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CP.9

IL CAMPIONAMENTO:

DALLA FORMULAZIONE DELLA RICHIESTA ALLA RACCOLTA DEL CAMPIONE

Pozzi L.

Laboratorio di Microbiologia - Az. S. Maria Nuova - Reggio Emilia

Il corretto campionamento (per qualsiasi tipo di mate-riale) rappresenta il primo requisito di qualità ed appropriatezza in Microbiologia.

Le infezioni che riguardano il tratto gastro-intestinale possono essere distinte, in base al tipo di sintomatolo-gia, in infezioni provenienti dall’alto tratto gastrointe-stinale e infezioni provenienti dal basso tratto gastroin-testinale.

Per i sintomi di infezione del più alto tratto intestinale, i campioni in genere raccolti sono:

(1) Biopsie gastriche e duodenali; (2) Lavaggio gastri-co; (3) Vomito; (4) Feci.

Per i sintomi di infezione del più basso tratto intestina-le, i campioni solitamente raccolti sono:

(1) Feci; (2) Tampone rettale; (3) Biopsie, (4) Scotch. Per ciascuno di questi materiali, al fine di ricercare i diversi patogeni, è possibile impiegare approcci meto-dologici differenti, spesso in combinazione fra loro: - Indagini microscopiche;

- Indagini colturali;

- Indagini immunometriche (sierologia, agglutinazio-ni, immunocromatografia);

- Indagini di biologia molecolare.

L’ approccio metodologico è fondamentale al fine del risultato, inoltre per la corretta esecuzione di ciascun tipo delle indagini sopra elencate è importante l’ ido-neità del campione (e quindi una corretta fase preana-litica).

Il campione del paziente va raccolto in un contenitore idoneo, sulla base della prescrizione del medico. I campioni devono essere trasportati in laboratorio senza danni, evitando problemi di tipo meccanico, termico o di ritardo. Il trasporto dei campioni deve, quindi, avve-nire in tempi e condizioni che non alterino le caratteri-stiche microbiologiche del materiale patologico. Nell’ accettare un campione il laboratorio da per assun-to che il campione sia “identico” a quello raccolassun-to dal paziente e pertanto rappresentativo della situazione fisiopatologica. Se non è possibile processare imme-diatamente il campione occorre prevederne la conser-vazione in attesa di processo.

Su un campione di feci è possibile effettuare ricerche standard o ricerche mirate. Con le prime si ricercano solitamente Salmonelle, Shigelle e Campylobacter. Per questo tipo di ricerca le feci devono essere raccolte in

un contenitore pulito, non necessariamente sterile e chiuso ermeticamente, con un tappo a vite, non deve essere presente contaminazione (urine etc.). Mediante ricerche mirate (sulla base della prescrizione medica) , è possibile determinare la presenza di: S. aureo, E. coli (entero-emorragici, enteroinvasivi etc), C. botulinum,

C. difficile, C. perfringens, B. cereus, H. pylori, Aeromonas, Plesiomonas, Yersinia, Vibrioni, Micobatteri, Miceti, Parassiti, Virus.

Queste ricerche necessitano metodi di raccolta e con-servazione (oltre che di indagine) che possono essere diversi fra loro.

Nella pratica quotidiana, non è possibile eseguire le numerose e complesse indagini per evidenziare tutti i possibili patogeni intestinali, è quindi necessario che il microbiologo riceva dal Medico curante tutte le infor-mazioni cliniche ed epidemiologiche, che consentano di indirizzare l’indagine verso i patogeni più probabili. La scelta di una tecnica di indagine rispetto ad un’ altra o di una loro associazione è fatta sulla base dell’ indi-cazione del curante, che orienta le indagini. Le infor-mazioni da parte del medico curante, che indirizzano verso una od un’ altra strategia diagnostica, sono per lo più riportate nel “modulo di richiesta”, che giunge al laboratorio assieme al campione da analizzare (o pos-sono essere inserite sul sistema informativo del labora-torio).

Tali informazioni sono principalmente le seguenti: - Dati anagrafici del paziente, reparto di provenienza e

data della richiesta;

- Data di ricovero del paziente; - Eventuale terapia antibiotica in atto;

- Tipo di materiale inviato, metodo di raccolta, sede del prelievo;

- Indicazione del sanitario che ha richiesto l’esame e riferimento telefonico.

- Sintomatologia: tipo (es. febbre, diarrea), durata, decorso (acuto o cronico).

- Stati di deficit immunitari, recenti viaggi all’ estero, presenza di altri pazienti nello stesso nucleo fami-gliare o comunità con sintomatologia analoga. Quando un campione giunge al laboratorio è necessa-rio stabilire la sua appropriatezza prima della sua pro-cessazione.

Per essere considerato appropriato un campione deve possedere alcuni requisiti:

- Pervenire al laboratorio in tempi utili all’ esecuzione del tipo di esame necessario;

- Corrispondenza fra i dati riportati sul campione e quelli presenti sul modulo di richiesta;

- Quantità sufficiente per l’effettuazione dell’esame; - Impiego di un contenitore appropriato, ben chiuso e privo di crepe o segni di rottura (con o senza conser-vanti, fissativi o terreni di trasporto a seconda del tipo di esame);

- Materiale rappresentativo del processo infettivo sospettato dal clinico.

volume 19, numero 2, 2004 CORSO PRE-CONGRESSUALE

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