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PROGETTO ORTO DIDATTICO

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Academic year: 2022

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PROGETTO ORTO DIDATTICO

Il luogo in cui coltivare saperi e sapori

Anno Scolastico 2016/17

IL DIRIGENTE SCOLASTICO Filippo Quitadamo

MINI STER O DELL ’I STR UZI ONE, DELL ’UNI VER SI TÀ E DEL LA RICE RCA I s t i t u t o C o m p r e n s i v o “ S a n G i o v a n n i B o s c o ”

71043 M A N F R E D O N I A – F G

Via Cavolecchia, 4 – CF: 92055050717 – CM: FGIC872002 Codice Univoco ufficio (CUU): UF6AFD - Codice iPA: istsc_fgic86700e

Tel.: 0884585923 Fax: 0884516827 Sito Web: www.icsangiovannibosco.gov.it

PEO: fgic872002@istruzione.it – PEC: fgic872002@pec.istruzione.it

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2 PREMESSA

Jean Piaget sosteneva che un ambiente di apprendimento fertile e multisensoriale – con le forme e le superfici, i colori, gli odori, i gusti e i suoni del mondo reale – è fondamentale per il pieno sviluppo cognitivo ed emotivo del bambino.

Un orto a scuola perché

Coltivare è il gesto più antico, forse il primo che ha consentito di parlare di civiltà. Coltivare un orto a scuola è coltivare prima di tutto dei saperi. Saperi che hanno a che fare con i gesti, con un apprendimento esperienziale che le generazioni più giovani non sempre hanno modo di sperimentare.

Coltivare a scuola è un modo per imparare. Imparare a conoscere il proprio territorio, il funzionamento di una comunità, l'importanza dei beni collettivi e dei saperi altrui. Saperi di altre generazioni e di altre culture.

Coltivare l'orto a scuola è un attività interdisciplinare adattabile ad ogni età, un'occasione di crescita in cui si supera la divisione tra insegnante e allievo e si impara condividendo gesti, scelte e nozioni, oltre che metodo.

Infatti nella scuola l’orto permette di “imparare facendo”, di sviluppare la manualità e il rapporto reale e pratico con gli elementi naturali e ambientali, di sviluppare il concetto del “prendersi cura di”, di imparare ad aspettare, di cogliere il concetto di diversità, di lavorare in gruppo e permette agganci reali con l’educazione alimentare e il cibo.

Gli orti scolastici rappresentano uno strumento di educazione ecologica in grado di riconnettere bambini e ragazzi con le radici del cibo e della vita.

Gli studenti, in un contesto che favorisce il loro benessere fisico e psicologico, attraverso le attività di semina, cura, raccolta, compostaggio apprendono i principi dell'educazione ambientale e alimentare, imparano a leggere in chiave ecologica le relazioni che legano i membri di una società e a prendersi cura del proprio territorio.

Coltivare un orto in una scuola significa, pertanto, assegnare ai valori, ai saperi e alla multifunzionalità dell'agricoltura contadina un ruolo centrale nella formazione di comunità sostenibili.

Ma questo progetto costituisce anche un percorso che cerca di unire più generazioni. Il progetto mira a istituire piccole comunità di apprendimento formate da studenti, insegnanti, genitori, nonni e produttori locali per facilitare la trasmissione alle giovani generazioni dei saperi legati alla cultura del cibo e alla salvaguardia dell’ambiente.

L’esperienza diretta nell’orto infatti oltre ad essere strumento didattico interdisciplinare, può anche diventare mezzo trasversale, per costruire relazioni tra la scuola, gli studenti, le famiglie e la società civile che opportunamente coinvolta riesce così a trasformarsi in comunità educante.

FINALITA’

La scuola, che tra i suoi compiti istituzionali ha quello della formazione del futuro cittadino, non può più eludere il problema di una rigorosa educazione all'uso corretto dell'ambiente e di una sana alimentazione.

