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Il sottoscritto ______________________________ certifica che il presente verbale è stato posto in pubblicazione all’Albo della Provincia di Carbonia Iglesias per 15 giorni

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Consiglio Provinciale

Verbale n. XI della seduta del 9 LUGLIO 2012

Il giorno 09 luglio 2012 alle ore 16.30, presso la sala del Comune di Iglesias, si è riunito in seduta pubblica ordinaria il Consiglio Provinciale, unitamente ai consigli provinciali italiani per trattare il seguente ordine del giorno:

1. Proseguimento della discussione sul Piano del Sulcis Iglesiente

2. Acquisizione mutui della soppressa Comunità Montana XIX- Autorizzazione all’accollo 3. Mozione avvisi di slaccio delle utenze idriche

Sono presenti al primo appello i Signori Consiglieri:

PRES. ASS. PRES.

ASS.

1) CHERCHI SALVATORE X 13) CREMONE ANGELO X

2) SUNDAS ELIO X 14) MONTISCI MARIA

ROSARIA X

3) TOCCO GIOVANNI X 15) ROMBI ACHILLE X

4) LENZU PIERGIORGIO X 16) BALDINO MARCO X

5) CANI EMANUELE X 17) VIGO ANTONIO X

6) MADEDDU EMANUELE X 18) RUBIU GIANLUIGI X

7) PIANO UGO BRUNO X 19) PINTUS TERESA X

8) CROBU LIVIA X 20) STERA ATTILIO X

9) RUBBIANI MARA X 21) CORONGIU MARIO X

10) LODDO ROSSANO X 22) PERSEU LUIGI X

10) CAU MARCO X 23) LOCCI IGNAZIO X

11) MASSA SALVATORE X 24) SPIGA ELEONORA X

25) ACCA PIER PAOLO X

Totale presenti: 17 ; Totale assenti: 8

Presiede la seduta il Dott.Elio Sundas, Presidente del Consiglio.

Partecipa il Segretario Generale Dott. Franco Nardone.

Sono presenti gli assessori provinciali : Vacca, Pili, Pintus, Pizzuto

(2)

Si dà atto che in Segreteria è disponibile la registrazione integrale della seduta odierna e che la stessa costituisce parte integrante del seguente verbale.

Il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO esegue l’appello nominale dei presenti, per verificare il numero legale, alle ore 17.05

Risultano presenti i signori:

Cherchi Salvatore, Sundas Elio, Cani Emanuele, Madeddu Emanuele, Rombi Achille, Angelo Cremone, Ugo Piano, Marco Baldino, Crobu Livia, Massa Salvatore, Rubiu Gianluigi, Attilio Stera, Locci Ignazio, Acca Pierpaolo, Rubbiani Mara

Sono assenti i signori : Montisci Maria Rosaria, Perseu Luigi, Mario Corongiu, Eleonora Spiga, Teresa Pintus, Vigo Antonio, Loddo Rossano, Marco Cau,Piergiorgio Lenzu, Giovanni Tocco

Totale presenti: 15 Totale assenti: 10

Ai sensi dell’art. 23, comma 2, del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Provinciale, la seduta è dichiarata aperta alle ore 17.10

Si dà atto che i consiglieri Perseu Luigi e Teresa Pintus sono entrati in aula rispettivamente alle ore 17.20 e ore 18.00

Il Presidente del Consiglio dà inizio ai lavori e procede alla nomina degli scrutatori: CROBU, MASSA E LOCCI

Prima di procedere alla lettura del primo punto iscritto all’ordine del giorno, il consigliere SALVATORE MASSA chiede la parola sull’ordine dei lavori

SALVATORE MASSA

Chiede come non siano state inserite all’ordine del giorno della seduta odierna le due mozioni che erano presenti nel consiglio poco prima del referendum del 6 maggio. Questi due atti, aventi ad oggetto il rischio di chiusura del polo pediatrico e l’istituzione di un registro sul testamento biologico, erano stati rinviati alla prima seduta utile

Chiede di discutere il primo punto il Piano del Sulcis, poi si sospende il Consiglio e si riprenderà successivamente con l’integrazione all‘ordine del giorno con le due mozioni.

Il Presidente del Consiglio ricorda che ad oggi non possono essere inseriti altri ordini del giorno da regolamento solo quelli già iscritti possono essere discussi.

