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Settima Commissione

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(1)

CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA

I I

Settima Commissione

Commissione per l'organizzazione degli uffici giudiziari

Incontro con i referenti distrettuali per l'informatica (RID) ed i magistrati di riferimento (MAGRIF)

Roma, Hotel Hergife -

29

e

30

maggio

2013

SECONDA GIORNATA

30

maggio

2013

Sessione mattutina:

ore

11,15

Lo stato d'attuazione dell' articolo 37 del decreto legge

98/11: l

pro­

grammi di gestione, i carichi esigibili ed il ruolo dei RID.

~2)

esperienze degli Uffici a confronto

)

dotto Lanfranco Vetrone - Presidente del Tribunale. di Potenza

~

(2)

Premessa

L'incarico che è mi è stato assegnato, unitamente ai colleghi Viazzi e Genovese, e per il quale siamo stati qui convocati dal CSM, è quello di riferire le esperienze degli Uffici (a confronto; nella specie: fra il tribunale di Genova, il Tribunale di Prato ed il Tribunale di Potenza) sull' argomento "art. 37d.l. 98/2011" - "programmi di gestione".

Conseguentemente, mio compito èesporre quanto verificatosi nel tribunale di Potenza.

L'iter del procedimento di formazione del Programma di gestione nel Tri­

bunale di Potenza

I.

Premesso che presi possesso nella presidenza del tribunale di Potenza soltanto il 20 set­

tembre 2012, allorché in data 15 novembre 2012 indissi fra i colleghi della sezione civi­

le/lavoro la riunione dei magistrati dell'ufficio (all.l.), così come previsto dalla lunghis­

sima (40 pagine) e dettagliatissima delibera adottata in materia il 2 maggio 2012 dal CSM, la mia prima preoccupazione fu quella di sottoporre all' attenzione dei presenti che la documentazione statistica pervenuta per la "Procedura articolo 37 DL 98/2011", rela­

tiva al Circondario di Potenza (alt l.bis), non solo non era assolutamente di facile lettu­

ra, ma anche che in essa non emergevano dati sicuri e completi, se non per alcuni dei moduli che ne facevano parte.

Come segnalai ai colleghi, anche in quei moduli che sembravano riportare dei dati corret­

ti vi erano alcuni che mancavano di numerosissimi dati: ad esempio nel modo Sez. 2.2 - A - Durata media dei procedimenti (in giorni) non erano riempiti alcuni spazi relativi a numerose colonne dedicate ad intere annualità, sia quanto ai procedimenti "definiti con sentenza" che quanto ai "definiti con altre modalità". Ancora, in esso mancavano com­

pletamente [tranne che per l' annualità 2011/2012, ed, in essa, quanto ai soli "definiti con sentenza; definiti con altra modalità; totale definiti" della macroarea lavoro (a) e previ­

denza (b)], i dati dei "definiti con sentenza" e dei "definiti con altra modalità" quanto a tutte le macroaree da a) ad e): a) lavoro; b) Previdenza ed assistenza; b) Previdenza 1; c) fallimentare ed altre procedure concorsuali; d) esecuzioni immobiliari; e) esecuzioni mo­

biliari.

Né era dato poi capire, dalla lettura del ricordato modo Sez. 2.2 - A, da cosa potessero es­

ser ivi ricavati i dati relativamente al "totale definiti" per gli anni dal 2008 al 2012, quan­

to alle ripetute macroaree da a) ad e), posto che per esse mancavano i dati parziali (dei

"definiti con sentenza" e dei "definiti con altra modalità", di cui sopra. Tanto meno era at­

tendibile il dato della "variazione percentuale" - individuata al -100% - che era riportata, nel "totale definiti" complessivo, al termine delle finche orizzontali riguardanti le ma­

croaree "b)" previdenza; "c)" fallimentare e procedure concorsuali; "d)" esecuzioni im­

mobiliari; "e" esecuzioni mobiliari: sembrava fosse ivi riportata una percentuale affatto impossibile, ma dovuta al fatto che, mancando per tali macroaree i dati relativi alla (ul­

tima) annualità 2011/2012, dal punto statistico era stata "miracolosamente" azzerata, nel

"totale definiti", la durata dei procedimenti già esistenti negli anni precedenti.

Palesi errori emergevano anche dalla lettura degli altri moduli.

Sempre a titolo esemplificativo, nel modo Sez. 2.3 Analisi sezionale dei flussi dell' ufficio per anno giudiziario, emergeva che - quanto alla Sezione unica civile per il periodo 1/7/2010-30/6/2011 - i "Pendenti iniziali" erano 22.766, i "Sopravvenuti" 9.518, il "Tota­

le definizioni" pari a 10.316. Ebbene, il dato riportato sul modo Sez. 2.3 Analisi sezionale dei flussi dell' ufficio periodo 1/7/2011 - 30/6/2012, era per le "Pendenze iniziali" pari a 16.924, anziché (come da somma algebrica) a 21.968: ossia ben.5.044 in meno!

II.

I Da notare: nei moduli Sez. 2.2 - A, Durata Media dei procedimenti; Sez. 2.2. - B, Indice di ricambio e di smal­

timento; sez. 2.2 - C, Produttività Media dei magistrati, inspiegabilmente erano indicate (forse duplicate?) sia una macroarea "b)", a nome Previdenza ed assistenza, sia, separatamente ma egualmente con la lettera "b)"

un' altra macroarea, a nome Previdenza.

dotto Lanfranco Vetrone - Presidente del Tribunale di Potenza 2

(3)

Per via delle perplessità sorte, nel corso di quella riunione del 15 novembre 2012 fu deci­

so di chiedere (sia per telefono, che e per posta elettronica) chiarimenti e lumi all' help­

desk37 presso il CSM. Fu così che a detto Ufficio statistico fu anche inoltrata copia dei da­

ti che erano stati elaborati in occasione della recente ispezione ministeriale ordinaria:

tanto, onde consentire un opportuno raffronto fra questi dati e quelli avuti per la "Proce­

dura articolo 37 DL 98/2011". Tale inoltro non fu deciso a caso: invero, già nella citata riunione si pensò di utilizzare eventualmente proprio quei dati statistici raccolti durante l'ispezione, che era terminata appena il precedente settembre ed erano pervenuti in Uffi­

cio da pochi giorni.

