CAP.6 STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO PRECOMPRESSO PROGETTO DI STRUTTURE IN C.A.P.
INGEGNERIA CIVILE PER LA PROTEZIONE DAI RISCHI NATURALI
CORSO DI
COMPLEMENTI DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI
ING. STEFANO DE SANTIS ANNO ACCADEMICO 2020-2021
Strutture in cemento armato precompresso: quadro delle lezioni
Lezione 1: inquadramento
❑ Sviluppi e caratteristiche tecnologiche del cemento armato precompresso
❑ Tiranti e travi in c.a.p., cavo risultante
❑ Fasi costruttive, Stati Limite, Vantaggi e svantaggi della precompressione
Lezione 2: tecnologia del c.a.p.
❑ Precompressione interna/esterna, a fili pretesi/a cavi post-tesi, totale/limitata/parziale
❑ Strutture composte/a conci, dettagli costruttivi
Lezione 3: materiali
❑ Calcestruzzi da c.a.p.: resistenze e classi; tensioni limite; viscosità e ritiro
❑ Acciai da c.a.p.: resistenze, tipologie di prodotti; tensioni limite; rilassamento
Lezione 4: perdite istantanee e cadute lente
❑ Perdite istantanee per accorciamento del cls e per attrito cavo-guaina
❑ Cadute lente dovute alle deformazioni viscose, al ritiro e al rilassamento
Lezione 5: verifiche delle strutture in c.a.p.
❑ Calcolo delle tensioni e verifiche allo SLE a vuoto e in esercizio
❑ Verifiche allo SLU di flessione e di taglio
Lezione 6: progetto delle strutture in c.a.p. (1)
❑ Dimensionamento della sezione e del sistema di precompressione
❑ Fuso di Guyon, andamento del cavo risultante e tracciato dei cavi, cavi intubettati e cavi attestati in campata
❑ Momento utile e momento utile aggiunto
❑ Sistema equivalente alla precompressione
Lezione 7: progetto delle strutture in c.a.p. (2)
❑ Esercizio di riepilogo
1
2
4
6 3
5
7
Cavo risultante
❑ L’armatura da precompressione è costituita da un sistema di più cavi in acciaio.
❑ Il cavo risultante è definito come il luogo dei punti di passaggio delle risultanti delle forze di precompressione esercitate dai vari cavi.
❑ Il CR consiste in una schematizzazione dei sistema di precompressione attraverso un singolo cavo equivalente, che produce lo stesso stato di precompressione del sistema di cavi reale, in ogni sezione dell’elemento strutturale.
❑ Quindi: in ciascuna sezione della trave, la risultante delle azioni di precompressione ha:
o punto di applicazione coincidente con il CR o direzione tangente al CR
❑ Si ricorre al CR per semplicità ai fini del calcolo. Si usa il CR per dimensionamento e verifiche. Al progettista spetta il compito di progettare sezioni, tracciato e forze di pretensione dei cavi affinché la risultante approssimi il CR.
