18.05.2020
I LEGANTI
I leganti più diffusi nei lavori di muratura sono le calci, il cemento e il gesso. Tutti questi materiali possono svolgere la loro azione legante se uniti ad altri quali sabbia o ghiaia (detti “inerti”). E’ importante che i leganti e i materiali inerti siano miscelati in giuste dosi, aggiungendo la corretta quantità di acqua: la miscelatura di questi impasti deve essere effettuata con molta cura perché da essa dipende la perfetta funzionalità del legante.
La scelta dei materiali inerti è anch’essa molto importante. Di sabbie ne esistono di diverse qualità, le più consigliabili sono quelle silicee e dolomitiche, le adatte per i lavori di muratura. Possono avere una grana variabile fra uno e tre millimetri: la prima è particolarmente adatta per lavori di finitura e per la preparazione di intonaci, quella a grana grossa invece viene utilizzata per la costruzione vera e propria di un muro.
Anche la ghiaia ha dimensioni variabili tra i quattro e gli ottanta millimetri e viene usata sostanzialmente per la preparazione del calcestruzzo.
IL GESSO
Il gesso è uno dei materiali edili più diffusi anche per le più semplici pratiche di bricolage. Si può trovare in commercio anche in piccole confezioni e già pronto all’uso, oppure nella sua forma originaria (una polvere bianca simile alla farina) da miscelare con acqua. Gli interventi più comuni per cui è consigliabile l’utilizzo del gesso sono: l’otturazione di fori nei muri, la stuccatura di crepe o fessure, il fissaggio permanente di accessori (ganci, zanche, ecc.) destinati a reggere pesi piuttosto importanti e la preparazione del muro all’intonacatura.
LA MALTA
La malta è un semplice impasto tra sabbia e cemento amalgamati con acqua (malta cementizia). Esistono in realtà altre due modalità di preparazione, cioè la malta
“idraulica” dove come legante viene utilizzata la calce o “bastarda” se il legante è una miscela tra calce e cemento, che però lasciamo ai professionisti in quanto hanno caratteristiche e usi particolari.
La malta cementizia può essere utilizzata come legante tra i mattoni o le pietre che costituiscono un muretto, come sigillante di interstizi o per l’installazione di oggetti particolarmente pesanti e per la costruzione di muri e pareti.
IL CEMENTO
Il cemento generalmente costituisce la base per la formazione di malte e del calcestruzzo, quando viene unito, alla sabbia nel primo caso e alla ghiaia nel secondo, con il naturale supporto dell’acqua. Per i piccoli lavori di casa esiste però in commercio il cosiddetto cemento a presa rapida, che può essere preparato facilmente, con la sola aggiunta dell’acqua e risulta ideale per il fissaggio al muro di oggetti particolarmente pesanti, quali potrebbero essere, per esempio, un infisso o una persiana.
Il cemento è considerato una durissima “pietra”artificiale che nasce da una morbida pasta.
Si presenta sotto forma di polvere più o meno fine ma, dopo che è stato mescolato con l’acqua, forma una pasta che in breve tempo si indurisce assumendo una forma analoga a quella della pietra.
Già gli Egizi e i Romani erano alla ricerca di un legante che irrobustisse le loro costruzioni e già a quel tempo capirono che l’impasto di diversi materiali poteva essere la chiave giusta per ottenere quello che stavano cercando. I Romani per primi impiegarono impasti a base di fango e di materiali lapidei estratti dalla roccia vulcanica di Pozzuoli, da cui derivò il nome di pozzolana.
Da quelle prime sperimentazioni per poter parlare di cemento vero e proprio bisogna aspettare il 1756 quando l’ingegnere John Smeaton, trovò un impasto particolarmente resistente all’acqua.
Nel 1796 Joseph Parker perfezionò l’impasto di Smeaton aggiungendo polvere d’argilla e nel 1813 fu il francese Louis-Joseph Vicat a migliorare le proporzioni del materiale argilloso. Nel 1822 James Frost completò la “ricetta” con del materiale calcareo frantumato.
Nel 1824 un muratore inglese, Joseph Aspdin, perfezionò l’impasto fino raggiungere un livello di qualità e di resistenza tramandato fino ai giorni nostri.
Quel prodotto si chiama Cemento Portland perché simile alla dura roccia dell’isola di Portland.
L’impasto è frutto di una stretta collaborazione tra la natura, fornitrice delle materie prime, e la creatività dell’uomo che in un secolo di studio è riuscito a trovare quella miscela ideale che oggi chiamiamo cemento. Dal punto di vista chimico il cemento è composto da silice, ossido di alluminio, ossido di ferro e ossido di calcio: quattro sostanze che si possono trovare in natura nelle marne da cemento.
La preparazione del materiale da utilizzare per qualsiasi lavoro di muratura è molto importante perché da essa dipenderà la solidità e la durevolezza dell’intervento.