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L'economista: gazzetta settimanale di scienza economica, finanza, commercio, banchi, ferrovie e degli interessi privati - A.43 (1916) n.2218, 5 novembre

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L'ECONOMISTA

GAZZETTA SETTIMANALE

SCIENZA ECONOMICA FINANZA, COMMERCIO, BANCHI, FERROVIE, INTERESSI PRIVATI

Anno XLIII - Voi. XLYII Firenze-Roma, 6 novembre 1916 { S f % N. 2218

Anche nell'anno 1916 /' Economista uscirà con otto pagine in più. Avevamo progettalo, per rispondere specialmente alle richieste degli abbonati esteri di portare a 12 l'aumento delle pagine, m a l'essere il Direttore del* periodico mobilitato n o n h a consentito per ora di affrontare u n maggior lavoro, cui. occorre accudire con speciale diligenza. Rimandiamo perciò a guerra finita questo nuovo vantaggio che intendia-mo offrire ai nostri lettori.

I l p r e z z o d i a b b o n a m e n t o è di !.. « o a n n u e a n t i c i p a t e , p e r l ' I t a l i a e C o l o n i e . P e r l ' E s t e r o ( u n i o n e p o s t a l e ) !.. « 5 . P e r g l i a l t r i p a e s i si a g g i u n g o n o le s p e s e p o s t a l i . U n fasci-colo s e p a r a t o «.. f . S O M M A R I O : PARTE ECONOMICA.

Le Società per azioni.

Il passaggio sottomarino della Manica, E. Z. Il commercio estero della Romania nel 1913, 1. ni.

La legislazione tedesca sul commercio e sul consumo dei cercali. NOTE ECONOMICHE E FINANZIARIE.

La convenzione per i noli e per l'esportazione del carbone — La produzione dello zucchero e la guerra — L'approvvigio-namento del legname d u r a n t e la guerra — Perchè la produzione del f r u m e n t o si tiene bassa in Italia — La sostituzione della mano d'opera tedesca in Francia.

FINANZE III STATO.

Il cambio spagnuolo — Il nuovo prestito inglese agii Stati Uniti — Il bilancio russo pel 1917 — Le spese di guerra della Russia nel 1916 — Il magnifico sforzo finanziario della Francia — Il debito austriaco al 1° gennaio '.916.

FINANZE COMUNALI.

Mutui concessi ai Comuni. IL PENSIERO DEGLI ALTRI.

L'accordo pel carbone e le necessità dell'Italia — La vita econo-mica dell'Italia dopo la guerra, ANOIOLO CABKINI — L'agricoltura meridionale e lo Stato, ETTORE CICCOTTI — Il rialzo dei cambi, C . V L M E R C A T I .

LEGISLAZIONE DI GUERRA.

Il decreto per la riduzione dell'illuminazione — Il decreto luogotenenziale sull'abburattamento delle farine — Per la esen-zione della tassa di successione — Un decreto sulla glicerina e i grassi,

NOTIZIE - COMUNICATI - INFORMAZIONI.

I raccolti dei cereali nel 1916 - Il censimento della popolazione d'Italia — I prodotti agrari di quest'anno — La p r o d u -zione dell'alluminio all'estero - Per il « d o p o g u e r r a » ali estero — L'Inghilterra per il dopo guerra - Il carbone bianco della Francia — Sbocchi commerciali a l l ' e s t e r o : Unione Sud-Africana e Rhodesia — La carne della Nuova Zelanda - Il commercio del Marocco - Le piriti cupriche in Norvegia : Produzione ed esportazione - Il naviglio mercantile mondiale dopo due anni di guerra — Notizie sulla navigazione dell'Olanda nel .915 -Statistiche del nitrato - La produzione metallurgica a sud della Russia - Raccolto dei bozzoli in Francia nel 1915-16 - Il mo-vimento delle Casse di risparmio nel luglio 916 - Le: So-cietà anonime germaniche - Statistica industriale al Giappone. Situazione degli I s t i t u t i di Credito m o b i l i a r e , Situazione degli I s t i t u t i di emissione i t a l i a n i , Situazione degli I s t i t u t i Nazio-n a l i E s t e r i , CircolazioNazio-ne di Stato Nazio-nel RegNazio-no UNazio-nito, SituazioNazio-ne del Tesoro i t a l i a n o , Tasso dello sconto ufficiale, Debito 1 ubbl.co italiano, Riscossioni doganali, Riscossione dei t r i b u t i n e l l e s e r cizio 191415, Commercio coi p r i n c i p a l i Stati nel 191n, t s p o r -tazioni ed impor-tazioni r i u n i t e , Importazione (per categorie e per mesi), Esportazione (per categorie e per mesi). P r o d o t t i delle F e r r e r i e dello Stato, quotazioni di valori di Stato

i t a l i a n i , Stanze di compensazione, Borsa di Nuora York, Borsa di P a r i g i , Borsa di Londra, Tasso per i pagamenti dei dazi ilo-g a n a l i , Tasso di cambio per le ferrovie I t a l i a n e , Prezzi del-l ' a r g e n t o .

Cambi a l l ' E s t e r o , Media u f f i c i a l e dei cambi agli e f f e t t i d e l l ' a r t . 39 del Cod. cornili., Corso medio (lei cambi accertato in Roma, Ri-v i s t a dei cambi di Londra, RiRi-vista dei cambi di P a r i g i . Indici economici i t a l i a n i .

Valori i n d u s t r i a l i . Credito dei p r i n c i p a l i S t a t i .

Ku m e r i indici annuali di varie nazionL

pubblicazioni ricevute.

PARTE ECONOMICA

Le Società per azioni

Per chi a b b i a avuto occasione di seguire il di-battito che si è acceso intorno alle Società per azio-ni f r a i tecazio-nici, gli uomiazio-ni di scienza cioè, da u n a parte, e d i pratici, gli uomini di affari cioè, dall'al-tra, dibattito c h e ormai d u r a da lungo t e m p o e c h e ha raggiunto la fase acuta in relazione al de-creto luogotenenziale sulla distribuzione dei divi-dendi. deve essersi formati convincimenti d a v v e r o strani intorno a quegli organi della e c o n o m i a na-zionale, sì da ritenerli covi di pirati, di rapinatori, di nemici della patria, di rinnegati, s e c o n d o le af-fermazioni di alcuno, o, all'opposto, meravigliosi consessi di generosi altruisti, di pietosi b e n e f a t -tori s e c o n d o altri.

Invero le esagerazioni di a m b o le parti h a n n o spesso fatto p e r d e r e l'esatto concetto della strut-tura delle Società per azioni, sì d a svisarne la loro vera essenza, t a n t o c h é dalla maggior p a r t e degli scrittori e dei critici esse v e n g o n o considerate pre-c i p u a m e n t e pre-c o m e un pre-collegio di amministratori, c o m e un c o n g l o m e r a t o di singole personalità o del-le personalità più in evidenza neldel-le Società stesse, anziché u n a s o m m a di capitale a n o n i m o , un rag-g r u p p a m e n t o di sottoscrittori variabili e responsa-bili solo limitatamente al capitale sottoscritto.

Non è nostro i n t e n d i m e n t o di seguire per le sue vie, a nostro c r e d e r e errate, e non s e m p r e incon-sapevolmente, l'aspro dibattito, m a solo vogliamo ricondurre, per breve, ad alcune considerazioni f o n d a m e n t a l i i nostri lettori.

E ' assiomatico che lo accrescersi, il moltiplicarsi delle Società per azioni sta in r a p p o r t o diretto col-lo sviluppo industriale di u n a nazione; è assio-matico che l'Italia, c o m e gli altri paesi, n o n avrebb e raggiunto l ' o d i e r n o g r a d o di energie m a n i f a t -turiere se il capitale n o n fosse stato attratto ad in-vestimenti che gli garantivano u n a responsabilità limitata alla q u o t a che rischiava nella i m p r e s a ed allettato da utili superori a quelli che il m e r c a t o offre per la sottoscrizione di titoli pubblici o p e r crediti ipotecari o per altri investimenti di p i e n a sicurezza.

E ' altresì noto che la nostra legislazione in m a -teria di Società a n o n i m e , s e b b e n e n o n sia stata delle più felici, ha pur tuttavia p e r m e s s o ad esse di n a s c e r e e crescere, a n c h e se da anni si sta stu-d i a n stu-d o le mostu-difiche stu-da apportarsi alla p a r t e stu-del codice di c o m m e r c i o che riflette a p p u n t o tale de-licata materia della e c o n o m i a nazionale; nè gli in-convenienti che f u r o n o d a l a m e n t a r e nel decorso di parecchi decenni h a n n o mai fatto ritenere c h e quegli enti fossero centri di obrobiose azioni an-tipatriottiche o di volontari nel sacrificio del pro-prio interesse p e r il b e n e generale.

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soprag-g i u n soprag-g e r e della r e a z i o n e a tale d e c r e t o , p e r p a r t e di a l c u n e a z i e n d e le quali h a n n o c r e d u t o di inter-p r e t a r e la limitazione in m o d o c h e e r a d a inter-p inter-p r i m a a n a l o g o e d i v e n n e p o i diverso dal c o n c e t t o infor-m a t o r e e n u n c i a t o dallo stesso c o infor-m p i l a t o r e della legge, si è s c a t e n a t a u n a i m p o n e n t e t e o r i a di ac-c u s e , u n a i m p r e s s i o n a n t e rivolta ac-c o n t r o le Soac-cietà p e r azioni, a d d i t a t e a d d i r i t t u r a c o m e colpevoli di t r a d i m e n t o v e r s o la p a t r i a .