Condizioni di riferimento per il progetto
Obiettivo:
❑ Dimensionare la sezione (o scegliere una sezione, nel caso di travi prefabbricate)
❑ Progettare il sistema di precompressione: forza N
pe posizione del CR e
pAi fini del (pre)dimensionamento:
➔ ci si riferisce a due condizioni limite:
❑ Condizione iniziale (a vuoto) → Momento esterno: M
i❑ Condizione finale (di esercizio) → Momento esterno: M
eo combinazione rara: carichi più alti ma s
c,maxpiù alta
o oppure combinazione quasi permanente: carichi più bassi ma s
c,maxpiù bassa
➔ si assumono le seguenti ipotesi di progetto:
❑ Si assume che la sezione non cambi (mentre la solidarizzazione mediante iniezione delle guaine oppure il getto e l’indurimento di solette gettate in opera modifica le caratteristiche meccaniche della sezione)
❑ Si stima forfettariamente la precompressione in esercizio N
ecome una aliquota di quella iniziale N
iattraverso un coefficiente b<1 che tiene conto delle cadute lente (N
e=bN
i)
Riferimenti GIA §15.6.2
Condizioni iniziali di riferimento per il progetto
𝑁
𝑖𝐴
𝑐+ 𝑁
𝑖𝑒
𝑝− 𝑀
𝑖𝑊
1≤ 𝜎
𝑐𝑖𝑁
𝑖𝐴
𝑐− 𝑁
𝑖𝑒
𝑝− 𝑀
𝑖𝑊
2≥ 0
Intradosso (lembo inferiore)
Estradosso (lembo superiore)
Retta limite inferiore
Tensioni in mezzeria Riferimenti GIA §15.6.2
Condizioni finali di riferimento per il progetto
Intradosso (lembo inferiore)
Estradosso (lembo superiore)
𝛽𝑁
𝑖𝐴
𝑐+ 𝛽𝑁
𝑖𝑒
𝑝− 𝑀
𝑒𝑊
1≥ 0
𝛽𝑁
𝑖𝐴
𝑐− 𝛽𝑁
𝑖𝑒
𝑝− 𝑀
𝑒𝑊
2≤ 𝜎
𝑐𝑒Retta limite superiore
Tensioni in mezzeria Riferimenti GIA §15.6.2
Condizioni di riferimento per il progetto
Ai fini del (pre)dimensionamento,
➔ si ricavano quattro condizioni,
❑ due per le condizioni inziali e due per le condizioni in esercizio
❑ due per il lembo superiore e due per il lembo inferiore
❑ tutte riferite alle tensioni nel cls
𝑁
𝑖𝐴
𝑐+ 𝑁
𝑖𝑒
𝑝− 𝑀
𝑖𝑊
1≤ 𝜎
𝑐𝑖𝐴 𝑁
𝑖𝑐
− 𝑁
𝑖𝑒
𝑝− 𝑀
𝑖𝑊
2≥ 0
𝛽𝑁
𝑖𝐴
𝑐+ 𝛽𝑁
𝑖𝑒
𝑝− 𝑀
𝑒𝑊
1≥ 0 𝛽𝑁 𝐴
𝑖𝑐
− 𝛽𝑁
𝑖𝑒
𝑝− 𝑀
𝑒𝑊
2≤ 𝜎
𝑐𝑒Intradosso (lembo inferiore)
Estradosso (lembo superiore)
Condizioni iniziali (a vuoto)
Condizioni finali (in esercizio)
Riferimenti GIA §15.6.2
Predimensionamento sezione a fili pre-tesi
Obiettivo del predimensionamento:
❑ Dimensionare la sezione (o scegliere una sezione, nel caso di travi prefabbricate)
❑ Dimensionare il sistema di precompressione: forza N
pe posizione del CR e
p❑ DIMENSIONAMENTO DELLA SEZIONE
❑ DIMENSIONAMENTO DEL SISTEMA DI PRECOMPRESSIONE
𝑊 1 =
𝑀𝑒
𝛽
−𝑀
𝑖𝜎
𝑐𝑖𝑊 2 = 𝑀𝑒−𝛽𝑀
𝑖
𝜎
𝑐𝑒𝑁 𝑖 = 𝜎 𝑐𝑖 𝐴 𝑐 𝑊1
𝑊
1+𝑊
2𝑒 𝑝 = 𝑀𝑖
𝑁
𝑖+ 𝑊2
𝐴
𝑐Riferimenti GIA §15.6.2
❑ Le precedenti considerazioni ed espressioni analitiche si riferiscono ad una sola sezione
(ad esempio la sezione di mezzeria di una trave appoggiata, in cui il momento flettente
prodotto dal peso proprio e dai sovraccarichi è massimo)
Dalla sezione alla trave
Strutture a fili pre-tesi
Riferimenti GIA §15.7
❑ Si consideri una trave in c.a.p. a fili pre-tesi. In questo caso, per esigenze di
prefabbricazione, il tracciato delle armature di precompressione è generalmente rettilineo.
❑ Gli effetti della precompressione (pressoflessione con sforzo normale N
ioppure bN
ied eccentricità e
p) sono i medesimi in qualunque sezione della trave.
❑ Ma: le sollecitazioni prodotte dai carichi esterni variano lungo l’asse della trave.
❑ Quindi: non tutte le sezioni si trovano quindi nella stessa condizione di sollecitazione.
