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Corso di economia aziendale Corso C Corso di laurea in Economia e gestione aziendale. Prof. Patrizio Monfardini

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Academic year: 2022

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(1)

Corso di economia aziendale Corso C

Corso di laurea in

Economia e gestione aziendale

Prof. Patrizio Monfardini [email protected]

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Configurazioni di capitale

(3)

Capitale di costituzione

• Valore del capitale con cui nasce un’azienda

• Srl ordinaria – min 10.000€

• Srl semplificata o a capitale minimo - da 1€ a 9.999 €

• Spa – min 50.000 €

• Conferimento può avvenire in denaro, con beni o con azienda in funzionamento

Es: cassa a capitale netto / automezzi a capitale netto

• Nel caso delle spa almeno il 25% in contanti e vincolato in c/c bancario

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Capitale di liquidazione

• Valore che può essere assegnato all’azienda in fase di cessazione dell’attività per liquidazione dell’attivo e del passivo

• Si basa sul presupposto di una vendita diretta e separata dei componenti dell’attivo ed estinguendo i debiti residui

• Si determina sommando i valori di realizzo assegnati ai singoli

elementi dell’attivo al netto delle obbligazioni che dovranno essere assolte

• Talvolta il valore del capitale economico potrebbe essere inferiore al capitale di liquidazione e questo potrebbe indurre la decisione di

liquidazione dell’attività

(5)

Capitale economico

• Rappresenta il valore di un’impresa in funzionamento definito in base al flusso prospettico di reddito, secondo le attese del valutatore

• Il capitale economico è «un valore unico derivante dalla capitalizzazione dei redditi futuri»

• Esprime tutte le condizioni e le potenzialità di produzione, anche quelle astratte che sono determinanti ai fini dell’esistenza e dei flussi di reddito

• Costituisce un punto di riferimento per orientare le decisioni in merito al prezzo di cessione dell’azienda

• Costituisce il limite superiore per qualsiasi valutazione del capitale di un’azienda in corso di funzionamento

(6)

Capitale economico

• VALORE ATTRIBUIBILE AL SISTEMA AZIENDALE COME BENE UNITARIO OGGETTO DI SCAMBIO determinato in occasione di:

• compravendita di aziende

• conferimenti di azienda o rami di essa

• fusioni

• liquidazione di soci…

capitale economico ≠ prezzo di trasferimento

(7)

Capitale economico

Il prezzo dipende da:

• potere contrattuale

• posizione del valutatore (es: acquirente-imprenditore, acquirente- investitore, acquirente speculatore) (apprezzamento dei possibili utilizzi alternativi delle risorse derivanti dalla compravendita)

Per la determinazione del CAPITALE ECONOMICO si ricorre a un “terzo”:

perito indipendente dagli interessi coinvolti

(8)

Capitale economico

LA VALUTAZIONE DEVE ESSERE:

• GENERALE (prescinde da problematiche specifiche delle parti)

• RAZIONALE (metodologia rigorosa sul piano concettuale)

• DIMOSTRABILE (quantità misurabili e cmq stime/congetture credibili)

• POSSIBILMENTE STABILE (prescinde da situazioni contingenti, straordinarie e non ripetibili)

capitale economico ≠ anche da prezzo di mercato

(9)

Capitale economico

Quando l’azienda è quotata in borsa, tali valori sono influenzati da:

• speculazioni

• non sono negoziati pacchetti di controllo, ma frazioni marginali del capitale

• no info su programmi e prospettive aziendali

Soprattutto se i mercati finanziari non sono efficienti, le quotazioni di borsa non esprimono il capitale economico dell’azienda

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Metodi di calcolo

METODI DI CALCOLO BASATI:

- SUI FLUSSI DI RICCHEZZA

- Dividendi - Redditi - Cash flow

- STIMA ANALITICA DEI SINGOLI ELEMENTI PATRIMONIALI

- Metodo patrimoniale semplice - Metodo patrimoniale complesso

- METODI MISTI

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Metodi basati sui flussi

SI BASANO SULLA SEGUENTE FORMULA (valore attuale di una rendita di rata R):

CE = R1V1 + R2V2+ R3V3+ … + RnVn+ Vrn Vn R = flussi di ricchezza nei vari anni (1, 2, 3, .., n) V = coefficienti di attualizzazione; Vn= (1+i) -n

