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BUONE FESTE 2020 A TUTTI

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Academic year: 2022

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BUONE FESTE 2020 A TUTTI

Auguri … a più voci

Carissimi studenti e studentesse, docenti, personale della scuola, genitori,

in questo strampalato 2020 ciò che ha guidato le nostre scelte e sostenuto il nostro lavoro è stato l’obiettivo di mantenere viva la nostra comunità scolastica per continuare ad offrire agli studenti le condizioni migliori per un’esperienza significativa di formazione e crescita.

Credo che, grazie alla sinergia di un lavoro comune, siamo riusciti a trarre qualcosa di buono da una situazione obiettivamente difficile, complessa, incerta. E questo deve essere motivo di soddisfazione e di speranza.

Ringrazio, quindi, gli insegnanti che hanno dato prova di straordinaria professionalità, di voglia e coraggio nel mettersi in gioco per imparare a utilizzare le tecnologie e poter rendere

possibile ed efficace la didattica a distanza. Credo che mai come in questo momento siano stati vicini ai ragazzi e abbiano davvero condiviso con loro la fatica e l’emozione di imparare.

Trovo significative le parole di Mariapia Veladiano quando dice che "l''espressione "didattica a distanza" non mi sembra adeguata a descrivere l'impegno di tante persone. Preferirei

parlare di una scuola di prossimità, capace di entrare nelle case così da trasmettere fiducia e speranza". Gli insegnanti, hanno fatto proprio questo!

Ringrazio i ragazzi che si sono dimostrati maturi e responsabili sia mentre eravamo in presenza, rispettando le regole imposte per la tutela sanitaria, sia a distanza continuando a impegnarsi nello studio, cercando di trasformare l’incertezza e le limitazioni in opportunità.

Ringrazio i collaboratori scolastici e il personale di segreteria, che hanno lavorato davvero tanto per rendere possibili i lavori di tinteggiatura di tutta la sede centrale e altri importanti lavori di ristrutturazione delle infrastrutture e dei laboratori. Quando tornerete a scuola troverete anche un ambiente rinnovato, più luminoso, funzionale, colorato. Sono certa che resterete piacevolmente stupiti!

Ringrazio i miei più stretti collaboratori, tutto lo staff della vicepresidenza, il cui instancabile lavoro organizzativo, di coordinamento e supporto fa sì che si possano dare risposte

tempestive ed efficaci ai numerosi problemi che si presentano.

Ringrazio anche il Presidente del Consiglio di Istituto, i rappresentanti dei genitori per la disponibilità, la collaborazione e l’incoraggiamento con cui sostengono le iniziative della scuola.

Ora è tempo di vacanza, per recuperare energie, rinsaldare affetti, riflettere sul valore e sul significato del vivere, per immaginare il futuro.

Vi auguro un tempo sereno e vi aspetto tutti al più presto a scuola.

Un caro saluto Michela Bertazzo

(2)

Nell'ultimo Consiglio di Istituto unanimemente abbiamo chiesto di far rientrare in sicurezza gli Studenti nelle loro aule di Scuola.

Lo abbiamo chiesto perché è la Scuola il luogo naturale dell'apprendimento, della relazione, della formazione e della crescita.

In questo Santo Natale speciale ed unico desideriamo mettere sotto l'Albero la speranza per NOI Famiglie, Docenti, Studenti, Personale della Scuola per un 2021 ricco di buone novità e tanta serenità.

Auguri!

Andrea Rossi, Elisabetta Maso, Elisabetta Benetazzo ed Elena Bozzo

Presidente e genitori rappresentanti in Consiglio di Istituto

Carissimi,

sebbene la situazione attuale ci costringa a rimanere distanti fra noi, vogliamo farvi sentire la nostra vicinanza augurandovi buone feste, nella speranza che il nuovo anno ci dia la possibilità di tornare a vederci.

Queste vacanze possano essere un periodo utile per condividere la gioia del Natale coi nostri cari, per riposarci in vista della ripresa, ovviamente senza dimenticare lo studio!

Nonostante tutti gli ostacoli che il 2020 ha posto nel nostro cammino siamo riusciti, attraverso la reciproca collaborazione, a superare anche i momenti più difficili.

Non saranno sicuramente un Natale e un Capodanno condizionati da tante restrizioni a toglierci il desiderio di tornare ancora più uniti!

I vostri rappresentanti,

Alessandro, Anna, Emma, Tommaso

(3)

Ciao ragazzi. Ciao ragazze.

Colgo l'occasione per fare a tutti i miei più cari auguri di buon Natale!

Cosa dirvi? Forse una cosa fra tutte. Mi mancate. Tantissimo.

Ci vediamo. Ci sentiamo. Parliamo. Ma non è la stessa cosa.