Peraltro, nella ripetuta riunione, proprio per la mancanza d'altri dati certi, da quelle ri­

sultanze statistiche dell' ispezione furono comunque tratte (in maniera "artigianale") le indicazioni da basare all' individuazione dei "carichi esigibili" e furono fatte le prime pro­

poste circa la "gestione dei ruoli civili" della sezione. Di esse è esaustiva menzione più

avanti, nella parte della presente relazione, riferita alla sezione IV del Programma di ge­

stione: INDICAZIONE DEGLI SPECIFICI OBIETIM PERSEGUm PER L'ANNO IN CONSIDERAZIONE CON IL PROGRAMMA DI GESTIONE DEI PROCEDIMENTI ARRETRATI.

III.

Rileva a questo punto ribadire che, nella ripetuta riunione del 15 novembre 2012, per concorde opinione, manifestata anche dalla collega MagRif, giudice facente parte della sezione civile, si decise di sollecitare a chiarimenti l' helpdesk37 del CSM.

Ne seguì un nutrito scambio, per posta elettronica e anche per telefono, di domande e ri­

sposte (non sempre appaganti) con la Struttura statistica ivi predisposta.

Tale interlocuzione, in cui fu - purtroppo non utilmente - coinvolto anche il funzionario statistico distrettuale (non i RID), si rivelò però scarsamente produttiva.

Essa culminò - una volta acclarato che "i dati statistici prodotti per la redazione dei pro­

grammi di gestione ex art. 37 d.l. 98/2011 non erano attendibili e dunque difatto inuti­

lizzabili" 2 - nell' inoltro, da parte mia alla Settima commissione del CSM, della nota di posta elettronica (completa dellemail che l'avevano preceduta), di seguito riportata:

Da: Vetrone Lanfranco Inviato: gio 06/12/201217.05

A: [email protected] Oggetto: I: rilevazioni art. 37

Potenza, 6122012 -ore 17,00

Trasmetto a codesta Commissione la sottoriportata nota ed (in allegato 1) il carteggio che l' ha anti­

cipata.

Chiedo se sia possibile eseguire quanto la sig.ra DAL BUONO ha di seguito segnalato, a cura del­

la DGSTAT a livello centrale.

Chiedo ancora se detto adempimento possa essere espletato nel ristretto termine che ci separa dal 17 dicembre 2012, data ultima assegnata per il deposito del Programma di Gestione ex art. 37 da parte dei presidenti di tribunale.

Chiedo se, in vista di detta, nuova elaborazione statistica a realizzarsi, il termine di cui sopra possa essere differito, ovvero, se, ove non fosse possibile avere la nuova elaborazione, potrò utilizzare, per

quanto possibile, i dati statistici dell' ultima ispezionefatta in questo Ufficio, riguardanti l'arco tem­

porale 1.7.2007- 30.6.2012.

Detti dati di cui all' ispezione, infatti, non solo non sono cronologicamente identici (quanto ai periodi monitorati: gli anni a partire dal 2008, ivi avuti presente, partono da inizio gennaio e vanno afine dicembre), ma anche nulla dicono circa l' indice di ricambio, l'indice di smaltimento, la durata media dei procedimenti e la produttività dei magistrati (v.: alI. 2).

Né essifanno riferimento alle stesse ''Macroaree'' previste dal format-3z come anche non individua­

no le "definizioni" diverse da quellefatte con sentenza.

Ringrazio. Attendo sollecito, cortese riscontro.

Lanfranco Vetrone preso tribunale di Potenza

2 In tal senso si espresse il Funzionario statistico distrettuale, nella su riportata per esteso email del 6 di­

cembre 2013, ore 13.37, indirizzata alla Funzionaria statistica responsabile dell' helpdeskpresso il CSM.

dotto Lanfranco Vetrone - Presidente del Tribunale di Potenza 3

(4)

Da: Annalisa Dalbuono [mailto:[email protected] Inviato: gio 06/12/201215.15

A: DE GREGORIO CIRIACO

Cc: Vetrone Lanfranco; Tribunale POTENZA Oggetto: R: rilevazioni art. 37

Buongiorno

Il programma di elaborazione dei prospetti connessi alformat per l'art37, sui programmi di gestio­

ne, è stato implementato dal personale in servizio presso la direzione generale di statistica in colla­

borazione e coordinamento con il CSM. E' un programma unico, nazionale, quindi che consente ela­

borazioni standardizzate ed omogenee per tutti gli uffici.

Come già evidenziato in mail e telefonate precedenti, il programma attinge ad una duplice fonte: la

banca dati del registro informatizzato, considerata fonte privilegiata, e la banca dati DGSTAT, ali­

mentata dai modelli periodi, per le materie non informatizzate o per i casi in cui le banche dati non risultino attendibili (ad esempio come può accadere per gli uffici di recente informatizzazione). Nel programma sono già precaricati i dati della banca dati DGSTAT, delle presenze dei Magistrati estratte da Valeri@ e deve soltanto essere integrato con la banca dati SICID, trasmessa aifunzionari statistici distrettuali tramite i cisia di riferimento.

Nel caso del Tribunale di Potenza, i dati del SICID non sembrano essere attendibili e purtroppo

l'ufficio ha trasmesso solo il 23 ottobre scorso i modelli di rilevazione statistica per il secondo trime­

stre 2012, in tempo non più utile per essere inseriti nel programma di base.

Infatti il programma doveva essere pronto per essere trasmesso da DGSTAT al CSM, che aveva de­

liberato di metterlo a disposizione degli uffici il 24 ottobre. In tal senso l'ultima data utile per la tra­

smissione dei modelli era il18 ottobre. Tale scadenza, per inciso,era anche quella cui gli statistici di­

strettuali dovevano riferirsi per la compilazione delle tabelle da allegare alle relazione sull'anno giu­

diziario da trasmettere in Cassazione.

Come già segnalato ad altri uffici che hanno avuto simili problemi, per poter inserire nel programma

che elabora i prospetti anche i dati inviati dopo il 18 ottobre è necessario effettuare una nuova ela­

borazione completa su scala nazionale, con coinvolgimento delle struttura della DGSTAT a livello centrale. E' un tipo di attività che andrebbe richiesta alla settima commissione, come già ho io stessa consigliato ad altri uffici.