❑ In particolare, non è detto che:
o in tutte le sezioni si ottengano gli stessi effetti benefici della precompressione o In tutte le sezioni siano soddisfatte le verifiche agli SLE (verifiche alle tensioni)
(potrebbe anche succedere che non sia garantita la precompressione totale ovunque)
A vuoto In esercizio
Tensioni in mezzeria Tensioni in appoggio
A vuoto In esercizio
Dalla sezione alla trave
Strutture a fili pre-tesi
Riferimenti GIA §15.7
❑ Per garantire la precompressione totale nelle sezioni in cui è minima (o nulla) la
sollecitazione esterna, è necessario che il CR sia interno al nocciolo centrale di inerzia.
❑ Tuttavia, nelle sezioni in cui il momento esterno è massimo, questo si traduce in una minore efficacia della precompressione (perché in linea di principio sarebbe conveniente spostare il CR ad una maggiore eccentricità)
❑ Se si vuole garantire la precompressione totale ovunque, è quindi necessario ricorrere a forze di precompressione maggiori.
❑ Se si potesse, al contrario, modificare la posizione del CR lungo l’asse della trave, seguendo l’andamento delle sollecitazioni esterne, si potrebbe ottenere un risultato analogo con forze di precompressione minori
A vuoto In esercizio
Tensioni in mezzeria Tensioni in appoggio
A vuoto In esercizio
Dalla sezione alla trave
Strutture a cavi scorrevoli
Riferimenti GIA §15.7
❑ Nelle strutture in c.a.p. a cavi post-tesi, il tracciato dei cavi è non rettilineo, ed è progettato (insieme al livello di precompressione) affinché siano ottimizzati gli effetti benefici della precompressione e siano garantite le condizioni di sicurezza (verifiche alle tensioni) in ogni sezione ed in ogni condizione di carico (a vuoto e in esercizio)
❑ Ad esempio, per garantire la precompressione totale, si garantisce che il punto di applicazione della risultante (precompressione + peso proprio + sovraccarichi) sia
ovunque e sempre interno al nocciolo centrale di inerzia.Tensioni in mezzeria ki
ks e(x)
x
A vuoto In esercizio
Tensioni in appoggio A vuoto e in
esercizio
Il tracciato dei cavi
Riferimenti GIA §15.7❑ Obiettivo: determinare il tracciato del CR lungo l’asse della trave o, più in
generale, una zona entro la quale deve trovarsi il CR (insieme dei tracciati del CR), tali che siano soddisfatte le condizioni di sicurezza e sia ottimizzata l’efficacia della precompressione.
❑ Questa zona è detta Fuso di Guyon: area tracciata nella sagoma della trave vista in prospetto laterale tale che, se il CR cade al suo interno, le verifiche di tutte le sezioni sono soddisfatte
❑ Si consideri una trave semplicemente appoggiata a sezione costante (caso semplice ma frequente nelle applicazioni)
❑ Si intende garantire la precompressione totale, quindi la risultante delle sollecitazioni deve essere interna al nocciolo centrale di inerzia in ogni sezione
❑ Al CR viene generalmente assegnato tracciato parabolico, perché le i momenti
esterni variano con legge parabolica lungo l’asse della trave
Il tracciato dei cavi
Riferimenti GIA §15.7Nella sezione di mezzeria:
❑ A vuoto
❑ In esercizio
𝑒
𝑝≤ 𝑒
1+ 𝑀
𝑖𝑁
𝑖−𝑒
2≤ 𝑒
𝑝≤ 𝑒
1𝑒
𝑝≥
𝑀𝑒𝑁𝑒
− 𝑒
2Note:
❑ le distanze sono calcolate a partire dal baricentro e sono positive andando verso il basso
❑ I simboli indicano distanze in valore assoluto In qualunque sezione (x):
❑ A vuoto
❑ In esercizio
𝑒
𝑝(𝑥) ≤ 𝑒
1+ 𝑀
𝑖(𝑥) 𝑁
𝑖𝑒
𝑝(𝑥) ≥
𝑀𝑒(𝑥)𝑁𝑒
− 𝑒
2Nella sezione di appoggio
❑ A vuoto e in esercizio
e2
e1
Il tracciato dei cavi
Riferimenti GIA §15.7𝑒
𝑝(𝑥) ≤ 𝑒
1+ 𝑀
𝑖(𝑥)
𝑁
𝑖𝑒
𝑝(𝑥) ≥
𝑀𝑒(𝑥)𝑁𝑒
− 𝑒
2A vuoto In esercizio
❑ Queste due condizioni, con il segno di = stretto, sono rappresentate graficamente da due curve, disegnate lungo il profilo laterale della trave.