Il consigliere MASSA spiega che non vuole discutere oggi le due mozioni ma vuole che questi due punti rinviati ormai mesi fa, non cadano nel dimenticatoio, visto che nel frattempo ci sono stati altri due Consiglio senza che venissero iscritti nuovamente all’ordine del giorno.

Il Segretario Generale, Dr. Franco Nardone, interpellato, spiega che da regolamento oggi si può solo votare un inversione dei punti già iscritti all’ordine del giorno ma non si possono inserire argomenti che non si siano stabiliti antecedentemente oppure si mette a votazione il rinvio degli altri punti già iscritti oggi ( il punto 2 e 3 ) integrando nel prossimo consiglio con le due mozioni lasciate in sospeso.

Chiarita la proposta del Consigliere Massa , il Presidente del Consiglio mette a votazione la proposta del Consigliere Massa

Il Consiglio si esprime con il seguente esito per alzata di mano :

11 favorevoli, 4 astenuti ( Locci, Rubiu, Acca, Stera )

APPROVATO

(3)

Vengono rinviati i punti iscritti 2 ( Mutui ex disciolta comunità montana ) e 3 ( Mozione sugli slacci utenze idriche ) alla prossima seduta utile integrandoli ai punti 4 e 5 con le due mozioni sul testamento biologico e sul rischio chiusura polo pediatrico.

Entra in aula alle ore 17.20 Luigi Perseu consigliere di minoranza ( 16p/9a )

Si prosegue con la trattazione del primo punto iscritto all’ordine del giorno : Prosecuzione della discussione sul Piano del Sulcis dalla precedente riunione

ANGELO CREMONE

La volta scorsa il consigliere aveva chiesto delucidazioni sul traffico dei rifiuti pericolosi ( Cesio 137 ) che erano stati individuati dal portale radiometrico della Portovesme, rifiuti che erano arrivati con un carico di una nave dal Porto di Cagliari e poi trasferiti tramite i camion a Portovesme, quindi chiede al Presidente se ha aggiornamenti in merito.

SALVATORE CHERCHI

Risponde che l’istruttoria su quel caso è ancora in corso e appena avrà le risultanze provvederà a renderne conto in Consiglio e al consigliere

Si procede con gli interventi sul Piano del Sulcis :

EMANUELE MADEDDU

Dice che si devono considerare due ulteriori elementi nella prosecuzione della discussione sul Piano.

Uno è la legge approvata dal Consiglio regionale dopo il referendum sulle Province che ha sancito la chiusura delle province al marzo 2013. Il secondo è il recentissimo decreto legge Monti sul taglio delle province.

Questi ultimi due avvenimenti portano a una riflessione :

occorre mettere subito a garanzia il patrimonio del Piano del Sulcis Iglesiente perché, fino a quando ci sono le province che portano avanti questi progetti, gli stessi andranno avanti, ma nel momento in cui non ci saranno più queste istituzioni, si chiede : “… chi sarà il garante del progetto stesso, chi garantirà che queste risorse allocate in parte nel bilancio provinciale e in parte dai fondi FAS verranno comunque portate avanti ?.. “

… “ La paura è che, soppresse le province quelle risorse vengano deviate su altro.”

Aggiunge che premessa questa riflessione, l’obiettivo attuale del Piano del Sulcis Iglesiente è fare in modo che in questi mesi si dia attuazione piena a tutti i progetti individuati in quest’anno di pianificazione.

L ‘invito è che, partendo dall’esigenza di salvaguardare questo patrimonio, il Comitato di Garanzia, possa svolgere un ruolo di garante per questo territorio.

In merito sempre al Piano, aggiunge che, questo territorio attualmente non è in grado di dire che può rinunciare al polo industriale di Portovesme per puntare solo su altri settori.

Occorrono altri 5000 posti di lavoro tenendo in piedi anche il polo di Portovesme. Se invece decidono di chiuderlo occorrerebbero 8000 posti di lavoro.

Deve essere chiaro che tutto ciò deve convivere con la salvaguardia dell’ambiente, con la valorizzazione del polo industriale e con investimenti anche su altri settori produttivi ( la portualità, il turismo e agroalimentare ).

Occorre un utilizzo ottimale delle risorse con l aiuto del legislatore locale ma anche nazionale.

Fa due esempi : le bonifiche ambientali e la legislazione attuale.

(4)

Su questo tema si sta per attuare una legge per aree industrializzate.

