Il Laboratorio nelle Patologie Il Laboratorio nelle Patologie
Epatiche
Epatiche
Il fegato è il più grande organo corporeo (1-1,5 kg) 1,5-2,5% della massa magra ma non è facilmente esplorabile con la semeiotica fisica per collocazione
anatomica e struttura parenchimale
Il fegato, situato nell'addome
superiore al di sotto del diaframma, e svolge molte funzioni essenziali.
Vi si distinguono due parti, una più grande dell'altra: il lobo destro e il lobo sinistro. Ogni lobo, unità
anatomica, a sua volta si divide in lobuli.
Cellule:
cellule parenchimali = epatociti cellule non parenchimali =
cellule endoteliali
cellule del sistema reticolo- endoteliale o cellule di Kupffer cellule stellate o cellule di Ito cellule dei dotti
Irrorato da:
Arteria epatica : ossigeno metaboliti prodotti
Vena porta: nutrienti assorbiti dall’intestino
Ruolo fondamentale nell’omeostasi
metabolica: 1550 ml/min di sangue (28%
gittata cardiaca).
Nel tempo di 2’, tutto il sangue circolante scorre attraverso il fegato e vi subisce reazioni chimiche che ne variano la composizione.
Ruolo centrale metabolismo glucidico, lipidico,proteico
Metabolismo bilirubina e produzione bile
Detossificazione di composti endogeni (bilirubina, ormoni) ed esogeni (farmaci)
Sintesi di proteine del plasma (trasporto)
Sintesi di tutti i fattori della coagulazione (tranneVIII-vWF): vit K dipendenti (2°, 7°, 9°, 10°)
Deposito di glicogeno, vit. B12, vit. A,D,E,K
Funzioni degli epatociti:
Carboidrati - principale deposito di glicogeno Lipidi - captano e degradano i chilomicroni, -sintetizzano VLDL
-producono la bile (produzione e escrezione di colesterolo)
- sede della β-ossidazione degli acidi grassi Proteine - catabolizzano le proteine
-sintetizzano a.a. non essenziali e le proteine plasmatiche
-accumulano ferro e vitamine A, D e B12
Nei lobuli decorrono i capillari biliari che danno vita ai dotti biliari che si fondono in un unico dotto epatico, che con il
condotto cistico proveniente dalla
colecisti, costituisce il coledoco che porta la bile al duodeno
I test di chimica clinica che misurano I test di chimica clinica che misurano
alterazioni nel plasma o nel siero indicative di alterazioni nel plasma o nel siero indicative di
possibili alterazioni epatiche vanno sotto il possibili alterazioni epatiche vanno sotto il
nome
nome Test di Funzionalità Epatica
I test di chimica clinica che misurano I test di chimica clinica che misurano
alterazioni nel plasma o nel siero indicative di alterazioni nel plasma o nel siero indicative di
possibile colestasi o danno cellulare vanno possibile colestasi o danno cellulare vanno
sotto il nome
sotto il nome Indicatori di Danno Epatocellulare o di Colestasi
Aumento degli enzimi nel plasma Aumento degli enzimi nel plasma
1.1. necrosi o danno necrosi o danno cellulare
cellulare citolisi citolisi fuoriuscita enzimi
fuoriuscita enzimi
Fattori tossiciFattori tossici
Ischemia Ischemia
2.2. > turnover cellulare> turnover cellulare
AccrescimentoAccrescimento
Rigenerazione cellulareRigenerazione cellulare
NeoplasieNeoplasie
3.3. induzione enzimaticainduzione enzimatica
4.4. ostruzione dei dotti ostruzione dei dotti escretori
escretori enzimi enzimi presenti nelle
presenti nelle
secrezioni esocrine si secrezioni esocrine si
trovano nel plasma trovano nel plasma
Enzimi di interesse diagnostico per patologie epatocellulari
Enzima Valori di riferimento Significato diagnostico
AST (GOT) 5-35 U/L Anche in muscolo/cuore
Aumenta in cirrosi, alcolismo, danno epatico cronico in malattie da accumulo
ALT (GPT) 5-35 U/L + specifica per danno epatico acuto (aumenta anche di 100 volte!) screening epatite
AST/ALT ≈ 1 <1 epatite acuta 3-4 cirrosi (alcolica!) γGT
trasporto aa.
Polo biliare
5-30 U/L Epatopatie biliari ostruttive; neoplasie epatiche prim. o metast.
