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0 per x → 0+ `e a 1 per ogni α &gt

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(1)

Corso di Laurea in Ingegneria Civile e Ambientale Prova scritta di Analisi Matematica 1 del 13 gennaio 2018

(1) Delle radici quarte di w = (2 − i) · (3 − i) a nessuna appartiene al secondo quadrante c una appartiene all’asse immaginario

b una appartiene al primo quadrante d nessuna delle precedenti

(2) La funzione f (x) =

(sinh x−log(1+αx)

x se x > 0

3

βx − 1 se x ≤ 0 nel punto x0 = 0 a `e continua per ogni α, β ∈ IR

c `e continua ma non `e derivabile per ogni α, β ∈ IR

b `e derivabile per α = 2 e β = 6 d nessuna delle precedenti (3) L’ordine di infinitesimo della funzione fα(x) =√

esinh x− cosh(xα) con α > 0 per x → 0+ `e a 1 per ogni α > 0

c 2 per qualche α < 1

b maggiore di 2 per qualche α > 1 d nessuna delle precedenti

(4) La funzione gα(x) = q

log2(x − 1) + α per ogni α > 0 a non ammette asintoti

c assume il valore y0 = 1

b ammette punto di massimo relativo d nessuna delle precedenti

(5) L’integrale improprio Z +∞

2

log(2x − 3)

(2x − 3)2 dx vale a +∞

c −14

b 1

d nessuna delle precedenti

(6) La serie numerica

+∞

X

n=0

nαnsin3 1n! converge

a per ogni α > 2 c per nessun α ∈ IR

b solo per α < 3

d nessuna delle precedenti

(2)

Soluzione

(1) La risposta esatta `e b . Abbiamo che

w = (2 − i) · (3 − i) = 5 − 5i = 5√

2(cos(−π4) + i sin(−π4)) e le sue radici quarte sono date da

zk= 4 q

5√ 2

cosπ 4+2kπ

4



+ i sinπ 4+2kπ

4



= 4 q

5√

2 cos −π+8kπ16  + i sin −π+8kπ16  , i = 0, 1, 2, 3, cio`e sono

z0 = 4 q

5√

2 cos −16π + i sin −16π

z1 = 4 q

5√

2 cos 16 + i sin 16

z2 = 4 q

5√

2 cos 15π16 + i sin 15π16 

z3 = 4 q

5√

2 cos 23π16 + i sin 23π16 

Pertanto z0 cade nel quarto quadrante del piano complesso perch´e −161 ∈ (−12, 0), z1 nel primo dato che 167 ∈ (0,12), z2 nel terzo poich´e 1516 ∈ (12, 1) e infine z3 nel quarto essendo 2316 ∈ (1,32).

(2) La risposta esatta `e d . Abbiamo lim

x→0f (x) = lim

x→0

p3

βx − 1 = −1 = f (0)

per ogni β ∈ IR. Mentre, essendo per x → 0, log(1 + αx) = αx + o(x) e sinh x = x + o(x), si ottiene lim

x→0+

f (x) = lim

x→0+

sinh x − log(1 + αx)

x = lim

x→0+

(1 − α)x + o(x)

x = 1 − α

(3)

per ogni α ∈ IR. Dunque f (x) risulter`a continua in x0 = 0 solo per α = 2, quindi a e c sono false.

Riguardo alla derivabilit`a osserviamo che f (x) `e derivabile in ogni x < 0 con f0(x) = β3(βx − 1)23 e che lim

x→0f0(x) = β3 per ogni β ∈ IR. Quindi, per ogni β ∈ IR, la funzione ammette derivata sinistra in x0 = 0 con f0(0) = β3.

Riguardo alla derivata destra, per α = 2, osservato che per x → 0 risulta log(1+2x) = 2x−2x2+o(x2) e sinh x = x + o(x2) otteniamo

lim

x→0+

f (x) − f (0)

x = lim

x→0+

sinh x − log(1 + 2x)x + 1 x

= lim

x→0+

x + o(x2) − 2x + 2x2+ o(x2) + x

x2 = lim

x→0+

2x2+ o(x2) x2 = 2

Quindi la funzione ammette derivata destra in x0 = 0 con f+0(0) = 2. Ne segue che la funzione risulta derivabile in x0 = 0 solo per α = 2 e β = 6 e dunque b `e vera.

