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Il sottoscritto ______________________________ certifica che il presente verbale è stato posto in pubblicazione all’Albo della Provincia di Carbonia Iglesias per 15 giorni

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1 Consiglio Provinciale

Verbale n. XII della seduta del 18 LUGLIO 2012

Il giorno 18 luglio 2012 alle ore 17.00 presso la sala del Comune di Iglesias, si è riunito in seduta pubblica ordinaria il Consiglio Provinciale, unitamente ai consigli provinciali italiani per trattare il seguente ordine del giorno:

1. Proposta di delibera avente ad oggetto i mutui in carico alla soppressa Comunità Montana n. XIX Autorizzazione all’accollo – Proponente Presidente della Giunta Provinciale

2. Approvazione del regolamento del comitato di protezione civile – Proponente La commissione politiche ambientali – Presidente Giovanni Tocco

3. Mozione sull’istituzione di un polo pediatrico nella Provincia di Carbonia Iglesias – Proponenti Gruppo PSI 4. Mozione sull’istituzione del registro del testamento biologico – Proponente Commissione politiche sociali 5. Mozione sul preavviso di slaccio delle utenze idriche ricevuto dalle famiglie del Sulcis dal gestore dell’acqua

potabile

6. Dibattito - Ordine del Giorno relativamente alla razionalizzazione in corso dei Tribunali e dei Giudici di Pace nel territorio

Sono presenti al primo appello i Signori Consiglieri:

PRES. ASS. PRES.

ASS.

1) CHERCHI SALVATORE X 13) CREMONE ANGELO X

2) SUNDAS ELIO X 14) MONTISCI MARIA

ROSARIA X

3) TOCCO GIOVANNI X 15) ROMBI ACHILLE X

4) LENZU PIERGIORGIO X 16) BALDINO MARCO X

5) CANI EMANUELE X 17) VIGO ANTONIO X

6) MADEDDU EMANUELE X 18) RUBIU GIANLUIGI X

7) PIANO UGO BRUNO X 19) PINTUS TERESA X

8) CROBU LIVIA X 20) STERA ATTILIO X

9) RUBBIANI MARA X 21) CORONGIU MARIO X

10) LODDO ROSSANO X 22) PERSEU LUIGI X

10) CAU MARCO X 23) LOCCI IGNAZIO X

11) MASSA SALVATORE X 24) SPIGA ELEONORA X

25) ACCA PIER PAOLO X

Totale presenti: 14 ; Totale assenti: 11

Presiede la seduta il Dott. Elio Sundas, Presidente del Consiglio.

Partecipa il Segretario Generale Dott. Franco Nardone. Sono presenti gli assessori provinciali : Vacca, Pili, Pintus, Pizzuto

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Si dà atto che in Segreteria è disponibile la registrazione integrale della seduta odierna e che la stessa costituisce parte integrante del seguente verbale.

Il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO esegue l’appello nominale dei presenti, per verificare il numero legale, alle ore 17.45

Risultano presenti i signori:

Cherchi Salvatore, Sundas Elio, Cani Emanuele, Madeddu Emanuele, Rombi Achille, Angelo Cremone, Ugo Piano, Marco Baldino, Crobu Livia, Massa Salvatore, Loddo Rossano, Giovanni Tocco, Piergiorgio Lenzu, Achille Rombi

Sono assenti i signori : Montisci Maria Rosaria, Perseu Luigi, Mario Corongiu, Eleonora Spiga, Teresa Pintus, Vigo Antonio, Acca Pierpaolo, Attilio Stera, Mara Rubbiani, Gianluigi Rubiu, Ignazio Locci

Totale presenti: 14 Totale assenti: 11

Ai sensi dell’art. 23, comma 2, del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Provinciale, la seduta è dichiarata aperta alle ore 17.50

Vengono nominati gli scrutatori PIANO, CAU e ROMBI

Prima di procedere alla trattazione del primo punto iscritto all’ordine del giorno, il consigliere ANGELO CREMONE chiede la parola sull’ordine dei lavori

ANGELO CREMONE chiede al Presidente della Provincia se l’istruttoria in merito all’episodio dei rifiuti tossici che sono arrivati al porto di Portovesme è stata conclusa e se il Presidente o l’assessore competente è in grado oggi di dare una risposta alla sua precedente interrogazione sul tema in oggetto.

In particolare voleva sapere se il portale in uso al porto di Cagliari sia ancora lì visto che invece dice il consigliere che gira voce che sia stato spostato ad altra destinazione nel porto di Livorno e se ha mai funzionato visto che si tratta di una tecnologia ad alto costo, pare sui 160 mila euro. Vuole capire perché non è mai stato utilizzato per le navi che arrivavano nel porto di Cagliari.

ASSESSORE ALL AMBIENTE CARLA CICCILLONI

Spiega che il portale in uso al porto di Cagliari, questo strumento era di proprietà della dogana e circa 13 mesi fa è stato trasferito ad altra destinazione ma sostanzialmente anche quando era in dotazione al porto di Cagliari non ha mai funzionato perché pare che l’interpretazione dei dati forniti da questo strumento non sia semplicissima e quindi sostanzialmente non si aveva un personale formato per fare questo tipo di controllo.

Aggiunge che la gestione della Dogana che prima era regionale è diventata interregionale e gli strumenti come il portale sono stati spostati laddove se ne è rilevata la necessità e sulla base di accordi siglati dalle stesse Regioni.

Inoltre aggiunge un fatto legislativo per cui la Dogana controlla solo le merci che vengono da fuori dalla Comunità Europea quindi, anche se avesse avuto questo strumento del portale a disposizione, essendo questi rifiuti, come gli ultimi fumi di acciaieria provenienti da paesi della Comunità Europea, queste merci viaggiano già con delle certificazioni su cui i Paesi Membri della Comunità Europea fanno affidamento totale. Questo è stato l’esito dell’istruttoria.