Aumenta in parallelo con ALP Screening alcolismo (con MCV) ALP
fosfatasi alcalina
30-90 U/L Epatopatie biliari ostruttive (aumenta fino a 10 volte); accrescimento, fratture ossee,
osteosarcoma, metastasi ossee
LOCALIZZAZIONE DI AST E ALT NEI VARI ORGANI
SEDE LOCALIZZAZIONE
CELLULARE
AST (GOT) CUORE
FEGATO MUSCOLO RENE
CERVELLO PANCREAS
ERITROCITI E LEUCOCITI POLMONE MILZA
CITOPLASMA MITOCONDRIO
ALT (GPT) FEGATO
CITOPLASMA FEGATO
CITOPLASMA
Le proteine del sangue Le proteine del sangue
V.N.: 65-80 g/l V.N.: 65-80 g/l
Origine: epatica, tessuto linfoide Origine: epatica, tessuto linfoide
Alb 1 2 β1 β2
Nelle patologie epatiche è Nelle patologie epatiche è
caratteristica:
caratteristica:
Riduzione dell’Albumina Riduzione dell’Albumina
Aumento mono o policlonale delle Aumento mono o policlonale delle γγ-globuline-globuline (specie nelle epatiti (specie nelle epatiti
auto-immuni croniche e nelle auto-immuni croniche e nelle
cirrosi alcoliche) cirrosi alcoliche)
Diminuzione in alpha-1 globuline Diminuzione in alpha-1 globuline (carenza in alpha-1 antitripsina) (carenza in alpha-1 antitripsina)
Aumento in alpha2-globuline Aumento in alpha2-globuline (prolungata colestasi)
(prolungata colestasi)
Elettroforesi delle Sieroproteine Elettroforesi delle Sieroproteine
Alb 1 2 β1β2
Sintesi di proteine epatiche Sintesi di proteine epatiche
Albumina Albumina (emivita ca. 20 gg.) (emivita ca. 20 gg.)
Gammaglobuline Gammaglobuline
policlonale > cirrosi, epatiti croniche attivepoliclonale > cirrosi, epatiti croniche attive
IgG > epatite autoimmuneIgG > epatite autoimmune
IgM > cirrosi biliare primitivaIgM > cirrosi biliare primitiva
IgA > epatopatia alcoolicaIgA > epatopatia alcoolica
Fattori della coagulazioneFattori della coagulazione
protrombinaprotrombina
fibrinogenofibrinogeno
Numerose proteine sono enzimi Numerose proteine sono enzimi Enzimi: catalizzatori biologici
Enzimi: catalizzatori biologici aumentano la aumentano la velocità di una reazione senza essere consumati velocità di una reazione senza essere consumati
Cinetica Enzimatica:
Cinetica Enzimatica:
E + S ES EP E + P
Enzimi: specificità di substrato
Enzimi: specificità di substrato
Liberi nelle cellule di Liberi nelle cellule di diversi tessuti ed
diversi tessuti ed organi
organi
Confinati in particolari Confinati in particolari strutture all’interno
strutture all’interno delle cellule stesse delle cellule stesse
In tessuto od organo In tessuto od organo specifico
specifico enzimi enzimi organo specifici
organo specifici
Localizzazione Enzimatica Localizzazione Enzimatica
Lattico deidrogenasi (LDH) Lattico deidrogenasi (LDH)
(120-240 U\L)(120-240 U\L)
Presente nella maggior parte dei tessuti e in concentrazione Presente nella maggior parte dei tessuti e in concentrazione più elevata nel cuore,
più elevata nel cuore, fegatofegato, muscolo scheletrico, rene, , muscolo scheletrico, rene, eritrociti.
eritrociti.
Diversi isoenzimi:Diversi isoenzimi:
M4 (LDH5) M4 (LDH5) muscoli e fegato muscoli e fegato
H4 (LDH1) H4 (LDH1) cuore cuore
H3M1 (LDH2)H3M1 (LDH2) eritrociti (concentrazione 150-200 volte più alta eritrociti (concentrazione 150-200 volte più alta rispetto al plasma
rispetto al plasma emolisi emolisi
Valori elevati:Valori elevati:
IMA IMA (infarto miocardio)(infarto miocardio)
anemie emolitiche, anemia perniciosa; anemie emolitiche, anemia perniciosa;
leucemie; leucemie;
malattie muscolari (es. distrofia muscolare);malattie muscolari (es. distrofia muscolare);
malattie epatichemalattie epatiche
Catalizza la trasformazione dell'acido piruvico in acido lattico.
Catalizza la trasformazione dell'acido piruvico in acido lattico.
Lattico deidrogenasi (LDH) Lattico deidrogenasi (LDH)
■ = H heart
● = M muscle
Fosfatasi alcalina ed acida Fosfatasi alcalina ed acida
Fosfatasi alcalina (ALP)Fosfatasi alcalina (ALP)
Prodotta da:Prodotta da:
• tessuto osseotessuto osseo
• fegatofegato e intestino e intestino
VNVN
• Bambini Bambini 100-600 mU/L100-600 mU/L
• Adulti Adulti 75\220 mU\L75\220 mU\L
Fosfatasi Acida Fosfatasi Acida
Prodotta da:Prodotta da:
• ProstataProstata
• FegatoFegato
• MilzaMilza
VN VN
• Uomo 2.5\12 U\LUomo 2.5\12 U\L
• Donna 0.3\9.5 U\LDonna 0.3\9.5 U\L
Fosfatasi Alcalina (ALP)
• Sono metallo-enzimi ubiquitari che liberano fosfato inorganico da
ortofosfati organici presenti nei tessuti (fegato, osso, intestino e placenta).
Aumentano:
• in corso di epatopatie di svariata natura quindi non specifiche.
• colestasi intra ed extra epatica
• tumori epatici primitivi o metastatici
Se associato all’aumento della -GT, l’aumento indica al 90% che l’origine è epatico/biliare.
Si possono distinguere, mediante elettroforesi, le diverse isoforme fra cui la componente epatica da quella ossea
I diversi tessuti producono forme diverse di fosfatasi alcalina, che sono definite isoenzimi.