(3) La risposta corretta `e la c . Ricordando che cosh y = 1 + y22 +y244 + o(y4) per y → 0 posto y = xα, dato che α > 0 per x → 0+ otteniamo cosh(xα) = 1 + x2 + x24 + o(x). Per x → 0+ Abbiamo poi che

esinh x = e12sinh x = 1 +12 sinh x +18sinh2x + o(sinh2x)

= 1 + 12(x + o(x2)) + 18(x + o(x2))2 + o((x + o(x2))2)

= 1 + x2 +x82 + o(x2) da cui

fα(x) = √

esinh x− cosh(xα) = x2 +x82 + o(x2) − x2x24 + o(x)

=





x

2 + o(x) se 2α > 1

x2

12 se 2α = 1

x2 + o(x) se 2α < 1

Quindi fα(x) ha ordine di infinitesimo 1 per ogni α > 12, 2 per α = 12 e 2α per ogni 0 < α < 12. Ne segue che c `e vera mentre a e c sono false.

Nota: se per α = 12 non avessimo considerato lo sviluppo di Taylor di ordine 2 di cosh(xα) = cosh(√ x) non sarebbe stato possibile concludere che l’ordine di infinitesimo della funzione `e 2 ma solo che `e maggiore di 1.

(4) La risposta corretta `e la d . Studiamo la funzione gα(x) = q

log2(x − 1) + α al variare di α > 0.

Si ha che fα(x) `e definita, continua e positiva in tutto (1, +∞) per ogni α > 0. Abbiamo

x→+∞lim gα(x) = +∞ e lim

x→1+gα(x) = +∞

(4)

Pertanto ammette un asintoto verticale in x = 1 qualunque sia α ≥ 0, quindi a `e falsa. Per ogni α > 0 la funzione risulta derivabile in ogni x ∈ (1, +∞) con

g0α(x) = log(x − 1) q

log2(x − 1) + α

· 1 x − 1

Otteniamo allora che gα0(x) < 0 per ogni 1 < x < 2 e g0α(x) > 0 per ogni x > 2. Ne segue che gα(x) `e strettamente decrescente in (1, 2], `e strettamente crescente in [2, +∞) e che x = 2 `e punto di minimo assoluto con gα(2) =√

α per ogni α > 0. Non ammette quindi punti di massimo e dunque b `e falsa.

Dal teorema dei valori intermedi segue inoltre che l’equazione gα(x) = 1 ammette soluzione solo per

√α ≤ 1, ovvero per α ≤ 1, e precisamente, dalla monotonia stretta, una sola soluzione se α = 1 e due soluzioni se α < 1. Dunque la funzione assume il valore y0 = 1 solo per α ≤ 1 e anche c `e falsa.

(5) La risposta corretta `e b . Infatti, Operando la sostituzione 2x − 3 = y (e quindi dx = 12dy) e integrando per parti due volte si ottiene

Z

log(2x−3)

(2x−3)2 dx = 12 Z

log y

y2 dy = 12



log yy + Z

1 y2 dy



= 12 

log yy1y + c

= −log y+12y + c

= −log(2x−3)+1 2(2x−3) + c

Dalla definizione di integrale improprio e dalla formula fondamentale del calcolo integrale, possiamo concludere che

Z +∞

2

log(2x−3)

(2x−3)2 dx = lim

b→+∞

Z b 2

log(2x−3)

(2x−3)2 dx = lim

b→+∞

h−log(2x−3)+1 2(2x−3)

ib 2

= lim

b→+∞

1

2log(2b−3)+1 2(2b−3) = 12 essendo log xxp → 0 per x → +∞ per ogni p > 0.

(5)

(6) La risposta corretta `e a . Osserviamo innanzitutto che la serie `e a termini positivi e che per n → +∞ risulta nαnsin3 1n!(n!)nαn3. Quindi, dal criterio del confronto asintotico il comportamente della serie data `e il medesimo della serie P+∞

n=1 nαn

(n!)3. Per studiare il comportamento di quest’ultima applichiamo il criterio del rapporto. Posto an = (n!)nαn3, per n → +∞ si ha

an+1

an = (n + 1)α(n+1)

((n + 1)!)3 ·(n!)3

nαn = (n + 1)α−3 1 + n1αn





+∞ se α > 3 e3 se α = 3 0 se α < 3 Dal criterio del rapporto, la serieP+∞

n=1 (n!)3

nαn, e quindi anche la serie data, risulta convergente se e solo se α < 3.

