Il vissuto emotivo dell’infermiere
nell’assistenza al paziente oncologico terminale con lesioni neoplastiche:
una ricerca qualitativa in ambito domiciliare.
Ilaria Saguatti Relatore: Prof.ssa Sara Rowan Tesi di Laurea e progetti
Introduzione alla ricerca
L’infermiere:
• Sapere stare nella relazione
• La comunicazione
• Affrontare la sofferenza
Obiettivo della ricerca
La ricerca si propone di descrivere l’esperienza vissuta dagli infermieri che si prendono cura di pazienti
oncologici terminali, che presentano lesioni
neoplastiche allo scopo di fare emergere le sfide più significative e le eventuali difficoltà con cui questi
professionisti si confrontano quotidianamente.
Revisione della letteratura
P
OCHI STUDI,
CONDOTTI TRA IL1995
E IL2011;
U
N SOLO LAVORO RIGUARDANTE IL CONTESTO DOMICILIARE;
A
SPETTI EMOTIVI SPESSO CENSURATI E SENSAZIONE DIC
AMMINARE SU UN FILOSOSPESO
.
Ricerca qualitativa
Fondamento filosofico: fenomenologia trascendentale di HUSSERL
Campione selezionato
Metodologia della cornice
tematica Trascrizione
fedele dei dati Raccolta dei dati
(intervista semi strutturata)
Metodologia della ricerca
Risultati: indice
• Indice
CATEGORIE CODICI
① IMPATTO
SULL’INFERMIERE
1.1 Non ci si abitua mai
1.2 Empatia verso il paziente 1.3 Ricordi che non si cancellano
1.4 Impotenza, lesioni fuori controllo
② APPROCCIO AL PAZIENTE
2.1 Attenzione al paziente come persona 2.2 Assistenza nel fine vita
2.3 Attenzione a tutta la famiglia
③ MODALITÀ DI ADATTAMENTO (COPING)
3.1 Controllo delle proprie emozioni
3.2 Cercare di dare un significato alla tragedia 3.3 Giusta distanza nella relazione
④ LA FERITA COME SFIDA 4.1 Contatto con il corpo 4.2 Trasformazione
⑤ COMUNICAZIONE 5.1 Attitudine a trattare l’argomento 5.2 Onestà professionale
NON CI SI ABITUA MAI: “Anche a vederle, l’impatto è…
psicologicamente devastante…”
EMPATIA VERSO IL PAZIENTE: “Perchè comunque il coinvolgimento personale ce l’hai…”
RICORDI CHE NON SI CANCELLANO: “Quelle particolarmente te le ricordi perchè c’hanno tutto un vissuto terminale dietro che…”
IMPOTENZA, LESIONI FUORI CONTROLLO: “Non è piacevole non saper cosa fare, abbastanza frustrante…”
Impatto sull’infermiere
Approccio al paziente
ATTENZIONE AL PAZIENTE COME PERSONA:
“Come guardo quel particolare lì, guardo la persona.”
ASSISTENZA NEL FINE VITA: “E’ un la, diciamo così, per poi parlare della terminalità, la
lesione.”
ATTENZIONE A TUTTA LA FAMIGLIA: “Per loro è… emotivamente penso che sia pesante.”
Modalità di adattamento Coping
CONTROLLO DELLE PROPRIE EMOZIONI: “Le mie emozioni erano più quando uscivo da quella porta…”
CERCARE DI DARE UN SIGNIFICATO ALLA TRAGEDIA:
“Non so perché a te e non a me…”
GIUSTA DISTANZA NELLA RELAZIONE: “Nel senso che il paziente è il paziente, io sono io, l’operatore.”
La ferita come sfida
CONTATTO CON IL CORPO: “Anche fare una medicazione è molto emotiva.”
TRASFORMAZIONE: “Poi dopo… dopo mi sono resa conto che era importante.”
La comunicazione
ATTITUDINE A TRATTARE L’ARGOMENTO: “Non è poi così che ci si deve approcciare, le cose van dette, punto…”
ONESTA’ PROFESSIONALE: “Il punto tuo di partenza è che sai già che non vai per risolverla…”
Grazie per l’attenzione!
Discussione
Questo aspetto dell’assistenza, profondo e vero, spesso non viene indagato, tuttavia ascoltare la voce degli infermieri e farla emergere sembra rappresentare veramente un punto di svolta nel miglioramento dell’assistenza alla persona.
SPUNTI PER IL FUTURO:
• Approntare strumenti di supporto adeguati;
• Aumentare la formazione e lo scambio di idee fra infermieri;
• Mettere in relazione i vissuti di tutti i protagonisti.