In alternativa si ricorda che come evidenziato in più parti della delibera del 2 maggio (ad esempio anche a pago 38 nelle note) e nelle delibere delle scorse settimane, l'ufficio ha senz'altro la facoltà di

utilizzare anche altre fonti per le elaborazioni necessarie alla predisposizione dei programmi di ge­

stione. Ad esempio possono senz'altro essere utilizzati i prospetti compilati con l'ispezione ai quali Il Presidente accennava in una precedente telefonata.

Dati sui movimenti completi fino al30 giugno, potrebbero essere desunti dalle tabelle per l'anno giu­

diziario, poiché, nel frattempo, DGSTAT ha messo a disposizione dei distretti dati più aggiornati:

senza infatti entrare nel dettaglio dei metodi di lavoro della direzione, è però necessario segnalare che nei distretti i funzionari statisn:ci, me compresa, essendo il funzionario distrettuale qui a Roma,

non possono accedere alla banca dati statistica in tempo reale, ma solo per date predeterminate dal­

la sede centrale.

Sono a disposizione per ogni ulteriore chiarimento o integrazione Cordiali saluti

CSM - Ufficio Statistiche

Annalisa Dalbuono - Funzionario Statistico

Da: Ciriaco DE GREGORIO [mailto:[email protected]]

Inviato: giovedì 6 dicembre 201213.37 A: [email protected]

Cc: [email protected]; [email protected] Oggetto: rilevazioni art. 37

Gent.ma Dr.ssa Dalbuono,

su sollecitazione del Presidente del Tribunale di Potenza, dr. Lanfranco Vetrone,

rilevato che i dati statistici prodotti per la redazione dei programmi di gestione ex art. 37 d.l.

98/2011, da controlli effettuati, n·sultano essere non attendibili e dunque difatto inutilizzabili, Le chiedo opportune direttive in merito alla eventuale n·soluzione del problema

cordiali saluti

dr. Ciriaco De Gregorio - statistico CA. Potenza

dotto Lanfranco Vetrone - Presidente del Tribunale ~i Potenza 4

(5)

In sintesi, in data giovedì lO dicembre 2012, ore 17,00, lo scrivente chiese con la su ripor­

tata e-mail alla Settima Commissione del CSM:

- di confermare o meno se, come suggerito dalla Funzionaria statistica in servizio presso il CSM a Roma, potesse essere da essa Commissione effettuata - in un termine differito rispetto a quello, ormai imminente, del 17.12.2012 [stabilito (e già una volta prorogato) nella delibera del 2 maggio 2012 e successive modifiche per il deposito del Programma di

gestione] - "una nuova elaborazione dei dati" , da farsi "su scala nazionale, con coinvol­

gimento della struttura della D GSTA T a livello centrale".

- in mancanza di detta, nuova elaborazione statistica a realizzarsi, se egli potesse servirsi, ai fini della redazione del Programma di gestione (nei limiti del possibile, attesa la loro non sovrapponibilità agli altri recentemente avuti, ma non...attendibili e dunque difatto inutilizzabili), dei dati statistici ricavati dalla Relazione d'ultima ispezione, fatta nel set­

tembre 2012, che aveva riguardato il quinquennio dal 1.7.2007 al 30.6.2012, e che era strutturata (tranne che per il primo e l' ultimo periodo) sugli anni solari.

IV.

Non essendo pervenuta dalla Settima commissione alcuna risposta in proposito, lo scri­

vente in data 17 dicembre 2012 depositò il "PROGRAMMA ANNUALE DI GESTIONE EX ART.

37 D.L. N. 98/2011- ANNO 2013" (alI. 2.), curando di premettere alla sua parte II, de­

dicata alla ANALISI DEI FLUSSI DEGU AFFARI DELL'UFFICIO E DEI DATI STATISTICI, QUANTO SE­

GUE:

"...le incongruenze, gli errori e le carenze dei dati statistici forniti a questo Tribunale

per l'elaborazione ed il riempimento delformat (All. C alla nota CSM 4-5.2012 Protocol­

lo P10356/2012, Delibera 2 maggio 2012) segnalati da questo Ufficio già dal 15 novem­

bre 2012 e sino a recentissima data all' helpdesk37 ed, infine, alla Settima Commissione CSM (v. allegato carteggio, sub. 4) - hanno costretto lo scrivente ad utilizzare, per quanto sfruttabili e pertinenti all' occorrenza, i dati fornitigli dalla Cancelleria in sede

e dalla Relazione ispettiva (questi hanno riguardo, però, al periodo quinquennale ante­

riore al 30.06.2012: secondo semestre 2007/2008/2009/2010/2011/ primo semestre 2012); l'elaborato è pervenuto in questo Ufficio nella recente data del 27 novembre 2012. ".

Detto Programma venne articolato come da seguente

SOMMARIO:

1. ANALISI DELLE RISORSE MATERIAIl ED UMANE (TEORICHE ED EFFETTIVE) A DISPOSIZIONE DELL'UFFICIO;

2. ANALISI DEI FLUSSI DEGLI AFFARI DELL'UFFICIO E DEI DATI STATISTICI;

3. RILEVAZIONE DEI PROCEDIMENTI ARRETRATI;

4. INDICAZIONE DEGLI SPECIFICI OBIETTIVI PERSEGUITI PER L'ANNO IN CONSIDERAZIONE CON IL PROGRAMMA DI GESTIONE DEI PROCEDIMENTI ARRETRATI;

5. INDICAZIONE DEGLI STRUMENTI OPERATIVI INDIVIDUATI PER LA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI DEL PROGRAMMA DI GESTIONE;

6. TIPOLOGIA DI MONITO RAGGIO CHE IL DIRIGENTE DELL'UFFICIO INTENDE ATTUARE PER LA VERIFICA (E L'ADOZIONE DI EVENTUALI CORRETTIVI) DELL'ANDAMENTO DEL PROGRAMMA DURANTE IL LASSO TEMPORALE INTERESSATO;

7. VERIFICA A POSTERIORI DA PARTE DEL DIRIGENTE IN MERITO AL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI RELATIVI ALL'ANNO PASSATO.

dotto Lanfranco Vetrone - Presidente del Tribunale di Potenza 5

(6)

