i e federazioni di società a g r a r i e l e g a l m e n t e costituite. Tali ope-razioni p o t e v a n o essere consentite, i n c o n f o r m i t à di n o r m e d a stabilirsi c o n decreto ministeriale, a u n s a g g i o di sconto di u n o p e r cento inferiore a quello normale. Gli Istituti d i emissione a v r e b b e r o dovuto c o r r i s p o n d e r e sui biglietti emessi per effetto d i code-ste o p e r a z i o n i u n a tassa n o n m a i superiore a lire 0.50 p e r cento; m a l a circolazione relativa doveva esser c o m p r e s a in quella o r d i n a r i a dei tre Istituti, n o n costituire u n f o n d o a parte.

II — Con R. decreto del dì 23 m a g g i o 1915, n . 711, f u elevata d a 300 a 600 milioni di lire, l a s o m m a d a impiegare, c o i biglietti d i b a n c a forniti p r ò rata dai tre Istituti d i emissione, i n o p e r a z i o n i d a c o n c e d e r e per conto dello Stato a casse d i r i s p a r m i o e a m o n t i di pietà; e f u r o n o a g g i u n t e a tali enti favoriti le società c o o p e r a t i v e d i credito e le casse rurali c o o p e -rative che r i c e v o n o depositi. I l decreto stesso — che estendeva l e disposizioni emanate il 18 agosto 1914 p e r a g e v o l a r e a g l i Istituti raccoglitori di r i s p a r m i o 11 r i m b o r s o dei depositi — autorizzò a c o n c e d e r e agli enti m e d e s i m i , c o n quei fondi, anticipazioni a n c h e verso delegazioni sulle s o v r i m p o s t e e sui contributi consorziali rilasciati da Provincie, c o m u n i e consorzi.

L o stesso decreto stabilì a n c o r a che i mezzi o c c o r -renti a s o d d i s f a r e le anticipazioni d a farsi diretta-mente dagli Istituti di emissione allo Stato, per ac-quisti d i g r a n o , fossero attinti alla indicata fonte dei 600 m i l i o n i , o g g i d ì ripartiti nel m o d o seguente:

B a n c a d'Italia . . . . 400 milioni B a n c o d i N a p o l i . . . 160 » B a n c o d i Sicilia. . . . 40 »

Dallo stesso f o n d o f u r o n o prelevati 50 m i l i o n i d i lire, destinati a f r o n t e g g i a r e anticipazioni richieste da c o n c e s s i o n a r i d i ferrovie pubbliche.

In line, nello intento d i rendere più m o b i l i l e atti-vità degli enti s u ricordati p e r coprire eventuali co-piosi ritiri d i r i s p a r m i il decreto luogotenenziale del 13 g i u g n o 1915, » . 845, autorizzò gli Istituti d i emis-sione a consentire, c o n gli accennati f o n d i e sempre p e r conto dello Stato, anticipazioni a n c h e su c a m -biali aventi scadenza n o n superiore a sei mesi, emesse d a p r o v i n c i e , c o m u n i e consorzi p e r debiti r e g o -l a r m e n t e accertati e d esistenti a que-l-la data verso quegli enti: cioè, r i p e t i a m o , verso g l i Istituti autorizzati a c h i e d e r e l e anticipazioni straordinarie a m -m e s s e a intenti d i o p p o r t u n a difesa, e alle quali si •assunse di p r o v v e d e r e , attraverso gli Istituti di emis-sione, c o n c i r c o l a z i o n e speciale, l ' A m m i n i s t r a z i o n e dello .Stato.

III. — U n R. decreto del dì 23 m a g g i o 1915, n . 708, -elevò d a 400 a 600 m i l i o n i le note s o m m i n i s t r a z i o n i

di biglietti d a p a r t e dei tre Istituti di emissione al R. Tesoro, p e r ì b i s o g n i della Cassa depositi e pre-stiti — f e r m a restando l a s o m m i n i s t r a z i o n e speciale di cento m i l i o n i g i à effettuata dalla B a n c a d'Italia — allo' s c o p o d i mettere la Cassa m e d e s i m a in g r a d o

di c o n c e d e r e , c o n m a g g i o r e larghezza, m u t u i a p r o

-Ci Continuazione, vedi n. 2188 del 9 aprile 1916.

vincie e a c o m u n i . L ' a c c e n n a t a s o m m a d i 600 milioni sta a c a r i c o :

della B a n c a d'Italia p e r , . L . 416 milioni del B a n c o di N a p o l i p e r . . » 148 » del B a n c o d i Sicilia p e r . . » 36 » A g a r a n z i a dei detti 700 m i l i o n i di lire i n biglietti — che g l i Istituti d i e m i s s i o n e h a n n o fornito verso un corrispettivo p e r spese d i centesimi 15 o g n i cento lire — il Tesoro destinò 612.7 milioni n o m i n a l i d i rendita 3 1 /2 per cento d i emissione del 1902, e 125 milioni d i lire i n certificati ferroviari 3 1 / 2 p e r cen-to, e cioè, in tutto 737.7 m i l i o n i n o m i n a l i .