Cita il caso del porto di Buggerru in cui occorrono due milioni di euro per dragarlo ma ne occorrono il doppio per portare in discarica quanto dragato.

Una legge ancora in vaglio in parlamento sta prevedendo che in questi casi il materiale dragato non è più considerato rifiuto ma può essere riutilizzato nelle stesse aree dove il valore di fondo è lo stesso.

Lo stesso discorso andrebbe fatto anche per le discariche minerarie. Uno dei motivi del fallimento dei progetti di riutilizzo delle aree minerarie di Soru erano proprio derivati dai costi alti necessari per le bonifiche.

Tutto il materiale veniva considerato rifiuto e quindi andrebbe portato in discarica con costi di smaltimento elevati.

Anche in questo contesto è in esame una legge migliorativa del procedimento.

..” Nel piano del Sulcis Iglesiente ci sono le direttrici su cosa fare e come per migliorare e dare respiro all’economia del territorio, poi però ognuno deve fare la propria parte.. “

GIANLUIGI RUBIU

Ritiene, ricordando le recenti approvazioni del Piano strategico e poi del Piano urbanistico provinciale che, piano dopo piano, ci sia il rischio di costruire solo un palazzo virtuale.

Si riferisce in particolare alla precedente riunione del Consiglio in cui è stato approvato il Piano Urbanistico Provinciale con l’illustrazione del Professor Pigliaru.

Non condivide le opinioni del Professore e in particolare critica il fatto che, durante l intervento, si sia fatto riferimento a potenziali posti di lavoro che potrebbero crearsi dal turismo alberghiero: un ipotesi che il consigliere non condivide sopratutto perché sostiene che,… “ proprio Prof. Pigliaru era un assessore della Giunta Soru che ostacolava la costruzione di alberghi vicino o lontano dalla costa, quindi il suo cambiamento di opinione in merito, mi lascia alquanto perplesso.!”

Aggiunge inoltre che, per la redazione del Piano del Sulcis, oggi in discussione, gli risulta che non siano stati sufficientemente sentiti almeno solo in parte i sindacati e le forze sociali e forse aggiunge neanche tutti i sindaci, né è stata sufficientemente coinvolta la commissione consiliare competente.

Sostiene ancora che il Professore ha proposto di utilizzare i meccanismi usati nel Gal senza tener conto che molti comuni della zona sono fuori da questi accordi, giusto Flumini e Buggerru sono compresi nei Gal.

Riferisce che sempre il Professore nella sua illustrazione nella riunione precedente ha proposto il porto di Portovesme per fini turistici ma il consigliere dice che non ritiene semplice attuare tale proposta viste le difficoltà nel dragaggio del porto e riutilizzo dei fanghi o delle sabbie.

.. “ È veramente curioso parlare di questo piano come un grande evento o grande risultato, a me sembra un libro dei sogni e se vogliamo essere realistici è difficile che si realizzi … “

Conclude, dicendo che, comunque il Piano va presentato e pensava che si votasse oggi lo stesso documento. Auspica pertanto, visto che invece non c’è nessuna votazione in merito, che venga fatto un maggiore coinvolgimento sullo stesso documento di tutti sindacati, sindaci, forze sociali e commissione per far sì che non rimanga solo un idea o un libro dei sogni.

EMANUELE CANI

Fa alcune considerazioni :

pur non essendo presente alla precedente riunione con l’illustrazione del Piano da parte dei tecnici, ha chiesto un rinvio ad oggi della discussione per approfondire la questione. In questi giorni ha avuto occasione di approfondire e ha cambiato idea sul Piano.

(5)

Lo ritiene uno strumento in coerenza con gli altri piani che sono stati costruiti in questi mesi dall’ amministrazione dalla Provincia.

In riferimento all’intervento del consigliere RUBIU, non condivide le sue perplessità sul Piano come ennesima idea che rischia di rimanere però sul virtuale.

Sostiene che si è arrivati a questo Piano dopo un percorso coerente. Lo ricostruisce per esplicare meglio come il Piano del Sulcis sia una sorta di tappa finale che è partita da altri Piani tutti condivisi e concertati con il partenariato pubblico e sociale.

Prima, dice il consigliere, l’amministrazione ha redatto in collaborazione anche con i sindaci del territorio, il Piano strategico , dove tutti gli elementi caratterizzanti sono proprio riassunti e trasportati in questo Piano del Sulcis Iglesiente, dandogli una veste operativa.