L’orto didattico nasce con l’intento di favorire in bambini e ragazzi una corretta e sana alimentazione sviluppando nel contempo il tema di Expo 2015 “Nutrire il pianeta, Energia per la vita”, stimolando e facendo acquisire nei ragazzi una maggiore consapevolezza sull’alimentazione, l’agricoltura e il territorio, con la convinzione che una sana educazione alimentare debba proprio cominciare nel contesto scolastico.

La strutturazione di un orto scolastico rappresenta uno strumento di educazione ecologica potente e multiforme capace di riconnettere gli alunni con le origini del cibo e della vita. Attraverso le attività di semina, cura e compostaggio gli alunni potranno apprendere i principi dell’educazione ambientale ed alimentare, in un contesto favorevole al loro benessere fisico e psicologico, imparando a prendersi cura del proprio territorio.

I ragazzi impareranno a conoscere ciò che mangiano producendolo da soli e rispettando le risorse del nostro pianeta. La coltivazione di frutta e verdura a scuola è il punto di partenza affinché i bambini sviluppino un rapporto sano con il cibo, nel rispetto della natura, dei suoi ritmi e dei cicli. Proprio per questo il traguardo educativo a cui il nostro Istituto scolastico ambisce è quello di promuovere benessere, cultura e socializzazione, fattori necessari nella formazione di comunità sostenibili.

La scelta di questa esperienza progettuale interdisciplinare si fonda sulla convinzione che far sperimentare ai ragazzi delle attività manuali finalizzate alla costruzione di strutture permanenti, quali sono un orto e un giardino, richiede un impegno costante e capacità progettuali/esecutive prolungate nel tempo.

Questo laboratorio servirà anche a sollecitare l'interesse e l'attenzione verso le discipline curricolari da parte dei ragazzi e a trasmettere come la realtà viene interpretata con strumenti quali l'osservare, il conoscere, il descrivere che servono nella comunicazione e nella vita quotidiana. Abbiamo pensato che il progetto di un

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3 laboratorio di orticultura e giardinaggio possa essere e diventare per gli alunni, ma anche per il corpo docenti, uno strumento per meglio affrontare, fin dai primi anni di scuola, in modo organico, il tema di un corretto rapporto con l'ambiente e che possa costituire un modesto contributo all'assunzione di scelte responsabili ed informate a tutela del contesto di vita che ci appartiene.

Proprio perché l’ambiente in cui viviamo è un bene che appartiene a tutti, imparare a conoscerlo e a rispettarlo significa migliorare la nostra qualità della vita considerando oltre al nostro spazio anche quello di chi ci sta accanto.

OBIETTIVI

La creazione e il mantenimento di un orto ecologico nella scuola viene introdotto come modello didattico con la finalità di potenziare la comprensione dei concetti di biodiversità, ecosistemi, ecologia basica, rispetto ambientale, avvicinando gli alunni alla cultura rurale ed agricola. In particolare verranno perseguiti i seguenti obiettivi:

Educare al gusto e favorire una sana alimentazione. Affinare la sensibilità percettiva, avvicinando i bambini al cibo attraverso l’analisi sensoriale, il gioco e la curiosità (i laboratori del gusto), aumentare la consapevolezza del proprio gusto personale imparando a discriminare, valutare, scegliere tra i vari cibi proposti, accrescere la memoria gusto-olfattiva nei bambini.

Far acquisire conoscenze e comportamenti corretti e il più possibile consapevoli nei confronti del cibo e della sua origine;

Sensibilizzare bambini e ragazzi alla cura della propria salute attraverso la corretta alimentazione.

Promuovere il senso di responsabilità negli alunni attraverso l’accudimento dell’orto, coinvolgendo nel progetto le famiglie e gli operatori, favorendo la circolazione dei “saperi” (ricette, tecniche di coltivazione..).

