• Non ci sono risultati.

Istologia 41 – Muscolare cardiaco Il muscolo striato cardiaco forma il miocardio, il muscolo cardiaco. Esso ha delle differenze rispetto al muscolo striato scheletrico. In particolare:

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Istologia 41 – Muscolare cardiaco Il muscolo striato cardiaco forma il miocardio, il muscolo cardiaco. Esso ha delle differenze rispetto al muscolo striato scheletrico. In particolare:"

Copied!
2
0
0

Testo completo

(1)

Istologia 41 – Muscolare cardiaco 1

Istologia 41 – Muscolare cardiaco

Il muscolo striato cardiaco forma il miocardio, il muscolo cardiaco.

Esso ha delle differenze rispetto al muscolo striato scheletrico. In particolare:

 È formato da cellule singole, e non sinciziali, chiamate cardiomiociti. Questi sono uniti assieme da dischi intercalari;

 Mancano le miofibrille. Tuttavia, ci sono sempre i sarcomeri;

 Il sarcoplasma è più abbondante;

 Troviamo un solo tubulo T per ogni sarcomero in corrispondenza della linea Z. I tubuli T, inoltre, sono di calibro maggiore con il reticolo

sarcoplasmatico che forma delle cisterne incomplete ai lati del tubulo T.

Cardiomiciti

Si tratta di cellule capaci di contrarsi autonomamente.

Il nucleo occupa una posizione centrale ed il citoplasma presenta tanti mitocondri allineati tra di loro, tanta mioglobina e pochi granuli di glicogeno (come nelle fibre rosse).

Esistono tre tipi di cardiomiociti:

 Comuni, che vanno a costituire il muscolo vero e proprio. Questi possono essere atriali o ventricolari, a seconda della localizzazione

1

.

 Specifici, che invece vanno a costituire il sistema di conduzione del cuore, cioè il sistema capace di generare il battito cardiaco e di condurlo a tutti i cardiomiociti del cuore.

L’origine del battito avviene a livello del nodo seno- atriale (SA), un agglomerato di cardiomiociti specifici situato nella parte superiore dell’atrio destro. Esso è il

pace-maker naturale del cuore, cioè quell’elemento capace di indurre delle contrazioni ritmiche della muscolatura cardiaca.

Dal nodo SA, attraverso un sistema di fibre, l’impulso passa al nodo atrio-ventricolare (AV), e, di qui, si trasmette a tutto il cuore.

 Con attività endocrina. Si tratta di alcuni cardiomiociti atriali che producono il fattore natriuretico atriale (ANF), importante per la regolazione della pressione sanguigna.

I cardiomiociti sono uniti dai dischi intercalari. Si tratta di strie scalariformi, formate quindi dall’unione di strie trasversali e strie longitudinali.

Le strie trasversali contengono desmosomi e zonule aderenti. Queste sono contornate da citoplasma più denso e danno attacco ai filamenti sottili della banda I dei sarcomeri intracellulari.

Le strie longitudinali, invece, contengono giunzioni gap, attraverso cui i cardiomiociti si coordinano tra di loro.

In definitiva, quindi, i dischi intercalari rendono il miocardio un sincizio funzionale, e non un sincizio vero e proprio, come avveniva per il muscolo striato scheletrico.

Controllo del battito cardiaco

1

Il cuore è un organo cavo costituito a sua volta da 4 cavità: 2 più piccole, gli atri, uno destro e uno sinistro e 2 più grandi, i

ventricoli, uno destro e uno sinistro

(2)

Istologia 41 – Muscolare cardiaco 2 I cardiomiociti ricevono comunque delle terminazioni nervose che non formano placche, ma che hanno il ruolo di modulare la frequenza e l’intensità delle loro contrazioni.

I nervi coinvolti nel sistema di controllo del battito cardiaco sono:

 Il nervo vago, che contiene fibre parasimpatiche e rilascia acetilcolina, rallentando il battito;

 Nervi del sistema ortosimpatico, che rilasciano noradrenalina, che accelera il battito cardiaco.

Riferimenti

Documenti correlati

Quando viene  stirato,  il muscolo  cardiaco,  rispetto  al  muscolo  scheletrico,  sviluppa  maggiore  tensione  passiva,  cioè  si  comporta  come  una 

Un  maggior  ritorno  venoso  provoca  un  aumento  di  frequenza  in  via  riflessa  attraverso  la  stimolazione  di  recettori  da  stiramento, 

Convulsioni, contratture muscolari, talora scosse tonico-cloniche, tetraplegia flaccida assenza di polso.

Recent published data suggest that at least for “asymptomatic severe aortic stenosis” patients with preserved LV systolic function and no other significant valvular pathology,

Dalle brevi note che precedono risulta evidente come, nonostante la necessità di un rinnovamento degli strumenti a disposizione dell’urbanista, nell’ambito del generale dibattito

L’ipotesi alla base di questo studio è che la tecnica del biofeedback di secondo ordine, con l’utilizzo di suoni naturali, porti i soggetti a regolare la propria attività

Se il paziente è un uomo con un torace particolarmente ricco di pelo deve provvedere a radere la suddetta zona anatomica, per evitare il rischio di un distacco prematuro