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LA CENERE (immagini) è quello che rimane dopo che un fuoco si è spento;

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Academic year: 2022

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PRIMO PERCORSO DIOCESANO DI INIZIAZIONE CRISTIANA”TI RACCONTO LE MERAVIGLIE DI DIO”

INTRODUZIONE PRIMO PERCORSO - Quaresima anno B

Dopo l' itinerario di avvento che ha portato a scoprire il mistero dell'acqua battesimale cioè la volontà di Dio che vuole salvare tutti, si prende cura, aiuta diventare libero e ci guarisce dal male , fa crescere maturare e si fa vicino e col battesimo chiama fra i suoi amici a far parte del suo popolo, in questa Quaresima camminiamo nel deserto con Gesù fino alla terra della promessa, verso la Pasqua sacramento del rinnovamento battesimale del perdono dei peccati.

Vi invito a leggere con attenzione il fascicolo denominato secondo obiettivo, che si riferisce proprio alla Quaresima.In particolare, da pagina 5 a pagina 8 , viene presentato il senso del sacramento della confessione per adulti, cioè per i catechisti, ma che con qualche piccolo adattamento potrebbe tornarvi utile anche per una mezz'oretta di incontro con i genitori in

prossimità del sacramento (certamente non leggendo il testo , ma attualizzando qualche aspetto con immagini o video ).

Un’ altra sezione importante è quella che riguarda i comandamenti presentati ai ragazzi nel senso forte dell'Antico Testamento, cioè le 10 parole di libertà : da pagina 12 a pagina 16 il testo spiega il senso dei comandamenti. Anche in questo caso, non si tratterà di leggere il testo ai ragazzi, ma di stimolarli con attività, simulazioni di storie di vita quotidiana che li aiutino ad attualizzare il comandamento nella loro vita.

Ci sono poi suggerimenti per realizzare un ritiro in preparazione alla celebrazione del sacramento (ovviamente da adattare in base a ciò che sarà possibile fare ,ma con attività che si possono

valorizzare anche per un incontro più breve online) da pagina 9 a pagina 11 .Infine c'è uno schema per la celebrazione del sacramento da pagina 17 a pagina 21. A proposito di questo mi permetto di dare un semplice suggerimento: ad un certo punto ,per indicare la rottura della relazione con Dio e fra di noi che il peccato determina si suggerisce un segno forte , molto forte: si tratta di rompere una brocca di coccio che fa da simbolo al l'intera celebrazione e punto considerata l'età dei bambini ritengo più efficace far sentire il rumore dei cocci e portare in assemblea i cocci, il gesto di romperlo e il rumore è un segno molto aggressivo per i bambini.

Come vedremo percorrendo ad una ad una le tappe per la preparazione al sacramento del perdono ci sono anche le pagine del catechismo contrassegnate con una banda viola .

MERCOLEDI’ delle Ceneri

Oggi, per i cristiani, inizia la Quaresima, un periodo di 40 giorni in preparazione alla Pasqua.

Perché un tempo così lungo? Perché la Pasqua è l’avvenimento più importante per la fede e la vita di noi cristiani.

Oggi, in chiesa, il sacerdote compie un gesto un po’ strano: prende un pizzico di cenere e ce lo mette sulla testa. Per questo, il giorno di oggi si chiama “MERCOLEDI’ DELLE CENERI”.

Ma… cosa significa questo gesto?

LA CENERE… (immagini)

 è quello che rimane dopo che un fuoco si è spento;

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 sporca;

 è uno scarto;

 è “morta” (mentre il fuoco è “vivo”;

 al massimo, può essere calpestata, non la vedrò mai sulla testa di una persona.

EPPURE LA CENERE E’ ANCHE…

 un fertilizzante (i contadini la spargono sui campi)

 un “detersivo” per i panni: un tempo, le nonne facevano bollire la biancheria con acqua e cenere: diventava bianchissima! (qui si possono utilizzare in modo significativo e molto efficace le testimonianze dei nonni… o bisnonni, insieme a qualche immagine, che facilmente si trova su Internet).