I valori normali dei singoli isoenzimi variano con l’età, il sesso, lo stato ormonale (gravidanza, menopausa, pubertà) e con il trattamento farmacologico.
Nel bambino, l’attività AP totale è aumentata a causa del predominante isoenzima osseo.
Gli isoenzimi intestinali sono assenti in circa il 60% dei soggetti normali; se presenti non superano il 14%.
Gammaglutamiltranspeptidasi (-GT o GGT)
E’ una glicoproteina di membrana ubiquitaria (reni, pancreas, fegato,
intestino e prostata) che catalizza il trasferimento dei gruppi -glutaminici da peptidi (glutatione) ad altri peptidi o Aa.
Aumenta:
• ostruzioni biliari
• tumori epatici primitivi o secondari
• epatite virale acuta e cronica
• alcolisti
• pancreatite acuta
• infarto miocardio
• farmaci come Fenitoina (Dilantin), Fenobarbital, etc.(Dilantin), Fenobarbital, etc.
Se associato all’aumento dell’ALP, l’aumento indica al 90% che l’origine è epatico/biliare.
Transaminasi Transaminasi
Sono usate come indice di danno epatocellulare Sono usate come indice di danno epatocellulare
Aspartato aminotransferasi AST (sGOT)
Aspartato aminotransferasi AST (sGOT) (8-20 u\l)(8-20 u\l)
E’ contenuta sia nel citosol che nei mitocondri del fegatoE’ contenuta sia nel citosol che nei mitocondri del fegato, del muscolo cardiaco , del muscolo cardiaco e scheletrico, del rene, del pancreas e degli eritrociti;
e scheletrico, del rene, del pancreas e degli eritrociti; particolarmente particolarmente concentrato in cellule epatiche
concentrato in cellule epatiche e nel tessuto muscolare. e nel tessuto muscolare.
Localizzato nei mitocondri Localizzato nei mitocondri
rilascio più lento nel sanguerilascio più lento nel sangue
danno più gravedanno più grave
Falsi positivi:Falsi positivi:
EmolisiEmolisi
Lipemia altaLipemia alta
Più sensibile ma meno specifica: > in infarto, embolia polmonare e malattie del Più sensibile ma meno specifica: > in infarto, embolia polmonare e malattie del muscolo
muscolo
Catalizza la reazione reversibile:Catalizza la reazione reversibile:
L-aspartato +
L-aspartato + αα-chetoglutarato -chetoglutarato L-glutammato + ossalacetato L-glutammato + ossalacetato
Alanina aminotransferasi ALT (sGPT)
Alanina aminotransferasi ALT (sGPT) (10-25 u\l):(10-25 u\l):
è contenuta soprattutto è contenuta soprattutto nel citosol del fegato, specifica di danno epatico.nel citosol del fegato, specifica di danno epatico.
Più specifica ma meno sensibile (> in patologie non-epatiche)Più specifica ma meno sensibile (> in patologie non-epatiche)
ALT > prima che appaia l’ittero (oltre 100 volte i livelli normali) e cala con ALT > prima che appaia l’ittero (oltre 100 volte i livelli normali) e cala con la concentrazione plasmatica della bilirubina se la patologia si risolve.
la concentrazione plasmatica della bilirubina se la patologia si risolve.
In patologie ostruttive (colestatiche), In patologie ostruttive (colestatiche), ALT non aumenta perché il danno ALT non aumenta perché il danno agli epatociti è minimo.
agli epatociti è minimo.
Farmaci (barbiturici, il fenobarbital, i glucocorticoidi, l’acetaminofene, il Farmaci (barbiturici, il fenobarbital, i glucocorticoidi, l’acetaminofene, il tiacetarsamide ed altri)
tiacetarsamide ed altri) innalzamento dell’ALT. innalzamento dell’ALT.
catalizza la reazione reversibile:catalizza la reazione reversibile:
L-alanina + alfa-chetoglutarato
L-alanina + alfa-chetoglutarato L-glutammato + piruvato L-glutammato + piruvato
Ferritina Ferritina
Aumenta aspecificatamente nel danno epatocellulare.
Aumenta aspecificatamente nel danno epatocellulare.
Elettrochemiluminescenza.
Elettrochemiluminescenza.
Valori elevati suggeriscono Emocromatosi (non molto specifica).
Valori elevati suggeriscono Emocromatosi (non molto specifica).
In questo caso > anche la saturazione del Fe (Fe serico/TIBC).
In questo caso > anche la saturazione del Fe (Fe serico/TIBC).
Acidi e Sali Biliari, BS Acidi e Sali Biliari, BS
Derivano dal catabolismo del colesterolo, sono Derivano dal catabolismo del colesterolo, sono prodotti dal fegatoprodotti dal fegato ed escreti ed escreti nella bile. > indice di danno epatico.
nella bile. > indice di danno epatico.
Il test di escrezione di Bromosulftaleina, insieme al metabolismo dei Sali Il test di escrezione di Bromosulftaleina, insieme al metabolismo dei Sali Biliari, sono utili se si sospetta patologia renale senza ittero.
Biliari, sono utili se si sospetta patologia renale senza ittero.
Ammonio e Urea (blood urea nitrogen BUN) Ammonio e Urea (blood urea nitrogen BUN) Sono importanti nella diagnosi delle gravi affezioni epatiche.Sono importanti nella diagnosi delle gravi affezioni epatiche.