Vrn = valore di liquidazione o cessione dell’azienda al tempo n

• R può essere riferito a:

• redditi d’esercizio (metodo reddituale)

• dividendi (metodo dei flussi di dividendo)

• flussi di cassa totali (cash flow globale) (metodo finanziario)

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Metodi basati sui flussi

METODO REDDITUALE occorre considerare condizioni interne ed esterne all’azienda;

più che cercare di stimare il reddito dei vari anni si quantifica il reddito medio-normale (le fasi congiunturali vengono mediate)

la stima del flusso reddituale da attualizzare è molto complessa

si può procedere con la determinazione del reddito normalizzato degli ultimi esercizi:

reddito d’esercizio

meno effetti di operazioni e fatti straordinari meno oneri/proventi attività accessoria

e lo si proietta nei futuri esercizi (per neutralizzare l’inflazione i flussi di ricchezza sono espressi con potere d’acquisto costante)

(13)

Metodi basati sui flussi

incertezza elevata e complessità nelle previsioni reddituali si ricorre a semplificazioni:

si media tra redditi passati e redditi previsti hp: durata illimitata

in tal modo la formula si semplifica notevolmente, divenendo:

CE =

R

i (formula di una rendita perpetua posticipata)

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Metodi basati sui flussi

METODO DEI FLUSSI DI DIVIDENDO attualizza le somme di reddito d’esercizio e di riserve di costituite in es. precedenti che vengono erogati ai soci

stima dei flussi di periodo e di realizzo finale, sono troppo lontani nel tempo =>

ipotesi largamente imprevedibili e indimostrabili

METODO FINANZIARIO attualizza i flussi monetari che l’impresa potrà generare con la produzione d’esercizio (cash flow d’esercizio), invest/disinvestimenti in immobilizzazioni, crediti/debiti di finanziamento

flusso finale dell’investimento,

Il metodo che risponde meglio all’ottica di calcolo del perito indipendente è il metodo reddituale e risulta meno incerto delle previsioni dei flussi finanziari

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Metodi basati sui flussi

DEFINIZIONE DEL TASSO i

 tasso di remunerazione “risk free”

 (eventualmente da depurare dall’inflazione, se i flussi di ricchezza sono espressi a valori correnti anziché a potere d’acquisto costante)

 + correttivo per il rischio specifico dell’iniziativa e per le difficoltà di smobilizzo

futuro dell’investimento (det. anche in funzione dei tassi di MK per investimenti similari e l’evoluzione di variabili az.li e ambientali)

 + (per le imprese minori) maggiorazione per salario direzionale

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Metodi patrimoniali

METODO PATRIMONIALE SEMPLICE:

la base è il capitale netto di funzionamento rettificato per esprimerne la consistenza a valori correnti di mercato (valore di realizzo o di

sostituzione, abbandonando le valutazioni prudenziali basate sul costo storico). I debiti si valutano al presumibile valore di estinzione

il valore patrimoniale semplice non considera i beni intangibili non evidenziati nel patrimonio az.le

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Metodi patrimoniali

METODO PATRIMONIALE COMPLESSO: integra il capitale di

funzionamento rettificato a valori correnti, con le attività immateriali firm specific (capitale umano, marchio, clienti, …)

i metodi patrimoniali sono più verificabili di quelli basati sui flussi di ricchezza

ma

il valore riconosciuto all’azienda non può non considerare i flussi di ricchezza ottenibili => i metodi patrimoniali vengono utilizzati come confronto e validazione delle stime basate sui flussi reddituali

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Metodi misti

metodo del valore medio

K’ = PN rettificato a valori correnti R/i = CE det con metodo reddituale R/i – K’ = avviamento

CE = K’ + 1 R

- K’

2 i

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Metodi misti

Avviamento:

- nella pratica considerato come maggior valore riconosciuto rispetto al CN di funzionamento

- in senso proprio esprime la capacità reddituale dell’az. per effetto di sinergie interne ed esterne, accumulazione di esperienze e potenzialità gestionali

sottraendo K’ si evita di chiamare avviamento il maggior valore patrimoniale rispetto alle valutazioni a costo storico

goodwill: avviamento positivo badwill: avviamento negativo

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