Questa pandemia ha trasformato le classi in dei francobolli appiccicati sullo schermo scremando dall'attività didattica tutto il bello della scuola.

Ma è anche vero che la tecnologia ci ha consentito di non perderci del tutto nella nostra solitudine. E questo è qualcosa di prezioso.

Auguro a tutti davvero un Natale sereno confidando che il nuovo anno possa riportarci tutti alla normalità, ma con una nuova consapevolezza: che quanto di più prezioso abbiamo sono le relazioni che riusciamo a costruire.

Un grande abbraccio a tutti.

Prof. Filippo Scarso

Buongiorno a tutti,

oggi siamo qui a scuola, come tutti i giorni, per l'ultimo giorno prima delle vacanze di Natale ...

ed è un ultimo giorno assai diverso dal solito, manca qualcosa, il Curiel è insolitamente silenzioso, c'è poca gente in giro, la solita.

Manca la caciara giovanile dei nostri studenti, allontanati a forza dalla scuola che si sono scelti.

Sono ottimista e confido che l'anno nuovo mi riporti i miei studenti in presenza.

Nell'attesa auguro a noi tutti un Sereno e Felice Natale e un Buon Anno Nuovo.

Concludo con gli auguri della tradizione veneta Buona Fine e Buon Inizio a tutti

Antonio Gottardo

(4)

Cari studenti, cari docenti, cari genitori,

volge al termine un anno difficile, sicuramente unico per tutti noi nella sua complessità, per le difficoltà che esso ci ha proposto, per la necessità di sperimentare nuove soluzioni in un tempo limitato.

Siamo stati messi a dura prova, è inutile negarlo.

Mentre si avvicina il Natale, il nostro pensiero va a quello che siamo stati come comunità scolastica in questi mesi, ma anche a parenti e amici, o semplici conoscenti che hanno più da vicino sperimentato sofferenza e difficoltà.

Eccoci qua.

Didattica a distanza, banchi a rotelle, meet, zoom, lezioni in presenza… Il nostro vocabolario si è arricchito di parole nuove, come il nostro cuore di una somma di sentimenti.

Sono sicuro che ce l’abbiamo messa tutta. Abbiamo cercato di rispondere con l’organizzazione e la tecnologia ad una situazione di difficoltà senza precedenti. I docenti si sono messi alla prova senza riserve; Voi studenti siete stati chiamati al sacrificio delle lezioni a distanza e all’assenza del contatto, del rapporto umano che tutto vivifica. I genitori hanno spesso dovuto riorganizzare la propria vita familiare per adattarsi a nuovi ritmi e orari.

Sappiamo che non tutto è alle nostre spalle.

Ci aspetta, a gennaio, una difficile ripresa delle lezioni. Ci troverà pronti.

Siamo chiamati, in questa fase più che mai, a sentire la responsabilità di dover dare ciascuno il proprio contributo. È importante, direi fondamentale, che lo si faccia con spirito costruttivo.

Non focalizziamo la nostra attenzione su ciò che non ha funzionato.

Chiediamoci, invece, che cosa ancora possiamo fare perché tutto vada meglio. Avere uno spirito e un atteggiamento costruttivi è la chiave per una risposta vincente. Dobbiamo sentire forte il senso di appartenenza. Siamo chiamati a far bene il nostro lavoro di docenti, di

studenti e anche di genitori per dare un contributo a noi stessi, alla nostra realtà e alla nostra società.

Non è da fuori che viene la soluzione. La soluzione dobbiamo essere noi con i nostri limiti, ma anche con la nostra determinazione e con le nostre intelligenze.

Mentre Vi auguro di vivere a pieno questo tempo di festa, sebbene nella complessità

contingente, Vi invito ancora una volta a sentirVi parte di una comunità di uomini e di donne che, nonostante le perturbazioni della vita, non rinuncia a camminare per costruire premesse nuove.

Dunque, responsabilità, senso di appartenenza, condivisione e passione per il proprio lavoro sono le parole che, credo, ci dobbiamo augurare di vivere per l’anno nuovo.

Auguri a tutti.

Pietro Simonelli

(5)

Mai come quest'anno gli Auguri che ci scambiamo hanno uno sguardo lungo, sono proiettati ad un futuro che desideriamo essere migliore per ciascuno di noi e per l'umanità intera: speriamo in una rinascita autentica, una ripartenza che ci faccia scoprire il valore di essere comunità, di fare squadra, di collaborare per la crescita e la formazione dei nostri ragazzi e ragazze.

Diffondiamo speranza, manteniamoci resilienti, auguriamo a tutta la nostra comunità di studenti, studentesse, famiglie, docenti e

collaboratori un Natale essenziale, ma ricco di umanità, un Nuovo Anno carico di opportunità e di scoperte, per continuare a camminare insieme, sempre più solidali!