Ridotta capacità del fegato (cirrosi) a sintetizzare urea da ioni ammonio. Ridotta capacità del fegato (cirrosi) a sintetizzare urea da ioni ammonio.
Dosaggio: ioni ammonio trasformati in ambiente alcalino, in gas che Dosaggio: ioni ammonio trasformati in ambiente alcalino, in gas che
reagisce con colorante (verde di bromocresolo) e determinato al colorimetro.reagisce con colorante (verde di bromocresolo) e determinato al colorimetro.
Colinesterasi
Prodotta dal fegato, idrolizza esteri della colina
Diminuisce per grave deterioramento della funzione epatica.
Transferrina Transferrina
proteina di trasporto del Fe.proteina di trasporto del Fe.
Saturazione > 60% indice di Emocromatosi Saturazione > 60% indice di Emocromatosi
Tempo di Protrombina (TP)
E’ il tempo in cui coagula un campione di sangue contenente citrato, cui è stata aggiunta Tromboplastina.
E’ sensibile alla diminuzione dei fattori II, VII, X, V.
Si esprime in INR (rapporto internazionale normalizzato):
(TP paziente/ TP controllo) x ISI (indice specifico internazionale delle diverse tromboplastine commerciali).
Il TP aumenta :
- malattie epatiche
- terapie anticoagulanti - ipovitaminosi K
Esami Speciali
Anticorpi circolanti (organo non-specifici):
Anticorpi circolanti (organo non-specifici):
• Anticorpi Anti Nucleo (ANA): epatiti autoimmuniAnticorpi Anti Nucleo (ANA): epatiti autoimmuni
• Anticorpi Anti Muscolo liscio (Smooth muscle antibody:SMA)Anticorpi Smooth muscle antibody:SMA) un titolo alto (>1:160) degli ANA e SMA aiuta a caratterizzare le un titolo alto (>1:160) degli ANA e SMA aiuta a caratterizzare le forme di epatite cronica autoimmune (Type I) forme di epatite cronica autoimmune (Type I)
• Anticorpi Anti-Mitocondriali (AMA) Anticorpi Anti-Mitocondriali (AMA)
un titolo alto (>1:160) degli AMA caratterizza la cirrosi biliare primaria un titolo alto (>1:160) degli AMA caratterizza la cirrosi biliare primaria
• Anticorpi microsomiali anti-fegato (liver) anti-rene (kidney) (anti-Anticorpi liver) anti-rene (kidney) (anti-
LKM1) la presenza di anti-LKM1 LKM1) la presenza di anti-LKM1 positivi caratterizza le forme di epatite le forme di epatite cronica autoimmune cronica autoimmune di Tipo II
Altri Tests Altri Tests
Ceruloplasmina Ceruloplasmina
proteina legante rame. Dosaggio nefelometricoproteina legante rame. Dosaggio nefelometrico
marcatamente diminuita nel morbo di Wilson.marcatamente diminuita nel morbo di Wilson.
Alpha-1-antitrypsina (AAT) Alpha-1-antitrypsina (AAT)
proteina specifica, la cui carenza attiva meccanismi di auto-proteina specifica, la cui carenza attiva meccanismi di auto- distruzione tissutale.
distruzione tissutale.
deficit genetico di AAT (in omozigosi) degenera in cirrosi (trapianto) o deficit genetico di AAT (in omozigosi) degenera in cirrosi (trapianto) o enfisema polmonare.
enfisema polmonare.
Antigene carcinoembrionario (CEA) Antigene carcinoembrionario (CEA)
E’ un complesso di glicoproteine con elementi immunologici simili.
E’ un complesso di glicoproteine con elementi immunologici simili.
Valori elevati si possono avere in corso di epatite e cirrosi epatica.
Valori elevati si possono avere in corso di epatite e cirrosi epatica.
Alpha-fetoproteina Alpha-fetoproteina
valori elevati si riscontrano nei carcinomi epatocellulari. valori elevati si riscontrano nei carcinomi epatocellulari.
in gravidanza è fisiologico >in gravidanza è fisiologico >
Markers di neoplasia Markers di neoplasia
Alfa-Fetoproteina > Alfa-Fetoproteina >
epatocarcinoma primitivo epatocarcinoma primitivo
Bilirubina serica Bilirubina serica
• Prodotto del catabolismo dell’eme, morte fisiologica dei globuli Prodotto del catabolismo dell’eme, rossi
• La maggior parte di essa si lega all’albumina (trasporto)
• albumina-bilirubina passa liberamente dal plasma ai liquidi interstiziali, non e’ in grado di penetrare nelle cellule.
• Bilirubinemia non coniugataBilirubinemia non coniugata: : indiretta è legata all’albumina, è indiretta quella pre-epatica
• Bilirubinemia coniugataBilirubinemia coniugata: : diretta (mono e diglucuronide) è quella diretta epatica, è escreta con le urine
Bilirubina indirettaBilirubina indiretta = = Bil TotaleBil Totale – – Bil DirettaBil Diretta. .
