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View of Parmigiano-Reggiano cheese and birds. A pilot project to assess the relation between the production method of the cheese and the environmental quality

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Academic year: 2021

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Riv. ital. Orn., Milano, 82 (1-2): 120-121, 30-IX-2013

AbstrAct – Parmigiano-Reggiano cheese and birds. A pilot project to assess the relation be-tween the production method of the cheese and the environmental quality.

The production rules of the Parmesan cheese, influencing the nature and the extension of the cultivation of the area of production of this famous cheese, have a positive impact on breeding and wintering birds. The project is still running in order to confirm these first results.

Introduzione

La produzione di prodotti agroalimentari di origine protetta (DOP), come il formaggio Parmigiano-Reggiano, può avere effetti positivi sulla biodiversità del-l’agroecosistema?

Il Disciplinare di produzione del Parmigiano-Reggiano prescrive che, nella razione giornaliera delle vacche da latte, almeno il 50% della sostanza secca dei foraggi debba essere rappresentata da fieni. Inoltre, almeno il 75% della sostan-za secca dei foraggi deve provenire dal Comprensorio (Province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Oltrepo mantovano e sinistra Reno della Provincia di Bologna). I fieni sono ottenuti principalmente da prati stabili polifiti e da prati di erba me-dica.

Lo scopo di questa iniziativa pilota è di verificare se le regole di produzione contenute nel Disciplinare del formaggio Parmigiano-Reggiano hanno un effetto sul paesaggio agricolo, influenzando gli ordinamenti colturali presenti, e di con-seguenza sulla biodiversità.

Come indicatori della biodiversità dell’agroecosistema sono stati utilizzati gli uccelli.

Dati e Metodi

Sono state individuate 4 aree di circa 1.000 ha localizzate nella Pianura Pa-dana: 2 aree all’interno del Comprensorio (PR e MO), 2 al di fuori (PC e MN). Monitoraggio svernanti - Sono stati individuati 6 percorsi lineari nelle aree nel Comprensorio (9.655 m) e 5 percorsi nelle aree esterne (10.085 m). Ogni trat-to è statrat-to percorso 3 volte nel periodo compreso tra gennaio e la metà di febbraio 2006. Il numero dei soggetti avvistati è stato espresso come numero di individui per km lineare (IKA).

Monitoraggio nidificanti - È stato utilizzato il metodo dei “punti di ascolto”. Le stazioni di ascolto sono state individuate mediante scelta casuale stratificata. Nel periodo compreso tra marzo e giugno 2006, ciascun punto di ascolto è stato sottoposto a 2 repliche.

PARMIGIANO-REGGIANO E AVIFAUNA. INIZIATIVA PILOTA PER CORRELARE IL RAPPORTO FRA METODO DI PRODUZIONE E QUALITÀ AMBIENTALE

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Conclusioni

Il numero massimo di specie svernanti osservate è risultato significativamen-te più elevato nelle 2 aree dentro il Comprensorio (40 e 35) rispetto alle 2 aree fuori (31 e 26) (X² =396,000, g.l.=3, p<0,0001). Lo stesso è emerso per i valori di IKA relativi a ciascuna specie (KW=12,164, g.l.=3, p=0,007). Civetta, Athene noc-tua, Picchio verde, Picus viridis, e Strillozzo, Miliaria calandra, sono stati rile-vati solo nella aree campione all’interno del Comprensorio.

Il numero medio di specie nidificanti per stazione è risultato significativa-mente più elevato nelle aree all’interno del Comprensorio rispetto a quelle fuori: 18,8±4,6 e 15,2±3,2 rispetto a 10,7±4,9 e 13,2±2,2 (F 3,52=8,051, p<0,001).

È stato rilevato un maggior numero di specie di migratori transahariani nidi-ficanti e una maggiore percentuale di non Passeriformi nidinidi-ficanti.

L’analisi della regressione multipla non ha evidenziato alcuna tipologia coltu-rale come fattore condizionante né la presenza delle specie nidificanti, né il nu-mero delle specie presenti.

I risultati preliminari di questo progetto mostrano una differenza nel popola-mento ornitico delle aree campione dentro al Comprensorio del Parmigiano-Reg-giano rispetto alle aree di controllo fuori del Comprensorio. Ipotizziamo che tale differenza sia dovuta alla qualità delle foraggere (prati e medicai) e alla presenza dei terreni incolti, come dimostrato da lAck (1992) e henderson et alii (2000). Si

ritiene che anche la presenza di altri elementi del paesaggio quali siepi, canali, possano essere un fattore rilevante nel determinare la presenza e l’abbondanza delle specie ornitiche.

Questi aspetti sono attualmente in fase di approfondimento.

Ringraziamenti - Si ringraziano Carlo Fracasso e Alessandro Vignale. La ricerca è finanziata da Regione Emilia-Romagna (L.R. 28/98), Provincia di Modena, Consorzio del formaggio Parmi-giano-Reggiano, Provincia di Parma.

BIBLIOGRAFIA

Henderson i.g., cooPer J., Fuller r.J. & vickery J., 2000 - The relative abundance of birds on set-aside and neighbouring fields in summer - Journal of Applied Ecology, 37: 335-347. lAck P., 1992 - Birds on lowland farms - HMSO, London.

PAtriziA rossi 1, giorgiA gAibAni & MArco gustin

LIPU, Dipartimento Conservazione Natura - Via Trento, 49 – I-43100 Parma

1 E-mail: patrizia.rossi@lipu.it

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