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L’OPERATORE SOCIO SANITARIO (OSS) Nuovo Accordo (bozza)

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Academic year: 2021

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FEDERAZIONE DELLE PROFESSIONI SANITARIE E SOCIO SANITARIE 1

L’OPERATORE SOCIO SANITARIO

(OSS)

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2

“La disciplina è il ponte tra l’obiettivo e il risultato”

(3)

FEDERAZIONE DELLE PROFESSIONI SANITARIE E SOCIO SANITARIE 3

PREMESSA

La revisione degli Accordi Stato/Regioni, una proposta di lavoro

Gli obiettivi sono:

Uniformare la formazione sia in termini di contenuti teorici e pratici (tirocinio, stage) che di monte ore;

Uniformare il titolo di studio e i contenuti;

Definire in modo puntuale competenze, attività, ambiti operativi e responsabilità, nonché modalità di inserimento nei differenti contesti operativi;

Definire criteri cogenti per l’accreditamento degli enti formatori: direttore di corso, docenti, sedi di tirocinio, tutor;

Definire le modalità di mantenimento delle competenze (formazione continua);

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FEDERAZIONE DELLE PROFESSIONI SANITARIE E SOCIO SANITARIE 4

NUOVO ACCORDO – bozza

Tabella 2. Proposta di revisione Accordi Stato/Regioni

Figura e profilo

1. E’ individuata la figura dell'operatore socio sanitario (OSS) con il seguente profilo: l’OSS è l’operatore che in possesso dell'attestato di qualifica conseguito al termine di specifica formazione professionale e dell’iscrizione obbligatoria al registro regionale degli Operatori Socio-Sanitari redatto secondo le indicazioni della Conferenza Stato-Regioni – svolge attività indirizzate a soddisfare i bisogni primari della persona (cura di se, relazione, bisogni fisiologici – alimentazione, mobilizzazione, respiro, sonno, eliminazione … - sicurezza, benessere/salute, socialità …) e a favorirne il benessere e l’autonomia.

2. Le competenze dell’OSS sono di natura tecnica, relazionale, organizzativa (Allegato 1).

3. L’assistenza effettuata dall’OSS si esplica nell’area della prevenzione, della cura, della riabilitazione e della palliazione con attività (Allegato 2) svolte in autonomia, su indicazione/prescrizione del professionista sanitario/sociale di riferimento (infermiere, ostetrica, fisioterapista, assistente sociale, educatore), in collaborazione, in integrazione con gli altri operatori sanitari e sociali.

4. L’OSS svolge la sua attività nei contesti sanitario, socio-sanitario e sociale, in servizi e strutture di ricovero, residenziali, semi-residenziali, scolastici, territoriali e a domicilio (e in tutti i servizi che necessitano della presenza dell’OSS), per l’aiuto e sostegno a:

• Persone con problemi di salute in fase acuta;

• Persone con problemi di salute cronici e condizioni di terminalità; • Persone con disabilità psico-fisiche;

• Persone con disturbi nella sfera della salute mentale o della dipendenza; • Persone con disagio sociale-emarginazione;

nelle diverse fasce di età – bambino, adulto, anziano.

5. L’OSS cura l’aggiornamento e la formazione continua del proprio profilo.

6. La formazione dell’OSS è di competenza del Servizio Sanitario Nazionale e delle Regioni e delle Provincie autonome di Trento e Bolzano ai sensi dei commi 7 e 8 – Legge 1/2002 Disposizioni in materia di personale sanitario.

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Allegato 1 – Le competenze

Aiutare o sostituirsi alla persona assistita nella cura di sé, lavarsi ed asciugarsi, occuparsi del proprio corpo e delle sue parti, vestirsi, mangiare e bere, eliminare.

Aiutare o sostituirsi alla persona assistita nel procurarsi cibo, vestiario e altri beni di prima necessità. Aiutare o sostituirsi alla persona assistita nell’alimentazione.

Aiutare o sostituirsi alla persona assistita nel cambiare/mantenere la posizione corporea.

Aiutare nell’assunzione della terapia orale e/o topica prescritta dal medico a domicilio o in struttura protetta paragonabile alla residenza dell’assistito.

Aiutare o sostituirsi alla persona assistita nel prendersi cura della propria salute. Aiutare la persona assistita nel camminare anche usando apparecchiature/ ausili.

