Corso di economia aziendale Corso C
Corso di laurea in
Economia e gestione aziendale
Prof. Patrizio Monfardini monfardini@unica.it
Costi
COSTO DI PRODUZIONE
INSIEME DEI COSTI DI UTILIZZAZIONE DEI FATTORI IMPIEGATI IN UN DATO PROCESSO PRODUTTIVO O PER ALLESTIRE UN DATO PRODOTTO
• IL COSTO MONETARIO RIFLETTE OLTRE LE QUANTITÀ FISICHE CONSUMATE, IL PREZZO DI ACQUISIZIONE DEI FATTORI
SINTESI DELL’EFFICIENZA INTERNA E DI QUELLA ESTERNA COSTO MONETARIO DI PRODUZIONE:
COSTO DI PRODUZIONE
• SCELTE DI CONVENIENZA
• CONTROLLO DELLE CONDIZIONI DI EFFICIENZA
• VALUTAZIONE DELLE RIMANENZE
PROCEDIMENTO DI CALCOLO COMPLESSO INDIVIDUAZIONE DEL
RAPPORTO TRA COMPONENTI ELEMENTARI DEL COSTO E OGGETTO DI CALCOLO (processo produttivo o specifico prodotto)
COSTO DI PRODUZIONE QUANTITÀ ASTRATTA
I CRITERI SEGUITI PER LA DETERMINAZIONE DEI COSTI DIPENDONO DAGLI SCOPI CONOSCITIVI PERSEGUITI
CLASSIFICAZIONE COSTI
in base a:
• NATURA O PER DESTINAZIONE
• PERIODO DI RIFERIMENTO
• RAPPORTO CON L’OGGETTO DEL CALCOLO E LE MODALITÀ DI ATTRIBUZIONE ALL’OGGETTO
• VARIABILITÀ
• CONTROLLABILITÀ
• MODALITÀ DELLA LORO PROGRAMMAZIONE
Classificazione dei costi
• NATURA IN BASE ALLE CARATTERISTICHE FISICHE ED ECONOMICHE
• PER DESTINAZIONE CONSIDERA L’AREA AZ.LE IN CUI IL FATTORE È IMPIEGATO (IND.LI, COMMERCIALI, AMM.TIVI)
• COSTI CAPITALIZZABILI FATTORI A UTILITÀ PLURIENNALE
(COMPONENTI ATTIVI DEL PATRIMONIO, PARTECIPANO PER QUOTA ALLA DETERMINAZIONE DEL REDDITO) + FATTORI D’ESERCIZIO
ANTICIPATI (RIMANENZE)
• COSTI DI PERIODO O D’ESERCIZIO FATTORI CORRENTI UTILIZZATI NEI PROCESSI PRODUTTIVI
Classificazione dei costi
RAPPORTO CON L’OGGETTO DEL CALCOLO
• COSTI SPECIALI POSSONO ESSERE TECNICAMENTE MISURATI
• COSTI COMUNI NON POSSONO ESSERE MISURATI
MODALITÀ DI ATTRIBUZIONE ALL’OGGETTO
• COSTI DIRETTI LA MISURAZIONE È EFFETTIVAMENTE EFFETTUATA QUANTITÀ X FATTORE
• COSTI INDIRETTI MISURAZIONE NON EFFETTUATA (PERCHÉ NON POSSIBILE O PERCHÉ NON CONVENIENTE)
COSTO DA RIPARTIRE X COEFFICIENTE DI RIPARTIZIONE
NB: i costi diretti possono essere misurati sul piano fisico, mentre sul piano economico la determinazione oggettiva del loro valore
unitario può essere condizionata da:
• presenza di costi accessori comuni nell’acquisto dei fattori
• uso di convenzioni contabili (criteri di rotazione del magazzino)
=> Anche i costi diretti possono non riflettere q.tà oggettive
Classificazione dei costi
Classificazione dei costi
Variabilità (prescinde dalle oscillazioni di prezzo)
• COSTI FISSI NON VARIANO AL VARIARE DEI VOLUMI di PRODUZIONE ALLESTITA (ENTRO LA CAPACITÀ PRODUTTIVA INSTALLATA)
• COSTI VARIABILI VARIANO AL VARIARE DELLA PRODUZIONE
• COSTI SEMIVARIABILI
Classificazione dei costi
Esempio tipico di costo variabile: costo per materie prime Costo della manodopera: variabilità particolate:
Variabile per quantità di produzione in aumento (straordinario, mobilità interna; nuove assunzioni solo se l’incremento è permanente)
Rigidità nella riduzione
Classificazione dei costi
Sono fissi i costi relativi:
• ai fattori strutturali
• all’attività delle aree funzionali dell’amministrazione e controllo, finanza, organizzazione e personale
NB: al variare della capacità produttiva anche i costi fissi variano (tipico andamento a scalini)
La distinzione tra costi fissi e variabili vale solo nel breve periodo
COSTI FISSI
Costo di produzione Y
COSTI VARIABILI
Costo di produzione Y
Costo di produzione Y
COSTI SEMIVARIABILI
Classificazione dei costi
• CON L’AUMENTARE DELLA QUANTITÀ PRODOTTA L’INCIDENZA DEI COSTI FISSI SUL COSTO UNITARIO DI PRODOTTO DECRESCE
• L’INCIDENZA DEI COSTI VARIABILI DIRETTAMENTE PROPORZIONALI RESTA COSTANTE
Classificazione dei costi
CONTROLLABILITÀ
COSTI CONTROLLABILI INFLUENZABILI IN MODO DIRETTO E SIGNIFICATIVO DAL RESPONSABILE DEL CENTRO