I contenuti del programma di gestione del Tribunale di Potenza L

Qui dovendosi trascurare e sottintendere quanto nel Programma di gestione individuai e riportai nei punti n. 1 e n. 2 del su ricordato SOMMARIO, e passando senz' altro alla parte della in cui è trattata la RILEVAZIONE DEI PROCEDIMENTI ARRETRATI (punto n. 3), in essa fu rilevato:

A) quanto alle pendenze, che, alla data del 30.06.2012, erano pendenti:

-da oltre lO anni n. 895 affari (su n. 11996) del contenzioso civile;

-da oltre 03 anni n. 316 affari (su n. 3745) del contenzioso di lavoro/previdenza;

-da oltre 05 anni n. 367 (su n. 424) procedure concorsuali;

-n. 1476 procedure d'esecuzione immobiliare;

-n. 1372 procedure d'esecuzione immobiliare (di cui n. 1142 da oltre 04 anni);

-n. 1392 procedure d'esecuzione mobiliare (di cui n. 40 da oltre 05 anni);

B. quanto ai tempi di definizione:

-che le procedure del settore civile / contenzioso definite entro 05 anni (n. 5035) erano il 78,77% delle definizioni complessive (n. 6393) nel periodo 2007/2012;

che l'incidenza percentuale di tali procedimenti definiti entro i cinque anni era nel tempo progressivamente aumentata (dal 53,78% del secondo semestre 2007, all'86,28% del primo semestre 2012);

che il numero di affari definiti oltre i cinque anni era stato in costante decremento (dai n.

220 del 2007, ai n. 101 del 2012);

-che le controversie del settore del lavoro e previdenza e assistenza obbligatoria definite entro 03 anni (7654) erano il 70,19 % delle definizioni complessive (10905) nel periodo 2007/2012 (con una apprezzabile punta massima nel 2012 dell'85,7%);

-che per gli affari non contenziosi (procedimenti camerali e di volontaria giurisdizione), di cui erano pendenti alla data del 30.06.2012 da oltre 200 giorni n. 239 procedure, pari al 69,9% della pendenza complessiva del settore (n. 342 affari), la ivi riportata tabella dei

"definiti nel periodo quinquennale" in un tempo superiore al 200 giorni denotava un pa­

lese incremento dell'attività di smaltimento;

-che, con riferimento alle Procedure preconcorsuali e concorsuali, i tempi di definizione delle prime si erano mantenuti stabilmente al di sotto dei due anni; quelle concorsuali pendenti con tempi di giacenza superiori a 5 anni erano state, alla data del 30.06.2012 n.

367, pari all' 86,6% del complesso delle pendenze;

-che con riferimento alle Procedure esecutive immobiliari, nel periodo giugno 2007­

giugno 2012, n. 581 procedure erano state definite in oltre 4 anni dall'iscrizione, pari al 52,96% dei 1.097 affari evasi; i procedimenti pendenti da oltre 4 anni al 30.06.2012 era­

no n. 1.104, pari al 74,4% delle pendenze;

-che, con riguardo alle Procedure esecutive mobiliari e presso terzi, quelle definite in un tempo superiore ai tre anni erano state complessivamente n. 110, pari all'l,41 % delle procedure (7.783) complessivamente esaurite nel periodo, registrandosi un progressivo decremento della definizione di procedure di remota iscrizione (dai n. 59 affari definiti nel 2007, ai n. 4 nel 2011).

II.

Conseguentemente, all' atto della INDICAZIONE DEGLI SPECIFICI OBIETTIVI PERSEGUITI PER L'ANNO IN CONSIDERAZIONE CON IL PROGRAMMA DI GESTIONE DEI PROCEDIMENTI ARRETRATI (punto 4 del Sommario), evidenziai quanto di seguito integralmente riportato:

«Va premesso che, secondo uno dei più autorevoli studiosi del processo civile, il prof Andrea Proto Pisani, «non è esigibile che la produttività media di un giudice civile su­

peri la stesura di centocinquanta - duecento sentenze annue; cioè non è esigibile che, considerate le controversie destinate ad esaurirsi senza sentenza e gli altri affari, egli abbia un carico di processi a cognizione piena superiore alle quattrocento cause» (Giu­

stizia civile: è davvero impossibile la soluzione della crisi?, in Foro it., 2011, V, 149 ss.).

Tanto premesso, e rammentato anche in questa sede che i magistrati in servizio nel Tribunale di Potenza hanno un carico di processi ben più elevato di quello auspicato dotto Lanfranco Vetrone - Presidente del Tribunale di Potenza 6

(7)

dall' illustre docente, va segnalato che, sulla scorta con quanto di sopra riportato, se­

gnatamente con riguardo alla rilevazione dei procedimenti civili in giacenza da nume­

rosi anni, nell' ''Assemblea dei magistrati" dell' ufficio, prodromica alla redazione del presente scritto, è stata -in base a criteri realistici- concordata tra tutti i partecipanti la

seguente individuazione degli 'obiettivi di riduzione, anche della durata, dei procedi­

menti, concretamente raggiungibili'.

Si è cosÌ fissato per l'anno 2013 il traguardo d'eliminare tutti i procedimenti di cogni­

zione ordinaria iscritti -quanto al rito ordinario- da data anteriore al 2003 (ossia pen­

denti da oltre dieci anni) e - quanto al rito del lavoro 3 da data anteriore al 2010 (ossia pendenti da oltre tre anni) 4 •

Si tratta di un totale di circa n. 900 cause civili ordinarie (in esse comprese an­

che quelle già appartenenti alla "Sezione stralcio", e di circa n. 316 cause di lavoro). Si è rimarcata la necessità di non trascurare possibilmente l'attenzione, da parte di giudici, anche alle cause - rispettivamente - del 2003 e del 2010.

Per vero, nel corso della discussione avutasi nell' Assemblea di cui sopra, fatta sulla scorta deg li incompleti dati statistici di cui sÌ è detto, integrati al momento da quelli esistenti nell' Ufficio perché elaborati nel corso della recente ispezione, sono stati ''per quanto possibile", individuati i carichi esigibili e fatte le proposte di gestione dei ruoli civili della Sezione, nei seguenti termini:

a. quanto alla sezione del contenzioso ordinario, i magistrati hanno evidenziato che, avuto conto delle ulteriori attività demandate alle loro cure, in considerazione della

prevedibile presenza di n. 5 giudici togati, più il presidente noto che l' "affastellamen­

to" dei ruoli è un ulteriore ostacolo alloro smaltimento), il carico esigibile di "sentenze"

nel corso dell'anno 2013 potrebbe attestarsi a circa n. 120 provvedimenti, in media, per ogni magistrato.