La Provincia in questo contesto deve fare delle valutazioni diverse che se ci fosse stato uno strumento. La Provincia ha chiesto i prezzi e le modalità di gestione di questi strumenti. Sono state sentite autorità portuali e doganali per fare in modo che questi controlli possano essere fatti anche dalla parte pubblica non solo dal privato. È stata presentata una bozza di progetto che comprende la parte dell’acquisto dello strumento e la parte gestionale per cui occorre l’accordo con i soggetti interessati.

In questa fase si stanno appunto tenendo i primi confronti e incontri con i soggetti che saranno coinvolti in questa attività e nell’utilizzo di questi strumenti di controllo e di pre allarme che verranno acquistati dalla Provincia.

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3 ANGELO CREMONE

Il consigliere si dichiara molto soddisfatto della risposta data dall’Assessore all’ambiente. Ritiene necessario ed urgente che le prescrizioni che, si sono rivelate, visti i casi, insufficienti, o mettendo subito in uso strumentazioni o diversamente prescrizioni in modo tale che mettano dei portali o altri sistemi come la gru che nella parte finale ha un sistema remoto di collegamento con l’operatore prima che lo stesso ci metta mano.

Informa che la settimana prossima ci sarà una mobilitazione alla dogana di Cagliari in protesta a quanto accaduto

“……….A chi ha giovato che quei camion in tutto quel tempo non venissero mai controllati nel loro tragitto dal porto di Cagliari a Portoscuso ?”

ASSESSORE ALLE POLITICHE AMBIENTALI CARLA CICCILLONI

Puntualizza per correttezza che in merito alle prescrizioni di cui parla il consigliere l’obiettivo su cui ora sta lavorando la Provincia è proprio quello di potenziare il suo ruolo nel sistema di controllo, ruolo che è riconosciuto solo sulla carta per renderlo invece operativo e fattivo rispetto ai controlli come capita per gli altri inquinanti.

Il progetto è rivolto specificatamente alla radioattività al di là delle prescrizioni che comunque sono state interpretate dalla società positivamente.

L’azione attuale ha un qualcosa in più delle prescrizioni va ad incidere sul sistema dei controlli.

SALVATORE CHERCHI

PRESIDENTE DELLA PROVINCIA

L’obiettivo è creare un sistema pubblico di controllo che oggi non esiste e il sistema privata che ha comunque funzionato è vulnerabile

La critica rivolta al fatto che l’autorità doganale di Cagliari avrebbe dovuto controllare quel carico di merci e bloccare inizialmente al porto i rifiuti utilizzando il portale, ancorchè per normativa europea ci sia la libera circolazione tra paesi europei di persone e merci, è una critica fondata. L’assessore ha voluto significare che il portale radiometrico verrà installato a Portovesme in modo tale che le navi che trasportano questo materiale per ordinanza debbano attraccare a Portovesme e passare attraverso il portale radiometrico. Se arrivano i camion carichi di merce da altri posti, prima dovranno passare sotto il portale radiometrico pubblico in modo da dare maggiori garanzie

Chiede di intervenire per un'altra interrogazione il consigliere SALVATORE MASSA

Riferisce che a Sant Antioco circola voce secondo cui agli operatori commerciali viene impedito di fare il piano bar e altre attività tipicamente estive perché la Provincia non ha adempiuto al monitoraggio del Piano delle emissioni sonore

Vuole sapere se ci sono competenze della Provincia in merito e se la Provincia ha adempiuto o meno a questo proposito.

Di fatto sono bloccate le autorizzazioni agli operatori commerciali per fare questo tipo di attività spettacoli all’aperto.

Risponde a quest’interrogazione, il Presidente della Provincia

SALVATORE CHERCHI

Riferisce che le amministrazioni comunali normalmente fanno per legge i piani di zonizzazione acustica.

Detto questo aggiunge che nel caso specifico degli spettacoli, comunque, i limiti per fascia oraria dei decibel sono fissati dall’autorità sanitaria e variano anche in funzione delle ore.

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Ad esempio, fino alle 23, si possono adottare un certo limite di x decibel e dopo si deve tenere un limite di y decibel più basso.

Il Presidente spiega che le forme di intrattenimento musicale in piazza sono tutte fattibili purché si rispettino appunto i limiti di legge.

Se ci sono lamentele normalmente viene chiamata la Asl e si fanno le ispezioni sonore con i tecnici per vedere se si superano i limiti di decibel.

I piani di zonizzazione riguardano invece, spiega, la regolamentazione del complesso delle attività. Ad esempio un officina non può esserci perché nel fare la sua attività supera il limite , però quest’attività non ha a che vedere con gli spettacoli che possono essere sempre fatti nel rispetto dei decibel fissati dall’autorità sanitaria …

Replica del consigliere SALVATORE MASSA

Spiega che nelle motivazioni del diniego delle autorizzazioni agli operatori commerciali viene proprio ribadito che la ragione del diniego è l’inadempimento della Provincia nel monitoraggio e nei contorlli del Piano delle emissioni sonore, e la totale assenza di un atto di indirizzo in merito

Risponde il Presidente della Provincia

SALVATORE CHERCHI

Riferisce che ha letto che a Carloforte l’altro giorno con ordinanza del sindaco si è deciso di tenere aperto fino alle 4 di notte nel weekend quindi ribadisce dipende dall’amministrazione comunale intervenire con ordinanza specifica i limiti temporali ma i decibel sono univocamente determinati dall’autorità sanitaria e anche i controlli sono fatti dalle ASL.

Ritiene che quindi le attività musicali di intrattenimento private si possono fare e in questo contesto il Sindaco fissa i limiti temporali entro cui possono essere fatte ma si devono rispettare i limiti decibel fissati dai regolamenti sanitari.