Iperbilirubinemia non coniugata Iperbilirubinemia non coniugata Iperbilirubinemia ConiugataIperbilirubinemia Coniugata
Ittero neonatale Dubin-Johnson syndrome Ittero neonatale Dubin-Johnson syndrome Ittero emolitico Rotor syndrome
Ittero emolitico Rotor syndrome
Gilbert's syndrome Colestasi benigna ricorrente Gilbert's syndrome Colestasi benigna ricorrente Crigler-Najjar syndrome
Crigler-Najjar syndrome Farmaci (contraccettivi, isoniazide)Farmaci (contraccettivi, isoniazide)
Iperbilirubina totale può indicare:
• ittero in atto per eccessiva distruzione di globuli rossi
• epatite acuta
• epatite alcolica
• epatite cronica
• cirrosi
• ostruzione delle vie biliari, dovuta a calcoli della colecisti
• colecistiti
• cirrosi biliare
• altro.
La presenza di elevati valori di bilirubina totale, indica sicuramente che c'è un'ostruzione delle vie biliari.
Per capire a che cosa è dovuta si deve procedere a ulteriori analisi dei pigmenti biliari presenti nelle urine.
Se la bilirubina supera i livelli di 2,5 mg per 100 ml compare una colorazione gialla delle sclere e poi della cute (ittero).
La concentrazione plasmatica normale della
La concentrazione plasmatica normale della bilirubina totalebilirubina totale è <20 è <20 μmol/L μmol/L
((1 mg/ml = 17μM/l: normal range: < 1mg/dl / < 17μmol/l1 mg/ml = 17μM/l: normal range: < 1mg/dl / < 17μmol/l ), ),da 5 a 10 da 5 a 10 μμmol/L è la specie coniugata. mol/L è la specie coniugata.
In una patologia emolitica, il livello plasmatico della
In una patologia emolitica, il livello plasmatico della bilirubina totalebilirubina totale raramente supera 100
raramente supera 100 μμmol/L, mentre in una patologia epatobiliare i mol/L, mentre in una patologia epatobiliare i livelli sono > 1000
livelli sono > 1000 μμmol/L. mol/L.
Bilirubina urinaria Bilirubina urinaria
La bilirubina coniugata è solubile in acqua e si ritrova nelle urine se i La bilirubina coniugata è solubile in acqua e si ritrova nelle urine se i livelli plasmatici sono aumentati. Tests per bilirubina urinaria saranno livelli plasmatici sono aumentati. Tests per bilirubina urinaria saranno perciò positivi sia in presenza di ittero epatocellulare che ostruttivo.
perciò positivi sia in presenza di ittero epatocellulare che ostruttivo.
Spesso i livelli di bilirubina urinaria aumentano prima che l’ittero diventi Spesso i livelli di bilirubina urinaria aumentano prima che l’ittero diventi
clinicamente evidenti (i.e. con bilirubina plasmatica di circa 40
clinicamente evidenti (i.e. con bilirubina plasmatica di circa 40 μμmol/L).mol/L).
Funzione di detossificazione e escrezione Funzione di detossificazione e escrezione
Bilirubina diretta e indiretta > Bilirubina diretta e indiretta > itteroittero
Bilirubinuria (bilirubina coniugata o diretta)Bilirubinuria (bilirubina coniugata o diretta)
>
> urine ipercromiche: urine ipercromiche: l’emissione di urine scure deriva dall’escrezione l’emissione di urine scure deriva dall’escrezione renale di bilirubina coniugata
renale di bilirubina coniugata
> > prurito, bradicardia: prurito, bradicardia: l’eccesso di sali biliari in circolo determina l’eccesso di sali biliari in circolo determina intenso prurito legato a irritazione cutanea
intenso prurito legato a irritazione cutanea
BILIRUBINA
Caratteristiche della bilirubina
colore giallo
poco solubile in acqua
tossica per le cellule
Valori ematici normali
Totale: 0.3 - 1.0 mg / dl
Diretta: 0.0 - 0.4 mg / dl
Indiretta: 0.3 - 1.0 mg / dl
Dosaggio della bilirubina Dosaggio della bilirubina
• Reazione del siero con il reattivo di Ehrlich bilirubina diretta
• Reattivo di Ehrlich + dimetilsulfossido (scinde il complesso bilirubina-
albumina) bilirubina totale
Origine della bilirubina Origine della bilirubina
Emoglobina, mioglobina, citocromi EME (gruppo prostetico)
Degradazione dell'EME
bilirubina
rosso
verde
rosso - giallo
Metabolismo ed escrezione
La bilirubina legata all’albumina
raggiunge per via ematica l’epatocita ed attraversa la membrana cellulare per diffusione ionica facilitata dalla
concentrazione di due proteine (la Y e la Z) che hanno la funzione di ricevitori e trasportatori intra-citoplasmatici.
La coniugazione con una o due
molecole di acido glicuronico avviene all’interno dei microsomi ed e’
catalizzata dall’enzima
glicuroniltranferasi (GT) che trasferisce una o due molecole di acido glicuronico dall’ acido uridindifosfoglicuronico
(UDPGA), alla bilirubina.
Dopo la coniugazione la bilirubina viene escreta nel lume intestinale con la bile, ove viene in parte ridotta dai batteri ad urobilinogeno ed eliminata con le feci ed in parte viene deconiugata dalla beta- glicuronidasi intestinale e, riassorbita, raggiunge il fegato attraverso il sistema portale (circolo entero-epatico).