Si avrebbe così un totale di sentenze che dovrebbe attestarsi a n. 700 sentenze czrca.

Avuto conto che nel primo semestre 2012 quelle pubblicate sono state ben 663

(654 + 9), occorre chiarire che detto dato di n. 700 provvedimenti è più basso dell' altro

perché nel corso del 2012 sono state introitate numerose sentenze meramente proces­

suali, per fascicoli "seriali" (appelli in materia di sanzioni amministrative) , il cuifilone

è destinato ad esaurirsi, cosÌ come quello delle cause d'appello in materia di responsa­

bilità dell' ENEL.

Inoltre, va considerato che, afronte dei magistrati che hanno fatto servizio nell' ufficio nel 2012, nell' anno a venire mancherà nella sezione civile un' altra unità. E non

solo essa non potrà esser rimpiazzata con uno dei due giudici che sono in via di trasfe­

rimento a Potenza, ma anche v' è concreto pericolo che giudici del settore civile debbano

esser chiamati a coprire le falle, di cui si è detto, derivanti a quello penale dal trasferi­

mento, già disposto, di ben quattro giudici.

Il dato del ricordato numero di sentenze potrebbe però elevarsi di due/trecento unità avendo conto della verosimile definizione dei su citatifiloni.

Al dato delle sentenze, si deve aggiungere, poi, quello dei processi definiti con "al­

tra modalità".

Cumulando i due importi, per una presumibile sommatoria di circa n. 1.200fa­

scicoli, non dovrebbe quindi essere possibile pareggiare la media annua dei procedi­

3 Va dato dato atto che nella sottosezione lavoro sono in servizio due giudici/lavoro ed un giudice/civile:

fra essi, vi sono due MOT che recentemente (2 maggio 2012) sono stati immessi nelle funzioni di quel set­

tore, perciò dotati di esperienza non paragonabile a quella dei magistrati più anziani, ormai trasferitisi, che avevano già operato nella medesima sottosezione.

4 In totale esse essendo pari a n. 3745 cause, aventi la seguente data d'iscrizione:

n. 6 del 2005; n. 12 nel 2006; n.31 nel 2007; n. 85 nel 2008; n. 183 nel 2009; n. 2700 nel 2011; n. 728 nel I 2012.

7 dotto Lanfranco Ve/rane - Presidente del Tribunale di Potenza C r

(8)

menti ordinari comunque "esauriti" negli ultimi cinque anni, che è stata pari a n. 1979,5 unità;

b. per quanto riguarda la Sottosezione lavoro, i magistrati che la compongono hanno evidenziato che, avuto conto delle ulteriori attività demandate alle loro cure e delfatto che le cause di Previdenza ed assistenza, a causa della recente modifica normativa, termineranno con decreto e non con sentenza, il carico esigibile di "sentenze" nel corso dell'anno 2013 -considerato anche che due dei tre magistrati in sezione sono alla prima assegnazione e quindi dotati di esperienza non paragonabile a quella dei loro predeces­

sori- potrebbe attestarsi a circa n. 125provvedimenti (sentenze di lavoro), in media, per ogni magistrato.

Si avrebbe cosÌ un totale di sentenze in materia di lavoro e previdenza, che, avuto conto che nel primo semestre 2012, le sentenze pubblicate in detta materia sono state n.

888, dovrebbe attestarsi a n. 1700fascicoli esauriti complessivi, circa.

A tale dato dovendosi aggiungere, poi, quello dei processi definiti con "altra mo­

dalità", non dovrebbe essere impossibile pareggiare la media annua dei procedimenti ordinari comunque "esauriti" negli ultimi cinque anni, che è stata pari a n. 3.091,9.

In un' ottica ottimista, nella previsione di "smaltimento" di cui sopra, va compre­

sa la "trattazione prioritaria" anche di processi aventi particolare rilievo per la natura ed il valore della causa, oltre che di quelli "datati" di cui sopra. In tale ambito, giusta quanto è emerso nell' Assemblea dell'ufficio, circa l'ordine di priorità nella trattazione dei procedimenti assegnati ai singoli giudici, sono state individuate le cause relative al­

lafamiglia, quelle concernenti i dirittifondamentali delle persone ed i giudizi in cui sia parte unfallimento (nonché i giudizi contemplati nell' art. 920.G.).

Per le esposte ragioni, è stato anche previsto che le cause in materia di lavoro, previdenza ed assistenza, anche se iscritte nell' anno 2010 e successivi, non debbano se­

guire strettamente (ancor più che nella cognizione civile ordinaria) l'ordine di anzia­

nità, ma i criteri di priorità legati alla natura della controversia (licenziamento, ecc.) o alla sua importanza sociale o all'urgenza (giudizi cautelari e art. 28 statuto dei lavora­

tori), o al dettato normativo (art. 18 Stat. Lavoratori)

Va tenuto presente, peraltro, che le cause più risalenti nel civile ordinario, non ancora definite, consistono, in gran parte, in procedimenti di divisioni immobiliari che scontano, al pari delle procedure di esecuzione, la stessa vischiosità che è causata da una esistente, seria crisi di liquidità e di fiducia e, perciò, dalla stasi del mercato immo­

biliare.

Nell' Assemblea citata è stato anche evidenziato che gravi difficoltà potrebbero rivenire all' attività di smaltimento degli incarti sia dalla (risalente) assenza per conge­

do parentale (che può concretamente perdurare ancora per lungo tempo), della dott.ssa D'Alessandro, sia dal prossimo trasferimento della dott.ssa Musi, alle cui cure è affida­

to, oltre che un ruolo civile ordinario, anche il settore dell' esecuzione immobiliare, sia dal trasferimento dei quattro magistrati del dibattimento penale. Il che, come su anti­

cipato, potrebbe portare ad un incremento dell' attività di supplenza, già esistente, di giudici della sezione civile a quella penale e/o GIP-GUP.