In quell’occasione ( Piano strategico ) tutti i soggetti istituzionali vari del territorio sono stati coinvolti. Stessa linea è stata seguita sul Piano territoriale di coordinamento. Ci sono stati tanti momenti di confronto con la commissione e le forze sociali e i sindaci anche con il Piano dei trasporti.

“….Tutte le proposte , dice, hanno uno studio di supporto quindi non sono idee improvvisate.”

In riferimento a questo Piano le idee esposte sono conosciute, il voto su queste proposte c’è già stato con i precedenti piani che contengono tutti questi elementi…..”

Questa proposta dice che va analizzata meglio sul piano politico perché non è convinto che chi gestisce il governo in Regione in questo momento abbia la capacità poi di portare avanti queste idee.

Ritiene che gli interlocutori attuali in Regione non governino di certo con coerenza e serenità interna. Vivono un momento di conflitto anche interno tra le parti politiche che dovrebbero collaborare ( cita vari casi come la recente nomina e la diatriba scaturita sulla nomina del nuovo amministratore della Carbosulcis )

In questo contesto, dice, occorre spiegare a questi interlocutori che è necessario ascoltare queste proposte, dedicare più tempo all’attuazione di questi piani e alla spendita di queste risorse.

Invita quindi tutti il Consiglio per primo a presentare questo Piano con unità e condivisione per fornire un buon modello di comportamento a chi poi dovrà attuarlo questo Piano.

Conclude dicendo che la Provincia vigilerà su quanto succederà per quanto potrà, vista l imminente soppressione.

ACHILLE ROMBI

Esprime un giudizio positivo sul Piano perché riflette quanto approvato in questi anni di amministrazione con i piani precedenti approvati e condivisi con tutte le categorie sociali e non.

La nuova economia, dice il consigliere, nasce da investimenti in settori nuovi come il turismo, la pesca, l’agricoltura, l artigianato e il commercio che spesso sono stati trascurati in questi anni oltre che dalla valorizzazione delle attività produttive già esistenti.

Accoglie con approvazione pertanto il Piano oggi in discussione perché sintetizza e rende operative le idee e progetti espressi nei piani che lo hanno preceduto.

Ritiene invece di avere delle perplessità in merito al fatto che sarà difficile comunque applicare questo progetto perché ci sono criticità elevate come il caso delle bonifiche citate dal consigliere Madeddu.

Ritiene che l’occupazione non la crea solo il pubblico ma anche il privato e l’imprenditore, se è ostacolato nella burocrazia eccessiva, rischia di andarsene via e non creare economia.

(6)

Cita positivamente l’emendamento recente della normativa nazionale sulle bonifiche che finalmente allenta la morsa sulle bonifiche e permette ad esempio a Buggerru di riutilizzare la sabbia dragata nel porto piuttosto che trasportarla e smaltirla a costi elevati in discarica.

L’altra criticità su cui sofferma riguarda i limiti del PPR.

“ Il PPR è un limite infatti nessun comune è riuscito ad adeguare i propri piani urbanistici al PPR e non sarà un caso”

Ritiene inoltre che la vocazione turistica di questo territorio sia connessa al problema della ricettività e con l’attuale PPR è impossibile investire da parte del privato nella creazione o anche ristrutturazione di aree che andrebbero bene come strutture alberghiere.

Conclude che è necessario sempre condividere le proprie idee in tema di pianificazione perché solo così con la massima condivisione questi progetti non si perdono per strada.

Invita quindi ad approfondire e condividere fino in fondo con tutti questo Piano per garantire meglio la sua realizzazione.

MARCO BALDINO

… “ Il Piano strategico prima e il piano urbanistico poi e ora il pIano Sulcis , tante iniziative lodevoli tramite cui le idee, progetti e risorse sono state messe in campo. Occorre ora l’impegno di tutti e di altri per dare vita a questi strumenti .

… L ‘auspicio è che ora nella gestione di questi strumenti rimanga di competenza del territorio , che si chiami Provincia o in altro modo … “

Il consigliere sinteticamente espone la sua maggiore preoccupazione e cioè che dopo l’impegno dimostrato dall’Ente Provincia nella pianificazione del suo territorio, questo sforzo, da febbraio 2013 con la soppressione delle province, vada vanificato. Ecco perché sottolinea che l’obiettivo principale ora è di tradurre queste idee in realtà e fare in modo di garantire che anche chi verrà dopo la Provincia a gestire le sue competenze non le distragga dal fine per cui sono state create e le lasci in gestione alle autorità locali evitando la centralizzazione della gestione.