Riflettere insieme sulle buone pratiche realizzate nell’orto scolastico (compostaggio, riciclo, filiera corta, biologico…)

Promuovere il consumo consapevole di cibo, per favorire l’adozione di abitudini sane e sostenibili;

Educare alla cura e al rispetto dell’ambiente per favorire uno sviluppo sostenibile

Favorire lo sviluppo di un “ pensiero scientifico” .Saper descrivere, argomentare, ascoltare; saper riconoscere e mettere in relazione semi, piante, fiori, frutti; saper porre problemi e formulare ipotesi e soluzioni; saper utilizzare un linguaggio specifico.

Sperimentare la necessità di elementari strumenti di misura e di registrazione della crescita degli ortaggi; saper usare il calendario per prevedere semine, trapianti, raccolti; sperimentare la ciclicità (il ciclo vitale delle piante - il ciclo alimentare - il ciclo delle stagioni…)

Acquisire competenze pratiche nelle attività agricole e favorire lo spirito di cooperazione

Facilitare e promuovere esperienze fortemente inclusive tra diversamente abili, normodotati e anziani.

L’idea di realizzare una serra ed un orto didattico quali luoghi di comunicazione, integrazione ed interazione, nasce dall’esigenza di creare uno spazio protetto in cui sviluppare e mantenere tutte le abilità che la persona possiede ed anche la maturazione affettiva e relazionale soprattutto nei soggetti con difficoltà. Anche in relazione ai Bisogni Educativi Speciali la nostra scuola ha pensato di dar vita a questo progetto coinvolgendo, in modo particolare, tutti quegli alunni che seguono una programmazione didattica differenziata, predisponendo percorsi che abbiano come finalità l’acquisizione di professionalità e/o competenze al massimo livello consentito dalla disabilità e che quindi facilitino un’integrazione sociale e lavorativa. Infatti l’inserimento in una situazione lavorativa reale potrà favorire il potenziamento dell’autonomia dove l’orto didattico vuole essere un contesto protetto che avvicina la persona disabile alle piante e ai cicli naturali di crescita, in un ambiente dove la concretezza del fare è sovrana e s'impara solo sperimentando.

RISULTATI ATTESI

■ Creare attività attraverso le quali gli alunni vengano stimolati ad utilizzare i propri sensi per mettersi in contatto con la natura e sviluppare o potenziare abilità diverse, quali l'esplorazione, l'osservazione e la manipolazione.

■ Sperimentare la coltura biologica degli ortaggi (concimi naturali, consociazioni, rotazioni..), sensibilizzando gli alunni alla cura e alla difesa dell’ambiente in cui vivono.

■ Osservazione sistematica di un habitat naturale: il terreno, esperienza di allevamento di animali utili al terreno: i lombrichi, studio e realizzazione del compostaggio in orto.

■ Diffondere un’adeguata conoscenza della stagionalità e della provenienza degli alimenti di cui ci nutriamo;

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■ Stimolare i rapporti intergenerazionali e far conoscere la tradizione contadina, in ambito agricolo ed enogastronomico, intesa come riscoperta delle nostre radici culturali.

■ Acquisizione di competenze e abilità spendibili in un futuro inserimento lavorativo, ad esempio in aziende vivaistiche ed agricole presenti in modo estensivo nel nostro territorio.

■ Favorire il lavoro “pratico” come strumento di costruzione di processi di socializzazione, integrazione e scambio.

■ Promuovere e diffondere nuovi e più sostenibili stili di vita attraverso la conoscenza e il rispetto dei canoni dell’agricoltura biologica.

■ Recuperare spazi scolastici con finalità sociali, incrementandone l’efficienza e valorizzando il concetto di bene comune.

ASPETTI INNOVATIVI E SPERIMENTALI

■ Favorire l'opportunità di allacciare e consolidare il rapporto con l'extra scuola, la comunità locale, il territorio e le sue risorse.

