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1. Per calcolare le densit`a marginali, basta sommare la densit`a congiunta: per ogni n ∈ N si ha

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Academic year: 2021

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(1)

Soluzioni Esercizio 1.

1. Per calcolare le densit`a marginali, basta sommare la densit`a congiunta: per ogni n ∈ N si ha

p X (n) = X

m

p X,Y (n, m) = X

m

c l n µ m ν nm n!m! = c l n

n!

X

m

(µν n ) m m! = c l n

n! e µν

n

e per ogni m ∈ N si ha

p Y (m) = X

n

p X,Y (n, m) = X

n

c l n µ m ν nm

n!m! = c µ m m!

X

n

(lν m ) n

n! = c µ m m! e

m

2. Abbiamo che per ogni n, m ∈ N

P {X = n|Y = m} = p X|Y (n|m) = p X,Y (n, m)

p Y (m) = c l

n

µ n!m!

m

ν

nm

c µ m!

m

e

m

=

l

n

ν

nm

n!

e

m

= e −lν

m

(lν m ) n n!

e quindi X ha, come legge condizionata a Y , una legge di Poisson di parametro lν Y 3. Se {X = n}, {Y = m} sono indipendenti per ogni coppia n, m ∈ N, allora per n = 0,

m = 0 si ha

P {X = 0, Y = 0} = c l 0 µ 0 ν 0

0!0! = c = P{X = 0}P{Y = 0} = c l 0

0! e µν

0

c µ 0

0! e

0

= c 2 e µ e l quindi c = e −(µ+l) . Ponendo quindi P{X = 0, Y = m} = P{X = 0}P{Y = m} per ogni m ∈ N si ha

p X,Y (0, m) = c l 0 µ m ν 0

0!m! = p X (0)p Y (m) = c l 0

0! e µν

0

c µ m m! e

m

e quindi, ricordando che c = e −(µ+l) , si ottiene l = lν m per ogni m ∈ N, che `e possibile se e solo se ν = 1. Viceversa, se ν = 1 e c = e −(µ+l) , abbiamo che

p X,Y (n, m) = e −(µ+l) l n µ m

n!m! = e −µ l n n! e −l µ m

m! = p X (n)p Y (m)

(2)

Esercizio 2. Innanzitutto consideriamo le variabili aleatorie (X n ) n i.i.d. di legge uniforme sull’insieme {1, . . . , 6}, ognuna delle quali rappresenta un diverso lancio di un dado. Ovvia- mente, per ogni k, il vettore aleatorio (X 2k−1 , X 2k ), che rappresenta il k-esimo lancio di una coppia di dadi, ha legge uniforme su {1, . . . , 6} 2 .

1. Bisogna calcolare

P {X 1 + X 2 = 7} = P

6

[

i=1

{X 1 = i, X 2 = 7 − i}

!

= 6 36 = 1

6 2. Bisogna calcolare

P {∃k < 6 tale che X 2k−1 + X 2k = 7} = 1 − P{X 2k−1 + X 2k 6= 7∀k < 6} =

= 1 − P

5

\

k=1

{X 2k−1 + X 2k 6= 7}

!

= 1 −

5

Y

k=1

P {X 2k−1 + X 2k 6= 7} = 1 −

5

Y

k=1

5

6 = 1 −  5 6

 5

3. Bisogna calcolare

P {X 2k−1 + X 2k 6= 7∀k ≤ 6} =

= P

6

\

k=1

{X 2k−1 + X 2k 6= 7}

!

=

6

Y

k=1

P {X 2k−1 + X 2k 6= 7} =

6

Y

k=1

5 6 =  5

6

 6

Esercizio 3. Consideriamo le variabili aleatorie (X i ) i i.i.d. di legge Be(p). Allora l’evento {X i = 1} rappresenta una risposta esatta all’i-esima domanda, per i = 1, . . . , 10. Il gioco finisce alla domanda

T :=  inf{n ≥ 1 | X n = 1}

11 se l’insieme sopra `e vuoto

(in realt`a si pu`o dare un qualunque valore fittizio invece di 11). Possiamo definire una variabile aleatoria che rappresenta il montepremi come

X :=  2 10−T se T ≤ 10, 0 se T = 11

Allora X assume valori sull’insieme {0, 1, 2, 2 2 , . . . , 2 9 }, ed ha densit`a discreta p X (0) = P{X = 0} = P{T = 11} = P{X 1 = . . . = X 10 = 0} = (1 − p) 10 dove abbiamo usato l’indipendenza delle (X i ) i , e per ogni k = 0, . . . , 9,

p X (2 k ) = P{X = 2 k } = P{T = 10−k} = P{X 1 = 0, . . . , X 10−k−1 = 0, X 10−k = 1} = p(1−p) 9−k

e ovviamente p X (t) = 0 per ogni t / ∈ {0, 1, 2, 2 2 , . . . , 2 9 }.