ANGELO CREMONE

Apprezza il lavoro svolto dalla Provincia del Sulcis Iglesiente fino ad oggi soprattutto rispetto a prima quando questo territorio ricadeva nella Provincia di Cagliari.

“ ……… Questa Provincia ha lavorato e ha presentato tanti progetti ..”

Cita la criticità delle bonifiche e dei soldi a disposizione circa 80 milioni di euro per queste attività che non sono stati ancora spesi.

….” Se i soldi vanno spesi, la salvaguardia del polo industriale come citato dal consigliere Madeddu, può avvenire non solo con le bonifiche ma anche con la migliore delle tecnologie disponibili, …..con le BAT. Best available technologies.

Nel momento in cui si vuole bonificare ma non si interviene a monte, torniamo punto e capo.”

… (….. ) I limiti imposti con le AIA devono essere più incisivi e stringenti. Se vengono rilevate delle alterazioni nell’aria, occorre una riduzione sistematica da parte delle industrie utilizzando le migliori tecnologie. Le analisi ARPAS che sono state trasmesse non sono certamente positive. (…. ) le industrie è giusto che rimangano ma anche noi vogliamo continuare a vivere sani e vivi con le industrie.,,,,chiediamo che si utilizzino le tecnologie migliori!

… (… ) È inutile che parliamo di bonificare il territorio se non riusciamo ad imporre a una società privata di utilizzare un portale radiometrico, cioè non riusciamo a utilizzare noi come pubblico una strumentazione che tuteli il territorio. Il portale radiometrico nel porto di Cagliari non viene utilizzato , stanno facendo un favore a qualcuno o un danno al territorio. Chiediamo pertanto che queste tecnologie vengano utilizzate con criterio.. “

Dichiara inoltre la sua perplessità per il progetto di stoccaggio del CCF stoccaggio CO2 in sotterraneo.

(7)

Questo progetto “ salviamo il Carbone Sulcis “ che prevede la cattura del co2 nel sotterraneo : quanto costa e quanto è il beneficio immediato ? risparmiamo perché la mettiamo sotto terra ?

Dai dati che abbiamo internazionali a disposizione si dice che una tonnellata di co2 per metterla in sotterraneo costa sugli ottanta - cento venti euro …. sarei ben felice se si potesse realizzare ma sapete quanto costa una tonnellata di co2 sul mercato costa sette euro. La stessa conformazione geologica non lo permette. Non illudiamoci, non facciamo investire soldi che si spenderanno per pochi e per poi trovarci tutti lavoratori della carbosulcis comprese le loro famiglie per strada.

La Carbosulcis attualmente funziona solo come discarica per l’Enel..non estrae più carbone.

Terminato di parlare su questo punto, il consigliere chiede un chiarimento :

…….. L’altra volta ho chiesto di sapere se la SOTACARBO prende finanziamenti pubblici. È utile avere una società che lavora per lo studio i progetti delle migliori tecnologie un parco per le migliori tecnologie. ? Se veramente c’è questa società ed esiste ecco facciamola funzionare bene.

Per quanto riguarda il turismo , l’agroalimentare, la pesca, concorda che questi sono i nuovi settori ove occorre investire risorse. L’Industria ha diritto di continuare ad esistere senza che porti alla cancellazione delle altre attività quindi l’industria deve rispettare la tutela ambientale.

Cita i parchi archeologici, le miniere, Sant Antioco le catacombe quindi è sul turismo che si deve lavorare e puntare.

Ricorda l’incontro con alcuni imprenditori di san Giovanni Suergiu per la creazione di un vero e proprio polo agro alimentare: sono questi, dice, i progetti da sostenere e su cui investire.

Nessuno sta dicendo che l industria vada cancellata, oggi però l’industria sembra essere rimasta il nostro unico mezzo di sostentamento. Oggi l’ industria invece ha cancellato possiamo dire tutte le altre realtà economiche agricoltura, pesca, turismo. Allora se l’industria riesce a reggere il mercato ben venga ma che venga rispettato l ambiente e la salute delle persone utilizzando le migliori tecnologie.