Terminate le interrogazioni, si procede alla trattazione del primo punto iscritto all’ordine del giorno : Proposta di acquisizione dei mutui in carico alla disciolta comunità montana n.19 – Autorizzazione all’accollo

Illustra la proposta il Presidente della Giunta

SALVATORE CHERCHI

A suo tempo il Presidente pro tempore in nome e per conto della Provincia ha sottoscritto un protocollo d’Intesa attraverso il quale la Provincia si impegnava ad accollarsi un mutuo della disciolta comunità montana.

A fronte dell’accollo di circa tre milioni di euro, la Provincia ha ricevuto la proprietà di una serie di beni macchinari per la protezione ivile e altri più la concessione per 99 anni della sede di via Argentaria al termine dei quali la proprietà spetta al Comune di Iglesias. I locali che sono stati realizzati nella sede di via Argentaria sono nella disponibilità della Provincia per 99 anni, locali che sono stati realizzati con un mutuo. Pertanto l’accordo consisteva nella ripartizione dei beni e oneri in questo senso : la Provincia a fronte dei locali e macchinari per 99 anni si impegnava ad accollarsi un mutuo.

Questo mutuo era stato pagato nel suo rateo per capitale e interessi dallo Stato era quindi assistito con trasferimento di risorse per pagare questo mutuo. Duecentomila euro per anno che erano girate alla Comunità Montana venivano pertanto girati alla Provincia che subentrava a questo accordo.

Il Presidente quindi continua a spiegare che ad un certo punto l’accordo ha avuto esecuzione nel senso che la Provincia ha avuto i locali e il patrimonio di macchinari in dotazione e ha ricevuto tutti gli anni il rateo dallo Stato per pagare questo mutuo che però non è stato mai iscritto in bilancio.

Aggiunge che la Cassa Depositi e Prestiti, essendo divenuta operativa la delibera di giunta, ha proceduto a iscrivere nelle proprie note contabili la voltura del mutuo dalla CM XIX alla Provincia di Carbonia Iglesias la quale ha sempre puntualmente pagato lo stesso rateo pur non avendolo mai iscritto al bilancio.

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5 Il Presidente riferisce che la ragione per cui non è stato iscritto a suo tempo nel bilancio il mutuo è che la Provincia avrebbe ricevuto regolarmente le risorse ma le stesse da un certo punto in poi non sono state più trasferite.

L’istruttoria successivamente portata avanti dallo stesso Presidente Cherchi con i dirigenti della Provincia è stata svolta sia in Regione, dove era stato sottoscritto l’accordo, sia presso il Ministero Interno.

La ricognizione delle carte ha portato alla conclusione che in realtà il Ministero ha sempre trasferito le risorse fino allo scorso anno per pagare il rateo alla scadenza e che se mai c’era stato un errore questo si era riscontrato nell’interpretazione di questi trasferimenti da parte dell’Ente .

Aggiunge che pertanto ora si deve sistemare questa pratica che non è irregolare perché si tratta solo di mettere in ordine le cose perché la Provincia a suo tempo si è impegnata a pagare questo mutuo e ha avuto per contro i beni macchinari il cui valore va ben oltre l impegno richiesto e in più riceve e ha ricevuto il rateo e le risorse per onorare i ratei in scadenza.

Non c’è nessuna ragione per la quale le poste del bilancio non debbano corrispondere in modo armonioso essendo registrato il mutuo a nome della Provincia nella cassa depositi e prestiti che casomai doveva iscrivere il mutuo anche con la deliberazione consiliare di accollo. Non ha mai reso le risorse ricevute le ha sempre versate in cassa depositi e prestiti riconoscendo implicitamente l’esistenza dell’accollo.

Invita pertanto ad approvare la proposta di delibera per il riconoscimento formale del mutuo in modo tale che le scritture contabili in Cassa depositi e prestiti, in Regione, in Bilancio provinciale corrispondano tutte.

MARCO CAU

La commissione bilancio ha espresso il parere favorevole su questa proposta. Ha ricostruito grazie alla documentazione fornita tutta l’istruttoria. Preannuncia voto favorevole alla proposta vista la documentazione relativa all’atto.

LIVIA CROBU

Chiede di sapere come mai si va a sistemare questa situazione solo oggi con forte ritardo e solo oggi che le Province come la nostra stanno per scomparire e chiede inoltre come mai, se la risposta alla domanda sulla mancata iscrizione del mutuo a bilancio era stata a suo tempo che per un certo periodo il Ministero aveva interrotto i trasferimenti delle risorse, questo mutuo allora con che soldi è stato pagato visto che si è ribadito che è sempre stato pagato puntualmente.

Risponde il Presidente della Provincia

SALVATORE CHERCHI

Il Presidente chiede se agli atti risulta il parere dei revisori.

Il Segretario Generale dopo aver verificato gli atti con il funzionario comunica che non risulta depositato nessun parere da parte dei revisori.

Rivolgendosi alla consigliera ribadisce che l’istruttoria l ha seguita personalmente non c’è nessuna ipotesi di danno, è una partita che riguarda questi enti pubblici : la Regione in quanto commissaria della comunità montana, la Provincia, il Ministero e la Cassa Depositi e Prestiti. Tutta una partita che si chiude all’interno del sistema pubblico. Non ci sono ipotesi di danno.

Ritiene che la domanda della consigliera Crobu sia pertinente : come mai non è stato iscritto nella partita propria e veniva comunque pagato ?

La risposta, dice il presidente, è che quelle somme ricevute e trasferite dal Ministero venivano accantonate in un'altra posta di bilancio e poi pagate con riserva di verifica se poi quei trasferimenti fossero veramente destinati al pagamento di quel mutuo. La verifica è stata fatta inoppugnabilmente in Regione e in Direzione centrale di Finanza Locale ed ha portato in sostanza a constatare che 237 mila euro sono stati puntualmente trasferiti proprio per pagare quel mutuo.