Origine della bilirubina Origine della bilirubina
Legata dall’albumina fegato
Coniugazione con l'acido glucuronico maggiore idrosolubilità
Bile colecisti intestino
Ridotta ad urobilinogeno e stercobilinogeno (batteri)
eliminati con le feci
circolo enteroepatico
Urobilinogeno urinario Urobilinogeno urinario
• metabolita della bilirubinametabolita della bilirubina
• aumenta nell’ittero da patologia epatocellulareaumenta nell’ittero da patologia epatocellulare
• aumenta in caso di ostruzione biliare parzialeaumenta in caso di ostruzione biliare parziale
• è assente in caso di ostruzione biliare totaleè assente in caso di ostruzione biliare
Non è un test particolarmente utile, ma è usato per Non è un test particolarmente utile, ma è usato per monitorare la progressione della patologia epatica.
monitorare la progressione della patologia epatica.
Per es: in una patologia ostruttiva, l’urobilinogeno Per es: in una patologia ostruttiva, l’urobilinogeno urinario è dapprima assente nelle urine, ma poi
urinario è dapprima assente nelle urine, ma poi
compare. Ciò suggerisce che l’ostruzione era prima compare. Ciò suggerisce che l’ostruzione era prima totale, poi vi è stato un qualche rimedio con
totale, poi vi è stato un qualche rimedio con passaggio di parte della bilirubina all’intestino.
passaggio di parte della bilirubina all’intestino.
Composizione della Bile Composizione della Bile
La bile e' composta principalmente da acqua, colesterolo, sali La bile e' composta principalmente da acqua, colesterolo, sali biliari, fosfatidilcolina (lecitina),
biliari, fosfatidilcolina (lecitina), bilirubina (quasi esclusivamente bilirubina (quasi esclusivamente coniugata
coniugata), proteine ed elettroliti), proteine ed elettroliti
favorisce i meccanismi di digestione ed assorbimento favorisce i meccanismi di digestione ed assorbimento
intestinale di nutrienti, vitamine liposolubili e calcio intestinale di nutrienti, vitamine liposolubili e calcio
((micellizzazione, attivazione enzimi pancreaticimicellizzazione, attivazione enzimi pancreatici))
regola lregola l’eliminazione dall'organismo ed il pool corporeo di: ’eliminazione dall'organismo ed il pool corporeo di:
colesterolo, bilirubina, sali biliari (circolazione entero-epatica) colesterolo, bilirubina, sali biliari (circolazione entero-epatica)
elimina farmaci e cataboliti ormonali il cui accumulo sarebbe elimina farmaci e cataboliti ormonali il cui accumulo sarebbe dannoso
dannoso
azione batteriostaticaazione batteriostatica
COMPOSIZIONE DELLA BILE
acqua 82%
acidi biliari 12%
fosfolipidi 4%
colesterolo non
esterificato 0.7%
componenti minori 1.3%*
* bilirubina coniugata, proteine, elettroliti, muco, eventuali farmaci
Acidi Biliari
Acidi biliari primari (acido colico e chenodesossicholico) vengono prodotti dagli epatociti a partire dal colesterolo e, successivamente, uniti a due aminoacidi, la glicina e la taurina.
Nell'intestino essi vengono ulteriormente modificati dalla flora
batterica, che li scinde in glicina, taurina e acidi biliari, i quali, a loro volta sono in parte trasformati in acidi biliari secondari (acido
desossicolico e litocolico).
A livello del tratto terminale dell'intestino tenue, i sali biliari vengono assorbiti e ritornano al fegato attraverso la vena porta (circolo entero- epatico); nel fegato possono essere ulteriormente elaborati con
sintesi di acidi biliari terziari (acido ursodesossicolico) e/o
nuovamente uniti alla glicina e alla taurina ed eliminati nuovamente nella bile.
Gli acidi biliari sono detergenti e in soluzione acquosa formano degli aggregati chiamati "micelle". La loro funzione è quella di consentire la solubilità nella bile del colesterolo, che di per sé non è solubile in ambiente acquoso; inoltre sono fondamentali per l'assorbimento intestinale dei lipidi o "grassi".
colesterolo
ac. colico ac. chenodesossicolico ac. biliari primari
ac. desossicolico ac. litocolico ac. chetolitocolico ac. biliari secondari
ac. solfolitocolico ac.ursodesossicolico ac. biliari terziari
Metabolismo dei sali biliari
epatociti
intestino
epatociti
DOTTI BILIARI Intraepatici
COLANGIOCITI
DOTTI BILIARI Extraepatici
COLANGIOCITI
CANALICOLO BILIARE
EPATOCITI Cellule coinvolte nella produzione e nella
modificazione della bile
COLECISTI
COLANGIOCITI
Colangiociti=2-5%
del volume epatico
Patologie epatiche ed Patologie epatiche ed approccio di laboratorio approccio di laboratorio
ItteroIttero
ColestasiColestasi
Alterazioni dei test di Alterazioni dei test di funzionalità epatica funzionalità epatica
Insufficienza epaticaInsufficienza epatica
Epatiti virali acuteEpatiti virali acute
Steatosi epatica e Steatosi epatica e epatite alcolica
epatite alcolica
Epatiti cronicheEpatiti croniche
CirrosiCirrosi
Ittero Ittero
Appare a livelli di bilirubina plasmatica >40
Appare a livelli di bilirubina plasmatica >40 μμmol/L (>2-mol/L (>2- 2.5 mg/dl), è la manifestazione clinica più comune 2.5 mg/dl), è la manifestazione clinica più comune
nelle epatopatie; una diagnosi precisa può essere fatta nelle epatopatie; una diagnosi precisa può essere fatta
seguendo il quadro clinico ed i tests di funzionalità seguendo il quadro clinico ed i tests di funzionalità
epatica.
epatica.