(6)

Corso di Laurea in Ingegneria Civile e Ambientale Prova scritta di Analisi Matematica 1 del 24 febbraio 2018

(1) Delle soluzioni in campo complesso dell’equazione z2 + (2 + i)z + i = 0 a nessuna appartiene al secondo quadrante

c una appartiene all’asse reale

b una appartiene al quarto quadrante d nessuna delle precedenti

(per rispondere alla domanda `e sufficiente valutare il segno della parte reale e immaginaria delle soluzioni)

(2) La successione an = nαn

3n· n! per n → +∞

a converge per ogni α ≤ 1 c diverge per ogni α > 0

b converge se e solo se α = 1 d nessuna delle precedenti

(3) La funzione f (x) =

(ex−cosh x+α sin2x

x se x > 0

cos(βx) se x ≤ 0 nel punto x0 = 0 a `e continua ma non derivabile per ogni α, β ∈ IR

c `e derivabile solo per α = −β

b `e continua solo per α = 0 d nessuna delle precedenti (4) L’area massima di un triangolo inscritto in una circonferenza di raggio 2 `e

a 6 c 3√

3

b √ 3

d nessuna delle precedenti

(5) L’integrale improprio Z +∞

4

√ 1

x(x + 4)dx vale a +∞

c π2

b π4

d nessuna delle precedenti

(6) La serie

+∞

X

n=0

3n

 1

1 − 3αn

− cos31n



converge

a per ogni α > 0 c solo per α = 1

b per nessun α ∈ IR d nessuna delle precedenti

(7)

Soluzione

(1) La risposta esatta `e a . Abbiamo infatti che l’equazione z2 + (2 + i)z + i = 0 `e equazione di secondo grado a coefficienti complessi della forma az2+ bz + c = 0 con a, b, c ∈ C. Per determinarne le soluzioni possiamo applicare la formula

z±= −b±

2a

dove con ±√

∆ si sono denotate le due radici del numero ∆ = b2−4ac. Nel nostro caso a = 1, b = 2+i e c = i, quindi ∆ = (2 + i)2− 4i = 3 `e un numero reale. Le soluzioni dell’equazione sono quindi

z± = −b±

2a = −2−i±

3 2

ovvero

z= −2−i−

3

2 = −

3+2

212i e z+ = −2−i+

3

2 =

3−2

212i Dato che√

3 < 2, otteniamo che z± cadono entrambi nel terzo quadrante del piano complesso.

(2) La risposta esatta `e a . Per calcolare il limite della successione 3nnαn·n! al variare di α ∈ IR applichi- amo il criterio del rapporto. Per n → +∞ abbiamo

an+1

an = (n + 1)αn+α

3n+1· (n + 1)! · 3n· n!

nαn

= n + 1 n

αn

(n + 1)α

3(n + 1) ∼ 13 1 + 1nαn

· nα−1





+∞ se α > 1

e

3 se α = 1 0 se α < 1 e quindi, essendo e < 3, dal criterio del rapporto possiamo concludere che

n→+∞lim an =

(+∞ se α > 1 0 se α ≤ 1

(3) La risposta corretta `e la d . Dagli sviluppi notevoli si ha

ex− cosh x + α sin2x = 1 + x + x22 + o(x2) − (1 + x22 + o(x2)) + α(x2+ o(x2)) = x + αx2 + o(x2) Ne segue che

lim

x→0+f (x) = lim

x→0+

ex− cosh x + α sin2x

x = lim

x→0+

x + αx2+ o(x2)

x = 1

per ogni α ∈ IR ed essendo

lim

x→0

f (x) = lim

x→0

cos(βx) = 1 = f (0)

(8)

per ogni β ∈ IR, si ottiene che f (x) risulta continua in x0 = 0 per ogni α, β ∈ IR.