■ Lavorare maggiormente sul collegamento materie curricoli-laboratorio registrando l'attività svolta e realizzando materiale iconografico e/o su supporto informatico per riflettere sull'esperienza e per diffonderla.

■ Promuovere educazione ambientale ed educazione al consumo sostenibile tramite il riuso di materiali avviando un programma di compostaggio dei resti organici prodotti nel laboratorio;

■ Prendere coscienza delle caratteristiche di un'alimentazione biologica;

■ Capire l'importanza della presenza di verdura e frutta nel menù quotidiano.

■ Favorire negli alunni l'acquisizione di "abiti mentali e comportamentali" tesi al rispetto della natura, ad una "coscienza ecologica" e ad una sana alimentazione;

■ Progettare un giardino impegnando i ragazzi ad affrontare problemi specifici dati (es. aiuole tematiche).

■ Fare uso di molteplici linguaggi (verbale, iconico, fotografico, sensoriale, manipolativo) e di tecniche linguistiche diversificate come la relazione, la scheda, l'inchiesta, il questionario, il grafico, la poesia, la favola...

DESTINATARI

1) Alunni frequentanti il 3° Anno delle Scuole dell’Infanzia dei plessi SS e SC:

2) Alunni delle classi 1°-2°-3°-4°-5°, frequentanti la scuola Primaria N° Studenti coinvolti: _____ di cui con Bisogni Educativi Speciali:

3) Alunni delle classi _______ frequentanti la Scuola Primaria N° Studenti coinvolti:______ di cui con Bisogni Educativi Speciali:

NUMERO TOTALE DEGLI STUDENTI COINVOLTI NEL PROGETTO: _____

NUMERO TOTALE DEGLI STUDENTI ISCRITTI ALL’ISTITUTO: 870

SOGGETTI COINVOLTI NEL PROGETTO

Comune di Manfredonia Genitori

Centro Territoriale per l’Inclusione Aziende flovivaistiche della zona.

DESCRIZIONE DELLE AZIONI

Il percorso di orto didattico proposto è un progetto dinamico, flessibile e aperto che include una serie di laboratori pratici incentrati sull’educazione alimentare e sul gusto ( e sempre riferiti e agganciati alla programmazione scolastica); tali laboratori partendo dall’esperienza dell’orto porteranno i bambini e li guidano a scoprire il cibo, le stagioni, l’alimentazione e il rapporto tra terra e cibo… gustando!

L’esperienza dell’orto rappresenta uno strumento didattico per conoscere il territorio, i suoi prodotti e le sue ricette ma anche occasione per incontrare esperti artigiani e produttori della comunità locale.

L'Orto didattico è un progetto che avrà durata prluriennale, all’interno del quale sono state previste, in forma

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5 complementare, le seguenti azioni:

1) Attivazione di una rete territoriale partecipata nella fase di progettazione, realizzazione e mantenimento dell’orto, attraverso il coinvolgimento di diversificati interlocutori sociali (agricoltori, nonni, artigiani, ecc.)

Uno dei requisti fondamentali per la buona riuscita del progetto è il coinvolgimento, sin dalla fase di progettazione, del territorio circostante la scuola (genitori, associazioni, realtà che già collaborano o hanno collaborato con la scuola, ...) con l’obiettivo di “fare rete” ed innescare collaborazioni e sinergie in grado di rendere le scuole punti di socializzazione e cittadinanza attiva.

2 ) Percorsi formativi per gli insegnanti in diversi ambiti disciplinari

Il percorso di aggiornamento degli insegnanti sarà curato da docenti esperti ed avrà una ricaduta pluriennale secondo i seguenti moduli formativi:

Primo modulo: in preparazione alle attività nell'orto gli insegnanti seguiranno delle lezioni teoriche e pratiche sull'orticoltura e sulla scoperta degli alimenti attraverso i sensi.

Secondo modulo: ad orto già avviato, gli insegnanti si prepareranno ad attività di educazione ambientale e alimentare in classe e all'aperto attraverso alcune uscite didattiche.