Sembra proprio quello che succede a Pasqua:

Quando tutto sembra finito (Gesù muore in croce), esplode la vita nuova (Gesù risorge).

Sì, ma…. cosa c ’entra la cenere in testa con tutto questo?

E’ un segno di umiltà, di semplicità: i cristiani si impegnano, con l’aiuto di Dio, a cambiare quei comportamenti che sono un po’ come la cenere(egoismo, bugie, insulti, mancanza di generosità), per farli rinascere trasformati in atteggiamenti positivi ( generosità, sincerità, altruismo…).

Già, proprio come la cenere, fertilizzante e.. detersivo!!!

TEMI DELLE TAPPE QUARESIMALI – Primo percorso - Il deserto – Dio ti Ascolta

- Dal deserto al cammino

- Dio mi ascolta e il deserto diventa fecondo - Dio mi accoglie e mi abbraccia, il deserto fiorisce

- Dio mi chiama per costruire insieme a lui e ai fratelli la pace della Pasqua V TAPPA – prima domenica di quaresima 21 febbraio

Al centro della liturgia c’è il racconto del vangelo secondo MC in cui Gesù si ritira nel deserto dove rimase in preghiera per quaranta giorni tentato da Satana.

Introduciamo il tema dell’incontro che è il DESERTO e troviamo il primo ancoraggio.

Possiamo iniziare con il chiedere ai ragazzi quali caratteristiche ha il deserto con l’obiettivo di condurli a sintetizzare i quattro riferimenti utili per le riflessioni dell’incontro: 1) nel deserto non ci sono uomini e non ci sono cose, ambiente che ci ricorda l’isolamento che abbiamo e che stiamo in parte ancora vivendo b) la sabbia, che porta i bambini inevitabilmente a pensare al mare, all’acqua, tra l’altro in continuità con il tema delle prime 4 tappe perché no 3) l’aridità 4) la solitudine

Ma cosa rappresenta il deserto? “PRIMA DI OGNI VIAGGIO E’ IL PUNTO ZERO, IL LUOGO DA DOVE PARTIAMO PRIMA DI INIZIARE UN CAMMINO ALLA SCOPERTA DI QUALCOSA DI NUOVO”

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Nel deserto c’è silenzio e il tema del silenzio ci da secondo me molti spunti di riflessione, ci possiamo fermare un paio di minuti, chiudere l’audio e provando a far sperimentare il silenzio ai bambini per vedere come reagiscono, se provano imbarazzo, se ridono, li possiamo invitare a mettersi a mani giunte … e poi chiedere cos’hanno pensato in quel breve spazio di tempo. Lo scopo è PROPRIO quello di fargli fare esperienza del DESERTO.

Come in tutte le tappe a questo punto arriva il momento narrativo: il sussidio propone oltre al Vangelo secondo MC anche la vicenda della peccatrice perdonata da Gesù. Questo passaggio è importante perché traccia il percorso verso la CONFESSIONE/RICONCILIAZIONE. Insegniamo che quando siamo in silenzio e ci mettiamo all’ascolto di Dio, Lui legge nei nostri cuori e ha misericordia di noi, qualsiasi errore abbiamo fatto lui ci perdona.

QUINDI LA CONFESSIONE E’ PRIMA DI TUTTO FIDUCIA NELLA MISERICORDIA DI GESU’

Nel frattempo abbiamo fatto preparare ai ragazzi il materiale per tutti e 5 gli incontri: un contenitore per la sabbia, i cartoncini per fare mattoni, una sagoma di Gesù, alcuni sassolini piani.

Nella scatola mettiamo insieme a loro la sabbia, o della rena, che rappresentano il deserto e poi adagiamo la sagoma di Gesù al suo interno che abbiamo chiesto ai ragazzi precedentemente di ritagliare magari settimana a venire.

Dalla sabbia possiamo agganciarci allo scorrimento del tempo e chiedere se sanno cos’è una clessidra e dalla clessidra ritornare al tema dell’attesa e dell’ascolto che sono tempi di preparazione (SCANSIONE DEL TEMPO). Il messaggio che deve arrivare è “C’è tempo per ogni cosa” Tempo per studiare … … tempo per giocare … e il tempo per pregare

Durante la celebrazione possiamo agevolare la loro partecipazione attiva permettendogli di portare il lezionario verso l’ambone, simbolo della loro presenza e del cammino quaresimale appena avviato.