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Oggi con questo atto si fa una sistemazione razionale del mutuo in bilancio.

Ribadisce che è vero che il mutuo andava iscritto in origine con la restituzione delle risorse al mittente se non veniva accettato dal Consiglio ma siccome invece quelle risorse sono sempre state incassate così come i beni annessi e la sede di via Argentaria di fatto l’amministrazione ha tenuto un comportamento concludente di accollo del mutuo.

Sostiene che condivide con la consigliere che questa assunzione formale andava fatta prima ma se arriva adesso è perché dopo averla approfondita adeguatamente tre sono stati i punti principali verificati che si presentano oggi al Consiglio:

1. la provincia a suo tempo ha sottoscritto un impegno di accollo del mutuo

2. la provincia ha sempre incassato i soldi dal Ministero i soldi per pagarlo e ha ricevuto come contropartita tutti i beni che stanno dall’altra parte

Il Consiglio, a suo tempo, poteva rendere tutto questo, rinunciare alle risorse per pagare il mutuo e procedere diversamente ma a questo punto sono io che chiedo con forza agli uffici finanziari che venga allegato il parere anche su questa proposta di delibera perché è distinta dal parere favorevole espresso sulla posta dai revisori in sede di bilancio di previsione 2012, quindi mi dispiace che non sia stato fatto, darò disposizione al servizio finanziario di trasmettere richiesta di parere ai revisori

MARCO CAU

Dice che in commissione è stato visto in effetti solo il parere di conformità dei revisori in sede di iscrizione della posta al momento del bilancio di previsione, quindi accoglie favorevolmente la richiesta di un parere distinto anche su questo ulteriore passaggio formale di autorizzazione all’accollo.

Terminata la discussione su questo punto e rinviato al prossimo Consiglio il completamento con la votazione vista l’assenza del parere dei revisori, si procede alla discussione del secondo punto iscritto all’ordine del giorno : Proposta di approvazione del Regolamento del comitato di protezione civile.

Illustra la proposta il Presidente di commissione GIOVANNI TOCCO

Si tratta di un regolamento. La Provincia partecipa alla organizzazione e attuazione del servizio nazionale della Protezione civile. Per fare questo la Provincia si dota di un comitato di protezione civile e questo regolamento disciplina il funzionamento e la costituzione di questo comitato. In commissione sono state fatte alcune osservazioni alla bozza iniziale le quali sono state accolte totalmente quindi si è espresso parere favorevole in merito alla proposta in oggetto.

Terminato l’intervento , il Presidente chiede ai consiglieri fuori dall’aula di rientrare perché altrimenti manca il numero legale per poter proseguire la seduta.

Il Consigliere CREMONE ANGELO chiede una breve sospensione della seduta per cinque minuti.

La seduta è sospesa alle ore 18.37

Alle ore 18.47 si riprendono i lavori dopo aver effettuato l’appello nominale ( 14 p; 11 a )

Il Presidente del Consiglio chiede se qualcun altro oltre al presidente di commissione vuole intervenire sulla proposta in discussione del regolamento del comitato di protezione civile.

Interviene il consigliere MARCO CAU

Ritiene che questo comitato non possa lavorare bene per un motivo molto serio .

La maggior parte dei Comuni della Provincia non ha un Piano di Protezione civile perché non hanno fondi per poterlo fare e sono cose importanti visti gli ultimi incendi. Pertanto invita il presidente che si faccia portavoce di questi comuni attraverso il Prefetto visto che la Regione impone l’approvazione di questi Piani ma senza erogare le risorse.

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7 Occorre intervenire attraverso il Prefetto perché questi piani sono fondamentali per la sicurezza dei cittadini. Insieme alle leggi di protezione civile regionali che impongono ai comuni la redazione dei piani di protezione civile devono essere erogate le relative risorse

Ribadisce che solo così il comitato di Protezione civile potrà operare con efficienza confrontandosi con la rete dei piani comunali di protezione civile.

Terminati gli interventi si procede alla votazione per alzata di mano della proposta di delibera iscritta al punto 2 dell’ordine del giorno avente ad oggetto : Approvazione del regolamento istitutivo del Comitato di Protezione civile

Esito della votazione : 14 presenti

11 assenti

14 favorevoli

IL CONSIGLIO APPROVA ALL’UNANIMITA’

Si procede alla discussione del punto 3 iscritto all’ordine del giorno : Mozione sul rischio di chiusura del polo pediatrico nella Provincia di Carbonia Iglesias

SALVATORE MASSA

Il gruppo del Partito socialista ha presentato questa mozione per stigmatizzare un problema molto sentito nel nostro territorio di cui è responsabile la politica sanitaria di maggioranza attualmente al governo in Regione.

È una mozione presentata ad aprile che viene discussa oggi per varie vicissitudini.

Questo atto ha un unico fine : destare attenzione a un problema generale dello smantellamento progressivo dei servizi tra cui appunto anche questo del polo pediatrico.

La prima conseguenza di questa soppressione sarà infatti l’immigrazione dei piccoli pazienti verso altre Asl, la seconda sarà la cancellazione dei servizi annessi e non si daranno più risposte alla collettività.

Quello che più preoccupa dice il consigliere è lo spostamento progressivo non solo della pediatria ma anche di altri settori verso Cagliari, tutto ciò sembra ormai una prassi ormai avviata dalla Regione.

Premesso tutto ciò la mozione diventa lo strumento tramite il quale si apre una vertenza contro la Regione Sardegna non solo per la chiusura di questo servizio in particolare ma anche per intraprendere una lotta per l’apertura in loco anche di altri servizi che in questo territorio mancano.

Concorda nella linea generale della politica sanitaria secondo cui le risorse non vanno sprecate ma non devono farne le spese i cittadini che devono avere i servizi che lo Stato deve dare e che oggi riesce sempre di meno a dare.