Aiutare o sostituirsi alla persona assistita nello spostarsi/trasferirsi anche usando apparecchiature/ ausili. Mantenere la sicurezza della persona assistita.

Aiutare/sostituire/supportare nel governo della casa, a sistemare e aver cura degli oggetti personali e di altri oggetti se funzionali alla cura-riabilitazione e al mantenimento dell’autonomia della persona.

Aiutare la persona assistita nella comunicazione verbale, non verbale anche con l’ausilio di strumenti. Aiutare la persona assistita nelle interazioni personali.

Aiutare la persona assistita nel gestire il proprio tempo e le proprie attività.

Aiutare la persona assistita nelle attività di vita sociale, attività ricreative, pratiche religiose e spirituali.

Aiutare la persona assistita nell’attuazione di compiti/attività per l'educazione, il lavoro e l'impiego e transazioni economiche semplici. Aiutare o sostituirsi alla persona assistita nelle attività di routine funzionali alla vita quotidiana.

Attivare e mantenere relazioni adeguate nel contesto di lavoro e nelle reti formali e informali rispettando i ruoli dei soggetti coinvolti. Applicare i principi etici e la normativa sulla privacy in tutte le attività. Mantenere la propria sicurezza negli ambiti operativi.

Utilizzare metodologie di lavoro comuni (schede, procedure, protocolli ecc.) in uso nei contesti operativi e definiti dai professionisti sanitari/sociali di riferimento (infermiere, ostetrica, fisioterapista, assistente sociale, educatore).

Lavorare in equipe.

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Allegato 2 – Le attività

Premessa

Le attività contenute nel presente allegato possono essere svolte dall’OSS in autonomia, su indicazione/prescrizione del professionista sanitario/sociale di riferimento (infermiere, ostetrica, fisioterapista, assistente sociale, educatore …), in collaborazione, in integrazione con gli altri operatori sanitari e sociali (Punto 3 del Profilo).

Le modalità di svolgimento, autonomia, indicazione/prescrizione, collaborazione, integrazione dipendono dalle condizioni della persona assistita (acuzie, cronicità, terminalità, disabilità …) e dal contesto operativo. Le stesse possono essere modificate e diversamente attribuite dal responsabile (infermiere, ostetrica, fisioterapista, assistente sociale, educatore) del percorso assistenziale/riabilitativo/sociale in relazione all’evoluzione delle condizioni, dei bisogni della persona assistita e del cambiamento del contesto operativo.

Le attività sono di natura assistenziale e tecnica. Attività

Attività assistenziali su indicazione/pianificazione infermieristica

Effettua o supporta l'assistito nell'igiene parziale: cavo orale, viso, mani, piedi, area genito-perineale. Effettua bagno a letto completo.

Provvede o supporta l'assistito nella cura dell’aspetto esteriore.

Utilizza ausili per eliminazione: condom, pappagallo, padella, sedia comoda.

Applica su prescrizione dell’infermiere protocolli per la gestione dell'incontinenza urinaria. Applica su prescrizione dell’infermiere protocolli per la prevenzione e trattamento della stipsi: Sostituisce, su prescrizione dell’infermiere, dispositivi di raccolta degli escreti da drenaggi e sonde.

Effettua l'igiene e sostituisce dispositivi di raccolta degli escreti di entero e urostomie come prescritto/indicato dall’infermiere. Aiuta o supporta l'assistito nell'assunzione degli alimenti per via orale.

Aiuta e/o supporta l’assistito, nell’assunzione della terapia orale e/o topica prescritta dal medico a domicilio o in struttura protetta paragonabile alla residenza dell’assistito. Altre attività terapeutiche di aiuto e supporto all’assistito finalizzate all’autocura con “dispositivi preimpostati/automatizzati” vengono svolte su specifica, formale e personalizzata indicazione dell’infermiere/ostetrica.

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7 Aiuta/fa assumere all'/l’assistito le posizioni di: Fowler/Semi-Fowler, supina, laterale, Trendelemburg/anti-Trendelemburg.

Supporta la persona assistita nella deambulazione, con e senza ausili.

Effettua/supporta l'assistito in condizioni cliniche stabili nei trasferimenti intraospedalieri.

Assiste/trasferisce/supporta, anche con sollevatore e/o altri ausili, l'assistito nei trasferimenti: letto-sedia-poltrona, letto-barella.