N o n v o g l i a m o d i s c u t e r e le alte ragioni di inte-resse g e n e r a l e c h e h a n n o originato il d e c r e t o cui a b b i a m o a c c e n n a t o ; n o n p o s s i a m o n o n t r o v a r e giustificabile c h e nelle attuali c o n t i n g e n z e della N a z i o n e u n r e g i m e fiscale rigido d e b b a e s p r o p r i a -re d o v u n q u e sieno utili c h e e c c e d o n o d e t e r m i n a t i limiti; m a n o n p o s s i a m o d ' a l t r a p a r t e n o n r e s t a r e p e r p l e s s i di f r o n t e alle e v e n t u a l i c o n s e g u e n z e c h e p o t r e b b e r o d e r i v a r e d a u n t r o p p o attivo spirito di p e n e t r a z i o n e d e l legislatore e del fisco nella f u n -z i o n e c h e il c a p i t a l e esercita nella e c o n o m i a del p a e s e . E ' legge ineluttabile c h e il c a p i t a l e a c c o r r e agli investimenti, al d i s o p r a di ogni c o n s i d e r a z i o n e patriottica, là d o v e si s e n t e più sicuro e d è m e -glio retribuito, e rischia t a n t o di sicurezza e di ga-r e n z i e q u a n t o m a g g i o ga-r e è la p ga-r o b a b i l i t à di utili alti; e s u l a o si n a s c o n d e là d o v e la s u a sicurezza è m i n a c c i a t a , ' là d o v e l ' i n c e r t e z z a sul f u t u r o si ac-c e n t u a , là d o v e p u ò t e m e r e di v e d e r s i tolti o limi-tati gli utili c h e s p e r a v a o si r i p r o m e t t e v a di rag-g i u n rag-g e r e . Quali s a r a n n o allora le sorti f u t u r e delle n o s t r e i n d u s t r i e attuali e quelle delle t a n t e c h e ab-b i a m o a n c o r a ab-b i s o g n o di c r e a r e , se il c a p i t a l e ita-liano (che a l l ' e s t e r o n o n v o g l i a m o d o v e r ricorrere) r i m a n e s s e , c o m e è oggi f o r s e , sotto la i m p r e s s i o n e c h e la p a t r i a legislazione p o t r e b b e d a u n m o m e n t o all'altro i m p e d i r g l i t r a s f o r m a z o n i , o d a u m e n t i , o sviluppi, o liquidazioni c h e i n v e c e lo a l l e t t a v a n o , o r e s t a s s e sotto il t i m o r e c h e q u a l o r a , d o p o i ri-schi sostenuti, d o p o anni di p a z i e n t e a t t e s a p e r m o m e n t i di m a g g i o r i profitti, gli v e r r à p o i inibito di i n c a s s a r e p r e c i s a m e n t e quegli utili p e i quali si è s a c r i f i c a t o in p e r i c o l o s a a s p e t t a t i v a , o p e i quali, d u r a n t e lunghi anni, h a c o r s o c o s t a n t e il rischio di p e r d i t e o le h a subite, e s u p e r a t e n o n solo p e r il v a n t a g g i o p r o p r i o , m a a v a n t a g g i o della n a z i o n e , p e r c h è la n o s t r a i n d u s t r i a si è t r o v a t a a n c o r viva e p r o n t a al m o m e n t o del b i s o g n o e d h a r e s o i suoi segnalati servizi al p a e s e ?

Se il c a p i t a l e , cioè il solo titolare delle Società p e r azioni, il c a p i t a l e a n o n i m o uscisse dalla p r o v a a t t r a v e r s a t a dal s u o p a e s e nativo, d i s g u s t a t o del t r a t t a m e n t o a v u t o dai suoi legislatori e si rifugias-se tutto sotto l ' e g i d a intangibile delle C a s s e e delle B a n c h e di r i s p a r m i o , o sotto quella f o r t u n a t a , og-gi, dei prestiti pubblici, o nei m u t u i garantiti d a i p o t e c a , e c c . ?

Il b e n e f i c i o del m a g g i o r e p r o v e n t o fiscale e del-la p r u d e n z i a l e r i g i d e z z a del legisdel-latore c h e h a n n o stretto in u n anello il libero s v o l g i m e n t o delle a n o -n i m e , b i l a -n c i a col p e r i c o l o del d a -n -n o f u t u r o cui a b b i a m o a c c e n n a t o ?

S o n o p r o b l e m i c h e ci si a f f a c c i a n o alla m e n t e e c h e ci a u g u r i a m o sieno stati b e n c o n s i d e r a t i d a q u e i patriotti c h e vogliono il b e n e della n a z i o n e n o n s o l t a n t o in t e m p o di g u e r r a , m a a n c h e e d e-g u a l m e n t e in t e m p o di p a c e .

Il passaggio sottomarino della Manica

L a g u e r r a che oggi i n s a n g u i n a l ' E u r o p a e che da-r à luogo a tante innovazioni n e l l a difesa militada-re degli S t a t i e a t a n t i nuovi a g g r u p p a m e n t i negli in-teressi economici dei vari popoli, è probabile val-g a a d e t e r m i n a r e alla fine l'esecuzione di un'optera g r a n d i o s a e utile, finora n o n i n c o m i n c i a t a e n e p p u r d e l i b e r a t a , sebbene d a molti decenni a b b i a u n a

sto-r i a di l a sto-r g h i e sesto-ri studi e di psto-recisi psto-rogetti tec-nici.

'9i t r a t t a dellla g r a n d e galleria, d a scavarsi sotto il f o n d o del m a r della Manica, la q u a l e renderebbe possibile u n nuovo mezzo di comunicazione, quello ferroviario, più rapido, più sicuro, più comodo di ogni altro, f r a l ' I n g h i l t e r r a e l a F r a n c i a .

Non ci r i s u l t a adesso a chi r i s a l g a la p a t e r n i t à della p r i m a idea, nè chi s i a s t a t o p r i m o a e l a b o r a r e un quaifche progetto di m a s s i m a . Notiamo invece che u n progetto tecnico v e r a m e n t e compiuto f u pre-s e n t a t o dall'ingegnere F r a n c e pre-s c o T h o m é d e G a m o n d fino dal 1857. I n proposito corsero dipoi t r a t t a t i v e f r a il Governo francese e quello inglese, te quali p e r a l t r o n o n f u r o n o m a i molto attive, r i u s c i r o n o poco risolventi e a ogni m o d o r e s t a r o n o interrotte d a l l a g u e r r a del 1870. Dopo la pace: riprese vigore il mo-v i m e n t o di p r o p a g a n d a . I n ciascuno dei d u e Stati si costituì u n a Società finanziaria, che sul rispetti-vo t e r r i t o r i o si mise a f a r e s v a r i a t i e ripetuti assag-gi di terreno; il che v e n n e poi vietato a quella in-glese nel 1882. Gli è che in I n g h i l t e r r a il progetto della comunicazione s o t t o m a r i n a n o n solo e r a poco popolare, m a trovò p e r molto tempo n u m e r o s i e de-cisi oppositori t r a i p e r s o n a g g i più autorevoli. Ba-sti r i c o r d a r e ili g e n e r a l e G a r n e t Wolseley. P u r tut-t a v i a a n c h e colà la p r o p a g a n d a favorevole, sebbene con llentezizia, a n d a v a f a c e n d o s t r a d a . P e r venire ad-d i r i t t u r a a tempi recenti, il p r i m o m i n i s t r o Asquith n o n era contrario. Il Comitato di difesa dell'Impero b r i t a n n i c o ( I m p e r i a i Defense Committee) doveva da-r e il s u o da-responso nel 1914; m a eccoti di nuovo la g u e r r a a i n t e r r o m p e r e ogni cosa u n a volta di più.

I n F r a n c i a viceversa n o n v'è m a i s t a t a opposizio-n e opposizio-nè disseopposizio-nso d a p a r t e di opposizio-nessuopposizio-no. L'idea piace, l'opera s a r e b b e desiderata. L a F r a n c i a ufficiale non h a m a i voluto, con u n a insistenza indiscreta, aver l ' a r i a di f o r z a r l a m a n o a l l ' I n g h i l t e r r a ; m a molti suoi r a g g u a r d e v o l i cittadini, u o m i n i politici, tecni-ci di valore, economisti, tengon viva la questione, si servono d e l libro, del giornalismo, delle riviste' dei sodalizi. Se n e o c c u p a n o anche d u r a n t e " la guer-r a ; anzi d i m o s t guer-r a n o i n mod'o p e guer-r s u a s i v o che l a so-luzione che caldeggiano viene più che m a i avvalo-r a t a dai d u avvalo-r i m a non inutili i n s e g n a m e n t i che la g u e r r a v a porgendo. Ai p r i m i dello scorso luglio, in u n a a d u n a n z a della Società d ' E c o n o m i a Politica di P a r i g i l ' a r g o m e n t o f u di nuovo t r a t t a t o a fondo (1). L a g a l l e r i a dovrebbe avere u n a lunghezza di chi-lometri 51, dei quali 33 sotto il m a r e , gli altri 18 ri-partiti, con opportuno, d i s e g n o di c u r v e e di discese, sotto l a t e r r a f e r m a dei d u e opposti continenti. Non è il c a s o di r i f e r i r e altri p a r t i c o l a r i di questo gene-re, a n c h e perchè i progetti finora compilati potreb-bero ricevere a l q u a n t e modiifìcazioni. L a d u r a t a dei l a v o r i è p r e v i s t a di cinque anni. Di quelli effettivi oppone qualche scettico; m a q u a n t i p r e p a r a t o r i né o c c o r r e r a n n o ! (espropriazioni, contratti, ecc.). Di certo, gli è s t a t o risposto, m a in compenso i mezzi di esecuzione, d a i p r i m i progetti in qua," h a n n o fat-to di g r a n progressi. Circa l a spesa del lavoro, essia viene v a l u t a t a d'i 400 milioni; e poiché, r i g u a r d a al-l'esercizio, si prevedono a n t r a t e di 38 milioni e spese di 10, r i m a n g o n o milioni 28, sufficienti a r i m u n e -r a -r e in l a u t a m i s u -r a i capitali, senza sussidi n è ga-ranzie degli Stati.