(3)

Esercizio 4.

1. Per ogni z ∈ R si ha

p X +Y (z) = P {X + Y = z} = P [

x

{X = x, Y = z − x}

!

=

= X

x

P {X = x, Y = z − x} = X

x

P {X = x}P{Y = z − x} =

= X

x

p X (x)p Y (z − x)

e l’ultima uguaglianza segue in modo analogo.

2. In questo caso abbiamo che p X (x) = p Y (x) = 0 per ogni x, y < 0. Allora anche X + Y assume valori in N, e per ogni z ∈ N

p X+Y (z) = X

x≥0

p X (x)p Y (z − x) =

z

X

x=0

p X (x)p Y (z − x)

poich`e p Y (z − x) = 0 per ogni x > z.

Esercizio 5. La notazione `e notevolmente semplificata se si modellizza il prezzo delle azioni in questo modo. Consideriamo (X i ) i i.i.d. di legge Be(p), e definiamo Y i := 2X i − 1 e S n := P n

i=1 Y i . Allora Y i rappresenta la variazione di prezzo dell’i-esimo giorno, e S n la variazione di prezzo dopo n giorni. Se definiamo poi T n := P n

i=1 X i , allora T n ∼ B(n, p) e S n = P n

i=1 (2X i − 1) = 2 P n

i=1 X i − n = 2T n − n.

1. Bisogna calcolare

P {S 2 = 0} = P{2T 2 − 2 = 0} = P{T 2 = 1} = 2p(1 − p) 2. Calcoliamo

P {S 3 = 1} = P{2T 3 − 3 = 1} = P{T 3 = 2} = 3p 2 (1 − p) 3. Questo punto si pu`o fare in diversi modi. Un modo `e

P {S 1 = 1|S 3 = 1} = P {S 1 = 1, S 3 = 1}

P {S 3 = 1} = P {Y 1 = 1, Y 2 + Y 3 = 0}

3p 2 (1 − p) =

= P {Y 1 = 1}P{Y 2 + Y 3 = 0}

3p 2 (1 − p) = p · 2p(1 − p) 3p 2 (1 − p) = 2

3

e a conclusioni analoghe si arriva utilizzando la formula di Bayes.

(4)

Esercizio 6. Definiamo gli eventi A j := { la scatola proviene dal j-esimo macchinario}, j = 1, 2, 3. Allora Ω = A 1 ∪ A 2 ∪ A 3 , e l’unione `e disgiunta, e si ha P(A 1 ) = 1/2, P(A 2 ) = P (A 3 ) = 1/4. Modellizziamo inoltre i difetti degli occhiali con delle variabili aleatorie di Bernoulli definite da

X i :=  1 se l’i-esimo occhiale `e difettoso 0 altrimenti

Allora le (X i ) i sono i.i.d. con legge Be(p i ) sotto ciascuna delle P(·|A i ), dove p 1 = 1/100, p 2 = 1/200 e p 3 = 1/300. Consideriamo poi S 100 := P 100

i=1 X i ∼ B(100, p i ) sotto P(·|{Y = i}).

1. Applicando la formula della probabilit`a totale, abbiamo:

P {S 100 > 0} = 1 − P{S 100 = 0} = 1 −

3

X

j=1

P ({S 100 = 0}|A j )P(A j ) =

= 1 −

3

X

j=1

100 0



(1 − p j ) 100 P (A j ) =

= 1 −



1 − 1 100

 100

· 1 2 +



1 − 1 200

 100

· 1 4 +

 1 − 1

300

 100

· 1 4

!

=

= 1 − 0.513492 = 0.486508

2. Applicando la formula di Bayes, bisogna calcolare

P (A 1 | {S 100 = 2}) = P ({S 100 = 2} |A 1 )P(A 1 ) P 3

j=1 P ({S 100 = 2} |A j )P(A j ) =

100

2 p 2 1 (1 − p 1 ) 98 1 2 P 3

j=1 100

2 p 2 j (1 − p j ) 98 P (A j ) =

=

100 2

 1

100

 2

1 − 100 1  98

· 1 2

100 2

 

1 100

 2

1 − 100 1  98

· 1 2 + 200 1  2

1 − 200 1  98

· 1 4 + 300 1  2

1 − 300 1  98

· 1 4  =

= 0.092432

0.121275 = 0.762172

dove per il denominatore abbiamo applicato la formula della probabilit`a totale.

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