Per la volta successiva gli facciamo preparare durante la settimana alcuni mattoncini colorati con il materiale di cartone, che serviranno nel prossimo incontro. Possiamo così passare alla II tappa.

VI Tappa – seconda domenica di quaresima 28 febbraio

Come al solito abbiamo bisogno come primo passo di trovare un ancoraggio, interessare i ragazzi intessendo con loro un dialogo partecipativo, questo è fondamentale, qualcosa che lega il tema dell’incontro con la loro quotidianità. Siccome al centro della II tappa c’è “il cammino”, il viaggio, che ha avuto inizio appunto dal deserto, dal silenzio, un viaggio che anche interiore nel raccoglimento e nella preghiera, possiamo invitarli a condividere questa riflessione: può il silenzio che proviamo durante la notte (cioè quando dormiamo) essere considerato deserto? Dopo di che domandiamo ai ragazzi “quando vi svegliate al mattino, dopo una lunga notte di pace e silenzio, cosa fate? Vi alzate e vi preparate per …. Andare a scuola, uscire con i genitori, andare fuori a giocare ecc … cioè iniziate il vostro viaggio quotidiano?”

Proprio perché per conoscere Gesù ci dobbiamo incamminare verso di lui e incontrarlo, dobbiamo introdurre oggi un personaggio che lo stesso Gesù ha conosciuto durante la sua vita terrena. Il personaggio si chiamava Zaccheo.

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A questo punto ci possiamo sbizzarrire, possiamo raccontare la storia di Zaccheo in mille modi colorandola di simpatia, descrivendo questo strano personaggio che a causa della sua bassa statura si arrampica su un sicomoro per vedere oltre la folla che acclamava l’arrivo di Gesù. Sottolineate che è proprio il Vangelo che racconta con simpatia di quell’uomo esattore delle tasse, pubblicano, che cerca Gesù, il quale quando lo vede lo invita a scendere dall’albero annunciando che proprio quel giorno si fermerà a casa sua. Ma noi abbiamo la stessa curiosità di Zaccheo nel voler conoscere Gesù? Lo accogliamo a casa nostra se ci chiama? Ci mettiamo in ascolto della sua parola se ce lo chiede?

Proprio perché Zaccheo era considerato un poco di buono, questo personaggio del Vangelo ci aiuta a capire meglio cos’è la confessione:

E’ UN ESAME DI COSCIENZA, QUELLO CHE SI E’ FATTO ZACCHEO IL QUALE HA RICONOSCIUTO A SE STESSO CHE ABBIAMO BISOGNO DELLA MISERICORDIA DI GESU’ … SEMPRE

Poi prendiamo i mattoncini di cartone che i ragazzi hanno costruito durante la settimana e scriviamo da un lato le nostre tentazioni quotidiane (ovviamente piccole tentazioni misurate all’età dei bambini) e dall’altro indichiamo qual è la strada giusta che pensiamo sia corretto seguire per deviare da quelle tentazioni. Invitiamo i ragazzi a mettere i mattoncini nella scatola con la sabbia, uno dopo l’altro ad indicare una strada da seguire, il viaggio che abbiamo accennato inizialmente, viaggio della redenzione e del perdono.

Durante la celebrazione insieme ai catechisti i ragazzi potrebbero portare, uno alla volta, tutti i mattoncini/sassolini ai piedi dell’altare proprio durante la processione offertoriale, perché di fatto rappresentano le ns zavorre, le nostre debolezze che appunto decidiamo di consegnare a Gesù il quale se ne prende carico, come fa sempre nella confessione.

Come impegno per la settimana a venire c’è il primo esame di coscienza, che i ragazzi dovranno provare a sperimentare la sera prima di andare a dormire, magari inizialmente non tutti i giorni. In più invitateli a cercare insieme ai genitori un sacchetto di chicchi di grano che serviranno la settimana successiva per affrontare la nuova tappa, verranno messi nella scatola, seminati sotto la sabbia … ma questo è un passo successivo lo farete insieme a loro.