In punto, non vanno dimenticati, infatti, i problemi che deriveranno -e già sono e sono stati in passato creati- dalla «labilità» dei ruoli dei giudici ad essi destinati, causa­

ti, per l'appunto, da reiterati trasferimenti e da assenze correlate alla maternità.

Per quanto riguarda le procedure fallimentari e concorsuali, giusta quanto rife­

rito dal magistrato addetto a quel settore, verrà continuata e perseguita l'attività di de­

finizione delle procedure di più antica datazione.

Ulteriore sforzo organizzativo sarà poi anche volto per ottenere un ridimensio­

namento numerico e/o rapida trattazione degli affari riguardanti tutele, curatele, am­

ministrazioni di sostegno (per quanto possibile, essendo essi per natura caratterizzati da un iter diverso da quello degli altrifascicoli processuali): tanto potrà avvenire anche

grazie all' utilizzo degli strumenti organizzativi, giusta previsioni ordinamentali di cui

j (

si dirà appresso. ».

dotto Lanfranco Vetrone - Presidente del Tribunale di Potenza

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.I

8

(9)

III.

Nella parte successiva (contrassegnata sub 5) del Programma di gestione (INDICAZIONE DEGLI STRUMENTI OPERATM INDMDUATI PER LA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTM DEL PRO­

GRAMMA DI GESTIONE), dopo aver premesso che nel tribunale di Potenza v' era una giacen­

za eccessiva delle pendenze degli affari civili [«.il totale degli affari contenziosi (ordina­

ri; speciali; contro agrarie; appelli GdP) al 30.06.2012 è di n. 12.404 incarti; .al 01.07.2007 il dato era pari a n. 1l.088;.i sopravvenuti nel quinquennio sono stati n.

20-504, gli esauriti un migliaio in meno: n. 19-552. »], evidenziai (qui essendo riportati solo alcuni "spunti" di riflessione) che:

-la constatazione dell' incremento della "pendenza complessiva" dei procedimenti civili ordinari e delle altre su evidenziale criticità conclamava la necessità d'attuare una riorga­

nizzazione del settore civile basata anche e segnata mente sull' introduzione piena del nuovo Processo Civile Telematico;

-l'azione dei nuovi modelli organizzativi doveva favorire, da un lato, la semplificazione e leggibilità dei testi e documenti prodotti all'interno del processo: verbali di udienza, di­

chiarazioni di parti e testimoni; dall'altro, la loro documentazione informatica in modo da rendere compatibile il concreto funzionamento dell'ufficio con l'introduzione del PCT;

-prioritari obiettivi da perseguire apparivano perciò: migliorare la gestione delle udienze, dell' accesso agli atti e della loro leggibilità, quale presupposto della riduzione dei tempi di maturazione della decisione e di redazione dei provvedimenti; favorire la redazione dei verbali di udienza con strumenti informatici (per l'estensione a tali documenti del campo del processo telematico), permettendo un recupero di oralità capace di tradursi sia in efficienza nella stessa redazione dei provvedimenti, e ciò per la più immediata e agevole comprensione del thema decidendum, sia la migliore utilizzazione degli strumen­

ti di definizione della controversia in via conciliativa; .

-occorreva favorire così il riavvicinamento all'attività del magistrato di quella dell'ufficio di cancelleria, quale primo naturale "ufficio del giudice", investito della funzione di pro­

durre, conservare ed offrire gli atti e i documenti del processo, nonché offrire al magistra­

to il necessario supporto all'attività di documentazione dell' udienza e di successiva reda­

zione dei provvedimenti, onde evitare l'inutile duplicazione di lavoro per tal uni adempi­

menti (scarico dell' udienza, rilascio copie, invio avvisi) e dar vita ad un immediato rap­

porto di informazione e collaborazione con gli avvocati presenti all'udienza (ai quali in quella stessa sede poter rilasciare copia del verbale, ovvero, al più presto, mediante invio telematico tramite PEC) con alleggerimento delle attività di c.d. "sportello";

-ancora, appariva anche importante attuare un maggiore utilizzo dei GOT, giusta le direttive impartite nella risoluzione consiliare del 25 gennaio 2012 ed all' ivi previsto ampliamento del novero delle materie che possono essere devolute agli onorari (compre­

se le funzioni di giudice tutelare; v. risposta CSM a quesito del 14 settembre 2011) ed alla previsione che la loro utilizzazione dei medesimi può essere modulata secondo le tre di­

verse, seguenti modalità: dell' affiancamento ad un giudice togato, sia settore civile che nel settore penale; dell' assegnazione di un ruolo autonomo, in caso di significative va­

canze nell'organico dell'ufficio (salve alcune specifiche materie aggiuntive rispetto alle limitazioni di ordine generale); della supplenza dei giudici togati;

-un valido dialogo andava perpetuato ed attuato dal tribunale con le altre istituzioni e in generale con la società civile, nella convinzione che l'ufficio andasse considerato come un punto di riferimento autorevole ed affidabile per la cittadinanza (stipulando "Convenzio­

ni" ex art. 37-4 d.l. n. 98/2011);

-assolutamente decisivo e primario era però porre in essere, come puntualizzato nel cor­

so della citata "Assemblea" indetta per la procedura ex art. 37 in questione, un progetto di definizione dei procedimenti pendenti sul ruolo sia più datati, sia caratterizzati da maggiore urgenza (cause relative allo stato delle persone, alla famiglia, alle procedure fallimentari, alla materia del lavoro), da realizzare mediante lo strumento della creazio­

ne di "corsie preferenziali";

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dotto Lanfranco Vetrone - Presidente del Tribunale di Po enza 9

(10)

-tale progetto avrebbe implicato il censimento dei fascicoli risalenti, per una concordata gestione spedita del procedimento, sul modello del c.d. "Progetto Strasburgo", già uti­

lizzato dai tribunali piemontesi.

lO dotto Lanfranco Vetrone - Presidente del Tribunale di Potenza

(11)

La compilazione, nel Tribunale di Potenza, del FORMAT (Allegato C) al­

la delibera adottata il 2 maggio 2012 dal CSM sui Programmi di gestione ex art. 37 dl 98/2011 per l'anno 2013)

Ho più sopra riferito circa la denuncia che da me fu da me fatta con riguardo alle in­

congruenze, gli errori e le carenze dei dati statistici forniti ... per l'elaborazione ed il riempimento delformat.

