GALASSIE
La materia presente nell’Universo è distribuita in galassie, formate da miliardi di stelle, gas, polveri cosmiche tenute insieme dalla gravità. Esse ruotano attorno ad un centro e si classificano in base alla forma.
Galassia di Andromeda ( M31).E’ di tipo a spirale. Fu notata nel 1924 da Hubble nella costellazione di Andromeda e fino ad allora era considerata una nebulosa.Dista 2.25 milioni di anni luce
La nostra galassia detta Galassia o Via Lattea Via Lattea. Per alcuni
scienziati è il centro della nostra Galassia dal nostro punto di vista
Galassia Sombrero E’ formata da 150 miliardi di stelle
Ammasso di galassie nel centauro
NEBULOSE
Sono nubi di gas e polvere sottilissima,che non emettono luce propria,ma sono illuminate da una o più stelle nelle loro vicinanze o al oro interno. Quelle
chiamate planetarie si formano in seguito all’esplosione di una stella
Nebulosa di Dumbell ( M27) nella Vulpecola. E’
chiamata anche
“Manubrio”E’planetaria
Nebulosa Nord America nel Cigno
Nebulosa Testa di Cavallo in Orione
Nebulosa Trifida ( M20) in Sagittario
Nebulosa Laguna ( M8) in Sagittario
Nebulosa di Orione ( M42)
Nebulosa planetaria “Elica” in Acquario NGC 7293
COMETE
Sono corpi celesti composti da un nucleo solido di ghiaccio, ricoperto da materiale roccioso che ruotano attorno al Sole. Quando si avvicinano
all’astro il nucleo gelato vaporizza emettendo gas e polveri che formano la chioma . Quando sono molto vicine al Sole il vento solare spinge
all’esterno i gas formando la coda.
Cometa di Halley 1910
Cometa a Norimberga XVI sec
Cometa West 1976
Fin dall’antichità le comete sono state ritenute simbolo di sventura o
annunciatrici di buone novelle La più nota è la cometa di Halley che ritorna ogni 76 anni.
La sonda Giotto fotografò il nucleo della cometa di
Halley
Le comete si battezzano col nome di colui che le ha osservate per primo.
L’ultima cometa visibile a occhio nudo è statala Hale-Bopp dal nome dei due astrofili che la osservarono per
primi(1997)
METEORE E METEORITI
Ogni volta che le comete passano vicino al Sole si sgretolano lasciando nello spazio polvere e particelle. Quando la Terra nella sua orbita incontra queste zone di spazio, in cielo si verifica il fenomeno della pioggia di meteore.Se questi frammenti attraversano l’atmosfera terrestre, l’attrito le arroventa fino a farle risplendere : le stelle cadenti. Piogge famose di meteoriti si hanno la notte di S.Lorenzo. Se una meteora riesce a raggiungere il suolo è detta meteorite. Una meteora molto luminosa è chiamata bolide
Meteor crater in Arizona: 1300m di
diametro,profondo 180m. Meteora
Alle 7,14 del 30 giugno 1908 una devastante esplosione nelle vicinanze del fiume
Podkamennaja Tunguska, abbattè 60 milioni di alberi in un'area di 2150 chilometri
quadrati. Il rumore dell'esplosione fu udito a 1000 chilometri di distanza. Alcuni testimoni che si trovavano a 500 chilometri dal punto di impatto, riferirono di aver visto sollevarsi una nube di fumo all'orizzonte. Alcuni
convogli della Ferrovia Transiberiana, a 600 chilometri dal punto di impatto rischiarono quasi di deragliare. Ma a Tunguska non è rimasta nessuna traccia di un cratere di impatto o di altri elementi chiaramente riconducibile ad un corpo di origine extraterrestre. Almeno fino ad oggi.
Sulla rivista scientifica 'Terra Nova', è stato pubblicato il lavoro di un gruppo di ricercatori italiani
dell'Ismar-Cnr e delle Università di Bologna e Trieste - Luca Gasperini, Francesca Alvisi, Gianni Biasini, Enrico Bonatti, Giuseppe Longo, Michele Pipan e Romano Serra - che hanno condotto sul luogo una spedizione scientifica. Dagli studi risulta che il lago Cheko, un piccolo specchio d'acqua, circa 500 metri di diametro, situato ad una decina di chilometri dall'epicentro dell'esplosione del 1908, può essere il cratere causato dall'impatto di un 'frammento' di circa cinque metri, sopravvissuto all'esplosione principale, che si è schiantato a 'bassa velocità', ovvero a circa un chilometro al secondo.
"L'esplosione si sarebbe verificata nell'atmosfera, 5-10 chilometri al di sopra della regione di Tunguska - spiega Luca Gasperini dell'Ismar-Cnr di Bologna -. Si è trattato della deflagrazione di un asteroide o di una cometa, (la prima ipotesi sostenuta in particolare da scienziati americani, mentre la seconda è sostenuta da ricercatori russi, ndr), di circa 50-80 metri di diametro.
Grande esemplare di meteorite conservato al Museo di Storia
naturale di New York. Proviene dalla Groenlandia dove fu scoperto
nel1818 . Era stato usato dalla
popolazione locale per fare coltelli o punte di arpioni. Alla fine dell’800 l’esploratore R.Peary lo fece
trasportare con una nave al museo.