Aggiunge infine che sui contenuti di questa mozione si è avuto il consenso dell’Ordine dei Medici della Provincia di Cagliari che ha riconosciuto quest’esigenza e si è fatta carico di un confronto in questa direzione con l’assessorato regionale alla Sanità.

GIOVANNI TOCCO

Vorrebbe dare un suo personale contributo a questa mozione formulando un suo emendamento .

Al momento non condivide la stesura del documento perché è troppo accentrata sulla chiusura di un unico servizio quello del polo pediatrico.

Si sta attraversando recentemente una crisi che si ripercuote su tutti i settori della società civile.

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Non ultimo il decreto Monti dice che la sanità deve essere tagliata del 30%. Questo comporta una serie di ripercussioni nei territori e ovviamente i territori dovranno scegliere le politiche sanitarie. I pochi finanziamenti metteranno gli amministratori di fronte delle scelte.

“…….Se devo fare una battaglia in questo territorio la faccio anche per la chirurgia pediatrica ma principalmente anche per altri servizi. Si parlava anni fa di un deficit di questa Asl pari a oltre 25 milioni di euro di cui 21 erano a voce mobilità passiva. Se pensiamo che 21 milioni di euro li riguadagniamo con chirurgia pediatrica stiamo sbagliando,. Esistono patologie più frequenti che drenano pazienti tutti i giorni verso Cagliari. Ad esempio ematologia molti anziani devono andare a Cagliari. Stanno aumentando i tumori tiroidei e al seno, la dermatologia, l’oculistica che vogliono smantellare senza pensare alle sale operatorie del santa barbara che tutti sappiamo in che stato sono… se una battaglia va fatta allora va fatta per queste situazioni e patologie più frequenti….”

Rimane perplesso sui dati forniti di emergenze in chirurgia pediatrica perché sostiene che, lavorando in un servizio ( trasfusioni ) che quando si fa un intervento chirurgico richiede al suo servizio le sacche di sangue, non ha visto in un mese e mezzo una richiesta per chirurgia pediatrica.

Si dichiara disponibile a votare a favore se la mozione viene rivista e concordata nella parte che vuole modificare.

ANGELO CREMONE

Chiede di sospendere cinque minuti per mettersi d’accordo visto che entrambi i consiglieri MASSA e TOCCO hanno due visioni diverse sulla mozione. Occorre sospendere un attimo i lavori e concordare bene il testo su cui poi votare in modo unanime.

CANI EMANUELE

Apprezza la mozione perché è un tema veramente delicato e rilevante.

Ricorda che spesso ha contestato la gestione della Asl da parte del suo amministratore perché dovrebbero valutare complessivamente la problematica.

.. Se si deve rimproverare qualcosa alla mozione presentata, dice il consigliere, è il fatto di valutare sì un settore importante e strategico come quello pediatrico ma non sforzarsi a citare nel documento un accenno generale all’esigenza di fare una valutazione più complessiva delle cose nella riorganizzazione dei servizi nel territorio ad esempio dicendo che di fatto la chiusura del reparto pediatrico a Carbonia ha provocato un danno perché il servizio è stato completamente soppresso, ammazzato….

Occorre connettere questo ragionamento sulla chiusura del polo pediatrico a un discorso e ragionamento più organico e generale.

Invita i colleghi che hanno presentato la mozione a sentire la proposta del consigliere TOCCO e implementare la mozione con le osservazioni fatte e proposte dallo stesso consigliere

Chiede di intervenire l’assessore provinciale alle politiche sociali

LUCA PIZZUTO

Occorre distinguere tra polo materno infantile e chirurgia pediatrica.

La chirurgia pediatrica è innegabilmente a rischio sia per scelte politiche della Regione che per la normativa nazionale la quale prevede che nella nostra Regione ci possano essere solo uno o due poli che sono esistenti da anni a Sassari ed Iglesias.

In relazione a questo, l’assessore spiega che, il gesto del direttore generale ASL di Cagliari che ha fatto il bando per il primariato senza che ancora sia costituito il reparto di pediatria a Cagliari , è chiaramente un atto di depotenziamento e preannuncia la chiusura nell’arco di due anni del polo pediatrico ad Iglesias.

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9 Parlare di polo materno infantile è però diverso in riferimento alla chiusura a Carbonia. Di polo materno infantile se ne parla del piano di riorganizzazione sanitaria. Si può fare ma all’ interno di un contesto e sanità riorganizzata nel territorio. È un momento delicato perché è stato chiuso il reparto di pediatria per cui mi permetto di osservare che uscire da qui con un voto sul polo materno infantile impostato così come è… è come dire che abbiano fatto bene a chiudere il polo materno infantile a Carbonia e sarebbe un controsenso.

L’azione e la decisione del direttore generale ASL di Cagliari è contro legge e va contestato. Suggerisce quindi di sospendere per qualche minuto il Consiglio e rimodulare il testo della mozione.

MASSA SALVATORE

La mozione è presente in ordine del giorno da aprile quindi chiede come mai se il consigliere TOCCO ha avuto delle perplessità poteva preparare e proporre prima il suo emendamento.

L’intenzione oggi era di sollevare il problema su un problema il polo pediatrico. L’Assessore dice il consigliere ha stigmatizzato il problema in modo chiaro. Apprezza quanto detto dall’assessore e ne apprezza la preparazione sull’argomento pur non essendo un medico.

Condivide che si possano fare delle integrazioni ma non che venga snaturata la mozione.

Terminati gli interventi, il Presidente del Consiglio vista la richiesta proveniente da più parti, sospende nuovamente il Consiglio per cinque minuti alle ore 19.04

Si riprendono i lavori alle ore 19.22 ( 14P,11A)

Si prosegue negli interventi :

SALVATORE CHERCHI

Crede che sarebbe negativo agli occhi dei cittadini il fatto che non si riesca a comporre un ordine del giorno che riguarda un tema che è all’attenzione della cronaca e della riorganizzazione dei servizi sanitari.