Terzo modulo: verranno trattati temi riguardanti la storia dell'alimentazione, argomenti specifici afferenti ad Expo 2015, fornendo agli insegnanti strumenti e spunti per poi realizzare con gli studenti attività di educazione e scoperta delle origini del gusto.

3) Attività di educazione alimentare e del gusto attraverso laboratori pratici Il progetto si realizzerà attraverso le seguenti attività:

Coltivazione dell'orto: le classi coinvolte ne cureranno le scelte di coltivazione, le semine o i trapianti e lo sviluppo degli ortaggi fino alla raccolta.

Pulizia della superficie/Area coltiva “dedicata”: dalle foglie in autunno e inverno, e dalle erbe, ove necessario, in primavera ed estate.

Stesura di schede che consentono a bambini e ragazzi di osservare, descrivere, organizzare il materiale e le informazioni raccolte per comunicarle; si farà lo stesso lavoro con alcune specie erbacee comuni del prato della scuola, costruendo un erbario;

Raccolta di informazioni e di osservazioni sulla fisiologia delle piante esaminate o altre attraverso sezioni di tronco, rami, radici e sui rapporti con terra, acqua e luce;

Acquisizione di conoscenze sulla differenza e somiglianza tra vegetali e altri viventi, tra vegetali, specie legnose ed erbacee, muschi, alghe;

Esercitazioni sui temi sopraddetti e trasmissione di informazioni su schede preparate dagli alunni;

Studio di brevi note sulla propagazione delle piante (in natura ed attuate dall'uomo) con particolare riguardo ai metodi che i bambini sperimenteranno: semina, divisione, talee;

· Coltivazione di bulbi da fiori e da alimentazione;

· Coltivazione dell'orto: lavorazione del terreno, concimazione

· Coltivazione dell'orto: lavorazione del terreno, concimazione, semina, annaffiatura, diradamenti, scerbatura, raccolta;

Progetto e realizzazione di una porzione di giardino;

Raccolta di dati e trasmissione del lavoro svolto, attraverso fotografie e cartelloni;

Utilizzo di materiali di risulta per la formazione del cumulo di compostaggio e sua gestione;

Potatura di alcune piante ed arbusti della scuola;

Reperimento e/o coltivazione di specie autoctone e loro uso per la realizzazione di aiuole e nei vasi esistenti;

Progettazione di aiuole che sviluppano un tema scelto: colore, provenienza geografica, famiglia o altra caratteristica;

Studio e applicazione delle modalità necessarie (esami del terreno, eventuale correzione, composizione chimica o fisica, costruzione di tutori) per la realizzazione delle aiuole;

Documentazione scritta e iconografica del lavoro svolto.

4) Attività di educazione ambientale per i studenti e insegnanti

Verranno predisposte alcune uscite didattiche nel territorio con particolare attenzione alle “zone protette”

caratterizzanti quel contesto ambientale; visite in alcune aziende agricole locali che sviluppano prodotti a

“filiera corta”.

5) Seminari per genitori e nonni ortolani.

Saranno organizzate alcune “Serate a Tema” riguardanti argomenti e problematiche che possano

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6 sensibilizzare le famiglie verso una Educazione sostenibile (ambiente, territorio, cibo, salute, stili di vita, educazione alimentare, tematiche Expo, ..)

6) Attivazione di una piattaforma digitale dedicata al progetto

Verrà predisposta una piattaforma digitale che possa diventare anche luogo di scambio esperienziale e strumento di comunicazione tra le scuole ed i plessi partecipanti e gli interlocutori territoriali partner del progetto.

STRUMENTI

Materiale di facile consumo

a) Terriccio, torba, sabbia mista, concime tipo stallatico, filo di ferro plasticato, rafia di gomma, rete metallica, etichetta per piante, pennarelli indelebili, bulbi da fiore e da orto, semi, teli di plastica, vasetti di torba, piante aromatiche.

b) Cartoncini bristol, colori, pennarelli, risme di carta, lucidi per lavagna luminosa, cartucce per stampanti, inchiostro per fotocopiatrice, materiale per sviluppo foto, CD multimediali.