Raffaella Dal Moro

Care ragazze, Cari ragazzi.

Siamo ormai prossimi alla conclusione di un anno complesso, segnato dagli effetti di una pandemia che ha influenzato la quotidianità di ciascuno, in alcuni casi in maniera anche dolorosa, e che ha messo a dura prova la resilienza della Nazione.

In questo problematico contesto, la Scuola è stata chiamata a svolgere, come sempre, il suo ruolo fondamentale, cardine ineludibile su cui ruota il passato e il futuro della società intera; a volte apparentemente scricchiolante, ma sempre presente, crogiuolo di sapienza e umanità, grazie alle donne e agli uomini che la rendono forza viva, certezza solida.

L’impegno di tutti ha consentito, in questi mesi, di procedere, con fatica ma con slancio, nell’apprendimento. La Vostra dedizione allo studio e l’affetto che avete dimostrato ai docenti, hanno fatto la differenza.

Gettiamo il cuore oltre l’ostacolo!

L’orizzonte è splendente perché illuminato dalle Vostre giovani energie e dalla genuinità dei Vostri buoni sentimenti.

Con questi buoni propositi e intendimenti per il futuro, in vista delle imminenti festività, desidero formulare a tutti Voi e ai Vostri cari i più sentiti auguri di buon Natale e di un felice anno nuovo, con l’auspicio che possiate godere di piena

serenità con le Vostre famiglie ed essere pronti ad affrontare con rinnovato entusiasmo la rinnovata nostra Scuola.

Grazie ragazzi.

A presto.

(6)

Gentile Dirigente,

la ringrazio per la sua mail (un tempo si sarebbe chiamata lettera, e a me piace pensarla così):

una lettera dove dominano sentimenti di gratitudine per l’opera di noi insegnanti.

Forse anche noi, presi dagli affanni quotidiani, non ci rendiamo sempre conto del valore fecondo del nostro lavoro. Per questo c'è bisogno di qualcuno che ce lo dica e ci aiuti a riconoscerci parte di una comunità

educativa e professionale. La sua presenza è come l'indice puntato del punto cui mirare: il desiderio di crescere insieme ai nostri studenti "in un clima vivace e sereno".

È proprio quello che ho trovato al Liceo Curiel, grazie anche al suo staff che lavora sempre alacremente e, mi verrebbe da dire anche, allegramente.

La didattica a distanza, come viene impropriamente chiamata, pur non essendo la modalità ottimale del fare scuola, paradossalmente si è rivelata la didattica della vicinanza. Mai come in questi mesi ho avuto la percezione di entrare nelle case dei nostri studenti. Un po' come la tv, forse, che in casa si tiene accesa e dove, magari, nel frattempo si parla di altro. E, forse, non tutto viene raccolto, come del resto accade anche in presenza, in

classe. Non sappiamo cosa avviene dietro quello che appare spesso un puntino che reca una sigla, ma sappiamo che dietro ognuno di quei

"bollini" c'è un volto unico e irripetibile, un nome che all'appello risuona come "sono presente", un io assetato di novità, di attesa di qualcosa che intercetti le veemenze del cuore.

Per questo motivo, ogni giorno, ogni ora, è come se fossimo chiamati ad una battaglia, ad una lotta tra lo scetticismo che inevitabilmente si insinua, e l'ardente speranza che i piccoli semi di bellezza, di verità che siamo chiamati a dispensare, producano -chissà come, chissà quando- abbondanti frutti di bene, di maturazione personale.

Le auguro di trascorrere lietamente e gioiosamente questi giorni di festa.

Un cordiale saluto.

Antonio Lionello

(7)

Gentile Dirigente,

La ringrazio degli auguri e delle parole di sostegno.

Lo scorso marzo, quando è cominciata questa pandemia e la DAD, mi sono trovata a vivere la situazione nuova con disagio, sì, ma anche con la voglia di superarla sperimentando.

E pur con tanta stanchezza e frustrazione, qualcosa dall'esperienza ho

imparato, e anche gli studenti. Speravo di tornare a fare didattica a scuola in maniera continuativa per continuare il mio mestiere integrando le nuove abitudini in quelle vecchie, perché la scuola non dovrebbe essere abitudine, anche se, soprattutto per noi docenti, nella pratica di ogni anno e nella routine delle scadenze, questo rischia di diventare.

La ripresa della DAD così presto ha dato a me, e credo anche a molti colleghi e studenti, una grande delusione: ma come, mi sono detta, tanti sforzi, ed eccoci di nuovo qui? E devo confessare che, con i presenti dati dei contagi, non sono molto ottimista sul rientro a gennaio.