I v a n t a g g i aconomic<nsooiali sarebbero così g r a n -di e evidenti, che b a s t a a c c e n n a r l i d i volo. A per-correre la -galleria col treno, basterebbe u n a rnez-z ora. Il viaggio t r a P a r i g i e L o n d r a ridotto così a ore 5 .e mezzo, p e r m e t t e r e b b e di a n d a r e e t o r n a r e nello stesso giorno, f e r m a n d o s i a n c h e qualche o r a n e l l ' u n a o n e l l ' a l t r a delle d u e metropoli p e r sbriga-re q u a l c h e faccenda. S o p p r e s s a d u n q u e pei viaggia-tori la p a r t e m a r i t t i m a del tragitto, epperò evitato in più s t a g i o n i il freddo e l a pioggia .e r i s p a r m i a t o sempre il m a l di m a r e , prescindendo d a altri mino-ri fastidi. Soppresso p a r i m e n t e il t r a s b o r d o dei ba-gagli, con r i s p a r m i o d'i t e m p o e di noie', quello dei pacchi postali, con a u m e n t o d!i sicurezza e di cele-r i t à nel secele-rvizio della po-sta, quello finalmente delle merci deperibili, sempre d a n n o s o , e p p u r e inevita-bile p e r adesso. Nè d a siffatto m i g l i o r a m e n t o ' del traffico, a c c o m p a g n a t o d ' a l t r o n d e d a u n s u o i m m a n -cabile a u m e n t o , risentirebbe alcun d a n n o la m a r i n a

(1) V e d i n e il r e n d i c o n t o n e l Journal cles Economistes,

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mercantile, poiché le merci p e s a n t i o i n g o m b r a n t i continuerebbero s e m p r e a .prendere la via di mare. Dinanzi a simile prospettiva, come m a i u n t a l pro-getto è stato l u n g a m e n t e c o m b a t t u t o in I n g h i l t e r r a ? Il motivo p i ù c a r a t t e r i s t i c o f u sempre il timore di vedere t o l t a al territorio p a t r i o la s u a fisonomia iso-l a n a e d;i m e n o m a r e i n caso d i g u e r r a iso-la faciiso-lità deiso-liso-la s u a difesa, Anche il ricordato generale G a r n e t Wol-seley, che non. e r a i.l primo venuto, t e m e v a ii peri-coli d ' u n a possibile aggressione militare. E p p u r e non e r a n o m a n c a t e d u e repliche inconfutabili. La p r i m a , più g e n e r i c a : che è assai più facile respin-gere u n ' a g g r e s s i o n e q u a n d o se ne sappia o se ne p r e v e d a il p u n t o preciso, che q u a n d o non si s a p p i a a f f a t t o dove p o t r à a v e r luogo. La seconda, più spe-ciale e stringente.: c h e è agevolissimo impedire, u n a aggressione d a l l a p a r t e della g a l l e r i a s o t t o m a r i n a , perchè in u n attimo si p u ò o d i s t r u g g e r e a questa l'imboccatura m e d i a n t e le mine, o inondarla, d to-gliervi l ' a r i a respirabile.

Ma in ogni m o d o la g u e r r a , fa t a n t e cose che tia alterate e. sconvolte e capovolte, h.a m u t a t o del tutto anche i t e r m i n i del problema di cui si t r a t t a . T r a e oggi v a n t a g g i o e sicurezza la G r a n B r e t a g n a dal-l'essere un'isola? Non più. Essere s e p a r a t a da ogni territorio s t r a n i e r o e avare le p r o p r i e còste difese d a u n a potente m a r i n a d a g u e r r a , n o n può bastare, oggi c h e le aggressioni avvengono non solo alla su-perficie delle acque, m a anche dli sotto al loro livel-lo e dall'aria. I sottomarini, gli a e r o p l a n i e gli Zep-pelin non sono a n c o r a s t r u m e n t i perfetti, m a dei g r a n d i p r o g r e s s i che c o n s e g u i r a n n o senza fallo la loro costruzione e l.a loro m a n o v r a , d a n n o certezza i p r o g r e s s i g i à fatti in b r e v e tempo. Ognuno sa q u a n t i d a n n i e rovine abbiano già prodotto. D a ora

in poi, contro i nemici attuali o eventuali, Bisogna a d o p e r a r e le loro stesse a r m i .

Chi può essere sicuro che i tedeschi non riprende-r a n n o , in avveniriprende-re, moltiplicando i sottomariprende-rini, u n a g u e r r a p e r cercare di nuovo d ' a f f a m a r e la G r a n B r e t a g n a ? Essa, perchè isolata, h a bisogno d'appro-vigionarsi in tutti i continenti. Perciò la s u a spe-ciale conformazione e g i a c i t u r a , m e n t r e n o n le sa-rebbe più u n a sufficiente difesa dal lato militare, a g g r a v e r e b b e le sue condizioni d a l lato economico. E q u e s t ' u l t i m o fatto nella presente g u e r r a si è già vistò. Se nel 1914 la g a l l e r i a sotto l a M a n i c a fosse già s t a t a u n a realtà, fino dallo .scoppio del conflitto, co-me sempre dipoi, l ' a p p r o v v i g i o n a m e n t o della Gran B r e t a g n a avrebbe p r o c e d u t o largo, rapido, indistur-bato. L a flotta d a g u e r r a o r a i m p i e g a t a in p a r t e a scortare e tutelare, i t r a s p o r t i mercantili, sarebbe s t a t a a s s a i più libera.

E oltre a ciò, p e r c h è meno richiesto il naviglio .mer-cantile p e r gli a p p r o v i g i o n a m e n t i , q u a n t o meno alto il prezzo dei noli! I l Leroy-Beaulieu calcola che, m e n t r e l'opera d'ella g a l l e r i a poteva costare quat-trocento milioni, la s u a m a n c a n z a è forse costata agli alleati, l i r a più l i r a meno, u n sei miliardi!

Non è d u n q u e cervellotico nè troppo avventato il p r e s a g i r e che cotesta g r a n d e o p e r a v e r r à deliberata e iniziata non molto tempo dopo la conclusione del-la pace. Senza dubbio s e r v i r a n n o di spinta, f r a l'al-tro, le ottime relazioni di s e n t i m e n t o e d'interessi che c o r r o n o t r a i d u e paesi interessati; m a gli inse-g n a m e n t i della inse-g u e r r a v a r r a n n o , a nostro credere, più di tutto. Come a b b i a m o già detto, il movimento in tal senso si è riattivato. I m p o r t a rilevare che t r a i favorevoli al progetto v ' e r a n o state fin d a qualche a n n o a d d i e t r o d u e a u t o r i t à di prim'ordine, lord Ro-berts e lord Kitchener, e che tali si s o n o d i c h i a r a t i , nel P a r l a m e n t o britannico, 125 d e p u t a t i d,i v a r i p a r -titi. L a p a l l a di neve ruzzolando ingrossa; finirà p e r spezzare gli ostacoli, fatti o r m a i poco resistenti.

A suo tempo a n c h e a Venezia, si licet parva.... molti e r a n o c o n t r a r i , benché p e r motivi d'altro ge-nere, alla costruzione del ponte che poi congiunse la loro città alla t e r r a f e r m a . Ma il mondo g i r a e i tempi m u t a n o .

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Il commercio estero della Romania nel 1913

I dati più recenti relativi al commercio estero del-l a R o m a n i a si riferiscono adel-l 1913. I n t a del-l e a n n o Ite esportazioni ed importazioni riunite si elevarono a 5.943.192 t o n n e l l a t e per u n valore di 1.260.717.975 leis. I n r a p p o r t o al 1912 sì c o n s t a t a u n a u m e n t o di 402.500 tonnellate, e cioè del 7,26 %, e p e r ciò che concerne il valore u n a d i m i n u z i o n e di 19.291.368 leis, e cioè deiUl'1,51 %. Questa diminuzione del valore, m a l g r a d o l'aumento assai sensibile della q u a n -tità, si spiega col fatto che nel 1913 la R o m a n i a hia i m p o r t a t o mercanzie, p e s a n t i ed a b u o n mercato, come metalli, esplosivi, in luogo di mercanzie più leggere e più care, come tessili vegetali, p r o d o t t i delle industrie derivate, confezioni, ecc.

I n q u e s t a q u a n t i t à totale di 5.943.192 tonnellate le importazioni figurano p e r 1.374.116 torni, e le espor-tazioni 4.569.076 tonn., ciò ohe r a p p r e s e n t a 23.13 % all'importazione e 76.87 % all'esportazione. I n i-ap-porto al 1912 l ' a u m e n t o r e g i s t r a t o per l'importazio-n e è d'i 160.159 tol'importazio-nl'importazio-n. (13.11 %) e per l'esportaziol'importazio-ne è d:i 242.341 tonn. (5.60 %). Nel v a l o r e totale di leis 1.260.717.975, le i m p o r t a z i o n i r a p p r e s e n t a n o 590 mil. 12.640 lei® o ili 49.79 % e le esportazioni 670.705.335 leis e cioè il 53.20 %. In r a p p o r t o a l l ' a n n o 1912, l'im-portazione r e g i s t r a un m i n o r valore di 47.892.920 leis o 7.51 % e l'esportazione un m a g g i o r valore d'i 28.601.552 o 4.45 %.

In conseguenza la 'bilancia del commercio r o m e n o si salda nel 1913 con u n beneficio di 80.692.693 leis in profitto dell'esportazione.

Analizziamo o r a più in dettaglio il n o s t r o commer-cio con i paesi esleri s t u d i a n d o s e p a r a t a m e n t e le im-portazioni e le esim-portazioni.

IMPORTAZIONI. —' Il p a e s e d a l quale la R o m a n i a

i m p o r t a mercanzie per valore più elevato è l a Germania. Questo p a e s e h a inviato nel 1913 u n a q u a n -tità di 366.995 tonn. d i mercanzie, e cioè il 26.71 % del peso totale delle importazioni p e r u n valore d i 237.819.146 leis, o il 40.31 % dei valore totale. I pro-dotti inviati a p p a r t e n g o n o alle s e g u e n t i categorie : tessili vegetali, confezioni, carta, caoutchouc, m a c -chine, veicoli, orologeria, prodotti chimici e medi-camenti, colori e vernici, bitumi, metalli.

Il secondo posto, r i g u a r d o al valore, a p p a r t i e n e all' Austria-Ungheria, la quale per q u a n t i t à , invece, occupa il p r i m o posto. Il valore delle i m p o r t a z i o n i della m o n a r c h i a si v a l u t a a 138.192.076 leis, o il 23.42 p e r centoi del valore totale delle importazioni. P e r l a q u a n t i t à le importazioni a m m o n t a n o a 456.908 tonnellate o al 33.25 % del peso totale. I p r o d o t t i in-viati a p p a r t e n g o n o alle seguenti c a t e g o r i e : legumi e d e r r a t e coloniali, confezioni, tessili vegetali, car-ta, v e t r e r i a e s o p r a t u t t o metalli e prodotti m i n e r a r i , macchine, prodotti chimici.

Il terzo posto è tenuto dall' Inghilterra d a cui la importazione è s t a t a d'i 55.737.728 leis (9.45 %) per un peso di 266.790 tonn. (19.42 %). 11) Regno Unito vende s o p r a t u t t o : tessuti, metalli, macchine, pro-dotti chimici e m e d i c a m e n t i .

L a Francia occupa, il q u a r t o posto cori 17.836 ton-nellate (1.30 %) per u n valore di 34.135.788 leis (5.79 per cento). P r o p o r z i o n a l m e n t e a.1 peso il valore delle mercanzie che vengono d a l l a F r a n c i a è più elevato di quello degli altri paesi.