Riguardo alla derivabilit`a osserviamo che f (x) `e derivabile in ogni x < 0 con f0(x) = −β sin(βx) e che lim

x→0f0(x) = 0 per ogni β ∈ IR. Quindi, per ogni β ∈ IR, la funzione ammette derivata sinistra in x0 = 0 con f0(0) = 0.

Riguardo alla derivata destra, dallo sviluppo precedentemente ottenuto si ha

lim

x→0+

f (x) − f (0)

x = lim

x→0+

ex−cosh x+α sin2x

x − 1

x = lim

x→0+

ex− cosh x + α sin2x − x x2

= lim

x→0+

αx2+ o(x2) x2 = α.

Quindi la funzione ammette derivata destra in x0 = 0 con f+0 (0) = α. Ne segue che la funzione risulta derivabile in x0 = 0 solo per α = 0 e ogni β ∈ IR.

(4) La risposta corretta `e a . Per determinare l’area massima di un triangolo inscritto in una circon- ferenza di raggio 2 osserviamo che detta h l’altezza del triangolo e b la sua semibase, posto x = h − 2, si ha che x2+ b2 = 4 e dunque b =√

4 − x2.

x b

2

2

Poich´e l’area del triangolo `e uguale a A = b · h = (x + 2)√

4 − x2, il triangolo di area massima inscritto in una circonferenza di raggio 2 avr`a altezza h0 = 2 + x0 e base 2b0 = 2p4 − x20 dove x0 `e punto di massimo della funzione

A(x) = (x + 2)√ 4 − x2 nell’intervallo [−2, 2].

La funzione risulta derivabile in (−2, 2) con A0(x) = √

4 − x2− x

√4 − x2(x + 2) = 4 − x2− x(x + 2)

√4 − x2 = −2x2+ x − 2

√4 − x2

e quindi f0(x) > 0 se e solo se −2 < x < 1. Ne segue che f (x) risulta strettamente crescente in [−2, 1], strettamente decrescente in [1, 2] e x0 = 1 `e punto di massimo assoluto. L’area massima sar`a allora

(9)

pari a Amax = 3√ 3.

(5) La risposta corretta `e b . Infatti, per calcolareR dx

x(x+4) operiamo innanzitutto una sostituzione ponendo t =√

x, da cui x = t2 e dx = 2tdt. Otteniamo

Z dx

x3(x − 4) = 2

Z dt t2+ 4 =

Z 1

2

(2t)2 + 1dt

= arctan2t + c = arctan

x 2 + c

Dalla definizione di integrale improprio e dalla formula fondamentale del calcolo integrale otteniamo Z +∞

4

√ dx

x(x + 4) = lim

b→+∞

Z b 1

√ dx

x(x + 4) = lim

b→+∞

h arctan

x 2

ib 1

= lim

b→+∞arctan

b

2 − arctan 1 = π2π4 = π4

(6) La risposta corretta `e a . Infatti, lo sviluppo di Taylor di ordine 2 della funzione 1−αx1 − cos x per x → 0 `e

1

1−αx− cos x = 1 + αx + α2x2+ o(x2) − (1 − x22 + o(x2))

= αx + (α2 +12)x2+ o(x2) ∼

(αx, se α 6= 0,

x2

2 , se α = 0.

Ponendo x = 31n, per n → +∞ otteniamo

1

1−3nα − cos 31n ∼ ( α

3n, se α 6= 0,

1

2·32n, se α = 0.

e dunque che

3n

 1

1−3nα − cos 31n



(α se α 6= 0,

1

2·3n, se α = 0.

Possiamo allora concludere che la serie non converge per α 6= 0, dato che non risulta verificata la condizione necessaria alla convergenza, mentre dal criterio del confronto asintotico la serie converge per α = 0 essendo tale la serieP+∞

n=0 1 3n.

