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OGGETTO: - 834/AP/2020 - Procedura concorsuale per la nomina del Segretario Generale del Consiglio Superiore della Magistratura, ai sensi dell'art. 2 della legge 12 aprile 1990 n. 74 (vacanza dott. ssa Paola Piraccini).
(delibera 17 giugno 2020)
“Il Consiglio Superiore della Magistratura,
- rilevato che la Dott.ssa Paola Piraccini ha chiesto il ricollocamento in ruolo nel posto precedentemente occupato di Consigliere presso la Corte di Cassazione in vista dello scadere del termine di permanenza nel ruolo di Segretario Generale del Consiglio Superiore della Magistratura stabilito in sei anni dall'art. 109 della circolare n. 13778 della Terza Commissione in tema di tramutamenti;
- considerato necessario provvedere alla nomina del nuovo Segretario generale, ai sensi dell'art. 2 della legge 12 aprile 1990 n. 74, al fine di consentire alla Segreteria di far fronte ai propri delicati compiti;
delibera
di dare ingresso alla procedura per la nomina del Segretario generale del Consiglio Superiore della Magistratura, alla quale potranno partecipare tutti i magistrati che siano in possesso della quinta valutazione di professionalità alla data di scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione di disponibilità e che abbiano, entro la medesima data, dichiarato la disponibilità a ricoprire il predetto ufficio, previo collocamento, con il proprio consenso, fuori del ruolo organico della magistratura.
Il magistrato dovrà assumere l'impegno ad essere presente per l'intera settimana a Roma, dove sarà obbligato a risiedere;
la dichiarazione di disponibilità ad espletare le funzioni di Segretario generale del CSM dovrà essere presentata presso gli uffici di appartenenza o direttamente al Consiglio Superiore della Magistratura, dovrà essere corredata da un'autorelazione e dal “curriculum” - da inviare al CSM da parte dei magistrati anche in formato “Word” all'indirizzo di posta elettronica [email protected] - e da documentazione idonea ad evidenziare il possesso dei requisiti professionali e di esperienza, per dimostrare la propria idoneità specifica ad espletare le funzioni di Segretario generale del Consiglio Superiore, previste dall'art. 11 del Regolamento interno che di seguito si riporta:
1. Il magistrato, che ai sensi dell'art. 7 della legge 24 marzo 1958, n. 195, dirige la segreteria, assume le funzioni di Segretario generale con le seguenti attribuzioni:
a) assiste il Vicepresidente e il Comitato di Presidenza nella predisposizione e nello svolgimento dei lavori attinenti l'organizzazione e il funzionamento del Consiglio;
b) cura, nell'ambito delle proprie funzioni, i rapporti con le Segreterie generali della Presidenza della Repubblica, della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, della Corte costituzionale, nonché con gli analoghi uffici della Presidenza del Consiglio dei ministri, degli altri organi di rilevanza costituzionale e della pubblica amministrazione;
c) istruisce le pratiche per l'adozione da parte del Comitato di Presidenza di provvedimenti attinenti l'amministrazione del Consiglio;
d) assiste alle riunioni del Comitato di Presidenza e ne redige il verbale; provvede alla conservazione degli atti; cura gli adempimenti preparatori delle riunioni stesse e l'esecuzione delle deliberazioni adottate;
e) coordina l'attività dei magistrati addetti alla segreteria;
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f) assicura il buon andamento dei servizi e degli uffici e sovraintende al personale addetto al Consiglio;
g) adempie a ogni altro compito previsto dai regolamenti del Consiglio o che gli sia affidato dal Vicepresidente, dal Comitato di Presidenza o dal Consiglio.
2. Nello svolgimento dei predetti compiti il Segretario generale si avvale di apposita segreteria ed è coadiuvato e sostituito, in caso di impedimento, da un magistrato di merito che assume l'incarico di Vice Segretario generale. Il Segretario generale, previa comunicazione al Comitato di Presidenza, può delegare al Vice Segretario generale il compimento di determinati atti o la cura di procedimenti o settori di attività rientranti nelle proprie attribuzioni, fermo restando il potere di direzione e coordinamento spettantegli; la delega può essere revocata con le stesse modalità con cui è conferita. Successivamente all'emanazione, i provvedimenti di delega o di revoca sono comunicati al Consiglio da parte dal Comitato di presidenza.
3. La nomina del Segretario generale e quella del Vice Segretario generale sono deliberate dal Consiglio, a seguito di interpello comunicato a tutti i magistrati in servizio, su proposta del Comitato di Presidenza, che acquisisce sulla medesima l'intesa della Terza Commissione, previa audizione dei candidati da parte di quest'ultima.
4. Gli incarichi di Segretario generale e di Vice Segretario generale sono soggetti a conferma dopo tre anni dall'assunzione, se conferiti nel corso della consiliatura precedente rispetto a quella in cui scade detto termine e purché sia trascorso almeno un anno dall'inizio della nuova consiliatura.
Le dichiarazioni di disponibilità, anche se presentate per via gerarchica, dovranno pervenire al Consiglio Superiore entro il 20 luglio 2020 e dovranno essere altresì corredate da un parere attitudinale espresso dal Consiglio giudiziario ( ovvero dalla attestazione relativa al deposito da parte del magistrato della richiesta di parere al Consiglio giudiziario).
I Capi degli uffici dovranno dare disposizioni affinché quanto sopra sia portato a conoscenza di tutti i magistrati in servizio presso i rispettivi uffici e distretti, informandoli, ai sensi del D. Lgs.
N. 101 del 2018, che i dati inviati saranno oggetto di trattamento e verranno inseriti nella banca dati del Consiglio; dovranno, altresì, dare assicurazione a questo Consiglio dell'avvenuta comunicazione.
I Capi degli Uffici sono pregati, altresì, di inviare al Consiglio Superiore della Magistratura a mezzo fax al n. 06/4453854, nonché per posta elettronica all'indirizzo [email protected], elenco delle dichiarazioni di disponibilità presentate dagli interessati; tale invio dovrà essere eseguito entro il giorno successivo alla scadenza del termine stabilito per la presentazione della domanda, e segnatamente entro e non oltre il 21 luglio 2020.
Il Ministro della Giustizia vorrà disporre, altresì, che quanto sopra sia portato a conoscenza di tutti i magistrati collocati fuori dal ruolo organico della magistratura".