Il p a e s e che h a m a g g i o r m e n t e progredito nel 1913 nelle importazioni sono g l i Stati Uniti dell'America del Nord che figuravano nel 1912 al n o n o posto e che, dopo u n anno, sono saliti al quinto posto. Il valore delle m e r c a n z i e provenienti d a questo p a e s e è stato di 31.937.367 leis (5.41 %) per 41.069 tonnel-late (2.99 %). Tali importazioni consistono special-m e n t e in special-metalli e special-m a c c h i n e .

Al sesto posto viene l'Italia che r e g i s t r a u n a di-minuzione rispetto ài 1912 del 43 % circa, con pro-dotti per 21.886.525 leis (3.71 %) e p e r 28.632 tonnel-late (2.08 %).

Vengono poi il Belgio, l a Turchia, la Russia, I n complesso due sono i p a e s i d a i q u a l i si a l i m e n t a l a importazione r o m e n a : l a G e r m a n i a e l'Austria-Un-gheria. Da questi due paesi, infatti, i prodotti im-portati nel 1913 sono e t a t i p e r 376 milioni di leiis su u n totale di 590 milioni, e cioè più di tre quarti.

ESPORTAZIONI. — Il paese verso il q u a l e è s t a t a nel

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di prodotti per u n valore più elevato è il Belgio. Le esportazioni a m m o n t a n o a 182 milioni di leis, e cioè il 27 % del valore totale per u n valore dii 1 milione e 162 m i l a tonnellate, e cioè il 25 % del peso totale delle esportazioni. L a quasi totalità della esporta-zione nel Belgio consiste in prodotti del suolo (ce-reali) di cui solo u n a p a r t e resta nel paese pel con-sumo interno. La m a g g i o r p a r t e è r i e s p o r t a t a in G e r m a n i a , in I n g h i l t e r r a e nella Svizzera.

Dopo il Belgio i prodotti r o m e n i p r e n d o n o la via dell'Austria-Ungheria per u n valore di 96 milioni di leis (14.29 %), e tali, prodotti sono s o p r a t u t t o i pro-dotti a n i m a l i a l i m e n t a r i , pelli, lane, residui ani-mali, cereali, f r u t t a , d e r r a t e coloniali, legname. Il terzo posto a p p a r t i e n e all' Italia. Il valore delle m e r c a n z i e che il nostro paese riceve a m m o n t a a 71 milioni di leis (10.63 %) s e g n a n d o però u n a d i m i n u -zione notevole — quasi 50 milioni di leis — rispetto al 1912. Cereali, legumi, fiori, legname, petrolio, bi-tumi sono i prodotti esportati in m a g g i o r m i s u r a .

L a Francia, che occupa il q u a r t o posto, i m p o r t a d a l l a R o m a n i a p i ù di 63 milioni di lleis (9.47 %) in m a g g i o r a n z a cereali e1 derivati (27 milioni di lei,s), legumi, legname, petrolio e b i t u m i (28 milioni di leis).

Alla Germania s p e t t a il quinto posto con 52 mi-lioni di leis. Ma in r e a l t à questo paese i m p o r t a mer-canzie di p r o v e n i e n z a r o m e n a per u n valore più ele-vato perchè ne acquista anche sul1 m e r c a t o belga.

L'Olanda è discesa al sesto posto con 45 milioni di leis avendo p e r d u t o rispetto al 1912 più di 7 milioni di leis.

Minori i m p o r t a t o r i sono l'Inghilterra, l'Egitto, la Spagna. L a Svizzera i m p o r t a d i r e t t a m e n t e m i n o r q u a n t i t à d i quella che in effetti c o n s u m a di merci romene, provvedendosene s u l mercato belga.

I n complesso d u e sono te categorie p r i n c i p a l i di merci che esportiamo all'estero : cereali e derivati petrolio e bitumi. Nel 1913 si sono esportati di pro-dotti della p r i m a c a t e g o r i a per u n valore di leis 448.412.269, e cioè più di due terzi del valore totale delle esportazioni e di prodotti della s e c o n d a cate-g o r i a p e r u n valore di 131.480.837 leis, è cioè più del quinto del valore totale.

I. m.

La legislazione tedesca

sul commercio e sul consumo dei cereali

La G e r m a n i a , come è noto, produce u n a q u a n t i t à di cereali dli molto inferiore1 ai bisogni del paese. E poiché la g u e r r a h a impedito alla G e r m a n i a di im-p o r t a r e d a altri im-paesi le q u a n t i t à di cereali di cui h a insogno, essa si è veduta costretta a regolare nei più m i n u t i p a r t i c o l a r i il commercio e il consumo dei g r a n i , in modlo d a ottenere la utilizzazione di t u t t a la q u a n t i t à disponibile e d a distribuire questa quan-tità f r a t u t t i coloro c h e ne h a n n o bisogno tenendo, n a t u r a l m e n t e , p r i n c i p a l e conto delle esigenze dell'e-sercito: Di questa legislazione della G e r m a n i a si è p a r l a t o molto a n c h e in Italia.

R i t e n i a m o utile e s p o r r e oggettivamente q u a n t o in q u e s t a legislazione è stabilito.

L'esercizio di Stato. — La G e r m a n i a con queste leggi, c r e a u n vero esercizio di Stato p.er il commer-cio e per il consumo dei cereali. li p r o d u t t o r e perde la disponibilità del s u o grano, non a p p e n a lo h a rac-colto. Qualsiasi azione di i n t e r m e d i a r i o t r a il consu-m a t o r e ed il p r o d u t t o r e è coconsu-mpletaconsu-mente abolita, perchè q u e s t o passaggio' si effettua m e d i a n t e l'inter-vento di o r g a n i pubblici.

Questa m a t e r i a era regolata d a u n decreto del 25 g e n n a i o 1915 modificato d a u n altro del 6 febbraio 1915. L'esperienza, però, aveva dimostrato c h e la or-ganizzazione costituita d a questi decreti era ben lun-gi d a ottenere quei r i s u l t a t i che si d e s i d e r a v a n o Con u n altro decreto del 28 giugno 1915, pubblicato nel periodo d e l l a raccolta del 1915, si creò u n a n u o v a or-ganizzazione a m p i a e rigorosa.

Secondo il decreto del 28 giugno 1915, tutti i g r a n i prodotti nel territorio della G e r m a n i a sono in istato di sequestro presso ili produttore, a p a r t i r e d a l mo-mento d e l l a raccolta. Il produttore n o n ha che u n a disponibilità m i n i m a d'ei suoi g r a n i ; esso h a a s u a

disposizione solo nove c h i l o g r a m m i di g r a n o per ogni mese e per ogni p e r s o n a della s u a f a m i g l i a e del per-sonale addetto all'esercizio delle sue imprese. Esso, inoltre, h a a s u a disposizione la q u a n t i t à di g r a n o che occorre p e r la s e m i n a della stagione v e n t u r a . Tutto il resto del g r a n o deve essere c o n s e r v a t o nei m a g a z z i n i a disposizione degli o r g a n i che il decreto ap p osi tana ente istituisce.

L'organizzazione dell'esercizio statale. — Questi o r g a n i sono d u e : le associazioni comunali, le q u a l i provvedono a l l a ripartizione nel territorio del pro-prio comune della q u a n t i t à d e t e r m i n a t a dall'organo centrale ( Reichsge treid esteti e) il quale d e t e r m i n a l a q u a n t i t à m a s s i m a che deve essere c o n s u m a t a in cia-scun comune, e impiega il residuo per i bisogni dell'esercito e d e l l ' a r m a t a , e idi quei comuni in cui m a n -ca l a q u a n t i t à n e c e s s a r i a per l'alimentazione delle popolazioni.

Le associazioni c o m u n a l i debbono, nel termine sta-bilito dal decreto, a c c e r t a r e l ' a m m a n t a r e detl raccol-to e d a r n e comunicazione all'ufficio centrale. Esse h a n n o a disposizione p e r l'alimentazione della po-polazione del comune, u n a q u a n t i t à d e t e r m i n a t a di g r a n o ed! h a n n o l'obbligo di provvedere p e r c h è q u e s t a q u a n t i t à serva ai bisogni di tutti. P e r ottenere que-sto scopo, esse a u t o r i z z a n o i m u l i n i ad a c q u i s t a r e presso a p r o d u t t o r i q u a n t i t à d e t e r m i n a t e di g r a n o e sorvegliano le operazioni d'i m a c i n a t u r a e n e con-trollano i risultati. Esse poi autorizzano i p a n a t t i e r i a d a c q u i s t a r e d e t e r m i n a t e q u a n t i t à di f a r i n a e sor-vegliano e controllano l ' o p e r a di panificazione. La vendita deve essere f a t t a ai prezzi stabiliti dall'asso-ciazione, ed è e f f e t t u a t a m e d i a n t e presentazione di tessere speciali d a p a r t e dei c o n s u m a t o r i ; su queste tessere è i n d i c a t a la q u a n t i t à m a s s i m a che c i a s c u n a famiglia, t e n u t o conto del n u m e r o dei suoi m e m b r i , può ac-quisare, Con questi mezzi l'associazione co-m u n a l e deve ottenere che la q u a n t i t à di g r a n o che h a a s u a disposizione p e r il consumo della popola-zione n o n sua s u p e r a t a , e che tutti possano avere la q u a n t i t à di p a n e stabilita.

L ufflcvo imperiale dei cereali. — L ' a l t r o o r g a n o è l'ufficio i m p e r i a l e dei cereali. Questp ufficio h a il compito di provvedere i cereali per l'esercito e per

' a r m a t a , p e r i comuni che ne d i f e t t a n o e di control-larne, in genere, il consumo d a p a r t * della popola-zione. L'ufficio imperiale dei cereali è composto di u n a sezione a m m i n i s t r a t i v a e di u n a sezione com-merciale. L a sezione a m m i n i s t r a t i v a h a il compito di accertare p e r mezzo di apposite statistiche le di-sponibilità dei g r a n i nel paese e di d e t e r m i n a r e le n o r m e per l a distribuzione. Questa sezione deve quindi d e t e r m i n a r e la q u a n t i t à dii f a r i n e che p u ò es-sere c o n s u m a t a ogni g i o r n o d a ogni p e r s o n a ; essa deve anche stabilire la q u a n t i t à dei cereali assegna-ta a c i a s c u n a associazione comunale o e r la s u a po-polazione civile. La sezione commerciale h a il com-pito di a c q u i s t a r e presso le singole associazioni co-m u n a l i a cereali occorrenti per l'esercito e per le tre associazioni c o m u n a l i allo scopo di venderle al-l ' a m m i n i s t r a z i o n e m i al-l i t a r e o aal-lal-le associazioni comu-nali. L a sezione commerciale h a c a r a t t e r e di società con responsabilità l i m i t a t a ; essa è -amministrata d a u n consiglio, composto d a 24 membri, d i cui sette per 1 I m p e r o e gli Stati confederati; sette- p e r l'agri-coltura; tre per le g r a n d i -imprese i n d u s t r i a l i e sette per la città.

