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2. S COPO

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Academic year: 2021

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2.

S

COPO

Una maggior comprensione dei meccanismi molecolari che regolano i processi di mantenimento, differenziamento e homing delle cellule staminali adulte è necessaria al fine di permettere un accurato utilizzo di queste cellule, ad esempio, in protocolli di medicina rigenerativa. Molte informazioni disponibili derivano da studi condotti in vitro, ma un maggior numero di studi

in vivo sono necessari poiché le complesse interazioni dinamiche che

sussistono in vivo tra cellule staminali e il loro microambiente (la nicchia) sono difficilmente riproducibili in vitro. Gli studi in vivo, tuttavia, sono difficili da condurre nei mammiferi poiché le cellule staminali adulte sono rare e disperse nei tessuti e, quindi, di difficile accesso sperimentale. Per questo motivo negli ultimi anni questi studi sono stati condotti utilizzando sistemi modello, come ad esempio la planaria. Questi organismi possiedono un’abbondante popolazione di cellule staminali adulte pluripotenti, i neoblasti. Le informazioni ottenute, utilizzando le planarie, potranno essere utili per comprendere il ruolo di questi fattori anche in organismi più complessi, poiché

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33 esiste una conservazione, durante l’evoluzione, di geni che svolgono ruoli fondamentali.

Recentemente, è stato dimostrato che un omologo delle proibitine è espresso nelle cellule staminali adulte di planaria. Non essendo disponibile in letteratura nessun dato circa il ruolo svolto in vivo da questi fattori nella biologia delle cellule staminali adulte, scopo di questo lavoro di Tesi è quello di analizzare in

vivo la funzione del gene proibitina di planaria sia in animali intatti che in

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