ELEMENTI NECESSARI PER LA PROGETTAZIONE
• Uso dell’acqua: indirizza per la scelta del tipo e i materiali del completamento
• Portata di emungimento: condiziona la scelta della pompa e quindi il diametro del rivestimento
• Litologia: determina la scelta della metodologia di perforazione, i diametri di perforazione (necessità di rivestimenti)
• Profondità e abbassamento della falda: determina le geometrie del pozzo (profondità del pozzo, diametro)
• Presenza di acquiferi sovrapposti, falda in
pressione: necessità di realizzare un avampozzo Se la profondità del pozzo è superiore a 30 metri, è
obbligatorio darne comunicazione al Servizio Geologico d’Italia
OBBLIGHI DI INFORMAZIONE
Ai sensi della legge 4 agosto 1984, n. 464, chiunque intenda eseguire studi e indagini a mezzo di scavi, pozzi, perforazioni e rilievi geofisici per ricerche idriche o per opere di ingegneria civile al di sotto di 30 metri metri dal piano campagna, deve darne comunicazione all’ISPRA – Dipartimento Difesa del Suolo/Servizio Geologico d’Italia entro trenta giorni dall’inizio degli studi e delle indagini indicando su apposite mappe la localizzazione degli studi e delle indagini programmati e deve far pervenire al medesimo Servizio entro trenta giorni dall’ultimazione degli studi e delle indagini una dettagliata relazione corredata dalla relativa documentazione sui risultati geologici acquisiti.
L’inosservanza della legge è sanzionata con il pagamento di una somma da
250 a 2.500 euro.
L’AVAMPOZZO
Quando ci sono le condizioni perché possa
essere intercettata una falda in pressione è
necessario che il progetto della perforazione
preveda la posa in opera di un avampozzo.
IL RIVESTIMENTO DEI POZZI
All’interno del foro è calata una colonna costituita da spezzoni di tubo saldati di testa o avvitati tra loro, munita di appositi dispositivi che consentono l’installazione coassiale alla perforazione (centralizzatori).
Le tubazioni di rivestimento dei pozzi sono costituiti da materiali vari la cui scelta dipende essenzialmente dal diametro e dalla finalità del pozzo.
I pozzi per acqua destinata ad usi alimentari debbono utilizzare materiali conformi alle prescrizioni del Decreto Ministeriale n. 174 del 06/04/2004.
Va inoltre considerata la resistenza allo
MATERIALI DEL RIVESTIMENTO
I rivestimenti generalmente impiegati per i pozzi sono di acciaio al carbonio costituiti da spezzoni saldati di testa. Le tubazioni possono essere di tipo commerciale e quindi avere diametro standardizzato, oppure essere calandrate.
Per usi particolari (ad es. per le acque minerali, potabili o per particolari usi industriali) sono utilizzate tubazioni di acciaio inox, che consentono per altro interventi di sanitizzazione. I tubi, trafilati o elettrouniti, in barre generalmente di 6 metri, sono intestati e saldati di testa o, in alternativa e soprattutto per piccoli diametri, forniti di manicotto (filettato o a saldare).
Attualmente ha larghissima diffusione l’impiego di tubazioni in materiale plastico duro (PVC e simili), che sono utilizzate principalmente per il rivestimento di pozzi di piccolo diametro.
MISURE STANDARD
Le tubazioni, la raccorderia e il valvolame sono definiti in dimensioni standard secondo le norme (UNI, ISO, DIN, ANSI, EN, GAS, BS)
Per l’accoppiamento dei singoli pezzi è necessario fare riferimento al medesimo standard poiché a standard diversi corrispondono misure diverse