❑ Le due curve hanno il significato fisico di tracciato limite del CR, nelle condizioni a vuoto e in esercizio.
❑ Si parla di traccialo limite perché si tratta dell’andamento del CR per il quale l’asse
neutro coincide con il lembo (superiore a vuoto ed inferiore in esercizio) della sezione. Ci si trova cioè in condizioni limite di precompressione totale.
❑ Superate queste condizioni, parte della sezione è tesa.
❑ Considerare insieme le due disequazioni conduce alla identificazione di una regione lungo il profilo laterale della trave, all’interno della quale può ricadere il CR, garantendo ovunque e in qualunque condizione, la precompressione totale.
❑ Questa regione è detta Fuso di Guyon.
Il tracciato dei cavi
Riferimenti GIA §15.7L=25m h=2m e1=0.67m e2=0.67m
g=12kN/m q=25kN/m Ni=3500kN Ne=0.6Ni
Dati principali
e1 e2
L/2 h
Valori di
riferimento
Il tracciato dei cavi
Riferimenti GIA §15.7epi=e1=0.6667m epi=0.9345m
Cavo Risultante e Linea delle Pressioni A Vuoto – Condizione limite
LP CR
Il tracciato dei cavi
Riferimenti GIA §15.7epi= −e2 = −0.67m epi= +0.7098m
Cavo Risultante e Linea delle Pressioni In Esercizio – Condizione limite
LP CR
Il tracciato dei cavi
Riferimenti GIA §15.7Fuso di Guyon
A Vuoto e in Esercizio – Condizioni limite
IN ESERCIZIO A VUOTO
Il tracciato dei cavi
Riferimenti GIA §15.7ep= −0.20m ep= +0.80m
Fuso di Guyon e Cavo Risultante scelto
CR SCELTO FUSO DI GUYON
Il tracciato dei cavi
Riferimenti GIA §15.7Fuso di Guyon e Cavo Risultante scelto Linee delle Pressioni a Vuoto e in Esercizio
CR SCELTO FUSO DI GUYON
LP A VUOTO LP IN ESERCIZIO
Il tracciato dei cavi
Riferimenti GIA §15.7Ni=3500kN Ne=1.0Ni
Ni=3500kN Ne=0.6Ni
Ni=3500kN Ne=0.5Ni
Fuso di Guyon
Sensibilità alle cadute lente
Valori di riferimento
Il tracciato dei cavi
Riferimenti GIA §15.7Ni=5500kN Ne=0.6Ni
Ni=3500kN Ne=0.6Ni
Ni=2500kN Ne=0.6Ni
Fuso di Guyon
Sensibilità al tiro iniziale (scontate le perdite istantanee)
Valori di riferimento
Momento utile e momento utile aggiunto
Alcune indicazioni per il predimensionamento della sezione, con riferimento alla sezione di mezzeria di una trave appoggiata
Per effetto dei carichi esterni (peso proprio, sovraccarichi permanenti e variabili, cioè tutti i carichi tranne la precompressione) la risultante delle sollecitazioni si sposta verso l’alto rispetto alla posizione del CR
❑ A vuoto, la risultante sale della quantità Mi/Ni (rispetto al CR)
❑ In esercizio, la risultante sale della quantità Me/Ne (rispetto al CR)
Nelle condizioni di progettazione ottimale:
❑ A vuoto: per far ricadere la risultante al limite inferiore del nocciolo, si posiziona il CR più in basso di una quantità Mi/Ni.
Questa quantità è detta da. Il prodotto da·Niè detto Momento utile aggiunto Mut,a
❑ In esercizio: per far ricadere la risultante al limite superiore del nocciolo, si posiziona il CR più in basso di Me/Ne.