Ci sono due aspetti da valutare distintamente e congiuntamente perché l’uno non esclude l’altro.

La riorganizzazione generale dei servizi richiede risorse che devono essere assegnate sulla base della massimizzazione della utilità sociale.

“ Aprire la Stroke unit per impedire o aiutare le persone colpite da ictus a non morire è questione di carattere prioritario che va vista all’interno delle risorse assegnate anche per la pediatria. Che non ci siano risorse per completare il reparto di chirurgia è assurdo quando poi si scopre che invece i soldi ci sono e vengono impiegati per un operazione immobiliare.”

In merito alla chirurgia pediatrica, dice che non va vista in termini di riduzione della pendolarità o a chiave locale, perché non avrebbe alcun senso.

La chirurgia pediatrica è talmente denso di determinati requisiti che non va visto e organizzato in termini localistici.

“ Ci sono casi in cui il centro di riferimento non è in Sardegna ma è il Gaslini perché certi tipi di patologie possono essere trattati solo a certi livelli. Il punto è che la chirurgia pediatrica ad Iglesias va vista se è un servizio regionale e quindi se si fa una scelta nel bilancio regionale per cui si riconosce che è un servizio al massimo due in tutta la Sardegna.”

“ Se così non fosse averne uno per provincia, non ci sarebbero fortunatamente i numeri per avere quell’esperienza quindi se parliamo di chirurgia pediatrica è perché nel territorio c’era una tradizione.”

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“ L’assurdità è che la chirurgia pediatrica non è messa in crisi da motivazioni legate al territorio ma da scelte di aprire e assumere a Cagliari aprendo lì il relativo reparto.”

“ Un luogo di alta specializzazione con alti numeri non necessariamente deve stare nel capoluogo.”

“ Ci sono tanti luoghi minori dove l’alta specializzazione e l’accumulo di esperienza nel tempo ne ha fatto poli di eccellenza.”

Si rivolge al consigliere Massa e agli altri perché sia precisato questo aspetto , le richieste non devono essere fatte nell’ottica provinciale, altrimenti si scade nel provincialismo. Invita tutti a convergere affinché sia chiara la responsabilità di chi ha deciso diversamente.

Cita la riorganizzazione dei servizi in atto nella sanità e ribadisce che il taglio va bene ma non a spese di servizi che mancano o sono assolutamente carenti nel territorio.

“ Ad esempio perché contrapporre la realizzazione della stroke unit a qualcos altro, la deve realizzare punto e basta perché determina in questo caso la differenza tra la vita e morte o sopravvivere come un vegetale o attivamente..

innanzitutto c’è questa cosa e poi c’è il bilancio …. ogni volta che un paziente va in mobilità passiva verso un'altra Asl è un buco in bilancio sia per la Asl da cui proviene che per quella che lo riceve. “

.. “ La chirurgia pediatrica va vista nella sua specificità e in quell’ottica. L’ordine del giorno oggi deve dare risposte sia al tema specifico nell’ottica regionale della chirurgia pediatrica che nel contesto più generale della riorganizzazione dei servizi nel territorio . l’una non esclude l’altra tematica .“

TOCCO GIOVANNI

Condivide quanto detto dal Presidente però ribadisce che se gli si nega di dare oggi il proprio apporto alla mozione lui si asterrà nella votazione.

Il Presidente del Consiglio invita l’assessore PIZZUTO a leggere la mozione così come è stata modificata.

LUCA PIZZUTO

Legge prima le correzioni condivise ( evidenziate in grassetto ) e poi la proposta di integrazione fatta dal consigliere TOCCO :

Oggetto (modificato): valorizzazione e difesa come polo regionale della chirurgia pediatrica di Iglesias e difesa dei servizi sanitari nel territorio

Considerato che le scelte che si stanno operando a livello regionale, l’assenza di un chiaro e organico piano di mantenimento e consolidamento, il continuo disinteresse che si riscontra sulla pediatria nel territorio regionale, appaiono segnali inequivocabili dell’inarrestabile declino e della lenta ma costante cancellazione della chirurgia.

Rilevato che

Il reparto di Chirurgia Pediatrica del nostro territorio vanta un livello di grandi e comprovate professionalità con esperienza decennale,

che ha visto il nostro territorio essere riferimento regionale nella cura e nell’assistenza del bambino e parallelamente rivestire un incontestabile ruolo di affiancamento e sostegno ai famigliari dei giovani pazienti.

che questo servizio rappresenta un punto di eccellenza per la sanità del Sulcis iglesiente, anche perché la chirurgia di eccellenza regionale pediatrica continua ad attrarre per le sue professionalità, piccoli pazienti da tutto il territorio regionale.

che pur in presenza di sempre crescenti difficoltà logistiche e organizzative, la nostra chirurgia pediatrica resta uno dei più importanti settori che vanta una mobilità attiva sia sul fronte della degenza che su quello delle consulenze ambulatoriali.

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11 Premesso tutto ciò,

Impegna Il Presidente della Giunta Provinciale affinché continui il lavoro iniziato nella conferenza socio sanitaria in difesa del polo di chirurgia pediatrica di Iglesias come centro di riferimento regionale e la difesa delle necessità sanitarie per il territorio e si faccia promotore di tutte le iniziative ritenute necessarie atte al rilancio di una chirurgia pediatrica valida ed efficiente nella Asl 7 ponendo in essere le iniziative per salvaguardare rilanciare il polo regionale di chirurgia pediatrica.