Pesa 34 tonnellate.
Il più famoso meteorite al mondo è la Kaaba,la pietra nera della Mecca, che è oggetto di culto per i mussulmani.
STELLE
Sono corpi celesti che brillano di luce propria. Sono agglomerati al 75% di idrogeno e al 20% di elio con tracce di Ossigeno e di Carbonio. Il nucleo, con temperature dell’ordine di miliardi di gradi, è la sede di reazioni di fusione nucleare che trasformano continuamente idrogeno in elio.
La luminosità dipende dalla temperatura , dalla distanza e dalla massa.
A seconda delle dimensioni si dividono in:
Supergiganti 1000 volte più grandi del Sole Giganti 100 volte più grandi del Sole Medie come il Sole
Nane più piccole del Sole
A seconda della temperatura superficiale si dividono in
La luminosità di una stella è detta magnitudine ed è stata stabilita fin dall’antichità. Le stelle più luminose sono di 1° magnitudine, quelle appena visibili di 6°.
Oggi per poter classificare stelle molto luminose è stata introdotta la magnitudine negativa:
così Sirio, la stella più luminosa è di magnitudine -1,45.
Analogamente è stata estesa oltre il 6 la scala per classificare stelle visibili col binocolo o il telescopio. Alcuni strumenti individuano stelle di magnitudine 20.
Gli scienziati riescono a risalire alla composizione e alla temperatura delle stelle osservandone gli spettri
Le stelle possono essere anche doppie, cioè avere una compagna e sono doppie ottiche se è un effetto di prospettiva e doppie fisiche se la vicinanza è reale. Le stelle possono anche essere variabili cioè avere una luminosità che non è costante. Questo può avvenire pere la costituzione stessa dell’astro o perché in un sistema doppio una stella si sovrappone ad un ‘altra( variabile ad eclisse).
Mizar e Alcor nel timone del Grande Carro sono doppie ottiche
Algol in Perseo è una variabile ad eclissi
Sirio che dista 8.6anno luce ha una compagna che è una nana bianca che è quasi invisibile.
INSIEMI DI STELLE
M13 ammasso chiuso di stelle in
Ercole
M35 Ammasso aperto di stelle nei
Gemelli M45 Il famoso ammasso
aperto delle Pleiadi nel Toro.
COSTELLAZIONI
Fin dall’antichità gli uomini presero ad unire con l’immaginazione gruppi di
stelle per riconoscerle meglio. Nel II sec.d.C. Tolomeo raggruppò 1000 stelle in 48 costellazioni. Più avanti con l’esplorazione dei cieli australi si aggiunsero nuove costellazioni. Nel 1930 si sono riconosciute ufficialmente 88
costellazioni che si definiscono col nome latino.
Le più famose sono quelle dello Zodiaco poste su una fascia a cavallo dell’Equatore celeste.In esse si trova a transitare il Sole per circa un mese
EVOLUZIONE
Se una stella ha dimensioni paragonabili a quelle del Sole, quando si esaurisce l’idrogeno del nucleo da trasformare in elio,si espande perché la pressione innesca
nuove reazioni nucleari e diventa una gigante rossa. Ora la stella brucia l’elio per miliardi di anni e,dà luogo ad una nebulosa planetaria.Quando l’elio finisce, il nucleo centrale si contrae , si raffredda e diventa una nana bianca che, dopo aver irradiato l’energia
residua, diventa un’invisibile nana nera
Se la stella ha una massa un po’ più grande del Sole, la combustione avviene più rapidamente. Inizia la fase di supergigante rossa: quando ha bruciato l’elio, trasforma il carbonio ed elementi via via più pesanti fino al ferro ma qui si ferma perché i nuclei di ferro non si possono fondere per creare nuclei di elementi più pesanti. La sua massa non le consente di trasformarsi in una nana e inizia a crollare su se stessa.
La compressione del nucleo è elevatissima . I protoni e gli elettroni si combinano formando neutroni ed inizia una spettacolare esplosione ( supernova) che può arrivare a splendere quanto la galassia che la ospita.
Nella maggior parte delle supernove, il nucleo rimanente dà luogo ad una stella di neutroni, che si comporta come una pulsar, cioè ruota rapidamente emettendo radiazioni ad intermittenza. Il materiale espulso forma una nebulosa di gas in rapida espansione. La prima pulsar è stata scoperta nel1967.
Se la stella ha dimensioni molto grandi allora la supernova ha un nucleo con una enorme forza di gravità che non permette a nulla di sfuggire all’esterno, neanche alla luce. Diventa così un buco nero. Per studiarlo gli astronomi studiano le
perturbazioni che provoca nello spazio.Pare che al centro della Galassia ve ne sia uno.
La nebulosa del Granchio è il residuo di una supernova (1054) e nel suo interno vi è una pulsar.Si espande tuttora con v= 13000Km/sec.
Resti di una supernova nella nebulosa velo del Cigno. Le supernove hanno il merito di inviare nello spazio una grande quantità di elementi chimici.
1987 foto dell’esplosione di una supernova nella gran Nube di Magellano. Una
supernova si può vedere per alcuni mesi.