Conclude dicendo che con questo Piano vanno comunque incentivati questi nuovi investimenti come il progetto agroalimentare perché sono risorse nuove che permetteranno una ripresa dell’economia.

LUIGI PERSEU

Considera che il Piano parta da un presupposto condivisibile : la valenza del polo strategico di Portovesme.

Ricorda che, durante le vertenze industriali varie, che si sono alternate in questi mesi, il Governo ha sempre detto che, se si vuole che il Governo abbatta il costo energetico per le aziende del polo, il territorio o meglio le amministrazioni locali devono sempre fare la loro parte, le infrastrutture : il porto, la viabilità e questo è l impegno che la Regione Sardegna ha preso con il Presidente della Provincia.

Ritiene che confermare quest’economia sia indispensabile per garantire un futuro a questo territorio.

La Provincia e la Regione dovranno convincere, dice il consigliere, i russi della RUSAL e il Governo che vale la pena investire nel progetto della filiera di alluminio sempre rispettando anche le esigenze di tutela ambientale.

Nel Piano sono presenti tutte le richieste condivise anche dai sindaci, come la portualità, ricorda che si è partiti dal Piano strategico e che ora si rafforzano quelle richieste proprio nel Piano del Sulcis Iglesiente come ad esempio la ricettività del porto di Sant Antioco come porto turistico creerebbe tanti posti di lavoro perché a regime si arriva a 1200 posti di lavoro.

I Sindaci del territorio hanno presentato una proposta per la valorizzazione del latte caprino. Dai dati in possesso si desume che è un settore con forte potenzialità e mercato. Considera anche la forza dei prodotti derivati.

E’ stata richiesto un forte intervento infrastrutturale per portare l’acqua anche nelle campagne del Basso Sulcis.

(8)

Preannuncia che domani i sindaci e il Presidente della Provincia sono stati convocati in Regione per mettere a tavolino una proposta certa e concreta della Regione per attuare questi progetti contenuti nei Piani presentati.

Per quanto riguarda le bonifiche, si sta puntando a fare dell’Università di Monteponi un centro di eccellenza per le bonifiche. Occorre creare un centro di ricerca appositamente per queste attività. I progetti di bonifica devono essere elaborati da professionisti locali non si devono ricorrere a consulenze esterne.

È consapevole che il Piano non risolve tutti i problemi ma è una buona base di partenza.

Invita ad accelerare i tempi visto che sono stretti.

Ricorda e condivide l’idea del centro agroalimentare :

“……. è importante diventare noi stessi venditori dei nostri prodotti…”

Entra in aula la consigliera TERESA PINTUS alle ore 18.00 ( 17 presenti / 8 assenti )

IGNAZIO LOCCI

Condivide che indubbiamente questa Amministrazione provinciale abbia lavorato tanto e in concertazione con le autorità locali ma purtroppo ammette che contestualmente a questo impegno non c’è stato un adeguato riscontro sul piano del finanziamento di alcuno di questi progetti contenuti nei vari piani approvati, non c’è stata mai volontà politica reale.

Ora, preannuncia, finalmente la Regione finanzierà in tutto o in parte il Piano Sulcis e già domani si saprà qualcosa in più sul futuro di questi progetti.

Il suo contributo è nel senso che non si deve aver paura di tentare la realizzazione del Piano del Sulcis.

Si rivolge al consigliere CREMONE per la risoluzione del problema energetico del polo industriale.

In tutte le vertenze il problema è il costo dell’energia ma non sa se è il fattore che poi se risolto,risolverà veramente tutti i problemi del polo. Se lo è è d accordo e aspetterà fine mese perché la Comunità europea si pronunci in merito.

Si augura che invece queste posizioni non siano invece posizioni preconcettuali rispetto alle aziende che si stanno occupando di questo problema e dello smaltimento delle ceneri per l’Enel.

Si deve sacrificare tutto per attacchi personali a qualcuno ? no il progetto va approvato se è sostenibile e punto senza interessi o conflitti personali o posizioni preconcette.

Preannuncia che il suo gruppo ha sempre avuto un atteggiamento collaborativo nei confronti di questi piani e conferma di essere affianco con un voto di sostegno al piano di rinascita.