Per quanto riguarda la Regione la mozione modificata chiede che si preveda, con le sezioni di ricezione, accoglienza, terapia e rianimazione pediatrica, sia le strutture che le professionalità dedicate ai giovani pazienti ed ai loro familiari, che forniscano inoltre sostegno qualificato, teso ad affrontare al meglio il difficile e traumatico momento dell’ospedalizzazione.

Chiede inoltre che i finanziamenti previsti per la ristrutturazione degli ospedali CTO e SIRAI e delle sale operatorie e dei poliambulatori territoriali vengano immediatamente sbloccati dalla Regione

- Di creare e attivare quei reparti sanitari ( oncologia, riabilitazione, day hospital, ematologia, dermatologia ed endocrinologia ) che sono i reali creatori della mobilità passiva nel territorio

Impegna inoltre il Presidente della Provincia affinché :

- si faccia promotore di tutte le iniziative ritenute necessarie, atte al rilancio di una Chirurgia Pediatrica valida ed efficiente nella ASL 7, ponendo in essere le iniziative per salvaguardare, rilanciare il polo regionale di chirurgia pediatrica

Credendo inoltre in una sanità di eccellenza diffusa nel territorio regionale, la Provincia di Carbonia Iglesias pertanto chiede che la Giunta regionale renda conto della creazione del primariato di Cagliari, quando la normativa nazionale prevede non più di due chirurgie pediatriche nel territorio sardo e chiede quali siano le scelte di programmazione future per il nostro territorio e la Regione tutta.

Legge infine la parte integrativa proposta dal consigliere GIOVANNI TOCCO parte che va inclusa nel primo preambolo quello che inizia con la frase PREMESSO CHE

Le recenti esternazioni sulla stampa e le proteste sulle problematiche sanitarie ci impegnano in una riflessione appropriata sulle tematiche e in particolare sui servizi carenti nella nostra Asl, servizi e reparti che vedono in prima linea patologie le più disperate come l’oncologia, diabetologia, l’endocrinologia etc.

Terminata la lettura del documento così come modificato dai consiglieri durante la breve sospensione dei lavori, chiede di intervenire per chiudere la discussione il Presidente della Provincia

SALVATORE CHERCHI

Dice che è necessario puntualizzare bene nella mozione, che si parli con chiarezza di uno dei due poli regionale, si deve usare sempre nella denominazione di uno dei due poli della chirurgia regionale.

Detto questo, il Presidente vorrebbe stigmatizzare nel dispositivo il comportamento della Giunta regionale che invece va in una direzione opposta.

……… Questi due concetti, usare la definizione di uno dei due poli di chirurgia regionale pediatrica e il secondo stigmatizzare il comportamento contro corrente della Giunta e dei dirigenti Asl che altro non sono che i bracci armati di alcune decisioni che vengono prese dal governo regionale, devono essere espressi in maniera chiara e univoca nella mozione……

Ritiene che in quanto al terzo punto che vorrebbe esplicitato nella mozione sottolinea che nella premessa del documento si deve partire dalla citazione della situazione generale della carenza dei servizi sanitari a livello regionale, perché è un argomento attuale, non si può ignorare che nel territorio si parla di interventi che riguardano le persone più come livello di massa, come sanità di tutti i giorni e va inserito anch’esso nella mozione accanto all’altra tema quello di uno dei due poli della chirurgia pediatrica, senza escluderlo ma anzi valorizzarlo.

(12)

LIVIA CROBU

Propone di procedere in tal senso : partendo da una premessa di carattere generale sulla situazione assolutamente carente dei servizi sanitari sul territorio, si procede con la descrizione dell’ultimo intervento deliberativo regionale che porterà alla chiusura di uno dei due poli della chirurgia pediatrica, poi si deve sottolineare e stigmatizzare il comportamento contro legge a livello della Giunta regionale e delle Asl in cui il Direttore generale sta predisponendo un bando per il primariato in ortopedia a Cagliari, praticamente sancendo definitivamente quindi la chiusura del polo di Iglesias, visto che la normativa nazionale prevede uno o al massimo due poli di pediatria nel territorio regionale.

Premesso tutto ciò, la consigliera dice di chiedere con la mozione di mantenere aperto e attivo il polo di chirurgia pediatrica ad Iglesias.

Se si imposta così la mozione ritiene che si raggiunga il doppio obiettivo di stigmatizzare un comportamento incoerente quale quello recente della Giunta Regionale e si parla del polo di chirurgia pediatrica di Iglesias come polo di eccellenza regionale non solamente di una struttura a livello locale.

SALVATORE MASSA

Crede che dopo i confronti fatti si stia raggiungendo un impostazione condivisa di questa mozione però ribadisce una sua perplessità perché l’originaria intenzione di questa mozione era proprio quella di focalizzarsi su un aspetto specifico la chirurgia pediatrica ad Iglesias quindi non capisce ora il senso e la necessità di allargarla e generalizzarla alla situazione della sanità e servizi sanitari nel territorio regionale.

“…….Che ci siano altri problemi ne siamo consapevoli, esiste il problema sanità è vero ma allora affrontiamolo con una mozione ad hoc altrimenti questa mozione diventa una macedonia …. “

SALVATORE CHERCHI

PRESIDENTE DELLA PROVINCIA

Ritiene che non si tratta di mischiare troppi aspetti nella stessa mozione e quindi rendere la questione poco chiara ma è un esigenza fortemente sentita e discussa in questi giorni, questa della carenza sanitaria dei servizi nel territorio regionale.

“ C’è un secondo punto è vero nella mozione da voi proposta che nulla toglie alla denuncia della chirurgia pediatrica, è un contributo che viene dal Consiglio, non toglie assolutamente niente alla difesa della chirurgia pediatrica. “

Riassume i contenuti della mozione dopo le correzioni.

Si compone di due punti :

il primo si poggia la rivendicazione forte di uno dei due poli chirurgia pediatrica ad Iglesias sulla base dei ragionamenti presenti in premessa. Il secondo si focalizza sulla stigmatizzazione del comportamento della Giunta regionale.