VII Tappa – terza domenica di quaresima 7 marzo Dio ascolta la mia preghiera e il deserto ritorna fecondo.

Ci agganciamo alla vita di tutti i giorni con il racconto delle stagioni e in particolare dell’inverno, e chiediamo: avete visto ragazzi se sono spuntate le prime gemme negli alberi da frutto? Avete notato qualche movimento nella natura? SFATIAMO IL MITO DELL’INVERNO TRISTE E DORMIENTE Anche se è inverno non è vero che tutto tace e tutto dorme, la stagione si prepara, le piante raccolgono le forze per affrontare e accompagnare l’esplosione della primavera. Così anche la notte, anche il deserto, anche la preghiera portano buoni consigli. Chiedete: “Ma il deserto è

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proprio così privo di vita? Oppure Dio fa fiorire la natura anche laddove è più difficile. Nel deserto infatti ci sono le Oasi...

L’incontro di Gesù e della Samaritana è la storia che propone il sussidio e la liturgia della parola.

Possiamo spiegare ai ragazzi che al tempo di Gesù gli ebrei non vedevano di buon occhio i samaritani, erano un po’ rivali (potete usare una metafora dei nostri tempi, magari chiedendo ai ragazzi se gli vengono in mente alcune rivalità esempio tra religioni diverse, tra partiti politici, tra tifosi di una squadra, giusto per semplificare).

Proponete come lavoro insieme di disegnare un albero in un cartoncino e di portarlo al centro della scatola dove avete depositato la sabbia. Nei rami possiamo attaccare (magari durante la settimana a venire) alcuni biglietti con su scritto pensieri e buoni propositi quotidiani, impegni che i ragazzi sentono di poter rispettare come fossero i buoni frutti che questo cammino porta nella loro quotidianità. L’albero rappresenta la vita che comincia a rifiorire.

Questo gioco ci permette di introdurre il terzo passo per la comprensione della confessione:

pentimento, buoni propositi, Dio mi ascolta, purché siamo sinceri, brevi e decisi come nelle intenzioni che hanno scritte nei biglietti dell’albero

Come segno partecipativo alla celebrazione i ragazzi possono portare in chiesa un vaso di fiori ciascuno, nel quale potranno seminare i chicchi di grano precedentemente acquistati.

Simbolicamente possiamo chiedere loro di metterne qualcuno sotto la sabbia, i buoni propositi che possono diventare un’Oasi rigogliosa. I vasi invece potranno essere adagiati sotto il sepolcro alla fine della celebrazione del giovedì santo.

La tappa si conclude con il solito impegno per la settimana successiva: fiori disegnati che possono arricchire il deserto.

VIII Tappa – quarta domenica di quaresima 14 marzo Dio mi accoglie e mi abbraccia, è sempre pronto a far pace con me. Il deserto fiorisce.

Suggeriamo di narrare la parabola del Padre Misericordioso, indicata fra i brani di questa tappa.

Fra i materiali, inseriremo una proposta da vivere insieme ai genitori virgola in presenza OA distanza virgola che preveda proprio i segni della parabola. Per ora ,sarà sufficiente, ma necessario , narrarla ai bambini vieni facendo loro comprendere la libertà del figlio nel lasciare la casa , l' opportunismo nel ritornare perché ha fame e l'amore infinito del padre che, prima che lui possa parlare ,lo accoglie con il linguaggio del corpo .

possiamo proporre le attività indicate a pagina 34: preparare un oasi nel deserto che e stato allestito in questo tempo con una casa e segni di abbondanza: acqua, fiori, Prato verde

si può dare rilievo al crocifisso ,ponendovi davanti dei fiori e proponendo le preghiere dei fedeli in cerchio ,a distanza di sicurezza ,intorno al crocifisso, e inchinandosi davanti ad esso. ,

Se nella prima settimana si è realizzato il barattolo del tempo ,si può fare una verifica su quanto tempo dedichiamo agli altri in famiglia, a scuola, con gli amici virgola in parrocchia ….ovviamente non con modalità inquisitoria ma di dialogo.