L a sezione c o m m e r c i a l e ha, f r a gli altri, i seguenti compiti : d'i p r o v v e d e r e p e r ,l'acquisto e pe-r il relati-vo p a g a m e n t o dei cereali -che debbono essere conse-gnata dalie associazioni c o m u n a l i : di c o n s e g n a r e nei t e r m i n i stabiliti, alle a m m i n i s t r a z i o n i dell'eserci-to e della m a r i n a , lei q u a n t i t à di g r a n o di cui abbi-sognano, d'i cedere alle associazioni c o m u n a l i i ce-r e a l i e Te f a ce-r i n e di cui esse h a n n o bisogno, pece-r il vet-tovagliamento della popolazione civile.

(5)

Inglese, F r a n c e s e e I t a l i a n o ip<er regolare il g r a v e e I n a m e n t e del carbone, che dal 30 ottobre è e n t r a t a p r e o c c u p a n t e problema dei noli e d e l l ' a p p r o w i g i o - 1 in vigore.

NOLI

Tabella dei noli massimi, ecc. e del quantitativi giornalieri di scaricazione e relativo costo per iporti sotto'Jndicati, in base al contratto di noleggio conosciuto come il Mediterranean Coal Charter 1916 ( War)

Quota

di scarico Costo Canale Mersey

T y n e

Hull Porti

P o r t o di discarico

Quota

di scarico e e Clydet di F o r t h

giorno per tonnellate di Bristol Manchester dell'Est Coste

Clydet e Fife M a r s i g l i a 600 ls. s. d . s . d . s. d . s. d . s. d . G e n o v a 500 6 l / 2 d . 58 6 60 6 63 6 61 6 66 0 S a v o n a 500 6 l / 2 d . 59 6 61 6 64 6 62 6 67 0 S p e z i a L i v o r n o 500 6 l / 2 d . 59 6 61 6 64 6 62 6 67 0 S p e z i a L i v o r n o 500 6 l / 2 d . 59 6 61 6 64 6 62 6 67 0 N a p o l i 800 lOd. 59 6 61 9 64 6 62 6 67 0 T o r r e A n n u n z i a t a 800 lOd. 57 6 50 6 62 6 60 6 65 0 800 a t 8d. 1.000 a t 9 l / 2 d . ì .200 a t 10 l / 2 d . 1.500 a t l s . 58 6 60 6 63 6 61 6 66 0 P o r t o F e r r a i o 800-1500 800 a t 8d. 1.000 a t 9 l / 2 d . ì .200 a t 10 l / 2 d . 1.500 a t l s . 57 6 59 6 62 6 60 6 65 0 Do. D o . 59 6 61 6 64 6 62 6 67 0 P o r t o V e c c h i o 500 6 l / 2 d . «02 6 64 6 67 6 65 6 70 0 C i v i t a v e c c h i a 500 lOd. 61 0 63 0 66 0 64 0 68 6 M e s s i n a 400 lOd. 62 6 64 6 67 6 65 6 70 0 P a l e r m o 400 lOd. 62 6 64 6 67 6 ' 5 6 70 0 400 lOd. 62 6 65 6 67 6 65 6 70 0 S i r a c u s a 300 lOd. 67 6 69 6 72 6 70 6 75 0 250 lOd. 65 0 6 0 ' 0 6 68 0 72 6 P o r t o E m p e d o c l e 200 lOd, 72 0 74 6 77 6 75 6 80 0 T a r a n t o 500 lOd. 65 0 67 0 70 6 68 0 72 6 R e g g i o . . . T u n i s i 400 lOd. 65 0 67 0 70 6 68 0 72 6 R e g g i o . . . T u n i s i 400 l s . 58 6 60 6 63 6 61 6 66 0 S f a r 400 l s . 58 6 60 6 63 6 61 6 66 0 B ì s e r t a 800 l s . 51 1 53 0 56 0 54 0 58 6 400 • l s . 51 1 53 0 56 0 54 0 58 6 P h i l i p p e v i l l e 400 l s . 51 1 53 0 5 0 54 0 58 0 B o u g i e A l g e r i O r a n o 400 l s . 51 ] 53 0 56 0 54 0 58 0 B o u g i e A l g e r i O r a n o 500 l s . 48 6 50 6 53 6 51 6 56 0 B o u g i e A l g e r i O r a n o 500 l s . 48 6 50 6 53 6 51 6 56 0 500 70c. 59 6 61 6 64 6 62 6 67 0 C e t t e 500 70e. 60 0 62 0 65 0 63 0 67 6 T o l o n e 250 1 f r a n e 63 6 65 6 68 6 66 8 71 0 C a n n e s 250 1 f r a n e 63 6 65 6 68 6 66 6 71 0 P o r t o V e n d r e s 200 1 f r a n e 66 0 68 0 71 0 69 0 73 6 M o n a c o 250 1 f r a n e 66 0 68 0 71 0 69 0 73 6 M o n t o n e 250 1 f r a n e 66 0 68 0 71 0 69 0 73 6 C a g l i a r i C a r l o f o r t e 250 l s 66 0 68 0 71 0 69 0 73 6 C a g l i a r i C a r l o f o r t e 200 l s . 70 0 72 0 75 0 73 0 77 6 T r a p a n i S a n t a L i b e r a t a 300 lOd. 67 6 69 6 72 6 70 6 75 0 T r a p a n i S a n t a L i b e r a t a 500 lOd. 65 0 67 0 70 6 68 0 72 6 S a l e r n o 300 " lOd. 65 0 67 0 70 6 68 0 P 72 6

Prezzi del carbone.

1. — I seguenti accordìi s i riferiscono al c a r b o n e (non al Canne! Goal) d a scaricarsi nei porti f r a n -cesi e italiani del Mediterraneo, senza pregiudizio dei contratti in corso.

2. — Essi a v r a n n o valore per il periodo della g u e r r a , ovvero fino al 31 dicembre 1916, con facoltà di revisione, dopo- tale d a t a , p e r le vendite f u t u r e , ad i s t a n z a di u n a f r a le parti.

3. — a) P e r l'Antracite dell'Welsh viene fissato il prezzo massimo, al q u a l e però si p o t r a n n o aggiun-gere le spese addizionali p e r la- r o t t u r a , la scelta e la l a v a t u r a del carbone. Le quali spese addizionali v e r r a n n o fissate d a u n a commissione di p r o p r i e t a r i di miniere del South Wales, s u b o r d i n a t a m e n t e al-l'approvazione del B o a r d of Trade.

b) P e r le a l t r e classi di carbone, sono p u r e fis-sati i prezzi massimi, i pre,zEÌ m a s s i m i di cui alle lettere a) e b) si i n t e n d o n o f. o. b. al più vicino porto di caricazione per ogni m i n i e r a . Se il c a r b o n e viene spedito altrove le m a g g i o r i spese di ferrovia e di imbarco d o v r a n n o essere aggiunte al prezzo mas-simo.

4. — Nel caso di carbone v e n d u t o d a u n esporta-tore sia esso p r o p r i e t a r i o di miniere o negoziante, si p o t r à f a r p a g a r e te più del prezzo del c a r b o n e la stabilita d a corrispondersi come compenso ali opera dell'esportatore.

5. — I particolari relativi all'assegnazione e di-stribuzione delle f o r n i t u r e per il traffico di espor-tazione per la F r a n c i a e l'Italia dia ogni distretto,

s a r a n n o regolati dal Coal Supply Commettee del distretto stesso.

6. — S u b o r d i n a t a m e n t e alla clausola N. 2; questo accordo dovrà incominciare e finire c o n t e m p o r a n e a -mente alla limitazione dei noli.

Tabella dei prezzi massimi. South W a l e s : s. d. Large coal 30 0 W a s h e d n u t s 30 0 W a s h e d be.ans 28 6 W a s h e d peas 27 6 Small coal 20 0 Anthracite (iarge) 30 0 (plus Clause 3) Anthracite (smail) 20 0 (plus Glause 3) N o r t h u m b e r l a n d : s. d. Screened coal a n d n u t s 30 0 Unscreened g a s a n d coking 25 0 Smail coal 20 0 D u r h a m : s. d. Ali quaiities of u n s c r e e n e d coal, includiing

coking smalls . 25.0 Other small coal 20 0

U s u a i screened D u r h a m g a s and r i a n u -f a c t u r i n g , including n u t s 26 0 L a r g e screened D u r h a m , steam a n d house,

(6)

F e d e r a t e d Area : s# <}. Sonth Yorks screened steam coal . . . . 30 0 Notts, Derby and other screened steam coal 30 0 West Yo.rksh.ire, H a r t l e y ' s 27 6 House coal 27 6 Screened g a s coal . . . . ! ! ! ' 26 0 Unscreened g a s coal . . . 25 0 N ^ s ' .' .' 24 0 SHack 20 0 Scotland : s d SP1™1 30 0 l i a r t l e y Q N a v i g a t i o n screened . . , ' . . ' ' "30 0 Navigatioai u n s r e e n e d . . . ' 98 fi W a s h e d trebles ' . ' . ' . ' . ' . 28 0 W a s h e d doubles 22 0 W a s h e d single,s . 21 fi W a s h e d pearls . Ts n Best ©11 28 0 Best F i f a s h i r e i ! ! ' 28 0 Best L o t h i a n s . . 28 (1 Best Avrshire . . . ! ! 28 0 Stotch A n t h r a c i t e : s q R o u n d coal . . . . " 2 S A J u m b o trebles a n d doubles .' 9« n Singles 25 0 P c a r l s '. 20 0