In conseguenza di tale situazione, non sanata, ed in mancanza di tali dati, nel FORMAT allegato al Programma di gestione (alI. 3), compilato con la preziosa collaborazione del­

la collega avente funzioni di MagRif nell' Ufficio, fui costretto a pretermettere il riempi­

mento dei (soli) riquadri, nello schema previsti, di seguito ricordati:

2.2. A) Durata media dei procedimenti

B) Indice di ricambio e indice di smaltimento

C) Produttività media dei magistrati per settore 1) Determinazione del numero di magistrati assegnati ad ogni macroarea (risorse effettive); 2) Tabella sulla produttività media dei magistrati

4. Obiettivi perseguiti con il programma di gestione

Mi corre obbligo chiarire - dato atto che nelle restanti parti, diverse da quelle appena ri­

cordate - il FORMAT fu regolarmente riempito, che detta "trascuratezza" (per ovviare alla quale sarebbe bastato fare un lavoro di una mera "copiatura" (con incollatura nei previsti riquadri, dei dati di documentazione statistica avuti, errati ed attendibili), non comportò affatto un carente assolvimento di quanto previsto nella ripetuta Delibera CSM 2 maggio

2012: invero, le indicazioni ed informazioni, in delibera richieste ai fini del Programma di gestione (ed omesse nel FORMAT) furono egualmente fornite, perché inserite nel corpo del medesimo Programma, anche riportando in esso tabelle esplicative, ricavate dai ripe­

tuti differenti dati, ricavati aliunde.

J

/

dotto Lanfranco Vetrone - Presidente del Tribunale di Potenza 11

(12)

Nominativo ma­

gistrato

Numero processi civili pendenti ultradecennali

Data processo più vecchio sul singolo ruolo

1 33 1972

2 119 1974

3 25 1972

4 95 1996

5 23 1968

6 276 1969

7 82 1980

l° GOT 55 1994

2°GOT 49 1996

Totale TOTALE: 857

L'attuazione del Programma di gestione ex art. 37 dI 98/2011 nel Tribunale di Potenza: L'adozione del programma definizione delle "cause vetuste", in analogia alle previsioni del c.d. "Progetto Strasburgo".

Proprio a seguito di quanto previsto nella Relazione ex art. 37 d.l. n. 98/2011 e condiviso già nella riunione del 15 novembre 2012 fra i magistrati togati, con missiva del 23 gen­

naio 2013 (alI. 4.) segnalai ai Giudici della Sezione Civile/Lavoro Togati e GOT ed al Di­

rettore della Cancelleria civile/lavoro l' indilazionabilità d'un programma di smaltimento delle cause civili/lavoro che partisse da quelle "ultradecennali" (se di contenzioso ordina­

rio), owero "ultratriennali" (se di lavoro/previdenza) pendenti nell' Ufficio, ritenendo opportuno, in proposito, rammentare anche le conseguenze da legge "Pinto" dei ritardi nelle definizioni degli incarti.

Evidenziando che dai tabulati estratti all' 8 novembre 2012 risultavano, salvo errore e fat­

te salve le definizioni intervenute nel frattempo, sui ruoli d'ogni magistrato, le pendenze di c Ul. appresso:

evidenzIaI che Il programma SI sarebbe artIcolato SUl seguentl puntl: ..

a) trattamento differenziato rispetto alle altre (corsie preferenziali) da dare alle cau­

se iscritte a ruolo in data anteriore all' ultimo triennio (se in materia di lavo­

ro/previdenza, all' ultimo decennio (se di contenzioso ordinario), con attuazioni delle prescrizioni e dei consigli riportati ai punti 1) - 20) dell' allegata summa;

b) predisposizione, a cura delle Cancellerie, d'un elenco delle predette cause, da ag­

giornare periodicamente;

c) coordinamento di tutte le fasi del programma da parte d'uno o più magistrati to­

gati collaboratori, per settore;

d) estensione, con gli opportuni adattamenti, del programma stesso anche ai proce­

dimenti di esecuzione immobiliare e mobiliare, alle procedure fallimentari e a tut­

ti i procedimenti speciali.

Con nota del 7 febbraio 2013, indirizzata al Presidente del Consiglio dell' Ordine degli Awocati di Potenza, al Presidente della Corte d'Appello di Potenza e, per conoscenza, ai Giudici della Sezione Civile/Lavoro Togati e GOT in sede, comunicai - per opportuna co­

noscenza ed al fine di raccogliere eventuali utili suggerimenti - che (a seguito di quanto previsto nella Relazione ex art. 37 d.l. n. 98/2011, inoltrata al Consiglio dell' Ordine in data 13.12.2012, senza che ne fossero conseguiti rilievi od osservazioni) aveva avuto inizio il Programma di smalti mento delle "cause civili vetuste";

In data 13 febbraio 2013 (alI. 4. come sopra), a seguito di precedenti riunioni fra magi­

strati, comunicai ai Giudici della Sezione Civile/Lavoro ed ai Responsabili delle Cancelle­

rie civile/lavoro (fra altro) che questi ultimi avrebbero dovuto dare attuazione immedia­

ta all' attività di individuazione dei processi - rispettivamente - pendenti da data anterio­

re al 2003 (lavoro) owero al 2010 (civile ordinario), adottando l'accorgimento ritenuto più opportuno per la pronta individuazione e percezione "visiva" degli incarti; operare una revisione sistematica delle annotazioni di copertina, aggiornare il nome e il numero delle parti processuali, il nome e cognome dei rispettivi difensori, le date delle udienze, dotto Lanfranco Vetrone - Presidente del Tribunale di Potenza

r ' \,

12

(13)

con sostituzione delle copertine logore o riportanti annotazioni incomprensibili, ma con­

servando quelle originali; raccogliere i "gruppi" di fascicoli, divisi per giudice attualmente assegnatario, nella biblioteca al quarto piano del palazzo, se di civile ordinario, in apposi­

to locale al quinto piano, se di lavoro, per la successiva loro analisi, consultazione e regi­

mentazione da parte dello scrivente e dei magistrati;