Supporta la persona assistita nell'attuazione di comportamenti di prevenzione/promozione della salute definiti dai professionisti sanitari di riferimento (infermiere, ostetrica, fisioterapista, assistente sociale, educatore).

Prepara unità persona: rifacimento letto/culla, vuoto e occupato, in rapporto alle caratteristiche del caso clinico coinvolgendo l’assistito quando possibile.

Attua/supporta la persona assistita nell'effettuare acquisti di beni necessari alla vita quotidiana.

Supporta la persona assistita nell'attuazione di trattamenti di autocura prescritti dai professionisti sanitari di riferimento in relazione al contesto di cura/vita della persona assistita (MMG, infermiere, ostetrica, fisioterapista).

Attua/supporta la persona assistita, nell’aver cura degli oggetti personali e di altri oggetti di uso quotidiano del domicilio o struttura di cura, se funzionali alla cura-riabilitazione.

Supporta/aiuta la persona assistita nell'attuazione di relazioni inter-personali adeguate su indicazione/prescrizione dei professionisti sanitari e sociali (infermiere, ostetrica, fisioterapista, educatore, assistente sociale).

Favorisce il comfort ambientale: luce, rumore, microclima. Cura la preparazione della salma (secondo specifici protocolli).

Partecipa alla realizzazione dei contenuti del piano assistenziale definito dall’operatore sanitario responsabile dell’assistenza (infermiere, ostetrica, fisioterapista, educatore, assistente sociale).

Fornisce informazioni di contesto, relativamente alle proprie attività, all'assistito e famigliari.

Interagisce con l’assistito/familiare utilizzando uno stile comunicativo adeguato alle loro capacità anche con l'ausilio di strumenti. Supporta la persona assistita nel disbrigo di pratiche burocratiche.

Supporta la persona assistita nel mantenere i rapporti parentali e amicali e i ritmi di vita-lavoro-scuola-altre attività. Aiuta la persona assistita a partecipare ad attività ricreative finalizzate al mantenimento/sviluppo dell'integrazione sociale. Aiuta la persona assistita a partecipare/mantenere pratiche religiose e spirituali.

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8 Supporta la persona assistita nell'accesso a servizi, uffici, strutture di cura.

Attività tecniche su indicazione/pianificazione infermieristica

Predispone ausili, attrezzature e apparecchi elettromedicali per indagini e attività di assistenza e cura. Utilizza su prescrizione dell’infermiere/ostetrica apparecchi elettromedicali (es. saturimetro, glucometro). Effettua ECG su indicazione/prescrizione dell’infermiere/ostetrica con apparecchiature automatizzate. Raccoglie campioni di secreti/escreti su indicazione/prescrizione dell’infermiere/ostetrica.

Vigila per identificare segni di alterazione delle funzioni vitali e comunicarli al professionista sanitario di riferimento (infermiere, ostetrica, fisioterapista).

Rileva e registra/comunica le uscite: diuresi, drenaggi su indicazione/prescrizione dell’infermiere/ostetrica.

Misura e registra/comunica i segni vitali: frequenza cardiaca, pressione arteriosa, temperatura corporea, SaO2 con sensore cutaneo mediante apparecchiature automatizzate, respirazione, su indicazione/prescrizione dell’infermiere/ostetrica.

Rileva e registra/comunica dati relativi ai bisogni assistenziali anche con l'applicazione di scale di valutazione, secondo le prescrizioni/indicazioni del professionista sanitario di riferimento (infermiere, ostetrica, fisioterapista).

Applica, su prescrizione dell’infermiere (ostetrica), protocolli per le medicazioni semplici di ferite e lesioni cutanee e l’effettuazione di bendaggi. Applica, su prescrizione dei professionisti sanitari di riferimento (infermiere, ostetrica), protocolli per la preparazione all'intervento chirurgico. Attua, su prescrizione/indicazione dell’infermiere (ostetrica), protocolli per la prevenzione di: cadute, lesioni, infezioni.

Applica, su prescrizione/indicazione dell’infermiere (ostetrica), protocolli per la prevenzione della sindrome da allettamento. Applica manovre di primo soccorso (BLSD).

Registra/comunica dati e osservazioni relative alle attività svolte anche considerando la soddisfazione espressa dalla persona assistita. Applica procedure per la conservazione dei materiali, dispositivi e medicinali.