COSTI NON CONTROLLABILI
MODALITA DELLA LORO PROGRAMMAZIONE
COSTI TECNICI O PARAMETRICI FATTORI IL CUI IMPIEGO È LEGATO AL VOLUME DI PRODUZIONE
COSTI DISCREZIONALI PROGRAMMATI SECONDO GIUDIZIO PERSONALE DEL MANAGER, PRESCINDONO DA RAPPORTI CON LA Q.TÀ DA REALIZZARE COSTI VINCOLATI COSTI FISSI (VINCOLI ECONOMICI DERIVANTI DA SCELTE
CONFIGURAZIONE COSTI
IN RIFERIMENTO AI DIVERSI ELEMENTI CHE FORMANO IL COSTO DI PRODUZIONE
• COSTO PIENO: SI CONSIDERANO TUTTI I FATTORI ATTRIBUIBILE ALL’OGGETTO DI CALCOLO
• COSTO PARZIALE: LA STRATIFICAZIONE DEI COSTI COMPRENDE SOLO ALCUNI ELEMENTI RITENUTI SIGNIFICATIVI RISPETTO AGLI SCOPI
CONOSCITIVI
Configurazioni costo del prodotto
• COSTO PRIMO INDUSTRIALE
somma dei costi speciali industriali
• COSTO INDUSTRIALE
costo primo + costi ind.li comuni
• COSTO COMPLESSIVO
costo ind.le + costi amministrativi, commerciali, oneri finanziari e tributari comprende tutti i costi effettivamente sostenuti
• COSTO ECONOMICO-TECNICO
Configurazioni costo del prodotto
• COSTO PRIMO INDUSTRIALE
incidenza elementi di costo più direttamente collegati col processo di trasformazione
• COSTO INDUSTRIALE
valutazione delle rimanenze
• COSTO COMPLESSIVO
valutazione dei risultati netti conseguiti (confronto con i ricavi di vendita)
• COSTO ECONOMICO-TECNICO
formazione dei prezzi di vendita (reintegrazione di TUTTI i fattori della produzione
Margine lordo di contribuzione
= ricavi di vendita meno costi variabili di produzione utile per i calcoli di convenienza aziendale, infatti
esprime la contribuzione alla copertura dei costi fissi ind.li, della struttura amm.tiva e comm.le
MARGINE SEMILORDO DI CONTRIBUZIONE
= margine lordo meno costi fissi diretti
risultato minimo per continuare la realizzazione di una data produzione
MARGINE DI CONTRIBUZIONE IMPORTANTE PER:
• valutare l’opportunità di incentivare o cessare una produzione
• scelta del mix delle vendite
• orientare le campagne promozionali e le politiche dei prezzi
• valutare convenienza ad effettuare lavori su
ordinazione (accettazione dell’ordine solo se il prezzo copre almeno i costi variabili)
• COSTI CONSUNTIVI (produzione già realizzata)
• COSTI PREVENTIVI (stimano a priori l’utilizzo dei fattori)
• COSTI STANDARD (tipo di costi preventivi, non sono semplici previsioni ma esprimono obbiettivi da
conseguire in termini di consumo e rendimento dei fattori e di prezzi d’acquisto)
• COSTI STANDARD: costi parametrici poiché
espressione di coefficienti tecnici di consumo e rendimento dei fattori
• Devono riferirsi a obbiettivi raggiungibili con un certo sforzo
• Fondamentali in programmazione e controllo, sono alla base della formazione del BUDGET di
produzione
Calcolo dei
costi di produzione
• Procedimento per commessa (oggetto del calcolo è il prodotto)
• Procedimento per processo (oggetto del calcolo è la produzione realizzata in un periodo)
• Procedimento per commessa: attribuzione diretta dei costi ai prodotti
• Procedimento per processo:
attribuzione indiretta dei costi
• Localizzazione dei costi nei cd centri di costo (operativi, di servizio e funzionali)
• Eventuale ribaltamento su altri centri
• Imputazione
alle produzioni realizzateIn entrambi i processi:
• È fondamentale il criterio di attribuzione dei costi all’oggetto di calcolo
• PRINCIPIO FUNZIONALE: i costi si attribuiscono in base al contributo produttivo
Tale CONTRIBUTO:
• o lo si misura (quando è possibile)
• o si individua in modo indiretto utilizzando opportune basi di riparto => il contributo viene quantificato in funzione:
• dell’utilizzo di un fattore (base unica)
• o più fattori congiuntamente (base multipla)
I parametri di ripartizione fanno riferimento spesso a parametri fisici (es. ore MOD, ore macchina, q.tà materie impiegate, m2)