Una diagnosi errata può avere serie o addirittura fatali Una diagnosi errata può avere serie o addirittura fatali
conseguenze: i.e. una laparatomia erroneamente conseguenze: i.e. una laparatomia erroneamente
eseguita per ittero in un paziente con epatite virale eseguita per ittero in un paziente con epatite virale
acuta.
acuta.
Altrettanto si può sbagliare valutando solo i tests di Altrettanto si può sbagliare valutando solo i tests di
funzionalità epatica senza considerare il quadro funzionalità epatica senza considerare il quadro
clinico.
clinico.
Ittero Ittero
bilirubina nel circolo ematico diffusione nei tessuti
Cause:
elevata distruzione dei globuli rossi ittero emolitico
Patologie epatiche (ittero epatocellulare)
Diminuito deflusso della bile (ittero da ostruzione)
bilirubina diretta (coniugata all'acido glucuronico) danno epatico o ostacolato deflusso
bilirubina totale danni extraepatici
Ittero fisiologico del neonato
Nel neonato a termine si osserva in circa il 60% dei casi e nel neonato pre-termine nel 100%.
Nel neonato, accumulo di bilirubina per i seguenti motivi:
1. Il fegato del neonato non ha ancora imparato completamente a eliminare la bilirubina con la bile perchè nella vita fetale era la
mamma che, tramite la placenta, eliminava la bilirubina in eccesso.
2. Il neonato produce in proporzione più bilirubina dell'adulto perchè ha più globuli rossi e più emoglobina dell'adulto e la bilirubina è
appunto il prodotto della distruzione dei globuli rossi.
Si presenta in seconda/terza giornata e può durare fino a 8 giorni nei neonati a termine e fino a 14 nei pre-termine.
I neonati con l'ittero neonatale vengono trattati con l'esposizione ad una intensa luce blu (fototerapia che induce, a livello della cute la formazione di fotoisomeri dalla bilirubina maggiormente idrosolubili e rapidamente escreti dal fegato).
La bilirubina è tossica per il sistema nervoso centrale e, nel neonato a termine, può provocare danni permanenti se >20-25 mg/dl.
Epatite
E’ la condizione più frequente tra le patologie del fegato.
Tra le cause d’epatite si distinguono:
• forme infettive (prevalentemente legate ai virus epatitici),
• tossiche (ad esempio da farmaci o tossine),
• autoimmuni
• dismetaboliche, dovute, queste ultime, a disfunzioni del
metabolismo legate all’abuso di alcol, all’obesità e al diabete.
Numerosi sono i virus definiti epatitici (A, B, C, D ed E):
• virus A ed E si manifestano esclusivamente in forma acuta
• virus B, C e D possono persistere, in una percentuale di casi, in forma cronica evolvendosi in cirrosi.
Una malattia asintomatica e silente nella maggioranza dei casi.
Cause di contagio e le modalità di trasmissione.
Nel caso delle epatiti sono differenti le modalità di trasmissione del virus:
1. per i virus A ed E, il contagio avviene in forma oro-fecale tramite alimenti infetti (frutti di mare, verdure, acqua)
2. per le forme con potenziale di cronicizzazione (B, C e D) la principale fonte d’infezione è rappresentata dal contagio parenterale, cioè con contatto tra il sangue di un soggetto infetto ed il sangue di uno non esposto precedentemente al virus.
I numeri della problema
La rilevanza epidemiologica delle malattie di fegato in Italia è:
• circa 1 milione le persone con infezione da virus B
• circa 1 milione e mezzo i soggetti con infezione da virus C.
A questi si associano i soggetti affetti da epatopatia alcolica, le forme autoimmuni e quelle legate a disfunzioni metaboliche, in rapida crescita in relazione all’aumento delle problematiche legate all’obesità.
Epatiti Epatiti
5 tipi principali di epatiti5 tipi principali di epatiti
A ed E A ed E trasmissione oro-fecale trasmissione oro-fecale
B, C, D trasmissione attraverso fluidi corporei:
Rapporti sessuali
Trasfusioni
Uso di droghe
Trapianti
Epatite A Epatite A
RNA virus
Infezione acuta 3-5 settimane di incubazione
90 % degli infetti è asintomatico
Tests anticorpali
IgM infezione recente
IgG infezione pregressa
Possibilità vaccinazione
Gli anticorpi HAAb IgM Gli anticorpi HAAb IgM appaiono molto precocemente ma appaiono molto precocemente ma scompaiono nel giro di poche settimane,
scompaiono nel giro di poche settimane, gli anticorpi HAAb gli anticorpi HAAb IgGIgG restano nel sangue per tutta la vita a testimoniare la restano nel sangue per tutta la vita a testimoniare la
immunità acquisita nei confronti di successive infezioni.
immunità acquisita nei confronti di successive infezioni.