(10)

Corso di Laurea in Ingegneria Civile e Ambientale

Seconda prova scritta di Analisi Matematica 1 del 23 giugno 2018

(1) Delle radici terze del numero complesso w = (√ 6 +√

2i) · (1 − i)2 a nessuna appartiene al secondo quadrante

c una appartiene all’asse reale

b una appartiene al terzo quadrante d nessuna delle precedenti

(2) La successione an = cos21n − e4nα

sin31n − log(1 + 31n) per n → +∞

a converge per ogni α ∈ IR c diverge per qualche α > 0

b converge se e solo se α = 2 d nessuna delle precedenti (3) La funzione fα(x) = 1−xex −√4

1 + αx per x → 0+ ha ordine di infinitesimo a 1 per ogni α ∈ IR

c 2 per qualche α ∈ IR

b maggiore di 2 per qualche α > 0 d nessuna delle precedenti

(4) La funzione gα(x) = (x − α)ex

a `e crescente in (−∞, 0) per ogni α ∈ IR c non ammette minimo per qualche α ∈ IR

b `e convessa in (0, +∞) per ogni α > 0 d nessuna delle precedenti

(5) L’integrale Z 1

0

x arctan(1 + 2x) dx vale

a 12 arctan 3 c −18

b 12arctan 3 + 18log 5 d nessuna delle precedenti

(6) La serie

+∞

X

n=1

32n n+αn n2

converge

a per ogni α > 4 c per ogni α < 2

b per nessun α ∈ IR d nessuna delle precedenti

(11)

Soluzione

(1) La risposta esatta `e b . Infatti, abbiamo che

√ 6 +√

2i = 2√ 2(

3

2 +12i) = 2√

6(cosπ6 + i sinπ6) mentre, poich´e 1 − i =√

2(

2 2

2

2 i) =√

2(cos(−π4) + sin(−π4)), si ha (1 − i)2 = 2(cos(−π2) + sin(−π2)) e pertanto

(√ 6 +√

2i) · (1 − i)2 = 4√

6(cos(π6π2) + i sin(π6π2)) = 4√

6(cos(−π3) + i sin(−π3)) Le radici terze di 4√

6(cos(−π3) + i sin(−π3)) sono date da zk = p3 4√

6(cos θk+ i sin θk) dove θk =

π3+2kπ

3 = −π+6kπ9 , k = 0, 1, 2, e dunque sono:

z0 =√3

3(cos(−π9) + i sin(−π9)), z1 = √3

3(cos9 + i sin9 ), z2 =√3

3(cos11π9 + i sin11π9 ).

Abbiamo che z0 appartiene al quarto quadrante, z1 al secondo mentre z2 al terzo.

(2) La risposta esatta `e c . Osserviamo innanzitutto che dagli sviluppi notevoli per n → +∞ risulta sin31n − log(1 + 31n) = 31n + o(91n) − (31n1291n + o(91n)) = 1291n + o(91n)

mentre

cos21n − e4nα = 1 −1241n +241 161n + o(161n) − (1 −4αn +16α2n + o(161n) = (α −12)41n + (α2+241)161n + o(161n) Ne segue che per n → +∞

an= cos21n − e4nα sin31n − log(1 +31n) ∼





(α−12)4n1

1 2

1 9n

= 2(α − 12)94nn se α 6= 12

7 24

1 16n 1 2

1 9n

= 127 169nn se α = 12

Ne deduciamo quindi che la successione converge se α = 12 mentre diverge per ogni α 6= 12 e dunque in particolare per qualche α > 0.

(3) La risposta esatta `e c . Infatti, per ogni α ∈ IR, per x → 0 risulta fα(x) = 1−xex −√4

1 + αx = (1 + x + x22 + o(x2))(1 + x + x2+ o(x2)) − (1 + α4x −322x2+ o(x2)

= 1 + x + x2+ x + x2 +x22 + o(x2) − (1 + α4x − 322x2+ o(x2)

= (2 −α4)x + (52 +322)x2+ o(x2)

(12)

Ne deduciamo che se α 6= 8 allora fα(x) ha ordine di infinitesimo 1 mentre se α = 8 allora ha ordine di infinitesimo 2.

(4) La risposta esatta `e d . La funzione gα(x) = (x − α)ex `e definita e derivabile due volte in IR per ogni α ∈ IR. Per studiarne la monotonia e l’esistenza di eventuali punti di massimo, studiamo il segno della derivata prima. Abbiamo

gα0(x) = ex+ (x − α)ex = (x − α + 1)ex ∀x ∈ IR

e dunque che g0α(x) = 0 se e solo se x = α − 1, gα0(x) > 0 se e solo se x > α − 1 mentre g0α(x) < 0 se e solo se x < α − 1. Abbiamo pertanto che la funzione `e strettamente crescente in (α − 1, +∞), strettamente decrescente in (−∞, α − 1) e che x = α − 1 `e punto di minimo assoluto. Ne concludiamo che sia a che c sono false.