Attrezzature

a) Materiale specifico per serra e cassette completo di accessori per fissaggio, zappe, vanghe, rastrelli, annaffiatoi, tubo di gomma, irrigatore a pioggia completo di attacco, attacchi rapidi, vasi rettangolari grandi.

b) Materiale bibliografico c) Sussidi didattici (microscopi) d) Software didattico (film, cd)

Chiaramente per la realizzazione del progetto oltre ai sussidi di cui sopra, occorrerà predisporre altri materiali e strumenti, alcuni già in possesso della scuola, altri no.

ORGANIZZAZIONE

Le attività di giardinaggio e di coltivazione dell'orto si svolgeranno secondo un calendario stabilito precedentemente con la componente docente impegnata nel progetto, per tutta la durata dell'anno scolastico, sempre con la presenza di un insegnante per classe e di un esperto. Ciò permetterà di lavorare con gruppi di studenti relativamente poco numerosi e il lavoro potrà essere più proficuo.

Nella formazione dei gruppi si terrà conto delle difficoltà individuali di alcuni studenti, in modo da avere una composizione eterogenea ed equilibrata.

Le esperienze didattiche avranno anche una estensione antimeridiana per facilitare le collaborazioni esterne. Nei plessi scolastici le attività pratiche si svolgeranno nella parte dello spazio esterno, mentre negli edifici dove non sono presenti aree attrezzate si provvederà all’utilizzo di terrazze coperte o scoperte oppure, a seconda degli accordi presi in fase progettuale all’allestimento di contenitori di tipo florovivaistico..

In classe e in altri momenti durante l'orario settimanale, verranno svolte attività complementari di sostegno e approfondimento.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI DEL PERCORSO PROGETTUALE

Le caratteristiche metodologiche e sperimentali di maggior rilievo che verranno adottate: Adozione di un approccio sistemico al programma di attività;

Costruzione di un sistema di risonanza educativa attraverso la valorizzazione multisettoriale delle azioni;

Partecipazione di insegnanti, operatori sociali, genitori, esperti esterni accomunati da un medesimo percorso formativo, a garanzia della riproducibilità dei metodi e degli approcci; Promozione di metodologie finalizzate al recupero dei soggetti a rischio attraverso attività individuali e di gruppo;

Multisettorialità degli interventi; Attivazione di processi di valutazione e monitoraggio sulle azioni e le prassi operative attuate.

VERIFICA, MONITORAGGIO E VALUTAZIONE

La valutazione sarà finalizzata nel cogliere gli elementi di coerenza tra le finalità del progetto e gli obiettivi raggiunti, confrontando gli strumenti utilizzati e le risorse impiegate.

Il rigoroso sistema valutativo applicato al progetto considererà la valutazione come costruzione sociale, inserita in un sistema dialogico di progettazione e valutazione, focalizzando l’attenzione su 3 livelli:

qualità sociale, inerente la spendibilità delle attività svolte all’interno del progetto ed i cambiamenti intervenuti monitorando anche la variabile “soddisfazione dei destinatari”;

qualità tecnica, relativa alla valutazione del processo di lavoro;

qualità organizzativa circa il livello di partecipazione e il grado di utilizzazione dell’iniziativa a livello territoriale.

qualità economica, risorse impiegate e loro efficacia di investimento sul capitale umano.