Prestazioni d'opera degli esportatori. 1. — I seguenti accordi sono b a s a t i sul princinio c m a Y ^ Ì T ' e ^ f - ^ E S PTt a t 0 r i d a ™ l a t o tea i quaA agi effetti di questo accordo sono rempresi gli Agenti in I n g h i l t e r r a di ditte francesi e i t a S e © 1 proprietari delle miniere che vendono diretta-m e n t e ai c o diretta-m p r a t o r i in F r a n c i a e in I t a l i a n o n d o v r a n n o f a r s i la concorrenza l'un con l ' a l t r o o re?" care du ottenere, indebite preferenze - e ohe eli hn p o r t a t o r i in F r a n c i a e in I t a l i a d a l l ' a l t r o lato d e T b a n o essere protetti dalla possibilità che i Tore con correnti ricevano forniture a c o n d t e i o n T p i ù renvT m e n t i d i quelle a loro p r a t i c a t e P c o r e o l n ^ u S . d W r a n n° S 6 « 11 l o™ 3. — Gli esportatori si a s s u m o n o l'incarico di fare 1 passli necessari per p r o c u r a r e di ottenefare i p e r -messi di esportazione, p e r provvedere agli accordi coi p r o p r i e t a r delle miniere, con le ferrovie e re a t e ™ ' ? 3 1 6 ,n a v i, a l tomo d i caricazione, od a/tP t à TQ 8 J a n a I U d a t i v e a l carbone nonché ad a t t e n d e r e alla caricazione secondo q u a n t o è stato c o n s u e t u d i n a r i o finora nei differenti porti

4- Gli esportatori, comprese, le Ditte che sono A-genti p e r gli acquisti d a p a r t e di Ditte in F r a n c i a o ì ^ h I T ; 'e 1 Pr oPr ie t a r i di miniere che vendono d i r e t t a m e n t e ai compratori in F r a n c i a e in Italia Z ^ Z ar ?n 0 e riceveranno per le loro prestazioni u n compenso in ragione del 5 p e r cento sul prezzo t. 0. ib., con un m a s s i m o di 1 scèllino per tonn Que-sto compenso, u n i t a m e n t e alle spese e diritti di im-b a r c o n o n inclusi n e l prezzo f. o. im-b. per gli espor-t a espor-t o r i e ^ , eo s t o p e r l a m L s c e l a d e i ^ ^ ® fp a r_ b a r r e e p e r la separazione nelle stive, se ve ne sono , n ™ ° b- e p a g a t i d a i

com-y< 1 albot. 2 d? per t p n n q T ^ r H a r i o ù / T o l ì T é ' s l £ p r e t o r i . P e r esempio: a t t u a l m e n t e i diritti ner il T y n e sono di 1 1/4 d. per tonn. : p e r il Clyde 3 1/2 d ,& n ° fn9;nP , e r " W h'a r f a^ , Carditi, N e w S r t , '

l a i o o t . I d'. ne,r tonn • e ,no». •r.„T . ' sea 2 3/4 d:. per tonnellata.

5. — Allo scopo .di facilitare l'ordine di caricazio-ne coi p r o p r i e t a r i delle miniere, il noleggio delle u r e t e ^ ì f a t t° d a g l i e aPo r t a t o r i p e r c o n t f X com? ter™ rte, r i1 3^ P+ a«a n d 0 a d ^ n i esportatore u n terzo dei 5 .per cento p e r brocheraggio sul nolo I n corrispettivo di questo p a g a m e n t o gli e s p o r t a t o r i m a n i e r e r a n n o i compratori "per le controstaSie affa c a r r a z i o n e se ve ne sono, m a non s a r a n n o respon sabili p e r controstallie nei porti francesi e i t a l i a n i

b. — Gii esportatori p e r conto dei c o m p r a t o r i as-s i c u r e r a n n o il prezzo di f a t t u r a più il 10 per cento e p a g h e r a n n o gli anticipi del nolo non eccedenti il terzo del nolo previsto, a meno che non venga

di-v e r s a m e n t e p a t t u i t o (combinato). g 7. — Questa convenzione h a per base il p a g a m e n

to contanti contro polizza d i carico in L o n d r a , P a

rigi o Roma, a scelta degli esportatori. Se ili p a g a -m e n t o è stato stabilito a eredito, gli interessi d a c a r i c a r s i n o n s a r a n n o inferiori dell'I per cento in p ' ù del tasso .stabilito d.alla B a n c a d ' I n g h i l t e r r a .

8. — Gli e s p o r t a t o r i e i p r o p r i e t a r i di m i n i e r e isti-t u i r a n n o in ogni disisti-treisti-tisti-to u n a Commissione, che si c h i a m e r à Commissione locale. Le Commissioni lo-cali si t e r r a n n o in stretto contatto con le Commis-sioni f r a n c e s i e italiane, dalle q u a l i esse riceveran-n o istruzioriceveran-ni relative alle assegriceveran-nazioriceveran-ni e alla prio-rità degii ordini alla situazione delle discariche nei porti, ecc. I n m a n c a n z a di speciali istruzioni, l a Commissione locale d i s t r i b u i r à gli ordini equa-mente.

Le Commissioni locali a s s e g n a r a n n o nella stessa g u i s a il tonnellaggio disponibile nei loro rispettivi distretti, m a i c o n t r a t t i di noleggio si p a s s e r a n n o t r a l ' A r m a t o r e o il suo brakeir e l'esportatore quale noleggiatore. Ogni distretto s t a b i l i r à il n u m e r o e la formazione della s u a Commissione, e, se conve-niente, i s t i t u i r à delle Sotto-Commissioni c,he siede-r a n n o p e siede-r t u siede-r n o allo scopo dii d a siede-r e cosiede-rso al lavosiede-ro. Allo scopo di a s s i c u r a r e u n a u n i f o r m i t à di azione u n a Commissione Centrale esecutiva f o r m u l e r à u n r e g o l a m e n t o di base per la condotta degli affari del-7 „Colami'SSi'C>ni locali. I m e m b r i di ogni distretto della Commissione Centrale esecutiva s a r a n n o ex-olhcio m e m b r i delle loro rispettive Commissioni lo-cali.

9. — S u b o r d i n a t a m e n t e ali1' applicazione dell' arti-colo 4 r i g u a r d o ai compensi, i sistemi esistenti, in q u a n t o essi siano compatibili con lo scopo g e n e r a l e di q u e s t a Convenzione, s a r a n n o m a n t e n u t i nel c a s o :

a) di Case f r a n c e s i e italiane, le quali a b b i a n o fallali m questo paese e o vapori d » Loro p r o p r i e t à o p p u r e tonnellaggio fissato p r i m a .del 21 ottobre 1916;

' b) di Case inglesi 0 Miniere che esportino nei loro p r o p r i stabilimenti, in porti i t a l i a n i o f r a n c e s i ;

e) di Case f r a n c e s i o italiane che a b b i a n o a-,genti per gli acquisti in questo paese; oltre a ciò i c o m p r a t o r i f r a n c e s i o italiani, i quali c o m p r a n o d a diversi esportatori 0 d a uno solo, a v r a n n o facoltà di indicare alle Commissioni f r a n c e s i e italiane gli esportatori dai quali esse sono solite ricevere Lei loro f o r n i t u r e , e alle quali essi d e s i d e r a n o affidare 1 loro ordini attuali.

La produzione delio zucchero e la guerra

L ' a t t u a l e scarsezza d'elio zucchero in Italia r e n d e di a t t u a l i t à u n r i a s s u n t o dello s t u d i o pubblicato d a O. M u n e r a t i nel Bollettino degli Agricoltori italiani sulla p r o d u z i o n e dello zucchero che, a c a u s a della g u e r r a , h a subito del gravissimi p e r t u r b a m e n t i e squilibri nei p a e s i europei ed extra- europei, sia in quello ,det consumo, squilibri che resero necessario l'intervento ripetuto dei rispettivi governi, c o m p r e s o

il nostro.

T r a i più g r a n d i p r o d u t t o r i di zucchero di bietola figurano la G e r m a n i a , l'Austria-Ungheria, la Russia, gli Stati Uniti, m e n t r e lo zucchero d i c a n n a è p e r g r a n p a r t e fornito da- Cuba, d a G.iava, dalle isole H a w a i i , da Porto-Rico, dalle Filippine.

L a G e r m a n i a , che nel 1913-14, aveva prodotto ton-nellate 2.725.000 di zucchero, essendo cessato con lo inizio della g u e r r a ogni scambio', allo scopo di evi-t a r e nei 1915 u n a sopraproduzione, per f a r invesevi-tire la m a g g i o r superficie possibile a cereali, e m a n a v a u n decreto che o r d i n a v a d i r i d u r r e l a superficie di coltivarsi a bietole a due di quella d e l l ' a n n a t a pre-cedente. Però, il g r a n d e consumo richiesto p e r le a r m a t e , e la necessità di impiegare lo zucchero nel-l'alimentazione del cavallo, condussero a u n r a p i d o assottigliamento delle riserve, tantoché veniva ulti-m a ulti-m e n t e revocato quel decreto che aveva liulti-mitato la coltura della bietola, e il Ministro di Agricoltura d i P r u s s i a e m a n a v a u n a circolare p r o p u g n a n t e anzi u n a m a g g i o r e estensione di superficie d a d e s t i n a r s i a l l a c o l t u r a della bietola col consiglio di a u m e n t a l e possibilmente la c u l t u r a del 20 al 25 p e r cento.

(7)

nel 1915 si ebbe urna limitazione di superficie del 30 per cento in Austria e del 44 per cento in Ungheria. In F r a n c i a da u n a produzione di oltre 750 mila tonnellate nel 1913-14, ai scese a circa 300 mila nel 1914-15, m e n t r e p e r l a c a m p a g n a del 1915-16 si p a r l a dii u n prodotto complessivo di 150 m i l a tonnellate. Il Governo dovette tosto provvedere a rifornire ili mer-cato interno, introducendo 50 m i l a tonn. di zucchero d a l l ' I t a l i a e il resto, per g r a n d i s s i m a parte, dalle Americhe. Un contratto col Governò russo per la for-n i t u r a di 500 m i l a tofor-nfor-n., da t r a s p o r t a r s i per la via dei Dardanelli non potette, per evidenti ragioni, più effettuarsi.

A prescindere dalle condizioni create alle fabbriche situate nelle Provincie invase, la F r a n c i a si trovò alla fine del 1915 sotto la. minaccia di u n a requisizio-ne di tutte le bietole d a destinarsi all'estraziorequisizio-ne di-retta di alcool, per l'Amministrazione militare, m a f u poi possibile s c o n g i u r a r e in t e m p o il gravissimo

provvedimento.