Per studiarne la convessit`a valutiamo la derivata seconda. Abbiamo che g00α(x) = ex+ (x − α + 1)ex = (x − α + 2)ex ∀x ∈ IR

e dunque che g00α(x) = 0 se e solo se x = α − 2, gα00(x) > 0 se e solo se x > α − 2 mentre g00α(x) < 0 se e solo se x < α − 2. Quindi la funzione `e convessa in (α − 2, +∞) e concava in (−∞, α − 2). Per ogni α > 2 abbiamo α − 2 > 0 e che la funzione `e concava in (0, 2), quindi anche b `e falsa.

(5) La risposta esatta `e d . Per calcolare R1

0 x arctan(1 + 2x) dx possiamo applicare la formula di integrazione per parti ottenendo

Z 1 0

x arctan(1 + 2x) dx = hx2

2 arctan(1 + 2x) i1

0− Z 1

0 x2 1+(1+2x)2 dx

= 12arctan 3 − Z 1

0

x2 1+(1+2x)2 dx Per calcolare l’ultimo integrale osserviamo che

x2

1+(1+2x)2 = 2+4x+4xx2 2 = 14 1 − 122x24x+2+2x+1

 e poich´e (2x2 + 2x + 1)0 = 4x + 2 si ha

Z 1 0

x2

1+(1+2x)2 dx = 14 Z 1

0

1 − 122x24x+2+2x+1dx = 14x − 12 log(2x2+ 2x + 1)1

0 = 14(1 −12log 5) Ne concludiamo che

Z 1 0

x arctan(1 + 2x) dx = 12arctan 3 − 14(1 −12log 5) = 12arctan 3 − 14 + 18log 5

(13)

(6) La risposta esatta `e d . La serie

+∞

X

n=1

32n n+αn n2

`e serie a termini non negativi e per studiarne la convergenza possiamo utilizzare il criterio della radice. Per n → +∞ abbiamo

n

q

32n n+αn n2

= 32 n+αn n

= 9

1 + αnnα9

e pertanto possiamo concludere che la serie converge se α > 9 mentre diverge se α < 9, pertanto a , b e c sono false.

(14)

Corso di Laurea in Ingegneria Civile e Ambientale Prova scritta di Analisi Matematica 1 del 14 luglio 2018

(1) Delle radici, in campo complesso, dell’equazione z2− 2iz − 3 = 0 a nessuna appartiene al secondo quadrante

c una appartiene all’asse reale

b una appartiene al terzo quadrante d nessuna delle precedenti

(2) La funzione f (x) =

(cos x−eαx

x se x > 0

1 + sin(βx) se x ≤ 0 nel punto x0 = 0 a `e continua per ogni α, β ∈ IR

c `e derivabile solo per α = β = −1

b non `e derivabile per α = −1 e ogni β ∈ IR d nessuna delle precedenti

(3) La funzione fα(x) = x3− 3x + α ammette a tre zeri per ogni α ∈ IR

c due punti di massimo relativo per qualche α ∈ R

b nessun punto di flesso per qualche α ∈ R d nessuna delle precedenti

(4) L’area della regione del piano compresa tra il grafico delle funzioni f (x) = |x − 1| e g(x) = x2− 1 nell’intervallo [−2, 2] vale

a 4 c 163

b 54

d nessuna delle precedenti

(5) L’integrale improprio Z 1

0

eαx− cos 2√

√ x

x3sin x dx converge a per ogni α > 0

c per ogni α 6= 2

b per nessun α ∈ IR d nessuna delle precedenti

(6) La serie di potenze

+∞

X

n=1

xn(1 − cosn1) ha insieme di convergenza

a IR c (−1, 1)

b [−1, 1]

d nessuna delle precedenti

(15)