Fatico veramente a insegnare dietro uno schermo, preside. La tentazione di dire "ma a che serve tutto questo?" è forte, e se lo è per me, immagino che lo sia tanto più per gli studenti, anche quelli più virtuosi.

Però, se la mia voce entra nelle case dei ragazzi, i loro occhi (sperando guardino me e non il loro account instagram!) entrano, anche per poco, nella mia: e vedono, e questo è bello, una persona che studia e approfondisce, da una stanza, da una scrivania disordinata come forse è la loro. I nostri

studenti ci vedono studiare, ci sentono imparare a fare il nostro mestiere.

Un'immagine un po' diversa da quella del docente in cattedra, che la completa.

Anche questo, mi auguro, lascerà qualcosa.

Un saluto e tanti auguri di buone feste.

Chiara Tedeschi

(8)

Cara preside,

le scrivo solo adesso perché, come tutti, sono arrivata un po’ trafelata all'ultimo giorno di scuola e oggi pomeriggio è stato necessariamente dedicato alla famiglia. Sono completamente d'accordo con lei: questa orribile situazione ha reso più palpabile il fatto che siamo una comunità e ha fatto capire a tutti noi "abitanti" della scuola, docenti e studenti, quanto importante sia per noi quel luogo dove creiamo e coltiviamo quelle relazioni che sono parte integrante dell'insegnamento/apprendimento.

Lei oggi, in conferenza, ha sottolineato quanto ci manca il lavoro in presenza ed elencando le possibilità che questo ci dà ha anche incluso il

"toccare". Mi ha colpito perché naturalmente non è vero, nessuno di noi tocca gli studenti, ma, ha ragione lei, è come se lo facessimo, con lo sguardo, con la voce, con la condivisione dello spazio reale. La DAD da questo punto di vista è asettica, come se fossimo al di qua e al di là di un vetro ma col tempo mi sono resa conto che i nostri ragazzi ci sono

davvero. Ci tengono ad andare avanti, si impegnano e sentono che anche così noi siamo interessati a loro. Io non vedo l'ora di tornare alla

normalità però mi dico anche che dobbiamo prendere il buono da ogni situazione e, in questo caso, il buono è proprio che la comunità sta reggendo e i ragazzi hanno realizzato quanto importante è per loro la scuola. Infine, desidero ringraziarla per tutto quello che ha fatto e fa per gestire la scuola in questa situazione estrema e per le belle parole che ha avuto per noi docenti.

Le auguro di cuore buone feste, le migliori possibili, e auguro a lei e a tutti noi un anno nuovo un po’ migliore del vecchio.

Arrivederci al prossimo anno

Adelaide Dipasquale

(9)

Care ragazze e cari ragazzi

siete stati finora testimoni di eventi straordinari che hanno scosso le fondamenta della nostra esistenza e della sua quotidianità.

Le abitudini rassicuranti, le vibrazioni degli incontri amichevoli, perfino, e purtroppo, la dolcezza di alcuni cari... ci sono venuti a mancare; il ritmo e l'affanno dei doveri scolastici, ci sono venuti a mancare.

Ma non fatevi opprimere dall'inquietudine sottile che tali gravi accadimenti diffondono nell'aria. La delusione che deriva da speranze violentate da un destino beffardo non deve ferirci.

La verità si manifesta a tratti anche attraverso gli errori, le imperfezioni, le contingenze difficili e noi dobbiamo decifrarne i segni. Lo studio serve anche a questo: affinare le capacità sensitive, cogliere l'essenza, modificare le sorti.

Urgenze sanitarie ci hanno imposto nuovi faticosi equilibri. Abbiamo tutti da imparare dal nostro presente.

Anche grandi uomini e grandi donne, della cultura, della musica, dello sport...

ci hanno lasciato e ci hanno lasciato l'amaro in bocca.

E sia, allora, questo periodo di festa, anche un tempo intessuto di riflessione.

Queste vacanze natalizie ci sono state consegnate dagli eventi, intese ad essere vissute con la propria famiglia, ciascuno con la ritualità delle tradizioni, summa della saggezza antica pervasa da sentimenti profondi. Abbandonatevi all'affetto dei vostri cari. È il tempo, questo, delle belle parole che si devono dire, dei bei gesti che si devono fare.

Vivete queste vacanze dedite alla famiglia, come un dono. Il Natale imminente e il Capodanno atteso raccontano di nuovi inizi, hanno a che fare con il futuro e con la speranza.

Tutti voi cari studenti potete contare sulla forza poderosa della vostra età e sull’appoggio incondizionato dei vostri cari e dei vostri insegnanti.

Buone festività a tutti.

Romi

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