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7 Come strumenti di valutazione saranno predisposte le seguenti schede definite nell’ambito di un percorso di formazione realizzato all’interno dell’Istituto scolastico:

1. Valutazione di fattibilità 2. Valutazione di processo 3. Rapporto conclusivo.

Le schede di valutazione contemplano specifici indicatori di processo e di risultato funzionali a rilevare l’efficacia e la qualità degli interventi individuati nella fase di attivazione del progetto e successivamente ridefiniti a seguito di ogni step valutativo. Il processo di valutazione analizza le diverse fasi di realizzazione del progetto:

1) Attivazione del progetto

unitamente al soggetto realizzatore, sarà effettuata la valutazione di fattibilità, che riprendendo le variabili della progettazione, consentirà la ricontestualizzazione temporale dell’iniziativa, la verifica di congruità delle risorse allocate al progetto e, soprattutto, la condivisione con i soggetti esterni partecipanti all’iniziativa.

2) Realizzazione del progetto

le diverse fasi del progetto saranno caratterizzate da una costante azione di valutazione di processo e monitoraggio, utili per garantire il governo del processo e l’attuazione di attività efficaci e congrue agli obiettivi individuati.

3) Valutazione dei risultati

In chiusura delle esperienze didattiche si procederà ad una valutazione del progetto che insiste, particolarmente, sui risultati sociali conseguiti, le diverse schede di Valutazione di processo, integrate con il punto di vista dei ragazzi che partecipano al progetto, relazioni analitiche e materiali diversi. Questi elementi costituiscono il Rapporto di valutazione conclusivo che è socializzato con i partner del progetto e con gli altri soggetti con cui si sono attivate le collaborazioni. Proprio al fine di restituire a tutti i soggetti attuatori i risultati sociali conseguiti attraverso il progetto, periodicamente, saranno realizzate occasioni di approfondimento e valutazione.

Soggetti del processo di valutazione, direttamente chiamati a produrre considerazioni ed inferenze valutative, sono quindi:

gli Amministratori locali,

I partner e il coordinatore del progetto,

gli Insegnanti,

gli Uffici per le politiche sociali del Comune, partner nella realizzazione del progetto stesso,

i soggetti coinvolti nelle attività (bambini, adulti, anziani).

Le osservazioni sistematiche riguarderanno soprattutto lo "star bene a scuola", l'interesse e la partecipazione degli alunni alle attività. In particolare si valuteranno i progressi negli apprendimenti e nelle abilità, la capacità di collaborare, l'acquisizione di conoscenze specifiche e il saperle trasmettere, la capacità di cogliere gli elementi essenziali propri dell'attività, l'utilizzo cosciente, rispettoso e adeguato delle attrezzature, dei materiali e dello spazio.

Tali osservazioni saranno effettuate durante le attività o al termine delle stesse.

Sull'agenda di classe verranno verbalizzati gli incontri con i collaboratori esterni e le programmazione dell'attività.

Verrà predisposta una restituzione pubblica annuale dell’esperienza con la partecipazione di tutte le componenti che hanno sostenuto e attuato il progetto.

DOCUMENTAZIONE

Nell'ambito delle iniziative predisposte all'interno del progetto è prevista l'attivazione di uno sportello informativo attraverso i seguenti supporti:

Finestra informativa inserita nel PTOF dell’Istituzione scolastica;

Predisposizione di depliant e materiale informativo per famiglie e studenti;

• Link dedicato sul portale www.icsangiovannibosco.gov.it

Predisposizione di una comunicazione in rete attraverso il sito web della scuola.

• Produzione di materiale documentativo a rendicontazione delle esperienze attivate: rassegna stampa, CD fotografico, modulistica varia, videotape, atti seminari di studio, ecc.

• Predisposizione di schede operative attestanti le conoscenze acquisite, le osservazioni e le riflessioni. Il materiale verrà raccolto in un libretto per ogni alunno; una copia verrà inserita nella biblioteca scolastica.

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• Predisposizione di cartelloni illustrativi relativi alle attività svolte.

DIMENSIONE DELLA SUPERFICIE DA DESTINARE AD ORTO

L’area dedicata all’interno della superficie cortiva del plesso scolastico è stata congiuntamente individuata con il DS ed è pari a m2………..