I n Russia, m e d i a n t e l'interessamento del Governo, la coltivazione della bietola a n d ò costantemente

e-stendendosi nell'ultimo decennio, al punto che ne. 1914 l'impero russo veniva secondo, dopo la Germa-nia, t r a i paesi g r a n d i p r o d u t t o r i di zucchero di bar-babietola, con tonn. 1.939.000 di zucchero, m e n t r e dieci armi p r i m a ne aveva prodotto poco più delia metà. Invece nella testé decorsa c a m p a g n a la produ-zione dello zucchero s e m b r a sia s t a t a s c a r s a e l'espor-tazione n u l l a a c a u s a della g u e r r a . Si è però notato u n m a g g i o r e c o n s u m e di zucchero da p a r t e delle •classi popolari, le quali, in seguito alla proibizione delle bevande alcooliche, s e m b r a abbiano fatto mag-giore uso d'i zucchero.

L ' i n d u s t r i a dello zucchero dii barbabietola, secondo il M u n e r a t i , a v r à u n g r a n d e avvenire nella Rus-s i a d a t o che il Governo c o n t i n u e r à ad eRus-sercitare la

s u p r e m a tutela e n o n p e r m e t t e r à d'ora i n n a n z i che l'impianto di fabbriche di g r a n d e potenza, m e n t r e le fabbriche di basso contingente dovranno essere pronte per la p r o s s i m a c a m p a g n a a p r o d u r r e almieno 25 m i l a quintali di zucchero, e siccome molte fabbri-che sono attrezzate p e r u n a produzione di poco più della metà, così esse d o v r a n n o provvedere ad am-pliare s u b i t o i loro i m p i a n t i .

Il m e r c a t o inglese f u sempre la voragine c h e ingoia la sopraproduzione di zucchero .dei g r a n d i paesi pro-duttori. Della q u a n t i t à totale i m p o r t a t a in Inghilter-r a nel 1913, calcolata in tonn. 2.132.000 ciInghilter-rca, il 60 per cento e r a s t a t o i n t r o d o t t o dagli I m p e r i centrali, in e g u a l e m i s u r a e r a n o procedute le importa_zionì nellla p r i m a m e t à del 1914. D'improvviso, nell'agosto del 1914, il Governo b r i t a n n i c o si trovava alle prese con uno dlei più g r a n d i o s i problemi di' r i f o r n i m e n t o : n o n potendo contare sul c o n t i n g e n t e del Belgio e della F r a n c i a , e su quello della R u s s i a bloccata, l'In-g h i l t e r r a doveva rivoll'In-gersi alle Americhe o all'Asia, con importazioni d a Cuba, d a Giava, dalle Indie hri-t ani eh e, dia! Brasile, d a Haihri-ti, S. Domingo, ecc.

Nell'ultimo ventennio l ' i n d u s t r i a dello zucchero di bietola a n d ò a l l a r g a n d o s i negli Stati Uniti al pun-to che d a 40 m i l a t o n n e l l a t e prodotpun-to nell'anno 1897, si giunse a 550 mila- tonnellate nel 1914-1915 e -per il 1915-1916 la p r o d u z i o n e è prevista in 750 mila tonnel-late.

Le q u a n t i t à d;i zucchero di barbabietola importate negli Stati Uniti a n d a r o n o perciò proporzionalmente nducendosii sino a divenire trascurabili.

Ma altre e b e n più grandiose sono le aspirazioni del Paese; si a n n u n c i a nientemeno, che, d'i colpo, in u n anno, si m i r a a t r i p l i c a r e la produzione, sorpas-s a r e cioè i d u e milioni di tonnellate! Nel Texasorpas-s u n a sola 'Società di b a n c h i e r i porterebbe la p r o p r i a su-perficie d a i 17 m i l a ettari del 1915 a 214 mila ettari nel 1916.

C o m u n q u e è indubbio che gli Stati Uniti si prepa-r a n o con g prepa-r a n d e lena a s o t t prepa-r a prepa-r s i completamente al peso dell'importazione dello zucchero di c a n n a ; non solo, m a nel Paese, p e r iniziativa del Governo, ferve a n c h e lo studio serio e attivo del p r o b l e m a della pro-duzione d e i seme d'i b'arbahietolai.

Il M u n e r a t i p a r l a infine (iella produzione dello zucchero in Italia.

L ' i n d u s t r i a i t a l i a n a si t r o v a v a nell'anno 1914 an-cora sotto il peso della relativamente enorme sovra-produzione della c a m p a g n a del 1913 e per la impos-sibilità sino allora d'esportare aveva dovuto imporsi

u n a riduzione dì a c c a p a r r a m e n t i in .materia p r i m a per la c a m p a g n a successiva. Ma poiché accade tal-volta che a crisi di sovraproduziome succedano erisi di deficienza, ciò che per l ' i n d u s t r i a dello zucchero si verifica, come abbiamo veduto, nella stessa Ger-m a n i a , d u e fatti dovevano c a Ger-m b i a r faccia alla situa-zione del nostro m e r c a t o : l'esportasitua-zione di 65 m i l a tonnellate di zucchero italiano nella F r a n c i a e in In-g h i l t e r r a , avvenimento che f u salutato come conso-lante liberazione degli stocks interni e a s s o l u t a m e n t e inaspettati, e perniciosi, sia per gli agricoltori, sia p e r gl'industriali, lo s c a r s o prodotto e la p e s s i m a q u a l i t à delle bietole del 1915.

F r a t t a n t o i p i ù alti prezzi dei cereali e della c a n a -p a e le temute difficoltà dei t r a s -p o r t i dovevano -p o r r e la b a r b a b i e t o l a d a zucchero in condizione di palese inferiorità di f r a n t e ad altre colture, e la g r a n d e ca-restia dell'alcool m e t t e v a in g r a d o i distillatori di of-frire prezzi che, per l ' i n d u s t r i a stessa esercitata in condizioni n o r m a l i , v a n n o considerati insostenibili ed assurdi.

A g u e r r a finita, quando, r a p i d a m e n t e , o a poco a poco, le correnti r i e n t r e r a n n o nei loro alvei, quale piega p r e n d e r à il m e r c a t o internazionale degli zuc-cheri?

Tutte le considerazioni e i fatti che a b b i a m o espo-sti, conclude il M u n e r a t i , c o n d u r r e b b e r o a presume-re elle avpresume-remo u n a a c u t a crisi di s o v r a p r o d u z i o n e : lo succherò coloniale d i v e r r à il concorrente s e m p r e più minaccioso dello zucchero di barbabietole.

L'approviigionamento del legname durante la guerra

Uno dei più g r a v i problemi, anche nei r i g u a r d i del-le industrie, sorti pel n o s t r o paese colla g u e r r a si è l'approvvigionamento del' legname comune d a costru-zione e d a lavoro, pel q u a l e e r a v a m o in g r a n p a r t e t r i b u t a r i dell'estero, specialmente dell'Austria.

L'interessante p r o b l e m a è a m p i a m e n t e t r a t t a t o in u n a comunicazione f a t t a all'Accademia economico-a g r economico-a r i economico-a dei Georgofili di F i r e n z e d economico-a l prof. A r r i g o Serpieiil dell'Istituto Superiore Forestale, a d d e t t o , per i r i f o r n i m e n t i del legname all'esercito, al Co-m a n d o SupreCo-mo.

Secondo gli .studi, compiuti presso l'Istituto Supe-riore F o r e s t a l e :

a) il consumo italiano, in a n n o n o r m a l e , di le-gnarne resinoso (abete, in g r a n d e p r e d o m i n a n z a ; e poi pich-pine, larice, pino) si p u ò calcolare in 3 mi-lioni e mezzo d.i metri cuibd, m i s u r a t i in t,ronchi ton-di ( a n c o r a d a segare). In I t a l i a se n e p r o d u r r à al più u n mezzo milione.

I sei settimi d u n q u e , importati! I m p o r t a t i d a dove?

P e r oltre tre q u a r t i proprio dall'Austria.

L'altro q u a r t o — Si noti — è in b u o n a p a r t e pioli-pine americano, cihe solo panzii al m e n t e p u ò considèrarisi surrogabile all'abete. P e r l'abete, ohe r a p p r e -senta il legno tenero di più l a r g a applicazione nelle costruzioni, ecc., l a . n o s t r a d i p e n d e n z a d a l l ' A u s t r i a è anche più completa.

b) Il poco l e g n a m e resinoso prodotto in I t a l i a si c o n c e n t r a per oltre la m e t à nell'attuale z o n a di g u e r -ra, nelle1 abetaie venete e lombarde.

F u o r i di là, n o n molto abete e larice in P i e m o n te : abete bianco, in poche m i g l i a i a d'i e t t a r i dei m o n -ti t o s c a n i : u n po' di p i n o nelle, pinete l i t o r a n e e e in quelle di pino silvestre delle b r u g h i e r e l o m b a r d e : e poi... e poi la Sila Calabria, colle magnifiche pinete di p i n o laràrio, m a con condizioni dii t r a s p o r t o anco-r a difficilissime : i n u n contanco-ratto anco-recente si sono do-vute p a g a r e 80 lire per metro c u b o di t r a v i p e r l'at-t e r r a m e n l'at-t o , allesl'at-timenl'at-to e l'at-trasporl'at-to!

Ma anche nelle abetaie alpine, l'estraduziione del legname dal bosco — se richiede costi tollerabili — li richiede solo in merito d i speciali accorgimenti

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a n n o dopo. L u n g o periodo di produzione, ohe r a p -p r e s e n t a u n dato dei -problema, da n o n dimenticare:

c) Sic oppia l a n o s t r a g u e r r a . Chiusa l a f r o n t i e r a a u s t r i a c a , p e r l'abete siamo ridotti, solo o q u a s i solo all'importazione d a l l a Svizzera. Ne a b b i a m o impor-tato, d u r a n t e il 1915, e sempre calcolato i n tronchi tondi, p e r n e p p u r e 200.000 m e t r i cubi, a p p e n a u n de-cimo dell'importazione normale. E' a p e r t a l'importa-zione a m e r i c a n a , m a chi non sa le difficoltà dei noli ecc.? Anch'essa, nel 1915, è s t a t a a p p e n a u n terzo die! n o r m a l e . E poi dall'America, come dissi, viene so-p r a t u t t o so-pich-so-pine, che non è il so-più a d a t t o agli usi

comuni. ° d) C'è, allora, d a meravigliarsi, dell'ascesa dei

prezzi ! Pel tavolame di abete di seconda classe l'au-mento e dia 50 a 150 lire il m e t r o cubo, a fine 1915- e anche più alto, fino a 200 lire, i n seguito. E ci vuole altro che g r i d a r e ai prezzi enormi e agli speculatori! B i s o g n a d a r l e g n a m e al c o n s u m o : questo è i,l prò-DJbeinia.