Epatite B Epatite B
DNA virus
Infezione acuta: 1-2 mesi dopo l’infezione
20 % infezione cronica
Tests anticorpali o antigenici:
HBsAb anti antigene di superficie, 1° marker
HBcAb del core è importante distinguere le IgM che
compaiono per prime e che se persistono sono segno infausto, dalle IgG che invece denotano una più bassa contagiosità nel portatore
HBeAb anti-proteina solubile componente interna del nucleocapside
Possibilità di vaccino HBsAb +
HBsAg
HBeAg HBDNA HBcAg HBcAb HBcAb
HBsAb
HBeAb
SIGNIFICATO DEI MARKERS PER L’EPATITE B
Antigeni (Ag) Anticorpi (Ab)
IgM IgG
+ Incubazione o epatite in atto ma anche portatore
cronico sano a seconda delle transaminasi
+ + Incubazione. Alta infettività
+ + + Fase acuta iniziale. Alta infettività
+ + + Infezione recente. Possibile contagiosità
+ + + Portatore cronico. Alta contagiosità
+ + + Portatore cronico. Bassa contagiosità
+ + + Immunità da infezione recente. Convalescenza. Non contagiante
+ + Immunità da infezione lontana. Non contagiante
+ Guarigione completa oppure Immunità da infezione lontanissima o da vaccino o immunizzazione senza infezione
+ + Grave danno epatico. Replicazione negli epatociti..
+ + Grave danno epatico se con transaminasi elevate.
Replicazione negli epatociti.
Epatite C Epatite C
20-40 % dei casi di epatite
Fase acuta spesso asintomatica
50 % malattia cronica
Colpisce:
Fegato ALT ed AST elevati persistentemente
Sistema immunitario
• Sindrome di Sjogren
• Crioglobulinemia
Test anticorpale
HCV RNA qualitativo RT PCR
La cirrosi epatica è una malattia cronica caratterizzata da alterazioni della struttura e delle funzioni del fegato.
Le normali cellule epatiche sono danneggiate e sostituite da tessuto
cicatriziale (fibrosi). La cirrosi epatica costituisce la principale condizione predisponente il tumore del fegato (epatocarcinoma).
Le cause di cirrosi epatica sono tante, e centinaia di milioni di persone ne sono affette.
Le principali cause sono: l’Epatite cronica B, C e D, l’Epatopatia alcolica e l’Epatite autoimmune.
In Italia, dati ISTAT del 2000, indicano più di 21.000 decessi annui a causa di cirrosi o tumore del fegato.
In particolare mentre negli ultimi anni la mortalità per cirrosi appare in
decremento, in relazione ai progressi terapeutici e preventivi, la mortalità per tumore del fegato continua ad aumentare ed in alcune regioni si posiziona al terzo posto come causa di mortalità tra le malattie oncologiche.
II nostro Paese presenta valori di mortalità per cirrosi epatica tra i più elevati nell’Europa occidentale (secondi solo alla Germania) che si attestano su una cifra media di 20 decessi ogni centomila abitanti, circa 55 decessi al giorno.
I tumori del fegato possono essere suddivisi in benigni e maligni.
Il più frequente dei tumori benigni è l'angioma.
Generalmente si riscontra per caso, quando si esegue una ecografia o una TAC dell'addome spesso per patologie non epatiche.
Il più frequente tra i tumori maligni è il carcinoma epatocellulare.
E’ responsabile, nel mondo, di almeno 1.000.000 di nuovi casi all'anno.
La maggior parte di questi tumori insorge in pazienti con cirrosi epatica.
Le attuali metodiche diagnostiche consentono, fortunatamente, di formulare una diagnosi quando ancora il tumore è di piccole
dimensioni, permettendo la scelta tra numerose opzioni terapeutiche.
Il trapianto, la resezione chirurgica epatica, le tecniche di ablazione loco-regionale costituiscono i diversi trattamenti curativi.
Per colestasi si intende arresto o rallentamento del flusso della bile provocato da un ostacolo nelle vie biliari.
Una situazione patologica in cui il difetto di escrezione biliare è dovuto ad una
alterazione, funzionale o/e organica.
Può essere intra o extra epatica.
Ambedue possono essere provocate da alterazioni metaboliche congenite o, assai più frequentemente, da cause acquisite.
Cause intraepatiche:
le epatopatie, i farmaci, la gravidanza;
Cause extraepatiche:
calcoli delle vie biliari, il carcinoma del pancreas e delle vie biliari, le pancreatiti, la colangite sclerosante.
Gli effetti della colestasi sono il reflusso dei costituenti della bile nella circolazione generale e la loro mancata eliminazione per l’impossibilità di raggiungere l’intestino.
COLESTASI: CLASSIFICAZIONE
Colestasi
INTRAEPATICA
Colestasi
EXTRAEPATICA
DOTTI BILIARI Intraepatici
DOTTI BILIARI Extraepatici
Canalicolo Biliare
EPATOCITI
DOTTI BILIARI Intraepatici
DOTTI BILIARI Extraepatici
Canalicolo
Biliare EPATOCITI
Nella Colestasi Extraepatica aumenta la Bilirubina Coniugata nel sangue e compare l’ittero.