Soluzione

(1) La risposta esatta `e d . L’equazione `e equazione algebrica del secondo ordine in campo complesso della forma az2 + bz + cz = 0 con a, b, c ∈ C. Per determinarne le soluzioni possiamo applicare la formula

z± = −b ±√

∆ 2a dove con ±√

∆ sono denotate le due radici complesse del numero ∆ = b2− 4ac. Nel nostro caso a = 1, b = −2i e c = −3, quindi ∆ = (−2i)2− 4 · (−3) = −4 + 12 = 8 `e un numero reale positivo e le sue radici saranno ±√

3. Le soluzioni dell’equazione saranno allora date da z±= −b ±√

2a = 2i ±√ 8

2 = i ±√ 2 Si ha che i +√

2 appartiene al primo quadrante del piano complesso (parte reale e immaginaria sono entrambe positive) mentre i −√

2 al secondo (parte reale negativa, immaginaria positiva), la risposta corretta `e pertanto d .

(2) La risposta esatta `e c . Studiamo la continuit`a e la derivabilit`a in x0 = 0. Abbiamo che lim

x→0f (x) = lim

x→01 + sin(βx) = 1 = f (0) per ogni β ∈ IR. Mentre, essendo per x → 0,

cos x − eαx = 1 − 12x2+ o(x2) − (1 + αx +12α2x2+ o(x2)) = −αx − 12(1 + α2)x2+ o(x2), si ottiene

lim

x→0+

f (x) = lim

x→0+

cos x − eαx

x = lim

x→0+

−αx − 12(1 + α2)x2+ o(x2)

x = −α

per ogni α ∈ IR. Dunque f (x) risulter`a continua in x0 = 0 solo per α = −1. Riguardo alla derivabilit`a, osserviamo che la funzione `e derivabile per x < 0 con f0(x) = β cos(βx) e che

lim

x→0

f0(x) = lim

x→0

β cos(βx) = β

per ogni β ∈ IR. Quindi, per ogni β ∈ IR, la funzione ammette derivata sinistra in x0 = 0 con f0 (0) = β. Riguardo alla derivata destra, per α = −1 e x → 0 dallo sviluppo sopra si ha

lim

x→0+

f (x) − f (0)

x = lim

x→0+

cos x−e−x

x − 1

x = lim

x→0+

cos x − e−x− x

x2 = lim

x→0+

−x2 + o(x2) x2 = −1

Quindi la funzione ammette derivata destra in x0 = 0 con f+0 (0) = −1. Ne segue che la funzione risulta derivabile in x0 = 0 solo per α = β = −1. La risposta corretta `e dunque c .

(16)

(3) La risposta esatta `e d . La funzione fα(x) = x3− 3x + α `e definita e derivabile due volte in IR per ogni α ∈ IR. Per studiarne gli zeri, i punti di massimo e i flessi, procediamo con un breve studio di funzione. Abbiamo che

x→±∞lim fα(x) = ±∞, ∀α ∈ IR

Dato che la funzione `e continua in IR, dal teorema dei valori intermedi la funzione ammette almeno uno zero per ogni α ∈ IR (d’altra parte l’equazione x3 − 3x + α = 0 `e equazione algebrica di grado dispari, pertanto ammette almeno una soluzione qualunque sia α ∈ IR). La funzione `e derivabile in IR con

fα0(x) = 3x2− 3 = 3(x2− 1) ∀α ∈ IR

e dunque che fα0(x) = 0 se e solo se x = ±1, unici punti stazionari e pertanto candidati punti di massimo e minimo relativo. Poich´e fα0(x) > 0 se e solo se |x| > 1 mentre fα0(x) < 0 se e solo se |x| < 1, la funzione `e strettamente decrescente in (−∞, −1] e in [1, +∞), strettamente crescente in [−1, 1]. Si ha quindi che x = 1 `e punto di minimo relativo, x = −1 `e punto di massimo relativo. Ne concludiamo che c `e falsa. Dato inoltre che fα(−1) = α + 2 e fα(1) = α − 2, dal Teorema dei valori intermedi otteniamo che la funzione ammette

• un unico zero se fα(−1) = α + 2 < 0 oppure fα(1) = α − 2 > 0, cio`e se α < −2 oppure α > 2;

• esattamente due zeri se fα(−1) = α + 2 = 0 oppure fα(1) = α − 2 = 0, ovvero se α = ±2;

• esattamente tre zeri se fα(−1) = α + 2 > 0 e fα(1) = α − 2 < 0, cio`e se −2 < α < 2.