Si suggerirà in famiglia d vivere un momento di ascolto e una breve preghiera, utilizzando anche il secondo libro delle preghiere .

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Per la prossima domenica, ogni ragazzo dovrà portare la messa due pietre non molto grandi. (Il catechista se ne procuri alcune nel caso qualche ragazzo le dimenticasse ).

Attenzione: CONSIGLIAMO DI NARRARE I VANGELI DEL TRIDUO PASQUALE NEI

GIORNI DEL TRIDUO STESSO.

CONSIGLIAMO LA VERSIONE DEL CATECHISMO “IO SONO CON VOI”, che vi inseriremo sul sito dell’ufficio catechistico.

IX Tappa – quinta domenica di quaresima 21 marzo

Giovanni, 12, 20 – 24: “Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto”. Morire per vivere: come è possibile ? Eppure è vero: se il chicco di grano caduto in terra non muore non porta frutto !

Riprendendo l'esperienza dei germogli , provare a dare voce ai chicchi nella terra (“no ,non voglio

“…ma così non germoglierebbe nulla)

Gesù e come il chicco di grano che è caduto a terra :la sua morte ha fatto germogliare la vita per tutti noi .come indicato a pagina 158, dopo l' omelia i ragazzi potrebbero portare ciascuno un chicco di grano da mettere in un vaso grande (sarebbe bello che anche qualche adulto facesse questo segno, ad esempio i ministri straordinari della comunione virgola che può potrebbero mettere i “chicchi” ( la solitudine ,la no sofferenza…) dei malati a cui portano la comunione.

Le “10 parole “dell'alleanza ,presentate domenica scorsa, possono essere scritte in un cuore (Geremia 31, 31 – 34). Cosa significa?

I ragazzi deporranno la pietra grezza in una cesta in disparte, l’altra, che sarà stata ricoperta con la stagnola, nel deserto: è la conversione, effetto della “legge scritta da Dio nel nostro cuore”.

In famiglia, si continua l’esperienza di ascolto e di breve preghiera.

Domenica delle Palme

Valorizzare la processione con i rami d'ulivo (veri o disegnati e ritagliati ):è necessario che ogni bambino abbia il proprio ramo ,eventualmente incartato nel cellophane e decorato con una piccola colomba (richiamare il racconto di Noè affrontato lo scorso anno e il suo legame con questo segno dell'olivo ). Ai bambini forniremo il racconto della passione morte e risurrezione di Gesù sintetizzato nel catechismo dei fanciulli “Io sono con voi “(in allegato ).

GIOVEDI’ SANTO

Valorizzare il segno della lavanda dei piedi (anche se, per motivi di sicurezza ,non dovesse svolgersi ,si può narrare e mostrare in un film ),facendo una breve ma significativa catechesi sul senso del lavare i piedi .

riprendere il segno del chicco di grano :”Questo è il mio corpo “: come il chicco di grano, Gesù accettato di farsi “macinare” per dare la vita a noi. Allestire l'altare della reposizione con i vasi dei germogli, ormai cresciuti .

VENERDI’ SANTO

Sarebbe opportuno pensare ad una via crucis per bambini e portarli poi in chiesa a pregare un momento davanti alla croce esposta alla venerazione dei fedeli :l'azione liturgica del venerdì Santo è un po' pesante per i bambini . In ogni caso , questi suggerimenti devono essere sottoposti al

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parroco ,al quale spetta l'indicazione a riguardo .

nel tempo di Pasqua si svolgerà la preparazione prossima al sacramento della riconciliazione, seguendo il secondo sussidio (vd. sopra)e le pagine delle tappe con la banda viola ;a pagina 19 del sussidio si suggerisce una traccia per l'esame di coscienza con una “mappa” dei luoghi di vita e a pag. 20 - 21 anche una traccia per la celebrazione del sacramento.

PASQUA

Secondo l’opportunità e le scelte dei genitori, i bambini parteciperanno alla Veglia Pasquale, oppure alla messa della Domenica di Pasqua.

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