Me=Mg+g2+q: momento in esercizio (dovuto a peso proprio + sovraccarichi permanenti e variabili)
Trascurando le cadute lente, passando dalle condizioni a vuoto a quelle di esercizio, la risultante sale di Mg2+q/Ne (con Mg2+q: momento dovuto ai sovraccarichi permanenti e variabili).
Al massimo questa escursione può valere e1+e2 (tutta l’altezza del nocciolo). Il prodotto (e1+e2)·Ne è detto Momento utile Mut
Una sezione può essere considerata ben progettata se il massimo momento dovuto ai sovraccarichi (permanenti e variabili) coincide con il momento utile.
160130
5 8.6 12.2 15.8 10070
14 m
y
x
Tracciato dei cavi e CR
RiferimentiGIA §15.7
a [m-1] b [-] c [m]
Cavo 1 0.0033 0 0.0050
Cavo 2 0.0047 0 0.0860
Cavo 3 0.0060 0 0.1220
Cavo 4 0.0074 0 0.1580
❑ Nota l’equazione del tracciato di ogni cavo, il tracciato del CR può essere calcolato con la media aritmetica se i cavi hanno tutti la stessa sezione e la stessa tensione
Equazioni dei tracciati dei cavi
y(x) = ax2 + bx + c
1400
Quote in cm
Esercizio
Esercitazione 2, Esercizio 14
Si consideri la trave in c.a.p. a cavi post-tesi rappresentata in figura, di luce totale 28m e sezione rettangolare di altezza 2m. L’armatura di precompressione è
costituita da 4 cavi uguali, ciascuno formato da 18Ø7, che hanno andamento
parabolico, con tangente orizzontale in mezzeria, e tensione di precompressione di 840MPa.
Si richiede di determinare:
• l’equazione del cavo risultante e l’angolo di attacco del cavo in testata (inclinazione del CR nella sezione di testata).
• il valore della forza di precompressione in testata.
• il sistema di forze esterne equivalente alla precompressione.
Nota: nell’immagine è rappresentata una metà della trave, dall’appoggio alla mezzeria, e sono indicate le quote di attacco in testata e di passaggio in mezzeria dei cavi, misurate a partire dall’intradosso della trave.
14.0m 0.70m
1.00m 1.30m 1.60m
0.050m 0.086m 0.122m 0.158m
Y
X
2.00m
160130
5 8.6 12.2 15.8 10070
14 m
y
x
a b c
Cavo 1 0.0033 0 0.0050
Cavo 2 0.0047 0 0.0860
Cavo 3 0.0060 0 0.1220
Cavo 4 0.0074 0 0.1580
Cavi intubettati
❑ Nota l’equazione del tracciato di ogni cavo, il tracciato del CR può essere calcolato con la media aritmetica se i cavi hanno tutti la stessa sezione e la stessa tensione
Equazioni dei tracciati dei cavi
y(x) = ax2 + bx + c
Cavi attestati in campata
a b c
Cavo 1 0.0033 0 0.0500
Cavo 2 0.0047 0 0.0860
Cavo 3 0.0122 0 0.1220
Cavo 4 0.0167 0 0.1580
❑ Nota l’equazione del tracciato di ogni cavo, il tracciato del CR può essere calcolato con la media aritmetica se i cavi hanno tutti la stessa sezione e la stessa tensione
Equazioni dei tracciati dei cavi
y(x) = ax2 + bx + c
Sistema equivalente alla precompressione
Tirante in c.a.p. (dalla lezione CAP.1)
Sistema equivalente alla precompressione: sistema di forze staticamente equivalenti alla
precompressione (che producono gli stessi effetti sulla struttura in termini di reazioni vincolari, sollecitazioni e tensioni, spostamenti e deformazioni):
❑ Dipende dalla geometria dei cavi (del CR) e dalla forza di precompressione applicata
❑ E’ un sistema di forze a risultante nulla (perché la precompressione induce uno stato di coazione nell’elemento strutturale)
❑ Viene utilizzato per determinare le sollecitazioni negli elementi in c.a.p., risultando spesso utile soprattutto per le strutture iperstatiche
Sistema di cavi da precompressione
Sistema equivalente alla precompressione
❑ L’armatura da precompressione è costituita da un sistema di più cavi in acciaio.