REFERENTE PROGETTO Ins. ………..

RISORSE UMANE

N° __ Docenti Scuola dell’Infanzia N° __ Docenti Scuola Primaria N° __ Personale Ata

N° __ Familiari (nonni)

ESPERIENZE PASSATE DELL’ISTITUTO NEL CAMPO DELL’EDUCAZIONE ALIMENTARE

Il nostro Istituto scolastico è impegnato nel promuove esperienze didattiche integrate di Educazione alla salute e ambientale, coinvolgendo tutta l’utenza scolastica in percorsi interdisciplinari finalizzati a migliorare non solo le conoscenze specifiche in campo alimentare ma anche e soprattutto ad accrescere e migliorare in bambini e ragazzi il quadro di salute/benessere e un corretto stile di vita. In altre parole è stato e sarà un traguardo auspicato il promuovere una vera cultura alimentare attraverso un approccio sistemico, attento non soltanto ai prodotti ed ai soggetti, ma anche e soprattutto alle relazioni che li legano tra di loro. Quale

“Scuola che Promuove Salute”, costituisce pertanto parte integrante dell’educazione alla salute l’ambito specifico riguardante l’Educazione Alimentare in quanto alimentazione e salute, infatti, costituiscono un binomio inscindibile: l’alimentazione è il principale fattore che condiziona l’accrescimento bio-psichico del bambino e proprio la scelta degli alimenti (comportamento alimentare), che può essere condizionata da un numero grandissimo di fattori di natura sia psicologica che socio-culturale, induce spesso bambini e ragazzi in gravi errori dietetici (per eccesso o difetto) con gravi ripercussioni sull’equilibrio fisico-psichico dell’organismo e con effetti negativi sul rapporto alimentazione-benessere.

In questo contesto le esperienze pregresse di Educazione alimentare hanno avuto come finalità ultima il generale miglioramento dello stato di benessere dei soggetti in età scolare, attraverso la promozione di adeguate abitudini alimentari, l’eliminazione di comportamenti alimentari non soddisfacenti, l’utilizzazione di manipolazioni igieniche degli alimenti e un efficiente e consapevole utilizzo delle risorse alimentari. In particolare il nostro istituto, in qualità di “Scuola che promuove Salute”, ha messo in evidenza le seguenti azioni, complementari al curricolo:

• Incentivare la consapevolezza dell’importanza del rapporto cibo-salute così da sviluppare una coscienza alimentare personale e collettiva;

• Favorire l’adozione di sani comportamenti alimentari, adottando le metodologie didattiche più opportune e considerando con particolare attenzione la conoscenza delle produzioni agroalimentari, ottenute nel rispetto dell’ambiente e legate alla tradizione e cultura del territorio e delle molteplici etnie presenti in ambito scolastico.

• Promuovere la trasversalità dell’Educazione alimentare sugli aspetti storici, geografici, culturali, antropologici, ecologici, sociali e psicologici legati al rapporto personale e collettivo con il cibo.

• Promuovere un concetto di qualità complessiva del cibo che, partendo dalla sicurezza, incorpori aspetti valoriali emergenti relativi a sostenibilità, etica, stagionalità, intercultura e territorialità.

La nostra scuola vuole essere luogo di elezione per fare una vera Educazione Alimentare attraverso il radicamento territoriale, la sua ricchezza interculturale, il dialogo e l’osservazione quotidiana con i ragazzi, con il presidio costante e interdisciplinare del percorso formativo, ricercando la possibilità di costruire connessioni cognitive mirate.

A sostegno di queste esperienze l’Istituto Scolastico ha aderito da alcuni anni ai seguenti progetti promossi da Enti ed Istituzioni:

“Programma Frutta nelle Scuole” - MIUR/Ministero delle Politiche Agricole, Forestali e Alimentari.

Linee Guida per l’Educazione Alimentare nella Scuola Italiana - MIUR 2011.

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