L’obiettivo sostiene che sia quello di valorizzare l’esistente il polo industriale ma anche investire e premiare altri settori alternativi come il turismo la pesca e l agricoltura

MASSA SALVATORE

Sostiene che sia un Piano quello del Sulcis Iglesiente il primo strumento di pianificazione realizzato da un ente intermedio che darà risposte in termini di sviluppo.

Premesso questo crede che la condizione attuale sia di grande incertezza a livello nazionale e le ultime proposte in tema di razionalizzazione province o soppressione giunte sia grave perché genera una forte preoccupazione per il futuro del territorio.

(9)

Con questo Piano, viste le scadenze imminenti sulle Province, occorre accumulare tutte le risorse necessarie per realizzare le idee contenute nel Piano

Pensa che con questo Piano si poteva anche fare di più. Si poteva fare anche un altro tipo di scelte per lo sviluppo del territorio. Ci sono molte strutture e poche infrastrutture. L’ordine invece andrebbe invertito.

Ricorda che quando si iniziò a discutere dello sviluppo erano state messe in campo alcune proposte di cui poi si sono perse le tracce : ad esempio si era parlato di un tunnel che collegasse Punta e Drettu con la zona tra Sant Antioco e Calasetta che avrebbe risolto l’approdo unico e avrebbe risolto il problema dell’uscita unica che coinvolge sia Calasetta che Sant Antioco.

Ieri , aggiunge il consigliere, dall’unione sarda si è appreso che il ponte scricchiola :

…. dobbiamo confrontarci con quel ponte perché è un importante collegamento, la proposta che è rimasta in campo è quella del ponte che ha una campata alta venti metri … non ritengo sia sufficiente a risolvere il problema della fruizione della laguna di Sant Antioco e Calasetta e che interessa in parte san Giovanni Suergiu, Portoscuso e Carloforte

Ritiene che quella potrebbe diventare una formidabile via dell’acqua, la fruizione della laguna da parte di tutte quelle imbarcazioni che non riescono a passare sotto un ponte alto venti metri.

Crede che se deve essere ponte e non tunnel, la decisione finale allora conviene intervenire sull’esistente e basta.

Aggiunge che non è rimasto contento del fatto che nel Piano non si parli di rete ferroviaria, in quanto il nostro territorio ha la minor estensione ferroviaria in Italia.

“ …….. Estendere questa rete è un preludio di uno sviluppo turistico adeguato. Nessuno ne ha parlato e mi meraviglio che gli stessi docenti non l abbiano presa in considerazione. Una viabilità migliore anche su ferrovia risolverebbe molti problemi riguardo la mobilità delle persone e il trasporto delle merci … avremmo evitato l utilizzo di camion per il trasporto merci e avremmo rispettato meglio l’ambiente “

Esce il consigliere ATTILIO STERA alle ore 18.30 ( 16 presenti / 9 assenti )

SALVATORE CHERCHI

Il Piano nasce da momenti di concertazione con tutte le parti :

Sulla questione di merito … è stato già detto da tanti di noi oggi , si tratta di uno sviluppo logico iniziato con il Piano strategico. Sono cose già contenute nel Piano strategico , studi in alcuni casi veri e propri studi di fattibilità. In altri casi sono progettazioni o avanzamenti. Questo è il contenuto del Piano. Ci sono dei nodi che rimangono aperti per i quali l’invito è quello di fare valutazioni di merito basate sull’analisi tecnico economica delle ipotesi.

Si riferisce al consigliere Massa : l’idea del tunnel di Punta Trettu con Sant Antioco è stata valutata e scartata come ipotesi, è presente nel Piano il rapporto.

Se l’ipotesi è la migliore dai punti di vista dei costi di un azienda di trasporto ma gli impatti a partire dal punto di vista ambientale ( distruggere ad esempio un sito di interesse comunitario ) alla fine risulta che è un intervento non sostenibile, nonostante da un punto di vista trasportistico fosse vantaggioso.

In generale l’approccio sulle infrastrutture nel Piano considera sempre come fattore rilevante la minimizzazione dell’impatto ambientale. Vengono messi a confronto le varie alternative possibili.

….Ad esempio il tunnel o ponte, nessuno di noi è appassionato di questo o quello in particolare ma è solo una questione pragmatico assicurare la comunicazione tra golfo e laguna. La scelta ricade sulla base di ciò che appare più utile e su quella che ha meno impatto ambientale.