Riferimenti GIA §15.8
Sistema equivalente alla precompressione
Generalizzazione: travi in c.a.p.
Riferimenti GIA §15.8
CR SCELTO FUSO DI GUYON
Sistema equivalente alla precompressione
Generalizzazione: travi in c.a.p.
Riferimenti GIA §15.8
❑ Nelle travi il CR è spesso curvilineo
❑ Il sistema equivalente alla precompressione è costituito da:
o Forze concentrate in testata
o Forze distribuite lungo l’asse della trave
Sistema equivalente alla precompressione
Generalizzazione: travi in c.a.p.
Riferimenti GIA §15.8
❑ Nelle travi il CR è spesso curvilineo
❑ Il sistema equivalente alla precompressione è costituito da:
o Forze concentrate in testata
o Forze distribuite lungo l’asse della trave
Forze concentrate in testata Dipendono:
❑ dal valore dello sforzo di precompressione (forza N0)
❑ dalla inclinazione del CR in testata (angolo a0)
❑ dalla posizione del CR in testata (eccentricità e0) Comprendono:
❑ Sforzo normale: N = N0·cos(a0) ≈ N0
❑ Momento flettente: M = N·e0
❑ Taglio: V = N0·sin(a0) ≈ N0·a0
N
0a
0e
0N
Sistema di
precompressione
V M
Sistema equivalente alla precompressione
a0 piccolo
Sistema equivalente alla precompressione
Generalizzazione: travi in c.a.p.
Riferimenti GIA §15.8
❑ Nelle travi il CR è spesso curvilineo
❑ Il sistema equivalente alla precompressione è costituito da:
o Forze concentrate in testata
o Forze distribuite lungo l’asse della trave
Forze distribuite lungo l’asse della trave Dipendono:
❑ dal valore dello sforzo normale nel cavo (Np)
❑ dal raggio di curvatura del cavo (r)
❑ dal coefficiente di attrito cavo-guaina (m)
In un generico punto del cavo (che ha inclinazione a rispetto all’orizzontale), ci sono:
❑ sforzi paralleli all’asse del cavo pt= m·Np/r
❑ sforzi normali all’asse del cavo pn= Np/r
Sistema di precompressione
p
np
tSistema equivalente alla precompressione
Generalizzazione: travi in c.a.p.
Riferimenti GIA §15.8
❑ Nelle travi il CR è spesso curvilineo
❑ Il sistema equivalente alla precompressione è costituito da:
o Forze concentrate in testata
o Forze distribuite lungo l’asse della trave
Forze distribuite lungo l’asse della trave Comprendono:
❑ Carico distribuito parallelo all’asse della trave px(a) = pt·cos(a) – pn·sin(a) ≈ 0
❑ Carico distribuito normale all’asse della trave py(a) = pn·cos(a) + pt·sin(a) ≈ N/r
a0 piccolo
Sistema equivalente alla precompressione
p
ySistema equivalente alla precompressione
Generalizzazione: travi in c.a.p.
Riferimenti GIA §15.8
Forze distribuite lungo l’asse della trave Comprendono:
❑ Carico distribuito parallelo all’asse della trave px(a) = pt·cos(a) – pn·sin(a) ≈ 0
❑ Carico distribuito normale all’asse della trave py(a) = pn·cos(a) + pt·sin(a) ≈ N/r
a0 piccolo
Sistema equivalente alla precompressione
p
yNei casi più generali, pyvaria lungo l’asse della trave perché:
❑ Cambia il raggio di curvatura del cavo r=r(x)
❑ Cambia lo sforzo di precompressione per le perdite di attrito pn=pn(x), pt=pt(x) Tuttavia, sono generalmente accettate le seguenti due semplificazioni:
❑ Il CR ha forma quadratica e il suo raggio di curvatura può essere considerato costante e pari a r=L2/8f
❑ Le perdite di attrito possono essere trascurate quindi N è costante lungo l’asse del cavo Ne consegue che py è un carico uniformemente distribuito
y x
Ing. Stefano De Santis
stefano.desantis@uniroma3.it www.romatrestrutture.eu