Infine sottolinea l’impegno che deve essere corale unitamente ai sindaci per la difesa della chirurgia pediatrica ad Iglesias come polo di eccellenza regionale.

Il terzo punto è quello aggiuntivo dove si richiama l’esigenza inderogabile di rispondere ai servizi sanitari del territorio.

Si procede alla votazione per alzata di mano della mozione iscritta al punto 3 dell’ordine del giorno avente ad oggetto:

Oggetto (modificato): valorizzazione e difesa di Iglesias come polo regionale della chirurgia pediatrica e difesa delle necessità sanitarie nel territorio

L’esito della votazione è il seguente :

IL CONSIGLIO APPROVA ALL’UNANIMITA’

(13)

13 Si procede alla discussione del 4°punto iscritto all’ordine del giorno avente ad oggetto : Mozione sull’istituzione di un registro provinciale di testamento biologico

Vista l’assenza del Presidente di Commissione su accordo con la Presidente , illustra l’assessore alle politiche sociali

LUCA PIZZUTO

È una proposta che viene costruita nel corso dei mesi con la commissione e riguarda un tema molto importante come quello del testamento biologico.

È stato un lavoro condiviso con la commissione molto fruttuoso. Con questo registro si richiama la volontà di dare maggiore applicazione nel territorio dell’articolo 13 della Costituzione che richiama la libertà individuale dei cittadini e anche l’importanza delle determinazioni della convenzione di Oviedo del 97 che dice che ogni cittadino ha diritto di dichiarare le proprie volontà di cure mediche e che le stesse vengano registrate e ascoltate dal medico curante nel momento in cui quella persona sta male.

Crede che con l’istituzione di questo registro che certificherà appunto le volontà sul testamento biologico, si faccia un grosso passo avanti nei diritti civili e sociali, perché si sta garantendo ai cittadini di questo territorio, il diritto a scegliere come concludere la propria vita.

Chiede di intervenire sull’argomento la consigliera

LIVIA CROBU

Chiede, visto che tra pochi mesi le Province verranno soppresse e questo del registro del testamento biologico rischia di rimanere un indirizzo politico, che si attivino subito tutte le procedure per renderlo immediatamente operativo e come seconda cosa chiede che, anche chi succederà alla Provincia nell’esercizio di questa competenza, qualunque sia il suo nome Comune, Unione o altro, tenga in considerazione gli eventuali documenti che saranno già registrati al momento del trasferimento della competenza e ne accolga anche di successivi.

Si procede alla votazione del 4°punto iscritto all’ordine del giorno avente ad oggetto : Mozione sull’istituzione di un registro provinciale di testamento biologico

L’esito della votazione per alzata di mano è il seguente :

14 presenti, 11 assenti

13 favorevoli

1 astenuto ( GIOVANNI TOCCO )

IL CONSIGLIO APPROVA

Il Presidente riguardo al punto 5, iscritto all’ordine del giorno avente ad oggetto la Mozione sul preavviso di slaccio delle utenze idriche ricevuto dalle famiglie del Sulcis dal gestore dell’acqua potabile, visto che manca in aula il primo firmatario, chiede al Consiglio se si preferisce rinviare la discussione alla prossima seduta utile.

IL CONSIGLIO APPROVA IL RINVIO DELLA MOZIONE

Si procede infine alla trattazione dell’ultimo punto iscritto all’ordine del giorno, il punto 6 avente ad oggetto : Dibattito Ordine del Giorno relativamente alla razionalizzazione in corso dei Tribunali e dei Giudici di Pace nel territorio

SALVATORE CHERCHI

Ribadisce il no del territorio contro la soppressione dei tribunali. Essendo l’ordine del giorno già noto ai consiglieri, sottolinea, solo per sintesi, che è inaccettabile la soppressione delle sezioni distaccate perché queste hanno un enorme mole di lavoro e perché in relazione al sistema della giustizia potrebbero essere invece potenziate.

In un incontro di Lunedì scorso con i parlamentari sardi e i sindaci è stato preso l’impegno di presentare al parere della Commissione Giustizia della Camera e del Senato tutti gli atti necessari affinché in sede di votazione del parere sul decreto legislativo si intervenga sulla materia.

(14)

ANGELO CREMONE

Il Consiglio oggi ha discusso su temi come la chiusura del polo della chirurgia, la soppressione dei tribunali, e che a breve ritorneranno in piazza con le loro vertenze i pastori, commercianti ed altri. Premesso questo, il consigliere è molto perplesso perchè si assiste ad uno smantellamento progressivo dei servizi e competenze nel territorio provinciale . Per questo motivo il suo invito al Presidente Cherchi è quello di promuovere subito un iniziativa forte con la Provincia e i Sindaci perché altrimenti atti come il Piano del Sulcis rimangono carta straccia. Dice che al di là di questi documenti votati oggi in aula, occorre un azione forte e concreta in campo.

Terminati gli interventi si mette in votazione per alzata di mano, l’ordine del giorno iscritto al punto 6 : Dibattito - Ordine del Giorno relativamente alla razionalizzazione in corso dei Tribunali e dei Giudici di Pace nel territorio.

L’esito della votazione è il seguente : 14 presenti, 11 assenti

IL CONSIGLIO APPROVA ALL’UNANIMITA’

Esauriti i punti all’ordine del giorno Il Consiglio termina i lavori alle ore 20.20.

Letto approvato e sottoscritto

Il Presidente del Consiglio Il Segretario Generale

f.to Dr. Elio Sundas f.to Dr. Franco Nardone

(15)

15

CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE

Il sottoscritto ______________________________ certifica che il presente verbale è stato posto in pubblicazione all’Albo della Provincia di Carbonia Iglesias per 15 giorni

dal ______________________________

lì________________________________

Il Funzionario incaricato

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