Applica procedure per il corretto smaltimento dei rifiuti a rischio sanitario, biologico e non.

Applica precauzioni standard e precauzioni basate sulla via di trasmissione: aerea, droplet e contatto: igiene delle mani, utilizzo DPI, smaltimento rifiuti, isolamenti e isolamento funzionale, precauzioni trasferimento pazienti.

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La formazione

Organizzazione didattica

Il corso di formazione ha una durata non inferiore a 12 mesi. Il corso è strutturato in 2 moduli didattici:

- un modulo di base;

- un modulo professionalizzante.

Il modulo di base ha durata di almeno 750 ore di cui: 400 ore di teoria

50 ore di esercitazioni/laboratori 300 ore di tirocinio.

Il modulo professionalizzante ha durata di almeno 850 ore di cui: 450 ore di teoria

50 ore di esercitazioni/laboratori 350 ore di tirocinio.

Nell’ambito delle ore di teoria devono essere previste fino a 20 ore di attività didattica, effettuata anche in forma seminariale, dedicate a tematiche rilevanti ed emergenti, coerenti con gli obiettivi del piano sanitario nazionale/regionale e definite dagli enti formatori in accordo con le aziende del servizio sanitario.

In fase di programmazione didattica da parte degli enti formativi, non è modificabile il monte ore minimo di insegnamento e di tirocinio definito dalle Regioni e dalle Province autonome in applicazione del presente Accordo.

Aree disciplinari e docenza

I moduli teorici sono articolati nelle seguenti aree disciplinari: area socio-culturale, legislativa e organizzativa

area assistenziale

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10 Materie di insegnamento

Area socio-culturale, legislativa e organizzativa

Elementi di legislazione nazionale e regionale a contenuto socio-assistenziale e previdenziale. Elementi di legislazione sanitaria e organizzazione dei servizi (normativa specifica Oss). Elementi di etica e di deontologia professionale.

Elementi di diritto del lavoro. Area assistenziale

Elementi di anatomia e fisiologia. Elementi di fisiopatologia.

Elementi di primo soccorso, BLSD. Elementi di assistenza alla persona. Elementi di farmacologia di base.

Le scale di valutazione della persona in ambito assistenziale.

Interventi assistenziali rivolti alla persona in rapporto a particolari situazioni di vita e tipologia di utenza. Protocolli, procedure per la gestione/prevenzione del rischio, del paziente in particolari situazioni/condizioni. I bisogni della persona (cultura, religione, tradizione, stili di vita ecc).

Area igienico-sanitaria ed area tecnico-operativa: Elementi di igiene. 


Disposizioni generali in materia di protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori.
 Tecniche di igiene dell’ambiente e comfort alberghiero. 


Metodologia del lavoro sociale e sanitario. Assistenza sociale.

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11 Area relazionale

Elementi di psicologia e sociologia.

Aspetti psico-relazionali ed interventi assistenziali in rapporto alle specificità dell’utenza (cultura, religione, tradizione, stili di vita ecc)

.

Metodologia didattica

Le metodologie didattiche devono favorire l’apprendimento mediante approccio interattivo.

La metodologia di Formazione a Distanza (FAD) può essere utilizzata in misura massima del 10% del monte ore teorico con riferimento esclusivo alle materie di insegnamento il cui contenuto afferisce a conoscenze di carattere teorico-generale (Disposizioni generali in materia di protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori, attività didattica dedicata a tematiche rilevanti ed emergenti, coerenti con gli obiettivi del piano sanitario nazionale/regionale).

Tirocinio

Il percorso formativo prevede un tirocinio guidato finalizzato all’apprendimento delle attività descritte nell’allegato 2 con coinvolgimento diretto dei tirocinanti nelle attività di aiuto e supporto alle persone assistite.

Il tirocinio deve essere espletato nelle strutture e servizi – in cui è previsto l’impiego di OSS – appartenenti alle aziende ed enti del SSR, e al privato sanitario o socio-sanitario accreditato.

L’organizzazione del percorso di tirocinio deve garantire l’acquisizione delle competenze previste in ciascuno degli ambiti sanitario, assistenziale, socio-sanitario e sociale definiti nel profilo. In particolare per l’ambito sanitario, almeno 200 ore di tirocinio previste nel modulo di base devono essere effettuate in area medica e chirurgica.