Con decreto di variazione tabellare n. 13, datato 13 marzo 2013 (alI. 4. come sopra), di­

chiarato immediatamente esecutivo ed a valere sull' assetto tabella re esistente (art. 14.3 Circolare sulla formazione delle tabelle 2013/2015), disposi che, in attuazione del Pro­

gramma ex art. 37 d.l. n. 98/2011 per il 2013 e di definizione delle "cause vetuste":

i magistrati in servizio, onorari e togati, della sezione civile curassero la definizione ­ mediante "corsie preferenziali" dei fascicoli ultradecennali di contenzioso ordinario, pen­

denti sui rispettivi ruoli, come per ognuno individuati a seguito di redistribuzione;

i magistrati in servizio della sottosezione lavoro/previdenza curassero la definizione ­ mediante "corsie preferenziali" - dei fascicoli ultratriennali di contenzioso in materia di lavoro/previdenza, pendenti sui rispettivi ruoli, come per ognuno individuati a seguito di redistribuzione;

che i predetti magistrati fosse consentito rinviare la trattazione delle restanti cause di più recente iscrizione, ad eccezione di quelle relative alle seguenti materie: stato delle perso­

ne, famiglia, procedure fallimentari, lavoro a natura urgente (es.: licenziamenti; art. 28 l.

n. 300/70, etc.).

Disposi altresì che l'attuazione del programma fosse coordinata da magistrati collabora­

tori, nominati con contestuale decreto n. 14/2013, i quali avrebbero mensilmente prov­

veduto a relazionare in merito.

f

dotto Lanfranco Vetro ne - Presidente del Tribunale di Potenza 13

(14)

Lo stato di realizzazione all'attualità del Programma di definizione "cause vetuste" nel Tribunale di Potenza

Tirando le somme della complessa attività sopra descritta, devo dare atto che, a stregua della «Relazione trimestrale relativa al periodo Gennaio-Marzo 2013 sullo stato di attua­

zione del Programma di smalti mento delle cause vetuste» (alI. 5.), che mi è stata fatta dai Magistrati collaboratori per l'attuazione del medesimo (dott.ri Giuseppe Lo Sardo e Rossella Magarelli) nel primo trimestre del presente anno sono stati definiti complessi­

vamente

n. 76 fascicoli ultradecennali di contenzioso ordinario;

n. 33 fascicoli ultratriennali di contenzioso in materia di lavoro.

Ne deriva che i fascicoli ultradecennali di contenzioso ordinario ancora pendenti nella Sezione civile alla fine del periodo in verifica ammontano a n. 819 (su n. 895 iniziali) e quelli ultratriennali in materia di lavoro ancora pendenti nella sottosezione lavoro e pre­

videnza ammontano a n. 283 (su n. 316 iniziali).

È un buon avvio, pur se suscettibile di miglioramento. Invero, come i valorosi colleghi hanno segnalato, nel periodo d'osservazione, si sono verificate le seguenti criticità:

1) i n. 4 (su 6) Giudici onorari (GOT) - che non erano in precedenza già assegnatari a va­

rio titolo di fascicoli di contenzioso ordinario (di essi uno agiva in "supplenza" nel ruolo di Giudice tutelare) - ai quali (pure) sono stati assegnati (pro quota) fascicoli ultradecen­

nali, hanno iniziato ad operare soltanto a partire dal 13 Marzo 2013;

2) una collega togata, sul cui ruolo pendono attualmente n. 120 fascicoli ultradecennali, è rientrata in servizio - dopo un lungo periodo d'assenza (per congedo per maternità a va­

rio titolo) - soltanto il 22 Aprile 2013; altra collega togata, trasferita ad altro Ufficio, ha abbandonato il Tribunale di Potenza il12 Marzo 2013;

3) gli altri magistrati togati della Sezione civile hanno dovuto definire con sentenze, nel periodo oggetto di verifica, in cui sono scaduti i termini già assegnati alle parti ex art. 190 c.p.c., i fascicoli che precedentemente avevano assunto in decisione e che, pur essendo di non recente iscrizione, non rientravano comunque fra quelle che erano strettamente og­

getto del Programma ex art. 37;

4) molte "cause vetuste", nonostante la loro data di iscrizione a ruolo, si sono dimostrate bisognose ancora dello svolgimento di attività istruttoria, peraltro di durata non prevedi­

bile: quindi, nonostante l'adozione per esse, ad opera del magistrato assegnatario, di provvedimenti di anticipazione dell' udienza istruttoria e di revoca di precedenti ordinan­

ze ammissive di prove sovrabbondanti, non hanno potuto essere rapidamente definite nell' immediatezza e comunque nel primo trimestre;

5) fast but not feast, ha influito sullo smalti mento delle "cause vetuste" il concomitante impegno di alcuni magistrati assegnati alla Sezione civile nella definizione di un numero considerevole di cause attinenti (ad esempio) alla materia di famiglia e dei diritti fonda­

mentali, ossia facenti parte di contenzioso per il quale nel "Programma" era stabilito che avessero anche "corsia preferenziale", indipendentemente dalla loro data di iscrizione a ruolo; la definizione delle "cause vetuste" in materia di lavoro, poi, è stata rallentata dalla necessità di far fronte alle urgenze derivanti dal presentarsi di procedimenti che, in con­

siderazione della natura della controversia (licenziamento, etc.) o della importanza so­

ciale (giudizi cautelari e attinenti alle condotte antisindacali, etc.), hanno richiesto anch' esse una trattazione prioritaria.

Il dato statistico complessivo, all' esito di detto periodo iniziale, non è affatto scoraggian­

te, tutt' altro!

Emerge -ai fini di una valutazione del lavoro complessivamente svolto- che nel ripetuto periodo Gennaio-Marzo 2013 (nonostante le criticità rilevate):

.nella Sezione civile sono state depositate complessivamente n. 524 sentenze in materia di contenzioso ordinario;

r dotto Lanfranco Vetrone - Presidente del Tribunale di Potenza 14

(15)

.nella sottosezione lavoro e previdenza sono state depositate complessivamente n. 649 sentenze in materia di contenzioso di lavoro.

Si tratta d'un totale di ben n. 1.273 sentenze che (trascurati i fascicoli "altrimenti defini­

ti") integra un risultato affatto superiore a quello degli omologhi periodi degli anni pre­

cedenti.

Il che impone l'obbligo di perseverare nell' intento!

Mi scuso per la lungaggine e ringrazio.

(

dotto Lanfranco Vetrone - Presidente del Tribunale di Potenza 15

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