IV. — C o n R. decreto in d a t a 23 m a g g i o 1915, n. 710, fu elevato d a 310 a 485 m i l i o n i l ' a m m o n t a r e delle anticipazioni o r d i n a r i e obbligatorie al T e s o r o dello Stato. Siffatto a u m e n t o è ripartito così:

p e r l a B a n c a d'Italia da 230 ,a 360 milioni per il B a n c o d i N a p o l i d a 60 a 94 » p e r il B a n c o d i Sicilia d a 20 a 31 » P e r l a c i r c o l a z i o n e corrispondente a codeste anti-cipazioni, è f e r m o l'obbligo n e g l i Istituti di emissio-ne d i prestare u n a c o p e r t u r a metallica i n r a g i o n e di 33 e u n terzo p e r cento.

V. — Con decreto l u o g o t e n e n z i a l e del d ì 27 g i u g n o 1915, n . 984, si p r o v v i d e perchè g l i Istituti di emis-sione f o r n i s s e r o a l Tesoro dello Stato, a titolo d i « a n t i c i p a z i o n i s t r a o r d i n a r i e » , fino a . u n a s o m m a di 200 m i l i o n i ; l a quale c o n successivo decreto l u o g o tenenziale, avente l a data 23 dicembre 1915, f u r a d doppiata. L ' a m m o n t a r e c o m p l e s s i v o della c o r r i s p o n -dente c i r c o l a z i o n e di biglietti venne ripartito c o m e appresso:

B a n c a d'Italia . . . . 300 m i l i o n i B a n c o d i N a p o l i . . . 76 » B a n c o d i Sicilia . . . 24 »

A g a r a n z i a delle a c c e n n a t e operazioni, p e r le quali g l i Istituti d i emissione s o n o sollevati dall'obbligo di o g n i riserva metallica, il R . Tesoro f o r n i s c e agli Istituti m e d e s i m i b u o n i fruttanti l'interesse di lire 0.25 p e r cento all'anno.

VI. — P e r q u a n t o c o n c e r n e l a c i r c o l a z i o n e dei bi-glietti d i Stato, il limite della emissione d i essi f u a u m e n t a t o n e l l ' a n n o d i 300 m i l i o n i d i lire col R. d e -creto del 23 maggio- 1915, n . 709, e di 100 m i l i o n i c o n decreto luogotenenziale del 17 ottobre-, n. 1524, g i u n g e n d o così a u n totale d i emissione autorizzata pari a 1100 m i l i o n i , l a circolazione effettiva dei b i -glietti stessi risultando, a l 31 d i c e m b r e 1915, di 1082.1 m i l i o n i d i lire.

Consorzi granari. — C o m e si è a c c e n n a t o nella Relazione di u n a n n o fa, i n virtù delle disposizioni c o n t e n u t e nel decreto-legge del dì 20 d i c e m b r e 1914, n. 1374, f u r o n o costituiti i n tutta l'Italia consorzi g r a n a r i p r o v i n c i a l i per l ' a p p r o v v i g i o n a m e n t o di c e -reali e p e r l a rivendita dei medesimi, i n relazione ai b i s o g n i del c o n s u m o interno.

I c o n s o r z i m e d e s i m i h a n n o p r o c e d u t o r e g o l a r m e n -te duran-te l ' a n n o decorso e , p e r effetto del decreto l u o g o t e n e n z i a l e del dì 22 agosto 1915, n. 1262,

conti-n u e r a conti-n conti-n o a r i m a conti-n e r e i conti-n vita ficonti-no a conti-n u o v e disposi-zioni. Ond'è che l'autorizzazione data agli Istituti di emissione d i scontare, a tutto il mese d i agosto 1915, c a m b i a l i garantite d a p e g n o dei cereali acquistati

da essi c o n s o r z i e depositati i n m a g a z z i n i generali o fiduciari, è stata p r o r o g a t a a tutto a g o s t o del c o r -rente a n n o 1916.

Occorre a p p e n a d i r a m m e n t a r e che il decreto-legge del d ì 31 g e n n a i o 1915, n. 52, n e l fissare le n o r m e r i g u a r d a n t i l'è o p e r a z i o n i i n discorso, d e t e r m i n a v a la s f e r a d'azione entro l a q u a l e c i a s c u n Istituto d i e m i s s i o n e p o t e v a operare. Alla nostra B a n c a f u r o n o assegnate le P r o v i n c i e dell'alta e della m e d i a Italia; al B a n c o d i N a p o l i le p r o v i n c i e m e r i d i o n a l i del c o n tinente e la S a r d e g n a ; a l B a n c o d i Sicilia le p r o v i n -cie della Sicilia. L e o p e r a z i o n i d i sconto c o m p i u t e dalla B a n c a d'Italia coi 36 Consorzi i quali ricorsero al credito presso d i noi s o n o r a p p r e s e n t a t e d a 476 cambiali, p e r l ' a m m o n t a r e c o m p l e s s i v o di L . 34.931 m i l a 042,55.

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