Per esempio sul tunnel, il rischio è che sia alterato il regime di scambio tra laguna e mare e questo preoccupa non solo gli studiosi ma anche i trecento pescatori che ci vivono di pesca … preoccupazioni poi ci sono anche di carattere archeologico. La mia propensione iniziale era per il tunnel e lo è ancora se quelle problematiche verranno risolte.

(10)

Si devono fare tutte le analisi precise di tutte le variabili.

Questi punti non sono di carattere decisivo perché la cosa più importante è il porto e le risorse vanno messe nel porto.

… (….) Oggi un porto lì non esiste, non ci sono infrastrutture tipiche portuali, esistono zone, spazi ma non ci sono le infrastrutture che connotano l’esistenza di un vero e proprio porto. Se ci sono dieci o venti milioni di euro andranno inizialmente nel porto poi risolverò il resto o istmo, o tunnel o ponte o altro.

Sottolinea che il merito del contributo del consiglio provinciale alla Regione e al territorio è di aver approfondito il ragionamento perché non sono più solo idee ma porta a delle richieste nel confronto con la Regione che l’allocazione di 50000 euro sui porti si ripaga perché l analisi economica dimostra che quella somma investita in quel progetto ha un valore netto attualizzato positivo, ha un indice di ritorno positivo.

Si risponde a un bisogno preciso della programmazione in un momento in cui le risorse sono poche quindi se vanno allocate vanno allocate dove c’è un ritorno positivo.

Occorre fare attenzione, prosegue il Presidente, agli investimenti di carattere immateriale, per esempio le commesse per le politiche :

bisogna essere preoccupati di produrre know how in modo che il territorio non sia solo un territorio danneggiato dove poi si sono fatte le bonifiche ma anche che diventi esperto nella soluzione di quel tipo di problema o danno che si è verificato e che sono diffuse in tante parti d’Italia e Europa.

Così si sviluppano le competenze che in Sardegna sono elevate nel trattamento di questi problemi. Ad esempio a Portovesme dove è in corso la bonifica dell’area industriale, questo approccio non è praticato, le tecnologie di know how sono importate dall’estero.

Sulla partecipazione del partenariato, la questione posta all’inizio del dibattito, aggiunge che, stamattina si è fatta una riunione con i sindaci. Sono state prese le idee più proiettate con la difesa della apparato esistente. Il partenariato sociale e sindaci è stato dunque tutelato e coinvolto in questi progetti.

“ C’è un ritardo nella decisione … “ , auspica che domani si metta un punto ferma. Auspica che la Giunta regionale deliberi sul Piano entro questo mese, convergendo tutti sui ciò che rappresenta la sintesi e sul merito.

Si tratta di accelerare le autorizzazioni sulle risorse disponibili o adottare procedure regolamentari che possano assicurare la realizzazione dei progetti.

Nella riunione di domani in Regione auspica che si arrivi alla chiusura. Spera che la Giunta non si limiti a indicare l’allocazione delle risorse ma anche quali settori turismo, viabilità, agroalimentare verranno sostenuti e incentivati.

Conclude citando la sintesi ragionata delle proposte che è contenuta nella parte finale documento perché è il punto più avanzato del confronto tra enti locali e Regione.

“……. Nel Piano c’è la cornice, il Piano è il documento direttore risultato della sintesi ragionata tra regione ed anti locali.”

Auspica che prevalga quel senso di responsabilità politica che porti domani a una decisione proficua per il recupero dell’economia del territorio e successivamente anche il Governo dovrà esprimersi e sarà impegnato a fare la sua parte.

Terminato l’intervento, il Presidente del Consiglio esauriti i punti all’ordine del giorno visto il rinvio dei successivi alla prossima seduta, dichiara chiusi i lavori alle 19.00

Letto approvato e sottoscritto

Il Presidente del Consiglio Il Segretario Generale

f.to Dr. Elio Sundas f.to Dr. Franco Nardone

(11)

CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE

Il sottoscritto ______________________________ certifica che il presente verbale è stato posto in pubblicazione all’Albo della Provincia di Carbonia Iglesias per 15 giorni

dal ______________________________

lì________________________________

Il Funzionario incaricato

____________________________

Riferimenti

Documenti correlati

19 e 20, le seguenti funzioni:  difesa del suolo, tutela e valorizzazione dell'ambiente e prevenzione delle calamità;  tutela e valorizzazione delle risorse idriche ed energetiche;

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