Il p r o b l e m a sarebbe, in verità, tale dia sfidare ogni soluzione, se non ci fossero, f o r t u n a t a m e n t e , d u e a-spetti favorevoli di esso.

Siamo, in p r i m o luogo, di f r o n t e a u n a m e r c e il cui consumo e molto elastico, il cui c o n s u m o p u ò g r a n -demente restringersi. Non si t r a t t a del p a n e q u o t o cuano, f o r t u n a t a m e n t e ! La g u e r r a e i prezzi alti con-t r a g g o n o e n o r m e m e n con-t e il consumo, senza sofferenze eccessive.

3?0^0 0' , P 'u r e a n c h e 400.000 m e t r i cubi di l e g n a m e (calcolato tondo) b a s t a n o .ai bisogni di u n a n n o di g u e r r a , per 11 nostro esercito mobilitato; me-n o a d u me-n q u e , della me-n o s t r a povera produziome-ne m a dei tempi mormah - fase un decimo o poco più del c o n s u m a a n n u o italiano dlei tempi n o r m a l i E ciò non ostante ohe i mostri comandi abbiano provvedh-to e p r o v v e d a n o con larghezza ai bisogni

M a la g u e r r a se d a u n a p a r t e richiede'forti q u a n -restrizian^Xr' °P e r a d l W t r a Pa r t e u n a i r t i s s i m a restrizione, del consumo, specialmente p e r il soppres-so o differito impiego nelle «ostruiziionL I prezzi alti f a n n o il re,sto. Essi selezionano, come, ben diffidi m e n t e potrebbe ottenersi p e r a l t r a via, i c o n s u m i ve-r a m e n t e impve-rescindibili, .indiffeve-ribili,' e ohe m ù n d i

agli alti prezzi si sottopongono. q u i n c i Essi d e t e r m i n a n o i n o l t r e SI" ricorso all'impiego di

s u r r o g a t i come il pioppo. " " p i e g o ai L'elasticità del consumo agevola d u n q u e la solu-Ma n o n solo : concorre allo stesso scopo a n c h e l'e-lasticità della produzione.

Ho detto ohe la produzione a n n u a n o r m a l e italia-n a e ,ai più mezzo milioitalia-ne dii metri cubi M a fortu-n a t a m e fortu-n t e , la m a t u r i t à del l e g fortu-n a m e fortu-nofortu-n è 'rigida-m e n t e d e t e r 'rigida-m i n a t a , co'rigida-me quella dlei! grano. Nulla i'rigida-m- im-pedisce di concentrare in u n a n n o d'estremo bisogno come il presente, quei tagli òhe si .sarebbero n o r m a l -m e n t e f a t t i in, questo a n n o e nel prossi-mo o fors'an-ohe nei dine prossimi : il che significa l a possibilità di raddoppiare, o t r i p l i c a r e la produzione.

Vi sono inoltre — assai più l a r g a m e n t e cibe non si c r e d a — riserve d'i vecchio l e g n a m e d a utilizzare Oh' n o n e m e n t o , nio, d e l l a p a s s a t a previggenz,a! Si trat-t a di ciò, che quelle riserve si trat-t r o v a n o in trat-tali luoghi che, ai prezzi o r d i n a r i , non conveniva utilizzarle- m a ben ciò conviene, ai prezzi più alti dell'oggi.

Q u a n d o si p a r i a di legname, non b i s o g n a infatti m a i dimenticare il peso enorme che, s u l l a convenien-za da utilizconvenien-zarlo, h a la posizione del bosco, e il conse-guente costo dei t r a s p o r t i ai luoghi dii c o n s u m o

I n conclusione:

S c a r s i s s i m a produzione interna, e, anch'essa, con-centrata: proprio, in m a s s i m a parte, nella zona di g u e r r a ;

— ridottissima o soppressa importazione. Questa la faccia oscura del problema.

— G r a n d e elasticità nella produzione e nel consu-mo, cioè g r a n d e facoltà di a l l a r g a r s i della

produzio-ne e di restringersi del consumo. Questa la faccia chiara del problema

I o non oso porrei, f r a i t r a t t i della faccià oscura, anche, gli alti prezzi; almeno in questo caso, quand,o non si t r a t t a di m e r c e che occupi, nella scala dei bi- ' sogni u m a n i , u n posto analogo a quello del p a n e quo- !

*

Dopo a v e r rilevato con quali o p p o r t u n e provviden-ze <ii C o m a n d o S u p r e m o f a c c i a i r o n i e ai bisogni di l e g n a m e p e r l'esercito, il prof. Serpieri e s a m i n a l'al-t r a i a l'al-t o aen p r o b l e m a , dell'approvvigionamenl'al-to, cioè l e g n a m e p e r le nostre industrie.

l i legnarne pei bisogni dell'esercito è'solo una p a r -te di quello occorren-te al paese.

Ci sono le industrie; ci sono le Sia p u r ridottissime costruzioni; /ed sono i n s o m m a i bisogni dielle attività cu vali, òhe oggi, in g r a n p a r t e , sono anch'esse, più o meno d i r e t t a m e n t e orientate a soddisfare bisogni di g u e r r a .

E' vero che- il consumo p u ò g r a n d e m e n t e con,trarsi; m a n o n d i m e n t i c h i a m o la due i m p r e s s i o n a n t i cifre di base : c o n s u m o a n n u o n o r m a l e 3 milioni e mezzo di m e t r i cubi; p r o d u z i o n e a n n u a n o r m a l e i t a l i a n a mez-zo milione ,a.l più.

E non d i m e n t i c h i a m o che p e r avere legname dispo-nibile pel consumo subito aopo finita la guerra —-q u a n d o l'importazione a v r à difficilmente ripreso il suo corso — bisogna, avere tagliato u n a n n o p r i m a , cioè durante la guerra.

£>uaìe s p e r a n z a c'è che il mezzo m i l i o n e di p r o d u -zione i n t e r n a si innalzi in guisa, òhe — soddisfatti i bisogni dell'esercito — resti l e g n a m e in m i s u r a no-tevole p e r gli altri bisogni del paese?

L a possibilità tecnica di detto a u m e n t o , per la di-m o s t r a t a elasticità della produzione, esiste.

C'è a n c h e l a f o n d a m e n t a l e condizione finanziaria perchè la possibilità diventi realtà.

Infatti, il prezzo d ' i m p e r i o dii 80 lire si l i m i t a alle q u a n t i t à p r e c e t t a t e p e r l'esercito, o r m a i fissate : pel resto, propri età ri e i n d u s t r i a l i possono contare, an-c h e un zona dii g u e r r a , sui prezzi liberi dii meran-cato, oggi altissimi.

Non mi p a r e che p o s s a esservi t i m o r e ohe gli aliti prezzi attuali ribassino così presto; che il l e g n a m e t a g l i a t o oggi trovi, q u a n d o s a r à p r o n t o ai consumo, prezzi già molto ribassati. Anche finita l a g u e r r a pas-s e r à probabilmente del tempo p r i m a cihe lei c o r r e n t i d'importazione riprendano a pieno e li! mercato si rie-qu il libri.

Gli aiti pireizzi a t t u a l i — se non se n e d i s t u r b e r à I azione con nuovi interventi, r e n d e n d o sempre più incerte le previsioni — s a r a n n o in r e a l t à u n a spin-ta potente a eseguire spin-tagli s t r a o r d i n a r i , oltre quelli o r d i n a r i .

, Pur®' 11011 è c h i n o n v e d a l e difficoltà d'i, p a s s a n e dal detto al fatto. P e n s i a m o , d à u n a parte, alla scar-sità delia m a n o d ' o n e r a disponibile; dei mezzi di tra-sporto (quadrupedi, carreggio, ferrovie) ; delle seghe-rie. P e n s i a m o d ' a l t r a p a r t e allo spopolamento delle nostre ispezioni forestali, il cui intervento è t a n t o più necessario q u a n d o si t r a t t a di tagli s t r a o r d i n a r i in boschi tutelati, perchè a p p a r t e n e n t i quasi tutti ai co-m u n i .

Anche questo aspetto del p r o b l e m a n o n è sfuggito. Ad esso, del resto, l a stessa esercitò è d i r e t t a m e n t e interessato.

Se infatti le q u a n t i t à di l e g n a m e i m p e g n a t e p e r l'e-sercito nei modi che d'issi, si d i m o s t r a s s e r o poi in-sufficienti, q u a l e rimedio esisterebbe? Quello, ap-punto, di c o m p r a r n e d a l commercio, a prezzo libero Ala occorre a d u n q u e — a n c h e d'ai p a r t i c o l a r e p u n t o di vista m i l i t a r e — ohe, oltre la q u a n t i t à già precet-tate!, al,tire molte; se ne tagliano, alile quali possano

at-f i n n"/-vv»r> dir» tii.wli ' •_•-!/• 1 "1 .

tingere sia le attività civili del sia l'esercito stesso, in caso di c o n s t a t a t a defioenza.

Clio posto, il Comando S u p r e m o e l'Intendenza ge-n e r a l e h a ge-n ge-n o ..preso i .seguege-nti, p r o v v e d i m e ge-n t i :

a) h a n n o posto a disposizione dei Comitati del l e g n a m e mille soldati-boscaioii, t e m p o r a n e a m e n t e e-s o n e r a t i d a l e-servizio militare; q u a t t r o c e n t o carri, con q u a d r u p e d i e conducenti; u n a v e n t i n a d i seghe ver-ticali alternative a più la,mei, di g r a n lavoro. Questi mezzi sono impiegati nelle f o r n i t u r e p e r l'esercito-e l'esercito-evidl'esercito-entl'esercito-e chl'esercito-e l'esercito-essi n l'esercito-e l i b l'esercito-e r a n o a l t r l'esercito-e t t a n t i , lasciandoli a disposizione degl'i altri tagli (boscaioli borghesi q u a d r u p e d i e c a r r i n o n requisiti, ecc.).

b) i C o m i t a t i del l e g n a m e h a n n o a v u t o esplicito incarico dii agevolare in t u t t i i modi possibili anche i tagli non i m p e g n a t i per l'esercito, facendosi centro d i quelle iniziative che luogo p e r luogo si ravvisino opportune.

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