RLS e MC
Approfondimenti per un miglioramento della collaborazione
(PRP 2015 – 2018)
Ravenna - Sala Pier Paolo D'Attorre" di Casa Melandri - Via Ponte Marino,2 - 17 novembre 2017
Il contesto
Ambienti interni freddi o caldi (con importanti fonti di calore o di freddo).
Ambienti esterni con estati sempre più calde.
Ambiente interno moderato con forte disagio microclimatico.
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Gli obiettivi finali
Evitare eventi di danno acuto.
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Ostacoli e criticità
Costo degli interventi per ridurre il disagio da alte temperature all’interno.
Inerzia nel prendere in maggior considerazione il rischio di alte temperature nell’attività all’esterno (edilizia e agricoltura).
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Obiettivi strategici
1. Evitare danni acuti.
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Obiettivi operativi
1. Valutazione del rischio.
2. Individuazione e adozione di misure di prevenzione.
3. Sorveglianza sanitaria
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Caso «sentinella»
M.J.P. – Un «malore» raccogliendo pere
M.P. di anni 47, maschio.
Nato in Polonia, residente in Polonia Addetto alla raccolta frutta in
un’azienda della Bassa Romagna
Formazione generale (4 ore) e specifica (8 ore) “agricoltura” nel giugno 2013.
Infortunio (?) alle ore 14,30 del 2 agosto 2017
Protocollo sanitario prevede visite per:
◦ Operaio agricolo (Movimentazione carichi, rumore, polvere)
◦ Addetto trattamenti (+ sostanze chimiche)
◦ Trattorista (guida mezzi, polvere, rumore).
Non ha effettuato visita medica perché
“Esegue solo lavori manuali comuni dove non vi sono rischi per i quali è previsto l’obbligo della sorveglianza sanitaria né rischi presenti nel protocollo sanitario come la
movimentazione manuale dei carichi, il rumore o le polveri”.
Estate 2017
Si, però…
La diagnosi
Epatite acuta su cronica (alcolica) in esiti di shock settico da idronefrosi di terzo grado a dx per litiasi e polmonite bilaterale. Stato di agitazione
psicomotoria.
«E’ un problema sanitario suo!»
«I singoli «pezzi» di prevenzione sono stati fatti, per cui non c’è
responsabilità!»
«Un buon CTU demolirà qualsiasi
ipotesi di responsabilità della ditta!»
Si, però…
Carico allostatico
1. Stili di vita (alcool)
2. Lavoratore straniero residente all’estero (dove dormiva le notti prima?)
3. Lavoratore con più di 45 anni 4. Epatite, idronefrosi, polmonite
5. Lavoro fino alle 14,30 con forte disagio da caldo
Qualità della prevenzione 1. DVR del 2012
2. Formazione nel 2013
3. Sorveglianza sanitaria non effettuata 4. Non gestione del rischio clima caldo
Dal DVR rischio clima del giugno 2017
«Misure di prevenzione in relazione alla valutazione del rischio:
• Verificare quotidianamente le
condizioni meteorologiche, valutare il rischio e adottare le misure di
prevenzione conseguenti
Misure di prevenzione dichiarate
Durante le lavorazioni viene distribuita acqua ai lavoratori dando la possibilità di rinfrescarsi e di abbassare la temperatura.
L’orario di lavoro estivo è stato modificato, non si lavora nel pomeriggio ma le attività terminano entro le ore 15 e iniziano la mattina con il fresco.
Sono istituite due pause nell’arco della giornata lavorativa, entrambe al mattino, i lavoratori sono comunque liberi di fermarsi per bere, per bisogni fisiologici o per altre necessità, inoltre i lavoratori svolgono le proprie mansioni con notevole libertà di tempi e modi.
In caso di indisposizione o di malessere fisico, stanchezza o altre problematiche, viene avvertito subito il caposquadra e/o il Datore di lavoro e viene interrotto subito il lavoro.
Si evita di far lavorare i lavoratori da soli, permettendo un reciproco controllo.
Vengono evitati nei periodi particolarmente caldi lavori faticosi e se proprio necessari svolti in periodo mattutino.