La programmazione e supervisione dei tirocini è affidata ad un tutor il quale deve essere un’infermerie per l’ambito sanitario e un professionista dell’ambito socio sanitario per la restante parte dell’esperienza di tirocinio con esperienza professionale di almeno 3 anni in ambito sanitario, socio-sanitario o sociale.

Il tirocinio avviene con la supervisione di operatori qualificati e competenti – nelle attività che devono essere apprese – (infermiere, OSS, educatore ecc) che svolgono la funzione di guida di tirocinio.

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12 Direzione del corso

Direttore dei corsi deve essere un infermiere con esperienza professionale di almeno 3 anni e in possesso della Laurea Magistrale. Il Direttore dei corsi assicura la realizzazione delle attività didattiche e l’integrazione tra la formazione teorica e il tirocinio.

Docenza

La disciplina oggetto della docenza deve essere coerente con l’attività professionale svolta. Il requisito minimo per l’affidamento della docenza è:

Esercizio professionale in ambito sanitario, socio-sanitario, sociale o formativo, di almeno 3 anni, oppure laurea triennale e/o titolo equipollente/equivalente ed esercizio professionale in ambito sanitario, socio-sanitario, sociale o formativo, di almeno 3 anni (infermiere, OSS, educatore ecc). Quanto disposto vale per tutti gli insegnamenti ad esclusione di informatica e inglese.

L’affidamento della docenza avviene attraverso specifico bando e valutazione dei Curricula vitae e professionale.

Esame finale e rilascio dell'attestato Frequenza

La frequenza ai corsi è obbligatoria e non può essere ammesso all’esame di qualifica lo studente che abbia superato il tetto massimo di assenze indicato dalla Regione o Provincia autonoma, e comunque non superiore al 10% delle ore complessive.

In caso di assenza dello studente superiore al 10% delle ore complessive, si considera interrotto il percorso formativo con salvezza di 3 anni di quanto già maturato.

Consiglio di corso

Il consiglio di corso è costituito dai docenti, dal tutor ed è presieduto dal direttore del corso.

Il consiglio di corso espleta tutte le funzioni necessarie a garantire l’apprendimento delle competenze attese per il profilo. Valuta periodicamente e al termine del percorso formativo il livello di acquisizione delle conoscenze e competenze per ciascun studente determinandone l’ammissione all’esame di qualifica.

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13 Sono ammessi all’esame di qualifica gli studenti che al termine del percorso formativo abbiano riportato valutazioni positive in tutte le materie

di insegnamento e nel tirocinio.

Gli ammessi all’esame di qualifica sono sottoposti a una prova teorica, scritta e orale, e a una prova pratica.

Commissione d’esame

La commissione d'esame è composta come segue:

Un rappresentante della Regione o Provincia Autonoma esperto della materia con funzione di Presidente della commissione; Un esperto infermiere;

Un esperto dell’area sociale;

esterni all’organizzazione del corso e designati dalla Regione o Provincia autonoma; Il direttore del corso;

Un docente del corso;

Un OSS/infermiere (/ostetrica/educatore/fisioterapista/educatore/assistente sociale) guida di tirocinio. Ulteriori componenti possono essere individuati dalla Regione e Provincia autonoma.

Attestato di qualifica

Allo studente che supera le prove, è rilasciato dalle Regioni e dalle Province autonome un attestato di qualifica valido su tutto il territorio nazionale, sulla base del modello ………, che forma parte integrante del presente accordo.

Disapplicazione

Gli accordi del 2001 e del 2003 relativi ai profili di OSS e OSSS e le normative/delibere regionali relative a altri percorsi (OSA, ADEST, OTA ecc) sono disapplicati.

Le Regioni e le PA concludono i corsi di OSS e OSSS precedentemente autorizzati alla data di entrata in vigore del presente accordo, fermo restando che dalla data di entrata in vigore del presente accordo devono essere avviati i corsi per OSS (nuovo percorso).

I percorsi di riqualifica attivi (OTA; OSA; ADB, ADEST ecc) devono essere conclusi entro un anno dall’entrata in vigore del presente accordo. Ai fini dell’accesso all’esercizio professionale l’unico titolo riconosciuto è quello acquisito attraverso questo percorso formativo.

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14 Norme di raccordo

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