La risposta a `e dunque falsa

Per studiare l’esistenza di eventuali flessi, valutiamo la derivata seconda. Abbiamo che fα00(x) = 6x ∀α ∈ IR, x ∈ IR

e dunque che fα00(x) = 0 se e solo se x = 0, fα00(x) > 0 se e solo se x > 0 mentre fα00(x) < 0 se e solo se x < 0. Quindi per ogni α ∈ IR la funzione `e concava in (−∞, 0), convessa in (0, +∞) e x = 0 `e punto di flesso, anche b `e pertanto falsa.

In alternativa, per rispondere alle domande era sufficiente studiare la funzione f (x) = x3 − 3x e osservare che fα(x) = f (x) + α, quindi il grafico di fα(x) si ottiene operando una traslazione verticale del grafico di f (x).

(17)

(4) La risposta esatta `e c . Per calcolare l’area della regione del piano compresa tra il grafico delle funzioni f (x) = |x − 1| e g(x) = x2− 1 nell’intervallo [−2, 2] occorre calcolare l’integrale

A = Z 2

−2

|f (x) − g(x)| dx = Z 2

−2

||x − 1| − (x2− 1)| dx

A tale scopo osserviamo che |x − 1| ≥ x2− 1 per ogni x ∈ [−2, 1] mentre |x − 1| ≤ x2− 1 per x ∈ [1, 2]

Dalla propriet`a di additivit`a dell’integrale otteniamo allora A =

Z 1

−2

|x − 1| − (x2− 1) dx + Z 2

1

x2 − 1 − |x − 1| dx

= Z 1

−2

(1 − x) − (x2− 1) dx + Z 2

1

x2− 1 − (x − 1) dx

= Z 1

−2

2 − x − x2dx + Z 2

1

x2− x dx =2x − 12x213x31

−2+1

3x312x22 1

= 2 − 1213 − (−4 − 2 + 83) + 83 − 2 − (1312) = 6 − 23 = 163

(5) La risposta esatta `e d . La funzione integranda `e definita e continua in (0, 1], per stabilire per quali valori del parametro α ∈ IR l’integrale converge, studiamone il comportamento per x → 0+. Dai limiti notevoli abbiamo che per x → 0+,√

x3sin x ∼ x52 mentre dagli sviluppi di Taylor risulta eαx− cos(2√

x) = 1 + αx + 12α2x2 + o(x2) − (1 − 2x +1624x2 + o(x2))

= (α + 2)x + 12243)x2+ o(x2) ∼

((α + 2)x se α 6= −2

4

3x2 se α = −2 Ne segue che per x → 0+

eαx− cos 2√

√ x

x3sin x ∼

((α+2)x

x5/2 = α+2

x3 se α 6= −2

4 3

x2

x5/2 = 431x se α = −2

(18)

Dal criterio del confronto asintotico possiamo allora concludere che l’integrale dato converge se e solo se α = −2.

(6) La risposta esatta `e b . Infatti, utilizzando il metodo del rapporto, posto an = 1 − cosn1 e osservato che 1 − cos1n− 1 ∼ 2n12 per n → +∞, otteniamo che

n→+∞lim

an+1 an

= lim

n→+∞

2n2

2(n + 1)2 = 1

Ne segue che il raggio di convergenza `e ρ = 1 e dunque che la serie converge per |x| < 1 e non converge per |x| > 1. Per x = 1 la serie diventa P+∞

n=1(1 − cosn1) e poich´e 1 − cos 1n2n12 per n → +∞ e la serie P+∞

n=1 1

n2 converge, dal criterio del confronto asintotico otteniamo che la serie data converge per x = 1.

Per x = −1 abbiamo la serie P+∞

n=1(−1)n(1 − cosn1) che converge assolutamente per quanto sopra osservato (in alternativa si poteva utilizzare il criterio di Leibniz dato che 1 − cos1n → 0 per n → +∞

e 1 − cosn+11 ≤ 1 − cosn1 per ogni n ∈ N essendo il coseno decrescente nell’intervallo [0, 1]).

Possiamo allora concludere che l’insieme di convergenza della serie data `e l’intervallo [−1, 1].

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